Notizie di spettacolo nelle Marche
Dopo una montagna di carte, decreti e provvedimenti, l’Ufficio per la ricostruzione post-sisma 2016 ha autorizzato il Comune di Cingoli a mettere a gara la progettazione dei lavori della Cattedrale.

L’obiettivo del primo cittadino è riaprire nel 2020. “Grandi e positive novità - esordisce Michele Vittori - perché la commissione comunale sta valutando le offerte presentate per la progettazione e a breve, entro il 15, avremo la scelta del professionista al quale il Comune si affiderà. Una volta fatto ciò, il tecnico avrà 30 giorni per completare il progetto e finalmente potremo fare il bando di gara per i lavori di ripristino di cattedrale e canonica”. Un’opera alla quale l’amministrazione tiene moltissimo ritenendola il cuore della città ed è per questo che ha intenzione di portare a termine i lavori entro il 2020. 

I fondi, circa 700mila euro, sono stati da tempo accreditati e l’USR aveva da tempo validato il CIR (Congruità importo richiesto) del Comune.

Poi una serie di atti e provvedimenti che hanno viaggiato tra l’USR e l’Autorità anticorruzione hanno impiegato quasi 2 anni. 

Non certo altrettanto positive invece l’opinione del primo cittadino sul nuovo DL che, fra le altre cose, obbliga i Comuni a ricostruire le scuole dove erano. Un provvedimento che moltissimi sindaci hanno criticato e che anche a Cingoli rischia di creare problemi: “Mi auguro che questo articolo venga rimosso perché rischia di rallentarci notevolmente. L’iter per il nostro nuovo polo scolastico che ospiterà l’alberghiero e il liceo, è alla fase conclusiva. È di competenza provinciale ma l’amministrazione si è adoperata per individuare l’area e oggi siamo alla fase conclusiva dell’acquisto e questo articolo del decreto legge ci mette sicuramente in difficoltà e rischia di rallentare un iter giunto quasi al termine. Sono molto preoccupato - concludo - perché da sindaco, per gli oltre mille studenti, vorrei un polo scolastico nuovo, funzionale, sicuro e nel più breve tempo possibile”.
g.g.
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“Bellissime parole e importanti riflessioni. Una serata che rimarrà nella storia”. Così il sindaco Michele Vittori, di Cingoli, commenta l’ultimo consiglio comunale al quale ha partecipato il vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, Nazzareno Marconi.

l’occasione si è presentata in questi giorni durante i quali sua eccellenza ha effettuato la visita pastorale a Cingoli. Tanti gli appuntamenti e gli incontri con la popolazione ma non è stata tralasciata la politica la cui massima espressione è proprio il consiglio comunale. Si è trattato ovviamente di un’assise indetta appositamente e con un unico punto all’ordine del giorno che ha lasciato tutti molto soddisfatti e contenti: “Durante la sua visita pastorale - racconta Vittori - il vescovo Marconi, dopo una serie di incontri che a fatto con i giovani e i bambini delle scuole, gli anziani della casa di riposo, i cittadini delle frazioni, ha anche partecipato al consiglio comunale che aveva all’ordine del giorno proprio l’incontro con sua eccellenza. È intervenuto e ha espresso delle bellissime parole. È stata una bella seduta perché innanzitutto non capita tutti i giorni di avere un vescovo che partecipa all’assise in occasione della propria visita pastorale. Quindi - aggiunge - è stata una serata che rimarrà nella storia. Quelle di sua eccellenza sono state, oltre che delle bellissime parole, anche delle importanti riflessioni. Poi sono intervenuti tutti i capigruppo delle forze politiche di Cingoli e devo dire che è stata una serata molto interessante”.

g.g.
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Hanno dimostrato che volere è potere e che, quando le forze si uniscono, a raggiungere un obiettivo che può sembrare lontano si fa meno fatica.
Sono i volontari dell'associazione Anffas Sibillini Onlus che questa mattina hanno tagliato il nastro di un sogno diventato realtà. A Pian di Pieca di San Ginesio, infatti, è finalmente operativa La Casa nel Cuore: la
 struttura che ospiterà attività rivolte a persone con disabilità intellettiva. Una casa che nasce dall’idea di creare una realtà dotata di tutti i sussidi necessari a supportare quotidianamente le persone con disabilità intellettiva: un ambiente protetto, ma non isolato. Non si tratta di un istituto, ma di uno spazio inserito nel contesto della comunità locale. 

