Notizie di spettacolo nelle Marche
Sarà la “Notte del mattoncino” quella che a Tolentino darà ufficialmente il via all’estate 2019 sabato 22 giugno. Il programma della notte del solstizio d’estate è stata presentata questa mattina in conferenza stampa dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, dal vice sindaco Silvia Luconi, dall’assessore alla Cultura Silvia Tatò e da Novella Rossi della Pro Loco di Tolentino
Ad esordire il vice sindaco Silvia Luconi, soddisfatta del lavoro di squadra per l’organizzazione dell’evento: “La prima cosa che voglio sottolineare è l’impegno della Pro Loco e di Edoardo Mattioli insieme a Novella Rossi. Abbiamo creato una notte bianca che possa soddisfare qualsiasi tipo di gusto e interesse, partendo da gruppi classici a talenti emergenti che hanno calcato il palinsesto televisivo della stagione come Nicola Virdis di Italia’s got talent e le Principesse di Colorado. Accanto a questi nomi anche musica in tutte le piazze e un gruppo itinerante che attraverserà le vie della città. Non mancheranno le realtà locali come gli asili che animeranno via Pacifico Massi grazie all’aiuto del collega Crocenzi. Avevamo promesso una notte bianca in grande stile, ci siamo forse un po’ allargati rispetto al passato. Avevamo intenzione di dare un segnale e spero che venga colto sabato prossimo. È anche la dimostrazione di una particolare volontà e attenzione per tutto quello che è il centro è il movimento che si può creare intorno. Grazie anche a tutti i colleghi che hanno collaborato e a vario titolo hanno portato le proprie idee per la creazione artistica della serata, così anche per tutta l’estate tolentinate e per la mostra Lego dove ogni assessorato dirà la sua. Grazie all’Assm che ogni volta offre il suo contributo per poter affrontare le varie iniziative della città”.

L’intervento poi dell’assessore alla cultura, Silvia Tatò per sottolineare i riflettori puntati sugli studenti della città e sulle realtà scolastiche di Tolentino: “Quest’anno abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi del liceo Filelfo, in particolare un gruppo che si chiama Error 404 composto da Samuele Pallotta, Irene Vanni, Stefano Salvucci, Federico Staffolani, Matteo Carlacchiani, si esibiranno in piazza San Nicola insieme ad un Dj. Questo spaccato della scuola all’interno della notte bianca ci ha particolarmente reso felici. Un’altra esibizione sarà da parte delle ragazze dell’Ipia Frau che faranno una sfilata di moda con abiti realizzato da loro. Una collaborazione che mi auguro prosegua anche nei prossimi anni per dare spazio alle realtà scolastiche della città”.

Nella serata che vedrà la città e le vetrine del centro addobbati con mattoncini colorati, tanti gli eventi illustrati da Novella Rossi della Pro Loco: “In piazza della Libertà si comincia con la sfilata di moda dell’Ipia Frau, a seguire un gruppo di musica pizzica e alle 23.30 l’esibizione di Marco Ligabue, fratello del più noto Luciano. In piazza San Nicola, dopo i gruppi scolastici ci saranno le Principesse di Colorado e Nicola Virdis. Piazza Maurizi avrà altre due band. Altrettanti show in piazza Martiri di Montalto mentre nelle altre vie del centro laboratori per bambini, aperitivi e animazione. Dalle 18, in via della Pace, ci saranno giochi da tavolo e musica dance. Dopo l’una, alla ex centrale del Ponte del Diavolo previde ufficiale del Mood Festival”.

Una serata che ha visto un maggiore investimento, rispetto agli altri anni, sottolineato dal primo cittadino, pari a 35.892 euro. Oltre diecimila euro in più rispetto allo scorso anno: “L’ho voluto sottolineare perché sono coraggioso e determinato, ma anche un po’ stanco che passino per scontate le diverse cose che si fanno per Tolentino. Quando qualcuno, con molta leggerezza, dice che si fa poco, che il centro è lasciato a se stesso.
Molto dobbiamo fare noi per il centro perché se l’uomo non migliora il suo modo di rapportarsi con ciò che lo circonda noi dovremmo creare l’impossibile per avere decoro e amore per tutto ciò che è in difficoltà. Non a caso stiamo lavorando con grande spinta del vice sindaco e degli altri assessori. Sfiderei chiunque a fare altrettanto di quello che si è fatto in questa occasione. Abbiamo investito una cifra importante, ma questo ci deve dire che con una notte non si ricostruisce il mondo, è importante quello che si fa ma è molto più importante quello che stiamo programmando. In programma anche un questionario per come i cittadini vorranno il centro storico del futuro”.
 Anche quest’anno, all’impegno economico hanno partecipato anche i commercianti, diversamente dalla scelta fatta per l’ennesima iniziative natalizie.

