Portare avanti un mestiere antico, coniugarlo con l’innovazione e mantenere la qualità dei prodotti.

A spiegare come è possibile è stato Yuri Maggi, dell’azienda “Maggi e Vecchioni” di Serrapetrona, ieri presente al G20 per parlare del futuro del comparto primario mondiale.

“Abbiamo partecipato grazie a Copagri – dice Maggi – che ha voluto portare all’attenzione mondiale l’attività della nostra azienda autosufficiente al 100%”.

Si tratta di un’impresa biologica a conduzione familiare, fondata nel 1964 e radicata nel territorio da tre generazioni, che ha intrapreso con decisione la strada del rispetto dell’ambiente e dell’innovazione, pur nel rispetto della tradizione.

“Abbiamo puntato fortemente sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale – dice  - perchè siamo convinti che rappresenti il futuro del primario; la nostra azienda è completamente autosufficiente su tutte le lavorazioni, rappresentando in tal modo un vero e proprio esempio di ciclo chiuso. Abbiamo lavorato al biologico prima che nascesse la certificazione e autoproduciamo tutto il fabbisogno zootecnico e alimentare. Tutta la nostra energia elettrica prodotta dalla pala eolica viene utilizzata all’interno dell’azienda. Inoltre abbiamo due sorgenti di acqua per il fabbisogno idrico”.


Quella del G20 è stata l’occasione per l’impresa maceratese di farsi conoscere a livello mondiale e “sono emersi tanti spunti – confida Maggi - per sviluppare al meglio le possibilità da attuare fino al  2030 per la nuova programmazione dell’agricoltura. Ci saranno tante novità e tante accortezze per la salvaguardia dell’ambiente”.

Emergenza idrica e surriscaldamento globale sono stati quindi le problematiche a cui far fronte e da una piccola cittadina come quella di Serrapetrona sono arrivati tanti esempi di possibili soluzioni.

Alla base, però, non devono mai mancare il rispetto della tradizione e la qualità dei prodotti: “Abbiamo messo vita, anima e impegno, giorno dopo giorno, per continuare a portare avanti la storicità del prodotto marchigiano e la sua qualità – precisa il giovane agricoltore - . Perché abbiamo abbinato tradizione e innovazione mantenendo la qualità. È questo che ci ha permesso di alzare la testa dopo il sisma e la pandemia”.

GS
La lettera inviata dagli alunni della classe quarta della scuola primaria Salvo D'Acquisto di Camerino dovrebbe strappare un sorriso, ma si porta dietro una riflessione importante sulla pandemia, sulla scuola e sui bambini.
Gli studenti parlano, infatti, di una gita, un viaggio d'istruzione al museo egizio di Torino. Ma solo la fantasia e la fiducia nel futuro dei più piccoli possono evidenziare come sia possibile trarre il lato positivo da ogni cosa.

La primavera è sempre stata la stagione delle gite, quella dell'emozione nel preparare l'occorrente per la partenza, la scelta dei posti sul pullman e la voglia di sentirsi "adulti" data da quel viaggio fatto solo con amici ed insegnanti.

Sono esperienze che, per chi ha avuto l'occasione di farle, resteranno indelebili, mentre per gli studenti di oggi cambiano forma. Noi adulti potremmo dire che sono semplicemente un punto in più da aggiungere alla lista delle cose che i bambini di oggi sono costretti a perdere, ma sono i più piccoli ad insegnarci che non è così: ci aprono gli occhi su un futuro che forse tornerà ad essere come prima, perchè loro credono che sarà così, e ci dimostrano che, nella spensieratezza dei loro 10 anni, può essere bello anche un viaggio immaginario.

Di seguito la lettera per imparare a sognare come loro:


