Notizie di spettacolo nelle Marche

Incidente con il parapendio poco dopo le 13.15 a Croce di Caldarola.

Per cause ancora in corso di accertamento pare che il parapendio sia caduto nella zona sotto il ripetitore. Gravi le condizione del 40enne di Foligno che potrebbe aver perso il controllo dell'atterraggio, finendo rovinosamente al suolo.

Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco per recuperare il ferito e i sanitari del 118 che hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza.

L'uomo è statoricoverato all'ospedale regionale di Torrette ad Ancona, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.

(Servizio in aggiornamento)

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Sabato, 13 Ottobre 2018 15:35

Giornata della Famiglia a San Severino

La famiglia è la spina dorsale dei nostri giovani. Questa giornata è per noi un momento importante, un’occasione straordinaria per mettere a fuoco il ruolo che la famiglia stessa ha nello sviluppo della persona umana. Grazie agli spunti di riflessione che abbiamo colto cercheremo di elaborare le nostre politiche ma anche di trovare soluzione ai problemi emersi”.

E’ questa la promessa che ha fatto il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, dopo aver portato il proprio saluto di benvenuto in occasione della cerimonia inaugurale della quarta edizione della Giornata regionale della Famiglia organizzata dalla Regione in collaborazione con il Comunee la partecipazione della Consulta regionale per la famiglia.

Presenti all’incontro, fra gli altri, il Governatore Luca Ceriscioli, gli assessori regionali Loretta Bravi e Angelo Sciapichetti, il vicesindaco Vanna Bianconi e altre personalità oltre che ai rappresentanti del mondo della scuola, delle associazioni di famiglie e delle categorie produttive. A fare le veci del vescovo uscente Francesco Giovanni Brugnaro, il parroco don Luca Ferro. A coordinare il dibattito l’assessore al Comune di San Severino Tarcisio Antognozzi.

“In un mondo come quello di oggi i messaggi che ci bombardano sono milioni e ci fanno perdere le prioritàanche su temi importanti come quello della famiglia - ha sottolineato nel proprio intervento il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, per poi proseguire –Si registrano sempre meno matrimoni, sempre maggiore è ladifficoltà di mantenere relazioni, siamo in un vero e proprio vortice. Chi gestisce la cosa pubblica però sa quanto sia prezioso il contributoche ogni famiglia offreall’intera comunità. Facciamo poco per le famiglie, occorre attrezzarsi e dare opportunità. Solo così avremo una comunità più forte. E’ giusto prendersi carico dei propri familiari – ha poi detto Ceriscioli – piuttosto chemetterli dentro strutture che offrono servizi e non è solo una questione di costi”. 

Il presidente della Regione ha poi elogiato la realtà settempedana: “Questo Comune si è distinto anche nell’emergenza vissuta in occasione del terremoto come ho più volte detto per la rapidità nel fornire una risposta e oggi si distingue nell’aver capito il valore e l’importanza di questa Giornata

A presentare l’offerta regionale in materia di Welfare è stata l’assessore Loretta Bravi: “La famiglia è una risorsa e dunque un luogo dove quotidianamente, talvolta nel silenzio, si offrono importanti risposte. Ma la famiglia è anche un tema di frontiera, che finisce spesso sui giornali per le cronache di qualcosa che non funziona anche se ci dovrebbe finire per altro. C’è poi la famiglia come destinataria delle politiche di welfare. La Regione Marche è molto impegnata. Di recente, dando vita a una Consulta apposita, ha portato sul tavolo della politica le istanze del territorio proprio in tema di famiglia”.

I lavori della Giornata dal teatro Feronia si sono spostati al chiostro di San Domenico per ospitare laboratori e incontri con le associazioni delle famiglie regionali e locali: Scuola in movimento, la Storia toccata con mano, la Quercia millenaria, il laboratorio inclusivo Anffas Sibillini, il ludobus di un Goal per ripartire. L’Ipseoa “Varnelli” di Cingoli, che ha curato un buffet nella pausa pranzo, ha presentato uno show cookinge dato vita alaboratori di animazione per bambini (gioco, sport, cucina, creatività con pasta di zucchero e sculture di frutta).

Nel pomeriggio al teatro Feroniaincontro sul tema:“L’arte della famiglia, presenza storica e sociale” con l’intervento dell’esperta di storia dell’arte Maria Gloria Riva. Chiusura, nel chiostro di San Domenico, con un aperitivo solidale a base di prodotti tipici il cui ricavato sarà destinato favore del Centro sociale educativo e ricreativo “Il Girasole”.
g.g.

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Se il nuovo ospedale unico provinciale non sarà fatto a Macerata, lo faremo a San Severino”.

La promessa è stata strappata dal primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, al Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, in occasione della cerimonia di apertura della quarta Giornata regionale della Famiglia ospitata al teatro Feronia. 

