“Toccherà a voi cambiare questo mondo malato”. Così Gianpietro Ghidini, della fondazione Ema Pesciolino Rosso nata a seguito della tragica morte di suo figlio Emanuele a causa della droga, ha parlato agli studenti della scuola secondaria di primo grado Leopardi e alle classi prime dell’istituto Gentili nel Loggiato di Sarnano, durante l’incontro fortemente voluto dalla dirigente Maura Ghezzi.
Non ha parlato di droga, ma di vita papà Gianpietro, per condividere con i giovani l’idea che non solo si può sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita possono rendere migliori. 

Nel raccontare la sua storia, Gianpietro Ghidini ha detto ai giovani di “avere il coraggio di non mettere la testa sotto la sabbia, di combattere le ingiustizie, di difendere i compagni vessati. Il mondo sbagliato - ha detto rivolgendosi agli studenti - non è il vostro, ma il nostro. Quello degli adulti. Toccherà a voi cambiare questo mondo malato. Solo un pesce morto segue la corrente”.

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la preside con il genitori di Emanuele

Un incontro emozionante, che è arrivato dritto al cuore dei ragazzi e degli insegnanti.
“Quando mi chiedono come faccio a raccontare ogni volta la mia storia - ha concluso papà Gianpietro - dico che mi basta l’abbraccio di un genitore, di un insegnante, di un ragazzo che alla fine delL’incontro mi saluta con gli occhi lucidi e io mi rendo conto che un pezzettino di Emanuele è entrato nel suo cuore. Così io raccolgo la forza per andare avanti un giorno in più”.


La storia di papà Gianpietro e di suo figlio Emanuele sarà approfondita in una interessante intervista pubblicata nella prossima edizione de L’Appennino Camerte, con le foto dell’incontro a Sarnano.


GS
Iniziata ieri sera a Sarnano la rievocazione storica Castrum Sarnani giunta alla 12esima edizione. La città è già pronta a tuffarsi nel Medioevo e la manifestazione torna in tutto il centro storico. A volere questo ritorno il presidente Luca Tambella: “Quest’anno siamo finalmente riusciti a riportare questa manifestazione nella location che merita, ovvero la piazza alta del centro storico. Dopo il terremoto eravamo stati costretti a ridurre il percorso e i giorni - spiega - ma quest’anno siamo riusciti a riproporre in parte quello che era la manifestazione prima del sisma”.

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Foto Instagram castrumsarnani
Antichi mestieri, taverne, osterie, musiche e cantastorie. Ma anche giocolieri, mangiafuoco, duelli medievali e il medioevo dei bambini. Tante le iniziative e le attività in programma affinché la storia non sia mai dimenticata: “Fin dalla prima edizione abbiamo riservato un’attenzione particolare ai bambini. È una festa principalmente per famiglie e all’inizio della manifestazione i bambini vengono tutti radunati, portati in giro per il centro storico e poi gli vengono fatti visitare i luoghi in maniera giocosa. Poi vengono portati all’accampamento degli armigeri per una investitura a cavaliere”.  Il tema della
manifestazione è il viaggio, il pellegrinaggio e tutti gli appuntamenti gireranno intorno a questo filone, a partire dalla mostra fotografica, passando per le conferenze che saranno organizzate, per i mestieri che verranno proposti nell’itinerario e i visitatori potranno rifocillarsi nelle taverne (Taverna della Luna, Taverna del Podestà e Taverna del Pellegrino) che sono state allestite.
Gaia Gennaretti 

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Il gruppo degli Sturm und Drunk

