“Aprire la zona rossa” il tema di un incontro spontaneo, promosso da un gruppo di cittadini per approfondire la situazione del centro storico. “ A cento giorni dal sisma non si può aspettare oltre” si sono detti “perché una città senza il suo centro storico, non è più una città”. Una trentina i partecipanti alla riunione tenutasi presso il Bar Diana a Madonna delle Carceri.  Si è parlato dello stato dell’arte, della micro zonazione in atto nel cuore della città con l’incarico di professionisti privati che stanno redigendo il piano della messa in sicurezza delle vie cittadine, ai fini di una riduzione della Zona rossa. E’ stato Sante Elisei a fare da portavoce all’esigenza comune di comunicare delle persone e a spiegare il motivo dell’incontro:

“ In tutti noi- ha detto – è forte la preoccupazione di vedere, nel trascorrere del tempo, l’impossibilità di tornare ad una‘normalità’. Ogni giorno ci arrivano tante informazioni che purtroppo non riusciamo a recepire da un canale unico, arrivandoci un po’ dalla carta stampata, un po’ dai social, altri pezzi dalla tv o dalle telefonate tra amici. Brandelli di informazione che messi insieme- ha proseguito- non ci offrono un panorama rassicurante ma sembrano complicarci lo scenario futuro. E il centro storico è l’emblema di questa preoccupazione”. Tutti concordi nel ribadire massima efficienza della macchina dell’emergenza a poche ore dalle scosse di ottobre ma, passata la prima fase- è stato sottolineato- tutto si è mosso molto lentamente, dalle verifiche di inagibilità, alle schede Fast e Aedes, alla burocrazia che ha allungato i tempi di tante problematiche, come anche l’accreditamento degli istituti bancari che, ad oggi, risultano stoppati, con la conseguenza che chi ha piccole lesioni da riparare in breve tempo, non può muoversi. Tempi lunghissimi anche per i moduli abitativi SAE  con procedure farraginose come quelle che riguardano la messa in sicurezza degli edifici e l’affidamento a ditte private con i paletti che se la messa in sicurezza supera i 40 mila euro il comune deve andare a gara, come se in questa fase di emergenza ogni comune ha la tranquillità, il tempo e la possibilità di espletare gare d’appalto con grande facilità,quando il personale è impegnato in mille altre incombenze. Sul punto qualcuno dei presenti ha evidenziato che il comune di Camerino potrebbe provvedere ad assumere gli otto dipendenti in più assegnati.

“Troppa burocrazia troppe lungaggini creano solo ritardi e l’esasperazione della gente.- ha dichiarato l’ex sindaco Dario Conti, ricordando che intanto va avanti  il percorso della proposta di legge di “Zona Franca” il cui testo è stato predisposto da  un gruppo di lavoro formato da docenti della Scuola di Giurisprudenza Unicam ed esperti di diritto. Si articola nella Zona franca Urbana e Zona Economica Speciale per i 131 comuni del cratere dell’area terremotata dell’Italia centrale.

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“ E’ stata prima presentata in una commissione tecnica della Camera dei deputati che l’ha esaminata e approvata e adesso è stata presentata come proposta di legge d’iniziativa dei deputati Pastorelii- Locatelli- Lo Monte. I deputati firmatari hanno poi 15 giorni di tempo per raccogliere altre firme prima di andare in discussione. In questa fase di conversione del 3° decreto legge- ha spiegato Conti- ho chiesto pure di vedere se è possibile inserire la proposta come emendamento e nel frattempo, per poter dare una spinta in più all’iter della legge, ho chiesto all’on. Pastorelli anche di poter organizzare una conferenza stampa di presentazione della pdl alla Camera dei deputati con la partecipazione delle istituzioni camerti e dei cittadini terremotati. Certo ci sono anche altre proposte simili come quelle di Ussita o dell’on. Ricciatti, ma quella elaborata dall’università di Camerino è più articolata”