GS


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Incidente sul lavoro, questa mattina a Tolentino intorno alle 8, per un operaio che stava lavorando in un cantiere in zona Santa Lucia. Il carpentiere è caduto dall'impalcatura e ha battuto la testa. Sul posto è intervenuto il 118 che ha chiesto l'intervento dell'eliambulanza per trasferire il soggetto a Torrette di Ancona. Ha riportato diversi traumi. Sul posto, anche i Carabinieri di Tolentino. 

g.g.
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È la notte più amata e odiata allo stesso tempo quella che sta per cominciare.
Indimenticabile per chi l'ha già vissuta e carica di emozioni per chi si trova ad affrontarla.
Letta nei libri, vista nei film, ma quando arriva e ti travolge non si può far altro che viverla nel miglior modo possibile, affinchè diventi presto un ricordo da raccontare e di cui parlare ai figli quando poi toccherà a loro.

È la notte prima degli esami, quella che darà il via alla conclusione di un percorso di studi e di vita. È stanotte che gli studenti, tra un ripasso e l'altro, andranno a frugare nel cassetto dei ricordi degli ultimi cinque anni, per tirar fuori le sensazioni del primo giorno di scuola in cui pensavano di sentirsi grandi e oggi lo sono diventati davvero.

È la notte della caccia ai titoli del tema, anche se tutti sanno già che nessun pronostico li porterà verso lo scritto che faranno domani.

Nelle Marche sono 13.771 i candidati che affronteranno le prove del nuovo esame di maturità. 

In provincia di Ancona saranno 4.090, 3.576 quelli tra Ascoli Piceno e Fermo, 3.033 a Macerata e 3.072 a Pesaro Urbino.

A loro, se in questa notte di studio "matto e disperatissimo" (per citare un marchigiano) dovessero imbattersi in questo articolo, auguriamo di vivere al meglio le ore che li porteranno verso la maturità.

Giulia Sancricca
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Dolore e sconcerto a Camerino per l'improvvisa scomparsa di Valeria Giontella,  all'età di soli 46 anni, sconfitta da un male inesorabile che non le ha lasciato scampo. Il suo cuore ha cessato di battere questo pomeriggio all'ospedale di Fabriano, dove era ricoverata da qualche giorno per dei controlli; nelle ultime ore, le sue condizioni si sono irrimediabilmente aggravate.  C'è un senso di vuoto che si respira nell'aria cittadina per questa drammatica verità che si è diffusa in serata. Un altro dolore immenso si abbatte sulla famiglia Giontella, a  poco più di 15 giorni dalla scomparsa del padre Gaudenzio, stimatissimo magistrato. Con la sua famiglia, Valeria Giontella viveva a Camerino; in città, oltre che in alcuni comuni limitrofi, per diversi anni ha anche insegnato ai ragazzi delle scuole medie. Chiunque l'ha conosciuta ne ricorda i modi delicati e gentili, uniti ad un carattere solare e gioviale, il suo amore per la natura, la sua umana e artistica sensibilità. Laureata in architettura all'università di Venezia,  proprio in occasione del Seminario di Architettura e cultura Urbana di Camerino, Valeria aveva conosciuto l'architetto toscano Stefano Mugnoz, una quindicina di anni fa diventato suo sposo. Dalla loro unione, sono nati due bellissimi bambini gemelli, un maschietto e una femminuccia che oggi hanno tre anni e mezzo. Legatissima alla sua famiglia e ai suoi figli, lascia la mamma Maria Grazia Cannelli a sua volta insegnante, la sorella Giulia e il cognato Stefano. Il rientro della salma da Fabriano è previsto per le ore 17 di domani; la camera ardente verrà allestita nella chiesetta del Monastero di Santa Chiara dove alle ore 19 verrà recitato il rosario. I funerali si terranno sempre nella chiesetta di santa Chiara, mercoledì 19 giugno alle ore 10.30

