Notizie di spettacolo nelle Marche
Lunedì, 30 Aprile 2018 17:24

Rischio crolli- Chiusa un’altra strada

A Camerino, si dovrà attendere ancora qualche giorno di verifica puntuale, per la riapertura al pubblico di piazza Cavour. Sabato scorso la piazza era stata chiusa in via precauzionale, a seguito della segnalazione che la tenuta della messa in sicurezza, a suo tempo realizzata sui due campanili della cattedrale , andrebbe forse ulteriormente verificata per la presenza di nuove fessurazioni o comunque di peggioramento del danno preesistente.

” Non appena ricevuta la segnalazione su un possibile peggioramento dello stato dei due campanili della cattedrale – spiega l’ingegnere Marco Orioli , abbiamo immediatamente provveduto a mettere in sicurezza la zona e ad interdire il passaggio delle persone; stiamo facendo tutte le verifiche e, qualora fossero confermate le ulteriori fessurazioni , provvederemo nei prossimi giorni, a fare tutte le opere provvisionali necessarie sulle due torri.

crepa muro

 

Per quanto riguarda il resto della zona rossa, al momento i controlli su possibili aggravi della situazione, hanno dato esito negativo, tutttavia- evidenzia l’ingegnere- nelle ultime ore una nuova segnalazione , ha reso purtroppo necessaria la chiusura dell’ultimo tratto di strada di viale Giacomo Leopardi.

Il problema riscontrato riguarda per la precisione un edificio in pietra incombente su Largo Et poi si more.

L’alta struttura che si trova proprio sopra l’antica fonte, denota infatti un aggravamento dello stato di danno che ho potuto anche constatare di persona. Subito quindi si è provveduto a chiudere quel tronco di strada, in corrispondenza dell'incrocio con Largo et Poi si More e, contestualmente, ci siamo già attivati per eseguire mercoledì 2 maggio le operazioni di messa in sicurezza sull’edificio”.

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Si arricchisce di una sua postazione laboratorio lo spin off dell’università di Camerino che lavora nell’ambito del marketing sensoriale. In occasione della prima giornata di “Cortili in fiore”, all’Orto Botanico “ Carmela Cortini”,proprio a ridosso delle mura del palazzo ducale, è stata infatti inaugurata una parte dell ’officina di Mumo che potrà fungere anche da punto di aggregazione e per lo svolgimento di attività formative rivolte a tutti. Al taglio del nastro erano presenti il rettore Claudio Pettinari, la presidente Emy Morelli, il direttore progettazione e sviluppo Roberta Grifantini, il direttore commerciale e Marketing Gilberto Chiacchiera, il direttore ricerca Luciano Barboni e altri collaboratori scientifici della start up innovativa. Degustazioni di profumi ed essenze hanno accompagnato i visitatori in un’autentica emozione sensoriale, arricchita dalla creazione della fragranza preferita. “ Un bel segnale- ha dichiarato con emozione il rettore di Unicam Claudio Pettinari- In pochissimo tempo i nostri tecnici hanno svolto davvero un lavoro meraviglioso, ripulendo le stanze che avevano all’origine altra destinazione ma che oggi vengono riutilizzate per fare della ricerca di qualità, attraverso la quale, potrà crescere un’impresa che ha valore per il territorio. Tutto questo – ha aggiunto- segue e persegue quelli che nel 1800, erano in un certo senso gli obiettivi dei primi ricercatori dell’ateneo. In quegli anni, proprio da qui nascevano infatti le prime ricerche nel settore dell’estrazione dalle piante, insieme a studiosi che avrebbero segnato la storia del Paese. MI auguro che grazie a Mumo, spin off che collabora con i gruppi di ricerca dell’ateneo, possa nascere molto di positivo per la ricerca e l’innovazione dell’università di Camerino. Auspico altresì che possa nascere un’impresa fiorente, in grado di portare il nome di Camerino e della sua università ovunque, incrementando lavoro e risorse per il benessere delle famiglie”.

