Prosegue la lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti: intorno a mezzogiorno di ieri i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Macerata hanno arrestato un 22enne nigeriano,  già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I militari, in servizio antidroga in abiti borghesi nelle zone note per essere frequentate da tossicodipendenti del posto, hanno riconosciuto un ragazzo di colore, già noto per precedenti analoghi, mentre sostava in apparente attesa nei giardini Belvedere Sanzio della città.
Subito controllato, il giovane è stato trovato in possesso di 39 dosi di eroina termosaldate in palline di cellophane pronte per essere spacciate e riposte in un calzino da uomo che aveva nascosto tra i rami dell’albero sotto cui si trovava.

Il giovane nigeriano è stato arrestato con udienza di convalida fissata per oggi al Tribunale di Macerata, mentre la droga, che avrebbe fruttato oltre mille euro, è stata sequestrata.

GS
Droga nell'auto e a casa. Denunciati due giovani settempedani. È finita così una operazione dei carabinieri di San Severino che, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno fermato un'auto con due giovani a bordo.
All'interno del mezzo i militari hanno trovato una busta di cellophane con circa 25 grammi di marijuana.
Lo stupefacente era nella piena disponibilità del proprietario dell'auto: un ventenne.
Durante la successiva perquisizione dell'abitazione sono poi stati trovati un bilancino di precisione e quasi 300 bustine in cellophane utili per poter confezionare la sostanza stupefacente.
La perquisizione è stata estesa anche al passeggero, un altro ventenne settempedano: all'interno della sua abitazione sono stati trovati altri 35 grammi di marijuana, nonché un bilancino di precisione ed altro materiale utile al confezionamento delle dosi. Entrambi i giovani sono stati denunciati a piede libero per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

GS
Artigiano con 4 dosi di eroina e droga in casa. Deunciato e multato per il mancato rispetto del decreto sull'emergenza saitaria.
È l'esito dell'operazione dei Carabinieri di Cingoli che ieri, durante i controlli svolti in località Tremoline per contrastare il diffondersi dell’epidemia in atto, hanno fermato un artigiano del posto in transito alla guida del proprio autocarro, in possesso di 4 dosi di eroina, acquistate, a suo dire, poco prima a Macerata.

Successivamente è stata perquisita anche l'abitazione e, nel garage, all’interno di un armadietto, sono stati trovati altri 4 involucri di cellophane del peso di 0.6 grammi ciascuno, uno dei quali aperto e parzialmente consumato, per un totale di altri 2,2 grammi di eroina, oltre ad un bilancino elettronico di precisione.

L'artigiano è stato denunciato all’autorità giudiziaria per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché multato per l’inosservanza del divieto di movimento senza giustificato motivo.

GS
In giro al parco con la droga addosso. Sono stati multati e segnalati come tossicodipendenti i due ventenni di San severino, già noti alle forze dell'ordine, che ieri pomeriggio sono stati scoperti dai militari della Radiomobile di Tolentino al Parco Isola D'Istria della città.
I due ventenni sono stati identificati e perquisiti: avevano addosso una modica quantità di hashish.
Uno dei due aveva appena finito di preparare uno spinello in modo da poterlo fumare in compagnia dell'amico.
Ai due giovani è toccata una multa di 400 euro ciascuno, per aver violato le disposizioni del DPCM e sono stati segnalati come tossicodipendenti alla Prefettura di Macerata.

GS
“Non esistono super donne o super eroi ma persone che si impegnano per gli altri”.

Con queste parole il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Michele Roberti, ha ringraziato i comandanti di stazione e i militari della provincia in occasione dei saluti di Natale al teatro La Filarmonica.

"Un’istituzione funziona indipendentemente da chi la dirige - ha affermato - e anche quest’anno, come quello precedente, abbiamo ottenuto ottimi risultati grazie all’impegno di tutti. Grazie al Prefetto e al Procuratore per la vicinanza e le istruzioni”.

