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Progetto di ricerca Unicam in Albania

Martedì, 26 Aprile 2016 11:36 | Letto 1412 volte   Clicca per ascolare il testo Progetto di ricerca Unicam in Albania Un gruppo interdisciplinare di ricerca dellUniversità di Camerino, coordinato dal prof. Massimo Sargolini, ha presentato un importante progetto di cooperazione internazionale sui temi della valorizzazione ambientale e paesaggistica a Tirana, presso il Museo Nazionale di Archeologia, alla presenza di molti direttori di musei dellAlbania, di rappresentanti di governo locale e regionale, di colleghi dellUniversità di Tirana e del Ministro alla Cultura albanese, M. Kumbaro Furxhi. La ricerca avviata nel 2009, in collaborazione con la Regione Marche, in stretto raccordo con lUniversità di Macerata, è stata incentrata nello sviluppo di un progetto di fruizione delle aree archeologiche di Hadrianopolis e Sofratike, i cui riverberi positivi si estendono a un ambito territoriale più ampio che coinvolge importanti centri demici della Valle del Drino. In particolare, il progetto elaborato dallo spin off di Unicam Terre.it (arch. Roberta Caprodossi, arch. Corrado Gamberoni) ha individuato: 1, gli scambi modali veloci, collocati in prossimità delle infrastrutture viarie più importanti in direzione nord-sud. Sono punti di contatto e intersezione tra la strada principale a scorrimento veloce (che collega Girocastro con Tirana) e le strade locali di accesso al Parco di Antigonea e Hadrianopolis. Sono i punti in cui il turista deve trovare i servizi informativi, gli sportelli per laccoglienza, le vetrine in grado di presentare le risorse naturali e culturali presenti, e deve avere la possibilità di cambiare il mezzo di trasporto. Ad esempio: lasciare lautobus o il taxi, o parcheggiare lauto privata e prendere un altro mezzo più adatto alla visita del parco (come la bicicletta, il cavallo, piccole navette); 2, gli scambi modali lenti allinterno del territorio del Parco che rappresentano i punti in cui, ad una scala territoriale più circoscritta, il turista deve poter scegliere di utilizzare alcuni servizi ricettivi e cambiare il mezzo con cui attraversare larea del Parco; 3, il parco fluviale del Drino che ridisegna le aree di contorno allasta fluviale e quelle del contesto territoriale, sino alla città di Girocastro, e allarea archeologica di Hadrianopolis. Si tratta di unarea di pregio paesaggistico-ambientale che, in prossimità del centro capoluogo, può diventare un vero e proprio parco urbano, permeando e rigenerando assetti insediativi periurbani, talora degradati da una crescita spesso disordinata e incontrollata; 4, il parco naturale che affianca e ingloba larea archeologica di Hadrianopolis, dove poter svolgere attività ricreative allaperto e stabilire relazioni con il sistema implicito delle green infrastructure e delle ecological network che innerva buona parte dellAlbania meridionale e attende solo di essere organizzato in una rete di servizi funzionali ed essenziali, per luomo, gli animali e le piante; 5, i percorsi per la fruizione lenta, cioè i tracciati che maggiormente potrebbero essere utilizzati a piedi, in bicicletta o a cavallo. Sono stati indicati sia quelli esistenti che quelli da ripristinare, utilizzando un tracciato preesistente, o anche quelli da realizzare ex novo. Il progetto è stato particolarmente apprezzato dai governi locali che sono fermamente convinti che la scommessa del turismo culturale sia importante anche per questo vicino Paese, a cui, dal 2014, il Consiglio dEuropa ha concesso lo status di candidato ufficiale allingresso in Europa e lAmbasciatore italiano in Albania, dott. Alberto Cutillo, ha voluto incontrare, in una cena conviviale, nella propria residenza a Tirana, il gruppo di ricerca di UNICAM e di UNIMC.

Un gruppo interdisciplinare di ricerca dell'Università di Camerino, coordinato dal prof. Massimo Sargolini, ha presentato un importante progetto di cooperazione internazionale sui temi della valorizzazione ambientale e paesaggistica a Tirana, presso il Museo Nazionale di Archeologia, alla presenza di molti direttori di musei dell'Albania, di rappresentanti di governo locale e regionale, di colleghi dell'Università di Tirana e del Ministro alla Cultura albanese, M. Kumbaro Furxhi.

La ricerca avviata nel 2009, in collaborazione con la Regione Marche, in stretto raccordo con l'Università di Macerata, è stata incentrata nello sviluppo di un progetto di fruizione delle aree archeologiche di Hadrianopolis e Sofratike, i cui riverberi positivi si estendono a un ambito territoriale più ampio che coinvolge importanti centri demici della Valle del Drino.

In particolare, il progetto elaborato dallo spin off di Unicam Terre.it (arch. Roberta Caprodossi, arch. Corrado Gamberoni) ha individuato:

1, gli scambi modali veloci, collocati in prossimità delle infrastrutture viarie più importanti in direzione nord-sud. Sono punti di contatto e intersezione tra la strada principale a scorrimento veloce (che collega Girocastro con Tirana) e le strade locali di accesso al Parco di Antigonea e Hadrianopolis. Sono i punti in cui il turista deve trovare i servizi informativi, gli "sportelli" per l'accoglienza, le "vetrine" in grado di presentare le risorse naturali e culturali presenti, e deve avere la possibilità di cambiare il mezzo di trasporto. Ad esempio: lasciare l'autobus o il taxi, o parcheggiare l'auto privata e prendere un altro mezzo più adatto alla visita del parco (come la bicicletta, il cavallo, piccole navette);

2, gli scambi modali lenti all'interno del territorio del Parco che rappresentano i punti in cui, ad una scala territoriale più circoscritta, il turista deve poter scegliere di utilizzare alcuni servizi ricettivi e cambiare il mezzo con cui attraversare l'area del Parco;

3, il parco fluviale del Drino che ridisegna le aree di contorno all'asta fluviale e quelle del contesto territoriale, sino alla città di Girocastro, e all'area archeologica di Hadrianopolis. Si tratta di un'area di pregio paesaggistico-ambientale che, in prossimità del centro capoluogo, può diventare un vero e proprio parco urbano, permeando e rigenerando assetti insediativi periurbani, talora degradati da una crescita spesso disordinata e incontrollata;

4, il parco naturale che affianca e ingloba l'area archeologica di Hadrianopolis, dove poter svolgere attività ricreative all'aperto e stabilire relazioni con il sistema implicito delle green infrastructure e delle ecological network che innerva buona parte dell'Albania meridionale e attende solo di essere organizzato in una rete di servizi funzionali ed essenziali, per l'uomo, gli animali e le piante;

5, i percorsi per la fruizione lenta, cioè i tracciati che maggiormente potrebbero essere utilizzati a piedi, in bicicletta o a cavallo. Sono stati indicati sia quelli esistenti che quelli da ripristinare, utilizzando un tracciato preesistente, o anche quelli da realizzare ex novo.

Il progetto è stato particolarmente apprezzato dai governi locali che sono fermamente convinti che la scommessa del turismo culturale sia importante anche per questo vicino Paese, a cui, dal 2014, il Consiglio d'Europa ha concesso lo status di "candidato ufficiale" all'ingresso in Europa e l'Ambasciatore italiano in Albania, dott. Alberto Cutillo, ha voluto incontrare, in una cena conviviale, nella propria residenza a Tirana, il gruppo di ricerca di UNICAM e di UNIMC.

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