Denunciati 20 “falsi residenti” a Pieve Torina. Avrebbero percepito indebitamente circa 100mila euro di contributo per l’autonomia sistemazione. L’inchiesta, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Camerino, va avanti da diversi mesi ormai è le prime 20 denunce potrebbero rappresentare solo l’inizio di una lunga serie. Ovviamente i controlli non riguarderanno solo il comune di Pieve Torina. 

L’accusa per loro è di falso ideologico, poiché tutti avevano presentato falsa documentazione dichiarando di risiedere nel comune gravemente colpito dal sisma, e percezione indebita di denaro pubblico. Per l’esattezza, la cifra si aggirerebbe poco oltre i 100mila euro. 
g.g.

 Di nuovo in attività, a poche ore dalla scossa delle 5.11 del 10 aprile, il Panificio Fronzi di Pieve Torina. Alle 18.00 dello stesso giorno tutto era tornato come prima, grazie alla grande determinazione del suo titolare Daniele Pascoli e di tutto il suo staff. Impresa non facile, se si pensa allo scenario che ci si è trovati davanti pochi minuti dopo quella scossa di magnitudo 4.6 in zona di epicentro. "  Nessun danno al laboratorio che è rimasto intatto- dice il titolare- ; nell'area del bar è invece crollato il controsoffitto in  cartongesso che è piombato sugli scaffali sottostanti. Risultato tante bottiglie rotte, articoli alimentari da buttare caduti in seguito al sisma e, molto altro materiale danneggiato dal crollo".

IMG 20180411 WA0003

 

IMG 20180411 WA0004

"Il bar è proprio di fianco al laboratorio e, appena dopo la forte scossa, il primo pensiero è stato per il locale; uscendo dalla porta del laboratorio sono entrato nel negozio, trovando tutto a terra. Facciamo orario continuato dalle 5.30 del mattino a mezzanotte e il bar era quasi in fase di apertura; non ci ho pensato due volte - continua Daniele Pascoli- ho immediatamente chiamato imbianchini e ditta specilizzata nel cartongesso, trovandoli subito disponibili e operativi".  Lo spirito combattivo di Daniele Pascoli, aveva già avuto modo di esprimersi in tutta la sua forza già dopo il sisma del 2016, in seguito al quale, causa danni strutturali,  aveva dovuto abbandonare l'originaria sede del panificio e rinunciare anche al punto vendita dei suoi prodotti del quale, proprio nella giornata odierna, è in corso l'abbattimento. A giugno 2017  una grande festa per inaugurare un nuovissimo laboratorio e punto vendita  all'ingresso del paese, punto di ritrovo e di aggregazione per tutta la comunità: " Il mio è un carattere particolare- confessa Daniele- Mi piace poco perdere; dal 2001 la mia è stata una ricerca costante nel migliorare l'attività e, pur tra mille difficoltà, sono riuscito ad arrivare ad un buon livello. A darmi maggiore spinta e coraggio è il fantastico gruppo di ragazzi che collabora con me, determinato a non arrendersi, nonostante ognuno di loro insieme a me si trovi a lavorare sotto il continuo stress psicologico di un evento sismico che sembra non finire mai. Ma eccoci qua di nuovo, operativi dodici ore al giorno e, più forti di prima".  

Tante le consegne quotidiane che il Panificio Fronzi effettua in tutta la provincia di Macerata. Pane, pizze e dolci appena sfornati, si mettono in viaggio per raggiungere negozi e supermercati e, con la loro bontà, arrivare sulle tavole dei consumatori. La zona servita da forniture giornaliere, copre gran parte dell’entroterra, fino ad arrivare a Macerata città.

C.C.

IMG 20180411 WA0019

IMG 20180411 WA0018

 

A Pieve Torina si avvicina la riapertura di gran parte della “zona rossa”. In questi giorni è stata infatti ultimata  la demolizione di uno stabile privato gravemente danneggiato nella frazione di Tazza, operazione che farà tornare fruibile  una parte del paese finora interdetta. Su progetto dell'ingegnere Paolo Bianchi, l'impresa Cifolelli Edilizia s.r.l. ha proceduto all'abbattimento dell'immobile e alla relativa messa in sicurezza dell'area. Numerose le demolizioni che si sono rese necessarie a seguito delle scosse dell'ottobre 2016, che nel Comune di Pieve Torina, ha provocato  una inagibilità di oltre il 93%. Molte di queste hanno interessato immobili siti lungo la pubblica via e, nei mesi,  si è provveduto alle demolizioni, al fine di riaprire il prima possibile le strade principali, favorendo il ripristino della circolazione delle auto e dei mezzi al lavoro sul territorio e la progressiva ripresa della quotidianità.

