“Il nostro centro storico è uno dei più belli d’Italia, resterà tale e tornerà com’era”. Lo ha detto il sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi, in merito alla polemica sorta sui social per l’ipotesi di una nuova piazza per il Comune vissano. Ad accendere la discussione, la nascita di uno spazio dedicato alle attività commerciali e alla socialità, nell’area dell’ex Park Hotel. Su alcuni gruppi Facebook, in molti hanno manifestato disappunto per quella che era stata intesa come una “delocalizzazione” della piazza.

Una visione “tendenziosa – ha spiegato il sindaco Spiganti Maurizi – . Le nostre intenzioni non sono assolutamente quelle di toccare il nostro centro storico, svuotandolo della sua dimensione sociale. Anzi, non vediamo l’ora che si possa procedere con la ricostruzione e poter tornare a viverlo. Nel frattempo – prosegue il sindaco – era però necessario uno spazio da dedicare ai nostri commercianti e alle nostre attività. Quella dell’ex Park Hotel ci è sembrata la zona migliore”.

Poi la frecciata a chi ha scatenato una polemica “sterile – afferma il primo cittadino vissano – . Credo che sia assurdo anche solo presumere che ci sia l’intenzione di delocalizzare una tra le cento piazze più belle d’Italia. Spesso, nonostante ci sia chiarezza nelle spiegazioni, qualcuno preferisce capire ciò che vuole e montare delle polemiche che non hanno ragione di esistere. Visso tornerà senz’altro com’era, intanto percorriamo delle soluzioni necessarie per continuare a vivere”.

l.c.
Per il secondo anno consecutivo il centro storico di Visso e la Piazza Martiri Vissani ospitano “Una serata per ricominciare”, l’evento promosso dall’Associazione “Operazione Ricominciamo” con il patrocinio dell’amministrazione comunale e della Pro loco. La kermesse, originariamente previsto per il pomeriggio di sabato 28, è stato posticipato dagli organizzatori a domenica 29, a partire dalle ore 11, causa l'allerta meteo diramata dalla Protezione civile delle Marche per l'intero territorio regionale.

In piazza gli artisti Marco Cinque, Alberto Ramundo, Lele Borghi e Giulia Merelli per un momento di condivisione fortemente voluto dall’associazione di Casalmaiocco, in provincia di Lodi, nata subito dopo il sisma dell’ottobre 2016 per portare solidarietà alle persone e ai territori più colpiti.

“Fedeli allo scopo per cui l’associazione è nata, quello di aiutare le popolazioni colpite dal devastante terremoto del 2016 – dichiara il presidente di “Operazione Ricominciamo” Vanes Moro – continuiamo ad essere presenti nei territori del cratere per aiutare in maniera capillare chiunque abbia bisogno. Considerato che la situazione di queste terre, nonostante non se ne parli quasi più, non è cambiata di molto rispetto a quella che era nel 2016 vogliamo proporre anche quest’anno l’evento “Una serata per ricominciare” che vuole essere un appuntamento, oltre che per ricordare quanto accaduto a 5 anni da quel drammatico ottobre, per tenere i riflettori sempre accesi su una situazione che, purtroppo, ad oggi non è ancora tornata alla normalità”.

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Il sindaco Spiganti Maurizi e Vanes Moro - edizione 2020

Un’operazione di grande amicizia, dunque, che ha permesso di creare una rete reale tra la gente residente in diversi comuni terremotati. “Ricominciamo è il seguito dello spettacolo fatto lo scorso anno in piazza Martitri Vissani e racconta la storia della nostra città terremotata e le speranze per una ricostruzione rapida”, le parole del Sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi.

L’evento, come detto, vedrà sul palco l’alternarsi di letture teatrali a momenti musicali grazie agli artisti Marco Cinque, scrittore di oltre 30 libri, fotografo, musicista, attivista per i diritti umani che insieme a Alberto Ramundo, poeta e pittore, darà vita ad una performance artistica.  Giulia Merelli, attrice e insegnante di teatro; Lele Borghi, vicino all’associazione promotrice dell’evento, eclettico polistrumentista e cantautore di Reggio Emilia, che proporrà canzoni e racconti.  

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Vincenzo Sambuco e Vanes Moro - edizione 2020

“Non vogliamo che la luce si spenga sul nostro territorio – a parlare Vincenzo Sambuco, coordinatore del Gruppo della Protezione civile di Camporotondo di Fiastrone,  che ha sempre mantenuto ben saldi i legami con la realtà lombarda. L’evento sarà trasmesso in diretta video facebook sulla pagina dell’associazione “OPERAZIONE RICOMINCIAMO” e in diretta radio sulle frequenze di Radio C1 inBlu (90.6 - 99.4 - 101.8 – 103) e in streaming sul sito www.radioc1inblu.it.

