"Sono stata presa in giro, i miei cittadini sono stati presi in giro. Ho confidato nella politica, e l’amarezza più grande è stato scoprire questo tradimento di nascosto, alle 23:40 del 31 dicembre 2019. Siamo arrivati ad aiutarci tra sindaci perché oggi è capitato a San Severino, ma domani potrà succedere anche agli altri. Non ci fermeremo fino al ritiro della determina 742 e finché non sarà ridata dignità ad un territorio già provato dal sisma e dalle tante difficoltà che lo caratterizzano". Con queste parole del sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, si potrebbe sintetizzare quanto emerso ieri sera al consiglio comunale urgente che si è svolto al Cinema Teatro Italia. Presenti tantissimi primi cittadini della provincia ma non solo, della montagna ma anche della costa. E fra questi, qualcuno lo ha detto: "Finalmente". Finalmente i sindaci hanno capito che è l'unione a fare la forza, che da soli non si va da nessuna parte perché in politica sono i numeri che contano specie in questo delicato momento in cui si avvicinano le elezioni regionali. La sanità è materia regionale, anche se l'assessore regionale Angelo Sciapichetti, a cui sono stati riservati fischi e parole di malumore, ha affermato che "ci sono norme nazionali che dobbiamo rispettare altrimenti ci tagliano le risorse e ci commissariano. Non si può dare colpa alla Regione". Però esistono degli emendamenti alle norme nazionali e delle peculiarità per le zone montane in cui i parametri nazionali e le leggi fanno delle eccezioni. Sta di fatto che tutti i primi cittadini presenti (ma moltissimi altri non hanno potuto partecipare alla serata pur aderendo alla 'protesta' democratica messa in atto dalla Piermattei) hanno fortemente e fermamente criticato non solo la determina 742 che colpisce l'ospedale di San Severino, ma anche il piano sanitario regionale che passerà in consiglio regionale il 4 febbraio, definito "vuoto, inconsistente" e soprattutto, come ha ricordato il vicesindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, "privo dell'approvazione della Conferenza dei Sindaci che sarebbe prevista per legge"
Anche il direttore dell'Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, è stato fortemente criticato, in special modo dall'ex sindaco Manlio Rossi (tanto che il presidente del consiglio Sandro Granata ha dovuto richiedere l'intervento degli agenti della polizia locale per placare gli animi). Ha elencato tutti gli investimenti fatti fin ora a San Severino e non solo, i servizi attivati e affermato che "nulla cambia se una unità è definita semplice dipartimentale o solo semplice. Il modello organizzativo non ha nulla a che fare con i servizi e le prestazioni. La qualità la fa il medico, non il “grado” e su San Severino abbiamo investito circa 3milioni e 517mila euro". Però si è detta del tutto insoddisfatta il sindaco Piermattei che, in conclusione, ha ribattutto: "Non siamo mica stupidi, conosciamo la differenza fra unità semplice dipartimentale e unità semplice. Ci dovete dire qual è il futuro del nostro ospedale senza prenderci in giro, siamo stati colpiti dal sisma quindi vogliamo i servizi per un territorio già martoriato e soprattutto non mi fermerò finché la 742 non sarà annullata". 
I Comuni che hanno aderito all'iniziativa del sindaco Piermattei sono: Apiro, Belforte, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Castelsantangelo Sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova, Esanatoglia, Fiuminata, Fiastra, Gagliole, Matelica, Montecavallo, Muccia, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Sefro, Sarnano, Serrapetrona, Serravalle del Chienti, Tolentino, Treia, Ussita, Valfornace, Visso, Fabriano, Arcevia, Genga, Frontone, Mergo, Sassoferrato, Serra San Quirico, Cupramontana, Pergola, Cagli.

(Sul prossimo numero di Appennino Camerte, in edicola giovedì, è previsto un servizio di approfondimento)

g.g. 


