Bambini e mascherine: un tema delicato che preoccupa i genitori. Molte ore con la mascherina sul viso sono un pericolo per la salute dei più giovani? Il Garante Andrea Nobili parla di equilibrio: attenzione massima per il contenimento del contagio, ma un occhio di riguardo per i minori. Per questo è fondamentale il parere tecnico degli specialisti del settore. Molte le perplessità sul tema espresse dai genitori e giunte sul tavolo del Garante, che ha parlato della questione ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Segnalazioni dei genitori che esprimono preoccupazioni molto vive: per un bambino che magari è a scuola a tempo pieno sono molte le ore con la mascherina indosso. Questo crea senz’altro ansie nei genitori, e magari anche nei bambini stessi: ricordiamoci che la tutela della salute deve essere sul piano fisico, ma anche su quello psicologico. Abbiamo sottoposto il tema all’associazione di Pediatria e all’Ordine dei Medici di Ancona. Cerchiamo di capire quali potrebbero essere le ripercussioni nella salute dei bambini, senza alcun tipo di opinione o posizione preconcetta, piuttosto tentando di tutelare sia la salute della collettività, sia i diritti dei più giovani”.

Red.
Dal prossimo 3 novembre, le scuole superiori marchigiane adotteranno la didattica a distanza, per tutti gli alunni. Una svolta decisa, prevista da un’ordinanza che il Presidente Francesco Acquaroli firmerà oggi. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado proseguiranno le lezioni “da remoto” al 100 per cento, con la possibilità di svolgere, in presenza, le attività laboratoriali previste dai rispettivi ordinamenti, le verifiche scritte, le lezioni per gli alunni con bisogni educativi speciali e per quelli che hanno difficoltà di collegamento telematico dal proprio domicilio.

“È un provvedimento che assumiamo con la consapevolezza di dover contrastare lo sviluppo della pandemia anche attraverso misure flessibili di insegnamento, garantendo comunque, alle fasce deboli della popolazione scolastica, la possibilità di proseguire l’anno scolastico in presenza – commenta il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli – I dati contenuti nell’ultimo rapporto di monitoraggio, trasmesso dall’Ufficio scolastico regionale per le Marche, confermano una maggiore circolazione virale e un incremento costante di contagi nelle comunità scolastiche, con almeno 555 casi di positività al Covid-19 ascrivibili a studenti e 183 al personale della scuola. Una situazione di criticità, a livello territoriale, che impone massima attenzione anche nel settore scolastico e richiede l’immediata adozione di misure più stringenti”.

Red.
All’asilo nido “Nicolas Green” di Tolentino è risultata positiva, a seguito di tampone, un'educatrice.
Lo ha comunicato proprio il Comune di Tolentino con una nota stampa, dove si legge come siano immediatamente state attivate tutte le procedure di profilassi previste dalle normative.

Con gli uffici dell’Asur è stato deciso di porre in quarantena la “bolla”, ovvero la sezione dei bambini seguiti dall’educatrice risultata positiva per dieci giorni e solo successivamente, data anche l’età dei bimbi e se si rivelasse necessario, si procederà con visite e controlli più approfonditi.
La struttura è stata intanto chiusa e si è provveduto ad effettuare una accurata sanificazione di tutti gli ambienti e degli oggetti, seguendo tutte le indicazioni e le precauzioni del caso.

L’asilo nido rimarrà dunque chiuso fino a lunedì 2 novembre.

red.
Sono iniziati i traslochi delle attrezzature dei laboratori dell’ITIS “Divini” di San Severino Marche. La Provincia sta ultimando i lavori di completamento dei nuovi laboratori e di alcune aule che erano stati sospesi dopo il sisma 2016. Il progetto prevedeva la demolizione e la costruzione dei nuovi laboratori e di alcune aule annesse, progetto poi modificato dall’Amministrazione provinciale, per adeguarlo a quello del Commissario straordinario per la realizzazione della nuova scuola. 

La modifica del progetto iniziale ha comportato una spesa maggiore che ha reso necessario il reperimento di risorse aggiuntive in parte riconosciute dal Commissario straordinario e in parte provenienti dal bilancio dell’Amministrazione provinciale.

