A Camerino, si abbassano le saracinesche di un altro storico esercizio commerciale. Chiude la "Macelleria- norcineria Astolfi". Spostato dopo il terremoto dal centro storico alla periferia del Sottocorte village, gli esercenti ne hanno deciso la chiusura dopo quarantadue anni di attività.
  Per Maria e Gilberto, quello di sabato 29 aprile sarà l’ultimo giorno di lavoro e già li frastorna il solo pensiero.
Decisione sofferta ma inevitabile: entrambi, infatti, hanno raggiunto la contribuzione per l’agognata pensione e, non senza rammarico, si sono detti che ogni cosa ha il suo tempo. Genitori anziani da seguire a casa, giornate quasi totalmente assorbite dal lavoro, margini molto ridotti per la possibilità di godersi un po’di tempo libero insieme, non da ultimo, l’aumento considerevole dei costi d’esercizio, hanno fatto propendere per la scelta definitiva. Costretti ad abbandonare il centro di Camerino e il loro storico negozio di via XX Settembre e pure alcuni locali che fungevano da magazzino- deposito sui quali avevano investito prima del sisma del 2016, i due negozianti mai si sono arresi.
Come gli oltre cinquanta colleghi delle vie storiche della città, anche loro si sono prontamente rimessi in gioco e, sfidando non pochi ostacoli e difficoltà logistiche, nell'immediatezza delle scosse, hanno continuato a garantire un servizio alla clientela da sotto il maxi-tendone del City park in via Madonna delle Carceri.
  All’incirca un anno e mezzo dopo, è arrivata la dignitosa sistemazione del Sottocorte- village. È qui che è potuta continuare con successo l’attività artigianale di Gilberto, la cui lunga esperienza nel settore ha costantemente perseguito i migliori prodotti da offrire e i consigli più appropriati. Nuova fase di soddisfazioni anche per Maria, tornata a dedicarsi alla preparazione di manicaretti pronti da cuocere, molto richiesti ed apprezzati.

Quello del macellaio è un lavoro duro e va fatto bene; ne è perfettamente consapevole Gilberto, la cui bravura nel confezionare la porchetta, puntualmente infornata per essere pronta a deliziare i palati nei fine settimana, nel maggio del 2006 ha conquistato addirittura gli americani. È così che, “armato” di maialino, finocchio selvatico, aromi e qualche altro piccolo segreto, Gilberto Astolfi è sbarcato a San Francisco e ha trasferito con successo oltreoceano questo allettante esempio della tradizione norcina e gastronomica dell’entroterra.

Nella foto, Gilberto Astolfi intento al taglio della porchetta all'interno del ristorante "Mona Lisa" di San Francisco
La porchetta di Gilberto sbarca negli States 1
Una tentazione di gola che sulla Columbus Avenue ha letteralmente mandato in visibilio gli avventori del “Mona Lisa restaurant “e il suo proprietario Maurizio Florese. Un’esperienza memorabile che gli Astolfi custodiscono gelosamente e che va ad aggiungersi al novero delle tante piccole azioni quotidiane di un mestiere portato avanti con amore e passione.

Ben quarantadue primavere sono trascorse da quel giorno in cui Maria e Gilberto decisero di rilevare l’attività di Vincenzo Amici, singolare negoziante di via XX Settembre, noto ai più col nomignolo di “Baffo".

Punto di riferimento per la spesa quotidiana di moltissimi residenti del centro di Camerino, da quei locali si sono incamminati fatica e soddisfazioni: gentilezza e cordialità hanno accolto la clientela facendola sentire a casa, certa di trovare ad ogni occasione la garanzia di una produzione locale di qualità, sia con riferimento alle carni che agli insaccati.
Una professionalità e una fedeltà al lavoro che puntualmente li ha visti fare la spola tra Pievebovigliana e Camerino e viceversa.
Impegno proseguito con dedizione anche dopo il terremoto del 1997, incassando come una sfida anche quel periodo d’incertezza, così come la diminuzione di clientela seguita alla chiusura del palazzo di Giustizia, vicinissimo alla loro macelleria. Seppure il settore di vendita non offrisse che poche possibilità di declinazione, reinventarsi di continuo è stato il refrain preso a modello dalla coppia di commercianti.
Allestito un angolo cucina nel retrobottega, ecco che le preparazioni di Maria hanno cominciato a fare ottima presa sulle famiglie incontrando gusto e gradimento nel dare un tocco speciale ai menù di tanti camerinesi
Macelleria Astolfi 2
Rattrista sapere che dalla prossima settimana, quel bancone resterà vuoto dei sorrisi e dei modi confidenziali di queste due persone, diventate quasi parte della nostra famiglia.