 

demolizione tazza 2

“Sul territorio avevamo già previsto le varie Unità minime di intervento ( UMI) ed aggregati - afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- e quello che ora ci auguriamo, è di riuscire ad andare spediti verso una ricostruzione attenta. Come preannunciato- continua Gentilucci - fra una quindicina di giorni, poseremo la prima pietra del nuovo asilo nido; per noi si tratta di un evento in quanto abbiamo trovato una fondazione che ci ha preso a ben volere e, con la collaborazione del comune, riusciremo a realizzare anche questa importante infrastruttura. Imminente anche l’approvazione  in consiglio comunale del nuovo Piano del paesaggio che prevede la tutela del nostro centro storico e di tutte le opere di finitura; si andrà dunque dalla regolamentazione dei tetti fino ai discendenti, con delle prescrizioni che riguarderanno facciate e finestre. Teniamo al nostro territorio, guardiamo al futuro senza disperdere quella che è la nostra tradizione – sottolinea il sindaco- L’ essere riusciti ad uscire dall’emergenza in tempi molto veloci, significa potersi dedicare con più attenzione alla programmazione del futuro e, soprattutto, con le tempistiche necessarie. Così abbiamo lavorato in questi mesi dopo aver consegnato le ultime  ‘casette’ e l’operato sta producendo i suoi frutti. Possiamo dire di essere ben messi- conclude il sindaco di Pieve Torina-  e con una ricostruzione che lascia ben sperare”.     

demolizione tazza 3

demolizione tazza 4

 

Con la consegna delle ultime 27 casette prevista in settimana, il comune di Pieve Torina chiude definitivamente la partita delle 208 Sae, destinate alla popolazione. “Obiettivo raggiunto-commenta il sindaco- Siamo riusciti a dare un ricovero a quanti ne avevano fatto richiesta. Pur tra mille difficoltà, ci siamo dati da fare; eravamo arrivati a 181 casette consegnate nel 2017 e, rispetto alle previsioni iniziali, con gli ultimi lavori che hanno richiesto opere aggiuntive per la presenza di una frana e per l’esserci imbattuti in una falda acquifera, i tempi non hanno subito comunque rilevanti dilatazioni. Siamo dunque già proiettati nell’opera di ricostruzione e verso la politica degli abbattimenti, senza dover spendere due volte, adottando quella dei puntellamenti”.

Dopo le festività natalizie, l’attività scolastica dei circa 100 alunni di elementari e medie, è potuta riprendere nella nuovissima struttura ecosostenibile, al centro del paese. Nel corso degli ultimi giorni, numerose sono state le visite all’edificio, da parte di personale esperto in costruzioni. I professionisti del settore, hanno voluto  rendersi conto di persona del risultato raggiunto e della tipologia di struttura, giudicandola come il fiore all’occhiello degli edifici scolastici delle Marche e di tutto il centro Italia.

“ Orgogliosi di quello che siamo riusciti a realizzare grazie ai donatori – sottolinea il sindaco- Orgogliosi della fantasia e della voglia di non arrendersi e crederci che reputo siano gli ingredienti giusti per far rinascere il territorio. E’ con altrettanta forza che ci proiettiamo verso il ritorno ad una condizione di ‘normalità’, migliorando le case, rendendole sicure, antisismiche, confortevoli, augurandoci, il prima possibile, di poter riuscire a rientrare nella nostra privacy”. 

Carla Campetella 

È fissata per sabato 16 dicembre alle ore 10 la cerimonia di apertura della nuova scuola di Pieve Torina

Sono trascorsi soli dodici mesi dall’inizio della raccolta fondi per la costruzione del nuovo edificio  che ha coinvolto numerosissimi privati, associazioni, enti e aziende di ogni parte d’Italia e dall’estero, in un grande progetto diffuso di solidarietà attiva. 