 




Volontà unanime di collaborare, in sintonia tra le diverse parti. E’ quanto è emerso a Camerino dall’assemblea/ dibattito molto partecipata che sulla scia dell’hashtag Io non urlo lanciato dal comune camerte in collaborazione con Università, associazioni e diversi locali dei quartieri cittadini si è proposta come iniziativa per sensibilizzare contro gli schiamazzi notturni, ridurre al minimo i disagi che possono essere provocati ai cittadini residenti nelle zone più frequentate, in occasione degli eventi del giovedì universitario che muovono tanti giovani e studenti, oltre che fortificare ulteriormente il legame tra comunità studentesca e cittadina.
Nell’aula conferenze del Rettorato sono intervenuti il sindaco Sandro Sborgia il Pro Rettore  Luciano Barboni e il rappresentante degli studenti Unicam Riccardo Cellocco, il legale rappresentante degli esercizi commerciali Jacopo Maria Casaroli  e il Consigliere comunale alle politiche giovanili Riccardo Pennesi.

“L’ esito complessivo è stato indubbiamente positivo – commenta Riccardo Pennesi-. Speriamo che questo possa produrre tranquillità e armonia tra tutti. La cittadinanza e gli studenti hanno risposto bene e, grazie alla collaborazione con tutte le associazioni siamo riusciti a creare un'atmosfera di tranquillità, quiete e soprattutto di collaborazione. Dal momento di dialogo sono venuti fuori diversi nuovi spunti da intraprendere sia nel futuro che durante questo progetto. Contributi sicuramente interessanti e volti a rafforzare uno spirito costruttivo e collaborativo tra cittadinanza, comunità studentesca e le diverse realtà coinvolte. E’ la prima volta che avviene questo tipo di discussione aperta che comunque ha condotto a diverse soluzioni che permettano di continuare a divertirsi rispettando gli altri”. Presentata anche una cartellonistica volta a richiamare l’attenzione verso un atteggiamento responsabile e di rispetto già a partire dalla serata del primo giovedi universitario, mentre i gestori dei locali si sono impegnati ad ottimizzare la collaborazione con il servizio di sicurezza notturna e a provvedere per la pulizia degli spazi antistanti le attività coinvolte. Positiva anche la risposta e la discussione da parte dei cittadini.
“Finalità prioritaria dell’assemblea era proprio quella di ascoltare il loro punto di vista e - conclude il consigliere Riccardo Pennesi-, il dialogo è stato molto democratico tra tutti. Al termine dell’incontro si sono raggiunte delle proposte condivise, pronte per essere attuate. Partiremo con tre serate universitarie che verranno fatte nei vari locali della località LeMosse e in seguito gli eventi potranno essere spalmati su tutti i quartieri e locali di Camerino per dare la possibilità a tutti, di divertirsi rispettando gli altri. Per quanto riguarda le serate da organizzare in futuro, saranno sempre a sorpresa e verranno organizzate dai vari locali, sempre in collaborazione con tutte le associazioni studentesche”.

Carla Campetella
Tre condanne per reati a vario titolo, tra i quali figurano precedenti in materia di stupefacenti.
Sono questi i motivi per cui i carabinieri della Compagnia di Camerino, ieri pomeriggio, hanno arresto un giovane ventunenne, nato a San Severino e residente a Matelica. J.Z. le sue iniziali.
L'arresto è scattato a seguito di specifici servizi organizzati ad hoc dai militari dell'Arma per trovare il giovane, su cui pendeva l'ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di più pene.
Al termine della formalità di rito, il giovane è stato portato nella casa circondariale di Fermo dove dovrà scontare il residuo di pena di 4 anni e 9 mesi.