«Sembra passato un attimo, eppure è una vita – dichiara Gilberto con un che di malinconico –. Giorno per giorno abbiamo costruito la nostra vita insieme ai clienti che ci sono sempre rimasti fedeli. Siamo cresciuti col nostro lavoro che è cresciuto con noi. Oggi facciamo i conti con il rincaro dei costi dell’energia elettrica; le celle frigorifere sono essenziali per il tipo di prodotto che vendiamo e, per noi che abitiamo fuori città, non è trascurabile neppure la spesa dei carburanti, aumentati vertiginosamente anche quelli». Quello che dispiace di più – dice Gilberto - è che tiriamo giù la saracinesca di un’attività che sta andando molto bene, ma l’età comincia a pesare insieme ad  altre incombenze familiari. Da qualche tempo stiamo cercando persone interessate a rilevare il nostro negozio e continueremo a farlo. Ci piacerebbe che questa storia potesse conoscere un seguito e siamo convinti che, modificando anche qualche piccola cosa, possa continuare ad essere una storia di successo».
E di questa storia circondata di affetto e stima, Gilberto e Maria aprono adesso un nuovo capitolo. L'augurio dei tanti affezionati clienti, di tutti i colleghi del Sottocorte village, è che possa essere ricolmo di serenità e di meritato riposo.

Carla Campetellla
Camerino perde una delle colonne del commercio cittadino. All’età di 83 anni se n’è andato Angelo Rivelli storico commerciante del centro cittadino, il più anziano di tutta la categoria ripartita con le attività dal Sottocorte Village. Si è spento questo pomeriggio nella sua abitazione, dove viveva con la moglie Francia. Fino all'ultimo anno, in cui acciacchi e malanni dell’età hanno cominciato a farsi sentire minando il suo stato di salute, Angiolino, così tutti lo hanno sempre chiamato, con la sua attività di piccoli elettrodomestici ha resistito all’avanzata della grande distribuzione,, dimostrandosi costantemente aggiornato e pronto alle innovazioni del settore, a dispetto dell'età che avanzava. Caratterizzata da grande spirito di sacrificio e iniziata da giovanissimo, la storia nel commercio di Angiolino, a partire dalla notte del 26 ottobre 2016 si è trovata a fare i conti con una serie di difficoltà e peripezie, affrontate con esemplare coraggio e determinazione mano nella mano con la sua amatissima sposa. Con la scossa delle 21 e 18, il tetto della loro casa in piazza Filippo Marchetti è parzialmente crollato e per uscire di casa, hanno dovuto liberare oltre un metro di macerie con il solo aiuto delle mani.
Alloggiati per tre settimane nel palazzetto sportivo a Le Calvie, si sono poi spostati a Porto sant’Elpidio nell’appartamento messo a disposizione da un amico. Trasferiti i materiali del negozio sotto il tendone del City Park, Angiolino e Francia  hanno fatto la spola ogni giorno dal mare per continuare a portare avanti il loro lavoro.

