Notizie di spettacolo nelle Marche
Mercoledì, 27 Febbraio 2019 18:25

Nigeriano denunciato per evasione

Era stato arrestato nel novembre dello scorso anno dalla Squadra Mobile di Macerata  nell’ambito della vasta operazione antidroga denominata “ISHAN”.  Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’uomo si trova ora agli arresti domiciliari presso la propria abitazione che condivide con altri connazionali sito a Macerata.

Nella giornata del 25 febbraio scorso, ad un controllo effettuato dagli agenti della Volante proprio per verificare la sua presenza, lo stesso risultava essersi allontanato. Per questo motivo l’uomo, 34 anni, rintracciato dopo poche ore all’interno della propria abitazione dove era nel frattempo rientrato, è stato denunciato all’A.G. per il reato di evasione.
g.g.

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Nel pomeriggio del 13 febbraio scorso, su segnalazione dell’impiegata di un negozio “Compro Oro” a Macerata, sono state diramate le ricerche di un giovane che poco prima aveva cercato di rubare alcuni oggetti preziosi ed era stato inseguito dalla stessa commessa. 

Il ragazzo si era presentato nel negozio chiedendo di visionare alcuni gioielli in esposizione in una vetrinetta. Ad un certo punto l’individuo aveva consegnato una sua catenina da lucidare ed approfittando del fatto che la donna, per compiere l’operazione, si era recata nel retro del negozio, pensando quindi di non essere visto, aveva aperto la vetrinetta in questione ed aveva arraffato un crocefisso ed un anello in oro e granate che lestamente si era infilato in una tasca dei pantaloni. 

L’azione però non è sfuggita alla dipendente del negozio che, avendo osservato le mosse dell’uomo attraverso il vetro applicato sulla parete divisoria del retrobottega, gli aveva subito intimato di restituire il maltolto.  Il ragazzo aveva però respinto le accuse cercando di convincerla di non aver preso nulla. Rilevando la mancanza dalla vetrinetta di alcuni monili e notando il rigonfiamento sospetto della tasca sinistra dei pantaloni indossati dal giovane, la commessa aveva preteso che la svuotasse.

L’individuo allora aveva preso dalla tasca solo l’anello in oro e lo aveva consegnato alla ragazza la quale, accorgendosi però che dalla tasca sporgeva il cartellino del prezzo di un altro gioiello, lo aveva afferrato e tirato, sfilando un crocefisso in oro. L’uomo era quindi uscito in fretta dal negozio facendo perdere le proprie tracce.

Sulla base degli elementi raccolti, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Commissario Capo Gabriele Di Giuseppe, attraverso minuziose verifiche effettuate anche presso le strutture ricettive della città, sono riusciti ad individuare l’albergo dove l’uomo aveva dormito la sera precedente e che aveva lasciato pochi minuti prima riferendo agli addetti alla struttura di aver avuto improvvise esigenze familiari.

Gli agenti, ritenendo fondato il pericolo che l’uomo stesse cercando di lasciare in fretta la città, si sono recati velocemente presso la stazione ferroviaria dove lo hanno rintracciato, mentre stava aspettando un treno in partenza per Fabriano: si tratta di un giovane di origini siciliane pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, residente in Umbria. E’ stato condotto in Questura, sottoposto ai rilievi foto segnaletici e quindi denunciato in stato di libertà per il tentato furto presso il negozio “Compro Oro” di oggetti per un valore di circa 1000 euro.
g.g.

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La decisione del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, di revocare le deleghe ad Alessia Pupo e Alessandro Massi, ha lasciato basiti anche i commercianti della città che, fino a quel momento, avevano visto l’ex assessore all’Urbanistica dalla loro parte in merito alla scelta di lasciare le scuole in centro. E anche se l’amministrazione ha assicurato che per le scuole non è ancora stato deciso niente, i negozianti non nascondono la loro preoccupazione, non solo legata alle scuole ma ad un centro storico che chiede sempre più aiuto. “In merito alla scelta del sindaco sugli assessori – dice Monica Fammilume, presidente del Comitato Commercianti Centro Storico – siamo rimasti basiti, non ce lo aspettavamo, come molti cittadini. Sulle scuole – precisa – nel corso dell’assemblea con il sindaco abbiamo detto che siamo contrari alla possibilità di portare le scuole via dal centro storico e continuiamo a ribadirlo. Anche noi siamo a favore della sicurezza, ma ci chiediamo come mai la casa di riposo per gli anziani in centro sia considerata sicura e una scuola per i bambini no. Non è la revoca di Massi che ci fa paura – conclude - . A noi tutto fa paura, vediamo che il centro storico sta morendo, non lo diciamo solo noi ma anche i clienti che vengono da noi. Siamo preoccupati”.

