Maxi sequestro di stupefacenti da parte della Guardia di finanza di Civitanova Marche. Denunciato un ventottenne, requisiti cinquanta chili di droga. L’operazione dei finanzieri si è sviluppata tra la città rivierasca e il fermano.

L’indagine dei militari è nata nel corso degli ormai consueti controlli all’interno dei magazzini di società che si occupano di spedizioni nel territorio. Come in altre occasioni, le operazioni di controllo hanno previsto l’impiego dei cani antidroga. Nel corso di uno di questi sopralluoghi, i finanzieri hanno intercettato diversi alcuni colli pronti alla spedizione. I militari hanno potuto approfondire i controlli grazie al benestare dell’Autorità giudiziaria, rinvenendo così circa cinquanta chili di marijuana. Il sequestro è stato comunque rimandato: i finanzieri hanno preferito attendere, in modo da stringere il cerchio anche intorno ai responsabili del traffico.

Le fiamme gialle hanno quindi proseguito la loro indagine, seguendo a debita distanza e in incognito il corriere che avrebbe dovuto portare a termine la consegna. Un volta arrivati a destinazione sono intervenuti proprio nel momento del ritiro dei pacchi da parte del destinatario, un ventottenne italiano residente nel comune di Porto Sant’Elpidio. A questo punto è scattato il sequestro dello stupefacente e la denuncia nei confronti del giovane per possesso di stupefacenti a fini di spaccio.
Tre patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza e la segnalazione alla Prefettura di tre consumatori di stupefacenti. È il bilancio dei controlli effettuati negli ultimi due giorni dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Macerata. Nel centro della città i militari hanno infatti fermato tre ragazzi residenti a Macerata per procedere con la perquisizione personale. Una perquisizione dagli esiti positivi: i giovani sono stati infatti trovati in possesso di hashish ed eroina, sostanze che i militari hanno ritenuto essere per uso personale. Per i tre ragazzi è scattata la segnalazione alla Prefettura come assuntori di stupefacenti.

Controlli anche sulle strade della città. Ai diversi posti di blocco sono stati fermati tre automobilisti che all’etilometro hanno fatto segnare valori oltre la soglia consentita. Il tasso alcolemico era in tutti e tre i casi superiore allo 0,8 grammi per millilitro. I tre sono stati denunciati alla Procura della Repubblica ed è stata quindi loro ritirata la patente di guida. Oltre a questo i militari hanno provveduto anche al sequestro delle vetture.

l.c.
Dovrà scontare una pena residua di due mesi l’uomo arrestato dai carabinieri della Stazione di Urbisaglia domenica scorsa. L’uomo, un 31enne di Colmurano, era stato arrestato dai militari nel settembre del 2017 per il reato di rapina: aveva minacciato la madre e i nonni nel tentativo di ottenere duecento euro per poter comprare eroina. I carabinieri lo avevano arrestato in flagranza di reato, proprio pochi attimi prima che la situazione degenerasse: al momento del loro arrivo, infatti, l’uomo stava minacciando i parenti con un coltello. Da allora ha scontato una parte della condanna, mentre ora passerà i due mesi rimanenti nel carcere di Fermo.
Acquista online 390 grammi di marijuana, pagando con bitcoin. Arrestato, un ventunenne, mentre ritira il pacco dal corriere.
A compiere l'operazione i finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche, in azione con il supporto della Tenenza di Camerino.
Nell’ambito della costante attività di monitoraggio delle merci, giacenti nei magazzini di corrieri espressi ubicati nella provincia, i militari della Compagnia di Civitanova Marche hanno effettuato, con l’ausilio dell’unità cinofila, un controllo sommario ed esclusivamente esterno dei colli per verificare l’eventuale occultamento, al loro interno, di sostanze stupefacenti.

Alla luce dell’insistente segnalazione di un plico proveniente dall’Olanda, depositato in uno dei magazzini, da parte del cane antidroga Edir, i finanzieri hanno proceduto all’apertura della corrispondenza oggetto di alert, constatando la presenza, al suo interno, di 390 grammi di marijuana, contenuta in confezioni termosaldate.

Le fiamme gialle hanno adottato una speciale tecnica di investigazione, la cosiddetta “consegna controllata”, che consente di differire il sequestro dello stupefacente, in modo da poter acquisire importanti ed ulteriori elementi probatori, così da individuare i responsabili dei reati di traffico o spaccio delle sostanze vietate ed assicurarli alla giustizia.

In pratica, i finanzieri, dopo aver cautelato lo stupefacente al Comando di appartenenza, hanno riconfezionato il plico inserendo un involucro contenente materiale generico dello stesso peso complessivo di quello originale e hanno proceduto, in incognito e a debita distanza, per non destare sospetti, a “scortare” il corriere sino alla consegna del plico, effettuata a Camerino, all’indirizzo specificato.
Operazione che ha permesso di arrestare in flagranza di reato l'acquirente, un ventunenne italiano.