GS
"Dopo 35 anni di esperienza nel mondo teatrale, ho sentito l'esigenza di creare una sinergia particolare, scegliendo di interpretare un testo, che potesse essere utile a dare un respiro in più della semplice performance su un palcoscenico". Così Ambra Angiolini, nell'aula magna del Polo scolastico di Camerino gremita di studenti, ha inteso dare il la al vivace dialogo che ha puntato la riflessione sull'attualissimo tema del bullismo che richiama alla responsabilità di tutti, nessuno escluso.
Un tema centrale alla piece " Il nodo" che, nell'ambito della stagione teatrale camerte organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con Amat, andrà in scena in serata all'Auditorium Benedetto XIII 
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Presenti il dirigente Francesco Rosati, la vice sindaco Lucia Jajani l'assessore alla cultura Giovanna Sartori e Daniela Rimei di Amat, l'attrice Ambra Angiolini ha insistito perchè prendessero la parola i ragazzi. Un modo per comprendere meglio i destinatari privilegiati della trasposizione scenica di un testo, duro nei contenuti e che invita a riflettere, soprattutto sulle conseguenze di questo tipo di comportamenti violenti,intenzionali, oppressivi e vessatori che possono incidere sia sulla sfera fisica che psicologica. 
"Anche il teatro è un buon mezzo per sfogarsi e insieme, trovare la chiave per arginare problematiche purtroppo sempre più attuali". Con grande leggerezza ed empatia, Ambra Angiolini è riuscita a creare il clima ideale per la discussione, attraversando opinioni, storie personali, pensieri talvolta difficili e tutti collegati a quel 'nodo' di un filo virulento, che dapprima accalappia e poi stringe insieme, l'ignoranza del carnefice di turno, la vulnerabilità della vittima prescelta e il silenzio di chi osserva. Tante le riflessioni che si sono aperte, di fronte ad una platea di studenti molto reattiva e partecipante. Un'opportunità per portare la voce dei giovani nell'ambiente teatrale, creando le condizioni per scoprirlo, come luogo che racconta anche di loro.
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" Da Camerino, come dalla città di Siena dove è avvenuto il primo incontro con le scuole- ha detto Ambra Angiolini- porto via la sensazione che c'è sempre qualcosa di meglio di quello che raccontiamo dei ragazzi e che, dobbiamo riuscire a far percepire come cosa dominante rispetto alle altre cose. Da quel che ho potuto notare questa mattina, ho più di una certezza che l'incontro sia riuscito a trasferire un messaggio positivo, se non altro, l'opportunità di ricercare una modalità alla quale aggrapparsi quando i giovanissimi avranno di fronte o sentiranno di episodi di bullismo. Sono certa che un pensiero in più lo faranno, non tanto grazie a me che sono stata in mezzo a loro, bensì grazie a quello che loro si sono detti con la scusa della leggerezza che in fondo c'è stata, nel dare un'accezione positiva ad un contesto così serio, per cui, vado via da qui sicuramente rincuorata". Quanto alla scelta di un testo così complesso, l'attrice ha spiegato del tentativo di portare a teatro uno spettacolo di nutrimento. " Mi interessava esplorare un ambiente nel quale i genitori hanno difficoltà ad entrare". Condita da battute scherzose, tutta la chiacchierata amichevole ha portato alla luce di una piaga che si insinua a tutti i livelli della società, motivando a ricercare quelle  azioni di contrasto che talvolta non riescono a trovare una spinta decisiva. Le riflessioni di Amin, Anisa, Matteo, Rebecca, Robinson, Sergio e Vesel, un positivo piccolo passo per fare emergere una voce più forte sul silenzio che isola e fagocita un dramma, spesso lasciato incompreso e incontrastato.   
Carla Campetella 

*** approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte
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Le problematche relative alla strada comunale Ponti - Capolapiaggia, temporaneamente chiusa a causa del pericolo crollo di un edificio, sono state argomento di un incontro con i cittadini, programmato e voluto dal sindaco Sandro Sborgia, insieme alla vice sindaco Lucia Jajani e all'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli. 
La decisione di chiudere la strada al transito, era stata adottata lo scorso 18 dicembre, sulla base dell’esito del sopralluogo che il personale dell'Ufficio tecnico del Comune ha effettuato sull’immobile in questione, sopralluogo  che ha evidenziato uno stato di danno particolarmente diffuso con pericolo di crolli in grado d’interessare anche la viabilità sottostante. Primo cittadino e assessori hanno deciso di incontrare la cittadinanza per spiegare lo stato attuale della criticità che obbliga gli abitanti di più frazioni  a percorrere una viabilità alternativa per i loro spostamenti. La situazione di pericolosità dell'immobile era già stata segnalata a giugno 2018.

"Gli uffici comunali- spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli - avevano predisposto per l'inizio dei lavori di messa in sicurezza già prima della fine del 2019. Per la realizzazione delle opere che sarebbero consistite nella demolizione del fabbricato pericolante, erano già state individuate ditte pronte a lavorare in quel periodo . Essendo tuttavia l'area sottoposta a vincolo paesaggistico - continua Fanelli-, prima di procedere, è stato necessario chiedere il nullaosta della Sovrintendenza che, a sua volta, ha manifestato l'intenzione di eseguire un successivo sopralluogo. A seguito di questo- precisa Fanelli-, soltanto lo scorso 21 gennaio ci è stato trasmesso un parere che non autorizza la demolizione totale dell'edificio, bensì parziale con conseguente messa in sicurezza della parte inferiore dell'edificio. Siamo dunque stati costretti alla revisione del progetto iniziale e, sarà necessario ottenere un nuovo ok dalla Protezione civile regionale per la copertura del finanziamento".