Ceriscioli nell’occasione ha anche annunciato l’arrivo degli attesi lavori al nosocomio settempedano: “Il 25 ottobre consegneremo le opereper la ristrutturazione del terzo piano dell’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino al quale abbiamo già assegnato venti nuovi posti letto.Il 23 scadono i termini per tutti i ricorsi, contiamo sul fatto che non ce ne saranno  - ha sottolineato Ceriscioli, aggiungendo -Abbiamo un anno di ritardo rispetto all’impegno preso con il sindaco, ci scusiamo con l’Amministrazione comunale ma non c’è mai stata la volontà di non fare le opere. Abbiamo avuto questioni di carattere tecnico che alla fine sono state superate e di questo ne siamo tutti felici.Vogliamo recuperare il tempo perduto perché l’ospedale di San Severino Marche mantiene la sua funzione di riferimento per il territorio e sta dimostrando di avere anche una grande attività. Ci teniamo a dare un segnale positivo. Con i lavori – ha poi concluso il presidente della Regione Marche - aumenteranno anche i posti letto e quindi ci saranno più presenza e movimento attorno a questa importante struttura”.

Le nuove opere per la ristrutturazione del terzo piano della struttura sono state affidate alla Elettro Stella srl di Monsampolo del Tronto e prevedono un investimento chesupera gli 800mila euro.
g.g.

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“Nessun blocco dei fondi per l’autonoma sistemazione e per le spese emergenziali”. Esordisce così la nota stampa del responsabile del dipartimento di Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli. La comunicazione è in riferimento al caos venutosi a creare dopo che Davìd Piccinini, dirigente della ProCiv regionale, ha inviato ai Comuni del cratere, alle Province e alle Diocesi marchigiane una lettera in cui, fra le altre cose, comunicava che i soldi per l’emergenza (cas, messe in sicurezza, e altre spese) erano terminati. 

I fondi - scrive Borrelli - sono sempre stati garantiti e continueranno ad esserlo.

Il trasferimento delle risorse nelle contabilità speciali è subordinato alla predisposizione da parte delle Regioni e dei Soggetti Attuatori (quindi Comuni, Regioni, Province, diocesi, Università) della rendicontazione delle spese sostenute, al fine di garantire la corretta gestione delle risorse finanziate attraverso il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea.

È opportuno sottolineare che il pagamento del Cas non è legato alla permanenza dello Stato di Emergenza, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2018”. Insomma, rassicurazioni importanti per un popolo, quello dei terremotati e sfollati che vivono nell’incertezza da tre anni ormai. “Si precisa, inoltre, che il Governo valuterà - nei tempi e nei modi previsti dalla legislazione vigente - l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza per la quale il Dipartimento della Protezione Civile ha già quantificato il fabbisogno economico”. Dalle parole di Borrelli dunque tutte le rassicurazioni necessarie per placare la tempesta di polemiche. 

D’altra parte, anche il presidente della Regione Luca Ceriscioli ieri ha confermato, ai microfoni di èTv Marche, che non si tratta della prima volta che l’ente termina i soldi. Ha anche fatto sapere che la cifra richiesta al dipartimento nazionale per coprire le necessità da qui a dicembre è di 230milioni di euro: “Ad oggi - dice - le risorse non sono ancora arrivate ma in realtà non è la prima volta. È già capitato che ci fossero dei momenti in cui si è atteso il rifinanziamento del fondo speciale per l’emergenza. Angelo Borrelli ha garantito che arriverà molto presto il denaro ma ci ricorda anche l’impegno di rendicontare”.

Impegno che a ben 20 Comuni sembra essere sfuggito ma che in realtà è fondamentale per il proseguo dell’erogazione dei fondi: “Ai Comuni lo chiediamo da più di un anno eppure ce ne sono 20 che non hanno mai rendicontato, altri che hanno iniziato molto tardi. Insomma non c’è stata la dovuta attenzione. Il problema dei ritardi dei Cas - precisa - al momento è dovuto anche all’indisponibilità di cassa ma la Protezione Civile ha già informato i Comuni che le prossime erogazioni avverranno solo dopo aver ricevuto le rendicontazioni”

G.G.

