E' stato presentato, presso la Biblioteca “Mario Ciocchetti” di Belforte del Chienti, il progetto HUB OBIETTIVO BORGHI, che coinvolge il comune di Belforte del Chienti che, insieme alle municipalità di Caldarola, Serrapetrona, Camporotondo e Cessapalombo, forma il gruppo dei “Cinque Comuni” che occupano la porzione centrale dell'entroterra maceratese: centri che custodiscono veri e propri tesori, che devono essere tutelati e valorizzati.

Il Comune di Belforte del Chienti ha ottenuto un contributo per Accordi e Partenariati speciali pubblico-privato per la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e pubblico” Misura B2.2 del Programma unitario di intervento - Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016 del Piano nazionale complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza per un controvalore pari a 2.823.951 euro. Il progetto prevede una strategia di sviluppo locale finalizzata a qualificare la fruizione del patrimonio paesaggistico attraverso la fotografia e tutte le azioni di promozione culturale e imprenditoriale ad essa connesse.

“La denatalità è uno dei problemi principali del nostro territorio - così  Alessio Vita, Sindaco di Belforte del Chienti - Basti pensare che negli ultimi mesi tra i Comuni del territorio non arrivano a trenta i nuovi nati. Ma dobbiamo anche attirare le persone che possono decidere di venire a vivere nei nostri borghi. La scuola di fotografia è solo una parte del progetto, ma uno degli obiettivi è la creazione di nuove aziende creative”:

“Abbiamo sposato subito l'adesione a questo progetto che per quanto riguarda il nostro comune di concretizzerà con la ristrutturazione dell'Auditorium Rita Staffolani con l'intento di realizzare dei contenitori virtuali che permettono al turista di ammirare anche quelle infrastrutture come il Museo della Resistenza e la famiglia Pallotta che a causa del terremoto non possono essere fruibili. Questo permetterà al turisti, ad esempio, di ammirare quadri di inestimabile valore e attualmente custoditi a San Severino”, ha fatto eco Giovanni Ciarlantini, consigliere del Comune di Caldarola.


“Il nostro intento è di recuperare l'ex asilo sia per l'hub creativo e sia per la realizzazione di laboratori per il mondo legato alla fotografia - le dichiarazioni di  Massimiliano Micucci, Sindaco di Camporotondo - La fotografia diventa un punto di riferimento anche per conoscere le arti e le tradizioni dei nostri luoghi. Abbiamo sposato sin da subito l'adesione di questo progetto in rete che sottolinea anche l'unione di intenti”. Giuseppina Feliciotti – Sindaco di Cessapalombo ha detto: “Con questo progetto vogliamo supportare la rivitalizzazione dell'importante centro di Monastero.In questa frazione, diventerà un importante punto di osservazione tenendo conto che siamo sopra al Fiastrone. Con questo progetto vogliamo dare nuova linfa ad un centro che soffre particolarmente lo spopolamento”.

“Andremo a recuperare un'ex struttura scolastica attualmente sede delle nostre associazioni del territorio e diventerà il fulcro di nuove attività - l'obiettivo di Silvia Pinzi, Sindaco di Serrapetrona - Questa misura è molto complessa ma è necessaria per rivitalizzare i nostri territori. È complicato mettere a terra i progetti e per questo ci siamo avvalsi di chi lo fa per mestiere e quindi abbiamo individuato in Next Lab una struttura competente quale partner privato. Il nostro progetto deve essere Hub obiettivo Paese perché noi dobbiamo tutelare i nostri paesi. Che cos'è che non ci ha portato via il terremoto? Il nostro patrimonio naturalistico, le nostre tradizioni, la nostra Vernaccia e la Vernaccia Doc e tutti quei fattori che caretterizzano il nostro paese e il nostro territorio e da qui che dobbiamo ripartire per dare una speranza per un futuro migliore”.