Famiglia Bezos, Enel Cuore onlus, Fondazione Teatro alla Scala, Auser, Diego e Monica Piacentini, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Gruppo Succisa Virescit e lo stesso comune di Pieve Torina (cui sono confluite  donazioni di privati, raccolte anche da altre amministrazioni), hanno costituito un fondo di oltre un milione e cinquecentomila euro per la costruzione dell’imponente struttura che si sviluppa su oltre 1280 mq., il cui progetto architettonico è stato donato dal Gruppo Succisa Virescit che ne ha seguito attivamente le varie fasi del complesso iter realizzativo. Il nuovo plesso scolastico è costituito da una struttura innovativa, ecosostenibile, sicura (in classe d’uso 4) che si articola su due piani, in cui sono distribuite otto aule per la Primaria e Secondaria di primo grado, due spazi interdisciplinari, un ambiente multifunzionale per attività teatrali e gli uffici della direzione dell’Istituto Comprensivo ‘Mons. Paoletti’. Tutte le classi sono complete di nuovi arredi e dotazioni multimediali.

 DSC8404

Si tratta di una struttura scolastica ‘definitiva’, realizzata con il contributo di privati che con disinteressato spirito di solidarietà si sono prodigati per realizzare un sogno intorno al quale può ricrescere la comunità colpita dal sisma. Un’opera fortemente voluta dal sindaco Alessandro Gentilucci per la rinascita di Pieve Torina, che parte dai giovani, dalla formazione, dalla cultura e dalla bellezza, ritenuti pilastri fondamentali per tornare finalmente a vivere con serenità il presente e guardare con fiducia il futuro. L’inaugurazione sarà una grande festa per i ragazzi, gli insegnanti, le famiglie di Pieve Torina e per tutti i donatori che parteciperanno all’evento, condividendo un importante e gioioso momento della vita di questo paese che sta tenacemente cercando di ritrovare una meritata ‘normalità’.

 DSC8405 1

Alla mattinata, condotta dal giornalista Paolo Notari, parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, giovani studenti di scuole che hanno sostenuto il progetto, provenienti dalle Marche e da altre regioni, i musicisti di Marche Music College. Durante l’evento, Andrea Mei, campione mondiale di ‘stone balancing’, costruirà con le macerie di abitazioni abbattute, un singolare presepio per significare la ‘ricerca di un nuovo equilibrio’.

 

Un'altra giornata di festa quella del 7 settembre per la comunità di Pieve Torina. Consegnate ad altrettante famiglie le chiavi di 26 casette. Ancora un segno di ripartenza per la frazione di Antico e per l'area La Serra, i cui residenti hanno ricevuto le chiavi dalle mani del sindaco Alessandro Gentilucci e dell'assessore regionale con delega alla protezione civile Angelo Sciapichetti.

8 le Sae consegnate ad Antico, 18 quelle dell'ultimo stralcio dell'area La Serra. Una luce oltre il buio per tante famiglie costrette  a vivere lontano, in sistemazioni di fortuna o nelle strutture ricettive della costa; molti di loro da oltre un anno, quotidianamente raggiungono dal mare il paese per lavorare; poter finalmente tornare ad abitare la propria terra, seppur in soluzione temporanea, ha un significato e un valore indescrivibile. Non a caso il sindaco Gentilucci, nel sottolineare la determinazione della sua gente, ha voluto segnalarne la grande dignità. Sulla stessa linea l'intervento di Sciapichetti il quale, nel portare il saluto del presidente Ceriscioli impegnato a Roma nella consueta riunione della cabina di regia, ha ringraziato la popolazione per il coraggio e la pazienza dimostrata nei lunghi mesi di attesa.  In evdenza nelle parole dell'assesore  il segnale di speranza racchiuso nel riconsegnare alle famiglie delle abitazioni temporanee e, soprattutto, nell'approssimarsi delle festività natalizie.

" E' quello che siamo riusciti a fare in una situazione di grande difficoltà- ha dichiarato- Un passo importante verso la ricostruzione delle identità e delle comunità; il nostro impegno è quello di riportare i cittadini dov'erano e, possibilmente, creando delle occasioni di sviluppo per dare la possibilità ai ragazzi di rimanere a lavorare in questi luoghi.  Non è facile, perchè abbiamo alle spalle un periodo drammatico e ci aspettano ancora i momenti molto complessi e difficili della ricostruzione. La consegna delle casette segna il passaggio dall'emergenza appunto alla ricostruzione e tutta l'operazione va fatta insieme, così come abbiamo fatto finora qui a Pieve Torina, forti di un grande spirito di comunità e di collaborazione con l'amministrazione comunale che, a cominciare dal sindaco e a nome del presidente, della Giunta e del Consiglio regionale, sento di ringraziare".