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Sabato 27 e domenica 28 luglio il centro storico di Sarnano sarà teatro di un’originale manifestazione dedicata al mito della Sibilla dell’Appennino. La manifestazione, curata dall’Associazione Il Circolo di Piazza Alta, è nata nel 2015 come spettacolo itinerante nel centro storico. «Il testo è ispirato al Guerrin Meschino di Andrea da Barberino, a Le Paradis de La Reine Syibille di Antoine de La Sale e ai racconti popolari dei Sibillini» racconta Isabella Tomassucci, una delle ideatrici dell’evento. «Non volevamo limitarci a far conoscere queste storie, ma cercare di farne emergere il senso profondo: l’importanza di tramandare il patrimonio culturale della nostra comunità. Dopo il terremoto questa esigenza è diventata ancora più forte e ci ha spinto ad ampliare il format dell’evento. Quest’anno lo spettacolo, sempre diretto da Francesco Facciolli, si svolge tutto in Piazza Alta. Abbiamo abbandonato l’ambientazione medievale per creare un’atmosfera surreale, fuori dal tempo, che ben si addice al mondo fantastico di cui parla la leggenda. Si tratta di un’operazione di riscrittura del mito che, senza snaturarlo, cerca di indagarne l’essenza più intima».

L’aspetto itinerante della manifestazione, che è stato tanto apprezzato nelle edizioni precedenti, verrà comunque mantenuto grazie alla mostra di installazioni artistiche dedicata ai quattro elementi naturali, allestita per tutto il centro storico. «Aria, acqua, terra e fuoco sono alla base del pensiero alchemico medievale e la grotta della Sibilla è stata a lungo meta di pellegrinaggio degli alchimisti» continua Isabella Tomassucci. «Da qui, l’idea di un viaggio simbolico tra i vicoli del centro storico di Sarnano che conduce gli spettatori allo spettacolo finale e, idealmente, alla meravigliosa grotta della Sibilla. La mostra sarà interattiva: i visitatori potranno limitarsi a osservare le installazioni luminose oppure, utilizzando i loro smartphone, potranno attivare dei contenuti sonori. L’ideatore, Simone Porfiri, ha aggiunto un ulteriore livello di significato e, attraverso il percorso, ha voluto toccare anche il tema della ricostruzione post-sisma: le installazioni, infatti, sono realizzate con materiali edili e raccontano una sorta di cantiere itinerante».

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La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Sarnano ed è stata realizzata anche grazie al contributo di molte aziende del territorio. Anche moltissime attività commerciali di Sarnano hanno espresso grande interesse nei confronti della manifestazione: i ristoranti hanno aderito ideando menu a tema e molti negozianti esporranno nelle loro vetrine delle pergamene con brani tratti dal romanzo del Guerrin Meschino, costruendo un percorso che unisce simbolicamente il presente al passato e introduce gli spettatori nel mondo fantastico e surreale dello spettacolo.
Entrambe le giornate si aprono con un momento divulgativo e prevedono due conferenze per approfondire la conoscenza del mito sibillino e delle leggende di questo territorio: gli ospiti della manifestazione sono la dottoressa Tea Fonzi, iconologa e divulgatrice, il dottor Diego Mecenero, giornalista e autore per ragazzi, e Marco Squarcia, autore della raccolta di racconti “Quasi grandi. Novelle dai Monti Sibillini al Mare Adriatico”.
Un weekend dedicato alle storie più belle dei Monti Sibillini, ma soprattutto un evento che testimonia la volontà delle comunità locali di preservare la propria identità, la propria storia e la propria cultura.
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Inaugurata a Sarnano la nuova struttura polifunzionale destinata ad ospitare la Guardia Medica e l'Ambulatorio Pediatrico realizzata grazie alla solidarietà del gruppo Mastrotto di Arzignano, provincia di Vicenza, e al progetto Sisma Italia della Croce Rossa Italiana. Alla cerimonia inaugurale, oltre sl sindaco Luca Piergentili, al cui padre Ermenegildo la strutura è intitolata, erano presenti la senatrice Barbara Contini, vice segretario di Croce Rossa Italiana, l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, il vice presidente del Comitato CRI Marche Cristina Perozzi, il presidente dell'Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, l'arcivescovo di Camerino - San Severino Marche Francesco Massara, dipendenti e volontari del Comitato CRI di Sarnano e dei centri limitrofi. Le note dell'Inno di Mameli e la lettura dei principi fondanti della Croce Rossa hanno fatto da cornice ai saluti istitutionali che hanno preceduto il momento del taglio del nastro. "L'amministrazione comunale punta sul miglioramento dei servizi, in particolare dei servizi socio-sanitari - così il sindaco di Sarnano Luca Piergentili - Grazie al sostegno della Croce Rossa, che dal giorno del sisma è stata sempre vicina alla popolazione, abbiamo creato questa struttura che è funzionale al nostro territorio. Non serve creare cattedrali nel deserto, ma bisogna sentire il territorio e adeguarsi alle sue esigenze. Con questa struttura abbiamosoddisfatto l'esigenza di avere un migliore servizio di guardia medica e di pediatria". La mattinata si è poi conclusa con il dono da parte del Comitato Croce Rossa di Sarnano, presieduto da Adriano Conti, al comune di un defibrillatore, anch'esso frutto della solidarietà del Gruppo Mastrotto, posizionato in Piazza della Libertà a servizio e tutela della cittadinanza.

