Notizie di spettacolo nelle Marche
Venerdì, 04 Maggio 2018 14:00

Adolescenti oggi. A scuola di legalità

L’adolescenza è il periodo della curiosità, del cambiamento e dello sviluppo dell’identità sociale. Ma anche l’età in cui iniziano le prime responsabilità. 

Di adolescenti e legalità si è parlato stamane al teatro Italia, in un incontro organizzato dai Bikers Lions Club e riservato alle classi prime e seconde dell’Itts Divini, a cui hanno preso parte anche il vicesindaco Vanna Bianconi, il rappresentante dei Lions Francesco Forti, il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino e il dottor Stefano Galeazzi vicepresidente dell’associazione nazionale dipendenze patologiche.

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Ad accogliere gli studenti è stato Forti, che ha brevemente raccontato alcune delle sue esperienze in giro per il mondo, nonché delle attività di solidarietà verso le popolazioni terremotate: “Ho girato il mondo in moto, tre volte sono stato in Asia per esempio, o in Siria dove ho conosciuto luoghi e persone straordinarie. In moto non ci si dovrebbe andare per correre ma per conoscere il mondo. Così si dovrebbe anche conoscere la geografia e la storia”. In merito alle attività di vicinanza alle persone colpite dal sisma, Forti ha portato l’esempio degli allevatori sulle montagne tra Accumuli e Amatrice, “dove vivono ancora come se fosse il giorno dopo del terremoto. Abbiamo portato roulottes, cavi per l'illuminazione, mangimi, crocchette e alimenti per animali. Quando arriviamo ci dimostrano un enorme affetto e ci ripetono di non lasciarli soli. Quello che vogliamo fare - ha sottolineato - è non abbandonare le popolazioni terremotate per sentirle vive. Anche quella di oggi è un’attività di solidarietà. Siate sempre voi stessi, evidenziate la vostra creatività, valorizzate doti, talenti e qualità”. 

Con il dottor Galeazzi si è entrati più nel vivo dell’incontro: cos’è l’adolescenza, la piramide dell’amore, i social e il bullismo. 

“L’adolescenza è quel periodo della nostra in cui si cambia - ha spiegato - in cui si sviluppa un’identità sociale, e si sperimenta la partecipazione sociale. Oggi, mediamente un adolescente possiede tra i 4 e i 6 profili social”. È proprio sui social, quali Instagram, Facebook, Wattsapp, Snapchat e molti altri, che si verificano i fenomeni del cosiddetto cyberbullismo che in realtà non ha differenze col bullismo se non il contesto: “Entrambi rappresentano lo stesso fenomeno. Solo che il bullismo rimane in un determinato contesto come la classe scolastica, mentre l’altro si apre al mondo. Fra i reati c’è la molestia, lo stalking, il furto d’identità, la denigrazione, il flaming (che consiste nell’inviare un messaggio ostile ad altro utente della rete per infiammare la discussione, con toni accesi e violenti e con insulti)”.

L’attenzione è stata catturata poi dal capitano De Carlini che ha parlato loro di cosa significhi, legalmente, avere più di 14 anni, del fenomeno dei reati legati alla droga, del bullismo e infine anche del caso Traini, su richiesta degli stessi studenti.

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“A 14 anni - ha detto rivolgendosi ai ragazzi - vi viene riconosciuta una certa maturità e di fronte allo Stato siete responsabili delle vostre azioni. Questo vale per tutti i cittadini in territorio italiano. Si ritiene che a partire da questa età siate capaci di distinguere il bene dal male e il giusto dall’ingiusto. Divenite imputabili, cioè accusabili di un reato”. Il capitano ha poi cercato di far comprendere come anche una semplice presa in giro, reiterata, possa ingenerare nella vittima comportamenti ossessivi anche verso se stessa. A tal proposito ha detto che “ogni anno 400 studenti si suicidano. Se tra voi c’è qualcuno che viene preso di mira siete tutti responsabili”.

