Quinta e ultima tappa del progetto “Marche un'impresa che riparte” ideato dall’associazione di promozione sociale “Con in faccia un po’ di sole” in collaborazione con Legambiente Marche, allo scopo di promuovere, valorizzare e raccontare il territorio colpito dal sisma. Domenica 7 ottobre a Castelsantangelo sul Nera l’evento conclusivo. Partita il 13 luglio scorso, l’iniziativa ha già fatto tappa a Belforte del Chienti, San Severino Marche, Serrapetrona, Valfornace.

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“ Come appuntamento finale- spiega Lucia Paciaroni- abbiamo scelto il comune di Castelsantangelo sul Nera, uno dei centri dell’entroterra tra i più colpiti dal sisma, attraverso l’organizzazione di un programma molto ricco: la mattina faremo un'escursione con una guida ambientale e, a seguire, ci sarà il pranzo alla Norcineria Alto Nera. Nel pomeriggio, insieme a Barbara Olmai, si darà vita ad una serie di testimonianze che offriranno l’occasione per conoscere un po' di realtà del territorio e numerosi progetti che si occupano delle aree colpite dal sisma. Riteniamo che sia un modo per far rivivere un territorio e, del resto, gli eventi che abbiamo svolto fino a oggi hanno interessato con successo, diverse località della provincia di Macerata. L’intento è quello di far conoscere le persone e ciò che il territorio ha da offrire.

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Da parte nostra- conclude Lucia Paciaroni- c’è soddisfazione per quello che è stato fatto finora e, soprattutto, della partecipazione di tanta gente arrivata da tutta la regione e anche oltre. Domenica scorsa eravamo a Serrapetrona e siamo stati lieti di notare la presenza di molte persone giunte addirittura dalla Puglia, unitesi alle numerose del luogo che non conoscevano realtà a loro molto vicine. La cosa che ci ha colpito è che molti cittadini del posto, sono rimasti stupiti dal constatare che, a 2 anni dal sisma, il territorio ferito presenta ancora una lunga serie di problematiche che pensavano fossero oramai risolte”.

Carla Campetella  

 

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È stata una serata densa di emozioni quella ospitata venerdì 10 agosto al giardino dell’ex chiesa di San Sebastiano a Belforte del Chienti.
"Una stella è andata in cielo. Serata dedicata al ricordo di Milva Dossena un amore per le marche e per la vita" ha messo in evidenza come l'impegno personale e collettivo possa essere il vero motore della ripartenza post sisma.
Si chiamava Milva Dossena, era di Galgagnano in provincia di Lodi, ed è scomparsa il 15 febbraio scorso.
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Donna impegnata come volontaria del centro antiviolenza di Lodi, si è mossa in prima linea quando ad ottobre 2016 la nostra terra è stata colpita dal sisma, acquistando prodotti di aziende enogastronomiche marchigiane e mettendo in contatto associazioni e Comuni per inviare aiuti nelle nostre città.
Milva amava molto le Marche e il maceratese in particolare lo visitava ogni estate.
L’idea dell'evento nasce per ricordare la figura di una donna e al tempo stesso la forza, la spinta al bene delle persone che credono che in questa vita il contributo di uno possa mettere in moto la solidarietà di molti.
Un' occasione per ringraziare l’impegno di Milva e della sua famiglia con un evento che ha racchiuso una parte dei suoi  interessi e quelli di cittadini che impiegano una parte del loro tempo a favore della comunità, come Gabriella Accoramboni de "La voce del cuore per la chirurgia”, una Onlus che mette luce il rapporto paziente medico a favore di una buona sanità pubblica.
A rendere la serata speciale sono state le parole di Lucia Nardi, poetessa e Art Director, che ha anche presentato le foto del progetto "Comunità resilienti" curate da Gabriele Montemarani.
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Durante la serata è stata trasmessa una video-testimonianza dei volontari "Operativi al massimo” di Lodi, con cui Milva collaborava per portare avanti progetti di solidarietà.
Il documentarista Manuele Mandolesi, regista del video "La Vulnerabilità della Bellezza”, presentando il teaser del docufilm, ha evidenziato come  la forza di alcuni resilienti potrà essere di aiuto a non far dimenticare la bellezza dei Sibillini e delle piccole comunità che hanno scelto di continuare a vivere in questi luoghi.
La vissana Alessandra Antonini con la sua testimonianza diretta, raccolta dal giornalista Luca Pagliari, ha presentato il progetto di rinascita "Generazione 6.5" che sta girando le Marche e altre regioni d'Italia per testimoniare l'attaccamento alla propria terra di una giovane ragazza. Alessandra ha anche raccontato come sta evolvendo il progetto #vitadipaese, un comitato di cittadini che ha donato fondi e speranze ad alcuni proprietari di attività economiche dell' Alto Nera. 
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A portare i saluti finali è stato il Sindaco di Belforte del Chienti Roberto Paoloni, che ha ringraziato i familiari di Milva e tutti i numerosi presenti alla serata, promossa in collaborazione con la Pro Loco del Presidente Alessandro Trucchia.
L'evento, a cui ha offerto la sua  disponibilità Giorgio Roselli della "Elekttri Service" per la parte tecnica, si è chiuso con la visita alla mostra personale "Path to harmony" di Ravikumar Kashi, India, esposta negli spazi del museo MIDAC di San Sebastiano, aperti per l'occasione grazie alla collaborazione di Alfonso Caputo.
Per finire la degustazione di dolci offerti dal panificio locale Montanari con un brindisi alla Vernaccia.
La serata, trasmessa in diretta sulle frequenze di RadioC1 in Blu e condotta dalle giornaliste Barbara Olmai e Giulia Sancricca, è stata mista di poesia e immagini di bellezza per portare un messaggio di rinascita sotto il cielo della notte di San Lorenzo.
   
di Barbara Olmai 
 
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PHOTO GABRIELE MONTEMARANI  *riproduzione riservata*
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