È un trentesimo compleanno molto particolare, quello della matelicese Ismaela Bonfrate: lei, infermiera, lo passerà infatti nel reparto di terapia intensiva del Covid Hospital di Camerino al fianco di coloro che stanno lottando contro il Coronavirus, e pertanto ha pensato che quest’anno sarebbe bello che il regalo lo ricevessero i suoi pazienti e non lei; a tal fine ha lanciato una raccolta fondi sul sito www.gofundme.com: “Per questo mio compleanno così importante, trent’anni, mi piacerebbe ricevere un regalo particolare - scrive sul sito - Per chi non lo sa, lavoro come infermiera presso la rianimazione del Covid Hospital di Camerino.
I miei pazienti sono lontani da casa e non possono ricevere il supporto affettivo dei propri cari: con il mio gruppo di lavoro cerchiamo di garantirgli una videochiamata alla famiglia, non appena i ritmi lavorativi ce lo consentono. Con questa raccolta fondi vorrei riuscire ad acquistare umo Smartphone con auricolari che garantisca una buona visione e una buona acustica, visto che l'unico che abbiamo non si sente bene. Far vedere il proprio caro in ospedale ai familiari a casa e magari far ascoltare loro la sua voce dopo che è stato intubato è un emozione indescrivibile. Credo che questi ammalati abbiano il diritto di sentirsi garantito il supporto familiare attraverso questi unici mezzi consentiti. Spero riusciate a farmi questo regalo. Grazie a tutti”.
Alessio Botticelli
I miei pazienti sono lontani da casa e non possono ricevere il supporto affettivo dei propri cari: con il mio gruppo di lavoro cerchiamo di garantirgli una videochiamata alla famiglia, non appena i ritmi lavorativi ce lo consentono. Con questa raccolta fondi vorrei riuscire ad acquistare umo Smartphone con auricolari che garantisca una buona visione e una buona acustica, visto che l'unico che abbiamo non si sente bene. Far vedere il proprio caro in ospedale ai familiari a casa e magari far ascoltare loro la sua voce dopo che è stato intubato è un emozione indescrivibile. Credo che questi ammalati abbiano il diritto di sentirsi garantito il supporto familiare attraverso questi unici mezzi consentiti. Spero riusciate a farmi questo regalo. Grazie a tutti”.
Alessio Botticelli