Un importante incontro ha avuto luogo nel borgo di Aschio, frazione di Visso, tra il Direttore dell’Ufficio per la Ricostruzione Marche Ing. Stefano Babini, il Sindaco di Visso Gian Luigi Spiganti Maurizi, l’assessore Regionale Guido Castelli e Deborah Pantana, amministratrice del Consorzio di Proprietari di case della frazione di Aschio   affiancata dai tecnici del Consorzio, Marco Baraldi e Luciano Rosseti.
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Proficuo il sopralluogo che l'Ing. Babini ha effettuato sul posto per approfondire e valutare da vicino il sistema di ricostruzione messo in atto da diversi proprietari della frazione vissana.

Grazie alla collaborazione del Comune di Visso, diversi proprietari si sono costituiti in un consorzio volontario per la ricostruzione delle loro case, avvalendosi di uno staff unico di tecnici ed un’unica impresa di ricostruzione per accelerare i tempi di ricostruzione.
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Proprio in queste zone, dove vi sono difficoltà di viabilità, i proprietari delle case di Aschio hanno accettato la proposta della dott.ssa Pantana di costituirsi in  consorzio, unendo le forze per affrontare insieme i problemi legati alla ricostruzione, compreso quello di prevedere un unico cantiere di lavoro.

L’ing Babini, grato al Sindaco di Visso per l’incontro, ha dato delle indicazioni importanti allo staff tecnico incaricato ovvero quello di uniformare i materiali per la ricostruzione in modo tale che ritorni ad essere un borgo di montagna con le medesime caratteristiche di un tempo, ma tecnologicamente avanzato, grazie alle possibilità offerte dalla

Babini e l’'assessore Castelli hanno sottolineato più volte come il recupero delle aree interne faccia parte di una strategia sostenuta dalla Regione Marche e dal Presidente Acquaroli, ritenendo che si pensa al borgo come un luogo dove vivere, continuare la propria professione o magari iniziare a svolgere un nuovo lavoro.
c.c.
“Un attacco vile, organizzato e deliberato nei confronti della nostra amministrazione”. Ha risposto così il gruppo consiliare di maggioranza “Insieme per Visso” in merito alla raccolta firme lanciata nei giorni scorsi da alcuni cittadini. Al centro della discussione il nuovo polo scolastico che includerà anche il municipio, scelta che non è piaciuta a tutta la cittadinanza. È nata dunque la petizione “Salviamo la scuola”, che ha trovato anche la condivisione di alcuni punti da parte della minoranza.

Mirko Loretoni, consigliere di maggioranza, è rimasto sorpreso dagli argomenti portati avanti nella raccolta firme. In una nota questi sono stati definiti “denigratori e nati per osteggiare ogni progetto volto alla ricostruzione della città. Il progetto della Scuola Capuzi è usato in maniera subdola per toccare le corde emozionali di tutti noi”.

Ai microfoni di Radio C1 …inBlu, il consigliere ha poi spiegato: “Come amministrazione abbiamo rispettato tutti i passaggi presso gli enti preposti al controllo, come da prassi per questi tipi di opere, ottenendo sempre pareri positivi – commenta Loretoni –. Quando il progetto è stato poi pubblicato nell’albo pretorio del Comune di Visso, nessuno ha fatto osservazioni o individuato delle criticità. Oggi siamo arrivati al punto in cui i lavori devono partire. Per quanto riguarda le destinazioni di uso, dobbiamo tener conto che, con i numeri di alunni a nostra disposizione, senza includere anche il municipio non avremmo potuto ricostruire uno stabile come quello esistente prima del sisma. Sarebbe stata una scuola sottodimensionata, costruita sulla base delle esigenze numeriche attuali. Non avremmo ottenuto di più senza includere servizi e uffici comunali. Attenzione però: questo progetto che comprende municipio e scuola non è irreversibile. Se un domani le prossime amministrazioni avranno bisogno di convertire i locali comunali dei piani superiori in altre aule, secondo necessità. Ricordiamo infatti che il municipio – conlude il consigliere –, per quanto oggi non sia pronosticabile una data precisa, è destinato a tornare nel centro storico di Visso: la scuola – municipio è una soluzione flessibile e temporanea”.

l.c.