Nell’estate 2019 si è proceduto all’appalto di questo secondo stralcio, i cui lavori sono in fase di realizzazione e interessano l’aula magna e diversi servizi accessori, nonché dei bagni in dotazione all’intero edificio.

In attesa della conclusione della seconda parte di interventi, la Provincia, che sta portando a termine la prima parte dei lavori, di concerto con la scuola ha deciso di effettuare i traslochi delle attrezzature. L’idea è quella di mettere immediatamente a disposizione i locali già ultimati: tre laboratori, tra cui quello di meccanica, ampio, funzionale e attrezzato anche per le nuove tecnologie, e cinque aule.

“Si tratta senz’altro di un passo avanti, anche se del tutto insufficiente, considerando lo stato della nuova scuola – così il presidente della Provincia Antonio Pettinari - con i lavori iniziati e sospesi da anni. Infatti gli studenti, le loro famiglie e l’intera comunità scolastica attendono ben altre risposte dalle istituzioni, costretti come sono in sedi provvisorie e, soprattutto, inadeguate per la mancanza di laboratori. Circostanza particolarmente grave e inaccettabile per un istituto tecnico, a cui si è aggiunta anche la drammatica situazione dell’emergenza sanitaria”.

red.
L’Ufficio Scolastico Regionale ha istituito circa 400 nuovi posti a tempo determinato tra insegnanti e ATA, necessari a garantire l’avvio e la prosecuzione dell’anno scolastico nel rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Coronavirus. Una quota di assunzioni ulteriore, determinata dall’analisi effettuata dall’Ufficio, dovuta all’aumento dei carichi di lavoro del personale scolastico.

In particolare i 78,31 posti di insegnanti rispondono all’incremento del numero di sezioni sdoppiate a causa di aule inadeguate, all'esigenza del lavoro in gruppo previsto per i primi due anni di scuola primaria per classi con più di 24 alunni e all’organizzazione di eventi sportivi studenteschi.

Più corposa la quota di assunzioni nel caso del personale ATA: i posti saranno 276,5 e risponderanno al bisogno di stringente sorveglianza per il rispetto delle norme di sicurezza; 2,5 saranno assunti nelle cinque strutture convittuali, 36,14 invece i posti di assistente amministrativo presso l’Ufficio in ragione dell’aumento dei volumi di lavoro delle segreterie.

Sono stati assunti a tempo determinato anche 28 assistenti tecnici, che supporteranno l’uso degli strumenti informatici previsti per la didattica a distanza.

Red.
Un doppio inizio quello che ha interessato gli studenti di Sefro.
Con la gioia nel cuore, infatti, l'assessore ai servizi scolastici Stefania Penna stila il bilancio della prima settimana di sucola che non ha significato solo il ritorno sui banchi dopo la pandemia, ma anche e soprattutto il ritorno nella nuova struttura sistemata dopo il sisma.

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Stefania Penna

“Abbiamo portato a casa un risultato storico – commenta Stefania Penna -  La scuola Astolfi, che fa parte del comprensivo Strampelli di Castelraimondo, aveva ricevuto un importante finanziamento ministeriale per una pesante ristrutturazione, soprattutto in ottica di sicurezza sismica, ma la sospensione dei lavori a seguito del lockdown ha fatto temere il peggio. Invece, grazie al lavoro di tutti i dipendenti comunali e delle ditte incaricate, siamo riusciti a portare a casa il risultato dell’apertura. Siamo molto soddisfatti, anche perché abbiamo lavorato fianco a fianco con il collega dei lavori pubblici Corrado Carminelli e con i vertici del comprensivo Strampelli, dalla dirigente Spurio alla fiduciaria Belli. Il tutto per offrire ai bambini una scuola nuova, sicura e anche bella.”