Nel corso dell’incontro con i cittadini, sono state mostrate anche le immagini che attestano il grave stato di danno e il rischio di crollo  che riguarda soprattutto la parte superiore dell’edificio.
Foto edificio pericolante per cui è stata chiusa la strada 1

"Sappiamo che la chiusura della strada comporta un notevole disagio - ha detto il sindaco Sandro Sborgia -. Fino ad oggi e sempre in sicurezza, abbiamo lavorato per procedere nella maniera più veloce e ci adopereremo affinchè i lavori vengano conclusi il prima possibile. Nel frattempo verrà risistemato anche il manto stradale della viabilità alternativa Torrone- San Gregorio. La situazione di pericolo era già stata segnalata a giugno 2018  ma a mia amministrazione ne è venuta a conoscenza solo lo scorso dicembre e, in occasione di altra segnalazione. In quel frangente - conclude il sindaco Sandro Sborgia-  abbiamo provveduto ad effettuare un immediato sopralluogo. Non appena  riscontrato l'elevato rischio di crollo del fabbricato, gli uffici hanno disposto la chiusura immediata della strada, a salvaguardia  dell'incolumità di chi la percorre. Non avevamo purtroppo altre alternative. Confidiamo nel fatto che i lavori possano partire all'inizio di febbraio".

Carla Campetella
Per un investimento di 3 milioni e 830mila euro, approvato a Camerino il progetto relativo alla una nuova rete fognaria 
Pronte a partire le procedure per l’affidamento dei lavori di sistemazione idraulica e di regimazione delle acque bianche del bacino del fosso dello Scarico e del sistema di raccolta acque nere.
Saranno inoltre collettati tutti i reticoli fognari delle SAE dell'area Le Cortine e del quartiere San Paolo, delle vecchie e nuove strutture dell'area del Campus universitario, oltre a parte del quartiere residenziale di Montagnano. Il progetto prevede, inoltre, i lavori di regimazione del fosso “Lo scarico” per la messa in sicurezza delle case degli abitanti della località.
Dell'approvazione del progetto si dice molto soddisfatto l'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli:"Sono contento perché, grazie alla Protezione civile e al Consorzio di bonifica, siamo riusciti in breve tempo a reperire l'importante somma necessaria di quasi 4 milioni di euro e pertanto, è stato possibile modificare il progetto esecutivo che è stato poi approvato in conferenza dei servizi. Ora possono partire le procedure per l'affidamento dei lavori".
Approvato ad aprile 2019, il progetto definitivo non si era rivelato tecnicamente idoneo per il passaggio alla fase di progettazione esecutiva
Una serie di problematiche tecniche emerse nel corso dell'apposito incontro tenutosi a fine settembre, hanno costretto i progettisti a rivedere il progetto iniziale, apportandovi modifiche sostanziali con un conseguente aumento di spesa nell'ordine di circa 600mila euro, il che ha fatto salire a 3milioni 830mila euro l'importo totale dell’investimento.
Il reperimento dei fondi necessari alla realizzazione del progetto così modificato, si deve proprio all'intervento della Protezione civile e al Consorzio di bonifica, attivatisi nell'ultimo periodo.
" Il ringraziamento- aggiunge Fanelli- va anche all'Università di Camerino che ha messo a disposizione aree di sua proprietà, rendendosi disponibile a contribuire alla spesa laddove fosse necessario”.