Il progetto della nuova sede municipale del Comune di Visso non sta incontrando l’apprezzamento della cittadinanza. A questo proposito è nata una petizione, su iniziativa di alcuni abitanti, in cui si chiede all’amministrazione comunale di sospendere l’iter che porterà alla costruzione dell’edificio, destinato a sorgere nel sito che ospitava la scuola elementare “Pietro Capuzi”.

La vecchia sede scolastica, demolita dopo il sisma 2016, sarà ricostruita in modo da ospitare sia il municipio, sia le aule scolastiche, sia altri locali per i servizi alla cittadinanza. Le perplessità riguardano proprio l’eterogenea destinazione d’uso della nuova struttura: i cittadini si dicono “scettici sullo spazio destinato alle aule. Uno spazio incongruente con una visione di lungo periodo sul tema della politica scolastica”. Sara Tomani, capogruppo in consiglio comunale per la minoranza targata “Tutti per Visso”, concorda con la visione illustrata nella petizione, per quanto questa non sia di iniziativa politica, ma cittadina: “Le nostre posizioni sono allineate a quelle della cittadinanza. Siamo perplessi per quanto riguarda la nuova struttura, il suo giardino, l’utilizzo che se ne farà – ha spiegato –. Esteticamente non ci piace, era un edificio storico e il suo nuovo aspetto non crediamo potrà avere lo stesso carattere. Oltre a questo, l’abbattimento delle piante che caratterizzano il giardino è un’altra questione che non ci vede d’accordo e soprattutto siamo contrari alla destinazione d’uso della struttura”.

A destare le maggiori perplessità che riguardano il progetto è infatti la gestione degli spazi dell’edificio. Tomani ha proseguito: “Non siamo d’accordo nemmeno su questo. Lo spazio dedicato alle aule, per quanto l’amministrazione abbia precisato che le metrature saranno le stesse che gli alunni avevano a disposizione prima del sisma, non è sufficiente a soddisfare una visione di lungo termine. In un certo senso, concedere spazi ‘precisi’ alle aule disincentiva strategie che puntino al futuro per le nostre scuole. Crediamo che sarebbe stato più saggio dare voce alla cittadinanza prima che la progettazione avesse luogo. Né la precedente amministrazione, né quella attuale lo ha fatto. Non credo si possa far molto politicamente – conclude la capogruppo –, ma di certo una presa di posizione così netta da parte dei cittadini potrà fare la differenza”.

l.c.
L'entorterra pensa al turismo e lo fa anche con la realizzazione di servizi che possano accogliere i visitatori amanti della montagna.
A Visso, nello specifico, si lavora per la seconda area camper del paese, a Villa Sant'Antonio.
"Il progetto è pronto - dice il sindaco Gianluigi Spiganti Maurizi - , ci stiamo occupando dell'esproprio dell'area. Abbiamo deciso di inserire anche il punto di ricarica per le biciclette elettriche così da offrire un servizio ulteriore.
Abbiamo raggiunto un accordo anche con i gestori dell'acquedotto del Nera che passa in quella zona e lasceremo un'area di rispetto per poter intervenire qualora ci fossero problemi".

Non è ancora sicuro che i lavori possano concludersi in vista dell'estate, ma il sindaco assicura che la nuova area potrà vedere la luce entro l'anno: "Credo che verrà un bel lavoro - ammette - , a breve dovrebbe partire il cantiere che permetterà di ospitare circa 15 camper. Aggiungeremo anche l'area pic-nic e i servizi igienici. Non credo che potrà essere pronto per l'estate - conclude - , ma entro l'anno sicuramente". 

GS
"Entro maggio sarà approvato il Piano Straordinario della Ricostruzione".
Lo annuncia il sindaco di Visso, Gianluigi Spiganti Maurizi, dopo la riunione della scorsa settimana che ha dato il via ad una serie di incontri che si svolgeranno settimanalmente per dare spazio a tutte le frazioni del paese.

"La settimana scorsa - dice il primo cittadino - abbiamo avuto la riunione per il Piano Straordinario della Ricostruzione.
Dalla prossima settimana ci sarà, ogni martedì, una videoconferenza con il Politecnico delle Marche, in particolare con l'architetto Marinelli, che si confronterà con i tecnici esterni ed i cittadini di Visso. Ogni martedì sarà dedicato ad una frazione: si comincia da Villa Sant'Antonio per seguire con Borgo San Giovanni, Croce, Aschio e con il centro storico per programmare gli interventi.
Una volta terminati gli incontri - spiega - il PSR sarà portato in consiglio comunale e sarà approvato per dare il via alla ripartenza. Credo che questo potrà avvenire entro il mese di maggio".
L'obiettivo è quello di ripensare al paese tutti insieme per rendere reale il futuro che immaginiamo.