Prima di rispondere alle tante domande degli studenti anche sul caso Traini, De Carlini ha chiuso con un consiglio, quello di studiare “di alimentare con la conoscenza la vostra curiosità, per essere pronti ad affrontare la vita difficile che c’è fuori. E poi, confrontatevi tra voi e coi professori”.
Gaia Gennaretti

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Giovedì, 03 Maggio 2018 18:20

Dario Conti, l'uomo che amava il territorio

Con una cerimonia laica tenutasi nella sede del Contram, che dopo il terremoto ospita anche il comune, la città di Camerino ha dato l'ultimo saluto all'ex sindaco Dario Conti, scomparso lo scorso martedì 1 maggio. Amministratori ed ex amministratori del territorio, compagni di partito, amici, cittadini. In tanti si sono stretti intorno alla bara di legno chiara, sulla quale era posta la fascia tricolore da sindaco e quella biancoceleste della Lazio, la sua squadra del cuore. Dario Conti riposa ora nel cimitero di Camerino, città da lui sempre amata e per la quale aveva combattuto diverse battaglie. Clamore suscitò il gesto di consegna della fascia al prefetto per protestare contro la chiusura del tribunale.

"L’amore per le Marche, per la provincia e l’impegno per tutto il territorio, non solo per la sua città – così lo ricorda il presidente della provincia Antonio Pettinari, legato a Conti da lunga amicizia - Avevo una grande stima nei suoi confronti. Il rapporto in questi anni si è sempre rafforzato. Lo ricordo alla fine degli anni ‘80 in consiglio provinciale: quante chiacchierate, valutazioni fatte insieme per le nostre terre.

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Quello che lo ha reso un grande uomo è il suo pensiero di sistema e collaborazione tra la collina, la montagna e la costa. Sistema che invece, purtroppo, molto spesso viene visto in contrasto. Il suo sogno era quello di veder collaborare tutti per crescere insieme. Nonostante il suo coraggio e la determinazione per la sua terra, per Camerino e per le zone dell’entroterra, era sempre pronto a collaborare anche per le questioni che riguardavano altre zone. Il mio non è un ricordo formale, ma quello di un uomo forte. Un amministratore serio che non guardava solo la sua terra ma l’intera provincia e tutte le Marche".

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La piazza Del Popolo di San Severino di nuovo protagonista dopo il successo dello scorso weekend. Questa volta però, per un fine settimana nel segno del gusto e della solidarietà. Da segnare in agenda, sabato 5 domenica 6 maggio. Il Circolo Espansione Sud e il Gruppo Sportivo Budriese, in collaborazione con il Comune di Correggio e con il patrocinio del Comune di San Severino, organizzeranno una due giorni di street food correggese con gnocco fritto, salumi e lambrusco. Apertura stands dalle 17 alle 22 di sabato e dalle 11 alle 21 di domenica.

I sindaci di Correggio, la città emiliana che ha dato i natali al cantautore Luciano Ligabue, e di San Severino, Ilenia Malavasi e Rosa Piermattei, nell’ottobre dello scorso anno hanno sottoscritto un “Patto di amicizia” volto a incentivare i rapporti tra le associazioni culturali, ricreative e sportive promettendosi di organizzare insieme scambi di esperienze e iniziative con particolare attenzione agli eventi legati alle attività produttive e alla promozione del territorio. Mantenendo fede a quella promessa la stupenda piazza Del Popolo, una delle più belle piazze d’Italia, nel prossimo fine settimana ospiterà questo primo appuntamento nel segno dell’amicizia e della solidarietà.
g.g.

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Domani il teatro Italia di San Severino ospita un incontro di formazione sulla legalità e la cittadinanza promosso dall’associazioneLions Club Bikers con la condivisione della dirigenza scolastica dell’Itts Divini , scuola demolita a seguito dei danni provocati dalle scosse di terremoto. 

Intervengono all’incontro il professor Francesco Forti, in rappresentanza dell’associazione Lions Club Bikers, e il dottor Stefano Galeazzi, vice presidente dell’associazione nazionale Dipendenze Tecnologiche, per parlare del tema “ Adolescenti oggi”. 

Nel corso della mattina si terrà un incontro sullo stesso argomento con il capitano Giacomo De Carlini, comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino. Al termine degli incontri verranno consegnati dodici caschi offerti dall’associazione Lions Club Bikers ai migliori alunni delle classi prime. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di San Severino.
g.g.