L’uomo ha da subito ammesso di aver ordinato il quantitativo di marijuana rinvenuto dai finanzieri, ammettendo di averlo acquistato online e pagato in bitcoin (criptovaluta). Sono state quindi eseguite, con la collaborazione dei militari della Tenenza di Camerino, perquisizioni domiciliari a casa dell’arrestato e di altri due coetanei, in quanto anch’essi coinvolti nell’acquisto dello stupefacente, i quali sono stati denunciati a piede libero.



È stato arrestato ieri pomeriggio, dai carabinieri di Camerino, un 42enne residente a Matelica, a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.

L’uomo, pregiudicato per delitti inerenti il traffico di sostanze stupefacenti e già condannato ad una pena di anni 7 e 9 mesi, era sottoposto a provvedimento di affidamento in prova con obbligo di permanenza notturna, nella propria abitazione.

Il 42enne era più volte incorso in numerose violazioni delle prescrizioni imposte dal tribunale di sorveglianza di Ancona ed il 30 gennaio scorso era stato sorpreso dai carabinieri in possesso di cocaina e di un coltello a serramanico.

Per questo motivo era stato denunciato in stato di libertà.

L’ufficio di sorveglianza di Macerata, valutati gli atti trasmessi dai carabinieri della compagnia di Camerino, anche alla luce dell’ultimo episodio di cui il pregiudicato si era reso protagonista, ha revocato l’affidamento in prova, disponendo pertanto la custodia cautelare in carcere.

Ieri pomeriggio, l’uomo è rintracciato nella sua abitazione di Matelica ed arrestato.

GS
Si intensificano, in occasione delle festività natalizie, i controlli delle forze dell’ordine a contrasto dei fenomeni di spaccio.

Nella mattinata di ieri, i poliziotti della Questura di Macerata hanno arrestato un cittadino albanese per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Il fermato è stato intercettato a Cupramarittima mentre viaggiava in macchina.

L’uomo, un quarantenne, ha dato subito segnali di nervosismo, stato d’animo spiegato da quanto rilevato nella perquisizione dell’auto: oltre cinque chili di marijuana, confezionata e pronta alla vendita, presumibilmente in occasione delle festività natalizie.

Il quarantenne, arrestato in flagranza di reato, è detenuto ora nel carcere di Fermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

red.
Maxi operazione dei carabinieri contro lo spaccio di sostanze stupefanti è terminata nelle prime ore di questa mattina con l'arresto di 24 persone, pakistani e afghani, domiciliati in diverse regioni del centro Italia, responsabili, a vario titolo, del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il blitz è stato messo in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata, insieme a colleghi dei Comandi Provinciali di Fermo, Teramo, Roma e Latina, con il supporto di un velivolo del Nucleo Elicotteri di Pescara, del personale dei Nuclei Cinofili di Pesaro e Chieti, dando esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Macerata, Giovanni Maria Manzoni.

L’operazione giunge a conclusione di un’intensa e complessa attività d’indagine, denominata “DARAGA”, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Giovanni Giorgio, che ha permesso di disarticolare una filiera criminale, operante in tutto il territorio provinciale, costituita da cittadini pakistani ed afghani – alcuni dei quali presenti sul territorio nazionale irregolarmente -  che agiva avendo come principali basi logistiche, utilizzate anche per l’occultamento della sostanza stupefacente da tagliare, l'Hotel House di Porto Recanati,  nonché un casale nel comune di Montecassiano ed un’abitazione di Potenza Picena. I soggetti erano specializzati in attività di taglio e spaccio di eroina.

Le indagini sono iniziate a settembre 2019, a Potenza Picena, quando le attenzioni degli carabinieri del Nucleo Investigativo di Macerata si sono concentrate su uno degli attori protagonisti della vicenda, M.A, pakistano pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti. 
Con l’aiuto di alcuni connazionali, l'uomo faceva giungere da fuori regione la sostanza stupefacente che, una volta tagliata e confezionata, veniva immessa sul circuito e sul mercato all’ingrosso e al dettaglio.
Le investigazioni hanno anche altresì permesso d’individuare diversi canali di approvvigionamento della droga proveniente dall’Afghanistan e dal Pakistan, che giungeva in Italia tramite la Grecia, seguendo la rotta balcanica privilegiata dai corrieri. I soggetti si rifornivano anche da alcuni mercati presenti sul territorio italiano, al di fuori delle Marche. Per eludere eventuali controlli, l’eroina pura arrivava in provincia impacchettata all’interno di confezioni di prodotti dolciari, barrette di cioccolato, confezioni di caramelle, termosaldate, identiche per fattezze, peso e dimensioni alle originali, o trasportata dai “corrieri” che viaggiano con mezzi pubblici e la occultavano all’interno di bagagli, sotto la suola delle scarpe, o, in alcuni casi, grazie a degli “ovulatori”, la ingerivano direttamente.

