Non ha parlato di droga, ma di vita papà Gianpietro, per condividere con i giovani l’idea che non solo si può sopravvivere al dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà della vita possono rendere migliori.
Nel raccontare la sua storia, Gianpietro Ghidini ha detto ai giovani di “avere il coraggio di non mettere la testa sotto la sabbia, di combattere le ingiustizie, di difendere i compagni vessati. Il mondo sbagliato - ha detto rivolgendosi agli studenti - non è il vostro, ma il nostro. Quello degli adulti. Toccherà a voi cambiare questo mondo malato. Solo un pesce morto segue la corrente”.
la preside con il genitori di Emanuele
Un incontro emozionante, che è arrivato dritto al cuore dei ragazzi e degli insegnanti.
“Quando mi chiedono come faccio a raccontare ogni volta la mia storia - ha concluso papà Gianpietro - dico che mi basta l’abbraccio di un genitore, di un insegnante, di un ragazzo che alla fine delL’incontro mi saluta con gli occhi lucidi e io mi rendo conto che un pezzettino di Emanuele è entrato nel suo cuore. Così io raccolgo la forza per andare avanti un giorno in più”.
La storia di papà Gianpietro e di suo figlio Emanuele sarà approfondita in una interessante intervista pubblicata nella prossima edizione de L’Appennino Camerte, con le foto dell’incontro a Sarnano.
GS
Foto Instagram castrumsarnani
Antichi mestieri, taverne, osterie, musiche e cantastorie. Ma anche giocolieri, mangiafuoco, duelli medievali e il medioevo dei bambini. Tante le iniziative e le attività in programma affinché la storia non sia mai dimenticata: “Fin dalla prima edizione abbiamo riservato un’attenzione particolare ai bambini. È una festa principalmente per famiglie e all’inizio della manifestazione i bambini vengono tutti radunati, portati in giro per il centro storico e poi gli vengono fatti visitare i luoghi in maniera giocosa. Poi vengono portati all’accampamento degli armigeri per una investitura a cavaliere”. Il tema della
manifestazione è il viaggio, il pellegrinaggio e tutti gli appuntamenti gireranno intorno a questo filone, a partire dalla mostra fotografica, passando per le conferenze che saranno organizzate, per i mestieri che verranno proposti nell’itinerario e i visitatori potranno rifocillarsi nelle taverne (Taverna della Luna, Taverna del Podestà e Taverna del Pellegrino) che sono state allestite.
Gaia Gennaretti
Il gruppo degli Sturm und Drunk
L’aspetto itinerante della manifestazione, che è stato tanto apprezzato nelle edizioni precedenti, verrà comunque mantenuto grazie alla mostra di installazioni artistiche dedicata ai quattro elementi naturali, allestita per tutto il centro storico. «Aria, acqua, terra e fuoco sono alla base del pensiero alchemico medievale e la grotta della Sibilla è stata a lungo meta di pellegrinaggio degli alchimisti» continua Isabella Tomassucci. «Da qui, l’idea di un viaggio simbolico tra i vicoli del centro storico di Sarnano che conduce gli spettatori allo spettacolo finale e, idealmente, alla meravigliosa grotta della Sibilla. La mostra sarà interattiva: i visitatori potranno limitarsi a osservare le installazioni luminose oppure, utilizzando i loro smartphone, potranno attivare dei contenuti sonori. L’ideatore, Simone Porfiri, ha aggiunto un ulteriore livello di significato e, attraverso il percorso, ha voluto toccare anche il tema della ricostruzione post-sisma: le installazioni, infatti, sono realizzate con materiali edili e raccontano una sorta di cantiere itinerante».
La manifestazione ha ricevuto il patrocinio del Comune di Sarnano ed è stata realizzata anche grazie al contributo di molte aziende del territorio. Anche moltissime attività commerciali di Sarnano hanno espresso grande interesse nei confronti della manifestazione: i ristoranti hanno aderito ideando menu a tema e molti negozianti esporranno nelle loro vetrine delle pergamene con brani tratti dal romanzo del Guerrin Meschino, costruendo un percorso che unisce simbolicamente il presente al passato e introduce gli spettatori nel mondo fantastico e surreale dello spettacolo.