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Ripartiti i lavori per il completamento delle palazzine del Campus dell'università di Camerino. Sono stati dissequestrati i lotti  ai quali lo scorso 27 settembre erano stati apposti i sigilli a seguito dell’intervento dei carabinieri e dell’Ispettorato del lavoro, dopo la denuncia della Fillea Cgil e Cgil di Macerata per condizioni di lavoro irregolari nei cantieri. I controlli avevano fatto emergere la presenza di 5 lavoratori in nero, uno dei quali clandestino,  che avevano anche tentato di fuggire.  Due le aziende sospese e multate  per il mancato rispetto delle norme sul lavoro e sulla sicurezza. Acquisito tutto il materiale probatorio necessario alle indagini, gli inquirenti  con il provvedimento che ne ha disposto il dissequestro, hanno consentito nei blocchi 5 e 6 del Campus la ripartenza dei lavori che comunque non si erano mai fermati negli altri lotti dell'area. Considerato il fermo, slitterà probabilmente  di qualche giorno la data del 31 ottobre, termine ultimo di consegna degli alloggi agli studenti.  Le strutture, donate dalle province autonome di Trento e Bolzano e Land del Tirolo potranno ospitare 456 studenti. Esprime intanto piena soddisfazione per il dato positivo delle iscrizioni, il rettore Claudio Pettinari: “Le iscrizioni al nostro ateneo sono andate molto bene. Le prospettive sono buone e, ancora una volta, rivolgo un saluto di benvenuto a tutti gli studenti di Unicam che dalla scorsa settimana stanno seguendo le lezioni. Tutti i nostri Corsi stanno procedendo con regolarità e sono molto partecipati da tutti gli studenti”.

C.C.

Palazzine Campus

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Oltre cento espositori, la presenza dei Comuni del cratere e tanti ospiti ai convegni che affiancheranno la mostra.

Tolentino Expo 2018 è l’edizione dei grandi numeri e lo hanno annunciato l’amministrazione, la Pro Loco e l’associazione Tolentino Expo che hanno presentato l’evento, in una conferenza stampa, questa mattina al teatro Nicola Vaccaj.

“Si tratta di una manifestazione rimasta unica in Regione – dice il sindaco, Giuseppe Pezzanesi – ideata da Rodolfo Frascarello, Maurizio Dignani e Edoardo Mattioli di concentro con la vecchia amministrazione. Un evento che è cresciuto nel tempo e che mette in mostra realtà importanti”.

Una presentazione in cui il sindaco non ha fatto a meno di parlare della delusione nei confronti della Regione per la difficoltà nel concedere un contributo all’evento: “Non può essere – spiega il primo cittadino – che per ottenere 40mila euro dalla Regione, a sostegno di una manifestazione che costa davvero molto di più e che raggiunge importanti risultati, si debbano fare i salti mortali”.

L’evento aprirà i battenti mercoledì prossimo, giorno in cui si festeggia il patrono della città San Catervo, e proseguirà fino alla domenica successiva.

Oltre cento gli espositori che arrivano anche da fuori città, tanti ospiti, convegni, seminari.

“E’ l’edizione dei grandi numeri – dice Rodolfo Frascarello dell’associazione Tolentino Expo - . Ci fa piacere che, nonostante le difficoltà economiche e legate al sisma, abbiano aderito gli artigiani e le piccole realtà che fanno fati ad andare avanti ma che hanno tanta grinta e voglia di proseguire”.

Ancora una volta l’esposizione sfrutta in modo originale lo spazio delle tre piazze principali dove prende corpo un paesaggio artificiale fatto di passaggi obbligati, come se ci si trovasse in un grande padiglione fieristico all’interno del centro storico.

Alla mostra e agli eventi si aggiunge tra le diverse iniziative quella de “Il casale delle Noci”, associazione fondata da Franco Moschini che vuole premiare con tre opere appositamente realizzate da artisti-artigiani, altrettanti partecipanti alla manifestazione che si distingueranno per la loro creatività sviluppata in uno dei seguenti aspetti: nel prodotto o servizio presentato; nella comunicazione; nell’allestimento espositivo.

Esposte non solo le realtà produttive del territorio, ma anche quelle culturali come gli istituti scolastici della città che metteranno in mostra l’offerta formativa e il rapporto diretto col mondo del lavoro.

Giulia Sancricca

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Ha scatenato il caos la lettera inviata da David Piccinini, dirigente della protezione civile della Regione Marche, ai Comuni del cratere. Quello che lui comunica però, stando alle sue parole, sarebbe di fatto normalissima prassi amministrativa con l’aggiunta di una novità: cioè l’invito a prendere impegni solo dopo essersi accertati di avere le coperture finanziarie e a razionalizzare le spese.