C.C.
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Taglio del 50% agli amministratori di condominio. Marco Romagnoli non ci sta e invia una lettera aperta alle massime autorità istituzionali.
"Ho avuto modo di leggere l’Ordinanza n. 76 del 23/05/2019 firmata da Piero Farabollin - esordisce - i nella sua qualità di Commissario del Governo per la ricostruzione. Dalla stessa emerge una prima impressione: il Governo centrale, ha necessità di stringere la cinghia risparmiando sulla ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto. Dal perentorio contenuto del documento, però, emergono l’incapacità di leggere la realtà in cui sono immerse le nostre genti, l’assoluta inutilità della misura adottata e la mancanza del coraggio di essere forti con i forti. Il succo dell’Ordinanza, infatti, è tutta qua: pur di racimolare un pugno di euro (perché di ciò si tratta) viene tagliato del 50% il compenso spettante agli amministratori di condominio che operano nella ricostruzione. Dalle comode poltrone su cui lor signori siedono evidentemente sfugge il ruolo che gli amministratori di condominio in concreto hanno svolto e svolgono: oltre ad avere pesanti responsabilità procedurali ed un carico di lavoro di sicuro non secondario, gli amministratori sono il primo punto di riferimento per chi è ha subito danni dal sisma. Sono stati gli amministratori ad occuparsi e preoccuparsi dello stato degli immobili (non pensando al proprio compenso ma all’incolumità dei propri clienti) negli istanti successivi al sisma sino all’avvio dei primi controlli, per continuare con l’adozione delle misure di messa in sicurezza. Hanno mediato tra i cittadini e le Istituzioni, spiegando ai primi come funzionasse il CAS, le procedure per la ricostruzione. Il tutto, intervallato da ore di coda per farsi notificare le varie ordinanze sindacali. Hanno reso possibile l’avvio della ricostruzione mediando tra le varie esigenze dei condomini, spiegando loro la necessità di trovare soluzioni condivise. Hanno svolto e svolgono il lavoro sporco, senza essersi lamentati quando il precedente Commissario riservò loro compensi ben al di sotto di quelli normalmente riconosciuti in caso di realizzazione di lavori di straordinaria manutenzione di immobili condominiali. Cambiare le regole in corso d’opera e penalizzarli ulteriormente, senza un minimo di concertazione, è inaccettabile; pare che vi sia nei confronti di medesimi un accanimento di natura ideologica. Non vi è dubbio che  Farabollini - conclude- sia un brillante Professore ed un valente Geologo; sta di fatto che da quando siede sulla poltrona di Commissario (a compenso fisso), la ricostruzione nei nostri territori non ha fatto registrare alcun tipo di accelerazione. Le uniche due volte in cui il Commissario è balzato agli onori della cronaca sono da ricollegarsi al suo “odio” verso gli amministratori di condominio, ai quali sembra aver dichiarato una vera e propria guerra: prima bloccandone il pagamento dei compensi ed, ora, decurtando gli stessi del 50%".

GS
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Lunedì, 17 Giugno 2019 12:35

Mogliano, crolla un'abitazione

Era inagibile e ieri è crollata parzialmente. E' successo ad una abitazione di Mogliano, in contrada Santa Lucia, che era inagibile. Il muro, cadendo, ha invaso parte della strada comunale. Sul posto i vigili del fuoco di Macerata che hanno interdetto il passaggio a pedoni e macchine. Non ci sono stati feriti. 
g.g.
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Lunedì, 17 Giugno 2019 12:21

Auto si ribalta, due persone in ospedale

Sono finite in ospedale le due persone che erano a bordo dell'auto che stamane, alle 10, si è ribaltata lungo la strada comunale Rotacupa, a Macerata. Si tratta di una Golf nera che si è scontrata con altre due auto, una Skoda e una Hiundai. Sul posto il 118 che ha portato i due occupanti all'ospedale di Macerata e i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la vettura.  
L’ incidente ha causato la temporanea chiusura della strada. 
Gaia Gennaretti 

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Paura questa sera, poco dopo le 23, in un container di località Cortine, a Camerino.
Un piccolo focolaio è divampato da un ventilatore e per un momento è stata tanta la paura che le fiamme potessero espandersi. Per questo che sono stati chiamati i vigili del fuoco della città.
Intervenuti sul posto hanno spento le fiamme che comunque non avrebbero causato gravi danni.
Solo attimi di tensione, dunque, nella città che ha vissuto una delle giornate più importanti della storia com la  visita del Santo Padre questa mattina.

GS
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L’infiorata di Castelraimondo comincerà il prossimo fine settimana, ma l’opportunità per i volontari che se ne occupano è arrivata questo pomeriggio in cui sono già all’opera per la realizzazione di due quadri ai piedi dell’altare dove il Santo Padre celebrerà la messa domani mattina, in piazza Cavour a Camerino.

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“Uno di questi quadri è dedicato proprio al Papa – spiega l’assessore Elisabetta Torregiani - mentre l’altro rappresenta la Santissima Trinità celebrata domani”.

Per permettere la lunga durata delle composizioni, il gruppo dell’infiorata ha scelto di utilizzare la crisantemina per le due rappresentazioni.

“Ci auguriamo – prosegue l’assessore - che il Papa ci dia una grande benedizione per la nostra infiorata che partirà venerdì 21 giugno con i nostri 23 quadri per il Corpus Domini”.

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Nel fine settimana successivo all’infiorata, invece, sarà proprio lo stesso gruppo di Castelraimondo a ricambiare la visita del Sommo Pontefice recandosi a Roma: “Saremo noi a ricambiare la visita del Papa – conclude Elisabetta Torregiani - . Andremo in occasione dell’infiorata storica di Roma in occasione dei Santi Pietro e Paolo. Di notte realizzeremo il quadro che poi sarà possibile ammirare il 29 giugno in Vaticano”.



GS
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Ancora la scuola Don Bosco al centro del dibattito tolentinate.

Questa mattina una conferenza stampa del Comitato nato per la salvaguardia del plesso in centro.

Ad aprire l’incontro Paolo Dignani: “Come associazione Azione Comune - ha detto - abbiamo ascoltato i dubbi di alcuni genitori e la discussione si è ampliata, andando oltre. Non è solo un problema di edilizia scolastica, ma anche di spopolamento del centro storico. Quando poi è giunta la notizia su L’Appennino Camerte di spostare la scuola Don Bosco ci siamo troviamo d’accordo sul fatto che una amministrazione progetti come far crescere una città e trasformare una situazione di criticità in una opportunità. Ma su alcune linee, una in particolare, quella di delocalizzare il plesso Don Bosco, non ci trovava d’accordo. Abbiamo quindi contattato i rappresentanti di altre forze politiche e altri cittadini per capire se potevamo avviare una situazione di informazione. Siamo scesi tra la gente - ha detto - e di comune accordo con le altre associazioni abbiamo avviato una raccolta firme”.

In 25 giorni sono state raccolte 2200 firme di coloro che chiedono con forza di non spostare la scuola fuori dal centro storico.

“Una raccolta che dice che se noi vogliamo conservare la storia di Tolentino, il tessuto sociale, avere rispetto nei confronti di chi ha investito negli anni in centro, bisogna evitare di togliere i servizi, tra cui la scuola. Noi - ha proseguito Dignani - vogliamo partire da qui”.

Poi l’appello al sindaco Giuseppe Pezzanesi, citando le parole di Aldo Moro: “Bisogna spalancare le finestre del castello per far entrare il vento che soffia nella vita del paese.

Lei - ha concluso Dignani rivolgendosi al sindaco - è il nostro punto di riferimento, la invitiamo ad ascoltare la voce di coloro che hanno espresso il proprio parere sul Don Bosco”.

Nazzareno Tiranti ha poi spiegato la situazione delle scuole in centro storico a Tolentino dal terremoto del 2016 ad oggi e fatto un quadro generale sul futuro. “Con l’assenza totale delle scuole in centro - ha spiegato - stiamo vivendo uno spostamento totale della città verso Est. Potrebbe essere visto come una crescita, ma bisogna fare attenzione a spostare il baricentro. Secondo noi Tolentino non può permettersi di fare a meno del suo centro storico. Dobbiamo decidere ora come vogliamo ricostruire Tolentino per il futuro”.

Di seguito l’intervento di Francesca Scattolini, laureata in Architettura, Restauro e Consolidamento Strutturale per dare una lettura semplificata dei documenti redatti dopo i sopralluoghi nella scuola: “E’ stato detto che quella scuola non è sicura - ha esordito - . Ma dai documenti questo non emerge. Le murature portanti, in nessuna parte, ha subito alcun tipo di crollo. Tutte situazioni che si risolvono con un intonaco armato. Dalle relazioni degli ingegneri è emerso che con interventi di consolidamento strutturale si può arrivare al coefficiente 0.6 dove 1 è il massimo. Ci sono, tra l’altro, scuole a Tolentino che hanno un coefficiente ancora più basso.

La Don Bosco è anche un bene architettonico e se un turista viene a Tolentino viene per il centro storico e non per il centro commerciale. Il parere della Soprintendenza è stato molto chiaro. Snaturare quella scuola con un’altra destinazione d’uso sarebbe anche più dispendioso.

In un momento storico in cui l’Italia riparte dai centri storici, non capisco quale sia il motivo di far diventare una cattedrale nel deserto quella struttura”.

Ad aggiungersi all’appello al sindaco, un altro componente del Comitato, Pierpaolo Turchi: “Noi non chiediamo polemiche ma un confronto civile - ha detto - . Siamo un movimento che rappresenta i cittadini. Non accettiamo polemiche sterili. Vogliamo un confronto per discutere del futuro del centro storico di Tolentino. Siamo aperti ad accogliere suggerimenti e consigli da parte dei cittadini”.

Paolo Dignani ha concluso: "La raccolta firme è ancora aperta e vogliamo andare avanti. Mercoledì 10 luglio, tutta la giornata, continueremo la raccolta firme con un gazebo nella zona San Francesco approfittando anche del fatto che i negozi sono aperti di sera. Abbiamo poi intenzione di fare una serata con proiezione di immagini per ricordare quella che a Tolentino è davvero una istituzione e negli anni si è caratterizzata anche grazie al grande direttore Casadidio".



GS
Pubblicato in Cronaca

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