Il bilancio è estremamente positivo rispetto a quello del 2018, annata di certo non semplice. A partecipare anche il Prefetto, Iolanda Rolli e il Procuratore Giovanni Giorgio. 

L’attività preventiva e repressiva ha portato i suoi frutti: rispetto al 2018 c’è stata una importante flessione del numero totale di reati in provincia diminuiti del 15 per cento (da 8.590 nel 2018 a 7.304 nel 2019). L’Arma ha proceduto per 6.912 reati (il 90 per cento di quelli avvenuti in provincia) e dalle analisi emerge un calo evidente per i reati predatori che segnano un meno 17 per cento per quelli in abitazione (passati da 721 a 601), meno 22 per cento quelli con destrezza (da 253 a 198), 26 per cento quelli ai danni di esercizi commerciali (da 251 a 186), 33 per cento quelli su auto in sosta (465 a 311) e 34 per cento i furti di macchine  (da 149 a 99). 

Sono 130 le persone arrestate e 1.954 quelle denunciate.

Nel 2019 l’Arma, fra le altre cose, si è concentrata nell’incrementare l’attività di prevenzione e controllo del territorio da parte delle Stazioni con complessivamente 15.630 servizi. 

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Ciò che desta maggior preoccupazione è sicuramente lo spaccio, specie tra i giovani. In provincia, l’Arma ha proceduto al sequestro di oltre 5 kg di cocaina, mezzo chilo di eroina, 4 kg di hashish e 10 kg di marijuana. Tra le attività antidroga più significative (58 sono state le persone arrestate e 106 quelle denunciate) si citano l’arresto a Norimberga dopo un’indagine del Reparto Operativo, comandato dal tenente colonnello Walter Fava, di un nigeriano latitante resosi autore di 1.250 cessioni tra eroina e marijuana a Macerata a cavallo tra il 2017 e il 2018, oggi in carcere a Rebibbia (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/7960-nigeriano-arrestato-in-germania-per-attivita-di-spaccio-a-macerata-estradato-in-italia?fbclid=IwAR0ZHJVL2_oSHEO9GiBgD-u-08i23K4L9TfessMoGQcs5iX5p0_yS_b9rME); l’arresto di un 33enne tolentinate trovato in possesso di 720 grammi di cocaina, suddivisi in dosi e 1.500 euro in contanti, effettuato dal Reparto Operativo; l’arresto, da parte della Compagnia di Tolentino, di una coppia trovata in possesso di 560 grammi di hashish e numeroso altro stupefacente tra LSD, ecstasy, anfetamina, oppio e chetamina, oltre a 2.680 euro quale provento dello spaccio; l’arresto di 4 persone indagate dai Carabinieri di Cingoli e della Compagnia di Macerata, per aver effettuato oltre 500 cessioni di stupefacenti, per complessivi 300 grammi di cocaina, 1,5 chili di hashish e 1,5 chili di marijuana; l’arresto a Cingoli, da parte della locale Stazione unitamente a quella di Appignano, di due 20enni (uno del posto e l’altro di origini marocchine), per aver ceduto, in concorso tra loro, a più riprese, da novembre 2018 ad aprile 2019, hashish e marijuana per complessivi 1,7 chili con un volume di affari di circa 13mila euro (http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/8653-spaccio-vicino-alle-scuole-e-ai-giardini-in-manette-due-20enni); l’arresto, a Serravalle del Chienti, da parte dei militari della Compagnia di Camerino, di due persone per spaccio di stupefacenti, trovati in possesso di 200 grammi di marijuana suddivisa in dosi oltre a 7 grammi di ketamina e MDMA. Nella circostanza sono anche stati denunciati altri tre giovani trovati in possesso di circa 90 grammi di marijuana e 40 grammi di hashish e segnalati al Prefetto di Macerata 25 giovani quali assuntori; l’arresto, a Macerata, da parte del NORM della Compagnia di Tolentino di due marocchini pregiudicati, per aver ceduto, dal 2013, 10,3 chili di marijuana, 2,5 chili di hashish e 10 grammi di cocaina, per un valore di circa 80mila euro. Nel contesto venivano segnalati alla Prefettura di Macerata 12 clienti abituali, di cui 3 minorenni, per uso personale di stupefacenti; l’arresto alla stazione di Civitanova di un cittadino pakistano, richiedente asilo, per spaccio di stupefacenti, trovato in possesso di 300 grammi di eroina.

