Notizie di spettacolo nelle Marche

Una chiusura positiva quella del settore edile per il 2018 con tanti segno più per gli indicatori più importanti: aumento del 50,57 per cento del numero di lavoratori nel settore, del 32,95 per cento delle ore lavorate denunciate, ed un aumento di ore denunciate per singolo lavoratore. In aumento anche la massa salari del 27,71 per cento nei lavori pubblici e del 57,32 per cento nei lavori privati.

“Se riparte il settore edile - ha affermato Iacopo Lasca di Filca Cisl - ripartono anche tanti altri settori ad esso correlati. Inoltre crediamo che l’edilizia possa essere una grande leva per riportare lavoro nelle zone montane. Quello che attualmente di preoccupa è il numero di dipendenti per azienda”. Su 745, ben 701 hanno meno di 10 dipendenti ma a destare preoccupazione È anche l’età media dei lavoratori occupati: 1200 su 3988 hanno più di 50 anni e questa è anche una delle cause delle drammatiche statistica a livello nazionale relativa agli infortuni mortali nel settore. 

“Serve che le aziende si aggreghino - torna a dire Lasca - per essere competitive rispetto a quelle che verranno da fuori per la ricostruzione post sisma”. 

Dietro le luci però rimangono le ombre, la maggior parte delle aziende si rifiuta di iscriversi alla Cassa Edile, e molte non applicano il contratto nazionale. Dietro a questo fenomeno spesso si nascondono meccanismi di illegalità, dumping contrattuale ed evasione contributiva.

Il 2018 ha visto protagonisti i sindacati di Cgil, Cisl e Uil di Macerata Per l’attivazione del Durc di congruità e la sottoscrizione del contratto provinciale del settore nonché di un importante protocollo con il Comune di Camerino.

Ma proprio in merito al Durc di congruità è attesa in queste ore la sua sospensione per volere del nuovo commissario straordinario Piero Farabollini: “In Umbria esiste dal ‘97 - ha spiegato Andrea Casini, Feneal Cisl - e abbiamo voluto fosse applicato per tutto il cratere. È un prezioso strumento per i lavoratori ma con la sospensione si vanno a ledere i diritti dei lavoratori e anche delle comunità. Il Durc non è burocrazia ma regolarità, legalità e dignità del lavoro. Era l’unica regola per garantire tutto questo”. 

Il 2019 vedrà i sindacati impegnati in un’azione di contrattazione di anticipo: partiranno richieste di incontro per tutti lavori Anas del territorio relativi al cratere non che si procederà alla firma del protocollo sulla ricostruzione del polo scolastico Mestica di Macerata e l’avvio delle richieste di incontro per tutte le altre scuole che verranno cantierizzate a partire dall’Itts Divini di San Severino.

A soffermarsi sugli appalti di ricostruzione dell’Anas è Massimo De Luca, direttore di Fillea Cgil Macerata: “Ad oggi nel cratere ci sono 500 milioni di euro già appaltati per la ricostruzione del sistema viario e la maggior parte ricade nella nostra provincia. Non si registra però nemmeno una impresa marchigiana che abbia vinto un appalto. Altro fenomeno che sta avvenendo- prosegue - è che una volta appaltati i lavori le aziende locali vengono chiamate in subappalto. È un sistema che deve emergere e si deve scardinare perché i ribassi sono al limite della soglia. Ci prendiamo l’impegno - conclude - per instaurare un tavolo di trattative”.

G.G.

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Emendamento per gli impianti di risalita di Sarnano. All’interno del maxi emendamento in via di approvazione dal governo è stata inserita una norma che consentirà di riaprire in tempi brevi gli impianti di Sassotetto: “L’avevamo fortemente richiesta - afferma il sindaco Franco Ceregioli -. Riguarderebbe due sciovie perfettamente funzionanti e assolutamente sicure che per questioni legate alla loro vita tecnica quest’anno non avrebbero potuto essere usati. Avrebbero necessitato di una revisione dell’importo di 300mila euro, che sarebbe stata una cifra al di fuori delle possibilità delle case comunali”. In assenza di appositi finanziamenti gli impianti rischiavano di rimanere fermi ma ad interessarsi della questione è stato il governo e il capogruppo della lega al Senato, Paolo Arrigoni che ha presentato un emendamento: “Siamo in dirittura d’arrivo - prosegue - e con questo emendamento si andrà a coprire una situazione penalizzante per le Marche e per i comuni del cratere perché questa deroga di un anno lo scorso anno era stata concessa solo all’Abruzzo”.

G.G.