Quanto alle ipotesi di ricostruzione e a soluzioni efficaci per il rientro delle persone, l’architetto Fulvio Santoni ha evidenziato che punti essenziali sono la “no tax Area” e la ricostruzione del tessuto sociale e di tutte le attività comerciali, presenti nel centro storico prima del sisma. “Facciamo un duplicato della città di Camerino fuori Camerino- ha detto- Solo così non perdiamo l’identità. Il centro storico va ricostruito con attenzione meglio di prima con le sicurezze da tutti desiderate. Con quello che prevedono i contributi non riusciamo ad ottenere neanche il 40 per cento di miglioramento sismico. Non si può pretendere di ricostruire case sicure con finanziamenti di 1200 – 1300 euro a metro quadro. Noi tecnici possiamo fare il massimo, ma ci vogliono i soldi e come minimo, occorrono dai 3500 ai 4000 euro a metro quadro, allora avremo una Camerino sicura. E’ per questo che sono contrario al villaggio delle casette e al villaggio delle attività produttive; meglio una duplicazione della città di Camerino che permetta di aprire tutte le attività e riporti la vita regolare delle persone E’ il tessuto sociale che va ricostituito, vicino a questo occorre la No tax Area e vanno appoggiate  le varie proposte in questo senso, in modo da attirare le attività economiche e gli investimenti”. Concludendo il suo intervento l’architetto ha proposto di  tornare  tutti direttamente a Roma con una manifestazione di 2000 -3000 persone davanti al Parlamento. “ Finchè non otterremo risposte, non torneremo a casa”

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A proposito di ricostruzione, in particolare i più giovani, sono dell’idea che dovrà garantire massima sicurezza negli edifici su cui si va ad intervenire e, se del caso, anche con interventi drastici. “ Questo è un evento che ci ricorda che noi siamo nulla in confronto alla natura - ha detto Carlo Orsolini- Vivevamo già in una città plasmata dai terremoti, è per questo che ritengo che questo sisma dall’enorme portata devastatrice debba condurre ad una svolta.  Mio padre – ha aggiunto- ha studiato l’arte di Camerino per tutta la vita e dunque ho perfetta consapevolezza di quello che possiamo perdere ma so anche quello che possiamo guadagnare. Noi cittadini dobbiamo riuscire a sentirci sicuri perché la casa non è “quella casa lì” ma il luogo dove ci si sente sicuri anche in base a quello che ci circonda. Del terremoto non dobbiamo aver paura ma rispetto. Io mio figlio nella casa dove sono cresciuto nelle condizioni in cui si trova adesso, anche se non ha nessuna crepa esterna, non ce lo faccio vivere”   

 “ Tante le preoccupazioni condivise, tante le proposte anche divergenti - ha dichiarato Elisei-. Porteremo le risultanze di questo incontro all’attenzione dell’amministrazione comunale che è nostro referente più vicino, per poi decidere come muoverci in futuro. Le idee- ha sottolineato- non vanno tutte nella stessa direzione, ma quello che accomuna le persone, è la volontà di tornare il prima possibile a Camerino, viverla come prima e forse anche meglio”

A Camerino intervento dei Vigili del fuoco all'interno della Chiesa di Santa Maria in Via per il recupero di tele, pale d'altare e opere sacre Lo scorso fine settimana la chiesa era stata interessata da un ulteriore crollo. Una porzione del tetto già fortemente lesionato era caduta all’interno abbattendosi sulle altre macerie.

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Chiesa e vigili

Santa M

 

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Altare

Un Camerino City Park ancora più vivace grazie alle iniziative che giorno dopo giorno prenderanno vita all’interno della Geo Tenda. Fresca d’installazione, la struttura a sfera viene inaugurata questo giovedì 16 febbraio alla presenza delle autorità cittadine. Per l’occasione la Pro Camerino ha organizzato una spumeggiante serata allietata da ballo e dolci di carnevale. Nell’occasione Roberto Carpineti offrirà alla città la sua musica. L’apertura del nuovo spazio, un altro segnale di rinascita e un importante tassello per la collettività tutta; nella Geo Tenda verranno infatti via via ospitate iniziative di vario genere, come i giovedì universitari, concerti, appuntamenti culturali, spettacoli. Un cuore pulsante dunque quello del Camerino City Park dove, dopo l’apertura di una cinquantina di attività commerciali, l’atmosfera è quella di una vera piazza, capace di riunire gente di ogni età in tutte le ore del giorno. Completano e arricchiscono lo spazio pubblico, luoghi di aggregazione come Pub, pizzeria, taverna greca e kebab.