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L’entusiasmo di Paola Monaldi nel tagliare il nastro è stato quello di tutti i ragazzi che, come lei, sono stati la spinta, per i propri genitori, a creare qualcosa che resti saldo per il loro futuro.
Un messaggio di speranza per l’intera comunità che questa mattina ha partecipato commossa a questo grande progetto.

460 mq in legno, composti da due piani di cui attualmente è stato completato solamente il piano terra. La casa ha un ampio locale in cui svolgere i laboratori di movimento, un secondo locale per le altre attività laboratoriali più statiche, una stanza relax per gestire i momenti di criticità, un ampio giardino, un orto dove sarà possibile impiantare una serra e una cucina industriale destinati a sviluppare attività di lavoro protetto. I ragazzi di Anffas Sibillini, infatti, stanno già affrontando percorsi propedeutici al lavoro attraverso laboratori pratici finalizzati allo sviluppo di competenze ed esperienze lavorative vere e proprie come quella attualmente in corso all’Azienda Il Salto di Sant’Angelo in Pontano.

Un sogno che è stato realizzato grazie alla complicità di molti e che appena sarà possibile vedrà terminato anche il piano superiore che prevede la realizzazione di
 due appartamenti ad uso residenziale che ospiteranno percorsi di sviluppo dell’autonomia. In pratica, i ragazzi, supportati da personale specializzato, impareranno gradualmente a gestire la propria giornata ognuno secondo le proprie possibilità. 

Presenti all’inaugurazione,
Mario Sperandini dell’Anffas nazionale, gli assessori regionali Loretta Bravi e Angelo Sciapicnetti, il consigliere regionale Luca Marconi, i consiglieri provinciali Deborah Pantana e Tarcisio Antognozzi, insieme al presidente dell’Unione Montana nonchè dell’Ambito 16, Giampiero Feliciotti, l’assessore di San Ginesio, Giordano Saltari, il sindaco di Sarnano Luca Piergentili, Teresa Minnucci di Caldarola e il parroco don Luigi Verolini.

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Molti i donatori a cui si deve questo traguardo: privati, di aziende, associazioni, scuole; La Casa nel Cuore è rientrata tra i progetti finanziati dal Comitato Sisma Centro Italia. 

A loro il ringraziamento di Giuseppe Monaldi che, guardano il cielo sereno di stamattina, ha ringraziato anche l’ex sindaco di San Ginesio, Mario Scagnetti, che fu il primo ad appoggiare questo progetto dopo il sisma.

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”Il progetto vero è il dopo di noi - ha detto Monaldi - che va costruito durante noi. Per questi ragazzi oggi è già domani. Bisognava fare in fretta, bisognava correre e lo abbiamo fatto. Ci siamo riusciti e abbiamo dimostrato che è possibile. Questa parola la dobbiamo ripetere all’infinito. La Casa nel Cuore mette insieme persone che sanno prendersi cura di questi ragazzi e non accudirli”.

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 A rafforzare la tesi dell’importanza delle famiglie dei giovani disabili l’assessore Loretta Bravi, toccata personalmente da questa realtà: “Un momento che va nel segno di ciò che è davvero il sostegno alla famiglia. Vedendo questa realtà dobbiamo chiederci chi è più fragile in una società del genere e dobbiamo soprattutto investire sulla famiglia come risorsa e non sulla famiglia come assistenzialismo. Questa non è solo una casa ma la concezione della vita che ognuno di noi sa dare”.
 

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L’argomento con foto, interventi ed interviste, sarà approfondito ampiamente nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

G
S

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Venerdì, 08 Novembre 2019 19:22

Auto contro scooter, ragazzo in ospedale

Momenti di paura questo pomeriggio, alle 17.15, in via San Giuseppe a Corridonia.
Per cause in corso di accertamento, un'auto si è scontrata con uno scooter condotto da un minorenne del posto. Suvoto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato il ragazzo al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

GS
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Anche Macerata si è fermata, questa mattina, per rendere omaggio ai tre vigili del fuoco che hanno perso la vita in servizio nell'esplosione di martedì scorso a Quargnento, in provincia di Alessandria.

Alla cerimonia di commemorazione che si è svolta nella sede centrale dei vigili del fuoco di Macerata hanno partecipato il Prefetto di Macerata, Iolanda Rolli, e tutte le massime autorità civili e militari della Provincia.

 Grande è stata la partecipazione del personale dei vigili del fuoco e delle rappresentanze delle forze dell’ordine nonché da parte della cittadinanza di Macerata.
Tutti hanno assistito con partecipazione e momenti di intensa commozione alla benedizione della corona da parte del parroco della chiesa di Santa Croce e alla deposizione della stessa nel cippo commemorativo della sede.