 

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“ Quello di Mumo- ha detto la dott.ssa Roberta Grifantini- è un piccolo sogno che si sta costruendo piano piano. Io ed Emy ci siamo innamorate di questo posto, fermamente convinte che un laboratorio di profumeria non potesse essere che collocato in un’ambientazione, come quella messaci a disposizione all’interno dell’Orto Botanico. Non solo ci sembrava la sistemazione più adatta ma in più, desideravamo che la postazione potesse contenere contemporaneamente ricerca e lavoro tecnico-scientifico da un lato , e, dall’altro, un modo per socializzare e ridare un po’ di vita a quello che, dopo il terremoto, c'è rimasto. Tra i luoghi della città la cui bellezza è rimasta intatta, c’è senz’altro l’orto botanico; crediamo che iniziative come i laboratori didattici (aperti sia ai bambini che agli adulti), degustazioni olfattive organizzate per gruppi o per persone singole che vogliano venire a visitare il bellissimo giardino, a rilassarsi nel nostro locale deliziandosi con le nostre essenze, possano rappresentare tutte dei piccoli punti di rinascita”.

Carla Campetella

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Presentato, nell’ambito delle iniziative della Biblioteca itinerante di Camerino e nell’occasione di Cortili in fiore, il libro- racconto “ Ladri di città”. Al partecipato incontro, tenutosi presso la Geo Tenda del City Park, era presente l’autrice Barbara Re, al suo esordio letterario. Pubblico attento e interessato per tutta la durata della piacevole introduzione all’opera, inframezzata da brani musicali suonati da eccellenti strumentisti. I proventi derivati dalla vendita del libro, attraverso l’intermediazione della Onlus ‘L’anello della vita’, saranno destinati al reparto di oncologia dell’ospedale di Camerino di cui è responsabile la dott.ssa Benedetta Ferretti. L’associazione IoNonCrollo ha adottato il bellissimo progetto, curando la pubblicazione delle copie del racconto, le cui bellissime illustrazioni sono opera di Federica Salvucci.

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“ Nel mio libro- spiega l’autrice- si parla di Camerino. Camerino che si manifesta ferita, perché rubata. La mia è una storia di fantasia, con una macchina che ne è l’ insolita protagonista. E’ una vettura che racconta: sono i suoi amici sveglia ad interrompere ogni giorno il suo sonno notturno: un galletto, un gatto e un cane. Accade però che una mattina i suoi amici restino silenziosi, lasciando la povera macchina a ricercarne il motivo . Da lì, ha inizio tutta la storia; la macchina viene a sapere che la città di Camerino è stata rubata: non si trovano più le vie, le piazze, le case e i negozi. C’è dunque un momento di grande sconforto e desolazione ma , nel contempo, ci si avvia però verso un finale di speranza e di bellezza, perché si apre una luce e la possibilità di tornare a vivere tutti gli amati luoghi della città. L'idea- sottolinea Barbara Re - è nata proprio per mantenere una memoria viva di Camerino nelle nuove generazioni, impossibilitate a vivere la città come l'abbiamo vissuta noi. L’ispirazione è proprio partita dal desiderio di mantenere la memoria di quei posti, di quelle persone che l'hanno vissuta e arricchita col loro fare”. Il libro, già in vendita nella due giorni di “Cortili in fiore”, sarà reperibile all'interno delle successive manifestazioni che verranno organizzate nel territorio comunale.

