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'Ma che bel castello', studenti scrittori

Venerdì, 12 Giugno 2015 02:00 | Letto 778 volte   Clicca per ascolare il testo 'Ma che bel castello', studenti scrittori "Ma che bel castello", un progetto, iniziato nello scorso mese di ottobre, che ha visto coinvolti gli alunni della scuola primaria dellistituto comprensivo "S. De Magistris" di Caldarola e che, con il saggio di fine anno scolastico, ha visto il suo epilogo, venerdì 5 giugno, nella splendida cornice di piazza Cavallotti, proprio alle pendici del castello Pallotta. Obiettivo centrato da parte degli insegnanti, ideatori del progetto che ha trovato il pieno appoggio dellamministrazione comunale, ma soprattutto da parte degli studenti, che lavorando attivamente a quello che è stato un vero e proprio premio letterario hanno riscoperto il valore ed il piacere della lettura. Ovviamente soddisfatta la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, secondo cui "chi si occupa di educazione non può tirarsi indietro di fronte ad un progetto simile. E stata, infatti, proposta ai ragazzi unesperienza da vivere in prima persona che ha favorito lamore per la lettura. La scuola deve contribuire a far scoprire questa gioia, che non è innata, perchè cè bisogno di qualcuno che insegni ai ragazzi ad amare i libri. Il libro, anche in unepoca in cui la tecnologia impera, conserva sempre il suo fascino e il solo il fatto di toccarlo e di sfogliarlo aumenta il piacere della lettura. Naturalmente per comporre il libro i ragazzi hanno utilizzato tutti i moderni strumenti tecnologici, ma è chiaro che il libro non potrà mai scomparire dalla scuola nè tanto meno dalla nostra vita". Presente alla serata nella triplice veste di mamma, amministratore e sponsor il vice sindaco di Caldarola Debora Speziani, che ha confessato di essere stata "piuttosto titubante allinizio di questa avventura, perchè pensavo che si trattasse di un progetto troppo ambizioso per ragazzi di questa età. Quando, poi, ho visto il loro impegno e il loro lavoro mi sono convinta della bontà della scelta. E vero che i ragazzi hanno ricevuto qualche aiuto, ma i veri protagonisti sono stati loro. Hanno realizzato un progetto grandissimo e tutti, ognuno secondo le proprie capacità, hanno contribuito alla realizzazione dellopera. Quando, alla fine del saggio, è stato consegnato il libro gli occhi dei ragazzi brillavano per la commozione. Abbiamo raggiunto il traguardo di farli appassionare veramente alla lettura".  

"Ma che bel castello", un progetto, iniziato nello scorso mese di ottobre, che ha visto coinvolti gli alunni della scuola primaria dell'istituto comprensivo "S. De Magistris" di Caldarola e che, con il saggio di fine anno scolastico, ha visto il suo epilogo, venerdì 5 giugno, nella splendida cornice di piazza Cavallotti, proprio alle pendici del castello Pallotta. Obiettivo centrato da parte degli insegnanti, ideatori del progetto che ha trovato il pieno appoggio dell'amministrazione comunale, ma soprattutto da parte degli studenti, che lavorando attivamente a quello che è stato un vero e proprio premio letterario hanno riscoperto il valore ed il piacere della lettura. Ovviamente soddisfatta la dirigente scolastica Fabiola Scagnetti, secondo cui "chi si occupa di educazione non può tirarsi indietro di fronte ad un progetto simile.

E' stata, infatti, proposta ai ragazzi un'esperienza da vivere in prima persona che ha favorito l'amore per la lettura. La scuola deve contribuire a far scoprire questa gioia, che non è innata, perchè c'è bisogno di qualcuno che insegni ai ragazzi ad amare i libri. Il libro, anche in un'epoca in cui la tecnologia impera, conserva sempre il suo fascino e il solo il fatto di toccarlo e di sfogliarlo aumenta il piacere della lettura. Naturalmente per comporre il libro i ragazzi hanno utilizzato tutti i moderni strumenti tecnologici, ma è chiaro che il libro non potrà mai scomparire dalla scuola nè tanto meno dalla nostra vita". Presente alla serata nella triplice veste di mamma, amministratore e sponsor il vice sindaco di Caldarola Debora Speziani, che ha confessato di essere stata "piuttosto titubante all'inizio di questa avventura, perchè pensavo che si trattasse di un progetto troppo ambizioso per ragazzi di questa età. Quando, poi, ho visto il loro impegno e il loro lavoro mi sono convinta della bontà della scelta. E' vero che i ragazzi hanno ricevuto qualche aiuto, ma i veri protagonisti sono stati loro. Hanno realizzato un progetto grandissimo e tutti, ognuno secondo le proprie capacità, hanno contribuito alla realizzazione dell'opera. Quando, alla fine del saggio, è stato consegnato il libro gli occhi dei ragazzi brillavano per la commozione. Abbiamo raggiunto il traguardo di farli appassionare veramente alla lettura".

 

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