La cerimonia è terminata con il suono delle sirene degli automezzi dei vigili del fuoco, sia alla sede centrale che nele sedi distaccate del Comando.

GS

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Strade comunali più sicure anche dopo gli incidenti stradali: è questo l'obiettivo che il Comune di Tolentino intende raggiungere con la firma della convenzione con M.P.M. S.r.l., azienda leader nel servizio post-incidente a livello nazionale. 

"Abbiamo firmato una convenzione che garantirà ai cittadini dei servizi eccellenti per ciò che riguarda la sicurezza post incidente lungo le strade comunali – ha premesso il comandante David Rocchetti in apertura di conferenza - e tutto a costo zero per i cittadini". 

"L'attenzione per la sicurezza stradale è stata sempre alta da parte dell'amministrazione comunale – ricorda l’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Giovanni Gabrielli - e il servizio in convenzione interviene per risolvere la duplice esigenza che si verifica in ogni incidente stradale: cristallizzare le condizioni e lo stato del sinistro e ripristinare lo stato della strada compromessa. La nostra intenzione è quella di garantire le maggiori condizioni di non pericolo a tutti i cittadini". 

La gestione è garantita tramite la Centrale Operativa, raggiungibile al numero verde 800.561.731 - h24 - 365 giorni all'anno, che attiva le Squadre Operative posizionate capillarmente sul territorio. Tali Squadre sono composte da personale altamente qualificato, sono dotate di mezzi omologati e appositamente realizzati per garantire la massima efficienza in situazioni di emergenza e il massimo rispetto di tutte le normative del Codice della Strada e del Testo Unico Ambientale. 

Il servizio sarà a costo zero per il Comune e per i cittadini. Consiste principalmente nel ripristino post incidente delle condizioni di sicurezza, con attività di pulitura e bonifica della strada, solitamente compromessa in caso di incidente sia dal punto di vista della sicurezza vera e propria che per l'integrità ambientale legata alla perdita di liquidi inquinanti (olio meccanico, benzina) o detriti solidi (plastiche, vetri). 

I costi delle attività sono a totale carico delle compagnie di assicurazione, garanti per la RCA dei veicoli responsabili degli incidenti stradali. 

