Notizie di spettacolo nelle Marche

“Una delle più grandi soddisfazioni del mio mandato”. Così durante il consiglio comunale di Camerino, il sindaco Gianluca Pasqui ha accolto l'insediamento del primo consiglio comunale dei ragazzi, consegnando la fascia al neo sindaco eletto, Francesco Palena. “La vostra sarà la voce che ascolteremo di più, la voce limpida, senza altri interessi se non quello del futuro della nostra città – ha affermato il sindaco Pasqui – Ringrazio l'assessore Antonella Nalli che ha seguito tutto l'iter per la costituzione del consiglio comunale, Action Aid per il supporto, e tutti i vostri genitori che saranno parte integrante di questi due anni che vi aspettano. Vi auguro un buon lavoro, certo che questo sia per tutti voi ragazzi il modo per essere parte integrante della vita cittadina, delle sue vicende e delle scelte che la comunità prenderà per il futuro di Camerino”. Il consiglio è formato da Francesco Palena (sindaco), Sofia Elisei (vicesindaco), Lorenzo Straini (delega Scuola), Marco Reina (del. Città), Gioia Pasqui (Cultura), Gabriele Marsili (Divertimento), Giosuè Bonifazi (Sport), Alessandro Marsili (Turismo e ambiente), Alessio Sbriccoli, Giulia Serra, Elisa Santini, Anastasia Paganelli, Eleonora Cambriani, Alessia Sparvoli, Alessandro Bruffa, Alice Gasparoni, Francesco Aringoli, Valentina Pallotti, Elisa Di Girolamo, Anna Pettinari, Giulia Mogetta.

 

ccrr1

Pubblicato in Cronaca

Grave incidente questa mattina lungo la strada provinciale Murattiana che collega Tolentino con i comuni di Pollenza e Passo di Treia.

Una Toyota Yaris condotta da una donna I.R. di 44 anni, residente a San Severino Marche, con a bordo il figlio di 12 anni, proveniva da Cantagallo verso Tolentino e si è scontrata con un autocarro che trasportava un piccolo bobcat, condotto da L.S. di Caldarola di 56 anni.

L’urto violentissimo ha sbalzato l’auto da una corsia di marcia all’altra fino ad un nuovo impatto con un furgone Fiat Ducato, condotto da A.F. di 59 anni di Treia, che sopraggiungeva nella stessa direzione della Toyota che è stata sbalzata sulla scarpata.

Coinvolto, seppur marginalmente un quarto automezzo, un Fiat Fiorino che è stato investito dai detriti degli automezzi coinvolti nel sinistro.

Sul posto, oltre agli agenti della Polizia Locale di Tolentino che hanno anche provveduto alla chiusura della strada dall’incrocio di fronte a Poltrona Frau fino a Cantagallo, anche grazie all’ausilio dei colleghi di Pollenza e più tardi dalla rotonda di Passo di Treia, i Carabinieri di Tolentino, i Vigili del Fuoco del distaccamento di Tolentino e i sanitari del 118 con tre autombulanze.

Le condizioni della donna e del bambino sono subito apparse molto gravi, tanto che è stato richiesto l’intervento sia dell’eliambulanza di Ancona che di Fabriano che hanno caricato i due feriti per trasportarli all’ospedale di Torrette. Il conducente del Fiat Ducato, invece, dopo le prime cure, è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per accertamenti. I Vigili del Fuoco sono stati impegnati per estrarre i feriti dall’autovettura. Tutti i rilievi di legge sono stati effettuati dagli agenti della Polizia Locale di Tolentino coordinati dal Comandante David Rocchetti che ha provveduto a sequestrare la Toyota, l’autocarro e il Fiat Ducato.

La strada provinciale Murattiana è stata riaperta al traffico, dopo aver rimosso tutti i mezzi coinvolti nell’incidente, dopo aver ripristinato le condizioni di sicurezza della sede stradale e rimosso tutti i detriti, alle 12.45.
g.g.

