Notizie di spettacolo nelle Marche
Venerdì, 13 Dicembre 2019 17:24

Scontro a Tolentino, in due all'ospedale

Incidente questa mattina, per causo in corso di accertamento da parte degli organi inquirenti, in via Sacharov a Tolentino.
Due auto si sono scontrate lungo la traversa della trafficata via Colombo, in piena zona industriale e commerciale.

Si tratta di una Alfa Romeo 147 condotta da un cittadino argentino residente a Macerata e una Fiat Panda condotta da un belfortese.

Sono stati subito allertati i soccorsi e la Polizia Locale. Successivamente sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco della Caserma di Tolentino per la messa in sicurezza di una delle due auto, alimentata a metano.

I due conducenti, a causa delle ferite sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata.




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Grave incidente stradale a Morrovalle, in via Tevere, dove per cause in corso di accertamento, probabilmente per l'asfalto reso viscido dalla pioggia, due auto si sono scontrate. A riportare le conseguenze più gravi il conducente di una Seat, rimasto incastrato tra le lamiere all'interno dell'abitacolo. Sul posto, oltre ai sanitari del 118 e ai carabineri per i rilivi di tio, anche una squadra dei vigili del fuoco che hanno provveduto ad estrarre l'uomo dalla vettura e, successivamente, a mettere in sicurezza il luogo del sinistro. Il ferito è stato poi trasportato in ambulanza all'ospedale.
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Venerdì, 13 Dicembre 2019 12:09

Finanza, 35mila prodotti sequestrati

Duro colpo inferto dal nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Macerata ad un negozio della provincia.  Ben 35mila gli articoli sequestrati, tra giocattoli e accessori da cucina, non conformi alla normativa in materia di sicurezza prodotti.

Tutto è nato da un controllo presso un esercizio commerciale della provincia, volta alla tutela della salute dei consumatori e degli operatori economici che operano nel rispetto delle regole. Il negozio vendeva prodotti privi delle indicazioni minimali da riportare in etichetta imposte dalla normativa in materia di sicurezza dei prodotti.

Si tratta di diverse migliaia di giocattoli e accessori da cucina, per un totale complessivo di oltre 35mila articoli, potenzialmente pericolosi e dannosi per la salute umana. Il responsabile dell’azienda è stato anche multato con sanzioni amministrative da un minimo di euro 2.016 ad un massimo di euro 35.823, ed è stato segnalato alla locale Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
g.g.


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Venerdì, 13 Dicembre 2019 08:44

Incidente lungo la Valnerina. Quattro feriti

Grave incidente questa mattina sulla strada statale 209 Valnerina.
Per cause in corso di accertamento si sono scontrati due autofurgoni e un'auto tra la galleria di Appennino e il ristorante La locanda del re.
Sono rimaste ferite quattro persone.
Due di queste sono state trasportate in eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette mentre gli altri due sono stati trasportati al pronto soccorso dell'ospedale di Camerino.
E' stato chiuso il tratto stradale in entrambe le direzioni dal km 73,000 al km 75,500, nel comune di Visso.

Presenti le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione della viabilità e per la riapertura in sicurezza del tratto stradale.

(Servizio in aggiornamento)

gs




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Giovedì, 12 Dicembre 2019 19:47

San Severino, investimento in centro

Investimento a San Severino, in viale Bartolomeo Eustachio, in centro. Muore una donna.
È accaduto alle 19.30. Per cause ancora in corso di accertamento, un'auto, una Panda condotta da una donna, ha investito una anziana, A.C.. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ma per il pedone, una donna, non c'è stato nulla da fare. La salma è stata trasportata all'obitorio dell'ospedale. I carabinieri si sono occupati dei rilievi, mentre la protezione civile del deflusso del traffico.
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(Servizio in aggiornamento)

GS

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Un improvviso malore causa del decesso di un ottantaquattrenne a Tolentino. E' stata la badante che solitamente lo assisteva a trovare l'anziano uomo disteso a terra all'interno della propria abitazione vicina a piazza della Libertà.  Entrata a casa per svolgervi le attività quotidiane, la donna ha scoperto l'accaduto ed ha subito allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, i vigili del fuoco e Carabinieri del Norm e della stazione locale. Per l'ottantaquattrenne purtroppo non c'era più nulla da fare e i sanitari non hanno potuto che constatare il decesso attribuibile a cause naturali. A fare maggiore chiarezza, sarà l'ispezione sul corpo dell'uomo, programmata per il pomeriggio di domani.
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Non è una situazione particolarmente negativa ma nemmeno del tutto rosea quella di Tolentino. Qualcuno, come Umberto Pietroni di Confindustria Macerata, l’ha definita un’isola felice mentre secondo qualcun altro, come Marco Isabettini ritiene che per Tolentino l’area di crisi complessa Fermo e Macerata possa essere un’opportunità.