" Quello di oggi- ha detto il sindaco Alessandro Gentilucci- è un altro piccolo tassello di tanti risultati  susseguitisi nel tempo. Pian piano cerchiamo di tornare ad una pseudo- normalità, sapendo che otterremo la normalità vera,solo  quando ognuno di noi potrà tornare a stare nella  propria abitazione. Oggi però è un doppio momento di festa perchè nella frazione Antico abbiamo consegnato 8 casette e con le 18 di  Pieve Torina si conclude il percorso dell'area La Serra, iniziato 20 giorni orsono.  Il tutto ottenuto anche in tempi brevi se consideriamo che la fatica che fa un'impresa è quella che ci vuole quando si deve ricostruire da capo un'abitazione. Tra pochi giorni inaugureremo anche la scuola e quello che si respira è il senso della resilienza, la forza che ha la gente di rimanere nei territori e resistere; questo siete voi con la vostra voglia di tornare ad essere cittadini di Pieve Torina".

Con la consegna di oggi salgono a 161 le Sae che hanno permesso il rientro in paese  di altrettante famiglie.  " La speranza di rivedere per Natale riunita tutta la comunità- ha detto Gentilucci- è davvero qualcosa che ci riempie di orgoglio. Stiamo cercando di tornare alla normalità: sabato 16 dicembre inaugureremo la nuova scuola, un edificio bello e funzionale, dotato di tutte le migliori infrastrutture. Una scuola che è posizionata al centro del paese e sulle macerie della vecchia struttura e il tutto, per agganciare il futuro della Pieve Torina che sarà, a contatto con le nostre radici, con la parte storica del campanile e della Pieve, con i ricordi di dove siamo cresciuti. Oggi si è chiuso un percorso con l'ultimazione de La Serra e la consegna di Antico. Decentrando delle aree abbiamo voluto mantenere un presidio con il territorio per quanto riguarda la frazione di Antico, dove risiedono alcune famiglie. L'auspicio per La Serra - ha aggiunto il sindaco- è che si colleghi con il villaggio tutirstico sovrastante perchè, l'emergenza finirà e nel momento in cui le persone rientreranno nelle loro case ricostruite, l'area potrà diventare un qualcosa di attraente e fruibile all'interno di percorsi turistici, finalizzati a portare gente nei nostri territori e a far apprezzare le bellezze artistiche ,culturali, enogastronomiche e soprattutto paesaggistiche che sono la nostra ricchezza".   

Quella di ieri è stata una giornata importante e significativa per Pieve Torina", Cos' il sindaco Alessandro Gentilucci sulla visita del capo dello Stato, Sergio Mattarella, al centro distrutto dal terremoto. "Una visita non solo formale, ma attenta e volenterosa di comprendere le reali condizioni nelle quale viviamo, della distruzione e della vita di prima che oggi è ridotta ad un cumulo di macerie, a case come buchi vuoti, e le necessità per poter ripartire. Per questo non posso che eprimere la mia gratitudine e riconoscenza nei confronti del presidente della Repubblica, uomo delle istituzioni che non si dimentica del territorio e al quale abbiamo dato atto delle criticità presenti e persistenti nella nostra zona terremotata che ha voglia di rinascere. Il presidente Mattarella si farà portatore delle istanze che ieri gli abbiamo rappresentato, tra le quali la modifica del piano opere pubbliche, di rivedere il cratere per assegnare una priorità a chi veramente rischia di desertificarsi come Pieve Torina ed i centri più duramente colpiti. Abbiamo fatto vedere al capo dello Stato che la possibilità di ripresa c'è, visitando in primo luogo il cantiere della nuova scuola, ed ho colto l'occasione per invitarlo alla inaugurazione che avverrà il prossimo 16 dicembre. Riusciremo ad inaugurarla a meno di un anno di distanza dall'inizio dell'intero iter, questo per noi è motivo di orgoglio. Abbiamo bisogno della vicinanza delle isitituzioni, i cittadini hanno bisogno che lo Stato garantisca la ripartenza dei servizi. Il presidente Mattarella si è rivolto direttamente alle famiglie che vivono delle sae, chiedendo loro come sono le casette consegnate ed ottenendo una risposta positiva da parte dei nostri concittadini, i quali però hanno espresso la volontà di tornare prima possibile nelle proprie abitazioni. Posso dire che il padre degli Italiani abbia riposto presente e teso la mano a un sindaco che sta in prima linea dal 26 ottobre e di concerto alla nostra comunità ferita ma tenace. Colgo l'occasione infine per comunicare che sabato 11 novembre dalle ore 13,30 alle ore 15,30 consegneremo altre 39 soluzioni abitative di emergenza, nelle aree di Le Piane, Appennino e Casavecchia, ed invito la cittadinanza e gli organi della stampa ad essere presenti. 