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Conclusa con successo la mirata azione di solidarietà dellInner Wheel a favore dell’università di Camerino. Con la realizzazione di un funzionale adeguamento degli spazi del rettorato di Unicam si chiude il cerchio di un progetto di service avviato all’indomani del sisma e che ha viste promotrici le ' innerine' del Club di Camerino e del distretto 209 con funzione di collettore in una generosa raccolta fondi che ha coinvolto le associazioni nazionali e internazionali. Spirito di collaborazione e di servizio si sono messi a disposizione per rispondere con azioni concrete di aiuto e i fondi raccolti hanno potuto giungere a destinazione a favore del miglioramento delle condizioni di lavoro del personale della postazione del rettorato del Campus di Unicam. Nel corso di una breve e sentita cerimonia, sono stati ripercorsi i passi che hanno portato ad ottenere il significativo risultato. Ad illustrarli, presenti il rettore Claudio Pettinari, il prorettore Graziano Leoni, il DG Vincenzo Tedesco, docenti e personale Unicam insieme a numerose innerine del territorio, sono state la presidente del Club di Camerino Lorella Picotti con la past governatrice del distretto 209 Maria Pia Petroni e l’attuale governatrice Antonella Roncarolo,

“ Si chiude un cerchio del quale vado orgogliosa e fiera- ha affermato Lorella Picotti- Portiamo a termine una storia iniziata a seguito del drammatico evento dell’ottobre 2016. Sappiamo che l’università di Camerino è andata avanti comunque, reagendo con forza e grande determinazione già all’indomani delle scosse, affrontando anche situazioni di lavoro non sempre agevoli. La nostra mission- ha proseguito- è quella di fare service e la storia che si è potuta concludere a favore di Unicam è frutto dell’azione portata a termine dal distretto 209 del quale il Club di Camerino fa parte. Nel post sisma, sono prontamente arrivati dei contributi e, l’allora governatrice Maria Pia Petroni si è attivata per devolvere quelli spettanti al distretto, alla città ducale, individuata quale situazione in difficoltà da attenzionare. Grazie all’incontro avvenuto a maggio 2017 con il rettore Flavio Corradini, si è deciso di portare un aiuto concreto indirizzandolo proprio al miglioramento delle condizioni lavorative del personale del Campus. Siamo contente di aver potuto portare a termine un’operazione che ha permesso di arricchire gli spazi del rettorato con delle soluzioni che favoriranno condizioni di lavoro molto più adeguate e una maggiore privacy dei dipendenti. La nostra università è il nostro punto fermo, nell’essere storia, cultura e lavoro e, nell’aver ripreso da subito ogni attività, ha rappresentato il nostro faro. Sono anche orgogliosa di essere innerina per la solidarietà che si è riuscita a raccogliere da tutta Italia e anche dall’estero, e che, grazie alla governatrice Petroni, ha reso presente l’Inner Wheel in tante altre situazioni”.

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                     nela foto sopra da sinistra Lorella Picotti, Antonella Roncarolo, Maria Pia Petroni e il rettore Claudio Pettinari

“Un lungo percorso - ha dichiarato Antonella Roncarolo-che abbiamo affrontato con entusiasmo e spirito di squadra, determinate nel voler aiutare con un qualcosa che lasciasse un’impronta; il futuro parte dalla scuola, ed è il motivo per cui si è scelto di indirizzare la raccolta fondi a favore dell’università”.

Orgogliosa della realizzazione anche la past governatrice Maria Pia Petroni“ Dopo la scossa del 30 ottobre – ha ricordato - abbiamo ricevuto pressioni da tante presidenti dei club d’Italia; volevano sapere come poter aiutare le popolazioni colpite da un dramma che interessava un vasto territorio, comprendente diverse regioni. Nel consiglio nazionale si è dunque deciso di promuovere una raccolta da dividere tra distretti e, da concludere a fine anno destinando i contributi. E’ stato difficile, in un concomitante periodo di emergenza, poter individuare bene le situazioni problematiche e bisognose, tuttavia ai contributi raccolti a fine anno dal distretto 209, si è aggiunto l’apporto di altri Club e distretti attivatisi per portare aiuti in diverse situazioni del territorio e arrivati a destinazione. Le situazioni che mano a mano mi trovavo a presentare al Consiglio nazionale e che magari non potevano essere recepite da subito, hanno comunque raggiunto il finanziamento grazie ad un’azione corale dei vari Club d’Italia”.