GS
Vaccinazioni anti Covid prioritarie per i residenti delle zone colpite dal terremoto del 2016  e in particolare per chi vive nelle Sae, Mapre e in altri alloggi di emergenza. La richiesta viene dai sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, tra i comuni dell'Appennino più danneggiati dagli eventi sismici, al punto tale che la quasi totalità della popolazione residente vive nelle strutture emergenziali. Firmata da Mauro Falcucci, Silvia Bernardini e Gian Luigi Spiganti Maurizi, la proposta è stata inviata al commissario straordinario per l'emergenza pandemica generale Figliuolo, al capo della Protezione civile nazionale Curcio, al presidente della Regione Marche Acquaroli e all'assessore regionale alla Sanità Saltamartini. In deroga ai criteri generali adottati a livello nazionale per contenere la possibilità di diffusione dell'epidemia, nell'ambito del Piano vaccinale anti Covid-19 i tre sindaci chiedono appunto  di prevedere la possibilità di eseguire la vaccinazione di tutte le persone residenti nei Comuni colpiti dal sisma, in particolare di coloro che vivono nelle soluzioni abitative di emergenza. 
"Da noi purtroppo registriamo parecchi contagiati- afferma il sindaco di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi - e si tratta nella maggior parte dei casi di nuclei familiari che attualemte risiedono in soluzioni abitative di ridotte dimensioni. Nei 40- 60 metri quadri di una SAE, munite di un solo bagno, facile capire che un adeguato distanziamento è molto difficile da praticare e complicatissimo è isolarsi all'interno di queste casette nel caso vi sia uno dei familiari positivo. Ad una lettura attenta- continua il sindaco di Visso-  risulta appunto che i casi di positività sono stati registrati nei nuclei familiari delle casette, proprio per la difficoltà che c'è a mantenere un distanziamento". 
In considerazione dei ridotti numeri di persone residenti nei comuni colpiti dal sisma e che vivono nelle soluzioni emergenziali, senza sostanziali ripercussioni sulla campagna vaccinale nazionale, la deroga consentirebbe di assicurare il raggiungimento dell' immunità di gregge per piccole comunità della montagna che hanno anche difficoltà  a garantire servizi di assistenza domiciliare.
I sindaci auspicano inoltre  che  l'anticipo di vaccinazione possa riguardare anche i dipendenti comunali. 
 c.c.


Sono stati in totale 1864 gli interventi riferiti al “Progetto Sisma” portato avanti da Emergency nei paesi maceratesi più colpiti dal terremoto tra visite infermieristiche e colloqui psicologici. Marilena Silvetti è una maceratese di 23 anni ed è una infermiera del progetto coordinato dalla dottoressa Giovanna Bianco, referente del “Progetto Sisma” per Emergency Macerata.

“La parte infermieristica rappresenta il ruolo dell'infermiere di comunità, un infermiere che, riallacciandosi al concetto di prossimità, è vicino alla popolazione. Per quanto riguarda i bisogni di cui si occupa, si tratta di una medicina di base, dal controllo dei parametri vitali, alla esecuzione di medicazioni, alla somministrazione di terapie, ovviamente sotto prescrizione medica. Ci occupiamo anche di interventi di educazione sanitaria relativi alla situazione attuale da covid-19, ed eventuali altre situazioni con cui il cittadino si trova a doversi fronteggiare. Il ruolo di prossimità va oltre l'aspetto meramente sanitario- tecnico, vuol dire essere vicini fisicamente alla popolazione con una parola, una vicinanza costante."

Un progetto che nasce per mettersi in ascolto dei bisogni del territorio, con cui Emergency lavora in sinergia, dopo la firma di un protocollo d'intesa con la direzione generale dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale e le istituzioni coinvolte. Un impegno costante, gratuito e rivolto a tutti i cittadini, grazie ad un camper che si sposta nei luoghi e a professionisti capaci. Il programma sta interessando dal 2018 diversi comuni maceratesi. Emergency subito dopo l'emergenza covid ha operato anche nell’ospedale di Camerino, con l’attivazione di un servizio di ascolto psicologico per gli operatori covid e per i familiari dei pazienti ricoverati o deceduti. Il camper di Emergency è settimanalmente nei comuni di Camerino, Caldarola, Pieve Torina, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.