Pronti per partire alla volta di Doha in Qatar i 15 piccoli calciatori di Camerino e Serravalle del Chienti dell’Istituto Betti-Boccati. Oggi sono stati ricevuti in Comune dal sindaco Pasqui e vice sindaco Lucarelli. Parole di incoraggiamento per i giovani protagonisti di un evento sportivo e di grande amicizia. L'amministrazione comunale, come segno di buon augurio, ha donato le maglie che i ragazzi indosseranno durante la manifestazione. 

Si contenderanno un posto tra le otto squadre finaliste della gara internazionale di calcio a 9 riservata agli studenti delle scuole secondarie di primo grado organizzata dalla Federazione Internazionale dello Sport Scolastico ( ISF ). Il Ministero dell’Istruzione, membro e socio fondatore dell’ISF, ha voluto che fossero i ragazzi di un territorio colpito dal sisma a rappresentare l’Italia alla manifestazione internazionale che dal 7 al 16 febbraio vedrà coinvolte rappresentanze di Brasile, Cina, Croazia, Francia, Portogallo, Russia, insieme a quelle dei paesi di tutta la regione araba ( oltre a Qatar, Kuwait, Bahrein, Oman, Libano, Marocco, Palestina, Sudan, Giordania, Tunisia) e

selezionate tra le varie scuole di ogni nazione. Per i ragazzi delle scuole di Camerino un’occasione di confronto, non solo sportivo, ma anche culturale e sociale.

 “Per noi – ha spiegato il direttore generale dell’Usr Marche, Marco Ugo Filisetti – l’evento, è uno dei tasselli di un programma regionale di miglioramento dell’attività sportiva nelle istituzioni scolastiche che prevede diversi progetti collegati da un unico obiettivo strategico, che è quello di promuovere stili di vita attivi e rendere l’attività sportiva non più occasionale, ma strutturata e continuativa, in modo da far crescere i nostri ragazzi come atleti, capaci di affrontare anche un’attività a livello agonistico. Perché lo sport è un elemento essenziale del processo educativo e di crescita dei giovani”.

Soddisfazione ma anche grande impegno per i ragazzi del Betti-Boccati determinati, se non a vincere,comunque ad ottenere buoni piazzamenti in una sfida internazionale.“ Lo vivono un po’ come il loro mondiale di calcio e sprizzano gioia da tutti i pori per questa bella opportunità”-  dichiara il dirigente Maurizio Cavallaro-  “Che il Ministero abbia voluto scegliere i nostri giovani studenti- aggiunge- ci riempie d’orgoglio. Oltre allo sport e all’agonismo il Miur vuole dar seguito ad un messaggio educativo, il tutto all’interno di un progetto regionale di salute e benessere che prevede un ampio coinvolgimento dei giovanissimi nelle attività sportive”.

Ad accompagnare i ragazzi Antonello Passacantando, coordinatore regionale per l’educazione sportiva dell’Ufficio Scolastico Regionale Abruzzo e capo della delegazione italiana in Qatar.e Mauro Minnozzi responsabile del progetto e allenatore della squadra: “ I ragazzi- dichiara Minnozzi-  hanno recepito in maniera entusiastica la possibilità di partecipare a questa manifestazione che vedrà la partecipazione di nazioni molto forti. Tutti si sono impegnati per cercare di ottenere il massimo in quello che le loro possibilità consentiranno e ce la metteranno tutta. Sono ragazzi appassionati al gioco del calcio e li ho trovati molto motivati. Motivo di orgoglio- aggiunge “mister” Minnozzi- che il Ministero abbia assegnato questa manifestazione  alla Regione Marche ,e,  in particolare a Camerino, scelta come simbolo dei comuni marchigiani colpiti dal terremoto.  C’è poi l’aspetto socializzante che viene sempre tenuto in considerazione in questi eventi; tra l’altro è previsto un pomeriggio dedicato a “ La festa dell’amicizia”che permetterà ai ragazzi di stringere anche legami con coetanei di diverse nazionalità”.

