Buona notizia per la città di Camerino. Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha emesso il decreto che liquida la somma di 230 mila euro per la redazione dei piani attuativi  che riguardano tutta la zona del centro storico sottoposta a perimetrazione, così come i quartieri di Vallicelle e Borgo San Giorgio e tutte le frazioni interessate da perimetrazione. Lo ha reso noto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia  che non ha mancato di esprimere la propria soddisfazione.
"Un'ottima notizia che ci consente di avviare tutta quella serie di attività che permetteranno  di far sì che nelle zone perimetrate si possa ricominciare a pensare ad una ricostruzione, non appena sarà superata l'emergenza del coronavirus".
La cifra di 230 mila euro saràcosì suddivisa: 92.234 euro per il centro storico; 45.081 per Vallicelle e Borgo San Giorgio; 29.760 per Arnano; 25.208 per Sant'Erasmo; 14.194 per Calcina, 14.223 per Piegusciano e 8.824 euro per Nibbiano.
Dal priimo cittadino anche la vicinanza e i sentimenti di gratitudine nei confronti delle forze dell'ordine e dell'intera equipe degli operatori sanitari, impegnati nel fronteggiare  la difficile situazione dell'emergenza da Covid-19. Apprezzamento è stato espresso per il segno di grande unione, di solidarietà e di sostegno che le forze dell'ordine  hanno dimostrato con la commovente manifestazione tenutasi questa mattina davanti all'ospedale di Camerino e nella quale i vari corpi militari e l' esercito hanno testimoniato l'appoggio di tutta una comunità che si stringe attorno a quanti sono impegnati in prima linea .
 "Un ringraziamento a tutti, operatori sanitari e forze dell'ordine che in questo momento sono i primi a dare il loro contributo per fronteggiare l'emergenza". Infine,  un richiamo ad ognuno affinchè si aiuti il loro lavoro, continuando a rispettare tutte le regole che richiedono responsabilità  raccomandando soprattutto di restare a casa, osservando nel modo più rigoroso possibile quella che è l'unica misura che può salvaguardare noi stessi e gli altri, dalla diffusione del virus e dal contagio.
C.C.   
Forze dell'ordine e operatori sanitari, gli uni di fronte agli altri, per cantare insieme l'Inno di Mameli e rafforzare l'intesa che in questo momento li unisce per susperare l'emergenza.
Nello stesso momento, negli ospedali di Macerata, Civitanova e Camerino, i carabinieri, la polizia, la polizia locale, la guardia di finanza e i vigili del fuoco hanno voluto dimostrare la loro vicinanza ed il loro ringraziamento a chi porta avanti il proprio lavoro come una missione in questo periodo di grande difficoltà.
È stato l'inno di Mameli ad unirli, ancora una volta, con la mano sul cuore e gli occhi rivolti verso un unico grande obiettivo: la fine della tempesta. Presente a Camerino il direttore di Area Vasta 3, Alessandro Maccioni.
"Un segnale di cui avevamo bisogno - ha detto - Lo si capisce soprattutto dopo esserci stato. L'importanza di ascoltare l'Inno davanti ai militari schierati sull'attenti. Una scelta sobria ma che ha fatto molto piacere. Ho saputo ieri sera di questa iniziativa procrastinata per il maltempo. Non potendo essere in tutti e tre gli ospedali contemporaneamente, ho scelto Camerino per il simbolo che rappresenta. Il primo ospedale Covid dell'Area Vasta. Oggi Camerino rappresenta un esempio del funzionamento per curare i pazienti affetti da Coronavirus. Voglio sottolineare l'importanza dello sforzo di tutto il personale. Abbiamo fatto le prime video chiamate con il tablet donato dai portalettere, ne sono arrivati altri grazie a Med Store anche per Macerata e Civitanova. Ricordo poi l'importanza del punto nascite di Civitanova che ha finora accolto due nascite da mamme Covid. un segnale di speranza per il futuro".

GS

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Commissione formata da membri interni. Da fuori solo il presidente. L’esame di maturità 2020 è sicuro che dovrà adeguarsi alle restrizioni imposte dal Coronavirus. Nessun cambiamento di orario scolastico e neppure per l’esame anche se, come ha spiegato la Ministra Azzolina, a scuola non si tornerà fino a che non vi saranno le condizioni di sicurezza e intanto, si punta a potenziare il più possibile la didattica a distanza.