Roberto Bedini, di NextLab, ha poi illustrato il progetto. “Siamo partiti da un seme che è il Festival della Fotografia che sta avendo una valenza nazionale - le sue parole - Un elemento caratterizzante è che il patrimonio paesaggistico è cultura. Questo ci ha convinto per creare la narrazione del territorio e la sua riconoscibilità per dare un contributo ai nuovi modelli di turismo. La valorizzazione economica ha anche la finalità di aumentare i livelli occupazionali. Ridisegnare gli obiettivi di competitività del territorio. Un progetto che può diventare un modello di riferimento per l'intera area – cratere. Il nostro obiettivo è di creare qui le competenze. L'hub creativo si concretizzerà grazie ad una società di scopo. Noi siamo partner a sostegno dello sviluppo del territorio”.

In chiusura l'intervento del Senatore Guido Castelli, Commissario per la ricostruzione post sisma.“Il problema demografico è il primo problema per questo territorio, anche se in definitiva si tratta di un problema nazionale. Ci siamo posti tre impegni. Il primo impegno è quello di trattenere, quelli che ci sono e che devono essere stimolati e persuasi che si può vivere bene e lavorare anche nei nostri paesi. La seconda cosa è far ritornare le persone in questi luoghi. Chi ha scelto di lavorare e vivere fuori può essere sollecitato a riprendere la via del ritorno. Il terzo obiettivo è attrarre chiunque può essere attratto. I posti sono meravigliosi che garantiscono un'altissima qualità della vita. Una delle caratteristiche più interessanti del progetto è il coinvolgimento delle risorse private. A questo si deve aggiungere l'obiettivo di far dialogare tra loro i vari progetti che caratterizzano il Next Appennino devono essere anche attraverso il coinvolgimento di tutti i progettisti della B22. Perché il passo in più deve essere la definizione di un progetto strategico per dare un nuovo sviluppo al territorio. Dobbiamo replicare questa bella relazione perché la forza dei centri del cratere deve essere questa. Inoltre, per Next Appennino ho fatto una relazione per il Ministro Fitto per evidenziare la possibilità di far finanziare i progetti entro dicembre 2026 per la rimodulazione dei fondi del Pnrr. Occorre coinvolgere anche tutte le Fondazioni delle Marche che sono impegnate nella definizione dei piani triennali e ho proposto loro di valutare tutti i progetti che sono stati presentati e se possono essere presi come riferimento nella definizione dei loro interventi. Inoltre, per agevolare l'attuazione del progetto avvieremo un importante programma finalizzato a dare un ulteriore supporto gli enti coinvolti e come struttura commissariale costituiremo uno staff di supporto per i comuni”.

Una scommessa imprenditoriale sulle potenzialità dell’entroterra maceratese. Nasce Area 51 e mezzo, una visione illuminata di Massimiliano Vecchioni che ha deciso di impegnare tempo, risorse e conoscenze per creare un ambizioso progetto volto a dare il giusto ruolo al bacino artificiale del lago di Caccamo.

Un affascinante bacino artificiale su cui i 5 comuni di Caldarola, Serrapetrona, Belforte del Chienti, Camporotondo e Cessapalombo, sotto l’egida dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, si sono sempre spese per tenere alto il livello qualitativo dell’offerta turistica.

L’idea di Massimiliano ha permesso al territorio di fare un salto di qualità. Presso l’Area 51 e mezzo infatti sarà possibile praticare Wakeboard e Wakesurf, due discipline riconosciute dalla Federazione Italiana Sci nautico e Wakeboard (FISW). Il bacino di Caccamo è, infatti, l’unico lago nelle Marche dove si può praticare surf trainati da una barca e secondo del centro Italia dopo Rieti dove l’anno prossimo si disputeranno i Mondiali. Non solo sport, ma anche relax nell'Area 51 e
mezzo.