 
Pubblicato in Cronaca

Incidente stradale a Camerino lungo la provinciale Muccese all'altezza della rotatoria che conduce anche in via Madonna delle Carceri. Un'auto che proveniva dalla suddetta via, forse a causa di una distrazione del conducente, si è immessa sulla strada provinciale senza rispettare gli obblighi di precedenza. In quel frangente sulla Muccese stava transitando un'autoarticolato contro il quale l'auto ha violentemente impattato. Sul posto immediato l'arrivo dei soccorsi, con il personale della Croce Rossa che ha trasportato l'autista al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino, i vigili del fuoco per la rimozione dei mezzi e la polizia per accertare le cause e la dinamica dell'incidente. Fortunatamente non si registrano gravi feriti.

 

incidente camerino1

 

incidente camerino

Pubblicato in Cronaca
Domenica, 13 Maggio 2018 14:47

Macerata. Trovato cadavere in un laghetto

Scoperta shock a Macerata. Un cadavere è stato recuperato poco dopo mezzogiorno nel laghetto in contrada Alberotondo, sotto la zona Pace.

Pare che si tratti di un uomo peruviano di 35 anni, scomparso da casa nei giorni scorsi, e che la morte risalga a più di una settimana fa.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata per il recupero del corpo, ma non è stato necessario utilizzare nemmeno il gommone, dal momento che il cadavere era quasi a riva e che il laghetto era di piccole dimensioni. Intervenuti i sanitari del 118, la polizia, il medico legale Francesco Lamberti, il magistrato Stefania Ciccioli e il questore Antonio Pignataro.

Subito il pensiero è andato al peruviano che lo scorso anno era salito su una gru dello stesso quartiere, facendo preoccupare i cittadini: dopo l’intevrento delle forze dell’ordine aveva detto  che voleva leggere il giornale in tranquillità.

Dai primi accertamenti dovrebbe trattarsi di suicidio.

(Servizio in aggiornamento)

Pubblicato in Cronaca

Un altro incidente in territorio settempedano. Questa mattina, into alle 12 un centauro stava circolando sulle strade di Serripola quando avrebbe preso male una curva e avrebbe centrato una Fiat Punto nera alla cui guida c’era una donna. Poi, sarebbe finito fuori strada finendo la sua corsa in un campo. Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo non procedeva ad alta velocità.

Per lui diverse fratture, ed è stato portato in eliambulanza all’ospedale Torrette di Anona. Per la donna al volante della Fiat soltanto un grande spavento.

Sul posto 118, polizia stradale e vigili del fuoco. 

g.g. 

25596A2F 132B 4D96 A1F8 E5FF591653D0

Pubblicato in Cronaca

Il maltempo che con piogge e temporali si è abbattuto dalla tarda mattinata su gran parte del territorio provinciale , ha provocato allagamenti e frane su diverse vie di comunicazione, richiedendo l'impiego di personale dei Vigili del Fuoco sin da subito attivatosi per ripristinare la viabilità. Numerose le chiamate ricevute dal comando di Macerata che sta impiegando i suoi uomini su tutto il territorio dell'entroterra. Problemi a Matelica ed Esanatoglia.

A Camerino allagata la strada Ponte della Cerasa -Canepina; un autentico fiume d'acqua si è riversato sulla sede stradale in prossimità degli impanti sportivi  a Le Calvie, rendendo impercorribile il tratto. 

strada allagate canepina campo

E' stata un'autentica bomba d'acqua quella che per circa 10 minuti  (dalle 15,00 alle 15,10 ) si è abbattutta sulla zona degli impianti sportivi in località Le Calvie a Camerino.

( interno del palazzetto dello sport )

interno palestra

strada allagate canepina palazzetto allagato

Pioggia torrenziale che, pur non provocando conseguenze per le persone, ha comunque inondato di acqua e detriti fangosi provenienti dalla strada sovrastante l'area su cui sorgono i due palazzetti dello sport universitari Orsini e Drago Gentili.

palazzetto allagato

 

strada allagate canepina palazzetto vigili

 

strada allagata con macchina

 

polizia e fango

Sul posto e al lavoro, insieme a pattuglie della Polizia Stradale e della Polizia Municipale, i vigili del fuoco per riportare alla normalità la condizione dei due impianti, uno dei quali in serata avrebbe dovuto ospitare la prima gara della finale play off del campionato di volley di Prima Divisione che è stata rinviata per le condizioni del palasport invaso dal fango.

strada allagate canepina ponte

Si è temuto anche per il rinvio della partitita tra Camerino e Moie Vallesina, penultima giornata del girone A di Promozione, che comunque è andata regolarmente in scena. Subito sono scattate le verifiche anche sul ponte che collega gli impianti sportivi con la strada che conduce a Castelraimondo sul quale da qualche tempo sono in corso lavori per l'ampliamento della carreggiata.