E' normale, dice Piccinini, che la Regione finisca i soldi e ne richieda altri al Governo: “Si trattava di un documento puramente amministrativo - spiega -. Se viene travisato e strumentalizzato anche questo, allora non si va da nessuna parte. La lettera è molto chiara, al momento c’è una indisponibilità di cassa sulla contabilità speciale e in accordo con il Presidente Luca Ceriscioli, abbiamo già inoltrato una nuova richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento Protezione Civile, con tutte le stime di spesa. Ma questo - sottolinea - non significa che non spenderemo più. Al momento la nostra richiesta è in fase di istruttoria, di esame”. Con la lettera, dice poi, non si voleva solo comunicare ai sindaci che la Regione ha già provveduto a chiedere altri fondi, ma si voleva cogliere anche l’occasione per far sapere quanto speso fin ora e infine per rivolgere loro l’invito a razionalizzare le spese in vista della scadenza dello stato di emergenza (qualora non venga prorogato, ndr) che scadrà il 31 dicembre: “Era per invitare i sindaci a verificare di volta in volta le disponibilità prima di prendere impegni come soggetti attuatori della ricostruzione. Non potremo più prendere impegni, stipulare contratti, senza aver avuto cura di verificare se ci sono le coperture finanziare. Prima invece questo si poteva fare. Fin ora abbiamo agito - continua - secondo le normative di contabilità speciale e stavo solo comunicando di rientrare in un regime di contabilità ordinaria per non metterci reciprocamente in difficoltà, perché siamo tutti soggetti attuatori (Regione, Comuni, Università) e quindi ci assumiamo impegni nei confronti di terzi, firmiamo contratti”.

g.g.

(Foto Ansa)

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Venerdì, 12 Ottobre 2018 09:50

QUADRILATERO: Astaldi non ha più scuse

"La riunione tecnica pre-CIPE ha sciolto qualsiasi problema sui lavori sulla SS76 e sui lotti 3 e 4 della Pedemontana. A fine mese ci sarà il via libera dal CIPE con il varo della delibera.

Ora Astaldi non ha più scuse, i lavori possono andare avanti". Così Patrizia Terzoni, vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera, sulle conclusioni della riunione romana.

"Finora ho ascoltato molti attacchi sterili - specifica - spesso privi di fondamento sul ruolo del governo in questa vicenda, quando il fulcro di ogni problema è la crisi di un'azienda privata che ora con il concordato si cerca di risolvere. Noi badiamo ai fatti e a risolvere problemi, e questo per il territorio appenninico indubbiamente lo è. Ereditiamo dal passato gestioni pessime sulle infrastrutture italiane e, come detto, anche improvvide scelte di Astaldi fatte fuori dal paese che hanno generato una crisi aziendale che rischiava di trascinare nel baratro anche tante imprese sane coinvolte nei subappalti.

Chiaramente, considerata la situazione, rimarranno molte questioni da risolvere. Il Governo del Cambiamento però guarda alla sostanza difendendo gli interessi del territorio e dei cittadini per i provvedimenti di sua competenza, come nel caso del CIPE".

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Nuova unità operativa della polizia locale di San Severino. “Così riusciremo a rispondere appieno alle esigenze dei cittadini”. Soddisfatto l’assessore settempedano Jacopo Orlandani per la novità recentemente approvata dalla giunta comunale che riguarda la riorganizzazione della polizia locale. In precedenza il corpo, guidato dal comandante Sinobaldo capaldi, era organizzato in due unità operative i cui responsabili erano Stefania Menichelli e Francesco Carducci che si occupavano rispettivamente del settore amministrativo (servizi di verbalizzazione contenziosi, mercati e fiere, commercio e gestione delle risorse) e di quello dedicato ai servizi di vigilanza in genere. Oggi invece, oltre a questi due, se ne aggiunge un terzo, affidato all’ispettore Francesco Carducci e dedicato al servizio segnaletica, all’ambiente, e a tutte le disposizioni in materia di manifestazioni pubbliche.

“Negli ultimi tempi - si legge nel documento presentato da Capaldi all’amministrazione - sono molto cambiati gli assetti organizzativi degli enti pubblici e anche alla polizia locale viene richiesta, in virtù di nuovi servizi assegnati e dei compiti demandanti, di modellare la sua organizzazione per ottenere maggiori risultati con risorse umane ed economiche disponibili”. Dunque si tratta anche di una necessità di ottimizzare le risorse pur mantenendo, tutti gli agenti, anche le loro funzioni tipiche. 

Nello specifico la nuova unità operativa dovrà occuparsi dello studio e delle proposte inerenti la circolazione del traffico, della tutela della qualità urbana e dei servizi di videosorveglianza.; di polizia giudiziaria; dell’applicazione della circolare Gabrielli e di tutte le norme in materia di manifestazioni pubbliche.

g.g.

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Giovedì, 11 Ottobre 2018 17:00

Tolentino: Muore schiacciato da un furgone

Tragedia in contrada Bura, a Tolentino. Stando alle prime indiscrezioni, un anziano di circa 80 anni si trovava a lavoro in un campo quando un furgone, parcheggiato lì vicino, si sarebbe sfrenato e sarebbe finito contro l'uomo schiacciandolo. Il terribile incidente sarebbe avvenuto intorno alle 16. Sul posto il 118 che non ha potut far altro che constatare il decesso dell'anziano. 

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