“Da parte del Ministro – spiega il dirigente dei licei e dell'Antinori di Camerino Francesco Rosati- siamo ancora comunque al livello di dichiarazioni d’intenti e di informative, seppure ben accette e ben accolte poiché credo che la la popolazione scolastica abbia bisogno di un contatto diretto e di una presenza autorevole del Ministro che, fino ad oggi, si è espresso attraverso circolari, note che comunque hanno un po' indirizzato la nostra attività didattica. Entrando un po' nei tecnicismi devo dire che tuttavia mancano ancora delle norme precise su tanti aspetti e, alla fine, di questo lungo intervento d’ informativa di ieri in Senato la parte più importante dell’intervento del Ministro dell’Istruzione è stata quella conclusiva quando, brevemente ma in maniera molto sintetica e sicuramente mirata per i tecnici della scuola, ha detto che usciranno delle norme aventi forza di legge in deroga alle disposizioni attuali e vigenti. In buona sostanza, per trasformare l'esame di stato con delle commissioni interne, c'è bisogno di una norma in deroga a quella attualmente vigente e lo stesso per quanto riguarda la valutazione degli studenti. Finora infatti il Ministro ha invocato l'autonomia scolastica e dopo più 20 anni siamo ben felici che ci venga riconosciuto questo ruolo, però è chiaro che il sistema scolastico italiano giustamente si fondi su dei regolamenti che vengono dal Ministero  e che sulla base di quelli poi c'è una libertà nella valutazione. Ad oggi tuttavia dobbiamo avere anche su questo aspetto informazioni più precise e delle norme, ugualmente  con riguardo alla frequenza scolastica perché gli studenti si stanno chiedendo se le valutazioni si possono fare, se le frequenze alle video lezioni siano valide o meno.

Tutta questa materia – precisa quindi Rosati- ad oggi richiede di essere normata perché noi stiamo garantendo il diritto all’istruzione ma in un periodo dove le lezioni tecnicamente sono sospese (come accade durante le vacanze di Natale). Il Ministro ha assicurato dicendo che la prossima settimana usciranno norme di chiarimento e, sull'esame di Stato, avevamo un po' preannunciato e anche un po' ipotizzato quella che sarà l'idea del ministro, cioè di fare un esame di stato di un presidente esterno e mi trovo pienamente d'accordo perché ogni  scuola poi avrà attivato il programma così personalizzato che risulterà  difficile fare un esame con una commissione mista ed essendo tutti nella stessa situazione a livello nazionale.  Quindi, qualche spiraglio si sta aprendo”.

Quanto alla didattica a distanza che è da potenziare Il Ministro ha preannunciato uno specifico stanziamento di 85 milioni di euro per l’anno 2020 al fine di consentire alle istituzioni scolastiche di dotarsi immediatamente di tutti gli strumenti utili per l’apprendimento a distanza e, agli studenti meno abbienti, di poterne fruire.

"Per quel che ci riguarda, come scuola- dichiara il Preside Rosati-  è da tre settimane che siamo partiti con una modalità sperimentale ma comunque forti dell'esperienza del terremoto e molti genitori e anche altre scuole ci hanno riconosciuto la reazione tempestiva che c’è stata ,sia con i Licei che con l'Istituto tecnico; abbiamo anche collaborato vicendevolmente per condividere alcune azioni tra scuole e, devo dire che nel caso dei nostri due isituti, abbiamo anche convocato colleghi docenti on-line, per meglio regolamentare questo tipo di offerta edr equilibrare ad esempio la mattinata tra video lezioni e attività scolastiche di approfondimento e studio che i ragazzi faranno a casa da soli e con altrettanta indicazione di controllo da parte dei docenti. 

Per quel che concerne la didattica a distanza- conclude il dirigente Rosati-, la critica che viene mossa è che rischia di creare delle discriminazioni a livello sociale”. 