Nelle pagine de L’Appennino Camerte, in uscita domani, ci sarà un intero focus dedicato alla revoca delle deleghe dei due assessori tolentinati.

GS 

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Consenso unanime da parte del consiglio comunale per il piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima presentato ieri sera dal consigliere delegato Piero Pierandrei.

Si tratta di un documento che descrive i passi verso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Patto dei Sindaci che Rosa Piermattei ha firmato all’inizio del suo mandato: la riduzione del 40 per cento dei gas a effetto serra entro il 2030.

Ogni due anni l’amministrazione dovrà automonitorarsi e presentare i risultati all’Europa che controllerà costantemente che gli step previsti siano seguiti.

Il team che ha redatto il piano d’azione è stato composto, oltre che da Pierandrei, dalla dottoressa Milleva Milloshi e dal geometra Piero Sileoni.  Dallo studio condotto è emerso che entro il 2030 San Severino dovrà ridurre le proprie emissioni di almeno 17mila tonnellate, portandosi a 25mila tonnellate.

“Il piano prevede numerosissime azioni - ha spiegato Pierandrei - alcune delle quali già realizzate e altre in corso d’opera come la riqualificazione energetica del plesso scolastico Tacchi Venturi, l’iniziativa Plastic Free per eliminare la plastica monouso dagli uffici comunali, l’installazione della colonnina per la ricarica di auto elettriche. È un piano vivo”.

Anche l’assessore Tarcisio Antognozzi ha ricordato altre azioni messe già in campo dall’amministrazione o in programma: nei prossimi cinque anni ad esempio, verrà sostituita tutta l’illuminazione pubblica e verranno installate delle centraline di rilevamento. San Severino ha da tempo sposato l’energia rinnovabile, con una centrale di energia solare al Cannucciaro e un parco eolico nel lago di Bolsena. Avviato anche l’iter per lo sviluppo della mobilità dolce insieme ai comuni dell’unione Montana Potenza, Esino e Musone e ha ricordato anche il piano del Cosmari di passare dalla raccolta porta a porta dei rifiuti dalla tariffazione puntuale, per la cui realizzazione sarà richiesto un grosso sforzo economico anche da parte dell’amministrazione.

g.g.

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 Un folle inseguimento e poi un furto. Treia e Passo di Treia protagoniste di quanto accaduto nella giornata di ieri.  Nel tardo pomeriggio,  ai carabinieri della locale stazione è stata segnalata la presenza di una Audi rubata in Umbria. I militari hanno iniziato a perlustrare la zona, soprattutto ai confini con San Severino. Ad un certo punto, l’auto è stata intercettata che si muoveva a  fari spenti e per strade secondarie. Alla vista dell’auto dei carabinieri, il conducente ha iniziato una precipitosa e folle fuga, tallonato dal veicolo dell’arma. Dopo svariati chilometri ed un piccolo incidente che ha provocato ad una Fiat Panda guidata da un sessantasettenne del luogo, che per fortuna non è riportato conseguenze, e dopo un sorpasso azzardato  il ladro è riuscito a far perdere le tracce. Le ricerche hanno riguardato anche la zona di Tolentino e Camerino. 

 La circostanza è da mettere probabilmente in relazione con un furto avvenuto sempre nel pomeriggio di ieri a Treia dove ignoti malviventi sono entrati in una ditta lasciata aperta da cui hanno rubato una Fiat Panda e 1000 euro in contanti che erano stati lasciati in un cassetto. 
g.g.

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Poco fa a Roma, la costituzione bipartisan del comitato dei sindaci del centro Italia, per cercare di riscrivere insieme al Governo, regole che possano ridare speranza alle popolazioni colpite dal sisma che stanno perdendo fiducia sul futuro. All’assemblea e al momento costitutivo, non era presente il sindaco di Visso e senatore Giuliano Pazzaglinicome esponente di Governo, in queste ultime ore impegnato nella conversione in legge di importanti decreti. Il senatore e sindaco si  è sempre detto convinto della bontà di proposte unitarie dei primi cittadini, per portare avanti le istanze dei territori colpiti dalla devastazione. 

Non solo vicino alla costituzione di questo comitato- afferma Giuliano Pazzaglini-anzi, ho sempre auspicato che questo accadesse già a dicembre 2016, per cui, apprezzo molto l'iniziativa e la approvo in pieno perché nessuno conosce più e meglio di un sindaco, le problematiche da risolvere. Sono inoltre convinto che da noi ci siano alcune professionalità e delle esperienze, a mio aviso uniche in Italia, perché provenienti dalla gestione del sisma del 97 (io stesso sono uno di quelli) e quindi, ritengo che il contributo dei sindaci potrebbe essere molto importante in tal senso; avrei partecipato anche volentieri alla costituzione del comitato, seppur  non aderendovi formalmente in quanto, nel duplice ruolo di parlamentare e sindaco, magari la mia sarebbe stata una posizione un po' equivoca e poi, a tre mesi dalla scadenza del mandato -continua Pazzaglini- non ritengo opportuno comunque impegnare il mio successore. Da sindaco personalmente  e anche da parlamentare,  ritengo tuttavia che un comitato costituito da chi è in trincea tutti i giorni, non possa che portare vantaggi a questa ricostruzione".

