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Barbara Mastrocola: i musei sbarcano su instagram!

Giovedì, 07 Febbraio 2019 16:21 | Letto 1982 volte   Clicca per ascolare il testo Barbara Mastrocola: i musei sbarcano su instagram! I musei diocesani e civici di Camerino sbarcano su Instagram. La pagina per immagini dedicata si chiama “camerinomusei” e, interagendo con un vasto pubblico, consente di rendere vivo e fruibile l’immenso patrimonio artistico culturale in dotazione. Ad illustrarci il progetto è la stessa direttrice dei musei Barbara Mastrocola, promotrice entusiasta della vetrina innovativa, attraverso la quale raccontare i capolavori d’arte.  “ I social ormai sono sempre più utilizzati come mezzo di comunicazione per le collezioni artistiche e museali - spiega Barbara Mastrocola- il terremoto non è riuscito mai a fermarci e questa nuova pagina Instagram non servirà soltanto a ricordare vecchie storie bensì a raccontare anche “nuove emozioni”.  Il canale Instagram permette di interagire con le immagini delle preziose opere conservate nei depositi e, nel contempo, conoscere il percorso che stiamo realizzando nelle aree di custodia e nei nuovi spazi espositivi. Il terremoto non ha fermato l’arte e credo che uno strumento social come questo,  possa arrivare anche ad un pubblico nuovo e giovane. Chi meglio dellarte, delle rappresentazioni artistiche di sculture e dipinti, è capace di comunicare, trasmettere emozioni, veicolare forti messaggi. L’immagine parla da sola –continua la direttrice dei musei- per cui ho pensato a questo mezzo innovativo che, senza tante sovra interpretazioni di attribuzioni o altro, permette a tutti di guardare quello che abbiamo a disposizione e, ad ognuno, di ricavarne liberamente una suggestione e farsi una propria idea”.     Il 25 gennaio, in onore della conversione di San Paolo è stato pubblicato il seguente post: Con la pagina “camerinomusei” dunque ci raccontiamo sui social- conclude Barbara Mastrocola-; aldilà dell’edificio in sé, il museo è fatto di persone, delle collezioni che lo animano. Gli edifici purtroppo non li abbiamo più, ma le collezioni esistono in tutta la loro bellezza. Per cui l’invito è a frequentare la nostra pagina Instagram, per capire che cosa significhi “chiusi per inagibilità”ma“aperti per vocazione” e per leggere con nuove prospettive le nostre collezioni, alcune delle quali sono appunto visibili all’interno della chiesa del seminario di Camerino, dove peraltro si sono già svolti numerosi eventi culturali e appuntamenti musicali. E poi, veniteci a vedere dal vivo. Scoprirete sicuramente qualcosa di inaspettato: è vero che parliamo di un territorio fortemente colpito dal terremoto, ma dentro di sé ha una inesauribile forza e tanta voglia di rinascere”.   Carla Campetella      

I musei diocesani e civici di Camerino sbarcano su Instagram. La pagina per immagini dedicata si chiama “camerinomusei” e, interagendo con un vasto pubblico, consente di rendere vivo e fruibile l’immenso patrimonio artistico culturale in dotazione. Ad illustrarci il progetto è la stessa direttrice dei musei Barbara Mastrocola, promotrice entusiasta della vetrina innovativa, attraverso la quale raccontare i capolavori d’arte.  “ I social ormai sono sempre più utilizzati come mezzo di comunicazione per le collezioni artistiche e museali - spiega Barbara Mastrocola- il terremoto non è riuscito mai a fermarci e questa nuova pagina Instagram non servirà soltanto a ricordare "vecchie storie" bensì a raccontare anche “nuove emozioni”. 

Il canale Instagram permette di interagire con le immagini delle preziose opere conservate nei depositi e, nel contempo, conoscere il percorso che stiamo realizzando nelle aree di custodia e nei nuovi spazi espositivi. Il terremoto non ha fermato l’arte e credo che uno strumento social come questo,  possa arrivare anche ad un pubblico nuovo e giovane. Chi meglio dell'arte, delle rappresentazioni artistiche di sculture e dipinti, è capace di comunicare, trasmettere emozioni, veicolare forti messaggi. L’'immagine parla da sola –continua la direttrice dei musei- per cui ho pensato a questo mezzo innovativo che, senza tante sovra interpretazioni di attribuzioni o altro, permette a tutti di guardare quello che abbiamo a disposizione e, ad ognuno, di ricavarne liberamente una suggestione e farsi una propria idea”.  

 

Il 25 gennaio, in onore della conversione di San Paolo è stato pubblicato il seguente post:

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Con la pagina “camerinomusei” dunque ci raccontiamo sui social- conclude Barbara Mastrocola-; aldilà dell’edificio in sé, il museo è fatto di persone, delle collezioni che lo animano. Gli edifici purtroppo non li abbiamo più, ma le collezioni esistono in tutta la loro bellezza. Per cui l’invito è a frequentare la nostra pagina Instagram, per capire che cosa significhi chiusi per inagibilitàmaaperti per vocazione e per leggere con nuove prospettive le nostre collezioni, alcune delle quali sono appunto visibili all’interno della chiesa del seminario di Camerino, dove peraltro si sono già svolti numerosi eventi culturali e appuntamenti musicali. E poi, veniteci a vedere dal vivo. Scoprirete sicuramente qualcosa di inaspettato: è vero che parliamo di un territorio fortemente colpito dal terremoto, ma dentro di sé ha una inesauribile forza e tanta voglia di rinascere”.

  Carla Campetella

 

 

 

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