Corrado Carminelli, delegato ai lavori pubblici, sottoline come la continuità della amministrazione sia stata fondamentale per raggiungere questo risultato. Il progetto è partito, infatti, con la precedente consiliatura e l’attuale compagine amministrativa lo ha portato a compimento. “E’ il caso classico della continuità delle cose buone - ha detto - . Di solito chi arriva tende sempre a stravolgere ciò che è stato fatto dal predecessore. Invece il nostro impegno, fin dalla campagna elettorale, è sempre stato quello di far crescere e di sviluppare le iniziative che fanno bene al territorio, indipendentemente dal colore politico. Un buon seme necessita sempre di cura e noi abbiamo fatto crescere una pianta rigogliosa. Io stesso, come padre, sono molto soddisfatto dell’opera e del risultato ottenuto che in periodo di lockdown sembrava davvero un miraggio. Non abbiamo fatto alcuna inaugurazione, anche per evitare inutili assembramenti, ma seppur in silenzio abbiamo veramente festeggiato per un risultato storico per tutta la nostra comunità”.

GS
Il 14 settembre 2020 resterà una data da ricordare non solo come primo giorno di scuola, ma come ritorno sui banchi dopo sei mesi di fermo e al termine di tanti dubbi su come sarebbe stato questo rientro dopo che la vita e le abitudini quotidiane sono cambiate per tutti.
Ma se le abitudini sono cambiate per gli studenti già grandi e abituati agli ambienti scolastici, le difficoltà più evidenti hanno riguardato quelli più piccoli che, a causa delle normative, hanno dovuto rinunciare alla vicinanza dei genitori all'ingresso del primo giorno di scuola.
Una pandemia che riscrive, quindi, anche le regole montessoriane dicendo addio al cosidetto 'inserimento' con i genitori al primo giorno della scuola d'Infanzia o delle elementari, a discapito di pianti e urla di chi da grande potrà dire di aver cominciato il percorso scolastico nell'anno della pandemia.

Quasi mille studenti questa mattina sono arrivati nel polo scolastico di Madonna delle Carceri per i Licei Varano e per i Tecnici Antinori; stessa routine anche all'Itis Divini di San Severino dove il sindaco Rosa Piermattei ha parlato agli studenti. (foto sotto)

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"Dopo tanta lontananza - dice il dirigente di Camerino Francesco Rosati - riprendiamo con tutte le misure che abbiamo messo in campo applicando le norme ministeriali. Il primo nodo che è stato sciolto e che forse è stato decisivo è quello per il quale ringraziamo chi ha permesso l'implementazione dei mezzi per portare a scuola tuti gli studenti.
Per l'ingresso a scuola abbiamo moltiplicato gli ingressi: ne sono stati adibiti 5 per le entrate scaglionate dei ragazzi che arrivano da 40 Comuni diversi.
Le uscite, invece, saranno 8 considerato che comunque non escono tutti contemporaneamente.
Per il resto - aggiunge Rosati - serve la forte collaborazione delle famiglie: noi ci possiamo appellare agli studenti, ma sappiamo anche che vengono da una estate che è stata poco rispettosa delle regole anche da parte degli adulti e la famiglia deve aiutarci a sostenere questa politica di rigore".

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Stefano Belardinelli della Contram con un gruppo di ragazzi all'uscita di scuola a Camerino

Poi la critica allo scontro politico avvenuto negli ultimi tempi sulla scuola: "La scuola non deve dintare motivo di scontro politico ed essere strumentalizzata per questo. La scuola è motore economico ed è il futuro dei giovani: significa dare una speranza di futuro al Paese intero.
È per questo che chiediamo un passo indietro a chi vuole anteporre le polemiche, a noi servono politici che vogliono risolvere le situazioni".

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Il direttore amministrativo dei Licei Maria Cambriani e il dirigente scolastico Rosati

A San Severino, invece, alla presenza del dirigente scolastico, Sandro Luciani, e del presidente del consiglio d’Istituto,  Roberta Ricci, il sindaco ha incontrato e dato il benvenuto alle prime e alle seconde classi augurando ai ragazzi il suo in bocca al lupo per il nuovo anno e per la nuova esperienza formativa che vivranno a partire da oggi.