Carla Campetella

Buone notizie per la costruzione della scuola "Ugo Betti " di Camerino. E' stata infatti convocata la conferenza permanente per l’approvazione del suo progetto esecutivo, ricompreso nel programma di edilizia scolastica di cui all’ordinanza commissariale n. 14 del 16 gennaio 2017. .
Nella sede operativa del Commissario straordinario,giovedì prossimo si terrà la prima seduta della conferenza permanente, ex art. 16 del D.L. 189/2016. In discussione sarà  anche l’intervento per la costruzione dell’istituto camerte che comprende scuola materna, elementare e medie.
“Siamo contenti che finalmente si sia riuscita a sbloccare questa situazione rimasta in sospeso e statica per troppo tempo – commenta Marco Fanelli, assessore ai lavori pubblici del comune di Camerino – Ci siamo subito attivati in questi mesi contattando il Commissario straordinario Piero Farabollini per far muovere le pratiche riguardanti la costruzione del nuovo plesso scolastico, visto che trattasi di  necessità prioritaria che riguarda la città, le famiglie, nonché tanti bambini e ragazzi, oggi distribuiti in diverse strutture, a tutt'oggi in una situazione provvisoria e in spazi limitati.
Nel corso dei mesi - continua l'assessore- abbiamo avuto diversi incontri con gli addetti ai lavori proprio per cercar di avere delle risposte e giovedì a Roma sarà discussa l’approvazione del progetto esecutivo dopo la quale si potranno muovere finalmente i passi per dare il via ai lavori”.

Il luogo individuato, per la sua realizzazione è tra le vie  Madonna delle Carceri e Ottaviani. L'area di intervento ha una superficie di 8.902 metri quadri, a cui si aggiungono le superfici di pertinenza per il verde e i parcheggi, messe a disposizione dall’Amministrazione comunale per un totale complessivo di circa 15.000 metri quadri.
L’edificio di forma rettangolare, si svilupperà in parte mono piano, in parte su due piani e potrà ospitare 535 studenti (ampliabile fino a 660 studenti).
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Violazioni gravissime. Denotano un modus operandi del primo cittadino di Camerino che deve assolutamente cambiare”. Così il Capogruppo di minoranza in Consiglio comunale Gianluca Pasqui nel denunciare il mancato rispetto dei termini di legge su richieste regolarmente avanzate dall'opposizione a sindaco e  maggioranza e delle quali vien denunciata l'assenza di risposte. Pasqui esprime anche il proprio disappunto, le dichiarazioni lette sulla stampa e provenienti dal sindaco Sandro Sborgia, definendole assolutamente fuori luogo.
 “La prima richiesta avanzata in data 6 settembre 2019 - affrma Gianluca Pasqui- che merita a norma di legge entro 30 giorni di avere una risposta positiva o negativa, è quella avente ad oggetto una postazione da cui poter svolgere l'attività istituzionale della minoranza. Non è un volere del capogruppo di opposizione- precisa- ma è possibilità prevista dall’ art. 36 del Regolamento del Consiglio comunale in base al qualel può concedersi ai gruppi consiliari, un luogo in cui potersi incontrare per lo svolgimento di un lavoro a vantaggio della comunità, oltre a poter usufruire del personale del Comune per lo svolgimento dell’attività istituzionale che, come consiglieri comunali, si è chiamati a fare. Ebbene- sottolinea Pasqui-, anziché apprezzare la bontà del gesto, da parte del sindaco non solo non ho ricevuto risposta, ma il primo cittadino mi ha recapitato uno scritto in cui mi si dice che dovrei chiedere scusa e addirittura vergognarmi per quanto ho richiesto, definendo il mio come un intervento che addirittura “grida vendetta e dicendosi meravigliato del fatto che alle nostre richieste senza risposta, sia seguita anche, senza alcuna polemica, una lettera al Prefetto. Lettera che non ho diffuso a mezzo stampa ma, in seguito alle esternazioni veramente fuori luogo di Sborgia, poi sugli organi d’informazione personalmente ho voluto chiarire che ci sono dei termini di legge da rispettare e che ad una richiesta inviata il 6 settembre 2019 si doveva rispondere”.