surf

Oltre agli amministratori dei 5 Comuni bagnati dal lago, uno su tutti Giovanni Ciarlantini di Caldarola, anche l’Unione Montana dei Monti Azzurri ha da subito creduto nel progetto, con il presidente Giampiero Feliciotti che si è fatto portavoce nella fase preliminare tra Massimiliano Vecchioni e l’Enel, proprietaria del lago. Moltissime le rassicurazioni che l’Ente ha giustamente richiesto sul fronte ambientale, soprattutto legate all’uso della barca all’interno del lago. 

area feliciotti

“Un momento di grande soddisfazione dopo due anni di trattative – così il presidente dell’Unione Montana Feliciotti – Così, confrontandoci con gli amministratori dei 5 comuni interessati, abbiamo emanato un bando progettuale per questa Area 51 e mezzo che oggi vede la luce e che è destinata a crescere per offrire maggiori servizi al turista”.

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Una scommessa vinta per l’amministrazione comunale di Caldarola, sul cui territorio l’Area sorge, come precisa il consigliere Giovanni Ciarlantini. “La volontà era quella di veder realizzata per l’inizio della stagione estiva un’attività che potesse attrarre turisti. Non vogliamo, però, fermarci qui, ma dare maggior valore sia al lago che all’intero territorio”.

“Intendiamo realizzare un progetto di territorio non ragionando come singoli comuni, ma come territorio comune e questa Area 51 e mezzo ne è il primo esempio - fa eco il vice sindaco Giorgio Di Tomassi - Tra l’altro posso anticipare che in quest’ottica che abbiamo presentato un progetto per il Contratto Istituzionale di Sviluppo che prevede la realizzazione a Caldarola di un tratto di bretella che sarà il primo tratto della Pedemontana delle Marche. Credo che per favorire lo sviluppo della nostra zona l’unione faccia veramente la forza”.

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“Intorno al nostro lago sta nascendo qualcosa di molto bello – a parlare il sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi – Da sempre c’è stato l’interesse per uno sviluppo anche turistico di un lago che nasce, lo ricordo, come lago per la produzione di energia idroelettrica. Stiamo lavorando in sinergia, come comuni appartenenti all’ex ConTuRiSport, scegliendo di rimanere uniti proprio per aprirci a diverse iniziative sul territorio”.

“Sebbene Belforte non sia propriamente toccato dalle sponde del lago anche per noi, come per tutto il territorio, è una giornata di festa – dichiara il primo cittadino belfortese Alessio Vita – Una struttura fantastica da cui, sono certo, anche il nostro comune trarrà beneficio”.

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Una visione, forse non compresa a pieno, quella dell’imprenditore Massimiliano Vecchioni. “Anche Cristoforo Colombo, che tutti credevano visionario, ha reso la terra rotonda – dichiara – Questa volta credo che abbiamo raggiunto un obiettivo che molti non si aspettavano. Abbiamo voluto portare in questo lago qualcosa che va oltre…”

f.u. - m.s.
È stata presentata questa mattina, in una conferenza stampa a Caldarola, l’edizione 2020 di TeatrOpera Festival.
“Alle radici dell’anima” il titolo di un calendario che quest’anno conta 8 serate che unisce altrettanti Comuni delle due vallate Maceratesi e che ha l’obiettivo di permettere ad ogni spettatore, in questo momento storico, di compiere un percorso che lo porti a ritrovare se stesso, a riconnettersi con la Natura che gli è Madre, a ricucire quei fili invisibili dell’anima.
Ancora una volta sono l’arte e la bellezza a risollevare i territori feriti dal sisma e fiaccati dal Covid. È per questo che, con tutte le norme da rispettare, non si è voluto rinunciare ad un appuntamento che è diventato caratteristico delle estati Maceratesi.

Le prime cinque serate saranno in programma ad agosto, con al serata inaugurale il 14, e porteranno nelle piazze di Sant’Angelo in Pontano, Cessapalombo, Camporotondo, Penna San Giovanni e Caldarola, il “Salotto lirico sotto le stelle”; mentre i tre appuntamenti di settembre saranno ospitati nelle chiese di Monte San martino, Serrapetrona e Belforte del Chienti (Ente capofila del progetto) con “Suor Angelica era mia madre”. 