Quanto agli impegni governativi nella Capitale, il senatore parla dei 642  emendamenti che proprio ieri sono stati votati e stamattina convertiti in legge.

"Siamo riusciti oggi a convertirein leggeil decreto Quota 100 e  Reddito di cittadinanza e dunque, non  mi sarei neanche potuto assentare, altrimenti, sarei andato ad assistere all'assemblea dei sindaci. Avevamo all'ordine del giorno anche altri disegni di legge ma evidentemente, il più importante di tutti era quello che consentiva la conversione del decreto di quota 100".   

C.C.

 

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Comitato dei sindaci del cratere operativo. Nei prossimi giorni se ne deciderà il rappresentante. Intanto si lavora ad un documento che riassuma problematiche e possibili soluzioni da presentare al Primo Ministro Giuseppe Conte. Proprio a lui poi, i sindaci che hanno costituito il comitato, una 70ina circa, chiederanno un incontro allargato ai 138 sindaci del cratere. Qualora questo non venisse concesso o non fossero soddisfacenti le risposte del governo, i primi cittadini si dicono pronti a scendere in piazza insieme ai cittadini.  Tutto questo è stato stabilito stamattina al Crowne Plaza Rome Hotel.

“A distanza di 30 mesi - ha esordito Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino - siamo ancora alle prese con procedure emergenziali come i puntellamenti sulla pubblica via. Siamo lontani anni luce dalle vere esigenze e proprio non capisco quei sindaci che oggi non sono qui. Ne sarebbe valsa la pena, anche solo per un unico cittadino in difficoltà perché il nostro obiettivo è questo, rappresentare chi ha bisogno di noi. L’intenzione non è di certo fare distinzioni tra terremotati - ha ribadito - fa ribrezzo anche solo pensarlo”. 

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Insieme a Pasqui, ad aprire l’incontro il sindaco di Amatrice Filippo Palombini: “Questo comitato doveva nascere e mettersi subito al lavoro, oggi siamo qui per questo. Noi diciamo tutti le stesse cose, perché tutti abbiamo bisogno delle stesse cose. Il Governo deve consentirci di sedere ad un tavolo per la stesura di nuove norme che possano permettere una ricostruzione rapida e certa". Presenti diversi sindaci da tutte le Regioni colpite, che insieme faranno fronte comune. Mauro Falcucci ha espresso l’urgenza di una posizione politica chiara sul destino della montagna: “Siamo come dei malati con tante patologie diverse. La cura non può essere sempre la stessa per tutti, servono terapie diverse”.

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"Guardo i miei cittadini - ha affermato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci – e non so più cosa rispondere a gente che non sa cosa succederà, che vede che non è partito neanche un cantiere e che, probabilmente, non avrà, per età, il tempo di aspettare ancora. Il tempo dell'ascolto era finito, questo comitato deve avere il carattere dell'azione, era una necessità e ora dobbiamo subito metterci al lavoro".

G.G.

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Appartamenti anche a Macerata e  Jesi  per il giro di prostituzione e di case hot scoperto dai Carabinieri di Mestre, che ha condotto a provvedimenti cautelari nei confronti di tre donne cinesi di 42, 52 e 33 anni, accusate del reato di sfruttamento della prostituzione ai danni di loro connazionali. Tutto è nato dagli accertamenti da parte dei carabinieri del Norm e della compagnia di Mestre, su un sito internet che pubblicizzava appuntamenti nella città veneta, con offerte di rapporti sessuali a pagamento con tanto di numero di cellulare. Oltre all'appartamento mestrino, che era il principale, ce n'erano altri a Piove di Sacco in provincia di Padova e nelle Marche a Jesi e Macerata. Nelle case di appuntamento i militari hanno scoperto che venivano sfruttate decine di ragazze.Tra le modalità di adescamento anche l’utilizzo di una app di messaggistica istantanea con invio di codice al cliente. Il tariffario si adattava a tutte le tasche: da 50 a 500 euro e, alcuni degli appuntamenti erano fissati direttamente in albergo.

C.C

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Un mercoledì particolare questo 27 febbraio per la comunità di Caldarola che ha festeggiato una doppia riapertura: quella della Banca dei Sibillini e della sede destinata ad ospitare la Guardia Medica e il Centro Prelievi. Ancora una giornata di festa, dunque, per la comunità caldarolese che ha visto la presenza nel paese dei cardinali Pallotta anche del Governatore delle Marche Luca Ceriscioli. La filiale della Banca dei Sibillini riapre al pubblico dopo l’assalto subito nella notte del 28 gennaio, il secondo nel giro di appena un anno, quando ignoti fecero saltare lo sportello bancomat. Una sede che torna fruibile, sia pure priva del bancomat, con il Presidente Stefano Tolomeo e il Direttore Generale della BCC Claudio Taddei che hanno fornito rassicurazioni in ordine all’azzeramento delle commissioni di prelievo presso altri sportelli per venire incontro alle esigenze dei correntisti.

La seconda inaugurazione, come detto, riguarda la palazzina, recentemente restaurata, destinata ad ospitare la sede della Guardia medica e del Centro Prelievi.

Due servizi essenziali per la comunità, non solo di Caldarola ma anche dei comuni limitrofi, che avevano subito enormi disagi a causa del terremoto. La guardia medica era stata spostata all’interno di un container, mentre il servizio prelievi di sangue era stato addirittura sospeso.

"Due servizi importanti per la cittadinanza e che costituiscono un ulteriore, piccolo segnale di rinascita - così il presidente della regione Ceriscioli - Ho visto le immagini del camper adibito a banca nelle ore immediatamente successive al sisma dove la banca ha scelto di operare pur di offrire disponibilità e supporto alla comunità. Anche i locali, davvero ben ristrutturati, che ospiteranno guardia medica e centro prelievi sembrano un piccolo segno, ma in realtà costituiscono una grande opportunità per chi ha bisogno di accedere a tali servizi".

"Un altro tassello messo sulla via della ricostruzione - dichiara il sindaco Luca Giuseppetti - Dopo le scuole il secondo obiettivo era quella del centro per i servizi sanitari che potranno essere utilizzati non solo dai nostri cittadini, ma da tutta la popolazione residente nel territorio dei 5 comuni". 

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- l'interno del centro prelievi - il direttore del distretto sanitario Giovanna Faccenda, il presidente della regione Luca Ceriscioli, il sindaco Luca Giuseppetti

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- l'interno della Banca dei Sibillini - il sindaco, i dipendenti Mauro Panunti e Angela Bassetti, il presidente Ceriscioli 

 

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Siglato nella giornata di domenica il Patto di Amicizia tra il comune di San Ginesio, rappresentato dal Sindaco Giuliano Ciabocco, e il comune di Carpenedolo, rappresentato dal Sindaco Stefano Tramonti.

L’ufficialità della sigla è avvenuta presso la sala del Palazzo Deodato Laffranchi a Carpenedolo (provincia di Brescia) dove il Sindaco si è recato accompagnato dagli assessori Angela Mari e Fausta Alessandrini insieme al consigliere Andrea Morichelli.

E’ doveroso ricordare quanto fino ad oggi il comune bresciano, a partire dai drammatici fatti del 2016, si sia concretamente adoperato nei confronti di San Ginesio, prima con una raccolta fondi destinata al rifacimento della palestra, poi con l’acquisto di uno scuolabus.

Gesti di encomiabile solidarietà che viene ancor più rafforzata da un patto di amicizia che come obiettivo primario ha quello di realizzare “incontri e scambi tra associazioni e cittadini per promuovere le tipicità locali e il rapporto di amicizia tra i due popoli pur conservando una loro identità e il legame con la comunità d'origine”. In particolar modo il documento sottoscritto dalle due amministrazioni dovrà regolamentare la promozione di scambi di natura turistico, culturali ed economici-professionali tra le scuole, al fine di favorire incontri fra i giovani per sensibilizzarli al confronto con coetanei radicati in contesti diversi e più ampi; tra associazioni culturali per la realizzazione di incontri musicali, rappresentazioni teatrali, mostre d'arte, conferenze e convegni al fine di favorire la presa di coscienza del contesto culturale che caratterizza le due realtà sociali e promuovere il processo di integrazione; tra associazioni sportive per l'organizzazione di competizioni in varie discipline, per corsi di perfezionamento in discipline specifiche, per la realizzazione di raduni o corse; tra associazioni di categoria per realizzare la promozione di attività agricole, industriali e commerciali, attraverso studi comparati di sistemi tecnologici e gestionali, scambi di professionalità e di banche dati. Presenti alla cerimonia anche l’Associazione Tradizioni Sanginesine che ha voluto omaggiare la comunità di Carpenedolo con la tradizionale sfilata dello storico Palio di San Ginesio.

torta san ginesio

 

gruppo san ginesio

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