 

pioggia Cus

Pubblicato in Cronaca

“Ricorda che indossare un fazzolettone non significa essere persone responsabili solo nel momento in cui si porta, significa essere una persona di grandi ideali di fraternità, amicizia e solidarietà. Una persona pronta a sacrificare talvolta la propria vita provata per una giusta e nobile causa. Essere  scout significa avere coerenza, essere capaci di sognare, di avere visione fantasiosa ma ricca di valori della realtà e capace col proprio impegno di realizzare i propri desideri”. Questo era solo uno dei tanti pensieri che Marta Bellomarì ha lasciato in uno dei suoi diari. Perché oltre ad essere stata una grande mamma (non solo per i propri figli, Andrea e Michele Stortini, ma anche per tanti giovani di San Severino) e nonna, prima ragioniera, poi insegnante e poi medico, nonché fondatrice del gruppo scout San Severino 1 insieme a suo marito Delio e a don Aldo Romagnoli, Marta scriveva. Scriveva tanto, pensieri, poesie, lettere (persino prima di ogni operazione, lasciava una lettera). Bellomarì se n’è andata pochi mesi fa, ma ha lasciato una grande eredità e un immenso vuoto incolmabile. 

(Marta Bellomarì nella ricorrenza del 40°anniversario del gruppo scout San Severino 1)

40esimo ok

 

Ieri sera il teatro Italia ha ospitato una serata in sua memoria, “L’azione del volontariato per una società giusta”, con il professore di Unimc Roberto Mancini, organizzata dal Comune in collaborazione con il gruppo scout, Coop Alleanza, Caritas e l’Avis. Presenti il sindaco Rosa Piermattei, gli assessori Tarcisio Antognozzi e Paolo Paoloni e il presidente del consiglio comunale Sandro Granata, ma anche alcuni consiglieri di minoranza, nonché la Croce Rossa e la Protezione Civile locale. 

Un incontro in cui Mancini ha parlato di come il volontariato possa essere azione politica e possa incoraggiare la democrazia per il bene comune. 

“Marta ha cresciuto generazioni di giovani - queste le parole di uno dei figli, Andrea - che per lei sono stati linfa e forza vitale. Mi dicono che devo essere orgoglioso, perché mia madre ha lasciato un segno indelebile, un solco che difficilmente si potrà colmare. Speriamo di poter continuare a mantenere viva la sua memoria”. A tal proposito, c’è l’idea, ben accolta anche dal primo cittadino, di istituire un premio annuale in memoria di Marta Bellomarì.

Poi la parola è passata a don Aldo Romagnoli: “Questo convegno è un omaggio pieno di gratitudine ma vuole anche essere stimolo per un volontariato consapevole. Mi vengono in mente due ricordi su tutti. Il primo - ha raccontato - mi riporta indietro di oltre 40 anni fa. Da pochi mesi ero qui e lei mi propose di portare lo scoutismo a San Severino perché il figlio aveva avuto una positiva esperienza, e voleva regalare ad altri la stessa possibilità. Né lei né io avevamo esperienza. Che fare? Ci siamo detti che avremmo imparato lungo il cammino, ci saremmo fatti aiutare, e così abbiamo fatto. Non bisogna aspettare di essere pronti per fare qualcosa - ha aggiunto - che ci sembra bello e giusto”. Il secondo ricordo di don Aldo è più recente: “Ricordo molto bene la sua gioia, poco tempo prima di andarsene, nel constatare come la comunità capi del gruppo scout portasse avanti bene le attività. Diceva gioiosamente che quei ragazzi sapevano fare meglio di noi”. Perché scopo del volontario, ha sottolineato il sacerdote, è suscitare forze nelle persone sicché nn ci sia più bisogno di lui. “Lei - ha concluso - viveva pensando a come poter essere d’aiuto, ponendo l’attenzione alla persona, alla sua totalità. Ecco lo stimolo, il volontario non fa il volontario, ma lo è dentro”.