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Tante le attività delle tipologie più diverse tra cui, senz’altro è da menzionare l’attività investigativa condotta dal Reparto Operativo che ha portato, lo scorso 29 maggio, alla condanna di Innocent Oseghale all’ergastolo (http://www.ansa.it/marche/notizie/2019/05/29/pamela-ergastolo-per-oseghale_64825ec4-411a-4ecf-bf0b-4acaeab6060a.html) perché ritenuto colpevole dell’omicidio di Pamela Mastropietro, nonché di violenza sessuale, vilipendio, occultamento e soppressione di cadavere. Per ultimo, è della scorsa settimana la sentenza di condanna all’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi a carico del cittadino pakistano Riaz Mouhammad (http://www.ansa.it/marche/notizie/2019/12/04/ragazza-pakistana-ergastolo-a-padre_daaa32d8-1a8e-48a7-a4a8-50937103aafc.html), resosi responsabile dell’omicidio volontario della figlia 20enne, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale su minori. In questo caso, le indagini sono state seguite dai Carabinieri della Stazione di Recanati con il Reparto Operativo. Un’attenzione particolare è stata indirizzata a tutela delle fasce deboli, sempre più spesso vittime di violenze di genere e al contrasto al Caporalato. 

“Non possiamo negare - è tornato a dire Roberti - che la provincia sia sicura.  E se noi creiamo sicurezza, la stampa contribuisce alla percezione della sicurezza. Ai carabinieri che a Natale saranno per strada rivolgo l’invito a bussare alle porte di chi è più solo perché il compito dell’Arma è anche portare consolazione”.

In ultimo il colonnello ha fatto riferimento alla situazione post sisma: il comando provinciale conta 10 stazioni e un comando compagnia inagibili in tutta la provincia e di cui ancora non sono partiti i cantieri per la ricostruzione: “Per la caserma di Camerino, a breve dovremmo firmare un protocollo d’intesa. Considero eroi quei carabinieri che da tre anni lavorano e vivono nei container, come le popolazioni. Rispetto all’anno scorso almeno sappiamo chi ricostruirà le caserme e dove e mi auguro che entro fine 2020 si possa vedere qualche cantiere”.

Di seguito alcuni link relativi alla Caserma di Camerino

http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9480-caserma-dell-arma-sborgia-esige-risposte-chiare-e-veloci
http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9485-caserma-gentilucci-meno-toni-perentori-piu-atti-concreti
http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/9492-caso-caserma-e-da-gentilucci-che-attendiamo-concretezza
http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/9697-carabinieri

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Gaia Gennaretti
E' finito in manette uno studente 19enne bosniaco, residente a Tolentino, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti.
L'operazione è stata portata a termine ieri sera dai militari del Norm di Tolentino: erano circa le 21.30 quando nel piazzale antistante la stazione ferroviaria i carabinieri hanno notato il giovane vagare senza meta, mentre si aggirava con fare sospetto.
I militari, insospettiti dal comportamento del 19enne, hanno deciso di procedere con il controllo: subito lo studente ha tentato di allontanarsi a piedi, ma una volta raggiunto dai carabinieri è stato perquisito. Sono stati così sequestrati 80 grammi di hashish, un bilancino elettronico di precisione e un cellulare.
Il giovane, con precedenti di polizia per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito in direttissima previsto per questa mattina.

GS
Continua senza sosta l’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti da parte Guardia di Finanza di Porto Recanati. Sequestrati circa 60 grammi di eroina in possesso a due cittadini extracomunitari al termine di una operazione all'Hotel House.
Nei giorni scorsi, in due distinti servizi di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, i militari hanno controllato, nelle aree comuni dell'Hotel House, due pakistani, entrambi di 32 anni, con precedenti specifici per spaccio, trovati in possesso di 60 grammi circa di eroina. La sostanza è stato sequestrata, mentre i due  sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Macerata.