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Sindaci e assessori dei comuni che ospiteranno le serate, con il presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti

Voce di tutti i Comuni che ospitano l’edizione 2020 del Festival è stato il consigliere con delega al Turismo e alla Cultura del Comune di Caldarola, Giovanni Ciarlantini: “Un evento che ci vede tutti riuniti - ha detto - per dare un segnale di ripartenza dal punto di vista culturale ed un bel messaggio al territorio e a chi ama lo spettacolo. Siamo convinti che abbiamo iniziato un percorso ottimale che ci possa vedere uniti nei futuri anni, in condizioni sempre migliori e con la speranza di essere supportati dalle autorità centrali, perché da soli siamo piccoli e possiamo ben poco”.

Ad illustrare lo spirito del Festival la direttrice artistica, Serenella Pasqualini insieme alla collaboratrice artistica Luisa Sanità: “Per noi solo collaborare con questi 8 Comuni è già bellissimo. Lo vediamo come un inizio di qualcosa che dovrebbe continuare, con l’obiettivo di avere una struttura che possa essere sempre più presente nel territorio. Anche in questo momento di fermo mi sembra una cosa meravigliosa poter dare il via al nostro Festival.

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Cinque comuni ospiteranno nelle piazze il “Salotto lirico sotto le stelle” con cinque professionisti di fama internazionale e il coinvolgimento di un coro. Sarà la musica la vera protagonista perché ci sono delle restrizioni per il contesto che di solito si era abituati a vedere. 
Poi le tre serate dedicate a “Suor Angelica era mia madre” una rilettura che ci permette di inserire il teatro all’interno dell’opera e renderla fruibile anche ai meno appassionati. Viste le restrizioni le tre serate dello spettacolo si articoleranno in due turni con due cast diversi: uno alle 18 e l’altro alle 21.15”

A dimostrare la ferma volontà di ricominciare con un Festival di successo il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti: “Siamo sulla strada giusta affinché la musica sia protagonista in un territorio eccellente come il nostro. Come Unione Montana saremo al fianco dell’iniziativa e ci auguriamo che da questa esperienza si consolidi l’opportunità di programmare appuntamenti futuri. Questa è la strada giusta per far sì che le amministrazioni impieghino le giuste forze per la promozione del territorio, sempre con un occhio di riguardo alle eccellenze enogastronomiche presenti anche oggi con Valentino Lampa rappresentante del marchio Coroncinus”.

Ha ribadito l’importanza della sinergia l’assessore regionale Angelo Sciapichetti: “Lo scorso anno ho potuto toccare con mano la validità dell’organizzazione e del Festival.

I sindaci hanno dato dimostrazione di saper fare squadra. Soprattutto per la fase che stiamo attraversando, relativa alla ricostruzione, se non riconosciamo la capacità di fare squadra aldilà delle passioni e del credo politico, non potremo mai ripartire. È una storia che dobbiamo portare avanti insieme, da soli non si esce da questa situazione.
Da maceratese credo che un format come questo sia propedeutico all’attività dello Sferisterio perché in questo modo viene trasmessa la cultura del bel canto”.

GS






"Non interverremo ancora su questa polemica".
Così scrive il gruppo di minoranza caldarolese, dopo i botta e risposta sulla vicenda del vicesindaco dimissionario, annunciando che "presenteremo la mozione di sfiducia anche come consigliere, senza fare superflue polemiche, ma avendo seguito un ragionamento logico. Decisione che sarebbe stata presa sicuramente anche a parti inverse, perché chiunque abbia un minimo di conoscenza della vita amministrativa sa che era il minimo che si potesse fare. Non siamo stati noi ad accanirci: l'eco è stata sicuramente una conseguenza del video del sindaco. Come è stata la stessa maggioranza a non esitare ad accettare (o chiedere) in brevissimo tempo le dimissioni di Giovanni Ciarlantini".