“Debbo riconoscere- sottolinea il dirigente Cavallaro- che i ragazzi del Betti-Boccati, hanno messo molto impegno, non solo negli allenamenti preparatori ma, considerato che nella gara sono coinvolte 20 squadre di tutti i continenti, si sono dedicati anche ad un ripasso della lingua inglese per comunicare al meglio con i loro coetanei stranieri. Molti i genitori al seguito con i quali sono sempre in contatto e che mi fa piacere ringraziare,così come le amministrazioni comunali di Camerino e Serravalle che hanno sostenuto le spese economiche  e gli sponsor che ci hanno supportato. Rappresentano l’Italia e non posso che augurare loro di piazzarsi bene ma, aldilà della competizione sportiva ritengo che sia soprattutto un momento di festa. Tra l’altro – continua il preside- ci siamo riproposti entro maggio di ospitare alcune squadre abruzzesi e di intitolare il piccolo torneo che faremo alla memoria di Pierluigi Sileoni, un caro amico che ci ha prematuramente lasciato e padre di uno dei giovani calciatori che partiranno per la gara internazionale.

Al ritorno dal Qatar i ragazzi si dovranno dunque impegnare per l’incontro amichevole di maggio e per altre iniziative del nostro istituto, perché- conclude Cavallaro- nonostante alcune prove discretamente dure sul nostro cammino, i giorni vanno vissuti con un pizzico d’entusiasmo e anche con il sorriso”.

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Rivolto soprattutto alle Imprese e ai professionisti impegnati nella ricostruzione post sisma, il partecipato incontro tenutosi a Camerino nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Antinori  e promosso da CNA Confederazione nazionale dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese, in collaborazione con Officina 2630, it,

Nel corso del seminario, dedicato alle tecniche di consolidamento strutturale innovative, rappresentanti e referenti delle ditte Kerakoll,,Tecnaria,  Fibre Net e Alperal  hanno presentato le caratteristiche dei loro rispettivi prodotti, già utilizzati con successo in tutta la penisola.

L’apertura dei lavori, coordinati dall’ing. Luca Bisbocci, è stata affidata alla CNA con i saluti del direttore provinciale Luciano Ramadori e l’intervento della  funzionaria Michela Rossi., la evidenziando il ruolo e l’impegno dell’associazione nel fornire assistenza a imprese e cittadini anche con la programmazione di incontri informativi sul territorio, ha ribadito la disponibilità a mettere in campo servizi, iniziative di sostegno e consulenza per le imprese artigiane del territorio, interessate partecipare alla ricostruzione. Le relazioni che si sono succedute hanno posto in rilievo in primo luogo , e,  come forma di prevenzione in territori sismici, l’importanza di intervenire sulla vulnerabilità degli edifici, adottando strategie di intervento per migliorarne l’adeguamento sismico. A raccontare per immagini le ferite della città un toccante videorealizzato da Officina 2630

Di sistemi per il consolidamento e di rinforzi strutturali ha parlato l’ing. Paolo Girardello di Kerakoll illustrando l’evoluzione dei prodotti della famosa azienda che ha saputo sviluppare sistemi sempre più efficaci e performanti come i tessuti di acciaio perlitico ad altissima resistenza o supporti per rinforzi a matrice, uniti alle nuove tecnologie Green per la sicurezza sismica.

E’ intervenuto poi il rappresentante della ditta Tecnaria di  Bassano del Grappa che produce connettori per rinforzo di solai misti legno-calcestruzzo, acciaio-calcestruzzo e calcestruzzo-calcestruzzo. Testati e certificati secondo le più recenti norme europee, i connettori permettono di recuperare al meglio solai esistenti.