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Inoltre, per uno dei due  è stata rigettata la domanda di protezione internazionale ed è stato ritirato il passaporto rilasciato dall'Autorità della Repubblica Islamica del Pakistan. 

Sequestrato anche denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio. 

GS
Con l’inizio della stagione estiva e del divertimento dei giovani, sempre alla ricerca di feste e attività, soprattutto lungo la costa, torna l’attenzione al problema dell’alcool e delle droghe.

“Alza la testa...non il gomito”, il progetto attuato dalla Cooperativa Sociale PARS “Pio Carosi” Onlus, in collaborazione con il Dipartimento per le Dipendenze patologiche dell’Area Vasta 3 di Civitanova Marche, scende in campo anche quest’anno.

Una idea volta alla prevenzione del disagio giovanile, nei diversi contesti di svago. Si rivolge a tutti i giovani che frequentano discoteche, pub, feste, lungomare della riviera marchigiana per informarli e sensibilizzarli riguardo i vari rischi legati all'uso e abuso di alcool e droghe.

               L’équipe che realizza le diverse iniziative è composta da “operatori di strada” della PARS che si confrontano con i giovani negli eventi estivi della zona e fuori dalle discoteche per spiegare i rischi ed i danni dell’uso ed abuso di alcool e droghe, scegliendo strategie comunicative efficaci e mirate per diffondere una cultura della prevenzione e promozione della salute.

            Negli stand allestiti, gli operatori interagiscono con i giovani somministrando test, offrendo opuscoli informativi, gadgets accattivanti ed originali, allestendo una piccola area relax all'interno dello stand e, soprattutto, offrendo la possibilità di effettuare il test dell’etilometro per esaminare il tasso alcolemico ed eventualmente valutare gli effetti subiti, al fine di dissuadere ad una eventuale guida in condizioni di rischio .

            “La realizzazione del progetto – spiegano - è resa possibile grazie alla sinergia fra operatori pubblici, operatori della Cooperativa Sociale, Amministrazioni Comunali delle località coinvolte e gestori dei locali , che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa”.

GS

Un altro colpo alla rete di spaccio del territorio messo a segno dai carabinieri della Compagnia di Camerino. L’indagine, denominata operazione “Vespri“, ha smantellato una nuova piazza di spaccio. Tre le persone arrestate nella serata di ieri a Matelica, uno dei quali recidivo in quanto era già finito in manette lo scorso 13 marzo. Sequestrato un chilo di sostanze stupefacenti.  Oltre 20 i carabinieri del comando chiano eseguito diverse perquisizioni personali e domiciliari. Le indagini hanno preso le mosse dalle segnalazioni di alcune mamme preoccupate della possibilità da parte di giovani di potersi procurare la droga che veniva spacciata anche nei pressi degli istituti scolastici. Non soltanto Matelica, ma anche Castelraimondo e Camerino le piazze dello spaccio.

 L’indagine, già avviato a partire dal mese di febbraio 2019, si è sviluppato a seguito dell’arresto in flagranza di reato, il 13 marzo, di un ventenne di origine macedone, Zudie Jasharovsky,  Che nel corso di una perquisizione nella propria abitazione era stato trovato in possesso di un etto di marijuana e oltre 1500 € in contanti.  Dalle attività che si sono sviluppate emerso fin da subito che l’ingente quantitativo di stupefacente, da cui si sarebbero potute ricavare un centinaio di dosi per un valore stimato in oltre 1000 €, non era altro che una piccola parte di un ben più vasto florido mercato alimentato dalle inesauribile richieste dei numerosi giovani tossicodipendenti. 