C.C.
Atti di generosità da parte della popolazione e delle imprese del territorio nei confronti del personale sanitario che opera all'interno dell'ospedale di Camerino riconvertito in Covid Hospital. Li ha evidenziati ringraziandone gli artefici il sindaco di Camerino nel corso del suo consueto video comunicato quotidiano  rivolto alla cittadinanza. Per facilitare logisticamente il difficile operato di medici e infermieri e operatori della sanità, alcuni privati cittadini hanno messo a disposizione appartamenti di loro proprietà a Camerino, Castelraimondo e Matelica.
" Si tratta -ha detto il sindaco Sandro Sborgia-  di tre appartamenti che consentiranno di soddisfare credo quasi completamente il fabbisogno dei sanitari impegnati  all'interno dell'ospedale e che avevano necessità di avere un punto di appoggio per evitare il ritorno a casa e per altre problematiche".
 Un grazie particolare è stato rivolto dal primo cittadino anche ad alcune ditte di Camerino che hanno deciso di mettere a disposizione del Covid Hospital  delle utili strumentazioni e, ricordando in particolare, le ditte E-Lios che nello specifico donerà all'ospedale un monitor multiparametrico e Pop Informatica che recapiterà  4 tablet per far sì che le persone ricoverate possano dialogare e salutare i propri parenti.
"Un grande  gesto di generosità- ha sottolineato Sborgia- e dunque una comunità che in qualche modo si unisce e lotta insieme per cercare di uscire da questa difficile situazione".

Carla Campetella
C'è un nuovo modulo da compilare per l'autocertificazione degli spostamenti della persona durante l'emergenza Coronavirus. Ad annunciare la novità di aggiornamento alle nuove disposizioni legislative era stato il Capo della Polizia Franco Gabrielli. Si tratta della quarta modifica all'autodichiarazione e il nuovo modulo da stampare è già disponibile.
A spiegarci i motivi di questo ulteriore cambiamento, è il Comandante della Polizia municipale di Camerino Andrea Isidori.

" E' stato necessario approntare un nuovo modulo proprio per aggiornarlo al nuovo Decreto che è stato approvato ieri sera. Un cambiamento dettato dalla modifica delle modalità delle sanzioni in capo ai cittadini inossservanti - specifica il Comandante Isidori-. Mentre prima le sanzioni erano sostanzialmente penali e in base all'art.650 del Codice penale legate all'inosservanza di un provvedimento emesso da un'autorità, oggi la sanzione è divenuta amministrativa e quindi l'autocertificazione prodotta dal singolo è diversa da quella prodotta fino a ieri. Tutto è pertanto legato all'evolversi della modifica normativa e l'autocertificazione non poteva che adeguarsi alla norma originaria diversa. Il quarto modulo in sostanza è solo aggiornato alla variazione di norme ma il suo principio di fondo resta sempre lo stesso - continua Isidori- . Vale pertanto sempre la regola già conosciuta che è necessario restare a casa ed è l'invito che sempre facciamo, salvo comprovate esigenze e motivi veramente eccezionali che tra l'altro sono pochissimi. Debbo dire- aggiunge - che nel territorio comunale di Camerino le persone fermate sono state parecchie ma tutte avevano un giustificato motivo legato al lavoro o all'esigenza locale di andare banalmente a fare la spesa. Prima era solo un invito ma ormai è un obbligo andare a fare la spesa uno per famiglia per evitare assembramenti; siamo intervenuti anche nei pressi dei punti vendita per ricordare l'importanza di ingressi centellinati per evitare appunto assembramenti e rispettare la distanza interpersonale di un metro, ma debbo dire che Camerino in questo ha risposto bene. Ultimamente- conclude il Comandante Isidori- notiamo che il traffico è molto molto limitato e questo non può che essere considerato un fatto del tutto positivo. Certo, nei giorni passati qualche denuncia è uscita, ma siamo sicuramente sulla buona strada".

