Una donna nubile di 39 anni ha tentato il suicidio nelle prime ore del pomeriggio gettandosi nel fiume Potenza a Castelraimondo. La donna del luogo, probabilmente depressa per la recente morte della madre, ha deciso di farla finita lanciandosi nel corso d’acqua, nella zona vicina al cimitero della cittadina. Il suo gesto è stato visto da una signora che era alla finestra, la quale ha subito lanciato l’allarme. Tre militari di pattuglia della stazione locale dei Carabinieri, sono immediatamente intervenuti sul luogo e, individuata la donna che stava già per essere risucchiata da un vortice, non hanno esitato a gettarsi nel fiume, la cui profondità va dai 90 cm ai 2 metri. E’ così che i marescialli Ventrone e D’Afflisio , insieme all’appuntato Vincenti, sono riusciti a fare da scudo alla donna e a portarla in salvo. Quando sono sopraggiunti gli operatori del 118 e i vigili del fuoco, era già stata portata a riva. Trasferita in ambulanza all’ospedale di Camerino per le cure del caso, le condizioni della 39enne non sarebbero gravi. Avrebbe comunque riportato un principio di ipotermia agli arti inferiori.

Con l’attrezzatura che avevano in macchina e in casa avrebbero potuto demolire un’intera abitazione. Due cittadini rumeni sono stati individuati e denunciati dai carabinieri a Tolentino.

Una pattuglia del Radiomobile, assistita anche da militari in borghese, ha individuato un’Audi nera con targa bulgara sulla quale viaggiavano due rumeni. Dopo averne seguite le mosse, i militari sono intervenuti bloccando l’auto e gli occupanti. Durante il controllo del mezzo spuntava un kit composto da una smerigliatrice (frullino), cesoie, cacciaviti, tronchesi, tenaglie, torce, guanti.

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai carabinieri di scoprire un piccolo market dello scassinatore: piedi di porco, grosse “cagne” e cesoie, frullino a batteria, trapano, torce di vari tipi, guanti, ecc.. Tra l'attrezzatura vi erano anche un paio di manette e una particolare videocamera con piccolissimo obiettivo telescopico lungo 60 cm, utile per effettuare ricerche di cose nascoste, come casseforti, cassetti segreti, o per scoprire sistemi di chiusura di porte, finestre e quant’altro.

Tutto il materiale è stato sequestrato e i due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per possesso ingiustificato grimaldelli e attrezzi atti allo scasso. Inoltre, è stato loro applicato il foglio di via obbligatorio dal comune di Tolentino.

Spettacolare incidente stradale nelle prime ore del pomeriggio nei pressi di Maddalena di Muccia, all'altezza del cavalcavia della superstrada 77 Valdichienti.

Nello scontro sono rimaste coinvolte tre vetture, una Fiat Punto, una Golf e una Fiat Panda. Sei le persone ferite, fortunatamente in maniera non grave, cinque delle quali trasportate al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino.

Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento camerte e i carabinieri, che stanno ricostruendo la dinamica del sinistro. Sembra che l'incidente sia stato innescato dallo scontro tra la Punto e la Golf, con la carambola che ha coinvolto anche la Panda che sopraggiungeva nell'opposta corsia di marcia.

Una denuncia per il furto del portafogli fatta da una donna ai carabinieri di Chiaravalle conduce all'arresto di due ragazze di etnia rom, di 15 e 21 anni. La donna ha, infatti, raccontato ai militari che poco prima all’interno di un negozio del centro aveva notato l'atteggiamento sospetto di due ragazze.

Le sconosciute sono state così rintracciate poco dopo all’interno di un negozio di abbigliamento.

Condotte in caserma e sottoposte a perquisizione, i militari hanno rinvenuto non solo 150 euro rubati alla vittima, ma anche capi di abbigliamento per un valore di circa 200 euro rubati all’interno nel negozio di abbigliamento.

Nei confronti della maggiorenne quindi è scattato l’arresto per furto aggravato continuato in concorso, mentre la minore è stata denunciata in stato di libertà e affidata ai genitori.

La grossa quantità di argenteria sequestrata dai Carabinieri di Castelplanio la sera del 1° febbraio e rinvenuta a bordo di una Volkswagen Beetle, risultata oggetto di furto, che i militari hanno recuperato dopo un lungo inseguimento lungo la Statale, adesso ha un proprietario.

I preziosi sono risultati provento del furto consumato tra il 29 ed il 30 gennaio a Sassoferrato, ai danni di una pensionata.