(in foto, Franco Ceregioli sulle piste da sci)

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Promosso Sottotenente Giuseppe Losito, comandante del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Tolentino. Ha raggiunto questo obiettivo dopo aver frequentato un corso informativo presso la Scuola Ufficiali di Roma e altri Istituti addestrativi dell’Arma dei Carabinieri.

L’Ufficiale nel corso della sua carriera ha svolto sempre incarichi di prestigio:  dapprima quale responsabile della Sezione di P.G. presso l’allora Procura della Repubblica del Tribunale di Camerino e successivamente, sempre come responsabile, presso quella di Macerata. Dal 2007 è al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino, raggiungendo traguardi professionali di livello che gli hanno permesso di ottenere numerose attestazioni di merito.   

Tra le altre belle notizie, il SottoTenente Losito è diventato da poco anche nonno pertanto l’augurio da parte della nostra redazione è doppio. 

G.G.

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Una iniziativa che mira ad addolcire il Natale per i bambini e le famiglie del villaggio container di via Colombo a Tolentino.

E’ quella organizzata dal Comitato 30 ottobre, insieme ad Emergency e con l’aiuto dei volontari di Magicabula.

L’appuntamento è per sabato prossimo, alle 16, per un pomeriggio di festa in attesa dell’arrivo del Natale.

“L’iniziativa – dice Flavia Giombetti, presidente del Comitato 30 ottobre Tolentino - nasce dalla collaborazione con Emergency e le Brigate di solidarietà attiva, sempre presenti fin dall’installazione dell’area container a Tolentino. E’ una iniziativa fatta anche lo scorso anno per l’arrivo della Befana. Ci sarà la squadra dei volontari di Magicabula che intratterrà i bambini con giochi, palloncini e attività di divertimento, speriamo poi anche nell’arrivo di Babbo Natale che porterà i doni”.

Continua così l’impegno di Flavia Giombetti e del suo comitato per l’area container tolentinate su cui da tempo cerca di puntare i riflettori anche nazionali: “Ci siamo sempre opposti  - dice - perché quell’area andava bene per il momento dell’emergenza ma a due anni dal sisma quel luogo non ha più ragione di esistere. Improponibile il modo di vivere per 240 persone con bagni, docce e mensa in comune. Io penso che la dignità di ogni individuo, anche nella fase emergenziale, ormai passata, dovrebbe essere tenuta in considerazione più di qualsiasi altra cosa”.

GS

 
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Beccato ieri in flagranza di furto al ristorante Cavallini. Si tratta di un 27enne di Matelica fino ad oggi incensurato, ex dipendente del noto ristorante settempedano, licenziato qualche mese fa. 

Il titolare da qualche settimana notava ammanchi di prodotti con la particolarità che non erano mai stati notati segni di effrazione. Così aveva segnalato il caso alla locale stazione dei Carabinieri che, d’accordo con lui, hanno predisposto alcuni militari all’interno del ristorante ed altri all’esterno. Ieri, giornata di chiusura, è stata ritenuta un’occasione troppo ghiotta per il ladro che infatti non si è fatto attendere a lungo. Alle 19 si è presentato sul posto, munito di una chiave e di un borsone. All’interno ha prelevato bottiglie e cibi pregiati e poi è uscito chiudendo la porta.

All’esterno è stato bloccato dai Carabinieri: si è scoperto che il giovane era un ex dipendente del locale, licenziato da diverso tempo, che nel corso del suo breve rapporto lavorativo era venuto a conoscenza dell’esistenza di una chiave di riserva celata all’esterno dal titolare, e tramite questa si era introdotto più volte all’interno allo scopo di sottrarre merce di valore.

I militari hanno poi proceduto anche alla perquisizione domiciliare dalla quale sono state rinvenute più di 50 bottiglie di vino pregiato per un valore complessivo di 4mila euro tutte riconducibili al ristorante “Cavallini”, ma non finisce qui. In casa, occultati in camera da letto, sono stati ritrovati circa 50 grammi di hashish, un grammo di cocaina, un bilancino di precisione,numerosi ritagli per il confezionamento e più di 2mila euro di provenienza non giustificata.

Evidentemente il giovane, rimasto senza lavoro, si era organizzato per garantirsi entrate economiche riconducibili ad attività illecite. I militari dell’Arma hanno rovinato i suoi piani: denunciato a piede libero, dovrà rispondere di furto aggravato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tutta la refurtiva di appartenenza al ristoratore di San Severino gli è stata restituita.

g.g.

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Presa la banda dei furti nelle abitazioni dell’entroterra. I tre erano sfuggiti ieri ai militari dopo un furto commesso in un'abitazione di Esanatoglia che aveva fruttato monili in oro e denaro contante per 1500 euro. Dopo essere scappati ad un posto di blocco, con i Carabinieri alle calcagna, avevano abbandonato l’auto incidentata, risultata rubata a Milano. Il ghiaccio li aveva traditi e, fuggiti a piedi si erano dileguati nelle campagne. I militari erano riuscit i a recuperare la refurtiva ancora all'interno dell'Audi A4 abbandonata che era stata posta sotto sequestro. Da allora, i militari li stavano cercando; i ladri non avevano fatto in tempo ad allontanarsi di molto, visto che, con un forte dispiegamento di uomini, la cattura è avvenuta a Castelraimondo, vicino allo stadio, tra l’incredulità degli avventori di un’attività di ristorazione. Erano circa le 18.00 quando i carabinieri del Comando Compagnia di Camerino sono riusciti a catturare i tre uomini sospettati della rapina, fermandoli in un parcheggio vicino. Erano all’interno di un’auto e, una volta bloccati, sono stati condotti nella locale Caserma dei Carabinieri. I particolari della brillante operazione, verranno resi noti questo giovedì nel corso di una conferenza stampa, convocata dal Capitano Roberto Nicola Cara.

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Ladri in azione nel nuovo Monastero di Santa Chiara a Camerino. Rubate le reliquie "ex ossibus" di Santa Camilla.I malviventi non hanno agito a caso ben sapendo del valore di quanto asportato;la refurtiva è infatti costituita dalle reliquie ex ossibus, di elevata stima commerciale. I malvivent,i hanno approfittato del momento in cui le sorelle erano intente nella celebrazione serale per introdursi all'interno della struttura. Proprio quello il momento scelto per entrare in azione indisturbati, approfittando dell'assenza delle clarisse dai luoghi dove le reliquie ex ossibus erano custodite. Visitate pure le stanze delle clarisse dove sono stati rubati dei soldi; sparite anche le offerte. Le suore vivono nella struttura dallo scorso settembre, dopo che la loro casa del Monastero medievale, è risultata inagibile e gravemente danneggiata dal sisma del 2016. Sul posto i Carabinieri del Comando Compagnia di Camerino per i rilievi e raccolta di indizi e tracce che possano portare agli autori del furto.

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Mercoledì, 19 Dicembre 2018 19:19

Camerino: donna investita da un'auto a Montagnano.

Momenti di grande apprensione nel quartiere di Montagnano a Camerino. In serata, una donna di 70 anni, Panfili Marina, è stata investita da un'auto in via Milziade Santoni. Sono stati alcuni passanti a chiamare i soccorsi; la donna era ancora a terra quando sul posto è intervenuta un'ambulanza medicalizzata della CRI, il cui personale medico e infermieristico, una volta prestate le prime cure ala donna, ha provveduto al suo trasporto in ambulanza, presso il nosocomio locale.  Arrivata in ospedale è stata sottoposta ad esami diagnostici e radiografici per valutare la possibilità di fratture eventualmente riportate. La dinamica dell'incidente è al vaglio delle forze dell'ordine intervenute sul posto per i rilievi. Sulle prime le sue condizioni non erano sembrate gravi; attualmente, secondo quanto riferito, la donna sarebbe stata trasferita nel reparto rianimazione e i sanitari si sarebbero riservati la prognosi. La notizia ha destato grande impressione in città, dove la donna è molto conosciuta.Da sempre impegnata nel sociale, la camerinese Marina Panfili è iscritta da anni al CIF,; ha fatto parte del gruppo teatrale delle Dieci Donne Mamme Matte e, per lungo tempo, si è dedicata attivamente alle iniziative della Corsa alla Spada come rappresentante del terziere Di Mezzo. 

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Centocinquanta ragazzi delle classi terze dei Licei di Camerino, hanno partecipato ad un interessante momento di confronto con l'arcivescovo Francesco Massara. Aperto dai saluti del dirigente Francesco Rosati, l'incontro tenutosi nell'aula magna del Polo Scolastico provinciale, si è subito trasformato in un costruttivo dibattito, innescato dall'arcivescovo nel relazionarsi con gli studenti sulle tematiche più attuali del mondo giovanile. Un'occasione di crescita e di scambio, dalla quale sono venuti spunti di riflessione relativi anche ad alcuni degli argomenti che hanno pesato con tutta la loro drammaticità, sugli ultimi giorni.