E’ stata poi la volta di  FibraNet, azienda friulana che produce composti ad alta tecnologia da applicare su edifici anche di valore storico artistico, scuole, ponti, gallerie. La referente Sara Gabriele ha parlato di sistemi che intervengono sia su rinforzi strutturali importanti che ricostruzioni più leggere”L’azienda- ha sottolineato- ogni anno destina il 20 per cento in ricerca e sviluppo; collaborazioni storiche  sono quelle con l’Università di Trieste e Perugia, alle quali si aggiungono quelle con gli atenei di Padova, Venezia e Bologna”

L’ingegner Gianluca Ussìa ha di seguito illustrato le caratteristiche dei prodotti Fibra Net mostrando anche, con l’ausilio di immagini, diverse soluzioni di intervento di messa in sicurezza e consolidamento realizzate in varie regioni d’Italia ( tra gli ultimi lavori anche la messa in sicurezza della Chiesa del Seminario di Camerino).

Infine Alberetti dell’azienda Alperal, (con sede a Corciano in Umbria) ha presentato LinkSystem un dispositivo meccanico di collegamento muri per risolvere problemi di ancoraggio, di semplice utilizzo. Si tratta di un innovativo prodotto brevettato, antisismico la cui certificazione è provata da test effettuati dall’università di Perugia. In acciaio zincato, il dispositivo, utile a prevenire cedimenti strutturali, è adattabile a tutte le murature ed è di posa veloce e facile.

Grande interesse tra il pubblico in sala, intervenuto anche per porre questiti e chiedere spiegazioni più dettagliate

“Intenzione del seminario-  spiega l'ing. Bisbocci-  era proprio quella di mettere in condizione le imprese di poter lavorare sul territorio non solo con tecniche tradizionali, come quelle utilizzate dopo il sisma del 1997 ma di approcciare a nuove tecniche  in grado di fornire  prestazioni migliori nel consolidamento delle strutture esistenti. Come è stato illustrato nei vari interventi, si tratta di materiali performanti che riescono ad essere messi anche in ridotti spessori al disotto degli intonaci, con interventi poco invasivi e con il risultato di un’ottima efficienza dal punto di vista del consolidamento. A nome del dirigente Giancarlo Marcelli, ringrazio quanti sono intervenuti qui all’Antinori, con  l’augurio che la nostra scuola possa ospitare ulteriori incontri su tematiche del genere, Un plauso a CNA come associazione che sostiene le imprese e ad Officina 2630 in qualità di comitato che opera sul territorio, con l’intento di creare un contenitore di idee per la ricostruzione”

“Abbiamo voluto dedicare il primo seminario a quella che sarà una fase lunghissima - dichiara Monica Pigotti di Officina 2630-. Da qui ai prossimi 10-15 anni, la ricostruzione coinvolgerà tanti professionisti del settore e maestranze; i prossimi incontri che organizzeremo - aggiunge-,  saranno informativi delle varie normative e ordinanze riferite al post sisma e, illustrativi dei vari progetti che sono già in corso. Noi nasciamo infatti come comitato, non solo per essere fucina di idee e progetti realizzabili su quello che può essere il futuro di Camerino come cratere sismico, ma anche per essere contenitore di proposte per evitare lo spopolamento di questa città, nonché di impulso alle amministrazioni stesse. Riteniamo infatti che il concorso di idee e la collaborazione reciproca possano servire a  scongiurare il rischio e il pericolo della totale desolazione per questi luoghi che amiamo. Ci auguriamo intanto che il passaggio delle verifiche di agibilità Fast al sistema regionale sia davvero un primo passo verso una semplificazione; intanto già il fatto dell’ un unico referente per chiedere informazioni è positivo. Vedremo poi col tempo e con le situazioni nuove che verranno a crearsi se vi saranno risultati accettabili per i cittadini.