Carla Campetella

Sotto  il nuovo modello di autocertificazione appena introdotto: 

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AUTODICHIARAZIONE AI SENSI DEGLI ARTT. 46 E 47 D.P.R. N. 445/2000 

Il sottoscritto __________________________________________________________________, nato il ___.___.______ a ______________________________________________________ (___), residente in ____________________ (___), via _________________________________________, e domiciliato in ____________________ (___), via _____________________________________, identificato a mezzo __________________________________ nr. __________________________ rilasciato da __________________________________________________ in data ___.___.______ utenza telefonica ____________________, consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) 

DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ 

➢ di non essere sottoposto alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato 

positivo al COVID-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie); ➢ che lo spostamento è iniziato da _________________________________________________ 

(indicare l’indirizzo da cui è iniziato) con destinazione _______________________________; ➢ di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna ed adottate ai sensi degli artt. 1 e 2 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19, concernenti le limitazioni alle possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale; ➢ di essere a conoscenza delle ulteriori limitazioni disposte con provvedimenti del Presidente della Regione ____________________ (indicare la Regione di partenza) e del Presidente della Regione ____________________ (indicare la Regione di arrivo) e che lo spostamento rientra in uno dei casi consentiti dai medesimi provvedimenti _____________ __________________________________________________ (indicare quale); ➢ di essere a conoscenza delle sanzioni previste dall’art. 4 del decreto legge 25 marzo 2020, 

n. 19; ➢ che lo spostamento è determinato da: 

o comprovate esigenze lavorative; o assoluta urgenza (“per trasferimenti in comune diverso”, come previsto dall’art. 1, comma 1, lettera b) del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 marzo 2020); o situazione di necessità (per spostamenti all’interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere); o motivi di salute. 

A questo riguardo, dichiara che ___________________________________________________ _________________________________________________________________ (lavoro presso ..., devo effettuare una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, o esecuzioni di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obblighi di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall’estero, altri motivi particolari, etc....). 

__________________________ Data, ora e luogo del controllo 

Firma del dichiarante L’Operatore di Polizia 




Il lavoro inteso come una missione e la volontà di diventare quello che si sognava fin da bambini, nonostante la vita a volte ci scombini i piani.
Alessio Salvucci Salice, di San Ginesio, è infermiere da 11 anni all'ospedale di Camerino e proprio ieri è diventato dottore. Una laurea che acquista un valore più grande se si pensa al sogno che è riuscito a realizzare ed al periodo in cui c'è riuscito.
Il giovane ginesino ha dimostrato che volere è potere e, dopo i turni stancanti di un infermiere che lavora nel reparto di Rianimazione del Covid Hospital, ha di nuovo messo l'alloro in testa.
La laurea è, infatti, arrivata nel momento più difficile per chi lavora in ambito sanitario: "Una grande gioia - confida Alessio - anche se è un momento difficile, ma è in questi momenti che si riscopre il valore dei sacrifici. Per me è un onore mettermi in campo con una nuova professionalità. In fondo questa è una missione per chi la vive con passione e sono felice di poter dare qualcosa in più".

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Il giovane comincerà ad aprile il tirocinio che lo abiliterà al nuovo ruolo: "Secondo le direttive ministeriali - spiega -  dal 7 aprile comincerà un tirocinio di tre mesi. La destinazione deve ancora essere comunicata. Successivamente, a fine giugno, sarò automaticamente abilitato, grazie alle ultime modifiche del Ministero che con l'emergenza sanitaria ha annullato l'esame di Stato".
La storia di Alessio è ancora più bella quando racconta il suo percorso di studi: "Quella per la medicina è una passione che ho da sempre - dice - . Quando ho finito le scuole superiori ho provato entrambi i percorsi (Quello di Scienze Infermieristiche e quello di Medicina e Chirurgia ndr), poi mia moglie è rimasta incinta e ho proseguito il corso di infermieristica per lavorare subito e poter avere basi economiche solide per la famiglia. Dopo aver cominciato a lavorare - racconta - ho intrapreso anche il percorso di Medicina e Chirurgia, portando avanti lo studio ed il lavoro, grazie alla disponibilità dei colleghi e delle caposala che si sono succedute. Un grande grazie - aggiunge - va a tutti loro perchè altrimenti non ce l'avrei fatta, così come non ci sarei riuscito senza l'appoggio della mia famiglia".