Entrambe le giornate si aprono con un momento divulgativo e prevedono due conferenze per approfondire la conoscenza del mito sibillino e delle leggende di questo territorio: gli ospiti della manifestazione sono la dottoressa Tea Fonzi, iconologa e divulgatrice, il dottor Diego Mecenero, giornalista e autore per ragazzi, e Marco Squarcia, autore della raccolta di racconti “Quasi grandi. Novelle dai Monti Sibillini al Mare Adriatico”.
Un weekend dedicato alle storie più belle dei Monti Sibillini, ma soprattutto un evento che testimonia la volontà delle comunità locali di preservare la propria identità, la propria storia e la propria cultura.
(Servizio completo nel prossimo numero de L'Appennino camerte)
la targa a Ermenegildo Piergentili, padre dell'attuale sindaco di Sarnano Luca piergentili
In 119 giorni, la ABF, insieme ad altri partner, ha realizzato la scuola per i bambini dell'infanzia e delle elementari che, come hanno detto loro stessi in una poesia letta al pubblico presente, gli permetterà di "tornare alla vita vera".
"Andrea, - ha detto il sindaco di Muccia, Mario Baroni, al cantante toscano - ripartiremo con te".
Ha promesso che coglierà l'esempio del tempo breve di questa ricostruzione, invece, il commissario straordinario alla ricostruzione, Piero Farabollini: "È stato un esempio di come, attraverso le procedure di contributi che arrivano dal privato si possa, in tempi ragionevoli, raggiungere degli obiettivi. Noi dobbiamo trovare il modo per far sì che altrettanti situazioni, soprattutto per quel che riguarda gli interventi pubblici, si possano raggiungere obiettivi in tempi così rapidi".
Soddisfatto Andrea Bocelli che ha già annunciato il dono della scuola di musica a Camerino: "Un messaggio di speranza e ottimismo, - ha detto - quello che vogliamo dare ai bambini di questa scuola. vorrei che loro si mettessero alle spalle quello che hanno vissuto e da oggi guardassero con fiducia al futuro".
Ulteriori approfondimenti online domani nel servizio video dedicato e la prossima settimana nell'uscita de L'Appennino Camerte.
GS
f.u.
(Premio per l'istituto Leopardi di Sarnano)
(Premio per la Tacchi Venturi di San Severino Marche)
(Premio per l'istituto Filelfo di Tolentino)
(le domande dei ragazzi a Matteo Bocelli)
(Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli)
(Laura Biancalani, direttore della Andrea BocellI Foundation)
(Matteo Bocelli)
Abbiamo deciso di chiamare questo periodo Liberare le menti – operazione trasparenza. Questa settimana avvieremo tutte le procedure che devono essere messe in campo affinché le prossime elezioni si svolgano senza coercizione, in modo libero, senza operazioni elettorali che sicuramente hanno deviato il volere di ogni libero cittadino. Hanno elargito – conclude accusando i vincitori - 90mila euro negli ultimi 30 giorni”.
GS
Si è svolta a Roma, al Palazzo del Quirinale, la cerimonia di conferimento delle onorificenze agli Alfieri della Repubblica, giovani nati fra il 1999 e il 2008 che si sono distinti come "costruttori di comunità attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali". Tra i 29 nuovi Alfieri della Repubblica c’è anche la sarnanese Elena Piergentili, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento a seguito della segnalazione fatta dalle insegnanti dell’Istituto Comprensivo "Giacomo Leopardi", da lei frequentato, “per – si legge nella motivazione - non aver perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco, nonostante le difficoltà vissute a causa del terremoto, continuando anche ad occuparsi della sorellina, che vive in condizioni di grave infermità, essendo per lei di grande aiuto". Emozionatissima Elena, accompagnata alla cerimonia dal papà Luca, dalle sorelle Anna e Lucia e dalla dirigente scolastica dell’Istituto “Leopardi”, Maura Ghezzi, ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Una grande emozione – le sue parole – per un riconoscimento che non mi aspettavo di ricevere. Sono davvero molto felice”. E alla domanda come vivrà ora i suoi impegni da Alfiere della Repubblica, la risposta è stata di una semplicità disarmante. “Continuerò a fare quello che ho sempre fatto e con lo stesso spirito”.
il momento della premiazione
il momento della premiazione
Elena e le sue sorelle Anna a sx e Lucia a dx, con l'attestato
Elena con le sorelle Anna e Lucia, il papà Luca Piergentili e la preside Maura Ghezzi del Comprensivo di Sarnano
tutti i ragazzi premiati..