Carla Campetella

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"Purtroppo dobbiamo provvedere ad una nuova chiusura della nostra Piazza Cavour". Lo afferma in una nota il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, spiegando le motivazioni della decisione.  "In vista di alcune manifestazioni, infatti, avevamo pensato di utilizzare gli spazi riaperti della piazza. Dopo la scossa del 10 Aprile abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo con i Vigili del Fuoco dal quale non sono emerse problematiche che suggeriscano di ampliare il perimetro della zona rossa. Nel pomeriggio di ieri- continua Pasqui- , per quanto riguarda la Cattedrale, l'ingegnere responsabile dell'ufficio Ricostruzione dell'Arcidiocesi di Camerino ci ha segnalato che la tenuta delle messe in sicurezza, attuate a suo tempo da squadre specializzate dei Vigili del Fuoco, relativamente ai due campanili, andrebbe ulteriormente verificata poiché i due campanili presentano nuove fessurazioni. A seguito della comunicazione, il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Camerino ha disposto che, in via precauzionale e in attesa di individuare tempi e modi di un eventuale ulteriore intervento di messa in sicurezza, è necessario sin da oggi chiudere al pubblico l'accesso a Piazza Cavour".

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Parole forti e la richiesta di dimissioni per l’assessore maceratese Stefania Monteverde. Poi un aspro faccia a faccia col sindaco Romano Carancini. 

Questo il risultato della visita dell’europarlamentare Alessandra Mussolini a Macerata. Era a Bruxelles, ha detto, ma non appena il consigliere comunale Debora Pantana le ha fatto sapere quando accaduto in piazza Cesare Battisti il 25 aprile, ha deciso di prendere un aereo e venire in città.

Nel giorno del ricordo della Liberazione infatti, il gruppo Antifa ha allestito, di fronte al bar Venanzetti, il gioco della pignatta con il fantoccio del duce, scimmiottando in maniera grottesca i fatti di piazzale Loreto. Cosa più grave, il gioco era rivolto ai bambini e alle bambine che passavano di lì. In premio, nel momento in cui la testa del fantoccio è stata spaccata, tante caramelle. 

Il gesto ha scatenato reazioni bipartisan, e l’amministrazione soltanto 24 ore dopo, ha preso le distanze definendolo “ignobile”.

Affiancata dal gruppo maceratese di Forza Italia, Mussolini aveva portato con se una scatola di vermi: “Una volta mi recai in Veneto - ha raccontato - e nei pressi dell’hotel in cui mi trovavo mi gettarono dei vermi per farmi capire che non ero ben accetta. Ho ripensato a quel gesto. I vermi hanno una loro funzione nell’ecosistema. Ma l’assessore Stefania Monteverde non ha neanche quello. Non volevo credere alle sue parole, eppure si occupa di cultura e infanzia. Quello che è accaduto qui - ha aggiunto - è una cosa così grave, antieducativa. È una manipolazione violenta di un fatto atroce, di uno scempio che non va rievocato. Se dopo tanti anni continuiamo con la violenza e con l’odio, allora non ci sarà mai una pacificazione”.

Tanto astio nei confronti della Monteverde, deriva da alcune affermazioni della stessa in un post pubblicato su Facebook ma estrapolate da un contesto di riferimento che non era quello di pizza Cesare Battisti. Parole insomma mal interpretate e diffuse anche da un giornale online, da cui si sarebbe scatenata la bufera nei confronti dell’assessore alla cultura.

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“Pretendo delle scuse alla mia famiglia - ha poi detto l’onorevole - perché non si può non essere coscienti dell’impatto che possono avere certe iniziative nel giorno del 25 aprile. Se la destra avesse fatto giocare alla pignatta i bambini, facendoli colpire un fantoccio raffigurante un partigiano, sarebbe stato considerato un gesto gravissimo”. La Mussolini non ha poi potuto fare a meno di ricordare l’efferato omicidio di Pamela Mastropietro, ritenendo ancora più grave il gesto degli Antifa proprio in virtù dei fatti recentemente avvenuti a Macerata: “Non lancerò i vermi alla Monteverde - è tornata a dire - in onore di Pamela. Proprio per quello che è accaduto in questa città, si dovrebbe tutti fare un sforzo in più, soprattutto l’amministrazione, per non alimentare la cultura dell’odio. Chiedo un incontro al sindaco (poi ottenuto, ndr) e le dimissioni della signora Monteverde. Gli vengano ritirate le deleghe. Eppure mi sorprende perché le donne di solito hanno una marcia in più”.