In evidenza nelle contestazioni del Capogruppo di “Radici al futuro” quali violazioni dei termini di legge, anche il mancato rispetto della richiesta regolarmente inviata in data 2 ottobre 2019 e avente ad oggetto la convocazione di un Consiglio comunale aperto sulla sanità: “ Anche lì - continua Pasqui- sono stati violati i termini: entro 30 giorni doveva essere convocato per legge. Una volta superati i termini il sindaco sollecitato da me verbalmente in diverse occasioni ha fatto la riunione dei capigruppo e, ho convenuto con Sborgia, sempre in uno spirito collaborativo da parte mia, sulla convocazione del Consiglio entro la prima decade di gennaio, accordo che però ad oggi non è stato rispettato . Infine l'8 dicembre 2019 avevo fatto richiesta dell’invio della corrispondenza intercorsa tra la sigla sindacale UGL, l'amministrazione e gli uffici comunali e, ad oggi anche per questa mia richiesta non c'è stata risposta alcuna e non sono stati rispettati i termini di legge.
E’ chiaro che- rimarca Pasqui-  con tutte queste violazioni il capogruppo di opposizione non può che scrivere al Prefetto affinché si faccia quel che si deve fare, quantomeno rispondere a questi interventi istituzionali dato che i termini sono violati. In queste ore sto pensando che probabilmente il sindaco si sta trovando in difficoltà; a farmelo pensare è soprattutto la notizia, della quale non ho ancora certezza, secondo la quale, contrariamente a quanto si era capito in campagna elettorale allorché da candidato diceva di voler fare il sindaco a tempo pieno, Sborgia sarebbe invece tornato ad indossare la divisa da carabiniere. Pur mantenendo dubbi sulla veridicità o meno della notizia, faccio comunque gli auguri di buon lavoro al Maggiore ma soprattutto faccio gli auguri a Camerino per avere avuto un sindaco a tempo pieno in campagna elettorale, ma part-time oggi nella ricostruzione.  Quanto alle mancanze e violazioni prima esposte - prosegue Pasqui- dal mio punto di vista sono gravissime che denotano un modus operandi del primo cittadino che deve assolutamente cambiare.  Poi ci si può confrontare sui temi e nel dialogo e nella democrazia si può discutere di tutto ma l'invito è ad usare terminologie diverse e soprattutto ad iniziare ad impegnarsi concretamente
Ad oggi infatti e, trascorsi più di 8 mesi dall'insediamento  - osserva  il Capogruppo della minoranza- tutte le azioni che ha svolto il sindaco Sborgia sono azioni iniziate dall'ex sindaco Pasqui.  Ecco, vorrei vedere un' azione, la prima che l'amministrazione  targata Sandro Sborgia porta avanti. Lo dico senza nessuna polemica e mettendomi ancora una volta a disposizione per cercare di portare, anche fossero pochissime, le mie competenze. Sono comunque il sindaco che ha gestito per 3 anni un'emergenza e credo  che potrei cercare di aiutare la mia città ad uscire da una situazione così grave. Dunque -conclude Pasqui- meno polemiche e più  fatti concreti, sempre che questa mia disponibilità e la disponibilità dei consiglieri che rappresento, non dia fastidio al sindaco e alla maggioranza". 
Carla Campetella