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Con la caposala Samantha Bartolucci

Poi un commento su quello che lui stesso, insieme ai suoi colleghi, stanno vivendo in questo periodo di emergenza sanitaria in uno degli ospedali adibiti ai malati di Coronavirus: "Per me è un momento particolare - spiega - , sia dal punto di vista personale che professionale, perchè stiamo vivendo un periodo molto difficile per noi e per i pazienti.
È stato tutto turbolento, dal momento l'ospedale è diventato Covid Hospital a quando sono arrivati i primi pazienti. Nel periodo del cambiamento io mi trovavo fuori per ultimare i lavori di tesi, quindi ho cominciato dopo che i pazienti erano arrivati. Quello che rimane più in mente sono la solitudine dei pazienti e la sofferenza che si acuisce lontano dai famigliari. Diventare dottore in questo periodo mi rende orgoglioso - conclude - . Mi prenderò carico di questa responsabilità in più. Spero di essere all'altezza. Continuerò a metterci impegno e passione". 
Sono queste, per noi, le storie da raccontare nelle difficoltà. Quelle che ci rassicurano e mantengono viva la luce della speranza.

Giulia Sancricca







Il giorno della laurea è il più atteso di tutti, ma anche quello che resterà indelebile nella memoria di tutti gli studenti. Per chi, in questi giorni, si sta laureando da casa si aggiunge a queste caratteristiche la particolarità di un esame diverso, ma pur sempre emozionante. Per i laureandi di Medicina e Chirurgia, invece, il valore è a dir poco inestimabile.
Tutti i giovani che ieri sono diventati dottori, infatti, hanno unito le proprie emozioni in una lettera che decidiamo di pubblicare integralmente. Perchè oggi le nostre parole non servono, chi meglio di loro può spiegarvi cosa hanno provato?

"24 marzo 2020: giorno della nostra Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Lo sogniamo, desideriamo da sempre. Ne abbiamo tracciato i contorni nella nostra fantasia fin da piccoli quando, orgogliosi, dicevamo a tutti di voler “fare il dottore” da grande (senza nemmeno sapere bene la profondità delle parole che stavamo pronunciando). Lo aspettiamo da quando, sei anni fa, abbiamo passato il test d’ingresso. Questo giorno era per noi come l’atterraggio sulla Luna per un astronauta. Ci è comparso in sogno di notte quando stremati eravamo relegati in casa per una “quarantena da studio” (e quante ne abbiamo vissute e fatte vivere a chi condivide questa meravigliosa avventura, che si chiama vita, con noi!).

Oggi raggiungiamo questo giorno importante e no, non è come lo abbiamo sempre immaginato.

Questo giorno è ancora più speciale e non perché è in corso una pandemia, le previsioni meteo prognosticano un ritorno all’inverno dopo mesi di primavera che hanno visto fiorire i ciliegi tra gennaio e febbraio o perché presenteremo i nostri lavori davanti ad un pc e non nell’aula magna della nostra università tra la gioia di familiari, amici e professori che ci hanno accompagnato, sostenuto e sopportato.

Questo giorno è ancora più speciale perché ci ricorda il significato profondo della nostra Professione che è anche il significato della nostra vita. A coloro che credono che essere Medici sia un privilegio noi ricordiamo ancora oggi che si sbagliano. Essere Medici è sacrificio, abnegazione, è rinunciare a giorni di riposo, a feste in famiglia. Significa vivere giornate in cui l’unica luce che vedi è quella di una corsia di reparto o quella della sala operatoria e non importa che sia un giorno feriale o domenica o il compleanno di tuo figlio o Natale. Lo è da quando entriamo in Facoltà e lo sarà per il resto della nostra vita. Ed anche oggi, nel giorno della nostra laurea, ne prendiamo maggior consapevolezza.
Tuttavia siamo grati perché il nostro sogno si realizza e non vediamo l’ora diventi il nostro lavoro. Il nostro posto è al fianco di chi soffre ed ha bisogno di noi.
Il pensiero più bello lo destiniamo al Rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, al Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Marcello D’Errico, a tutti coloro che negli uffici della nostra università ci hanno permesso di realizzare questo traguardo con ogni mezzo (sotto tutti i punti di vista). In particolare GRAZIE ad Anna e Rosanna della segreteria studenti: valide professioniste su cui abbiamo sempre potuto fare affidamento anche (e soprattutto) nei giorni più scuri.

Il ringraziamento più grande, tuttavia, lo riserviamo ai nostri Professori ed alle nostre Professoresse che prima di essere insegnati, sono Medici. Infettivologi, anestesisti-rianimatori, chirurghi, clinici, internisti, radiologi, igienisti, medici legali, etc…Nonostante un’emergenza così grave non hanno rinunciato ad essere al nostro fianco (seppur virtuale) in questo giorno speciale.