(Il sindaco Rosa Piermattei, don Aldo Romagnoli e Roberto Mancini)

convegno Marta 3

 

Commosso anche il ricordo del sindaco Rosa Piermattei, che ha raccontato di non poter dimenticare il sorriso onnipresente di Marta: “Lei è stata una persona splendida, che ci ha insegnato tanto, anche a regalare un sorriso nei momenti di dolore. L’avevo conosciuta quando insegnava a mia nipote - ha raccontato - poi l’ho rivista durante il terremoto. Una volta la incontrai e mi sventolò un sacchetto di pesce da cucinare per pranzo. Io in quel momento mi feci una grossa risata, e lei mi disse ‘proprio questo volevo, farti sorridere, perché è da tempo che non ti vedo farlo’. Vi ha insegnato a dare, vi ha insegnato la felicità. Nn facciamo spegnere questa bellissima candela. Creeremo qualcosa per ricordarla ogni anno? Proponetelo voi che la conoscete meglio di tutti, e noi lo approveremo”. 

(Il sindaco Rosa Piermattei e il marito di Bellomarì, Delio Stortini)

Convegno Marta 2

 

Poi il brillante evento di Mancini su come il volontariato possa essere motore del bene comune, di democrazia e lavoro: “La logica del volontariato è la giustizia. Dobbiamo pensare che ciascuno di noi è partecipe di un tessuto in cui ti siamo legati. Istintivamente costruiamo la vita pensando di dover prendere, trattenere per noi le cose. La nostra civiltà è orientata dall’idea di dover accumulare. In realtà nella vita la concretezza è tutt’altro”. Si diventa adulti, ha sottolineato il professore, non quando si impara a prendere ma a ricevere. Quando si impara a perdere, anche, momento in cui ci si apre il mondo della relazione con gli altri. “La spia di quando il volontariato non è autentico - ha detto - è quando diventa un sacrificio, uno sforzo, e il fatto che si giudica chi si sta aiutando. Il volontariato è esperienza di accoglienza e dignità, è azione di giustizia. Questa economia di oggi ci distrugge, dobbiamo inventare forme nuove, e poi stiamo trasferendo la nostra soggettività ai mezzi tecnologici. La realtà ci viene rappresentata dall’informazione, la burocrazia è un sistema che passa sopra alle nostre teste”. Il risultato di ciò che la modernità sta creando sono comunità sempre più chiuse, sempre meno aperte al mondo. In Italia, in alcune zone più disagiate e difficili, “hanno capito che il volontariato è azione della comunità, non solo scelta personale. È il risveglio di una comunità che decide di prendersi cura del bene comune. Allora diventa un’azione politica, quella vera di politica, non quella che si contende un voto in più. La politica bella è quando si riesce a dare una risposta di bene in un posto di male. Volontariato è azione democratica delle comunità a cui si è risvegliata la coscienza, che attiva percorsi formativi, genera comunità democratiche, sente che il bene comune la riguarda, genera lavoro e smette di subire l’economia”.
g.g.

(La platea gremita)

Convegno Marta 4

 

Convegno Marta 5

 