Nel ringraziare per il bellissimo gesto di solidarietà, il rettore Claudio Pettinari ha inteso evidenziare i valori che sono alla base dell’Inner Wheel e che, ne fanno un’associazione attenta a restituire alla comunità quello che la stessa comunità è riuscita ad offrire, indirizzando azioni benefiche per scopi ben precisi. “C’è voluto del tempo per realizzare tutto questo e ce ne scusiamo- ha dichiarato il rettore- . Volevamo dare il segno che i contributi ricevuti fossero stati impiegati al meglio, non con delle soluzioni di ripiego temporaneo; in questa situazione , purtroppo, si dovrà vivere e lavorare, per lungo tempo. Qui c’è il cuore pulsante dell’ateneo, una postazione baricentrica quotidianamente frequentata da studenti, genitori e da tutte le persone che hanno bisogno di rapportarsi con l’università , persone che debbono dunque poter trovare un'ambiente, in cui gli operatori siano in grado di dare la giusta risposta, lavorando con la massima efficienza, e, in cui siano garantiti  spazi in cui ognuno possa espletare la propria professionalità. Rispetto al progetto iniziale- ha aggiunto Pettinari- si è fatto un passo in avanti ma, siamo convinti che la soluzione finale apporterà sicuro giovamento al nostro lavoro. Considero il vostro gesto non una semplice donazione bensì un investimento sul futuro di questo territorio, ancora penalizzato dalla non chiara percezione esterna di quello che è avvenuto, motivo per cui, accade che spesso le risorse prendano direzioni diverse . Vi ringraziamo di cuore per aver preso la direzione della città di Camerino e, sappiate che le risorse che  avete accordate ad Unicam, saranno un investimento sul futuro dei giovani. Questo è quello che noi siamo in grado di fare e che, sicuramente faremo”.

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Brillante operazione portata a termine dagli agenti della Polizia Locale di Tolentino, coordinati dal Comandante David Rocchetti.
Sono state ritirate le patenti a tre automobilisti, uno di Tolentino, uno di Belforte del Chienti e uno di San Severino, che utilizzavano permessi per diversamente abili intestati a familiari deceduti.
Nei giorni scorsi, inoltre, gli agenti tolentinati sono stati avvertiti della presenza di una Lancia Y che viaggiava con un ragazzo aggrappato al cofano anteriore.
Mentre perlustravano la zona di viale Cappuccini, la pattuglia si è imbattuta in un ciclomotore con a bordo due ragazzi, di cui uno senza casco seduto sul sellino posteriore, che transitava a forte velocità in senso opposto di marcia. Gli agenti hanno subito intimato l’alt ma il conducente del ciclomotore, malgrado l’auto della Polizia Locale fosse stata messa anche di traverso per bloccare il mezzo, è riuscito a sfuggire. Malgrado i tentativi da parte del passeggero di coprire con una mano la targa dello scooter che era stata anche montata di traverso per renderne difficoltosa la lettura, gli agenti sono riusciti ad annotare la targa del veicolo e quindi sono riusciti a risalire al proprietario del ciclomotore intestato ad una signora straniera, residente a San Severino Marche ed in uso al figlio minorenne.
Contemporaneamente, grazie al sistema di videosorveglianza, si è risaliti al proprietario della Lancia Y intestata ad una signora di Pescara e in uso al figlio. Fin da subito è risultato palese che le due cose fossero strettamente collegate, tanto che il passeggero dello scooter era, come evidenziato dalle immagini, la stessa persona aggrappata al cofano della Lancia Y.
Il conducente della Y è stato invitato a presentarsi presso gli uffici della Polizia Locale, dove ha dichiarato di essere giunto a Tolentino, nei pressi della stazione ferroviaria, per incontrare una ragazza del luogo con la quale era legato da un rapporto di amicizia. Non appena vista e salutata quest’ultima, si sono subito avvicinati due ragazzi con atteggiamento minaccioso, battendo le mani sul veicolo e intimorendolo, invitandolo subito a spegnere il motore e a scendere. In particolare, uno dei due è salito sul cofano dell’auto, con fare particolarmente intimidatorio, tanto che il conducente in preda al panico è invece ripartito con l’aggressore attaccato allo stesso cofano anteriore della Lancia Y, iniziando a percorre le strade cittadine mentre veniva minacciato anche con un cacciavite oltre a ricevere calci e pugni dati sul parabrezza mentre, nel frattempo, l’altro ragazzo era salito sullo scooter e inseguiva l’auto, accostandola, sferrando calci e pugni sul lato della guida. Dopo alcuni minuti, il conducente è riuscito a far scendere dal cofano il primo aggressore per allontanarsi da Tolentino. Poco dopo si è accorto di avere i pneumatici anteriori forati e quindi ha dovuto far ricorso alla sostituzione per riprendere il viaggio verso casa.
Di tutta la vicenda e dell’attività di indagine è stata informata l’autorità giudiziaria del Tribunale di macerata e del Tribunale dei Minori.