Pensiamo ai nostri futuri colleghi e anche agli infermieri che sono al loro fianco: grazie per il Grande esempio che state donando a noi ed al Pese tutto, grazie per essere silenziosi eroi quotidiani da sempre e non solo ora.

Oggi, questo giorno speciale, lo dedichiamo a voi!

Sofia Binci a nome dei Laureandi/e in “Medicina e Chirurgia” di Marzo 2020 dell’Università Politecnica delle Marche"

GS

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La costituzione di un tavolo di lavoro per far fronte all'emergenza Covid-19. E' quanto richiede il capogruppo di Radici al Futuro Gianluca Pasqui insieme agli altri consiglieri di minoranza Roberto Lucarelli, Antonella Nalli e Stefano Falcioni , con una lettera inviata alle istituzioni locali e nella fattispecie, all'Arcivescovo Massara, al rettore Claudio Pettinari, ai presidenti dell'unione Montana Alessandro Gentilucci e di Contram Spa Stefano Belardinelli, al capogruppo di maggioranza Luca Marassi, nonchè al sindaco di Camerino Sandro Sborgia.
 
"Facendo seguito alla nota che vi abbiamo inviato a mezzo pec il 15.03.2020 e successivamente alla comunicazione pervenutaci dal Sindaco di Camerino (Prot. Rif. n. 7182 del 17 marzo 2020) con la quale ci comunica la sua disponibilità a considerare attentamente una serie di proposte volte all’interesse della comunità, nel ringraziare il Sindaco Sborgia, che ci legge per conoscenza- per la disponibilità dimostrata - è scritto nella lettera- siamo fermamente convinti della necessità di redigere azioni e proposte condivise, utili sia nell’immediato che nella fase successiva all’ emergenza sanitaria. 

Sin da subito, bisognerà studiare, come già detto, una serie di misure economiche e di “vario interesse” che riguardano la Città di Camerino e l’intero territorio montano, territorio gà fortemente messo a dura prova dal sisma del 2016. 

A tale proposito - continua lil documento- riteniamo fondamentale costituire un tavolo di lavoro che grazie al contributo di tutti possa redigere un documento programmatico di azione condivisa. 

Certi che tale obiettivo può essere raggiunto soltanto unendo le nostre forze, siamo a chiedere ai soggetti in indirizzo, la disponibilità d’istituire tale essenziale strumento. 

In attesa di una vostra formale adesione, che anticiperà un primo incontro in video conferenza per accordarci sulle modalità di lavoro da utilizzare- concludono i consiglieri di Radici al Futuro Pasqui, Nalli, Lucarelli e Falcioni- porgiamo cordiali saluti". 

Motivo della richiesta, dice Gianluca Pasqui "la necessità di programmare interventi a sostegno dell'economia cittadina e del territorio sia in questa fase emergenziale che successivamente ad essa anche perché la ripartenza da questa emergenza non sarà per nulla facile neppure per i nostri territori, anzi soprattutto per essi, in quanto colpiti dall'evento calamitoso del sisma 2016". Il 17 marzo scorso, a seguito della prima lettera di richiesta inviata da Radici al Futuro in data 15 marzo, il sindaco Sborgia ha risposto di essere lieto di constatare  la disponibilità della minoranza circa la volontà di collaborare per la programmazione di tali interventi auspicando una fattiva collaborazione e chiedendo di "formulare proposte di programmazione degli interventi di sostegno all'economia cittadina, per consentire all'amministrazione una attenta disamina che vedrà nel proseguo la ricerca di immediate occasioni di confronto ai fini della percorribilità".  "Partendo dalla lettera di risposta del sindaco- aggiunge Pasqui- abbiamo domandato dunque attraverso pec e formale richiesta, la costituzione del tavolo di lavoro alle istituzion locali per avanzare appunto delle proposte che poi possano essere portate avanti tutti insieme". 
C.C.