 Essere un punto di aggregazione tra i cittadini,è lo spirito del nostro comitato; noi stessi che ne facciamo parte siamo terremotati e ci confrontiamo sulle medesime domande della comunità. All’interno del nostro sito www .2630 officina.it   accogliamo i quesiti delle persone che come noi si trovano in difficoltà perché  hanno perso la casa o il lavoro e tramite il canale creato riusciamo ad entrare in contatto con tante situazioni complesse, a raccogliere varie proposte anche di differente ispirazione”

 

Prosegue la messa in sicurezza del centro storico di Camerino con l’obiettivo di ridurre al minimo la zona rossa. Conclusi i lavori in via Ridolfini,,i vigili del fuoco sono impegnati senza sosta nel puntellamento del complesso conventuale di San Domenico, sede dei Musei civici,

L’obiettivo è quello di riaprire alla viabilità l’area di piazza dei Costanti. Pur nel disagio ulteriore rappresentato da neve e gelo, sono proseguiti senza sosta i lavori di sbadacchiatura delle finestre dell’ex Convento, ora sala Crivelli del Museo.

Sempre da parte dei vigili del fuoco è iniziata la rimozione a mano delle macerie del palazzo ducale, ove hanno sede la Scuola di Giurisprudenza di Unicam e gli uffici del rettorato.

“Si sta facendo e si è fatto fino ad oggi il massimo che si poteva fare- afferma il sindaco Pasqui- Di certo, nonostante sia una città presidiata dall’esercito,Camerino resta la Camerino che era, una realtà in cui nulla si è fermato.

Si pensi al settore del commercio che sembrava il più difficile da far ripartire, ebbene, con un cospicuo investimento garantito dall’amministrazione e, al quale non è escluso il sostegno da parte della Regione- rimarca Pasqui- le attività commerciali ripartono in una struttura di 1000 metri quadrati.  Ancora prima sono ripartite le scuole e l’università; nessun servizio essenziale è mai rimasto bloccato: abbiamo avuto subito le farmacie, i medici e l’ospedale attivi, compresa la sicurezza  dei trasporti pubblici.

Questo è il primo risultato di garanzia in 60 giorni, con una gestione dell’emergenza che non ha fatto acqua da nessuna parte e, da qui, la speranza di ripartire. Certo, - sottolinea il sindaco- anche io vorrei rivedere la città già ricostruita ma, purtroppo,questo non è possibile.

Stiamo studiando le modalità per dire alla gente qualcosa di più certo, quali sono realmente i problemi e come li affronteremo ma – continua il primo cittadino- a me non piace dire cose che poi non si realizzeranno. Siamo riusciti a riaprire tante vie e altrettante contiamo di aprirne nei prossimi giorni. Il nostro impegno e il nostro lavoro, è quello di riportare il più possibile le persone nella loro terra, nella nostra città e nei territori. Desidero che i cittadini sappiano che si sta facendo moltissimo; ci rammarichiamo solo forse della scarsa comunicazione alla quale stiamo studiando di sopperire con l’organizzazione di incontri- dibattito per far conoscere quello che stiamo facendo e dare la possibilità alla gente di esternare i loro quesiti.

Intanto posso dire che la fondazione Merloni ha deliberato per la donazione di un milione di euro

A favore di una scuola cittadina; alcune associazioni si sono caricate l’onere di dare alla città il Liceo musicale; le province autonome di Trento e Bolzano si sono attivate per la donazione ad Unicam di un complesso che potrà ospitare circa 500 studenti, per cui, -conclude Pasqui - senza dare preferenze all’una, rispetto che ad un’altra situazione, mi pare che ogni anello sia ben allineato per proseguire su una strada per percorrere la quale sarà necessaria la massima unione.

Ovvio che la situazione è assolutamente difficile ed è per questo, che chiediamo ai cittadini di sostenere le istituzioni in quello che è un duro compito, istituzioni che, dal canto loro, sono vicine alla popolazione. Lo chiedo, per chi come me si trova a dover tenere un timone, che garantisco essere ben saldo”.

 

Causa neve è stata rinviata a domenica 8 gennaio la Festa del torrone di Camerino. Annullato il concerto dell’Epifania della Banda musicale Città di Camerino all’auditorium Benedetto XIII.