“Quando eravamo un po’ sofferenti per le condizioni avverse e faticose del tendone - ricorda una collega commerciante - pensavamo a lui che non rinunciava al rito di aprire il suo negozio nonostante tutto e, capivamo di dover seguire il suo esempio di ‘resilienza’, quella parola che per molto tempo ci hanno cucito addosso. Ora capisco che non era resilienza. Era amore. Amore per il proprio lavoro, amore per la propria città. Un po’ come lo è stato e lo è ancora per quasi tutti noi”.
La sua perdita, impoverisce la città di una figura d’uomo buono e mite, la cui genuinità d’animo e il cui costante darsi da fare si sono rivolti alla comunità con atteggiamento generoso e sempre disponibile. Un uomo che ha sempre compreso la serietà del suo mestiere e che, con la sua delicata gentilezza, è stato tra i primi a costruire quella rete indissolubile che ha contribuito a far vivere l’economia e, soprattutto, la socialità del centro storico della città.
I funerali si svolgeranno questo  giovedì 30 settembre alle ore 15.00 nella chiesa di Comunità di San Paolo a Camerino 

c.c.
Vandali in azione la notte scorsa al Sottocorte Village di Camerino.
A lanciare l'allarme, questa mattina, i commercianti che sono stanchi di una situazione che si protrae ormai da tempo.
Questa volta i vandali hanno preso di mira i bagni pubblici della struttura commerciale: le pareti sono state sfondate, probabilmente a calci e pugni; la rubinetteria è stata divelta e all'esterno è stata abbattuta anche una colonnina della linea telefonica.

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La titolare dell'edicola Galbucci ha trovato pure un danno alla vetrina del suo locale: un foro che, probabilmente, sarebbe stato provocato da un sasso lanciato contro la vetrata.
I commercianti del posto vogliono accendere i riflettori su una situazione che li preoccupa: pare, infatti, che non sia la prima volta che trovano dei danni dopo una notte bagorda.
La zona è comunque interessata da telecamere di videosorveglianza. I filmati registrati sono stati acquisiti dagli agenti della polizia locale che porteranno avanti le indagini per rintracciare gli autori del gesto.

MS
GS 

La piazza Dario Conti del Sottocorte Village, teatro questo sabato 7 settembre di un suggestivo mix tra arte, poesia, musica e danza. L'occasione si deve alla presentazione del libro "Rumore- Il silenzio del terremoto nei Monti Sibillini" del fotografo Gianfranco Mancini. Sarà lo stesso autore a illustrarne il contenuto, racconto di un viaggio che, nell'arco di tre anni, lo ha portato a centrare l'obiettivo sulle zone colpite dal sisma. La lettura di brani e poesie farà da cornice all'evento con inizio alle ore 18.00,  accompagnata dalla musica degli allievi dell'Istituto musicale Nelio Biondi. Tema di fondo, il rapporto tra uomo e natura per una presa di coscienza e per alimentare azioni consapevoli; un tema che sarà ulteriormente sviluppato dal geologo prof. Gilberto Pambianchi, direttore del Sistema Museale di Unicam.
Un gustoso rinfresco e l'aperitivo argentino preparato da tutti i locali, introdurranno ai cadenzati passi " Nell'abbraccio del tango" con l'Accademia marchigiana Pasion Tango e le suggestive musiche del Jazz Tango Trio Tangofonici. L'evento è realizzato in sinergia con il comune di Camerino.
" Non è un caso la presenza all'iniziativa del Maestro Vincenzo Correnti e dei suoi allievi - sottolinea l'assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori- proprio a simboleggiare la gratitudine e vicinanza che il fotografo Mancini ha dimostrato, non solo alla città di Camerino, ma anche alla stessa importante realtà musicale della nostra Scuola della Musica gravemente lesionata. Un simbolo forte della nostra realtà successiva al sisma, è lo  stesso luogo del Sottocorte village, divenuto il nuovo punto per ritrovarci, in attesa di riconquistare il prima possibile l'amato centro storico.  Quindi, nel sostenere fortemente l'iniziativa, come amministrazione comunale abbiamo inteso esprimere il nostro sentito grazie per il segno tangibile di una prossimità dimostrata. Crediamo sarà poi molto suggestiva la chiusura di serata con lo spettacolo di tango argentino e- conclude Giovanna Sartori-  approfittiamo fin d'ora, per esprimere il nostro ringraziamento a tutti i commercianti, aperti per l'occasione fino a tardi ".
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Il prestigioso concorso per solisti jazz alla sua XXIII edizione in due giorni di concerti alla Rocca Borgesca. Oltre 150 giovani jazzisti partecipanti, tre tappe3500 km percorsi23 musicisti semifinalisti e solo 10 talenti ad accedere alle serate finali del 29 e 30 giugno a Camerino presso la splendida Rocca Borgesca
La 23^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani (PIMU), concorso per solisti jazz fondato dal talent scout e produttore discografico della Philology Records Paolo Piangiarelli, con la direzione artistica e organizzativa di Musicamdo Jazz, quest’anno gode della collaborazione del Comune di Camerino, della Regione Marche, dell’Università degli Studi di Camerino, di TAM – Tutta un’Altra Musica, di Marche Jazz Network, di I-JazzMIDJ, nonché del supporto di Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, Torino Jazz Club, Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Associazione Culturale OltreTromba Jazz Club di Poggiardo (LE). Dopo le tappe semifinali nelle città di Torino, Roma e Lecce (Poggiardo), il Premio Urbani giunge alle sue ultime battute nel weekend di fine giugno, quando torna nella città ducale, sede storica della competizione. I dieci finalisti a contendersi il titolo della XXIII edizione sono Andrea Cardone (sax alto), Federico Calcagno (clarinetto basso), David Stingaciu (sax alto), Antonio D’Agata (chitarra), Elias Lapia (sax alto), Vittorio Cuculo (sax alto), Matteo Zecchi (sax tenore), Mattia Parissi (pianoforte), Simona Trentacoste (voce) e Federica Lorusso (pianoforte) selezionata da Nuoro Jazz e finalista senza necessità di passaggio eliminatorio, così come previsto da regolamento.

presiedere la giuria tecnica della XXIII edizione il sassofonista Francesco Cafiso, già vincitore del Premio nel 2001, fiancheggiato anche dalla giuria critica formata dai giornalisti jazz delle maggiori testate nazionali di settore. Accanto al sassofonista Francesco Cafiso, presidente di giuria di questa edizione, anche il batterista Massimo Manzi, il contrabbassista Gabriele Pesaresi, il pianista Andrea Pozza, il sassofonista Maurizio Urbani, fratello di Massimo, Simone Graziano, musicista e presidente di MIDJ, Daniele Massimi, presidente di MusiCamDo Jazz, Enrico Moccia, direttore artistico Fara Music Festival.

Il concorso, che nasce con lo scopo di onorare la memoria del leggendario sassofonista romano e individuare giovani jazzisti emergenti, contribuendo allo sviluppo della loro carriera artistica, vedrà sabato 29 alle ore 21 l’esibizione dei finalisti accompagnati da Andrea Pozza al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria. Domenica 30 alle 21 nvece, dopo il concerto del vincitore, alle 21.30 sul palco salirà il quartetto di Francesco Cafiso.

Francesco Cafiso presidente di giuria del Premio Urbani 2019
Francesco Cafiso presidente di giuria

I premi per i quali concorreranno i partecipanti sono: il Premio Internazionale Massimo Urbani, con la registrazione, il mixing e il mastering presso il Tube Recording Studio e la promozione e distribuzione di un album a cura della Emme Record Label; il Premio Nuovo IMAIE secondo il quale, in ottemperanza ai requisiti di assegnazione del contributo concesso all’organizzazione da Nuovo IMAIE, al musicista sarà organizzato un tour di 8 concerti nei 12 mesi successivi; il Premio della Critica, al musicista individuato da una giuria di giornalisti specializzati e direttori artistici; il Premio Social, al musicista più votato dal pubblico del web; le borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School.

Tante le attività in programma nella due giorni. Dal laboratorio per bambini sul tema dell’improvvisazione alle ore 17.30, all’apericena in musica alle 19 con i prodotti del territorio sino alle jam session di mezzanotte.