Di impresa e lavoro si è parlato ieri sera a Tolentino, a Palazzo San Gallo, in uno degli incontri organizzati da Tolentino Popolare. Folta la partecipazione e interessanti gli spunti di riflessione emersi, dai dati alle idee che potrebbero aiutare la città ad una crescita. 

“Ci tenevamo molto ad avere una fotografia della situazione - commenta Alessandro Massi - e abbiamo capito che è un po’ stagnante. È innegabile che il lavoro è il futuro di questo territorio e se c’è lavoro, investimenti di imprese, ci sarà anche sviluppo. Sono emersi dati positivi, come la ripresa della pelletteria, della domanda di lavoro, ma al tempo stesso ci sono stati dei campanelli di allarme. C’è stato l’appello alla formazione, a investire nella scuola perché da qui a breve ci sarà tanta domanda di lavoro che rimarrà inevasa dal momento che mancheranno le figure professionali”.

La serata è servita per prendere coscienza su ciò che va migliorato. Si è parlato di rete di imprese, giacché il concetto di “piccolo è bello” non sta più portando crescita a chi è rimasto legato a quel modello. “La politica deve essere motore di aggregazione, dare risposte e essere uno spazio di condivisione per quelle imprese che da sole non riescono ad accedere ai fondi, ad esempio. Da qui insomma si può partire per un nuovo modello di sviluppo economico”. L’attività di Tolentino Popolare, dopo il primo incontro sulla cultura con Vittorio Sgarbi e l’onorevole Andrea Cangini e dopo la serata di ieri, non si ferma. A breve, col nuovo anno, si parlerà di giornalismo, fake news, odio, e probabilmente sarà affrontato anche il tema del giornalismo di inchiesta: “Stiamo contattando vari personaggi e ci sono anche altre tematiche da affrontare come quello del commercio. A Tolentino - conclude Massi - purtroppo ci sono difficoltà di negozianti. Da qui al 31 dicembre chiuderanno ben quattro attività nel centro storico. E in ultimo il grande tema della scuola, non solo come strutture ma come concetto di istruzione”.




(Approfondimento sul prossimo numero de L’Appennino Camerte)




Gaia Gennaretti


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Iniziate a Camerino le operazioni di abbattimento sulll'immobile di piazzale della Vittoria, devastato dal crollo del campanile della chiesa di Santa Maria in Via.
Una palazzina diventata uno dei simboli più forti del sisma del 26 ottobre 2016. Solo per un caso fortuito infatti la scossa delle 21 e 15 di quella sera, non provocò delle vittime. Alcune studentesse che abitavano in uno degli appartementi dell'edificio, si sono salvate perchè impaurite dall'evento sismico di due ore prima, al momento del crollo non avevano ancora fatto rientro in casa. Una sofferenza per tutti i camerinesi la vista di quella zona che ha sempre mostrato i segni più evidenti della distruzione. Lì alberga la fede e il sentimento di devozione di un'intera comunità, lì si è prodotto quello squarcio, tra i più immortalati dai fotografi e dalle agenzie di stampa. La demolizione delle parti pericolanti dell'edificio, servirà ora a mettere in sicurezza anche quell'area della città, così come sta avvenendo per le vie più all'interno del cuore cittadino.
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Maxi frode fiscale scoperta dai finanzieri della Tenenza di Camerino: decine le imprese coinvolte nelle province di Macerata, Firenze, Prato e Roma. Sono in corso sequestri patrimoniali preventivi per oltre 11 milioni di euro, per l'emissione e utilizzo di fatture false.

Un quadro inquietante quello delineato oggi nel corso della conferenza stampa al comando provinciale della Guardia di Finanza. Il comandante provinciale, colonnello Amedeo Gravina, il comandante della tenenza di Camerino, capitano Alessandro Tomei e il Procuratore Giovanni Giorgio hanno reso noti gli esiti di una importante e complicata operazione. 

"Dal 1 gennaio 2018 al 30 novembre del 2019 - ha detto il colonnello Gravina - il comando provinciale ha denunciato 297persone per frode fiscale di cui 19 arrestate. Il caso di oggi è abbastanza emblematico, così come è allarmante la compartecipazione al reato di un professionista, commercialista, della provincia che dovrebbe essere parte integrante del sistema giustizia ed equità fiscale". 
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L'operazione, denominata Grande Muraglia, è iniziata nel 2016, con il coordinamento dell'allora comandante della tenenza camerte Antonio Di Palo poi presa in mano dall'attuale, capitano Tomei.
Protagonisti, come ha ricordato il procuratore, sei imprenditori cinesi e un commercialista i cui studi si trovano a Tolentino e Civitanova. "Riteniamo abbiano realizzato una consistente frode fiscale, tant'è che al momento abbiamo chiesto il sequestro preventivo di 11 milioni di euro. È stata un'attività molto complessa e ringrazio la Guardia di Finanza per il lavoro svolto. C'è da dire - ha continuato Giorgio - Che stiamo mettendo tanta carne al fuoco e non so se la nostra struttura giudiziaria di Macerata, che è in forte carenza di personale, riuscirà a sostenere i processi in tempo per evitare la prescrizione. Noi comunque continuiamo a fare il possibile".
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Dei sei cinesi coinvolti, uno è residente a Civitanova e un altro è di Tolentino. I restanti quattro sono dislocati tra Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Toscana, Abruzzo. Il modus operandi scoperto dalle fiamme gialle di Camerino prevedeva la creazione di numerose società definite "cartiere" che venivano intestate a soggetti prestanome. Queste avevano il compito di emettere fatture per operazioni inesistenti In favore di altre imprese, le quali, con questo sistema avevano la possibilità di godere di indebiti risparmi fiscali al momento della dichiarazione dei redditi e quindi di acquistare quote di mercato in aziende italiane, perpetrando pertanto anche una concorrenza sleale.
"parliamo di aziende perlopiù dedite alla produzione di accessori e capi di abbigliamento-ha spiegato Tomei-e che avevano aperto dei negozi in svariate province d'Italia e dove non c'erano commessi cinesi bensì italiani (pertanto l'acquirente non aveva la percezione di acquistare in un negozio di cinesi, n.d.r.). La particolarità è che i dominus di queste imprese cinesi godevano della mano esperta e dei consigli di un professionista commercialista che, di fatto, gestiva le aziende 'cartiera' ovvero quelle che emettevano le fatture false".

Queste ultime avevano anche la caratteristica di essere imprese "apri e chiudi", cioè che rimanevano attive solo per un breve lasso di tempo. La genesi del servizio è stata rappresentata da un lavoro di intelligence Sul contesto economico con controlli fiscali e verifiche nei confronti di due società della giurisdizione della tenenza di Camerino. Poi i militari si sono focalizzati sui fenomeni da contrastare. Le imprese controllate sembravano non avere nulla a che fare l'una con l'altra ma "Nel corso dei controlli sono emerse diverse similitudini-è tornato a dire il capitano-tra cui gli stessi clienti, l'utilizzo di fatture prestampate identiche, e molto altro. Al termine di questa prima fase abbiamo notizia alla procura e sono scattate le perquisizioni a carico del commercialista delle due società a cui abbiamo sequestrato una quantità innumerevole di documentazione contabile, extra contabile e apparecchiatura informatica. Il quadro emerso è stato inquietante. gestiva le imprese cartiera in prima persona tramite home banking e posta elettronica certificata".
Al momento la finanza è riuscita a sequestrare, denaro per circa 538.538 milioni di euro, 4 immobili di cui 2 villette (due immobili a Civitanova), 5 auto e una moto di grossa cilindrata.
Gaia Gennaretti

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Erano le 16.37 di un pomeriggio milanese. Il cielo, carico di pioggia, aveva spinto più gente del solito ad entrare nel salone centrale della Banca nazionale dell’agricoltura di piazza Fontana. La deflagrazione di un ordigno di "elevata potenza", come si legge negli atti del processo, uccide sul colpo 14 persone; due moriranno dopo qualche giorno e una terza quasi un anno dopo.
17, in tutto, le vittime e 88 i feriti di una strage che ancora oggi ferisce il cuore di Milano, e quelli di tutta Italia, al solo ricordo.
Tutta Italia perchè in poco meno di un'ora furono cinque gli attentati di quella giornata tra Milano e Roma. Ma quello di piazza Fontana si trasformò in una vera e propria strage.
Un ordigno inesploso fu trovato nella Banca Commerciale Italiana in piazza della Scala, mentre altri tre interessarono la capitale: uno nella Banca del Lavoro in via Veneto; un altro sull’Altare della Patria ed il terzo sui gradini del Museo del Risorgimento.
Una giornata che apre il libro di storia sugli anni della strategia della tensione e del terrorismo neofascista in Italia.
"E' per non dimenticare e per imparare dal passato - spiega Giorgio Roselli dell'Anpi dei 5 Comuni - che abbiamo pensato ad un pomeriggio di riflessione in porgramma per sabato prossimo alle 16.30 alla biblioteca Mario Ciocchetti di Belforte del Chienti e, a seguire, al circolo Arci Radeche Fonne di Villa Pianiglioli".
"Piazza Fontana 50 anni dopo. Tra storia e memoria" è il titolo del convegno a cui interverranno lo storico Davide Conti, l'avvocato Bruno Pettinari e il presidente dell'Anpi Porvinciale Lorenzo Marconi.
"In occasione del 50esimo anniversario - spiega Roselli - non potevamo non parlare di questa strage. E' una data che sembra lontanissima ma è molto vicina perchè ha segnato per gli anni a seguire la storia dell'Italia. Fu la prima strage del dopoguerra. Da quel giorno si sono susseguite stragi e trame nere per un processo che è arrivato fino a metà del 2015, con l'ultima sentenza, in cui nessuno è ancora stato condannato, come per tutte le stragi di quegli anni. Bisogna ricordare le vittime - conclude - , bisogna conoscere la sotira e conoscere i fatti accaduti per affrontare il futuro".

GS


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