Dopo la conferenza stampa al bar Venanzetti, l’europarlamentare ha ottenuto l’incontro col sindaco Carancini. In realtà si è trattato di un asprissimo faccia a faccia di pochissimi minuti in cui le voci della Mussolini e del primo cittadino si sono sovrapposte fino ad arrivare ad accusarsi reciprocamente.

“Pretendo che chieda scusa alla città e alla mia famiglia - ha più volte ripetuto l’onorevole -. Chieda scusa a me”.

A questo ha ribattuto il sindaco:  “Ho già condannato esplicitamente quel gesto. Ho già detto di ritenerlo ignobile. Lei si deve vergognare per quello che ha detto stamattina. Lei chieda scusa, piuttosto, all’amministrazione per aver insultato la Monteverde”.

Il battibecco si è concluso con la Mussolini che ha definito il primo cittadino una persona “disumana e incivile”, dopo di che, l’ultima tappa è stata in Prefettura dove ha incontrato il Prefetto Roberta Preziotti.
g.g.

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Grave incidente stradale lungo la provinciale 361 Septempedana alle porte di San Severino Marche. Ad avere la peggio un giovane ragazzo che è stato trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette. Immediata la richiesta di soccorso con i sanitari del 118 che viste le condizioni del ragazzo ne hanno disposto il trasferimento in elicottero ad Ancona. Stando alle prime ricostruzioni il ragazzo, che viaggiava a bordo di un'Alfa 147 in direzione Macerata, ha urtato una Ford che viaggiava in senso opposto e sulla quale si trovavano due quarantenni e un bimbo di 10 anni, tutti fortunatamente rimasti illesi. La carambola ha provocato l'uscita di strada della Ford, mentre l'Alfa, come impazzita, ha impattato frontalmente contro un'altra Alfa 147 che proveniva da San Severino alla guida della quale si trovava un altro ragazzo che è stato trasportato in ospedale. Ad avere la peggio, come detto, il giovane che ha innescato l'incidente e che si trova ricoverato nel nosocomio di Torrette. 

g.g. 

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Dopo il successo dello scorso anno in cui, ad aprile, oltre 130 persone di tutte le età e provenienti da ogni parte d’Italia si sono messe in cammino condividendo passi, emozioni, sorrisi e spazi comuni per mostrare la propria vicinanza alle popolazioni dell’Alto Maceratese colpite dal sisma, l’iniziativa si ripete nel ponte del Primo maggio.

Un movimento nato dal basso, da un gruppo di amici amanti del turismo a passo lento, desiderosi di fare qualcosa per far conoscere la bellezza e le ferite del fragile entroterra al resto d'Italia.

Una camminata tra i borghi dell'Alto Maceratese, una terra di straordinaria bellezza ancora duramente ferita dal sisma. Alla riscoperta di luoghi ricchi di suggestione a contatto diretto con realtà ambientali e naturalistiche di straordinario pregio e interesse, dando un aiuto concreto alla micro economia locale con l’acquisto di prodotti nei bar, ristoranti, negozi presenti lungo il percorso.

Il cammino si svolge nel ponte del Primo maggio, in concomitanza con la manifestazione "Cortili in fiore", un appuntamento fisso per la città di Camerino, che da oltre 10 anni richiama un numero di visitatori in costante crescita.

Sessantacinque chilometri che si snoderanno da San Severino Marche, passando per Serrapetrona, Belforte del Chienti, Camporotondo di Fiastrone, Caldarola, Pievefavera e Camerino.
Sentieri segnalati, strade di campagna con meravigliose viste panoramiche sulle dolci colline marchigiane, boschi, gole ed in prossimità dei paesi alcuni tratti di strade asfaltate. Questo lo sfondo dell’evento.

Il percorso di sabato prevede 25 chilometri da San Severino a Camporotondo.

Domenica sarà la volta di Caldarola e Camerino, poi lunedì si ritornerà al punto di partenza.