In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno presso l’Auditorium Benedetto XIII in via Le Mosse.
rocca borgesca
Rocca Borgesca
Per la prima volta dopo il sisma del 2016, una delle manifestazioni più spettacolari della Corsa alla Spada, ha fatto il suo ritorno in piazza Cavour. Protagonisti dell’occasione di riconquista degli spazi storici della città, gli Arcieri De Varano che, a causa di un cambio di programma rispetto a quanto in precedenza preventivato, per motivi legati alla sicurezza non hanno potuto svolgere la loro gara al Sottocorte Village. Teatro dei lanci di frecce, ammirati da una buona affluenza di pubblico, è stata dunque quella stessa piazza che in passato ha ospitato l’avvincente gara organizzata dal gruppo Arcieri De Varano.
Le gare si sono svolte in due diversi momenti : al mattino la fase di qualifica che ha stabilito gli arcieri rappresentativi dei tre terzieri e l’assegnazione del Palio degli Arcieri studenti, competizione appannaggio di universitari, ragazzi della scuola primaria media e superiore dei territori limitrofi a Camerino. A totalizzare più punti è stata la giovane camerte Sofia Santoni, studentessa dell’università di Macerata, tra le più promettenti del gruppo Arcieri.

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Tra i titoli in ballo in mattinata, anche quello all’Arciere del Ducato, appannaggio di chi totalizza il maggior numero di punti nella gara di qualifica riservata a tutto il territorio, premio andato al camerte Riccardo Gamberoni, tra i veterani più esperti del gruppo Arcieri De Varano, nonché anima e socio fondatore della compagnia. Nel pomeriggio, la disputa del Palio vero e proprio che ha riunito nei tiri i primi quattro arcieri qualificati di ogni terziere. In lizza lo spadino che, realizzato e donato dal fabbro artigiano Leonelli di Castelraimondo, spetta al primo assoluto. In contesa tra anche l’agognato Palio degli Arcieri di Santa Camilla Battista che, sulla base dei punti ottenuti, ha sancito i nominativi dei 3 capitani dei rispettivi terzieri per il prossimo anno : Riccardo Remigi per Di Mezzo, Alessio Pugnotti per Muralto e Riccardo Gamberoni per Sossanta.

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I riconoscimenti Arciere del Ducato e Palio, con un pizzico di voluta suspense, verranno invece assegnati il 2 giugno, nel corso delle premiazioni conclusive della Corsa alla spada. Il ritorno del Palio degli Arcieri nel centro storico, dovuto alle contingenti difficoltà di tipo logistico di disputarlo altrove, ha offerto un risvolto particolarmente emozionante per il pubblico e per gli stessi arcieri, impegnati in una difficile arte di precisione, con l’intento di dare lustro alla città e ai suoi abitanti. “Ci alleniamo tutto l’annodichiara il presidente degli Arcieri De Varano Marco Aureli- Il sisma del 2016 purtroppo ci ha pesantemente penalizzati; abbiamo perso anche sede e magazzino di via Scalzino, insieme all’indisponibilità della palestra per gli allenamenti. L’accordo e il tesseramento col Cus ci hanno permesso di poter utilizzare gli impianti sportivi, mentre per le nostre attrezzature, usufruiamo con altri del deposito messo a disposizione da ArteLito. In qualche modo, nonostante i tempi duri, abbiamo dunque resistito impegnandoci con ogni forza e- sottolinea Aureli- l’essere ritornati nel cuore pulsante della città e l’apprezzamento del pubblico, ci hanno fatto vivere un momento emozionalmente molto intenso”.
Una ventina saranno gli Arcieri De Varano che parteciperanno al Corteo storico di domenica 2 giugno, giornata conclusiva della Corsa alla Spada e Palio di Camerino.

Carla Campetella


Un nastro rosso e un’inattesa sorpresa dal cielo, hanno salutato il primo ingresso nella nuova piazza del Sottocorte Village. Anche il sole è tornato a splendere su una giornata funestata di primo mattino dal dramma di Corinaldo, le cui vittime, prima dell’inaugurazione, sono state ricordate con un minuto di religioso silenzio.

