Notizie di spettacolo nelle Marche

La neve che, annunciata, cade ormai da diverse ore e soprattutto le avverse condizioni meteo previste nell'allerta emanata dalla Protezione civile regionale hanno determinato la chiusura delle scuole per questo giovedì 22 febbraio in diversi comuni della provincia. Così non ci saranno lezioni a Camerino e San Ginesio, ma la campanella potrebbe rimanere muta anche a Sarnano e in diverse altre scuole dell'entroterra montano. A Camerino il manto nevoso ha raggiunto circa i 15 centimetri. La circolazione non registra particolari problemi ma è raccomandabile mettersi in viaggio con automezzi dotati di gomme termiche;qualche automobilista, sprovvisto di pneumatici da neve ha infatti dovuto montare le catene nei tratti stradali più insidiosi. Per il resto, il passaggio dei mezzi spartineve è riuscito a garantire la regolare viabilità di tutte le strade. 

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Il presidente del consiglio Paolo Gentiloni è arrivato pochi minuti prima delle 17 davanti all'ingresso laterale del complesso monumentale della basilica di San Nicola a Tolentino, chiusa dall'ottobre del 2016 in seguito ai danni provocati dal sisma, accolto dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, dal commissario per la ricostruzione Paolo De Micheli, dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dall'assessore regionale Angelo Sciapichetti e dal vescovo Nazzareno Marconi.

Il premier ha visitato la basilica per vedere da vicino le gravi lesioni che hanno danneggiato la struttura e si è poi raccolto in preghiera davanti all'urna del santo.

Insieme al sindaco e agli altri rappresentanti delle istituzioni, ha poi parlato dei finanziamenti necessari a completare la cifra necessaria per mettere in atto tutti gli interventi necessari alla ristrutturazione.

 

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Ci ha fatto piacere – ha raccontato il sindaco Pezzanesi al termine dell'incontro con Gentiloni - che il presidente del consiglio abbia trovato il tempo per venire a Tolentino. E' stato un momento di condivisione generale con tutte le parti identitarie della basilica, a cominciare dal priore e dai padri agostiniani.

Abbiamo preso un impegno su San Nicola: i 3 milioni e 800 mila euro stanziani, destinati alla parte ecclesiastica, non sono sufficienti per il recupero dell'intera basilica perché mancano la parte coventuale e quella residenziale. Noi speriamo di avere delle risposte certe per snellire la parte bucorcatica, altrimenti passeranno almeno otto mesi prima di poter parlare di progetto e di appalto. Intanto è importante questo impegno per cercare di trovare l'intero finanziamento, che si aggira sugli otto milioni di euro. La risposta a questa promesso la avremo nella terza tranche dei lavori pubblici, che dovrebbe essere determinata entro i primi di marzo. Tolentino finora ha avuto riconosciuti, per quanto riguarda il settore pubblico, 80 milioni di euro. La città lo merita, perchè i danni sono tantissimi: ci sono più di 4000 edifici danneggiati e tanti tolentinati fuori dalle loro case”.

Alle 17 e 30, il premier è partito alla volta di Macerata dove lo attendono un vertice con il prefetto Preziotti per la firma dell'accordo che porterà la questura di Macerata a spotarsi dalla sede attuale alle ex Casermette, all'ingresso del capoluogo, un tempo sede della Guardia di Finanza, e un incontro pubblico alla Filarmonica con tutti i candidati Pd delle Marche.

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Sono otto i veicoli coinvolti in un brutto incidente stradale, sette vetture e un furgone, avvenuto questa mattina intorno alle 9 lungo la corsia mare-monti della superstrada 77 Valdichienti, tra gli svincoli di Morrovalle e Macerata-Corridonia.

Nel volgere di pochi minuti sul posto i sanitari del 118 con le ambulanze, la polizia stradale e i vigili del fuoco. I feriti sono stati trasferiti all'ospedale di Macerata: nessuno di loro corre pericolo di vita. Sulla dinamica del sinistro ha effettuato i rilievi la polizia stradale di Macerata: la probabile causa del tamponamento l'aslfalto reso scivoloso dalla abbondante pioggia. Il traffico si è subito rallentato: la superstrada è stata poi chiusa alla circolazione per consentire le cure ai feriti, per rimuovere i mezzi e effettuare il sopralluogo. La strada è stata riaperta dopo le 13.

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Vanno nel cassetto tre telecamere ormai obsolete installate diversi anni fa sulle rotatorie di San Marone, all'uscita Autostrada A14 e all'ingresso zona Industriale “A” via Gobetti.