 Temperature rigide e avverse condizioni meteo hanno indotto la Pro Camerino,che  ne cura l’organizzazione.  a posticipare di due giorni la manifestazione inizialmente prevista per il 6 gennaio. L’appuntamento si terrà  sempre negli spazi del Christmas Park in località San Paolo, a partire dalle ore 16, La degustazione del tipico dolce di Casa Francucci, confezionato dalle abili mani del pasticcere Paolo Attili, sarà arricchita da tante sorprese che faranno la gioia di adulti e bambini. 

 

“Dovremo attendere un tempo importante prima di vedere la città sicuramente ricostruita” . Così ha esordito il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui in occasione dell’affollatissima incontro con i cittadini, tenutosi nei locali del palazzetto Cus Orsini alle Calvie a 25 giorni dal terremoto. “La situazione della nostra città- ha proseguito - è estremamente complessa e completamente diversa da quella che si vide dopo il sisma del 1997 e, qualsias,i riferimento a situazioni del passato o vicine,non si addice a chi vuol lavorare per far ripartire questo territorio. Questo non è un territorio che ripartirà grazie ad un sindaco somaro o bravo – ha tenuto a precisare Pasqui- ma ripartirà, ne sono certo e non grazie ad una amministrazione o ad un primo cittadino o a dei singoli, ma grazie alla collaborazione di tutti, se realmente la nostra volontà è quella  di restituire ai nostri figli la città che era e che addirittura potremmo migliorare. Ritengo tuttavia che, nel momento attuale ogni paragone con altre realtà, con altre situazioni simili, come anche le polemiche siano fuori luogo. Le situazioni vanno valutate in base alla loro complessità e la nostra è situazione molto complessa.

Premetto – ha spiegato il sindaco- che, gli amministratori  e quanti ci stanno aiutando, come Massimiliano Polzetti della Protezione civile nazionale che ci sta accompagnando in questo percorso, stanno facendo tutto il possibile”

 

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 Il sindaco ha inoltre ricordato che attualmente sono 1995 le persone alloggiate fuori di Camerino; 1729 sono ad oggi le domande per autonoma sistemazione e circa 5000 in tutto  sono le  persone in grande difficoltà da ricollocare e da sistemare,  per cui la situazione camerte  non può essere paragonata a quella di altri paesi o città. Le domande di sopralluogo sono 4027, di queste 734 ne sono state fatte con le schede FAST e 173 con le schede Aedes per un totale di circa 900. Dal 23 novembre inoltre sono stati fissati i criteri con i quali poter andare avanti nella maniera più spedita possibile con i sopralluoghi “per i quali- ha precisato Pasqui- si sta procedendo  con l’ausilio di 3 squadre ma c’è da capire  che questo terremoto ha messo in ginocchio non solo la nostra città  e, le risorse da impiegare, sono riferite a ben 4 regioni.. Al lavoro a Camerino sono dunque tre gruppi che possono fare una media di circa 15 sopralluoghi al giorno. Quanto ai CTS per tentare riaperture nella cd. zona ross,a le richieste sono 17 e ne sono stayi eseguiti 5; dello stesso numero le rivisitazioni eseguite della stessa zona rossa  per consentire,, dopo una prima fase speditiva, una riapertura sempre maggiore della zona interdetta della città”.. L’ultima novità annunciata nel corso dell’incontro è stata quella della riapertura di via Cesare Battisti e di Piazzale della Vittoria dove, se le schede dei sopralluoghi lo consentiranno, potranno riaprire la loro attività un negozio di  ferramenta e una  pasticceria . “Le operazioni che stiamo portando avanti- ha aggiunto Pasqui – sono dunque tese a riaprire man mano varie parti della città. La situazione è delicata perché  ne va della sicurezza pubblica;  coloro che fanno le schede di valutazione, lavorano infatti  nell’interesse della collettività; è appunto  prendendo atto di quel che riportano che io emetto delle ordinanze. Vi sono delle linee guida emanate dal governo italiano- ha precisato-  alle quali tutti si debbono attenere, come del resto anch’io, nell’interesse della città e dei suoi abitanti”

Quanto alla sistemazione delle persone Pasqui ha ricordato le varie possibilità riconosciute dallo Stato per i casi di calamita: l ’autonoma sistemazione o l’’alloggio negli alberghi convenzionati e, passaggio successivo, la possibilità delle casette di legno.

