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Va in scena la protesta. I lavoratori manifestano davanti lo Sferisterio

Giovedì, 18 Febbraio 2021 18:51 | Letto 624 volte   Clicca per ascolare il testo Va in scena la protesta. I lavoratori manifestano davanti lo Sferisterio “Torniamo a fare spettacolo”. Va oltre la richiesta, è un vero e proprio grido quello che lanciano i lavoratori dello spettacolo messi in ginocchio a causa del prolungamento dello stato di pandemia. Martedì 23 febbraio, ad un anno dalla chiusura dei luoghi della cultura, i sindacati confederali di categoria realizzeranno una manifestazione pubblica in stretto raccordo con le proposte nazionali e regionali, quest’ultime già al centro del confronto con la Regione Marche. SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL, le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo marchigiani, rispettando i protocolli di sicurezza, manifesteranno a Macerata, in piazza Mazzini, dalle 16 alle 17, vicino ad uno dei luoghi simbolo della Cultura, lo Sferisterio. Le ragioni dell’iniziativa sono quelle di porre l’attenzione pubblica ed istituzionale sugli effetti concreti che la pandemia e le conseguenti chiusure hanno prodotto sui territori, tra la popolazione, sull’occupazione e sulle condizioni materiali delle lavoratrici e lavoratori. Il mondo della produzione culturale chiede il riconoscimento di ammortizzatori sociali più efficaci, di pensare alla riapertura graduale ed in sicurezza dei luoghi della cultura, di salvaguardare produzione e occupazione per non disperdere talenti e professionalità essenziali per la società civile. Inoltre per le sigle sindacali, è urgente realizzare una riforma della legge dello spettacolo e combattere forme diffuse di elusività contrattuale e di lavoro sommerso, attraverso l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro. SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL delle Marche hanno da tempo aperto un confronto con l’ente regionale, a cui chiedono di affrontare e risolvere il tema urgente dei ristori, delle buone pratiche contrattuali, della revisione della legge regionale dello spettacolo risalente al 2009 e concretizzare il progetto presentato di “Cura dei teatri marchigiani” propedeutici alla ripresa. I sindacati e i lavoratori dello spettacolo, chiedono sostegno alla società civile per il rilancio del settore dello spettacolo, quale fattore essenziale per lo sviluppo economico e sociale.B.O.
“Torniamo a fare spettacolo”. Va oltre la richiesta, è un vero e proprio grido quello che lanciano i lavoratori dello spettacolo messi in ginocchio a causa del prolungamento dello stato di pandemia. Martedì 23 febbraio, ad un anno dalla chiusura dei luoghi della cultura, i sindacati confederali di categoria realizzeranno una manifestazione pubblica in stretto raccordo con le proposte nazionali e regionali, quest’ultime già al centro del confronto con la Regione Marche.

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL, le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo marchigiani, rispettando i protocolli di sicurezza, manifesteranno a Macerata, in piazza Mazzini, dalle 16 alle 17, vicino ad uno dei luoghi simbolo della Cultura, lo Sferisterio.

Le ragioni dell’iniziativa sono quelle di porre l’attenzione pubblica ed istituzionale sugli effetti concreti che la pandemia e le conseguenti chiusure hanno prodotto sui territori, tra la popolazione, sull’occupazione e sulle condizioni materiali delle lavoratrici e lavoratori. Il mondo della produzione culturale chiede il riconoscimento di ammortizzatori sociali più efficaci, di pensare alla riapertura graduale ed in sicurezza dei luoghi della cultura, di salvaguardare produzione e occupazione per non disperdere talenti e professionalità essenziali per la società civile.

Inoltre per le sigle sindacali, è urgente realizzare una riforma della legge dello spettacolo e combattere forme diffuse di elusività contrattuale e di lavoro sommerso, attraverso l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro.

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL delle Marche hanno da tempo aperto un confronto con l’ente regionale, a cui chiedono di affrontare e risolvere il tema urgente dei ristori, delle buone pratiche contrattuali, della revisione della legge regionale dello spettacolo risalente al 2009 e concretizzare il progetto presentato di “Cura dei teatri marchigiani” propedeutici alla ripresa.

I sindacati e i lavoratori dello spettacolo, chiedono sostegno alla società civile per il rilancio del settore dello spettacolo, quale fattore essenziale per lo sviluppo economico e sociale.

B.O.

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