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Atmosfera carica di emozioni , piena di volti ritrovati e di forti sensazioni, A fare gli onori di casa il sindaco Gianluca Pasqui e tutta la Giunta comunale, presenti il Capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli, il presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini, l’arcivescovo Francesco Massara, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, le autorità militari e civili, i volontari della Croce Rossa e della protezione civile. A precedere il taglio del nastro nell’ampia piazza illuminata a festa, la benedizione dei luoghi e il messaggio augurale che mons. Massara, ha voluto rivolgere ai commercianti , per aver creduto alla possibilità di una rinascita: “ Dobbiamo essere felici oggi per questo luogo- ha detto- perché ci aiuta a ripartire e ad avere la forza per andare avanti”. Un impatto di grande effetto quello restituito da tutta l’area, sia per l’enorme afflusso di persone che non si vedeva da tempo, sia per la bellezza architettonica dell’opera, eseguita nei tempi e con accuratezza. Vetrine addobbate e locali tirati a lucido, hanno accolto una moltitudine di visitatori, raccogliendo entusiastici consensi; seppure nel brevissimo tempo che hanno avuto a disposizione, i negozianti hanno dato prova di tutta l’energia di cui sono capaci. Occhi lucidi ma pieni di gioia, per quel piccolo nido ritrovato che, già da oggi, riesce a dare un diverso sapore al loro lavoro. Apertura con la banda cittadina che ha eseguito gli inni d’Italia e di Camerino e quindi, il momento istituzionale dal palco sul quale si sono alternati il vicesindaco Lucarelli, il dott. Borrelli, il rettore Pettinari, l’arcivescovo Massara, il presidente Confindustria Macerata Pesarini e il sindaco Pasqui.

sottocorte parapendio

Tutti a bocca aperta, con gli occhi rivolti verso l’alto nell’ammirare il volo libero dei parapendio, arrivati a sorpresa con le loro evoluzioni per salutare la piazza, lasciando scie tricolori nel cielo. Anche i tre delle Iene si sono detti onorati di essere stati invitati nel giorno che segna la ripartenza di Camerino da tutti i punti di vista, soprattutto nella sua socializzazione. Filippo Roma, Andrea Agresti e Luigi Pelazza , prima di salire sul palco con le loro frizzanti battute, hanno fatto il giro dei negozi per salutare a modo loro tutti i commercianti “ Felici di portare fortuna , perché come si sa, le Iene portano bene- ha esordito Filippo- Bello vedere quando le cose funzionano: se tutte queste strutture sono state costruite in così breve tempo- ha detto Andrea- vuol dire che quando le cose si vogliono si possono fare. Complimenti anche perché il tutto è stato realizzato con imprese locali per cui: lodi lodi e squisitezze. Vorrà dire che da oggi cambieremo il nostro slogan perché Le Iene, non solo portano bene, ma portano anche bellezza. Guardate noi tre”.

Iene palco

L’amministrazione comunale ha ringraziato la Protezione Civile nazionale che, nel raddoppiare il finanziamento iniziale, ha dato una spinta decisiva per raggiungere un risultato duraturo nel tempo. “ Ci tenevo molto ad essere qui insieme a voi per l’inaugurazione di questo significativo punto di ritrovo- ha detto Borrelli - insieme con il Sindaco e il vicesindaco con il rettore abbiamo molto lavorato per consentire di realizzare una struttura di questo tipo. che fosse comoda e utile, che fosse anche il più possibile duratura. Voglio qui ringraziare tutte le maestranze e tutti coloro che si sono spesi per realizzare tutto questo, a partire dai funzionari dai tecnici del comune, dai colleghi della Regione e augurare ai commercianti e a tutti voi, di poter trascorrere in questo luogo dei momenti tranquilli e sereni, con la speranza che quanto prima si possa ritornare alle proprie case”. Emozionato il sindaco Pasqui "Oggi è la sintesi di quello che è accaduto;  in due anni abbiamo molto sofferto insieme e oggi abbiamo iniziato, spero a gioire insieme per quella che deve essere la partenza di questa terra: Da questa piazza la possibilità di rincontrarci, di dire noi ci siamo e siamo qua. Da oggi  la possibilità di dire, noi in questi anni potremo continuare a vivere nella speranza che deve diventare certezza, di rivedere la città ricostruita".

C.C.

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