(Servizio completo nel prossimo numero de L'Appennino camerte)

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la targa a Ermenegildo Piergentili, padre dell'attuale sindaco di Sarnano Luca piergentili
La nuova scuola a poche decine di metri dalla zona rossa di Muccia.  Andrea Bocelli ha dimostrato ancora una volta che volere è potere e a poco più di un anno dall'inaugurazione della scuola di Sarnano, oggi ha tagliato il nastro di quella di Muccia. Così, mentre le donazioni private permettono ai paesi colpiti dal sisma di ripartire, a fare da sfondo a questa festa c'è il centro di uno dei paesi più colpiti, dove sembra che il tempo si sia invece fermato.

In 119 giorni, la ABF, insieme ad altri partner, ha realizzato la scuola per i bambini dell'infanzia e delle elementari che, come hanno detto loro stessi in una poesia letta al pubblico presente, gli permetterà di "tornare alla vita vera".

"Andrea, - ha detto il sindaco di Muccia, Mario Baroni, al cantante toscano - ripartiremo con te".

Ha promesso che coglierà l'esempio del tempo breve di questa ricostruzione, invece, il commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini: "È stato un esempio di come, attraverso le procedure di contributi che arrivano dal privato si possa, in tempi ragionevoli, raggiungere degli obiettivi. Noi dobbiamo trovare il modo per far sì che altrettanti situazioni, soprattutto per quel che riguarda gli interventi pubblici, si possano raggiungere obiettivi in tempi così rapidi".

Soddisfatto Andrea Bocelli che ha già annunciato il dono della scuola di musica a Camerino: "Un messaggio di speranza e ottimismo, - ha detto - quello che vogliamo dare ai bambini di questa scuola. vorrei che loro si mettessero alle spalle quello che hanno vissuto e da oggi guardassero con fiducia al futuro".

Ulteriori approfondimenti online domani nel servizio video dedicato e la prossima settimana nell'uscita de L'Appennino Camerte.