“Far vedere che noi ci siamo, dimostrare alle persone che non sono sole, che non sono abbandonate.” Questo dice con la delicatezza che è parte integrante della cura, la giovane infermiera che ha collaborato anche nel fornire spiegazioni ad esempio quando ai residenti di Castelsantangelo sul Nera sono stati distribuiti dal Comune i saturimetri. “Una bellissima iniziativa. Emergency in questo caso ha istruito le persone sul suo utilizzo. E’ un dispositivo utilissimo, soprattutto in questo periodo, perché tante persone non sanno cosa sia la saturazione o a cosa serva questo dispositivo.”

Siamo un gruppo che va oltre le due persone che si vedono fisicamente.” Conferma la Bianco parlando di una vera e propria squadra. “Abbiamo un gruppo di coordinamento, referenti di funzione, il nostro coordinatore di Programma Italia, il coordinamento delle cliniche mobili. Tutte queste persone ci sostengono quotidianamente. E’ una organizzazione nel suo complesso che non lascia sola la popolazione verso cui ci rivolgiamo ma anche gli operatori stessi, soprattutto in questa fase storica che stiamo attraversando, in cui siamo distanti fisicamente, lo spirito di squadra e di appartenenza è importante anche per chi si prende cura degli altri.” Per informazioni sui servizi offerti dal Progetto Sisma, si può contattare il numero: 3423878443.

Barbara Olmai
Foto: Francesco Pistilli


“Ci siamo innamorati di questo territorio e delle persone che hanno un cuore grande, alle quali abbiamo portato un aiuto solidale con tutto quello che era necessario, abbigliamento, alimenti, anche suppellettili, oltre che materiale per la pulizia della casa e l'igiene personale.” Parole di Andrea Lampo, Presidente dell’associazione “Orsi nel mondo” di Biella e portabandiera del Piemonte, che subito dopo il sisma si è mobilitata per portare della solidarietà alle persone colpite dai terremoti.

“In 50 mesi, da gennaio del 2017 a febbraio 2021, abbiamo fatto in tutto 50 viaggi impiegato 245 persone, 202 i giorni, utilizzando due pullman, 43 furgoni, 25 auto e due moto, usate come staffetta nel primo periodo. Eravamo giù in cratere, io come volontario di Protezione Civile, la vice Presidente Sandra Ciscato. Abbiamo conosciuto tante realtà a Pieve Torina, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera.”

L’organizzazione di volontariato ha anche voluto testimoniare questa esperienza in un libro “Orsi nel mondo. L'impegno biellese dopo il terremoto” scritto da Lorenzo Lucon con la prefazione di Massimo Giletti e i saluti iniziali del Presidente della Regione Piemonte Cirio. “Le scorse settimane a Striscia la Notizia, il nostro concittadino Ezio Greggio, ha presentato il libro, il cui intento è una raccolta fondi. I proventi del libro saranno completamente utilizzati nel cratere proprio per mantenere solida la vicinanza con le popolazioni.”

L’associazione, nonostante le restrizioni covid, non si ferma e ha già preso accordi con l’amministrazione comunale di Ussita per sistemare il campo di bocce che si trova nel parco giochi del paese. In tutto questo tempo sono nate anche delle grandi amicizie. “Grazie alla vice presidente che ha conosciuto Samuele Cristallini che lavorava nel comune di Pieve Torina, si è consolidata l’amicizia, tanto da essere chiamati a fare da testimoni di nozze al matrimonio tra Chiara Marucci e Samuele. I ragazzi hanno voluto passare la loro luna di miele in Piemonte. Ora gli sposi vivono a Vari, frazione di Pieve Torina.”

L’impegno biellese ha visto anche alcuni volontari coinvolti in progetti scolastici di educazione civica, ai più giovani hanno raccontato il terremoto del centro Italia. Altro progetto riguarda la donazione di cibo per gli animali. “Lo portiamo tramite dei contatti con una veterinaria di Ussita, che si occupa delle colonie feline e altri punti di riferimento nella zona di Arquata del Tronto e un'altra persona che si occupa di Norcia e Cascia”.

Per testimoniare almeno in parte la grande riconoscenza che si deve a realtà come questa, il comitato della Croce Rossa Italiana di Visso, ha menzionato la giovane volontaria biellese Beatrice Ruggeri all’attenzione del regionale in una proposta di conferimento di onorificenza al merito per l’attività svolta nelle zone terremotate. Andrea Lampo dice di aver trovato una famiglia nelle Marche. “Non arrivo come un volontario, bensì come un amico di casa.” Il terremoto ha tolto molto ma ha saputo donare tanta umanità e vicinanza. Non dobbiamo dimenticarci mai di chi ci ha teso più di una mano.

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