E' prevista domani 20 gennaio a Fabriano la prima riunione dei sindaci di Camerino, Fabriano, Fiuminata, Frontone, Genga, Matelica, Sassoferrato, Serra San Quirico, Serra Sant'Abbondio, in preparazione degli Stati generali dell'entroterra. Su convocazione del primo cittadino di Fabriano Gabriele Santarelli,l'appuntamento si propone di tornare ad approfondire numerosi dei temi trasversali ai territori del Pesarese, Anconetano e Maceratese, problematiche legate alla sanità alle infrastrutture, ai servizi, che travalicano i confini comunali, provinciali e di Area Vasta coinvolgendo alla stessa maniera tanti centri dell'entroterra con comuni esigenze di rilanciare lo sviluppo e contrastare lo spopolamento. Finalità della riunione, mettere insieme una serie di stimoli  propedeutici agli Stati Generali dell'entroterra con l'obiettivo di arrivare alla stesura di un documento programmatico unitario da sottoscrivere e da sottoporre ai prossimi candidati alle elezioni regionali del 2020.
Già dal primo incontro, i sindaci hanno trovato condivisione su tanti aspetti, pienamente convinti della necesità di unirsi per fare massa critica e far sentire con forza la voce di una parte di Regione che si sente inascoltata e che chiede attenzione. 
" A mio parere- osserva il primo cittadino di Camerino Sandro Sborgia- tutto questo è molto importante. Per la prima volta, i sindaci dell'entroterra cominciano a riunirsi, a parlare di questioni comuni e, oltre il post sisma che è sicuramente una delle problematiche di primissimo piano, iniziano a dialogare con visione unitaria su numerosie delle tematiche che  riguardano i cittadini. Io stesso- continua Sborgia- sono stato tra i promotori dei primi incontri ed è già stabilito che dopo Fabriano ci riuniremo anche a Camerino. E' un'occasione da non perdere, anzi, è un'occasione da curare in quanto, ogni qual volta da amministratori affrontiamo i problemi della gente, diamo motivazione al nostro mandato. E' importante che a questi incontri seguano i fatti: le questioni sono tante e interessano dallla ricostruzione al lavoro, dallo sviluppo alla sanità, dalle infrastrutture  al diritto alla salute. Temi grandi che non solo debbono essere approfonditi ma che vanno affrontati ora e subito: i cittadini non possono più aspettare e noi sindaci siamo investiti della responsabilità di far sì che le comunità dei nostri territori, continuino a sceglierli e a decidere di rimanerci". 
C.C.
Iniziati ufficialmente i lavori di costruzione della nuova Accademia della Musica di Camerino. Dopo la ratifica del progetto ad ottobre e la perimetrazione del cantiere lo scorso 20 dicembre, un ulteriore passo che immette nei centocinquanta giorni di lavori, tempistica con cui la Andrea Bocelli Foundation  si prefigge di realizzare il progetto e consegnare la struttura alla comunità.  
Nella sede comunale temporanea, il sindaco Sandro Sborgia ha dato il benevenuto ai vertici della Fondazione Bocelli Veronica Berti Bocelli, vicepresidente della Fondazione e al Direttore Generale Laura Biancalani, intervenute a formalizzare  la chiusura del cerchio.
Presenti anche Luca Piergentili e Mario Baroni, sindaci dei comuni di Sarnano e Muccia che, grazie alle due scuole realizzate dalla ABF,  hanno già potuto vivere un'opportunità di rinascita e concreta ripartenza.
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" E' un  giorno di festa - ha esordito il primo cittadino Sandro Sborgia- Da qui si avviano tutti gli step dei prossimi 150 giorni. La scuola della musica sarà il luogo dal quale potranno riprendere vita tutte le attività di coloro che, nonostante le difficoltà, hanno continuato a spendersi per portare la musica sul territorio. Da qui risuoneranno con maggiore vigore tutte le energie". A nome dell'ammnistrazione comunale e della comunità intera, il sindaco ha espresso parole di immensa gratitudine alla Fondazione Bocelli per la realizzazione di un sogno. "Da questo nuovo progetto, la ricostruzione delle coscienze e delle relazioni umane e un ulteriore stimolo di restituzione identitaria, per una comunità da sempre vocata alle tradizioni della musica, della cultura e dell'arte".
La nascita della collaborazione con la comunità camerte, è stata quindi ricordata dal Direttore Generale ABF Laura Biancalani:"Il progetto e la voglia di far musica a Camerino - ha detto- sono arrivati alla nostra Fondazione, sotto ogni forma. E' così che abbiamo iniziato a conoscere i cittadini camerti che da sempre fanno musica in questo territorio; ci hanno spiegato e fatto vedere la realtà culturale, artistica e musicale di questa città che si caratterizza per un forte tessuto associativo  A tutti i livelli abbiamo visto che, nonostante il sisma, le attività legate alla cultura non si sono mai fermate. Tanti gli aspetti che ci hanno fatto capire del fermento culturale di questa città: il 4 gennaio scorso ero a Cortina con i solisti della Scala e ognuno di loro conosceva Camerino, per averci suonato in occasione del Festival di Musica da Camera o per esserci venuto ad insegnare in occasione di un master. Debbo dire-ha aggiunto Laura Biancalani- che la vivacità culturale e il fatto che Camerino sia una città della musica oltre che città universitaria e centro di grande pregio per la sua architettura medievale, è noto davvero in tutta Italia. La forza della società civile di Camerino, l'energia dei cittadini a tutti i livelli, dalle componenti laiche a quelle religiose che amano la musica e  pensano che sia un modo per rinascere, ci hanno convinti della bontà dell'operazione".