A Camerino, chiamate da tutta Italia stanno arrivando per “Fiabe al Telefono” iniziativa promossa dall’Associazione “Stella” che, grazie alla disponibilità di una decina di Volontari di Nati per Leggere, porta nelle case la compagnia di tante storie curiose, allegre e divertenti. E’ così che nella solitudine delle pareti domestiche entra il calore di una voce e si instaura subito un clima di amicizia e di affetto che permette di coltivare la bellezza e farci sentire tutti un po’ più uniti. Partita già da qualche giorno e rivolta ai bambini dai 2 agli 8 anni, la risposta che sta riscuotendo la simpatica proposta, sta emozionando gli stessi promotori. Con “Fiabe al telefono” si celebra oltretutto il centenario della nascita di Gianni Rodari uno dei più celebri scrittori per l’infanzia del XX secolo e, tante sono le famiglie che, costrette a non poter uscire a causa delle misure adottate per contenere la diffusione del contagio, stanno riscoprendo il piacere di abitudini senza tempo come quella della favole, case dalle porte sempre aperte per farci entare nel magico mondo della fantasia. Basta mandare un messaggio whatsApp al numero 331 2392811 ed essere contattati per la lettura di una fiaba.
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“ Si tratta di un’inziativa ideata proprio per sostenere le famiglie in questo periodo di difficoltà che ci vede tutti a casa - spiega l’insegnante Clara Maccari, presidente dell’Associazione Stella- Attraverso il telefono e con una videochiamata, raggiungiamo tutte le persone che ci fanno questa richiesta. A loro facciamo vedere dei bellissimi libri e leggiamo delle fiabe molto simpatiche, allegre e divertenti; terminata la lettura, i bambini che lo desiderano possono realizzare un bel disegno da inviarci e che noi poi provvediamo a pubblicare nella pagina facebook dell’associazione. Finora - continua Clara Maccari- abbiamo ricevuto diverse chiamate e ogni pomeriggio siamo pronti ad offrire questa iniziativa.
Inviato il messaggino whatsapp di richiesta al numero che abbiamo attivato, ci accordiamo infatti con la persona che ci ha scritto per conoscere l’età del bambino e indirizzarci nella scelta del libro più indicato, oltre che su eventuali preferenze di date e orari per l’ascolto della fiaba.
Le chiamate sono arrivate da Camerino ma anche da altre città d’Italia proprio perché questo sistema ci permette di raggiungere tutta la penisola. Una modalità simpatica per reincontrarsi, conoscersi per la prima volta e, anche se lontani, sentirci tutti più uniti
C.C.

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Il paradosso degli acquisti. Si può sintetizzare così la questione sollevata da un nostro lettore che questa mattina ha deciso di uscire di casa per la spesa e acquistare generi alimentari, ma anche prodotti per la pulizia personale e della casa. Un modo per uscire una solta volta, come consigliato da tutti, e acquistare tutto quello di cui aveva bisogno.
Non aveva fatto i conti, però, con l'ordinanza che per il sabato e la domenica prevede che vengano venduti solo i beni alimentari.
Ma andiamo per ordine, però, perchè di primo acchito potrebbe sembrare ovvio che ci siano delle restrizioni, soprattutto su una questione che spesso viene utiizzata come una scusa per uscire di casa anche se non è necessario. Potrebbe anche passare, infatti, che i negozi che vendono esclusivamente questi prodotti restino chiusi il sabato e la domenica, ma la domanda del nostro lettore sorge spontanea: "Se nel supermercato dove mi reco il sabato ad acquistare beni alimentari trovo anche prodotti per l'igiene, per quale motivo mi vietano di acquistarli?".
È proprio, qui, infatti, che spunta il paradosso. "Sono stato in più supermercati a Camerino - spiega - e tutti mi hanno detto che oggi non potevano vendermi né saponi, né spray igienizzanti per la casa. Mi vanno bene le regole - commenta - ma purchè abbiano un senso. Ci raccomandano di lavarci spesso le mani, di disinfettare le superfici, questo significa che determinati prodotti sono comunque beni di prima necessità. Ci consigliano di uscire una sola volta per acquistare tutto quello che ci serve, ma se programmiamo quest'unica uscita per il sabato dobbiamo incorrere nel divieto di acquistare questi prodotti".
Un dubbio lecito, quello sollevato dal cittadino che non riguarda, dunque, la questione di tenere aperti o chiusi i negozi nel fine settimana, bensì cosa poter acquistare in un negozio che resta aperto ma con delle restrizioni.

GS



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