Non ci crederete mai, ma oggi siamo andati a Torino! Sì, proprio a Torino! Al Museo Egizio! Una gita in questo periodo non è da tutti! Grazie al nostro dirigente scolastico, dott. Maurizio Cavallaro, insieme alle nostre insegnanti della classe quarta della scuola primaria Salvo D'Acquisto di Camerino dalle nostre posizioni da casa siamo arrivati a Torino in un baleno! Ognuno di noi aveva la sua “valigia dell'indispensabile” con dentro oggetti necessari. C'è chi si è portato un gatto! Sotto la guida di un egittologo, Stefania, abbiamo esaminato alcune mummie rappresentative di epoche storiche differenti e scoperto le relative tecniche di conservazione del corpo. Su una linea del tempo creata per l'incontro abbiamo capito l’evoluzione dell’architettura della tomba egizia. Grande spazio ha avuto il significato dei culti, dei rituali e dei corredi funerari. Conoscete la posizione dell'Egizio? Posizione eretta con i piedi rivolti verso destra, braccio destro piegato come una elle stampata maiuscola con il palmo della mano rivolto verso l'alto e il braccio sinistro in pozione opposta, testa rivolta verso destra come nei geroglifici. Abbiamo ballato per due volte su una musica che la maestra ha detto di chiamarsi “Walk like an Egyptian”! Fantastico!  Sapete che il direttore del museo, dott. Cristian Creco, ci ha dato il benvenuto salutandoci con la frase “IU EM HETEP”, cioè “Benvenuti in pace”. Ognuno di noi ha voluto dire ciò che ha provato!

Livia dice: -  In questo difficile momento ci ha dato la possibilità di visitare il museo e di mettere un po’ in pratica la storia che stiamo studiando. È stata un’esperienza unica e davvero interessante. Grazie.

Emanuel e Francesco: - Bellissima gita virtuale. Ci è piaciuto tutto! Soprattutto la mummia predinastica!!

Melissa: - Questa visita virtuale è  stata molto bella ed emozionante!

Leonardo: - Senza muoverci dalle nostre case, abbiamo fatto una gita bellissima.
Alessandro - Anche con questa pandemia le nostre maestre sono riuscite, come sempre, a darci un' opportunità unica.

Elena: - Bella esperienza che abbiamo vissuto questa mattina al museo egizio.

Tommaso: - Mi sono divertito molto durante la visita guidata al museo egizio di Torino, è stato come essere lì. Le domande dell'egittologa Stefania sono state molto interessanti e divertenti. Grazie per averci fatto partecipare a questo tour virtuale.

Khady: - Io rivivrei questa storia, mi sono divertita tanto perché ci ha fatto scoprire cose nuove. Io non ho mai visto un corpo di una mummia e  grazie a Stefania ho scoperto questa cosa, grazie mille .

Giuseppe: - Bellissima gita, soprattutto in questo momento. Le mummie sono state spettacolari e spaventose.

Giacomo: - Mi ha affascinato la visita virtuale al museo egizio di Torino, è stata un’esperienza bellissima che ha allietato la mia giornata e poi la maestra Stefania è stata davvero simpatica.

David  -Mi è piaciuta molto la visita al museo egizio di Torino. Stefania è stata molto brava.

Leandro: -Questa gita virtuale è stata molto bella, grazie anche a Stefania che ci ha spiegato molte cose interessanti.

Elena: - Questa gita è stata molto emozionante, sembrava di essere lì. Grazie per averci fatto vivere questa bellissima esperienza.

Camilla. - Grazie per questa gita al museo. La cosa che mi è piaciuta di più è stata la mummia dove abbiamo visto lo scheletro interno: per me è stato come se fossi lì al museo. Grazie mille!

Cristian: - Che bella avventura!

Siamo pronti a partire di nuovo.



Giulia Sancricca
“C’è bisogno di speranza e di positività”.
La pensa così la giovane Margherita Fabbroni che questo pomeriggio ha deciso di tagliare il nastro sul suo futuro dando il via alla sua attività commerciale a Belforte del Chienti.
Nel momento in cui il commercio risente della crisi pandemica ed in un territorio in cui il sisma ha contribuito al calo demografico ed alle difficoltà, c’è chi inverte la marcia e diventa simbolo di rinascita per tutti.
“Tutto è nato quando Pamela Seri - racconta Margherita - , l’ex proprietaria del negozio di fiori ed articoli da regalo del paese, aveva annunciato di cessare l’attività. La scorsa primavera ho così pensato che per me poteva essere una occasione di lavoro ed il paese avrebbe visto continuare un servizio che altrimenti non ci sarebbe più stato. Nonostante le difficoltà del periodo - ammette - penso che se continuiamo tutti a guardare solo ciò che di brutto accade e ci circonda non contribuiremo a far ripartire l’economia e la società. Ci vuole coraggio, ma bisogna farlo”.
E così lei, che nel suo nome sembra aver trovato il consiglio per intraprendere la strada lavorativa, insieme a sua mamma, ha deciso di rimboccarsi le maniche e di credere in un futuro migliore.
“Posso dire che ci impegneremo e faremo il massimo - conclude - , anche per gli addobbi degli eventi e delle cerimonie non appena queste, dopo il lockdown, potranno ricominciare”.

GS

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