Così come è avvenuto a Sarnano e Muccia, anche dopo la realizzazione della struttura, nei 10 anni successivi la Fondazione Bocelli continuerà ad essere a fianco dell'amministrazione e delle organizzazioni locali, affinchè i particolari spazi che si sono concretizzati, possano essere sfruttati al massimo con tante inziative. "E' un progetto complesso non solo architettonico ma di rilancio culturale che passerà anche da eventi e musicisti che aiuteranno  sia il maestro Vincenzo Correnti nella gestione dell'Accademia della Musica, sia tutti coloro che nel territorio vorranno fare cultura e musica di qualità - ha concluso il Direttore Generale-. Noi ci saremo e, come sempre, saremo impegnativi".
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La parte tecnica del complesso che prenderà vita dalla piattaforma già realizzata nel quartiere di Fonte San Venanzio, è stata poi illustrata dal direttore lavori Ing. Paolo Bianchi, il quale ha ringraziato i colleghi Orioli e Fattoretti per il supporto dato alle tempistiche dell'operazione, nonchè lo staff di Harcom  e il geologo Massimo Carnevali che hanno donato alla Fondazione, rispettivamente il progetto architetonico e i rilievi necessari per l'impianto della struttura.
"Iniziati i lavori lo scorso 8 gennaio, contiamo di finire la struttura in 150 giorni. L'edificio strategico di Classe 4 che sfrutta la massima tecnologia, è costruito su due piani, ciascuno di 350 metri quadrati.
Al piano seminterrato, che presenta una grande vetrata d'affaccio sul centro storico, verrà realizzato un auditorium da 150 posti, oltre a ripostiglio e magazzini per strumenti musicali. Al piano superiore sarà il cuore della struttura con 9 aule per l' insegnamento e  lo spazio  kinder music  destinato ai bambini. Ci sarà  poi una sala di regia dove verranno concentrate tutte le registrazioni delle aule e dell' auditorium e, un'aula destinata alle percussioni.Completano gli ambienti 6 piccole aule destinate a gruppi  più ristretti".
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Del grande piacere di collaborare al progetto con il suo staff, si è fatto portavoce l'architetto camerte Andrea Gianfelici di Harcom, il quale ha sottolineato la volontà di dare un contributo alla ricostruzione della città, augurandosi che la valenza sociale del gesto, possa essere da stimolo anche ad altri professionisti. Ha poi spiegato che la forma dell'edificio ricorda un grande strumento musicale; suggestive le aperture ad oblò del primo piano che durante le lezioni di musica guardano la città, ma tutti gli spazi saranno in grado di rivelare numerose sorprese. Davanti alla realizzazione di un sogno, emozionate le parole del direttore della Scuola di Musica Vincenzo Correnti che ha fatto memoria dei primi contatti, partiti grazie a Suor Chiara Laura del Monastero delle Clarisse che, con grande passione e forte energia, ha sostenuto tutto il processo.
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"Coinvolgendo la musica, i bambini e i giovani - ha commentato Veronica Berti Bocelli, vicepresidente di ABF- mai come questa volta ci sentiamo vicini al progetto. La musica è tutto quel che ci circonda e, nel diffondere di questo progetto, mai come questa volta è capitato di essere bombardati da musicisti conosciuti in tutto il mondo che si sono detti  pronti a venire. Intanto- ha proseguito - bisogna costruire l'Accademia e mantenerla viva e poi far sì che tantissimi artisti della scena internazionale possano venire in questo bellissimo territorio e portarvi la loro esperienza. Ci auguriamo  davvero che il cerchio possa chiudersi al più presto. Finora siamo sempre riusciti a mantenere le promesse; di sicuro ci riusciremo anche per questa città che ha bisogno di rinascere e per la quale, noi siamo felici di poter contribuire. Il loro contributo da Lajatico lo hanno dato anche i ragazzi con la loro presenza sul palco e, successivamente in Senato, alimentando la raccolta  fondi che oggi andiamo ad utilizzare. Noi siamo pronti, il repertorio è già in comune, ora bisogna suonare". 
A seguire, ci si è spostati nell'area del cantiere, accolti dal suono della Banda città di Camerino e dall'esecuzione dell'Inno d'Italia da parte dei giovanissimi allievi della Scuola della Musica col direttore Correnti al clarinetto. Da oggi batte una musica nuova!
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