La Giunta ha approvato ieri la delibera per finanziare la sostituzione dei vecchi apparecchi usurati nelle parti meccaniche, che necessitano di manutenzione per essere funzionanti ed operative, con dieci nuove telecamere. Si provvederà anche alla sistemazione dei vari ponti radio e gruppi batteria, che garantiscono una sicurezza generale qualsiasi cosa accada alla linea elettrica (eventuali black out o sbalzi di tensione della corrente).

Implementare il sistema di videosorveglianza era un impegno preso da questa Giunta – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica. Nel corso di diversi incontri con gli industriali della città avevamo accolto le legittime richieste di maggiore sicurezza in queste zone considerate “sensibili” e a distanza di qualche mese andiamo a soddisfare le esigenze che ci sono state palesate. L'intervento approvato ieri permette di individuare in maniera nitida una scena di interesse o un atto criminoso, poiché le telecamere installate precedentemente risultano insufficienti in tal senso. Le telecamere non solo sono un ottimo deterrente nella prevenzione dei reati, atti vandalici e situazioni illecite, ma risultano estremamente utili per il controllo del traffico e della viabilità”.

Sulla rotatoria di San Marone, la telecamera speed dome sarà sostituita da tre telecamere fisse panoramiche (5mpx) con possibilità di interfacciarsi con il sistema police street vsm. Analogo intervento sulla rotatoria all'ingresso-uscita della autostrada, dove si effettuerà la sostituzione della telecamera speed dome con tre telecamere fisse panoramiche (3 mpx) e sulla rotatoria della zona industriale A (via Gobetti), con la sostituzione della telecamera speed dome con 4 telecamere fisse panoramiche (5mpx).

L'importo complessivo stimato dall'U.T.C. per una corretta manutenzione ammonta complessivamente ad Euro 17 mila.

Le telecamere esistenti sono collegate, nel rispetto del regolamento, alla centrale operativa del comando di Polizia Locale, dove c'è la stanza con il server e i monitor dai quali è possibile controllare tutte le immagini, per la visione sia live che in registrazione.

In città ci sono altri 36 occhi elettronici così posizionati: corso Umberto I sopra l'impianto semaforico e completamento corso Umberto I; vialetto nord sopra impianto semaforico; edificio comunale per visione piazza XX Settembre; palo pubblica illuminazione viale Vittorio Veneto prima dell'ingresso dell'Ente Fiera per visione giardini; palazzine Ente Fiera; via Buozzi; corso Vittorio Emanuele; piazza Gramsci e viale Matteotti; via di accesso alla stazione ferroviaria e piazza Don Minzoni; Lungomare centro e nord; sottopasso Esso e sottopasso Broccolo incrocio ex.s.s 16; rotatoria Lory Blu; rotatoria via Indipendenza; uscita superstrada; rotatoria Pellegrini; Civitanova Alta via delle Vergini, incrocio Pincio e Santa Maria Apparente incrocio via del Torrione.

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Martedì, 20 Febbraio 2018 17:21

Camerino piange la scomparsa di Emilio Trojani

Camerino in lutto. Un male fulminante e inesorabile si è portato via la cara esistenza di Emilio Trojani. Confortato dall’affetto dei suoi cari, si è spento all’età di 78 anni presso l’ospedale di San Severino Marche. Persona amabilissima e sempre disponibile ad aiutare chiunque, il ragioniere Emilio Trojani era stimato e conosciuto in tutto il territorio. Dipendente per molti anni del Comune di Camerino, fino al pensionamento avvenuto nel 1988, successivamente a lungo era stato agente di assicurazione. In seguito aveva deciso di dedicarsi alla politica della città, con attenzione particolare al sociale, rivestendo la carica di assessore. Vice sindaco negli anni della giunta Fanelli, aveva affrontato e seguito da vicino anche le problematiche conseguenti al sisma del 1997. Uomo di fede e costantemente impegnato nelle attività della Parrocchia di San Venanzio, non era raro incontrarlo già di primissima mattina per le strade del centro, con il quotidiano alla mano; socievole e amico di tutti, si è sempre prodigato in ogni modo per chiunque chiedesse il suo aiuto o un semplice consiglio. Con la sua improvvisa scomparsa, la città perde un’anima buona, un uomo onesto, sensibile e intelligente, una bellissima persona dedita alla famiglia, al lavoro e ai veri valori della vita. In tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzarne doti umane e professionali, lascia il ricordo indelebile di un sorriso autentico e di un innato garbo. Tutta la città si unisce all’immenso dolore della moglie Maddalena, dei figli Daniela e Fabio con Giuseppe e Tiziana, degli adorati nipoti Marco e Francesco, esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia tutta. I funerali avranno luogo questo giovedì 22 febbraio alle ore 14. 30 nella tensostruttura della località Le Mosse a Camerino.