“Ho incontrato ragazzi molto bravi, che si sono comportati benissimo durante le delicate fasi dell’ingresso a scuola prestando grande attenzione alle indicazioni fornite dalla dirigenza e dal personale tutto che in queste ore sta svolgendo davvero un’opera meritoria che va ben oltre le proprie mansioni. Il preside Luciani ha lavorato molto,  con docenti e personale, durante la pausa estiva per garantire la sicurezza ai massimi livelli e per evitare doppi turni e ricorso a lezioni a distanza. La scuola ha preso in affitto anche alcuni locali nel complesso di San Domenico dove sarà ospitata l’aula informatica. Questa e altre soluzioni, nonostante siano ancora emergenziali, permetteranno comunque ai ragazzi e alle famiglie di evitare una serie di disagi. Ci dobbiamo tutti abituare a convivere con questa situazione molto particolare prestando la massima attenzione nelle aule ma anche a casa perché l’emergenza sanitaria da Covid19 è tutt’altro che passata. Ai ragazzi, per il resto che non è certo meno importante, auguro di vivere con serenità l’avvio del nuovo anno. Essi si trovano a vivere qualcosa di unico e straordinario che li vedrà crescere facendoli diventare adulti e membri di una società - conclude il sindaco Piermattei - che è pronta ad accoglierli sempre ma anche a proteggerli nei momenti di difficoltà e non dovranno per questo mai sentirsi soli”.

GS

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Nel giorni in cui gli asili nido riaprono le porte agli studenti più piccoli di tutti gli ordini scolastici, il pensiero dei Vescovi delle Marche è per tutti: studenti, famiglie, dirigenti, docenti, personale amministrativo e tecnico.
A loro, in una missiva, rivolgono l'augurio per la ripartenza di un nuovo anno scolastico che resterà nela storia e nella memoria di molti.

"Nei mesi passati - scrivono - andava di moda disegnare un arcobaleno beneaugurante con la scritta ottimistica: andrà tutto bene. Da Vescovi e da credenti vorremo trasmettervi di più, soprattutto quella speranza cristiana che S. Paolo nella lettera ai Romani ha espresso con una celebre frase: 'Tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio'. 

Anche questo anno, che si preannuncia complesso e impegnativo per tutti, produrrà certamente dei frutti di bene con il vostro impegno e l’aiuto di Dio. Vorremmo indicarvene alcuni per sostenere e incoraggiare la vostra speranza.

La scuola, prima che un travaso di nozioni, deve essere scuola di vita che impara dalla vita. Questo tempo di vita difficile che abbiamo davanti ci può insegnare tante cose, a partire dal valore dell’impegno e del darsi importanti regole di comportamento e di azione, segno tangibile di rispetto per sé e per gli altri.

Il modo di giungere a scuola, di trascorrervi la giornata, di vivere cose banali come i minuti di intervallo dovrà cambiare rispettando le norme che, da mesi, stanno cercheranno di tutelare la salute di tutti. Crediamo che fra qualche anno si parlerà di voi – la generazione del Covid – come di una generazione speciale: cresciuta nel valore e nel rispetto degli altri con una convinzione e una forza encomiabili.

Dall’esperienza - proseguono - che vivrete, potrete imparare la comprensione del valore di quello che oggi ci manca e che in passato davamo per scontato: la bellezza di un abbraccio affettuoso, la spontaneità del correre assieme ridendo e cantando, il valore di una carezza, l’impegno suggellato da una stretta di mano. Se questa esperienza vi farà crescere più coscienti del valore e della preziosità del vostro corpo e di quello degli altri, avrete imparato tanto, forse molto più di quello che potremmo insegnarvi in condizioni normali.

Infine siete chiamati a provare l’esperienza che: non tutto si può avere, non tutto si può fare. Questa esperienza di povertà, potrà aiutarvi a comprendere meglio la vita di tanti bambini, ragazzi e giovani che in altre parti del mondo vivono la povertà come esperienza quotidiana e perenne.