“ Dobbiamo far ripartire tuttoè ripartita l’Università, sono ripartite le scuole, debbono ripartire le attività commerciali per le quali abbiamo bisogno di individuare le aree; credo che tra tre o quattro giorni;- ha affermato- avremo una risposta della Regione sulle aree da noi già individuate. .Allora c’incontreremo per decidere insieme il da farsi. La città deve ripartire insieme con il commercio, con la sua Università per andare a creare quella città che dovrà essere per qualche anno. E’ dunque necessaria attenzione su quello che andremo a fare, perché è questa la situazione che ad oggi ci vede impegnati; una situazione complessa che però ci sta facendo capire la forza di una città che ha già reagito e che il suo motore l’ha già fatto ripartire. Che vi siano problematiche o che tante cose possano essere fatte meglio è normale, ma il percorso lo facciamo insieme e vi chiedo realmente una vicinanza, perchè questa è una fase molto difficile, perché la fatica e l’energia che ci vuole è davvero tanta”.  Dichiarandosi disponibile ad accogliere i consigli dei cittadini, il sindaco ha poi annunciato l’organizzazione di nuovi incontri per informare e aggiornare sulla situazione, ricordando anche la possibilità di registrarsi sul sito internet del comune di Camerino indicando il proprio numero di cellulare per poter ascoltare registrate alcune comunicazioni importanti dell’amministrazione. Infine Pasqui ha sottolineato che, per quanto riguarda la sistemazione delle persone, oltre alla sistemazione autonoma o ad usufruire degli alberghi, c’è anche la possibilità della fase dei containers. Verranno posizionati nelle aree già pronte di Vallicelle e San Paolo. La scelta è stata quella  di dividere i circa 1000 posti a disposizione, tra gli studenti universitari e le famiglie che hanno bambini e ragazzi in età scolare. “Questa è dunque la priorità- ha concluso - e per questo riavvicinamento delle famiglie con figli che vanno a scuola sono state stipulate anche delle convenzioni con degli alberghi più vicini alla città, per la metà invece la disponibilità prioritaria sarà per gli  studenti universitari che possiamo considerare nostri concittadini perché, come ho sempre detto, l’università sta a Camerino come Camerino sta alla sua università”.        

 

I ragazzi dello spin-off UNICAM e-Lios, insieme alla società Cose e Cosi snc, il punto

vendita Pop Informatica e il Centro di Calcolo UNICAM restano a lavoro sul territorio, a

supporto tecnologico del Comune di Camerino e di tutti i cittadini.

Pronta già a partire dalla settimana prossima una piattaforma e-commerce da cui sarà

possibile acquistare tutti i prodotti dei commercianti di Camerino, i cui negozi sono stati

duramente colpiti dal sisma.

Per accelerare i tempi della messa in sicurezza e ricostruzione è stato inoltre progettato un

software per velocizzare le procedure di ordinanze comunali.

Tutti i cittadini delle zone terremotate avranno inoltre importanti aiuti per l’acquisto di

attrezzature informatiche e telefonia presso il negozio Pop Informatica.

Voglia di ripartire e di ricominciare dunque, senza abbandonare il territorio ma aiutandolo a

rialzarsi velocemente.

 

Il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti relativo al crollo del campanile della chiesa di Santa Maria in Via di Camerino, restaurato dopo il terremoto del 1997. Il campanile, a seguito delle scosse del 26 ottobre scorso, precipitò su una palazzina di via San Giacomo abitata da alcune studentesse che fortunatamente non si trovavano in casa. Il reato ipotizzato sarebbe crollo colposo aggravato.

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