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"Ben vengano i comitati, perché il confronto e la vicinanza sono l’unico vero modo per capire le dinamiche in cui è costretto a muoversi chi è chiamato a prendere decisioni" . Così si esprime in una nota il sindaco Pasqui, in merito al neonato Comitato per il Centro Storico che, dichiara il sindaco:  "costituisce, per me e per l’amministrazione comunale, una occasione di confronto per la quale sento di ringraziare il neo presidente, Francesco Nobili, e gli altri che hanno contribuito a fondare il nuovo sodalizio. Sono convinto, infatti, che vedere le cose da fuori porti inevitabilmente alla maturazione di impressioni e giudizi che mai tengono conto delle effettive difficoltà che segnano i percorsi di una amministrazione comunale. Oggi, lavorando a stretto contatto, ci si potrà rendere conto di quanto e come certe decisioni o certe “non decisioni” siano obbligate. Ne sanno qualcosa- prosegue la nota -  gli amici del Comitato di Montagnano, con i quali dopo un’iniziale diversità di vedute, abbiamo avviato una collaborazione che ci ha portati a prendere decisioni importanti e migliorative per la nostra Camerino (grazie anche alla disponibilità della Parrocchia di San Venanzio) e insieme alla quale da giorni stiamo lavorando fianco a fianco per rendere più accogliente l’area verde del quartiere. A tal proposito desidero ringraziarli per la disponibilità al dialogo e al confronto, mai fatto mancare quando le posizioni di partenza erano differenti, e consolidata poi nello spirito di collaborazione. Un ringraziamento- conclude il primo cittadino-  che desidero quindi estendere al neonato Comitato per il Centro Storico e a tutti quei sodalizi, nati prima e dopo il sisma, che intendono lavorare per il futuro di questa nostra città".

 

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Cresce giorno dopo giorno, la “fabbrica" del nuovo studentato dell’università di Camerino. L’area di fronte al preesistente Campus di Unicam, è ormai da mesi un brulicare di mezzi e di operai al lavoro sui predisposti terrazzamenti, dai quali campeggiano già delle costruzioni pressoché ultimate. Grande lavoro da parte delle ditte incaricate per realizzare quello che a tutti gli effetti è un fondamentale investimento per il futuro dell’ateneo e della stessa Camerino. E’ in quella zona, ormai diventata il cuore della città che, una volta completato il tutto, saranno disponibili oltre 450 posti letto per gli studenti, grazie alla generosa donazione dell’Euregione di Bolzano –Trento e Innsbruck, per un costo preventivato di oltre 9 milioni di euro. Secondo quanto riferito dal magnifico rettore prof. Claudio Pettinari, il primo lotto dell’area, potrebbe essere consegnato già a metà maggio. 

“Al momento - dichiara il rettore- la ditta ci ha confermato la consegna del primo Lotto entro il 15/20 Maggio, come indicato nella tempistica dei lavori. Procederemo subito con il casermaggio e l'arredamento dei locali. Si tratta di un’operazione complessa anche perché- continua Pettinari-, negli 80 appartamenti di cui si compongono le costruzioni, dovremo sistemare gli arredi delle cucine, cucine che dovranno avere un certo numero di fuochi, in modo che tutti gli studenti abbiano gli stessi servizi. Secondo quello che ci hanno detto, lo studentato sarà completato per il mese di luglio e lo speriamo fortemente. Il che significa che potremo affrontare il nuovo anno accademico con tanti posti in più a disposizione, ai quali, dovrebbero aggiungersi anche quelli nei container che renderemo accessibili a un prezzo calmierato, anche per agevolare gli studenti che vorranno rientrare magari per seguire laboratori o per venire a Camerino per sostenere degli esami. In definitiva- prosegue il rettore-, è di questo che noi abbiamo bisogno: di luoghi dove i ragazzi possano dormire la sera, tranquilli e sicuri, sapendo che il mattino dopo dovranno sostenere un esame, fare un'attività di laboratorio, seguire un'attività formativa importante