Ma quello che non è piaciuto algruppo di Davide De Angelis è che la maggioranza abbia parlato di mancanza di collaborazione per il paese: "Vogliamo precisare - scrivono - quanto del nostro programma elettorale l’attuale maggioranza ha messo in campo, nei primi mesi di amministrazione, come la riduzione della zona rossa e l'approfondita valutazione degli edifici in centro storico che potrebbero essere immediatamente utilizzati; l'istituzione di un tavolo tecnico con i professionisti, per la ricostruzione organica del centro storico facilitando la creazione di aggregati volontari e obbligatori; il ripristino del doppio senso di circolazione in via Roma; l'abrogazione della troppa onerosa convenzione con Contram per i servizi di trasporti comunali e contestuale assunzione di lavoratori interni con mansioni multiple; riportare eventi e manifestazioni in centro storico e la partecipazione ai bandi regionali per il ripristino dei sentieri per il cosiddetto slow tourism".

Infine la vlontà della minoranza ad accogliere l'invito del sindaco: "Cogliamo - scrivono - , con forte spirito di partecipazione ed entusiasmo, l’invito del sindaco a dire ancora di più la nostra per contribuire alla vita politica di Caldarola, dando la disponibilità fin d' ora a partecipare a eventuali tavoli allargati su tematiche importanti. Solo poco fa, all'unico di questi incontri, abbiamo partecipato attivamente per organizzare una possibile emergenza riguardo il corona-virus. Teniamo comunque a precisare - concludono - che 'spirito costruttivo' può significare anche avere un  parere diverso da chi amministra, facendo arrivare input e critiche, dissociandoci però da populismi e da metodi comunicativi non istituzionali che in questi anni hanno contraddistinto l’informazione politica. Il nostro auspicio è che aumenti la condivisione di quanto è possibile fare per Caldarola, confidando che questa pagina, poco felice per il nostro territorio, possa essere presto voltata".
Sulla corsa in montagna dell'ormai ex vicesindaco di Caldarola, Giovanni Ciarlantini, interviene il gruppo di opposizione dopo la riconsegna delle deleghe da assessore e vicesindaco, avvenuta ieri sera a seguito di una riunione della maggioranza convocata d'urgenza dal primo cittadino.
"Crediamo - scrive il gruppo guidato da Davide De Angelis - che sia più opportuno che le dimissioni siano date da Ciarlantini anche per la carica di consigliere comunale, altrimenti risulterebbero di facciata e pensate solo per l’opinione pubblica.
Bisogna dare un segnale deciso ai propri concittadini - aggiungono nella nota - . Considerata l'operosità e la costante presenza di Ciarlantini negli uffici comunali, si rischia di non essere credibili nella gestione dell’amministrazione. Ciarlantini - si chiede l'opposizione - potrebbe continuare a svolgere delle mansioni anche senza deleghe ufficiali e soprattutto potrebbe continuare a fare il suo lavoro nonostante la sfiducia degli stessi membri della maggioranza?
Calcolando anche altre sfaccettature aggravanti della vicenda non trattate - proseguono - , la minoranza chiede un provvedimento chiaro da parte del sindaco. Considerando anche il video, piuttosto colorito, rivolto ad alcuni concittadini giudicati poco ligi al rispetto delle regole, pensiamo che siano più coerenti le dimissioni anche dalla carica di consigliere da parte dell’ex vicesindaco".
Una richiesta ben precisa quella del gruppo di De Angelis che, se non dovesse avvenire quanto richiesto, annuncia di procedere "con la presentazione di una mozione di sfiducia, nella quale tutti i membri del consiglio dovranno dimostrare di essere coerenti riguardo quanto già deciso e dichiarato".
Poi le raccomandazioni ai concittadini nel continuare a rispettare le restrizioni: "Chiediamo ai nostri concittadini - concludono - di non rilassarsi nel rispettare le regole, magari invogliati dalle notizie riguardanti il calo dei contagi e dalle belle giornate di primavera che ci accompagnano in questa quarantena. Adesso ci aspetta la prova più difficile per non vanificare quanto fatto finora, più siamo rispettosi e prima usciremo da questa fase così delicata per tutti".