GS
Oltre 500 studenti delle scuole della provincia di Macerata e non solo, molte delle quali ricomprese all’interno del cratere sismico, coinvolti nell’iniziativa “Si fa musica”, un evento organizzato dall’istituto comprensivo di Sarnano, che dal prossimo anno avrà anche un corso ad indirizzo musicale, con il patrocinio dell’amministrazione comunale ed il sostegno delle Fondazioni Andrea Bocelli e Renzo Rosso, svoltosi nel Palasport della città termale alle pendici dei monti Sibillini. “Una sinergia tra diversi enti che hanno lavorato intensamente per la realizzazione di questo importante progetto – le parole del neo sindaco di Sarnano Luca Piergentili – Un appuntamento che intendiamo far diventare continuativo nel tempo”. Sul palco del palasport i giovani studenti si sono esibiti con i loro strumenti, donando grandi emozioni ai presenti e alla stessa Laura Biancalani, direttore della Andrea Bocelli Foundation. “Ragazzi che stanno iniziando a fare musica insieme – le sue parole – Vedere ragazzi di scuola media che con tanta passione, amore, dedizione suonano con i loro violini, le loro chitarre classiche brani di musica anche classica e d’autore offre una sensazione bellissima. E’ il segno tangibile di quanto la musica può contribuire, oltre che alla crescita personale dei ragazzi, anche alla rinascita di questi territori duramente colpiti dal sisma”. Presente all’evento anche Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli, che ha sempre seguito da vicino le vicende riguardanti la scuola di Sarnano e quella in corso di costruzione a Muccia. “E’ stato bellissimo essere riusciti a realizzare un anno fa la scuola a Sarnano – ha dichiarato – come ora è importante la realizzazione della scuola di Muccia i cui lavori stanno procedendo in maniera forse più spedita di quanto ci aspettavamo”. “La struttura della scuola di Muccia è ormai quasi completata – conferma Matteo Bocelli – Mancano soltanto alcune rifiniture e tra poche settimane potremo procedere alla consegna e all’inaugurazione”. E per l’occasione a Muccia, presente lo stesso Andrea Bocelli, interverrà all’inaugurazione della nuova scuola anche il Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.

f.u.

pubblico


(Premio per l'istituto Leopardi di Sarnano)

premio istituto sarnano


(Premio per la Tacchi Venturi di San Severino Marche)

premio tacchi venturi


(Premio per l'istituto Filelfo di Tolentino)

premio filelfo



palco


(le domande dei ragazzi a Matteo Bocelli)

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(Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli)

veronica berti

(Laura Biancalani, direttore della Andrea BocellI Foundation)

biancalani

(Matteo Bocelli)

matteo bocelli



Una bella sfida quella tra i Piergentili a Sarnano che ha già visto però i primi attacchi dal candidato Giacomino che annuncia una opposizione precisa e di controllo. “Grazie ai cittadini che hanno espresso la loro fiducia – commenta - . Io per il primo periodo farò controllo e opposizione a questa compagine.
Abbiamo deciso di chiamare questo periodo Liberare le menti – operazione trasparenza. Questa settimana avvieremo tutte le procedure che devono essere messe in campo affinché le prossime elezioni si svolgano senza coercizione, in modo libero, senza operazioni elettorali che sicuramente hanno deviato il volere di ogni libero cittadino. Hanno elargito – conclude accusando i vincitori - 90mila euro negli ultimi 30 giorni”.

GS

Si è svolta a Roma, al Palazzo del Quirinale, la cerimonia di conferimento delle onorificenze agli Alfieri della Repubblica, giovani nati fra il 1999 e il 2008 che si sono distinti come "costruttori di comunità attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali". Tra i 29 nuovi Alfieri della Repubblica c’è anche la sarnanese Elena Piergentili, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento a seguito della segnalazione fatta dalle insegnanti dell’Istituto Comprensivo "Giacomo Leopardi", da lei frequentato, “per – si legge nella motivazione -  non aver perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco, nonostante le difficoltà vissute a causa del terremoto, continuando anche ad occuparsi della sorellina, che vive in condizioni di grave infermità, essendo per lei di grande aiuto". Emozionatissima Elena, accompagnata alla cerimonia dal papà Luca, dalle sorelle Anna e Lucia e dalla dirigente scolastica dell’Istituto “Leopardi”, Maura Ghezzi, ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Una grande emozione – le sue parole – per un riconoscimento che non mi aspettavo di ricevere. Sono davvero molto felice”. E alla domanda come vivrà ora i suoi impegni da Alfiere della Repubblica, la risposta è stata di una semplicità disarmante. “Continuerò a fare quello che ho sempre fatto e con lo stesso spirito”.

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il momento della premiazione

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il momento della premiazione

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Elena e le sue sorelle Anna a sx e Lucia a dx, con l'attestato 

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Elena con le sorelle Anna e Lucia, il papà Luca Piergentili e la preside Maura Ghezzi del Comprensivo di Sarnano

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tutti i ragazzi premiati..

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 Elena con il papà Luca

 

Cinque milioni di euro per la sistemazione della provinciale 120, la strada che collega Sarnano con Sassotetto. E' questo l'esito della Conferenza dei Servizi con l'approvazione del progetto esecutivo redatto dall'Anas per la sistemazione di un'arteria importante anche dal punto di vista del turismo. "Si tratta di un intervento importante - dichiara con soddisfazione il sindaco franco Ceregioli - che va a risolvere problemi annosi soprattutto legati alle valanghe e alla caduta di massi. Saranno realizzate opere di consolidamento delle scarpate e verrà prolungate anche il tunnel già esistente. Si tratta di un progetto davvero importante considerata l'importanza che Sassotetto riveste per Sarnano".

Sp

un tratto di strada interessato..

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durante la cronoscalata del Trofeo Scarfiotti 

E' una prima, quella a Sarnano, per La Rassegna Parlare Futuro.Lezioni D'Autore. Una tappa nella splendida città alle pendici dei Monti Sibillini, Sabato 26 gennaio alle ore17.30 , al Loggiato di Via Roma. Anche la meravigliosa location sembra cospirare per una serata memorabile all'insegna della Passione. Sarà Paolo Crepet , l'illustre psichiatra e sociologo, l'ospite della serata. Allievo di Franco Basaglia, ha vissuto i giorni gloriosi in cui il suo maestro, con una sorta di rivoluzione copernicana, ha cambiato la visione tradizionale della malattia mentale, aprendo i manicomi e dando il via all'approvazione della legge 180. Paolo Crepet è nato a Torino il 17 settembre 1951. Nel 1976 ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova. Ha perfezionato i suoi studi in psichiatria a Aarhus , Londra, Oxford , Nottingham, Mannheim , Ginevra , Praga , Chandigar, New Dehli e Agra. Nel 1980 ha conseguito la Laurea in Sociologia presso l’Università di Urbino e nel 1985 si è specializzato in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova. Tuttora ricopre cariche importanti nel mondo della ricerca e dell'applicazione delle cure psichiatriche in Italia ed in Europa. E' scrittore di numerosi saggi ed editorialista in diversi quotidiani e settimanali.

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L'intervento di Crepet sembra concludere nel migliore dei modi una rassegna, Parlare Futuro, all'insegna della follia intesa come possibilità per l'essere umano di far agire non solo la sua capacità di raziocinio, ma, anche e soprattutto, quelle forze che esorbitano il dato empirico, che smarginano e destabilizzano i recinti circoscritti della divina ratio, quella stessa ragione basata sul principio di causalità e non contraddizione, quella ragione che ci salvaguarda dall'angoscia dell'imprevedibile. Ma, forse, è giunta l'ora di tentare il mare aperto, di abbandonare gli ormeggi sicuri e confortevoli per tentare l'ignoto e il mistero. E la passione, argomento principe dell'ultimo libro di Paolo Crepet, sembra appunto inneggiare alle forze primigenie e irrazionali dell'essere umano, quelle stesse potenzialità che permettono una visione di futuro, una prospettiva altra sul reale. Paolo Crepet dopo aver preso atto dell'estinguersi della passione " come sfida lanciata al mondo e a se stessi per continuare a migliorarsi, a sperare, a sognare e poiché, senza passione, non c’è una vita vera né una visione del futuro, in primo luogo del proprio-il noto psichiatra asserisce- che l’unico modo per non arrendersi a questa perdita è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla." Ed è quello che fa attraverso un inventario di storie e testimonianze fra cui tre esempi di grande passione come Renzo Piano, Alessandro Michele e Paolo Fresu..

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