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Tutto dunque sembra procedere secondo le tempistiche e i programmi che ci siamo dati; in verità – aggiunge - ce ne siamo dati anche altri che al momento non voglio svelare e, per i quali, abbiamo già chiesto al comune il permesso a costruire. Il comune in sostanza ha già avuto un documento che ho provveduto a spedire a suo tempo; è una progettualità che ho condiviso con il sindaco, indicando quelle che secondo me sono delle priorità e delle strategie, da portare avanti insieme. MI auguro che si continui su questa strada che fa intravedere molto di positivo; nel frattempo i ragazzi continuano a seguire le lezioni, a sostenere esami, a laurearsi. La scorsa settimana Unicam ha ospitato un entusiasmante “Career day “ che, a me che ne ho vissuti tanti, personalmente è sembrato uno dei più belli. Oltre 60 aziende presenti, 800 tra studenti e giovani laureati, workshop, seminari, presentazioni. Un’opportunità preziosa per i nostri studenti laureati e dottorandi; è la dimostrazione che, anche dopo il loro percorso di laurea, noi continuiamo a seguirli, ad accompagnarli facendo da tramite con le imprese, con le aziende, con i clienti e le associazioni e - conclude con orgoglio il rettore - dato non trascurabile è che secondo la classifica “Alma Laurea”, l’università di Camerino presenti un più alto indice di occupabilità , rispetto alla media nazionale e, su quasi tutti i corsi di laurea”.

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È di pochi istanti fa la risposta del Comune di Macerata in merito alla rappresentazione di piazza Cesare Battisti, in occasione del 25 aprile. 

Gli Antifa hanno infatti permesso a bambini e bambine di giocare alla pignatta con un fantoccio del Duce appeso a testa in giù. 

Ora, dopo l’annuncio di Alessandra Mussolini che sarà a Macerata domani mattina, la ferma condanna del sindaco Romano Carancini e della giunta, che fino ad ora erano rimasti silenti. 

“L’Amministrazione - si legge in una nota - condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea. Le iniziative programmate in piazza Cesare Battisti non sono state organizzate dal Comune, né patrocinate dalla giunta comunale, né finanziate”. Gli uffici comunali, si legge nel comunicato, hanno concesso, come previsto dal regolamento, l’occupazione di suolo pubblico richiesta dall’associazione Collettivo CSA Macerata in collaborazione con l'Associazione ASD Popolare Macerata per occupare dalle 14 alle 20 del 25 aprile la piazza con un gazebo, un tatami e un tavolo “allo scopo di svolgere esibizioni di pratiche sportive. Dalla richiesta non si evince nessuna altra indicazione sui contenuti - sottolinea l’amministrazione -. Si precisa che la richiesta di suolo pubblico è una pratica burocratica che può essere fatta da tutti e di norma, se non si ravvisano motivi di sicurezza, viene concessa senza nessuna valutazione da parte dell’amministrazione”.

Carancini l’ha definita “una messa in scena ignobile e indegna”. Una posizione ferma e decisa, dunque, per “una provocazione inaccettabile per la nostra comunità, che tradisce il vero senso della Festa del 25 aprile, infanga il significato stesso dell'antifascismo e fa male alla città. Abbiamo comunicato alla Digos, su richiesta della stessa, le circostanze dei fatti e trasmesso i documenti al fine di accertare le eventuali responsabilità, rispetto alle quali l’amministrazione si riserva ogni azione. Allo stesso modo vergognoso - aggiunge - è l'attacco personale al vice sindaco e assessore alla cultura Stefania Monteverde fatto da un giornale online”.

Il sindaco ricorda infine quali siano state le iniziative patrocinate dal Comune per la ricorrenza e concordate con la Prefettura: la cerimonia al Monumento della Resistenza, il pranzo condiviso con le associazioni in piazza Vittorio Veneto, il concerto con l'Anpi in piazza Mazzini, “eventi molto partecipati dalla cittadinanza - conclude - in serenità e civiltà”.
g.g.

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