GS


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Per adesso si è rivolto alla Federazione dei Consumatori ma si augura che in sede di conversione  possa essere apportata una specifica modifica alla normativa del decreto sisma.
Così sta cercando di arginare l'ennesima beffa ai danni dei "veri terremotati" il titolare dell'azienda "Pasta fresca da Luciana" di Muccia, Alessandro Loreti Fera.
A scatenare  la questione, l’arrivo di una bolletta che conteggia un consumo di energia elettrica per 13.600 euro sulla fornitura riferita all’anno 2017 e da pagare entro il prossimo 21 novembre in unica soluzione. A muovere il risentimento del giovane commerciante, non è tanto il fatto di dover pagare la corrente utilizzata ma il non poter godere del 40 per cento di sconto sui consumi potenziati, del quale invece si ritrovano beneficiarie le attività del cratere che non hanno riportato danni e il cui lavoro è potuto proseguire senza problemi dalla sede originaria. E dire che, non senza fatica, dopo l'inagibilità dei locali che ospitavano la sua attività, in poco meno di due mesi il titolare era riuscito a far ripartire il proprio lavoro da una struttura in legno messa su a sue spese. Poter beneficiare della giusta scontistica gli avrebbe fatto comodo. La beffa è che l’agevolazione non può applicarsi a chi “vero terremotato” ha dovuto richiedere un aumento dei kilowatt. Le lungaggini per le tempistiche degli allacci hanno costretto la struttura a utilizzare principalmente la fonte dell’energia elettrica, con inevitabile aumento del consumo di base e la richiesta inevitabile di un potenziamento del servizio.
“Per forza di cose dovevo richiedere una maggiorazione dei kilowatt all’origine- afferma il titolare dell’attività- Per chi ha infatti aperto in strutture temporanee come la mia o per le stesse attività beneficiarie di moduli forniti dalla Protezione civile, la richiesta di energia elettrica è aumentata dalla presenza di condizionatori, mancanza di metano per la cucina o per riscaldarsi. La mia non è una critica per non pagare -continua Alessandro- ma trovo ingiusto che l’agevolazione possa essere applicata a chi ha invece continuato a svolgere il suo lavoro nella sede originaria, non avendo riportato i locali alcun danno. Non voglio essere malizioso ma tutto questo si ripercuote a svantaggio di chi è “vero terremotato” tanto da far apparire la discrepanza quasi decisa a tavolino. Il primo anno di attività nella struttura che sono riuscito a riaprire con determinazione e sacrificio, ho lavorato utilizzando essenzialmente una fonte di energia elettrica. La prima bolletta è arrivata proprio ieri e ammonta a 13.600 euro, chiaro che un 40 per cento in meno da pagare mi avrebbe fatto comodo, oltretutto, la prossima sarà di 20 mila euro. Credo che sia doveroso modificare il decreto legislativo prossimo alla conversione; nel frattempo mi sono rivolto alla Federazione consumatori e spero si possa bloccare l’imminente pagamento. Non è possibile che tre anni dopo il sisma i veri terremotati debbano ritrovarsi a fare i conti con l’ennesima beffa; credo che in una situazione di ricostruzione ferma, si debba invece apprezzare lo sforzo di chi ha ricominciato a dare un servizio alla comunità. Le attività sono indispensabili per chi è rimasto nei territori. La bolletta vogliamo pagarla tanto è vero che ho anche chiamato più volte per farlo ma -conclude Alessandro Loreti Fera- non era possibile perché tutto era bloccato. Adesso spero di poter accedere a questa agevolazione che ritengo giusta  nei confronti di chi si è dato da fare, altrimenti se queste sono le risposte, rivedi come un errore la scelta di aver fatto di tutto per rimanere e ripartire nel tuo paese”.
cc
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Da Padova e Udine a Cagliari: queste, oltre a Fabriano, sono le destinazioni degli organi prelevati la scorsa notte dal corpo di una giovane donna deceduta per una emorragia cerebtale. Il prelievo multiorgano si è svolto all'ospedale Profili di Fabriano che è stato possibile, come riporta una nota dell'Area Vasta 2, grazie alla perfetta organizzazione e collaborazione tra il personale medico ed infermieristico del Servizio Anestesia e Rianimazione e del Blocco Operatorio dell'ospedale di Fabriano e le varie équipe chirurgiche arrivate sul posto. A coordinare il tutto, il Centro Regione Marche dei Trapianti e il N.I.T (Nord Italia Transplant): le equipe sono arrivate da Padova, che ha prelevato il polmone, Udine, che ha prelevato il cuore, Cagliari, che ha prelevato il fegato e Fabriano, che ha prelevato le cornee. 

"La Direzione Medica di Presidio dell’Area Vasta 2 e tutto il personale medico e paramedico -si legge nella nota - porgono un sentito ringraziamento alla famiglia della giovane donna deceduta per emorragia cerebrale che, con il suo consenso alla donazione degli organi, ha contribuito a ridare la speranza a cinque pazienti".
g.g. 



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Venerdì, 08 Novembre 2019 09:26

Scontro a Sfercia, ambulanza sul posto

Tamponamento all'uscita della superstrada Valdichienti a Sfercia. Erano circa le 9 quando due auto, una Hyundai Atos e una Volvo si sono scontrate, per cause in corso di accertamento.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 ma le condizioni dei feriti non dovrebbero essere gravi.
Pochi i problemi causati alla viabilità.

GS

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Venerdì, 08 Novembre 2019 08:26

In tre nei guai: rubavano elettricità

Si accorge di un consumo esagerato di energia elettrica a carico della propria utenza. Un 45enne bengalese denuncia l'anomalia ai Carabinieri che scoprono tre furbetti. Si è conclusa così l'indagine dei militari di Porto Recanati: l’attività di controllo immediatamente attivata nella scala B del condominio Hotel House ha effettivamente permesso di chiarire ieri i reali motivi di tali consumi. Tre pakistani avevano pensato bene di forzare e manomettere il contatore elettrico e di allacciarsi con un cavo volante per asservire anche la loro abitazione sprovvista di fornitura, naturalmente all’insaputa dell’ignaro condomino che continuava a pagare regolarmente le bollette. 

Le indagini fatte tra gli impianti elettrici ed i grovigli di fili hanno condotto all’appartamento di questi tre soggetti che, di fronte all'evidenza non hanno potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilit. Sono stati denunciati per furto aggravato di energia elettrica per un danno complessivamente stimato di circa 500 euro.  

Uno di loro, benché regolare sul territorio nazionale, era già noto ai militari per i suoi trascorsi penali, mentre gli altri due sono risultati irregolari, pertanto è stata attivata nei loro confronti la procedura amministrativa di espulsione.
g.g.
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