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Sollecitata da mons. Massara, non è mancata una riflessione sul tragico episodio della discoteca di Corinaldo e i risvolti che inducono a ragionare sui valori che la società attuale sta trasmettendo. Il confronto ha dunque scavato nel concetto di divertimento, nel modo di relazionarsi con gli altri e con la stessa complessità della modernità, in una società la cui evoluzione è talmente rapida che talvolta, non consente di metabolizzarne appieno i progressi. Tante le riflessioni imposte dal modello attuale del rapportarsi con la realtà dell'oggi, condizionata da mode e stili di vita, di fronte ai quali, mons. Massara ha invitato i giovani ad usare la propria testa, a saper dire anche un no , scavalcando delle scelte che potrebbero essere dettate unicamente dall'omologazione. Il discorso è caduto sull'uso e abuso di alcool, sul fumo di cannabis, sempre più frequente nei giovanissimi, sui pericoli dell'isolamento indotto dai social, che rischiano di far perdere il dialogo vero tra le persone. " Sono le occasioni di confronto che fanno crescere nella vita"- ha detto  l'arcivescovo-.

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Dapprima titubanti, i liceali si sono subito sentiti a proprio agio, intervenendo attivamente al dibattito con le loro opinioni e motivazioni; dal canto suo, mons. Massara ha posto l'accento sull'importanza  di non tenersi le cose dentro ma cercare sempre e il più possibile il dialogo, stimolando i ragazzi a riempire di positivo il proprio tempo, donandone anche a favore di chi ha bisogno. "Sembrano parole grandi, ma il saper donare una parte del proprio tempo a chi ci sta accanto anche in famiglia, è fare volontariato, come lo è donare un sorriso. Forme più forti di volontariato - ha aggiunto-possono essere quelle di andare a svolgere anche un servizio a favore della comunità che soffre, aiutando gli anziani di una casa di riposo o, andando a servire i pasti in una mensa Caritas. La realtà è piena di situazioni difficili che, se non si vedono con i propri occhi, non si possono comprendere: queste, sono le esperienze positive che aiutano a crescere, come lo è il divertimento sano". Due ore fraterne, trascorse insieme, a riflettere sulle parole della vita, attraversando i temi della responsabilità, della consapevolezza, del rispetto delle regole del vivere quotidiano che non può prescindere dai punti di riferimento rappresentati dalla famiglia, dalla scuola e dalle stesse istituzioni che dovrebbero aiutarci ad essere dei buoni cittadini. Numerosi i messagi e gli stimoli su cui meditare, racchiusi nell'intera mattinata, conclusa dagli auguri dell'arcivescovo ai ragazzi e alle loro famiglie: "Se vi viene proposto di fare l'esperienza di volontariato, fatelo, non potrà che arricchirvi.- ha concluso Massara-  Divertitevi, sognate, fate esperienze alte che vi facciano essere grandi donne e grandi uomini".    

Carla Campetella

LIcei V Platea

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Un’amara sorpresa, lunedì mattina, per la parrocchia di San Severino Vescovo. La coltre bianca che nella notte, e buona parte del giorno, era scesa anche sulla città per la gioia dei più piccini, ha causato diversi danni e disagi. Fra le altre cose, ha provocato il crollo della tensostruttura utilizzata come chiesa del don Orione, una delle comunità più numerose e vive di San Severino.

“Una brutta sorpresa - racconta il parroco padovano, don Luca Ferro - dopo tutta la fatica della notte che abbiamo fatto con alcuni fedeli per tentare di sciogliere la neve accedendo i termoconvettori, al mattino abbiamo trovato questa situazione che ha allibito tutti quanti”. 

Attualmente si sta provvedendo alla demolizione definitiva della tensostruttura con un braccio meccanico e tutto quello che vi era all’interno è stato trasferito in un altro tendone a fianco, più piccolo, che non sarà sufficiente ad accogliere tutti i parrocchiani della domenica: “Non ci siamo scoraggiati nonostante lunedì mattina abbia visto i volti della mia gente con le lacrime, stravolti. Gli ho fatto coraggio e abbiamo inventato l’unità di crisi parrocchiale. Ci siamo dati da fare - aggiunge - io sono entrato e, cercando di stare attenti, abbiamo cercato di salvare le cose più importanti: il tabernacolo, l’altare, la pianola, tutte le cose che avevamo ricevuto come donazione”.

Di sicuro non ha inciso solo il peso della neve, ma anche lo stress termico a cui la tensostruttura, negli ultimi due anni, è stata sottoposta e che ha provocato un’usura dei teli: “Certamente l’epoca della tenda per me è terminata lunedì. Non si può più andare avanti con questo sistema. Io vengo da Padova - sottolinea - e le tende noi le utilizziamo per fare le sagre 15 giorni all’anno. È chiaro che due anni di fila, gli choc termici, e quant’altro hanno provocato tutto questo. È un’attesa sfibrante, c’è una profonda stanchezza e sono convinta che vada avviata un’epoca del legno. La nostra parrocchia, che è anche la più grande della diocesi, ha bisogno di qualcosa di più sicuro e stabile”.

(don Luca Ferro)

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G.G.

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