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Mercoledì 2 maggio è idealmente suonata la prima campanella presso la nuova scuola media “G. Leopardi” di Sarnano. Una giornata di festa per i cento ragazzi del luogo, che porta ancora, visibili, le cicatrici del terremoto, nelle strade e nel cuore dei suoi abitanti, per voltare definitivamente pagina. L’edificio scolastico, antisismico, ecosostenibile, tecnologicamente avanzato e dotato di servizi didattici, artistici e sportivi all’avanguardia, utili agli studenti ma anche all’intera comunità, è stato ricostruito nel tempo record di 150 giorni grazie all’impegno della Andrea Bocelli Foundation e della Only The Brave Foundation di Renzo Rosso. All'inaugurazione hanno preso parte, oltre al sindaco Franco Ceregioli, al Commissario alla ricostruzione Paola De Micheli, al Governatore delle Marche Luca Ceriscioli, i due fondatori Andrea Bocelli e Renzo Rosso insieme a note personalità dello spettacolo, tra cui il cantante Renato Zero.

La nuova scuola di Sarnano è composta da sei aule, tre laboratori, un’aula magna, una biblioteca, una sala insegnanti. La superficie è di quasi mille metri quadrati. Al centro dell’edificio si trova una corte, circondata da ampie vetrate sui quattro lati. Il volume delle aule è volutamente chiuso verso l’esterno, mentre all’interno è completamente aperto e vetrato verso il giardino, al centro del quale un grande albero simboleggia la rinascita della comunità che vi si raccoglie attorno. Attrezzata con un maxi schermo multimediale e con cinquanta poltrone posizionate a semicerchio, l’aula magna è concepita come luogo di incontro e confronto per gli studenti e per il personale docente, ma potrà accogliere ulteriori attività a beneficio delle famiglie e della comunità stessa. “Unendo le forze, creando energie e sinergie, s’innescano circoli virtuosi e le cose, poi, accadono – così Andrea Bocelli - Spero di cuore che quanto realizzato dall’amico Renzo Rosso e dalla fondazione che porta il mio nome, possa rappresentare un esempio virtuoso da seguire. È, il nostro, un contributo modesto, ma mi auguro utile a rimarcare come la realtà imprenditoriale italiana possa reagire, con forza e coesione, ad un evento calamitoso, ed attraverso il circolo virtuoso della solidarietà, possa risolvere con trasparenza e rapidità anche situazioni complesse”. “Ho impostato il mio modo di fare del bene sulla concretezza e sulla trasparenza – fa eco Renzo Rosso - Vedere la nuova scuola media di Sarnano costruita senza sprechi e in tempi cortissimi, grazie alla collaborazione tra la mia fondazione e quella di Andrea, mi riempie di orgoglio. La scuola rappresenta un momento importantissimo nella vita di ciascuno, e sono certo che aver dato a questi ragazzi un ambiente e degli strumenti educativi di alto livello aiuterà la loro formazione e la loro apertura mentale. Ho voluto curare personalmente l’aspetto estetico della struttura perché anche la bellezza è un valore e una cultura che va insegnata perché genererà ulteriore bellezza”

 

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Grave lutto per Camerino. Si è spento all'ospedale di Macerata l'ex sindaco Dario Conti  Primo cittadino dal 2009 al 2014, Dario Conti ha ricoperto le cariche di consigliere comunale dal 1970 al 1995, di assessore e di vicesindaco. Consigliere nazionale del Partito Socialista, dal 2009 al 2011 è  stato consigliere provinciale  e, sempre in provincia,  assessore  dal 2002 al 2006.