 Dopo il primo arresto Jasharovsky,  Che aveva patteggiato una condanna ad un anno e 10 mesi di reclusione con sospensione della condizionale della pena,  aveva proseguito nel proprio disegno criminoso continuando a gestire la florida rete di spaccio alzando però la soglia dell’attenzione e mettendo in atto una scaltra strategia finalizzata ora ad eludere le attività investigative che inesorabilmente si sarebbero focalizzate sulla sua persona.  Dopo il primo arresto, il soggetto era solito muoversi in taxi e mai con una autovettura lui riconducibile per effettuare le consegne dello stupefacente alla clientela ed occultarlo  in località sempre differenti. I militari hanno quindi dovuto ricorrere a metodi tradizionali di investigazione,  quali osservazioni e pedinamenti, per individuare di volta in volta i nuovi imboschi. 

 Ieri pomeriggio così, al termine di diversi giorni di attività,  I carabinieri sono riusciti ad individuare la località dove sarebbe stato presumibilmente occultato il narcotico e hanno predisposto un apposito servizio di appiattamento nel bosco di Canfaito  Dove la notte precedente era stata osservata la presenza del soggetto interessato. Gli appostamenti sono iniziati alle prime ore del mattino e sono per durate fino al tardo pomeriggio quando Jasharovsky è  arrivato accompagnato da un taxi e da un altro soggetto, Giovanni d’Antonio, ventenne con precedenti specifici e residente a Matelica, anche lui arrestato per concorso nell’illecita  attività di spaccio. 

 Le successive indagini hanno permesso di individuare un terzo soggetto riconducibile ai primi due arresti. Quindi si è proceduto ad una nuova perquisizione domiciliare in seguito alla quale S.E. insospettabile 20enne albanese incensurato, è  stato trovato in possesso di mezzo chilo di marijuana nascosta in una cantina e pertanto arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio.

“Questi soggetti - ha spiegato il Capitano Roberto Nicola Cara - frequentavano i posti più vissuti dai giovani, quali vicoli del centro storico di Matelica, piazze e nei pressi delle scuole. Questa operazione è un ulteriore segnale dopo le due precedenti, “Rosa dei Venti” e “Diadema”. Il problema è persistente, una volta disarticolata una rete di spaccio se ne crea immediatamente un‘altra. La nota da sottolineare peraltro, è che Jasharovsky in occasione del suo primo arresto e del suo successivo rilascio aveva festeggiato in un locale e aveva commentato in maniera ironica un articolo su di lui apparso sui social. Tuttavia, tutti i nodi sono venuti al pettine”. Soddisfazione è stata espressa anche dal colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dell’Arma: “I militari hanno lavorato per giorni in territori anche isolati e impervi. L’operazione in questione è particolarmente importante poiché la marjiuana è una sostanza che di solito viene ceduta a giovanissimi che vengono così avviati al mondo della droga. C’è tutta una filiera che parte dall’Albania e arriva sui nostri territori e stiamo cercando di ricostruire questa rete. La cosa non è semplice - ha concluso - ma è una lotta continua che ogni giorno porta a sequestri, arresti e denunce”.

Gaia Gennaretti  

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Capitano Cara, Colonnello Roberti, Sottotenente Paolo Rinaldi Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Camerino
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È stato denunciato a piede libero un 24enne di Matelica, A.L., per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di marijuana. 

È stato beccato dai Carabinieri della locale stazione ieri intorno alle 18, durante alcuni controlli specifici organizzati ad hoc. Il ragazzo, nullafacente, ha già diversi precedenti penali anche specifici.

I militari hanno perquisito la sua abitazione dopo essere intervenuti poiché lo stesso, per futili motivi, aveva picchiato la madre poco prima.

Nella sua camera da letto sono stati ritrovati tre piante di marijuana dell’altezza di circa un metro e di due chili  di peso, e numerosi vasi in vetro al cui interno erano contenuti 600 grammi della stessa sostanza essiccata e circa 250 semi di canapa indiana.  

È stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio con ricovero all’ospedale di San Benedetto del Tronto perché già affetto da problemi di natura psichiatrica e in evidente stato confusionale.

g.g.

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