Oltre alle 24 persone di cui tratta la misura cautelare di questa mattina, durante le indagini, durate oltre un anno, sono state arrestate altre 16 persone in flagranza di reato e deferite in stato di libertà altre 14. Sono stati, inoltre,  sequestrati 6 Kg e 100 g di Eroina Pura che, se avesse raggiunto i mercati di consumo, tagliata (con rapporto di uno a quattro) e divisa in circa 100.000 dosi, avrebbe determinato guadagni pari a circa 2 milioni di euro. Inoltre, grazie alle numerose testimonianze dei consumatori, si è ricostruito l’ingente giro d’affari creato dagli arrestati che, solo nel corso dell’anno 2019, avrebbe fruttato oltre 500.000 euro. La maggior parte dei proventi dell’attività di spaccio veniva reinvestita per l’acquisto di ulteriore sostanza stupefacente e per il sostentamento di tutti gli indagati in Italia.

GS

*Nella foto la colonna di auto dei carabinieri in azione stamattina
Beccati dai carabinieri liberi dal servizio mentre spacciavano eroina. È accaduto ieri pomeriggio Corridomnia Shopping Park dove due carabinieri erano impegnati negli acquisti di Natale quando hanno riconosciuto un giovane nigeriano domiciliato a Fermo, già segnalato in passato come presunto spacciatore di stupefacenti, seguito a breve distanza da un altro connazionale al quale dopo poco ha consegnato un piccolo involucro che prendeva dalla bocca.

Immediatamente i militari hanno chiesto l'intervento dei colleghi.

I militari hanno assistito alla cessione di singole dosi di droga a due ragazzi di Corridonia e di Petriolo i quali, fermati dopo l’acquisto mentre si stavano allontanando dal parco commerciale alla guida delle rispettive autovetture, consegnavano subito la dose di eroina appena acquistata dai due stranieri dichiarando di averla pagata 30 euro ciascuno.

I due spacciatori, bloccati dopo le veloci cessioni di sostanza stupefacente, sono stati trovati in possesso di altre 13 dosi di eroina che nascondevano in bocca e del ricavato della precedente attività di spaccio pari a 457 euro.

La successiva perquisizione domiciliare effettuata a Fermo ha poi consentito il recupero di altri 5 grammi circa di eroina già suddivisa in 9 dosi pronte per la vendita e di ulteriori 2.500 euro.

La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre per i due giovani nigeriani il magistrato di turno alla Procura della Repubblica al Tribunale di Macerata ha disposto gli arresti domiciliari a Fermo in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

GS
Sono scattati gli arresti domiciliari per due giovani ventenni italiani, uno studente e l'altro operaio, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di San Severino Marche e dei Comuni vicini dove vendevano droga (principalmente marijuana) soprattutto a loro coetanei. 

Si è conclusa così una brillante operazione da parte dei militari della Stazione dei Carabinieri di San Severino Marche e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino che martedì scorso hanno eseguito le due ordinanze di custodia cautelare.

L'indagine è scaturita da alcuni controlli eseguiti lo scorso maggio a San Severino dai militari della locale stazione, durante i quali i due giovani, fino ad allora insospettabili ed incensurati, sono stati trovati in possesso di marijuana già pronta per la vendita e di bilancini di precisione.
Al termine di una lunga e complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire due anni di attività di spaccio portata avanti dai due, durante i quali avrebbero guadagnato circa 140mila euro dalla vendita di oltre 9 kg di marijuana e di circa un etto di cocaina.

Da quanto ricostruito dai militari, inoltre, i due rappresentavano un punto di riferimento per lo spaccio settempedano durante il periodo della quarantena. Le ordinanze di custodia sono state emesse dal Gip.

Ma la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti non si è fermata a San Severino ed ha portato alla perquisizione domiciliare nei confronti di un cittadino italiano, disoccupato e ventenne, residente in provincia di Macerata.
Anche grazie al fondamentale fiuto del cane One del Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro, i militari di Tolentino hanno ritrovato un modesto quantitativo di hashish e di marijuana in possesso del giovane, nonchè un bilancino di precisione e 5.850 Euro in contanti, ritenuti il provento dell'attività di spaccio.
Il giovane è stato denunciato a piede libero.

GS
Detenzione ai fini di spaccio, 23enne in manette a Porto recanati.
Continuano i controlli della Stazione Carabinieri della città rivierasca che, collaborati dai militari di rinforzo della Squadra di Intervento Operativo del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno fermato al tramonto di ieri una Skoda Fabia con a bordo cinque giovani del posto, due dei quali sono stati sorpresi con sostanza stupefacente.

L’attività di ricerca sul posto e la successiva perquisizione domiciliare ha consentito di trovare nella disponibilità di uno di loro numerose dosi di droga: quaranta grammi di marijuana, due di cocaina e due di hashish, oltre ad un bilancino di precisione e  strumenti per il confezionamento delle sostanze.

Sono scattate  quindi le manette per un 23enne portorecanatese per le ipotesi accertate nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e portato agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina dinanzi al Tribunale di Macerata.

L’altro giovane, un suo coetaneo del posto, è stato invece segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo della Prefettura di Macerata come assuntore di stupefacenti, poiché deteneva una dose di cocaina di circa mezzo grammo appena acquistata per uso personale.

GS
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