C.C.

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E' stato ripulito il verde pubblico in via Cavour vicino all’ex Hotel Roma, a Civitanova Marche. I costruttori che stanno ristrutturando il palazzo avevano accatastato sul verde comunale laterizi e altro materiale edile, occupando abusivamente una proprietà del Comune. Già in passato i costruttori avevano commesso la stessa infrazione.

I materiali sono stati rimossi dai costruttori stessi che sono stati sanzionati e diffidati dalle Autorità e la zona è stata bonificata.

L’Amministrazione invita tutti i cittadini a denunciare situazioni di anomalia e, in ogni caso, ad agire sempre con grande senso civico, prendendosi cura della propria città.

A tale proposito è stato istituito un apposito servizio “città pulita” di segnalazione, accessibile tramite messenger nella pagina Facebook dell’Amministrazione comunale oppure tramite il sito web: https://goo.gl/ndv1S3
È un servizio che garantisce la piena trasparenza, in quanto l’utente sarà informato sullo stato della segnalazione, dalla presa in carico fino alla chiusura.

 

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Operazione dei finanzieri della Compagnia di Macerata a contrasto dello spaccio di stupefacenti: sequestrati 80 piante di marijuana e 80 grammi di sostanza essiccata dello stesso tipo di stupefacente oltre ad attrezzatura varia per la coltivazione in serra. Durante loperazione è stata altresì sequestrato 1,2 Kg. di polvere da sparo e ritirate in via cautelare armi da fuoco e armi da “punta e da taglio”.

I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Macerata sono riusciti ad individuare unabitazione, peraltro dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici, nella quale vi era il forte sospetto vi fosse occultata una serra per la coltivazione di marijuana.

Dopo una serie di osservazioni, i finanzieri hanno eseguito una perquisizione nellabitazione, che permetteva di individuare una serra adibita a coltivazione di piante di marijuana, con attrezzature e materiali utili alla produzione ed al confezionamento per fini di spaccio dello stupefacente ricavato.

Complessivamente, sono state sequestrate 80 piante di marijuana e 80 grammi di sostanza già essiccata e pronta per lo spaccio. Sequestrata anche lattrezzatura ed i fertilizzanti utilizzati per la coltivazione della marijuana, il cui valore si stima essere di circa 20.000 euro.

Nel corso della concomitante perquisizione eseguita presso il domicilio del responsabile, i finanzieri hanno altresì sequestrato 1,2 Kg. di polvere da sparo illegalmente detenuta e ritirato in via cautelare, armi da fuoco (due pistole, tre fucili e una carabina) e armi da punta e da tagliorinvenute nellappartamento del responsabile, cittadino italiano, munito di licenza di porto darmi per uso sportivo.
g.g.

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Venerdì, 16 Febbraio 2018 09:32

Notte di fuoco nel Maceratese

I vigili del fuoco di Macerata sono dovuti intervenire nella notte tra giovedì e venerdì nel territorio del comune di Castelraimondo, precisamente in  via XX settembre, per l’incendio di due autovetture. Le fiamme, che hanno inizialmente riguardato un'Audi A1 parcheggiata lungo la via, si sono poi propagate ad altre due vetture, una Mercedes e una Panda, appartenenti ad una coppia di nazionalità albanese residente in città e che erano parcheggiate poco distanti.. L’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco, giunte dal distaccamento di Camerino con l'ausilio dei colleghi di Tolentino, è valso allo spegnimento delle fiamme ed alla successiva messa in sicurezza delle autovetture. La notte di incendi non si è, però, conclusa. Alle prime luci dell'alba, infatti, un'altra autovettura è stata data alle fiamme nel comune di Morrovalle, in Contrada Fontanelle 41/a. Anche in questo caso l’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco è  valso allo spegnimento dell'incendio e alla messa in sicurezza dell’autovettura. Su entrambi gli episodi stanno indagando i carabinieri che non escludono l'ipotesi del dolo.

