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Al Benedetto XIII, 140 bambini in scena con “Alice nel paese delle meraviglie”

Giovedì, 11 Aprile 2019 12:13 | Letto 2270 volte   Clicca per ascolare il testo Al Benedetto XIII, 140 bambini in scena con “Alice nel paese delle meraviglie” Il palcoscenico del Centro polifunzionale Benedetto XIII di Camerino, si appresta ad accogliere ben 140 bambini della Scuola primaria Betti. Recitazione, ballo, canto, in un crescendo di emozioni, li vedranno protagonisti del musical -spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, in programma  nella serata di mercoledì 17 aprile all’auditorium Benedetto XIII. Uno spettacolo che per qualcuno segna il passaggio alla scuola secondaria di primo grado e che per tutti, vuol essere un segnale di forza e volontà per un ritorno alla normalità. E’ attraverso il linguaggio teatrale che dirigente scolastico, maestre e bambini, hanno inteso veicolare messaggi forti di rinascita, invitando la cittadinanza tutta a condividerli. Del resto, quella di “Alice nel paese delle meraviglie” è una storia che suggerisce tante metafore rivolte a tutte le fasce di età. Sarà uno spettacolo magico e – preannuncia la maestra e regista Sabrina Conocchioli-, lo sarà innanzitutto per la presenza di tutti i bambini della Scuola primaria Betti di Camerino, ognuno dei quali, avrà il suo importante ruolo. Di particolare rilievo sarà la recitazione dei bambini della classe quinta che vivono il passaggio dalle primarie alla scuola secondaria; sono la loro insegnante e debbo dire che, sin da subito, hanno vissuto questa esperienza con grande entusiasmo. Ormai è diventato di rito chiedere ogni giorno di provare il copione e, i ragazzini più piccoli che nello spettacolo balleranno, nei confronti dei più grandi alle prese con la preparazione delle scene, nutrono un senso di ammirazione e un pizzico d’invidia. Con le mie colleghe- spiega l’insegnante – abbiamo deciso di portare in scena questo testo, proprio perché rappresenta una crescita e, ci auguriamo che i bambini riescano a bene interpretarlo. Per i bambini – sottolinea Sabrina Conocchioli – il coinvolgimento è stato di particolare significato in quanto, dà una chiave di lettura ad ogni passaggio che loro stanno vivendo e, in questo, il teatro è salvifico. Per loro anche l’opportunità di sperimentare nuove tipologie di linguaggio, capaci di far scaturire emozioni forti. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito e, la scuola primaria Betti, sarà felice di condividere questa esperienza con l’intera comunità ”. C.C.

Il palcoscenico del Centro polifunzionale Benedetto XIII di Camerino, si appresta ad accogliere ben 140 bambini della Scuola primaria Betti. Recitazione, ballo, canto, in un crescendo di emozioni, li vedranno protagonisti del musical -spettacolo “Alice nel paese delle meraviglie”, in programma  nella serata di mercoledì 17 aprile all’auditorium Benedetto XIII. Uno spettacolo che per qualcuno segna il passaggio alla scuola secondaria di primo grado e che per tutti, vuol essere un segnale di forza e volontà per un ritorno alla normalità. E’ attraverso il linguaggio teatrale che dirigente scolastico, maestre e bambini, hanno inteso veicolare messaggi forti di rinascita, invitando la cittadinanza tutta a condividerli. Del resto, quella di “Alice nel paese delle meraviglie” è una storia che suggerisce tante metafore rivolte a tutte le fasce di età.

alice chiave

"Sarà uno spettacolo magico e – preannuncia la maestra e regista Sabrina Conocchioli-, lo sarà innanzitutto per la presenza di tutti i bambini della Scuola primaria Betti di Camerino, ognuno dei quali, avrà il suo importante ruolo. Di particolare rilievo sarà la recitazione dei bambini della classe quinta che vivono il passaggio dalle primarie alla scuola secondaria; sono la loro insegnante e debbo dire che, sin da subito, hanno vissuto questa esperienza con grande entusiasmo. Ormai è diventato di rito chiedere ogni giorno di provare il copione e, i ragazzini più piccoli che nello spettacolo balleranno, nei confronti dei più grandi alle prese con la preparazione delle scene, nutrono un senso di ammirazione e un pizzico d’invidia. Con le mie colleghe- spiega l’insegnante – abbiamo deciso di portare in scena questo testo, proprio perché rappresenta una crescita e, ci auguriamo che i bambini riescano a bene interpretarlo. Per i bambini – sottolinea Sabrina Conocchioli – il coinvolgimento è stato di particolare significato in quanto, dà una chiave di lettura ad ogni passaggio che loro stanno vivendo e, in questo, il teatro è salvifico. Per loro anche l’opportunità di sperimentare nuove tipologie di linguaggio, capaci di far scaturire emozioni forti. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito e, la scuola primaria Betti, sarà felice di condividere questa esperienza con l’intera comunità ”.

C.C.

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