Da adulti infine vogliamo ringraziare tutto il mondo dei lavoratori della scuola - concludono - . Anche perché affrontate una prova che non è senza rischi per voi e per le vostre famiglie, ma è proprio quando questo lavoro si fa col cuore, si vive come un’autentica vocazione, anche con sincero sacrificio personale, che si costruisce un futuro migliore per tutti. La vocazione dell’educatore nasce, cresce e si fortifica più nei momenti di difficoltà, che quando tutto scorre facilmente in discesa.

Vogliamo infine incoraggiare i genitori, che sono certo preoccupati della salute dei figli, ma comprendono anche il grande valore della formazione e dell’istruzione, un bene che dobbiamo garantire ai figli con una collaborazione sempre più stretta tra scuola e famiglie".

GS

Un Tavolo regionale per l'inizio del nuovo anno scolastico.
È quanto sarà costituito nei prossimi giorni dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, Marco Ugo Filisetti, d’intesa con il Gabinetto del ministro e in analogia con le altre regioni.

"Compito dell’organismo - spiega - è quello di integrare l'azione dell’amministrazione scolastica con quelle della Regione, degli enti locali e delle parti sociali nel rispetto delle competenze di ciascuno, monitorando gli aspetti logistici e organizzativi delle istituzioni scolastiche marchigiane, rilevando per ciascuna le eventuali situazioni di criticità. L’obiettivo - prosegue - è quello di identificare le possibili risposte e adottare le misure necessarie ad assicurare il regolare avvio dell’anno scolastico per tutte le scuole con riferimento alle indicazioni contenute nel documento sulla rimodulazione delle misure contenitive dell’emergenza pandemica nel settore scolastico del Comitato tecnico scientifico del 28 maggio scorso e alla luce delle risorse disponibili o da reperire e mettere in campo sul territorio".

In particolare e in prima battuta l'attenzione si focalizzerà sulle attuali aule che non hanno superfici sufficienti a garantire il distanziamento di un metro, misurato da testa a testa, tra gli alunni della classe. Le aule con superfici insufficienti dovrebbero comunque riguardare limitati casi, atteso che le norme di edilizia scolastica in base alle quali sono realizzate le scuole prevedono la realizzazione di aule con superfici per alunno di 2 metri quadri circa, sufficienti a garantire il distanziamento lineare di un metro tra gli alunni. Laddove così non fosse saranno individuate ed attuate le soluzioni alternative tra quelle indicate dalle “linee guida”.     

Al tavolo, coordinato dal direttore generale dell’USR Marche, Marco Ugo Filisetti, sono chiamati a partecipare gli assessori regionali all’Istruzione e ai Trasporti, Loretta Bravi e Angelo Sciapichetti, i rappresentanti di UPI e ANCI Marche, il referente regionale della Protezione civile, i rappresentanti delle associazioni dei genitori, delle associazioni studentesche, delle associazioni per le persone con disabilità, delle scuole paritarie, delle organizzazioni sindacali del comparto scuola (personale e dirigenti) e degli enti del Terzo settore.

GS
Ognuno aiuta come può e, molto spesso, al di là della vicinanza economica, anche una parola di conforto, un pensiero, un messaggio, possono essere balsamo per chi combatte in prima linea un mostro senza volto.
Questo lo hanno imparato bene anche i bambini che, ormai da più di un mese, non possono incontrarsi per via di questo essere cattivo a cui si prova a dare un nome, un volto, anche se sostanza non ha.
E per essere vicini a chi, come hanno spiegato loro le maestre, lavora al fianco dei malati per farli guarire, hanno pensato di fare disegni e scrivere messaggi.
Se alle raccolte fondi ci pensano gli adulti, i bambini delle scuole di Camerino e di Serravalle non sono comunque rimasti fermi a guardare: hanno messo insieme i colori più belli per descrivere questa pandemia e confermare che per loro, i veri eroi, sono gli operatori sanitari.
"Ci sono arrivati questi disegni - spiegano dal Covid Hospital di Camerino - e li abbiamo affissi nella vetrata davanti alla direzione sanitaria affinchè tutti gli operatori li possano vedere e trarne coraggio".
Coraggio, sì, perchè ce ne vuole tanto e chi meglio dei cittadini di domani può darlo a chi lavora per un futuro senza malattie.

GS

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