Intervento duro e deciso del parroco di Pieve Torina don Nello Tranzocchi contro la scelta del comune e della pro loco di aver organizzato nel Chiostro di Sant’ Agostino un “ Concerto grande della sera “ previsto per le ore 22,00 di giovedì 25 agosto.

Nella stessa struttura insiste la Casa protetta, luogo dove vivono molti anziani.

Don Nello perché lei è contrario?

“Ho visto il programma in giro alcuni giorni fa nel volantino delle iniziative estive del 2016 e giovedì 25 agosto c'è questo concerto, alle ore 22:00, con la partecipazione della Monsano Folk Festival.

Al di là degli aspetti organizzativi, non è stato considerato un elemento importante: la presenza della Casa protetta e la casa di riposo Sant'Agostino, che è al piano superiore. La scelta del luogo e dell’orario è inopportuna perche alle ore 22 gli ospiti (tutti anziani) stanno riposando e non mi sembra che il concerto si possa giustificare o far passare come attività culturale a favore degli ospiti.

Inoltre, in caso di maltempo la serata si svolgerebbe nel vicino teatro comunale, motivo in più per confermare la mia idea.

E’un fatto che io non accetto ne come uomo ne come cittadino di Pieve Torina e come parroco di questo paese intendo ribadire l'importanza della persona umana, tanto più se è malata, bisognosa di cure e di attenzioni particolari.

Voglio sottolineare – continua Tranzocchi - che al di là di come andrà a finire questa vicenda, a Pieve Torina sta nascendo un gruppo di persone libere, nell'ambito cattolico, che non si lasciano intimorire da quello che ordina, comanda, suggerisce l'amministrazione comunale o la Pro Loco.

Possiamo parlare liberamente, l’ho scritto anche nella lettera di ferragosto per la Festa dell'Assunta portata a conoscenza di tutte le famiglie: ”.. i cristiani sono contenti di poter soffrire per il nome di Cristo”. Quindi tutto il resto non ci fa paura”.

Una levata di scudi che a Pieve Torina mette in difficoltà sia la maggioranza che la minoranza. Lei don Nello ha voluto essere il primo portavoce lanciando un grido forte?

“Certamente. Qualcuno si deve prendere una responsabilità e io non posso tirarmi indietro di fronte a un fatto come questo, non posso tacere. Nessuno si era accorto che lì c’è una casa di riposo e una struttura protetta?”.

Si torna a parlare di fusione dei comuni, in particolare di quelli compresi nell'ambito dell'Unione Montana Marca di Camerino.

La questione è stata fatta oggetto di una specifica mozione da parte di Pietro Tapanelli, consigliere nell'assise della città ducale, che impegna l'amministrazione Pasqui ad avviare, anche in sede di Unione Montana, un serio confronto per elaborare una proposta di avvio del processo di fusione dei comuni di Camerino, Serravalle di Chienti, Pieve Torina Muccia.

In un momento fortemente critico sotto il profilo economico l'obiettivo, secondo Tapanelli, sarebbe quello di una consistente riduzione delle spese di funzionamento degli enti e dei costi della politica con la creazione di ambiti territoriali ottimali al fine di conseguire consistenti economie di scala nei costi di erogazione dei servizi ed il mantenimento dei livelli di qualità e di efficienza nell’erogazione degli stessi;

La fusione appare, quindi, come l’opportunità più importante per poter assicurare, anche in futuro, ai cittadini la qualità dei servizi al livello attuale e realizzare le opere che servono al territorio per un suo nuovo e forte sviluppo, riducendo le spese strutturali e consentendo una complessiva semplificazione dell’organizzazione politica e burocratica.

Il nuovo ente locale arriverebbe a superare, seppur di poco, la soglia psicologica di 10.000 abitanti. Tale soglia avvicinerebbe il neonato ente a comuni vicini quali quelli di San Severino Marche e Matelica. In un’ottica di ulteriore fusione (o unione) tra i suddetti enti locali e il comune di Castelraimondo, si arriverebbe in tal modo alla soglia teorica di 38.000 residenti al fine di costituire il terzo ente locale per abitanti (di poco dietro a Macerata e Civitanova Marche) e il primo per dimensione territoriale della provincia di Macerata;

In ultima analisi verrebbe a posarsi il primo mattone per la costituzione di un nuovo comune montano di fondamentale impatto sia economico che elettorale per l’intera Regione Marche.

Pagina 10 di 10

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo