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Al via Dialettiamoci 2019. Ecco la stagione

Sabato, 26 Ottobre 2019 08:45 | Letto 1421 volte   Clicca per ascolare il testo Al via Dialettiamoci 2019. Ecco la stagione Al via da sabato prossimo ledizione 2019 di Dialettiamoci che come ogni anno, nonostante lassenza del teatro, si svolge a Caldarola.Anche se il sisma di tre anni fa è riuscito a togliere alla comunità anche uno dei punti di riferimento culturale come il teatro comunale, la voglia di ridere e di fare teatro nei Cinque Comuni non è mai venuta meno.Ed è per questo che stamattina, con i rappresentanti dei Cinque Comuni coinvolti, il presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Troia che organizza la manifestazione e alcuni attori delle compagnie partecipanti, è stato presentato il cartellone della nuova rassegna di teatro dialettale che prenderà il via il 2 novembre e che si svolgerà nella sala polivalente Annalena Tonelli di Caldarola.Ad aprire la stagione la compagnia Teatro Gubinelli di San Severino con Questa è la vita.Lappuntamento speciale sarà poi quello di sabato 9 con lo spettacolo finale del festival SPARSE che prevede anche lapericena prima della pièce e si tratta di Mago per svago della compagnia LAbile teatro. Si tratta di un progetto proposto dall’Amat, insieme ad altre nazioni, dedicato alle aree rurali, ed essendo Caldarola uno dei paesi coinvolti, è stato inserito nel cartellone per avere più visibilità e risposta di pubblico.Si arriva al 23 novembre con lassociazione culturale Sipario di Jesi che presenterà Chi pe riffe, chi pe raffe. Il 30 novembre lappuntamento è con la compagnia teatrale Li sfiguranti de Montesanto di Potenza Picena che porteranno in scena la commedia dal titolo Come se non emo ditto gnè.La serata finale è quella del 14 dicembre, affidata al Gruppo dellArco Fermano di Fermo che si esibiranno in Cento misure e un taju.Una kermesse che dà spazio a tante realtà teatrali del territorio, così come sono molte le attività che la sostengono. Come ogni anno, testimonial delliniziativa è lattore maceratese Cesare Bocci.Soddisfatto Fabio Macedoni (in foto sopra), presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia che organizza la manifestazione insieme ai Cinque Comuni, per il successo che ogni anno ottiene la rassegna: Una manifestazione che ogni anno  ede la sinergia tra i Cinque Comuni ma anche tra realtà commerciali del territorio che continuano a credere in noi. Da questa sinergia già possiamo dire che abbiamo in mente una rassegna itinerante estiva che non si fermi a Caldarola ma che vada nei Cinque Comuni. Per Dialettiamoci quattro serate dedicate al dialetto e una alla magia che non fa parte della rassegna. Ci auguriamo che la risposta sia positiva come sempre. Ringrazio le compagnie ma è importante che ogni gruppo comprenda l’importanza di partecipare anche alle altre serate e non solo alla propria per comprendere a fondo l’importanza del teatro amatoriale e della tradizione. Il pubblico riconosce sempre questa sfumatura. Anche quest’anno poi sono cominciati i corsi di teatro Dialettiamoci Primavera nelle scuole con il professionista Francesco Facciolli”.Una rassegna frutto appunto della collaborazione dei Cinque comuni come ha detto anche il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti: ”Ringrazio i sindaci perché non era scontato che avremmo proseguito con questa rassegna e soprattutto che avremmo proseguito qui a Caldarola. Quando abbiamo cominciato avevamo il teatro, purtroppo il sisma lo ha danneggiato ma dal momento che nel 2020 cominceranno i lavori mi auguro che la presentazione della decima edizione sarà con l’allegria nel cuore nel sapere che forse ci sarà il teatro pronto per la rassegna”.L’argomento sarà approfondito con tutte le interviste nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.GS
Al via da sabato prossimo l'edizione 2019 di Dialettiamoci che come ogni anno, nonostante l'assenza del teatro, si svolge a Caldarola.
Anche se il sisma di tre anni fa è riuscito a togliere alla comunità anche uno dei punti di riferimento culturale come il teatro comunale, la voglia di ridere e di fare teatro nei Cinque Comuni non è mai venuta meno.
Ed è per questo che stamattina, con i rappresentanti dei Cinque Comuni coinvolti, il presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Troia che organizza la manifestazione e alcuni attori delle compagnie partecipanti, è stato presentato il cartellone della nuova rassegna di teatro dialettale che prenderà il via il 2 novembre e che si svolgerà nella sala polivalente Annalena Tonelli di Caldarola.
Ad aprire la stagione la compagnia Teatro Gubinelli di San Severino con "Questa è la vita.
L'appuntamento speciale sarà poi quello di sabato 9 con lo spettacolo finale del festival SPARSE che prevede anche l'apericena prima della pièce e si tratta di "Mago per svago" della compagnia L'Abile teatro. Si tratta di un progetto proposto dall’Amat, insieme ad altre nazioni, dedicato alle aree rurali, ed essendo Caldarola uno dei paesi coinvolti, è stato inserito nel cartellone per avere più visibilità e risposta di pubblico.
Si arriva al 23 novembre con l'associazione culturale Sipario di Jesi che presenterà "Chi pe' riffe, chi pe' raffe". Il 30 novembre l'appuntamento è con la compagnia teatrale Li sfiguranti de Montesanto di Potenza Picena che porteranno in scena la commedia dal titolo "Come se non emo ditto gnè".
La serata finale è quella del 14 dicembre, affidata al Gruppo dell'Arco Fermano di Fermo che si esibiranno in "Cento misure e un taju".
Una kermesse che dà spazio a tante realtà teatrali del territorio, così come sono molte le attività che la sostengono. Come ogni anno, testimonial dell'iniziativa è l'attore maceratese Cesare Bocci.

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Soddisfatto Fabio Macedoni (in foto sopra), presidente della compagnia teatrale Fabiano Valenti di Treia che organizza la manifestazione insieme ai Cinque Comuni, per il successo che ogni anno ottiene la rassegna: "Una manifestazione che ogni anno  ede la sinergia tra i Cinque Comuni ma anche tra realtà commerciali del territorio che continuano a credere in noi. Da questa sinergia già possiamo dire che abbiamo in mente una rassegna itinerante estiva che non si fermi a Caldarola ma che vada nei Cinque Comuni. Per Dialettiamoci quattro serate dedicate al dialetto e una alla magia che non fa parte della rassegna. Ci auguriamo che la risposta sia positiva come sempre. Ringrazio le compagnie ma è importante che ogni gruppo comprenda l’importanza di partecipare anche alle altre serate e non solo alla propria per comprendere a fondo l’importanza del teatro amatoriale e della tradizione. Il pubblico riconosce sempre questa sfumatura. Anche quest’anno poi sono cominciati i corsi di teatro Dialettiamoci Primavera nelle scuole con il professionista Francesco Facciolli”.
Una rassegna frutto appunto della collaborazione dei Cinque comuni come ha detto anche il sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti: ”Ringrazio i sindaci perché non era scontato che avremmo proseguito con questa rassegna e soprattutto che avremmo proseguito qui a Caldarola. Quando abbiamo cominciato avevamo il teatro, purtroppo il sisma lo ha danneggiato ma dal momento che nel 2020 cominceranno i lavori mi auguro che la presentazione della decima edizione sarà con l’allegria nel cuore nel sapere che forse ci sarà il teatro pronto per la rassegna”.

L’argomento sarà approfondito con tutte le interviste nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

GS


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