GS
Oltre alla multa salata, la corsetta in solitaria, fatta in montagna all'alba, a Giovanni Ciarlantini è costata anche le cariche di assessore e vice sindaco di Caldarola.
Al centro delle polemiche delle ultime ore, Ciarlantini ha rassegnato le proprie dimissioni, dopo il fatto che lo ha visto coinvolto in una corsa in montagna resa pubblica a tutti grazie ad una applicazione dedicata, nonostante le restrizioni non lo permettessero.
Nel Comune salito alla ribalta nazionale per via delle esternazioni fatte dal sindaco, Luca Maria Giuseppetti, che chiedeva con toni perentori, ai suoi concittadini, di restare a casa, la polemica sul comportamento del suo vice ha avuto un'eco più forte e, questa volta, l'errore ha avuto la meglio.
Non sono bastate, quindi, le scuse che Ciarlantini ha rivolto ai suoi concittadini, per responsabilità e rispetto nei confronti della cittadinanza e dell'amministrazione si è sentito in dovere di rassegnare le dimissioni. I suoi colleghi di maggioranza, al termine di una riunione convocata d'urgenza dal sindaco, hanno, evidentemente, chiesto trasparenza per i caldarolesi e il vice sindaco ha deciso di farsi da parte. La carica di assessore è stata affidata a Teresa Minnucci, mentre il ruolo di vice sindaco è passato all'assessore Giorgio Di Tomassi.
Nei mesi scorsi, sempre Ciarlantini, era stato al centro di una polemica che lo aveva visto autore di due spari avvenuti all'interno dei container che ospitavano gli uffici comunali. Nemmeno quell'episodio, però, che aveva fatto infuriare la minoranza, lo aveva spinto a tanto.
Così lo sport, che lui stesso ha definito "la sua vita" questa volta lo ha spinto a fare quel passo falso che molti caldarolesi non hanno digerito. Più che lo sport, forse, la tecnologia che, ancora una volta, ha mostrato di essere un'arma a doppio taglio se non utilizzata con cautela.

GS
"Per me lo sport è vita". Esce allo scoperto il vice sindaco di Caldarola, Giovanni Ciarlantini, che domenica scorsa è andato a correre in montagna, dimenticandosi di disattivare l'applicazione 'Strada', che segna il percorso fatto.
Una volta terminata la corsa, il tragitto è stato condiviso con gli altri utenti. Un errore che è costato al vice sindaco una multa da parte dei carabinieri.
A qualcuno, infatti, non è passato inosservato il percorso condiviso, tanto da avvertire le forze dell'ordine che, nonostante non lo avessero fermato durante la corsa, hanno stilato il verbale.

"Domenica 29 marzo - spiega il vice sindaco -  il giorno del cambio orario, ho fatto una corsa fuori comune verso la montagna dalle 05.30 del mattino alle 8 del vecchio orario. Non ho incontrato nessuno - precisa -, nessuno mi ha visto, ma ho sbagliato - ammette - e per questo sono stato multato giustamente dalle autorità.
Chiedo scusa ai miei concittadini,  ma penso di non aver arrecato problemi a nessuno. Per me lo sport è vita - dice - mi sento bene e solo con il sano sport, in passato, ho risolto i miei problemi di natura fisica".

GS
Un gemellaggio tra il Comitato Csi di Milano e la società sportiva Nicolò  Ceselli, le popolazioni del territorio dei 5 comuni colpite dal sisma con un fine di vicinanza e solidarietà che avrà il suo culmine nei fine settimana del 1 maggio e del 2 giugno quando atleti, dirigenti, arbitri del Csi milanese faranno visita alle zone del terremoto. Sarà un’esperienza nella quale i giovani proveranno quanto la popolazione è stata costretta a vivere dormendo nei container e consumando i pasti nella mensa comune, per poi dare spazio al gioco con i tornei di pallavolo e calcio.
Il tutto reso possibile grazie anche all’impegno di Francesco Dell’Erba, oggi allenatore della Giovanile Nicolò Ceselli, che ha vissuto, grazie al Centro Sportivo Italiano, le esperienze ad Haiti e che ha conosciuto gli appartenenti al Comitato Csi Milano. Nell’imminenza delle festività natalizie le referenti del progetto, Vanessa e Valentina, hanno voluto condividere insieme agli amici dei 5 comuni una serata per presentare il nuovo progetto di Csi per il mondo e la futura esperienza nelle nostre terre. “Abbiamo imparato che l’essenziale è invisibile agli occhi – le parole di Vanessa – perché molte volte si può e si deve guardare solo con il cuore”. “A Milano abbiamo una grande realtà – fa eco Valentina – e cerchiamo, in collaborazione con altri comitati d’Italia, di unire le forze così che chi vuole può partire in aiuto delle popolazioni del mondo meno fortunate. Purtroppo non è facile coinvolgere altre persone, ma bisogna accettare una sfida, prendere un aereo, andare in un’altra terra e spogliarsi di tutto decidendo di trascorrere 3 settimane con il modo di vivere di chi è meno fortunato di noi”.

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Il gruppo del Csi di Milano e i dirigenti della Nicolò Ceselli

Emozionatissimo Francesco Dell’Erba nel vedere le immagini e nel ricordare la sua esperienza di Haiti. “Vedere questi bambini – le sue parole – che vivono in una realtà dove non c’è niente e correre dietro ad un pallone è sempre un’emozione particolare. Per loro non si fa mai abbastanza, ma nel mio piccolo ogni anno cerco di partire per questi luoghi per donare un sorriso a questi ragazzi”. Il progetto “Congo” è stato presentato nel corso della cena di Natale organizzata dalla Giovanile Nicolò Ceselli, società che oltre ad occuparsi dei giovani da questa stagione ha iscritto la propria squadra al campionato provinciale di Terza Categoria, cui hanno preso parte, oltre a dirigenti e atleti della società, anche il vice sindaco di Caldarola Giovanni Ciarlantini e l'assessore Giorgio  Di Tomassi in rappresentanza dell’amministrazione comunale.

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Iniziate questo pomeriggio le demolizioni lungo viale Umberto I. 

"Un momento importante - commenta il vice sindaco, Giovanni Ciarlantini, al microfono di Mario Staffolani - perchè c'è sempre stata la volontà di proseguire velocemente con le demolizioni e quindi, successivamente, ricostruire. Abbiamo proceduto alle demolizioni di viale Umberto I anche perchè sono a ridosso della struttura scolastica. L'obiettivo è quello di fare in modo che per l'inizio delle scuole sia tutto sotto controllo e non ci siano più polvere e ostacoli". 

Un momento di emozione, per il vice sindaco, visto che il primo edificio dove questo pomeriggio sono iniziate le demolizioni è la sua casa natale. Stesso destino per l'officina meccanica dove lavoravano suo padre e suo zio.

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"Domani - aggiunge - inizierà la demolizione di un altro edificio del viale: quello dove un tempo sorgeva il Calzaturifcio Montebove. Altri saranno abbattuti nei prossimi giorni, mentre altri edifici hanno iniziato la ricostruzione. In particolare la struttura che ospitava diversi appartamenti e la sede della Banca di Credito Cooperativo. Nel giro di 6 o al massimo 8 mesi - conclude - sarà riconsegnato ai proprieri che potranno tornare ad abitarlo".

GS

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