Sono partiti dal Comune di Tolentino i solleciti per il trasferimento delle famiglie terremotate negli appartamenti di Borgo Rancia di cui sono state consegnate le chiavi.

A due settimane dalla consegna delle abitazioni relizzate in sostituzione delle SAE, infatti, l'amministrazione sottolinea il mancato trasferimento da parte di alcuni cittadini: "Stiamo sollecitando alcuni nuclei familiari ad entrare nelle proprie case - dice il sindaco Giuseppe Pezzanesi - perchè hanno le chiavi, hanno fatto gli allacci delle utenze e, se dovessero avere bisogno degli arredi abbiamo più volte ribadito che siamo a disposizione per sostenerli almeno fino a 4 mila euro".

Poi non si lascia sfuggire la soddisfazione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di chi ha condannato la scelta della maggioranza di realizzare appartamenti al posto delle SAE e di ospitare alcune famiglie nei container di via Colombo: "Il fatto che non proseguano nel loro trasferimento e restino nei container che qualcuno ha descritto come un lager - dice - significa che in quel posto non si sta poi così tanto male. Se così fosse dovrebbero correre via a gambe levate, invece abbiamo dovuto sollecitarli.
Questo significa - conclude - che la situazione è ben diversa da quello che qualcuno ha voluto far credere fino ad oggi".

GS

“Forse Flavia Giombetti dovrebbe fare politica, invece di cronometrare i tempi di chi agisce, o peggio di fare la guerra all’amministrazione”. Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha risposto così alla Presidente del Comitato 30 ottobre Flavia Giombetti che denunciava i ritardi nella consegna degli appartamenti a Tolentino in zona Rancia.

Il sindaco si chiede: “Cosa farà e come passerà le sue giornate la Presidente del Comitato 30 Ottobre Flavia Giombetti quando, entro la fine dell’estate 2021 avremo consegnato la totalità dei 199 appartamenti destinati ai terremotati al posto delle Sae a Tolentino?”.

La risposta del primo cittadino Pezzanesi prosegue: “Sono tre anni che, tra una visita e l’altra al Presidente del Consiglio Conte, in qualità di Presidente del Comitato 30 ottobre, non ha mai ottenuto nulla e non ha mai prodotto un documento o una proposta per migliorare la situazione dei terremotati di cui dice di interessarsi. Per lei l’unica ragione di vita e l’unica battaglia da fare è quella di demonizzare e combattere e rendere più difficoltoso possibile il percorso amministrativo del Sindaco di Tolentino e della sua Amministrazione Comunale. I ritardi ci sono stati, è vero, ma per la burocrazia e per questioni che hanno riguardato non noi, ma il Consiglio dei Ministri, la Protezione Civile nazionale e regionale, l’Amministrazione regionale e l’Erap. Malgrado tutto, entro la fine dell’estate 2021, riusciremo a consegnare un appartamento a tutte le famiglie piuttosto che una casetta di legno, tra l’altro più costosa dell’appartamento stesso. Alla luce di tutto ciò comprendiamo che la Giombetti considera esemplare e credo sia l’unica in Italia visto che non ha mai detto il contrario, l’azione di Governo fin qui portata avanti con i risultati che sono ben chiari ai nostri occhi. Per lei forse il problema è diverso, si rivolge ai terremotati ma in realtà desidera che il Sindaco Pezzanesi e la sua Amministrazione si facciano da parte per avere davanti a sé magari prospettive più luminescenti e di buona riuscita in politica. Purtroppo la realtà per lei ha dato due sentenze: la prima è che l’Amministrazione Pezzanesi ha fatto una scelta ampiamente condivisa a livello nazionale, utile per l’ambiente e lungimirante per l’utilizzo dei soldi degli italiani. La seconda sentenza è stata l’ampia conferma avuta vincendo al primo turno nel 2017 con ampio margine sul competitor, cosa mai successo da quando è stato adottato il sistema elettorale che prevede il ballottaggio e riconfermandosi a livello numerico di coalizione e anche personale, alle scorse regionali”.

Pezzanesi torna poi sugli appartamenti, i primi saranno consegnati prima di Natale: ”Purtroppo non sarò presente, a causa del mio infortunio (durante la raccolta delle olive ha riportato una frattura a una gamba, ndr), alla consegna dei primi appartamenti. Comunque le famiglie che dovranno occupare i primi ventuno hanno già avuto persino la planimetria della propria abitazione. Quindi, nel rispetto dei tempi, tutti sono stati informati correttamente. E’ bene precisare, ancora una volta, che sbagliato ripetere che ci abbiamo messo quattro anni, in quanto, come confermato recentemente anche dall’Erap, la progettazione e i finanziamenti sono arrivati solo nel 2018, a due anni dal terremoto e quindi i confronti con i tempi realizzativi con le SAE vanno fatti tenendo conto delle tempistiche e soprattutto di una normativa che non ha previsto alcuna deroga come nel caso delle SAE. Inoltre – conclude Pezzanesi – abbiamo dovuto superare varie problematiche, alcune non prevedibili, come l’emergenza covid che ha sospeso i lavori per tre mesi e a cui vanno aggiunti i tempi di applicazione dei protocolli di sicurezza, oltre alla difficoltà nel reperire i materiali necessari. In tempi ragionevoli avremo alloggi residenziali che realizzano un programma sinora mai attuato nelle Marche, spendendo circa 150 mila euro per alloggio, con notevoli risparmi per la collettività, contro i 2.175 euro a metro quadro pagati per la costruzione delle SAE. Va anche evidenziato che siamo intervenuti su aree già urbanizzate, senza spreco inutile di terreno”.

Red.
Doveva scaturire dalla riunione della scorsa settimana la data di consegna degli appartamenti sostitutivi delle SAE in contrada Rancia, invece la ditta si è riservata un’altra settimana di tempo per rispondere alle richieste del Comune.

Ad annunciarlo è il primo cittadino, Giuseppe Pezzanesi che dice: “Il secondo incontro è previsto per giovedì 22 ottobre. La ditta ci ha chiesto una settimana di tempo dopo la riunione che si è svolta il 14 ottobre scorso, per rispondere ai quesiti che abbiamo posto. Avranno una riunione con i vertici aziendali e solo dopo quella sapranno dirci se potranno essere in grado di rispettare i tempi previsti. Certamente - aggiunge il sindaco - dopo le loro risposte noi potremo dichiararci soddisfatti o insoddisfatti, ma arrivati a questo punto non sarebbe conveniente comunque cambiare ditta.

Questa sta pocedendo in maniera spedita e fare un cambiamento ora significherebbe allungare i tempi di almeno un anno. Ovviamente questo non potrà avvenire. Dopo l’incontro in programma per questo giovedì sapremo però dare una data definitiva di consegna e mettere finalmente il punto su questa situazione”.

Una scelta, quella del primo cittadino, condannata dalle minoranze e che ha spaccato la cittadinanza, ma per la quale lui stesso e la sua maggioranza ne sono convinti in vista dell’arricchimento del patrimonio immobiliare cittadino che questi appartamenti porteranno, ma anche “consapevoli che seppur in ritardo - ha più volte dichiarato - saremo in grado di dare una vera casa ai terremotati, diversamente dalle SAE”.

GS
Affidati questo pomeriggio i lavori per i 66 appartamenti, sostitutivi delle SAE, che saranno realizzati nei due lotti di piazzale Battaglia a Tolentino.
Insieme al sindaco Giuseppe Pezzanesi erano presenti il presidente dell'Erap Regionale Massimiliano Bianchini, il direttore dell'Erap Urbinati e il presidente della Regione Luca Ceriscioli.

"Entro giugno affideremo i lavori per i 40 appartamenti di contrada Pace - dice il sindaco - che, insieme a quelli di oggi segnano la fine del percorso di affidamento dei cantieri.
A questo punto si dovrà procedere con la costruzione degli appartamenti in tempi celeri".
Un percorso che ha visto il sindaco e la giunta contrapporsi a chi era propenso alla scelta delle SAE per dare ai cittadini una risposta e una sistemazione in tempi brevi.
"Le persone presenti oggi sono coloro che hanno creduto, a vario titolo, nella mia decisione di non fare le SAE - dice il sindaco - per evitare uno spreco di suolo pubblico in una zona bellissima come quella della vallata della Rancia. Sarebbe stata una colata di cemento immensa che avrebbe cambiato per sempre la bellezza del nostro paesaggio. Ancora oggi dico con forza che non trovavo e non trovo giusto spendere soldi pubblici per beni non duraturi come le SAE. La burocrazia ci ha rallentato e abbiamo fatto patire qualche tempo in più i nostri concittadini rispetto a coloro che hanno chiesto le SAE, ma i tolentinati andranno in case vere e proprie che, al termine della ricostruzione, saranno patrimonio immobiliare e sociale della città".
Obiettivo, secondo Giuseppe Pezzanesi, raggiunto in accorco con altre istituzioni: "Per questo percorso - dice Pezzanesi - ringrazio la Protezione Civile nazionale e regionale che ci ha supportato in questi passaggi non certo facili. Con il governatore Ceriscioli abbiamo avuto tante occasioni per essere in disaccordo - ammette - ma anche tante in cui siamo stati sulla stessa linea d'onda e questa è una di quelle. Soprattutto per i 6 milioni investiti insieme per i 48 appartamenti in contrada Rancia che saranno i primi ad essere consegnati a novembre".