Sfollato a causa del sisma dalla sua amata casa di via Cisterna, si era stabilito a Castelraimondo, non mancando di impegnarsi costantemente per le vicende della sua città, a fianco del sindaco Gianluca Pasqui con il quale aveva condiviso l'amministrazione cittadina. Da sempre in politica, dopo il sisma del 2016 aveva sostenuto con passione la battaglia per l'istituzione della Zona Franca Urfbana e Zona Economica Speciale a favore del territorio. Commossa l'intera comunità per la perdita di un grande uomo, innamorato della città e della sua gente. Lo piange tutto l'entroterra montano, dei cui valori e della cui bellezza è sempre stato il più strenuo difensore.

A dare l'annuncio sui social media è stato il sindaco Gianluca Pasqui : " Ho appena appreso la tristissima notizia della morte di Dario Conti. A nome mio personale e come sindaco di Camerino, esprimo il più profondo cordoglio per la perdita di un uomo che come pochi altri ha visceralmente amato questa cittá e questo territorio. Sindaco di Camerino nella precedente amministrazione, la cittá perde un personaggio indimenticabile e una guida saggia. Tanti i ricordi di Dario e con Dario che porto nel cuore,  su tutti la tenacia e la voglia di esserci, oltre che la vicinanza personale, nei giorni immediatamente successivi al sisma".

Profondamente colpito dalla triste e improvvisa notizia, l'arcivescovo Francesco Brugnaro: " Ho goduto della sua grande amicizia e della sua stima nel tempo in cui è stato sindaco ma anche successivamente- dichiara Brugnaro-. Un uomo che ha partecipato con tanta passione e dedizione alla vita della città, sempre molto attento alla cura anche dei particolari ricercando in ogni aspetto, il consenso della popolazione. Nella esperienza drammatica del terremoto- ricorda l'arcivescovo- Dario Conti si è sempre dato da fare in tutti i modi possibili, anche attraverso le sue conoscenze politiche, in maniera da non far mancare l'attenzione verso questa nostra città, sia negli aiuti che nei soccorsi, sia nel campo dell'informazione che nella progettualità per il futuro di Camerino. Una passione la sua profondamente morale, responsabile e ricca di un'attenzione quantomai dedita al bene comune. Ha potuto assistere anche sua moglie malata con tanto affetto ed ha sempre vissuto con un grande senso d'appartenenza e come una grande famiglia, tutto quel che ha rigurdato la vita comune della sua amata città".

Commosso il ricordo  dell'ex sindaco di Serravalle del Chienti Venanzo Ronchetti che lo ha sempre considerato come un fratello. " Lo ricordo come una persona straordinaria; insieme a Dario abbiamo portato avanti tantissimi problemi. Per ricordarne solo alcuni, la superstrada e il nuovo ospedale di Camerino e, in questi ultimi due anni, siamo stati complici nelle battaglie seguite al terremoto per le 'casette abusive' che secondo noi non era giusto farle smantellare, le procedure burocratiche che andavano snellite e l'istituzione della Zona Franca Urbana che ci ha visti insieme a Roma per cercare di ottenerla. Sono davvero innumerevoli gli impegni che abbiamo portato avanti insieme- continua Ronchetti-;  anche nel periodo in cui ho ricoperto la carica di assessore alla Comunità montana e Dario era sindaco di Camerino o quando è stato prima consigliere e poi assessore in Provincia di Macerata. Una persona stupenda, una delle poche ancora oneste; mi mancherà immensamente".

La camera ardente, già allestita nella sede provvisoria del Comune in via Le Mosse a Camerino, resterà aperta fino alle ore 15 di giovedì 3 maggio. Successivamente avrà luogo la cerimonia civile di commiato 

 

Roma Dario

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