“Abbiamo, come Marche, tutte le carte in regola per essere la prima regione Italiana per il biologico, giusto quindi andare avanti uniti e più competitivi sui mercati”.

Sono queste le parole con le quali il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, ha commentato l'annuncio del vicepresidente regionale Mirco Carloni che ha presentato i nuovi criteri per il riconoscimento dei Distretti del cibo annunciando un sistema unico per il biologico, chiamato a valorizzare al massimo questo comparto che caratterizza la nostra regione, ai vertici italiani per incidenza sulle superfici agricole.

In tutti i nostri territori – prosegue Fucili - dalla costa all'entroterra ci sono molte imprese che già da decenni operano in regime bio, dalla coltivazione di cereali e foraggi, alla gestione dei pascoli. Nella zona di Matelica abbiamo molte aziende vitivinicole e anche lungo le aste fluviali del Potenza e del Chienti anche diverse aziende orticole fanno vendita diretta di prodotti biologici. La stessa zootecnia, compresa la filiera avicola sia da carne che da uova, che può già contare su una larga diffusione di produzioni dedicate di cereali e leguminose per mangimi, potrebbe trarne giovamento distinguendosi dal convenzionale, valorizzandosi così sul mercato. Il Distretto unico potrebbe avere anche questa finalità”.






















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