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Al docente di Unicam Francescomaria Tedesco il premio Voltaire

Giovedì, 12 Luglio 2018 11:09 | Letto 936 volte   Clicca per ascolare il testo Al docente di Unicam Francescomaria Tedesco il premio Voltaire Il professor Francescomaria Tedesco, filosofo della politica e docente della Scuola di Giurisprudenza di Unicam, si è aggiudicato l’edizione 2017/2018 del Premi Voltaire. Il prof. Tedesco è stato premiato per il suo libro “Mediterraneismo. Il pensiero antimeridiano” (Meltemi, 2017). Il premio, giunto alla sesta edizione, è stato ideato da Francesca Duranti per offrire un riconoscimento ai migliori lavori nell’ambito di una saggistica chiara e comprensibile da un largo pubblico, su temi attuali d’autentico interesse. Ogni finalista, nove quest’anno, ha esposto il proprio libro, in una serata presso Villa Burlamacchi-Rossi a Lucca, conversando con il pubblico presente. Tra i vincitori delle passate edizioni Ernesto Galli della Loggia, Khaled Fouad Allam, Antonio Polito. “È per me un onore – ha dichiarato il prof. Tedesco – ricevere il Premio Voltaire, riconoscimento per un lavoro che tratta di temi che, anche per ragioni biografiche oltre che di interesse scientifico, mi stanno molto a cuore.  “Mediterraneismo” mi ha già dato molte soddisfazioni, e spero che questo premio contribuisca alla sua diffusione”. C’è uno sguardo sul Mediterraneo intriso di pregiudizio sull’arretratezza orientale dei suoi popoli. E c’è uno sguardo lirico ed estetizzante che vorrebbe il Mediterraneo come mare resistente contro la potenza oceanica del capitalismo. Entrambe le immagini sono false. Entrambe hanno contribuito a costruire un Mediterraneo di fantasia, che ha ventriloquato eventi, popoli, stagioni. Il volume vuole offrire un percorso di decostruzione di entrambi i mediterraneismi (dellarretratezza e dellalternativa) attraverso lo sguardo della filosofia politica, della filosofia del diritto, dellantropologia, degli studi postcoloniali e subalterni (usati bene), della letteratura, del cinema. Francescomaria Tedesco, filosofo del diritto e della politica, già borsista presso il Sum – Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze e assegnista presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato docente di Diritti umani all’Università per Stranieri di Perugia. Attualmente è ricercatore in Filosofia del diritto presso l’Università di Camerino. Ha conseguito l’abilitazione come professore di seconda fascia in Filosofia politica. Ha tenuto lezioni e conferenze in Italia e all’estero. Oltre a numerosi saggi e articoli, ha pubblicato anche altri libri, quali Introduzione a Hayek (Laterza 2004), Diritti umani e relativismo (Laterza 2009), Eccedenza sovrana (Mimesis 2012; traduzione inglese Routledge in corso di pubblicazione), Modelli europei di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo (Aracne 2016). Ha collaborato con «Europa» e «Pagina99». Tiene un blog sul Fatto quotidiano.

Il professor Francescomaria Tedesco, filosofo della politica e docente della Scuola di Giurisprudenza di Unicam, si è aggiudicato l’edizione 2017/2018 del Premi Voltaire. Il prof. Tedesco è stato premiato per il suo libro “Mediterraneismo. Il pensiero antimeridiano” (Meltemi, 2017).

Il premio, giunto alla sesta edizione, è stato ideato da Francesca Duranti per offrire un riconoscimento ai migliori lavori nell’ambito di una saggistica chiara e comprensibile da un largo pubblico, su temi attuali d’autentico interesse.

Ogni finalista, nove quest’anno, ha esposto il proprio libro, in una serata presso Villa Burlamacchi-Rossi a Lucca, conversando con il pubblico presente. Tra i vincitori delle passate edizioni Ernesto Galli della Loggia, Khaled Fouad Allam, Antonio Polito.

“È per me un onore – ha dichiarato il prof. Tedesco – ricevere il Premio Voltaire, riconoscimento per un lavoro che tratta di temi che, anche per ragioni biografiche oltre che di interesse scientifico, mi stanno molto a cuore.  “Mediterraneismo” mi ha già dato molte soddisfazioni, e spero che questo premio contribuisca alla sua diffusione”.


C’è uno sguardo sul Mediterraneo intriso di pregiudizio sull’arretratezza orientale dei suoi popoli. E c’è uno sguardo lirico ed estetizzante che vorrebbe il Mediterraneo come mare resistente contro la potenza oceanica del capitalismo. Entrambe le immagini sono false. Entrambe hanno contribuito a costruire un Mediterraneo di fantasia, che ha ventriloquato eventi, popoli, stagioni. Il volume vuole offrire un percorso di decostruzione di entrambi i mediterraneismi (dell'arretratezza e dell'alternativa) attraverso lo sguardo della filosofia politica, della filosofia del diritto, dell'antropologia, degli studi postcoloniali e subalterni (usati bene), della letteratura, del cinema.

Francescomaria Tedesco, filosofo del diritto e della politica, già borsista presso il Sum – Istituto Italiano di Scienze Umane di Firenze e assegnista presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, è stato docente di Diritti umani all’Università per Stranieri di Perugia. Attualmente è ricercatore in Filosofia del diritto presso l’Università di Camerino. Ha conseguito l’abilitazione come professore di seconda fascia in Filosofia politica. Ha tenuto lezioni e conferenze in Italia e all’estero. Oltre a numerosi saggi e articoli, ha pubblicato anche altri libri, quali Introduzione a Hayek (Laterza 2004), Diritti umani e relativismo (Laterza 2009), Eccedenza sovrana (Mimesis 2012; traduzione inglese Routledge in corso di pubblicazione), Modelli europei di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo (Aracne 2016). Ha collaborato con «Europa» e «Pagina99». Tiene un blog sul Fatto quotidiano.

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