 

Le auto in fiamme a Castelraimondo

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L'auto in fiamme a Morrovalle

 

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Volevano sbarcare sul litorale portorecanatese più di nove quintali di stupefacente, ma sono stati traditi dalle taniche di benzina e dai cellulari. Sono 4 i soggetti di origine albanese, tutti regolari sul territorio nazionale, tratti in arresto dai Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata e della Stazione di Porto Recanati, poiché coinvolti nell’ingente rinvenimento di oltre 900 kg di marijuana dello scorso 29 giugno: K.R., 34 anni, F.P., 49; G.E., 30, H.K., 26. Nessuno di loro risiede in provincia di Macerata.

Lo scenario dell’ingente rinvenimento di marijuana è quello della spiaggia di Porto Recanati, nei pressi della pineta nelle vicinanze di via della Repubblica, quando intorno alle 6,30 del 29 giugno dello scorso anno, i Carabinieri della locale Stazione, durante un normale servizio di perlustrazione, avevano notato, arenato sulla spiaggia, un motoscafo da altura, bianco, lungo quasi 10 metri dotato di 2 motori da 200 cv. Nelle immediate vicinanze una trentina di imballi (con impressi alcuni segni distintivi), poi risultati contenere dai 10 ai 30 kg ciascuno di marijuana, 28 taniche piene di benzina (dai 20 ai 30 litri ognuna), 4 bottiglie d’acqua, 1 giaccone, 1 paio di scarpe, 1 paio di sandali, 1 maglia e poi altri 4 imballi di marijuana abbandonati a circa 50 metri dal motoscafo, nascosti in pineta.

La notte precedente aveva fatto brutto tempo e il mare era stato burrascoso, quindi era ipotizzabile che chi occupava lo scafo bianco (da qui “Operazione White Boat”) era rimasto senza carburante, incagliato sulla sabbia, e lo avevano dovuto abbandonare.

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Dopo le attività di sopralluogo e repertamento svolte dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Civitanova Marche e del Nucleo Investigativo di Macerata che permettevano di contare complessivamente 915 kg di marijuana, le prime indagini venivano avviate dai Carabinieri della Stazione di Porto Recanati che, concentrandosi sui codici presenti sulle taniche di benzina, riuscivano a risalire ai 2 negozi di Senigallia che le avevano commercializzate.

I militari di Porto Recanati, dopo essere riusciti a risalire ai giorni in cui erano state vendute le taniche – precisamente il 26 e il 28 giugno 2017 – visionavano le riprese di video sorveglianza, interne ed esterne, del negozio ed estrapolavano le immagini dei soggetti che si erano recati ad acquistare le taniche di plastica, identificati successivamente.

Veniva analizzato anche tutto il traffico di dati intercorso sulle celle di copertura di tutte le zone di interesse, dalla spiaggia di Porto Recanati, ai negozi di Senigallia, per poi passare ai tabulati telefonici relativi alle utenze in uso ai soggetti identificati.

L’esame dei notevoli dati acquisiti consentiva di ricostruire tutti i movimenti effettuati dai soggetti coinvolti: un primo sopralluogo presso la spiaggia di Porto Recanati – meta poi scelta per lo sbarco dello stupefacente – è stato effettuato nel tardo pomeriggio/sera del 23 giugno 2017 e, a seguire, una ricognizione anche a Civitanova Marche, nei pressi della foce del fiume Chienti; la mattina del 26 giugno 2017, due degli indagati si recavano presso 2 negozi, puntualmente individuati, per acquistare parte delle taniche di plastica e per effettuare poi rifornimenti di benzina per riempire le stesse, presso due distributori, individuati al di fuori della provincia; nella notte tra il 26 e il 27 giugno 2017 è stato fatto un secondo sopralluogo alla nota pineta di Porto Recanati; il pomeriggio del 28 giugno 2017, uno degli indagati si recava, per la seconda volta, nei 2 punti vendita dove venivano acquistate le restanti taniche di plastica e poi effettuati i rifornimenti di benzina per riempirle, presso un distributore individuato al di fuori della provincia; nelle prime ore del 29 giugno 2017, giorno del rinvenimento, venivano registrati gli esatti movimenti degli indagati che si recavano a Porto Recanati giungendo verso le 02.00, ove sostavano per circa due ore e mezza nei pressi della nota pineta. Verso le ore 04.30 circa si spostavano poi da Porto Recanati, in località individuata, ove si fermavano intorno alle ore 05.30. Quindi, dopo una sosta di poco più di mezz’ora, ripartivano di nuovo alla volta di Porto Recanati ove giungevano alle ore 07.00 circa, dopodiché, senza fare soste (in quel caso perché già presenti sul posto i Carabinieri di Porto Recanati), si dirigevano alle ore 07.15 da Porto Recanati verso località individuata; sono emersi contatti telefonici tra gli indagati, puntualmente registrati.