Ufficialmente riconosciuti dalla proprietaria, sono in corso le procedure per la restituzione.

 

Tentativo di furto sventato dai carabinieri a Treia. I militari, avvertiti della presenza di un'auto sospetta nelle campagne circostanti, sono intervenuti trovando una macchina risultata rubata a Macerata lo scorso 11 gennaio. Mentre i militari circondavano l'area, improvvisamente un uomo è salito sulla vettura cercando di dileguarsi con una manovra azzardata, urtando il muretto di un'abitazione vicina. Sceso dall'auto l'uomo è poi fuggito a piedi, inseguito dai carabinieri, facendo perdere le proprie tracce.

I carabinieri di Corridonia, nel corso di controlli notturni, hanno notato nei pressi di un'area di servizio due uomini armeggiare vicino alla saracinesca del bar. Vistisi scoperti i due hanno tentato di scappare, ma sono stati subito bloccati. I malviventi, due stranieri di 35 e 24 anni, sono stati trovati in possesso di arnesi atti allo scasso. Inoltre uno dei due aveva in tasca cocaina e un tirapugni. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di scoprire in casa del 24enne anche 10 grammi di marijuana. I due sono stati arrestati con l'accusa di tentato furto aggravato e denunciati a piede libero per il possesso degli attrezzi atti allo scasso e detenzione di stupefacenti.

Ancora un episodio di maltrattamenti in famiglia a Jesi. Questa volta a farne le spese una donna romena di 52 anni. Autore dei maltrattamenti il marito convivente, che da oltre 3 anni si accanisce contro di lei. E lo fa soprattutto dopo aver abusato con l’alcool. Nella serata di mercoledì l’ennesimo episodio di violenza dell’uomo, che non ha esitato a prenderla a pugni, non prima di averla minacciata di morte con un’accetta. I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia al loro arrivo hanno trovato la vittima in preda ad una crisi di pianto e con il labbro e guancia destra visibilmente gonfi in seguito alle percosse ricevute dal marito. L’uomo, in stato di manifesta ubriachezza, è stato quindi condotto in caserma per gli accertamenti del caso. La donna ha raccontato ai carabinieri una sequela di maltrattamenti sia verbali che fisici, che si protraggono oramai da diversi anni. Difatti, l’uomo già in passato è stato destinatario di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, esauritosi esattamente un anno fa, per analoghi comportamenti tenuti nei confronti della propria moglie. L'uomo è stato così arrestato e l'accetta è stata sequestrata.
Da qualche anno maltrattava il padre disabile. Così è finito in manette un giovane albanese di 21 anni residente a Jesi. Alla centrale operativa dei carabinieri è giunta la richiesta di aiuto da parte di un uomo che, in lacrime, lamentava di essere stato vittima – per l’ennesima volta – di maltrattamenti da parte del figlio convivente. Una pattuglia di militari è stata inviata sul posto, accertando che effettivamente l'uomo, di anni 45, disabile, poco prima era stato fatto oggetto, mediante l’utilizzo di un bastone in legno, di violenze fisiche da parte del figlio che, all’arrivo dei militari, si era dileguato, non prima di aver prelevato la carta di credito del genitore. Sono così iniziate le ricerche del giovane che, dopo circa un ‘ora, è stato rintracciato a qualche isolato dalla propria abitazione. Il giovane 21 enne è stato condotto in caserma per gli accertamenti necessari, al termine dei quali, ritenuta la pericolosità sociale, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

I militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Fabriano, al termine di una rapida attività investigativa, hanno denunciato un 25enne del luogo, ritenuto responsabile di aver ceduto una dose di eroina a due quindicenni.

In seguito a segnalazioni i militari, nel corso di un appostamento nei pressi dei Giardini Regina Margherita hanno notatosi due ragazze che si defilavano dietro un furgone parcheggiato a ridosso di un marciapiede e poi si incamminavano a passo spedito verso il centro storico.

Dpo un breve pedinamento le due sono state fermate e controllate, quindi condotte in caserma e perquisite. Una di loro aveva indosso una dose di eroina.

Vistesi scoperte le ragazze hanno riferito di aver acquistato lo stupefacente poco prima da un ragazzo di Fabriano.

Le indicazioni fornite hanno poi permesso di rintracciare il presunto spacciatore il quale è stato trovato in possesso di alcuni grammi di marijuana, materiale atto al confezionamento dello stupefacente e circa 200,00 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, il ragazzo denunciato per spaccio e le due ragazze segnalate quali assuntrici.

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