(Il marito Delio Stortini)

convegno Marta

Pubblicato in Cronaca

Etica e volontariato” il tema della interessante relazione tenuta dall’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro nella sala riunioni del Relais Villa Fornari, in occasione dell’incontro organizzato dal Lions Club Camerino Alto Maceratese . Presenti noive associazioni di volontariato giunte da 6 diverse città del territorio provinciale, il presidente prof. Dino Jajani ha introdotto l'autorevole relatore della serata, volta ad approfondire e riflettere sull’importanza dello svolgimento dell’attività di servizio a favore degli altri , in virtù dei valori etici e per un’evoluzione positiva della comunità. “ Il principio e il senso della comunità- ha osservato il presidente Jajani,- salvano le persone,nella loro dignità e dalla omologazione delle personalità dovuta alla globalizzazione. L’appartenenza e lo spirito autenticamente solidale delle persone protagoniste di ogni forma di associazionismo e volontariato, è infatti occasione positiva per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della collettività, con un ruolo di promozione del progresso civile e sociale. Etica come riflessione dell’azione volontaria soggetta alla legge assoluta del dovere e, spirito volontaristico che come, sottolineato dall’arcivescovo, non può prescindere da quella 'compassione cristiana' insita nel mettersi nella situazione della persona che ha bisogno, calandosi nella sua dimensione, per trasformarla completamente. Partendo dalla parabola del buon samaritano, le parole dell’arcivescovo Francesco hanno aiutato a comprendere, come il volontariato non solo sia una grande risorsa, ma abbia anche un’origine che è data dall’esperienza della vita della Chiesa e della vita del popolo cristiano, ma anche dalla sensibilità delle comunità le quali, volendo rispondere alle esigenze delle persone che si trovano nelle varie difficoltà, che possono riguardare la salute, la cultura , l’istruzione, l’accoglienza agli stranieri , naturalmente “ hanno potuto maturare competenze, assistenza, aiuto e concretezza, che hanno permesso  di far nascere quel volontariato che è di varia ispirazione- ha sottolineato Brugnaro- ma che trova soprattutto nell'esperienza cattolica la matrice più autentica e fondata . Ma l’alto profilo alle azioni lo dà la fraternità; non basta  solo la solidarietà che è raccomandata dalla legge, dal buon senso e dalla ragione, bisogna fare un atto in più : cercare cioè di risarcire e di dare, non secondo la misura che ho stabilito io, bensì secondo la misura del bisogno dell'altro e allora, solo la fraternità supplisce a questo; solo con la fraternità io do all'altro secondo il bisogno che lui ha e non secondo quello che io decido. Altrimenti, può essere un atto di generosità lodevole ma, se rimane all'altro qualcosa di insoddisfatto e di incompiuto, vuol dire che ancora non sono maturato fino alla fraternità” 

IMG 20180511 185328257

Oltre al rispetto del rigore etico e morale, nella relazione è stato approfondito il ruolo sociale e politico del volontariato.

“ Il volontariato significa che la persona ha bisogno di mettersi insieme  quindi di far nascere comunità e le comunità operano dentro delle strutture che sono tipiche proprio dello Stato; creano spazi all'interno del quale lo Stato magari non dà sicurezza e allora, c'è un momento democrazia perché diverse libertà si mettano insieme anche con aspetti critici nei confronti dello Stato e, qualora non si raggiungano adeguatamente le mete che lo Stato si propone, magari  formare una nuova mentalità politica dei responsabili che hanno il compito di trasformare le leggi e dare strumenti ai cittadini, in modo da evitare i danni e i mali che non permettono ai cittadini una vita decorosa”.

“ Abbiamo trovato molto interessanti gli approfondimenti suggeriti dalle parole del nostro arcivescovo - ha detto Jajani- E’ necessario un punto di vista unitario per affrontare tutti i problemi relativi al volontariato, in primo luogo per valutare le necessità della competenza, della gratuità e poi, per operare in modo tale da essere veramente di aiuto agli altri, per ricostruire un senso di comunità, attraverso la solidarietà e nel rispetto delle leggi”. Un appuntamento molto gradito e apprezzato da tutti i presenti, convinti che una riflessione sul proprio operato, sia utile per ogni azione futura , ai fini di un servizio più efficiente e più efficace, a servizio degli altri .

Pubblicato in Cronaca
Venerdì, 11 Maggio 2018 12:30

Fabio Ubaldi: giornalista terremotato

La consegna delle ultime 35 casette chiude il cerchio della prima emergenza anche a Caldarola. "Una comunità che si ricostituisce – le parole del sindaco Luca Giuseppetti – Credo che sia particolarmente importante, in attesa della ricostruzione, ripartire dal tessuto sociale".