Lo stupefacente era destinato a varie piazze ed avrebbe fruttato un valore al dettaglio di oltre 5 milioni di euro.

Le operazioni di localizzazione degli stessi si concludevano nella mattinata odierna, dopo averli rintracciati presso i rispettivi domicili.

Tre degli arrestati sono stati tradotti presso le competenti case circondariali e l’altro sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

 

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Prosegue a ritmo serrato l'attività di indagine della procura della Repubblica del tribunale di Macerata per far luce sulla morte di Pamela Mastropietro.

Per questo motivo, il procuratore Giovanni Giorgio è intervenuto per far luce su alcuni punti.

LA COMPAGNA DI OSEGHALE “Poiché la compagna dell'indagato Oseghale non ha riferito, quando è stata sentita come persona informata sui fatti dagli ufficiali di polizia giudiziaria appositamente delegati, cio' che ha poi detto diffusamentead organi di stampa, sono in corso accertamenti, anche sul telefono cellulare sequestrato alla stessa, per verificare l'attendibilità delle complessive dichiarazioni da lei rese e sulla documentazione fotografica, offerta in occasione dell'intervista e sconosciuta al momento a questo Ufficio, nonostante la richiesta avanzatale di fornire tutte le notizie in suo possesso”.

IL QUARTO UOMO “Il quarto indagato non sta prestando alcuna collaborazione alle indagini”, spiega il procuratore. Da chiarire il suo ruolo nell'omicidio della giovane romana.

PARTI DEL CORPO “È destituita di ogni fondamento la notizia relativa all'assenza di significative parti del corpo della Mastropietro, che sono state nella stragrande maggioranza recuperate e ricomposte in occasione degli accertamenti medico - legali, eseguiti dal prof. Cingolani. Al momento è da escludere assolutamente:

a) che sussista un'ipotesi di antropofagia;

b) che si possa parlare di riti voo-doo connessi al decesso della Mastropietro. La parte lesa - a dire del consulente medico-legale prof. CINGOLANI - è stata ragionevolmente uccisa a seguito di azione criminale dolosa. Non risultano - al momento - interferenze di organizzazioni criminali extracomunitarie nella vicenda criminosa in questione”.

ACCERTAMENTI DEL RIS “Proseguono gli accertamenti di laboratorio a cura del personale specializzato del  RIS dei CC di Roma e degli esperti in materia di telefonia. Al primo consulente in materia, già nominato, se n'è affiancato un altro, per acquisire dati tecnici ancora piu' approfonditi e precisi. E' in corso anche il recupero - per quanto possibile - dai telefoni e dagli smartphone in sequestro- di tutti i documenti, che appaiono essere statideliberatamente cancellati a ridosso dell'omicidio. L'esito dei complessi accertamenti tecnici e scientifici appena indicati  sarà comunicato a questo Ufficio ragionevolmente entro la prossima settimana.

L'attività investigativa prosegue con l'audizione di testimoni in grado di fornire notizie utili e con gli atti ritenuti utili a riscontrare i dettagli, che vengono progressivamente acquisiti, onde giungere alla ricostruzione dei fatti il più possibile precisa”.

 

Proseguono altresì le indagini concernenti il delitto di strage, contestato a Luca Traini dopo la sparatoria di sabato 3 febbraio in cui ha ferito sei persone di colore.

Sono stati nominati – spiega il procuratore Giovanni Giorgio - i consulenti medico-legali, in servizio presso l'istituto di medicina legale della locale Università, al fine di definire in modo preciso l'entità delle lesioni patite dai sei feriti ed al fine di acquisire ulteriori dati medico-legali d'interesse al fine di articolare dettagliatamente le contestazioni da muovere al responsabile della contestata strage. Accertamenti balistici sono stati devoluti al personale del RIS dei carabinieri di Roma, da effettuarsi sulla base della pistola sequestrata all'indagato e dei numerosi bossoli rinvenuti da personale della Questura e del Comando provinciale dei Carabinieri di Macerata. L'Ufficio intende procedere quanto prima nei confronti di Traini con richiesta di giudizio immediato dinanzi alla Corte di Assise, in modo da giungere celermente alla celebrazione del processo ed alla sentenza di primo grado rispetto ad una condotta criminosa, posta in essere per odio razziale, valutata di particolare gravità. Colgo infine l'occasione per esprimere il mio piu' sentito ringraziamento a quanti si stanno impegnando per garantire il piu' rapido ed il piu' completo svolgimento delle attività d'indagine in corso”.

 

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