Elena con il papà Luca
Cinque milioni di euro per la sistemazione della provinciale 120, la strada che collega Sarnano con Sassotetto. E' questo l'esito della Conferenza dei Servizi con l'approvazione del progetto esecutivo redatto dall'Anas per la sistemazione di un'arteria importante anche dal punto di vista del turismo. "Si tratta di un intervento importante - dichiara con soddisfazione il sindaco franco Ceregioli - che va a risolvere problemi annosi soprattutto legati alle valanghe e alla caduta di massi. Saranno realizzate opere di consolidamento delle scarpate e verrà prolungate anche il tunnel già esistente. Si tratta di un progetto davvero importante considerata l'importanza che Sassotetto riveste per Sarnano".
un tratto di strada interessato..
durante la cronoscalata del Trofeo Scarfiotti
E' una prima, quella a Sarnano, per La Rassegna Parlare Futuro.Lezioni D'Autore. Una tappa nella splendida città alle pendici dei Monti Sibillini, Sabato 26 gennaio alle ore17.30 , al Loggiato di Via Roma. Anche la meravigliosa location sembra cospirare per una serata memorabile all'insegna della Passione. Sarà Paolo Crepet , l'illustre psichiatra e sociologo, l'ospite della serata. Allievo di Franco Basaglia, ha vissuto i giorni gloriosi in cui il suo maestro, con una sorta di rivoluzione copernicana, ha cambiato la visione tradizionale della malattia mentale, aprendo i manicomi e dando il via all'approvazione della legge 180. Paolo Crepet è nato a Torino il 17 settembre 1951. Nel 1976 ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova. Ha perfezionato i suoi studi in psichiatria a Aarhus , Londra, Oxford , Nottingham, Mannheim , Ginevra , Praga , Chandigar, New Dehli e Agra. Nel 1980 ha conseguito la Laurea in Sociologia presso l’Università di Urbino e nel 1985 si è specializzato in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova. Tuttora ricopre cariche importanti nel mondo della ricerca e dell'applicazione delle cure psichiatriche in Italia ed in Europa. E' scrittore di numerosi saggi ed editorialista in diversi quotidiani e settimanali.
L'intervento di Crepet sembra concludere nel migliore dei modi una rassegna, Parlare Futuro, all'insegna della follia intesa come possibilità per l'essere umano di far agire non solo la sua capacità di raziocinio, ma, anche e soprattutto, quelle forze che esorbitano il dato empirico, che smarginano e destabilizzano i recinti circoscritti della divina ratio, quella stessa ragione basata sul principio di causalità e non contraddizione, quella ragione che ci salvaguarda dall'angoscia dell'imprevedibile. Ma, forse, è giunta l'ora di tentare il mare aperto, di abbandonare gli ormeggi sicuri e confortevoli per tentare l'ignoto e il mistero. E la passione, argomento principe dell'ultimo libro di Paolo Crepet, sembra appunto inneggiare alle forze primigenie e irrazionali dell'essere umano, quelle stesse potenzialità che permettono una visione di futuro, una prospettiva altra sul reale. Paolo Crepet dopo aver preso atto dell'estinguersi della passione " come sfida lanciata al mondo e a se stessi per continuare a migliorarsi, a sperare, a sognare e poiché, senza passione, non c’è una vita vera né una visione del futuro, in primo luogo del proprio-il noto psichiatra asserisce- che l’unico modo per non arrendersi a questa perdita è invocarla, provocarla, inseguirla, raccontarla." Ed è quello che fa attraverso un inventario di storie e testimonianze fra cui tre esempi di grande passione come Renzo Piano, Alessandro Michele e Paolo Fresu..