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle della città hanno scritto in un post su Facebook di essere stati presenti alla cerimonia di consegna: "Urbinati - spiegano - ci ha detto che a breve saranno pronti gli alloggi dell’invenduto Erap in viale Terme Santa Lucia.
A Ceriscioli abbiamo raccontato quella che è la situazione a Tolentino: dopo quasi 4 anni solo una decina di SAE consegnate su oltre 200. Ha tenuto a rassicurare una terremotata sul fatto che nessuno le toglierà il contributo per ricostruire la sua abitazione privata anche se le SAE non sono ancora pronte. Non abbiamo capito - concludono - cosa volesse dire".

GS





Ancora un altro sabato di festa a Tolentino dove questa mattina sono stati consegnati altri tre appartamenti dell'invenduto destinati ai terremotati, in sostituzione delle SAE.
Dopo le quattro famiglie che la scorsa settimana hanno preso le chiavi delle abitazioni di Sant'Angelo, da questa mattina altre tre potranno cominciare a trasferire gli arredi nei tre appartamenti di Borgo Conce.

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"Abbiamo iniziato questa scia positiva lo scorso sabato - commenta il vice sindaco Silvia luconi che la scorsa settimana è stata al centro di una polemica proprio sugli appartamenti (Approfondimento su L'Appennino Camerte cartaceo) - con i primi quattro appartamenti realizzati dall'amministrazione con l'aiuto della protezione civile e questa mattina abbiamo assegnato altri tre appartamenti a chi era in lista nella nostra graduatoria.

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Sono stati chiamati come primi coloro che sarebbero dovuti andare negli appartamenti di via Filelfo, seguendo ovviamente la graduatoria.
Ricordiamo che gli appartamenti di via Filelfo non sono più assegnabili perché Erap non ha più proceduto con l’acquisto.
Ci ha però permesso di requisire tre ulteriori appartamenti che aveva disponibili in città per destinarli a quelle famiglie che sapevano di dover essere assegnatarie di Via Filelfo o via Roma.
È chiaro che quelli non più acquistabili sono di numero maggiore rispetto a quelli a disposizione in questa fase, però è un inizio e soprattutto un segnale che c’è la volontà di sbloccare la situazione.
Inoltre precisiamo che le prime famiglie destinatarie dell’invenduto non andato a buon fine hanno accettato Borgo Conce e contrada Rancia.
Tra le famiglie dell’invenduto che hanno rifiutato contrada Sant’Angelo ci sono motivazioni valide come anzianità, invalidità o anche inizio della ristrutturazione della propria abitazione. 
Questa è l'ultima consegna dell'anno - conclude, ma per i primi sei mesi del prossimo anno continueremo ad avere consegne di questo tipo".

L'argomento delle rinunce, al centro del dibattito politico, sarà ulteriormente approfondito nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

GS
Non passano inosservate, al primo cittadino Giuseppe Pezzanesi, le polemiche della minoranza sui cartelloni che annunciano la costruzione degli appartamenti e in merito ai ritardi nella loro consegna.
“Alla luce delle proteste per i cartelloni delle nuove strutture scolastiche ed abitative fatte da una disinformata, disinformante e inconcludente Consigliera comunale Martina Cicconetti – scrive il sindaco in una nota - con i nuovi soci di comunicati stampa del PD, ribadiamo ancora una volta che è perfettamente disonesto ed inutile agitare lo spettro delle Sae sui container dal momento che solo 36/37 famiglie che sono in quel contesto, hanno diritto all'appartamento che costruiremo in sostituzione delle Sae.
Tutti gli ospiti dei container hanno optato per rimanere nei container stessi piuttosto che in Cas. Per i restanti 170 appartamenti da costruire, andranno ad altrettanti aventi diritto tra i restanti 3.800 ulteriori cittadini in Cas e che sono attualmente quasi totalmente ospitati in appartamenti a Tolentino e nei Comuni limitrofi.

Piuttosto – aggiunge - sia la Cicconetti ed il suo gruppo ora, sia il PD prima, entrambi forza di Governo nel Sisma, ci spieghino e lo spieghino anche ai cittadini ed alle imprese, cosa hanno prodotto loro in termini di provvedimenti amministrativi per sburocratizzare ed accelerare la ricostruzione, specialmente per quanto concerne la cosiddetta “ricostruzione leggera” che avrebbe fatto rientrare nelle proprie case tantissime delle 4.000 persone che stanno percependo il Cas, facendo risparmiare, tra l'altro, un mare di soldi alla collettività”.


L’argomento sarà approfondito nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.


GS















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