Volti emozionati, da cui traspare il disagio di quasi 18 mesi vissuti in emergenza, nelle persone che rientrano nel paese da cui il terremoto li aveva "cacciati".

 

fabio ubaldi stringe le mani a paola de micheli

 

Tante storie, tutte con proprie peculiarità, che si intrecciano. Ne raccontiamo una che tocca da vicino Radio C1inblu e L'Appennino camerte.

Quella di Fabio Ubaldi, giornalista delle nostre testate , anche lui tra gli assegnatari delle ultime Sae. "Nell'emergenza di quel 30 ottobre 2016, con il terremoto che aveva reso inagibile l'abitazione – racconta direttamente Fabio – ci siamo trasferiti con la mia famiglia a Fano, ospiti di parenti. Speravamo che tutto si sarebbe risolto in pochissimo tempo, ma purtroppo così non è stato. Quello che ancora è sotto gli occhi di tutti ha dilatato a dismisura i tempi".

 

IMG 20180510 WA0008

 

Da qui l'inizio di un lungo "esilio", durato circa un anno e mezzo, durante il quale si è cercato di far apparire normale quello che normale non era, con la necessità di contemperare le esigenze familiari con quelle professionali. Come, essendo domiciliato a Fano, continuare a raccontare dalla redazione di Camerino le vicissitudini di un territorio a cui bisognava assolutamente dare voce?

"Il soccorso – torna a dire - è giunto attraverso la generosità del Cus Camerino, nelle persone del presidente Stefano Belardinelli e del segretario Roberto Cambriani, e la solidarietà del Cus Verona, con il dono di una roulotte che è stata per 16 mesi la mia 'casa camerte'. Un periodo caratterizzato dall'assoluta precarietà, da migliaia di chilometri percorsi attraverso le strade della Regione, da consolidate abitudini purtroppo venute meno. In questa veste di 'giornalista terremotato' c'è un doppio ruolo – dice – cioè quello di raccontare qualcosa che non riguarda te ma che, in questo caso, riguarda anche te". Come al momento della consegna delle chiavi, durante la quale Ubaldi racconta di essersi letteralmente "spersonalizzato", facendo finta che il discorso non lo stesse toccando.

 

 

subito operativo ubaldi

 

"Praticamente sei parte dello spettacolo ma lo racconti anche questo spettacolo. Finalmente si ritorna in 'patria' – conclude – e le sensazioni che si provano non possono essere trascritte in nessun documento e in nessuna pagina di giornale". Casetta, tenda o altro... l'importante è tornare a casa.

 

ubaldi e la casetta da sistemare

Pubblicato in Cronaca

E’ andato all’anconetano Moreno Fedeli il sedicesimo trofeo “Giammario Piancatelli”, prova di abilità organizzata nell’ambito dell’ultima edizione del “500 Septempeda Meeting” che ha visto assegnare all’ascolano Mario Meloni il ventiduesimo trofeo “Alberto Angelucci”, valevole come prova di scorrimento. 

Strepitoso il successo della manifestazione che ha richiamato, ancora una volta, nella suggestiva cornice di piazza del Popolo ben 250 equipaggi provenienti da tutta Italia, isole comprese. Perfetta l’organizzazione dell’associazione Gruppo Amatori 500, presieduta da Giovanni Cavallini.

Nella prova di abilità tutte settempedane le altre presenze sul podio con il secondo posto di Andrea Coccettini e il terzo di Luigi Zucchi. Per la prova di scorrimento secondo posto a Gualtiero Gigli di Cingoli, terzo a Giacomo Cacciamani, sempre di Cingoli, quarto a Giorgio Cagnini di Tolentino e quinto ad Ennio Paoletti di Ancona. 

Premi speciali all’iscritto arrivato da più lontano, al gruppo più numeroso, al patentato più giovane e a quello più anziano.

Alla cerimonia di consegna di coppe e targhe, accanto al presidente Cavallini, anche il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, che è intervenuta anche all’esposizione dei mezzi in piazza del Popolo.
g.g.

 

IMG 20180509 WA0007

 

IMG 20180509 WA0012

Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo