Notizie di spettacolo nelle Marche
Sono entrati in casa forzando la porta d’ingresso i ladri che stamattina hanno derubato l’appartamento di un imprenditore di Belforte. I malviventi pare fossero in due e dall’abitazione Sono riusciti a rubare una collana in oro e 7 orologi da uomo. Il padrone di casa li ha sorpresi in flagranza e si sono subito dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Il bottino si aggira sui mille euro. Sul fatto indagano i carabinieri della locale stazione e quelli del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tolentino.
g.g.
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È successivo nel pomeriggio di oggi ad un ragazzo sulla 40ina. Stava percorrendo la strada che da San Severino conduce ad Apiro passando per Frontale quando ha Avuto un colpo di sonno, è uscito di strada e la macchina si è capovolta. l’uomo è rimasto sempre cosciente ma avvertiva dolori al capo e al dorso e il 118 ha richiesto l’intervento dell’eliambulanza.
g.g.
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Investito un bambino lungo la sp45, all’altezza di Sat’Angelo in Pontano. A investirlo sarebbe stato un anziano che si è fermato per prestare soccorso ma le condizioni del bimbo sono da subito apparse molto gravi e poco dopo è deceduto. Il bambino aveva 9 anni e viveva a Londra con la famiglia. I genitori sono originari del posto ed erano in vacanza dai parenti. Stava passeggiando con la mamma quando per motivi non chiari il bimbo ha lasciato la mano della mamma attraversando la strada senza accorgersi del sopraggiungere della macchina. L’anziano lo ha travolto con la sua Fiat Tipo, nonostante stesse procedendo a bassa velocità, il bambino ha battuto la testa e nonostante i tentavi di rianimarlo non c’è stato nulla da fare.

Sono intervenuti sul posto l’eliambulanza e i Carabinieri. L’anziano è stato sottoposto ad alcoltest ed è risultato negativo. È stato denunciato a piede libero per omicidio stradale.
g.g.


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Martedì, 13 Agosto 2019 18:02

Cingoli, tenta il suicidio dal viadotto

Attimi di apprensione nella tarda mattinata di oggi per un 55enne di Cingoli. Svestito stava scavalcando la balaustra del viadotto di Moscosi con il chiaro intento di togliersi la vita. Per fortuna è stato notato da alcuni passanti che hanno subito segnalato la cosa alla locale staazione dei carabinieri subito intervenuti insieme al 118. Militari e sanitari sono riusciti poi a dissuadere l’uomo da compiere il gesto estremo e poi lo hanno trasportato in ambulanza all’ospedale di Jesi. Pare che l’uomo fosse da qualche tempo colpito da una crisi depressiva. 
g.g.
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Arrestato a Napoli, precisamente ad Acerra un latitante. Il successo dell’operazione è dovuto ai militari del Reparto Operativo di Macerata comandato dal tenente colonnello Walter Fava. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari di Macerata. A finire in manette un nigeriano responsabile di concorso in spaccio di eroina nella nostra provincia. Il nigeriano, 24enne, si era resoirreperibile a seguito dellordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 4 luglio scorso  dal gip del tribunale di macerata. Insieme ad un suo coetaneo arrestato il mese scorso a Busto Arsizio si era reso responsabile, nel periodo tra luglio 2017 e settembre 2018, di una fiorente attività di spaccio di eroina al dettaglio nella provincia maceratese. Complessivamente gli investigatori dellArma hanno ricostruito un giro di  200 cessioni, per complessivi 72 grammi di eroina e un controvalore di circa 4.500 euro, considerando che ogni dose, da mezzo grammo ciascuna, veniva venduta al prezzo di 30/35 .
Larrestato, in particolare, svolgeva la funzione di corriere” per conto del principale indagato: il suo compito era quello di rifornire di eroina i numerosi clienti della piazza di Macerata, trasportando periodicamente lo stupefacente proveniente dalla Campania (luogo dove è stato oggi catturato). 

Il modus operandi adottato era quello di occultare gli ovuli nellintestino al fine di eludere i controlli delle forze dellordine. Riscontro in tal senso si è avuto proprio in occasione del suo primo arresto effettuato dai Carabinieri del Reparto Operativo di Macerata a Porto Recanati il 19 settembre del 2018, quando, nei pressi dell’ “Hotel Houseera stato sorpreso in possesso di 100 grammi di eroina (in quella circostanza aveva ingerito in tutto n.10 ovuli, risultati poi contenere 10  grammi di eroina ciascuno).

La clientela che si riforniva dalla coppia di nigeriani comprendeva persone di entrambi i sessi, per lo più operai, disoccupati e alcune badanti, di una fascia detà compresa tra i 25 e i 45 anni. 

Lindagine scaturiva a seguito del decesso per overdose di un 37enne di San Severino avvenuto il 25 agosto 2018 ed è stato possibile accertare che tra le dosi di eroina cedute dallindagato principale figurava anche una, ricevuta dal 37enne il giorno prima della sua morte.   

Il provvedimento restrittivo scaturisce da indagini condotte dal Reparto Operativo di Macerata, dirette dal Sostituto Procuratore Enrico Riccioni e coordinate dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio.
Gaia Gennaretti 

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Sequestrati più di 7mila prodotti. Così la guardia di finanza combatte l’abusivismo commerciale. Nell’ambito del piano per il potenziamento dei servizi di vigilanza estiva predisposto dal Comando Generale della Guardia di Finanza, a cui partecipano sei Finanzieri Allievi da poco assegnati, i militari della Tenenza di Porto Recanati nel corso del mese di agosto hanno intensificato la vigilanza contro l’abusivismo commerciale ma non solo. Nel corso dei primi dieci giorni del mese di agosto sono stati eseguiti diversi interventi che hanno consentito di sequestrare oltre 7mila articoli irregolarmente commercializzati lungo le principali vie cittadine e sul lungomare. 
Sono stati identificati e verbalizzati otto soggetti extracomunitari sprovvisti delle licenze commerciali ai quali sono stati sequestrati oltre 4.600 articoli per violazioni delle leggi sul commercio, 1.800 prodotti in materia di sicurezza prodotti e circa 600 articoli contraffatti.
g.g.



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Stava cucinando pomodori in un pentolone, all’aperto nel proprio giardino, e le fiamme hanno invaso il sottobosco e la macchia per un totale di 5mila metri quadri. Denunciato dai Carabinieri della compagnia di Tolentino per incendio boschivo colposo. Protagonista un uomo del ‘44 residente a Belforte. Le fiamme propagatesi sono state prontamente domate dai vigili del fuoco di Tolentino e Macerata. Per fortuna non avevano interessato chiome di alberi ma sono rimaste a raso terra. Non ci sono stati feriti, e i danni sono in corso di quantificazione. Sul posto anche i militari della locale stazione.
g.g.

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Si stava rinfrescando con il sistema di irrigazione del parco. Era completamente nudo e i carabinieri lo hanno fermato e denunciato per atti contrari alla pubblica decenza e multato con una sanzione da 3.333 euro. È successo questa notte intorno alle 4 a Morrovalle, al parco pubblico “Pegaso“ che si trova in via Giovanni Paolo II. Protagonista un soggetto nato in Guinea, residente nel fermano ma domiciliato a Morrovalle, dell’82, senza lavoro e regolare in Italia. Era completamente nudo quando è stato trovato dai militari del nucleo operativo e radiomobile e si stava rinfrescando con il sistema di irrigazione che in quel momento stava irrorando il prato del parco. L’uomo è stato denunciato per atti contrari alla pubblica decenza e gli è stata applicata una multa di 3.333 euro. 
g.g.
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Si è svolta ieri sera la riunione dell’Unione Montana Marca di Camerino. Fra gli argomenti all’ordine del giorno, l’elezione del Presidente, vicepresidente e del direttivo che è stato confermato così com’era quello precedente. È stata infatti avanzata una mozione programmatica dal Comune di Fiastra che conteneva l’indicazione di un voto che fosse nel segno della continuità per quanto riguarda il rinnovo della figura del presidente: confermato quindi il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, alla guida dell’ente. La vicepresidenza è rimasta al sindaco Claudio Castelletti, di Fiastra.

“Nutro una grande soddisfazione per il lavoro fatto in questi cinque anni - afferma Gentilucci -. Abbiamo preso in mano una Unione in cui nessuno voleva entrare perché c’erano delle condizioni economiche non favorevoli. Abbiamo dato un senso di rispetto a questi territori, abbiamo avuto la forza e la voglia di credere in questa istituzione rischiando anche personalmente, la sfida è stata vinta: abbiamo garantito e stiamo garantendo gli stessi servizi che l’Unione ha storicamente garantito a tutti, anche a quei Comuni i cui sindaci avevano fatto scelte differenti uscendo dall’ente. Il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto ieri è stato confermato”. L’ente ha peraltro chiuso con un avanzo primario di 80mila euro, altro motivo di soddisfazione per il presidente che lo definisce un traguardo incredibile. “Offrire gli stessi servizi con quattro dipendenti mentre prima ce n’erano più di dieci è qualcosa che non tutti riescono a fare”.

Relativamente ai Comuni che si erano staccati, su cui anche la Regione è intervenuta e il 4 settembre si svolgerà una riunione con l’assessore Angelo Sciapichetti, Gentilucci chiarisce che la loro condizione patrimoniale non potrà essere la stessa dei cinque Comuni che oggi fanno parte dell’Unione: “Ci siamo dati delle regole uno statuto - spiega - la loro condizione non potrà essere la stessa dei cinque Comuni che hanno lottato per avere questa opportunità. Ma soprattutto c’è una linea politica. Abbiamo un percorso e dei punti di riferimento come il Contram, le politiche dei cittadini per l’acqua, mi riferisco anche alla condivisione delle tematiche relative alla ricostruzione. Tutti questi percorsi sostanziano la possibilità di stare insieme in funzione della crescita del territorio”. Secondo Gentilucci l’Unione Montana Marca di Camerino deve guardare e aprirsi agli altri territori e quindi è imprescindibile un percorso congiunto anche con i presidenti delle vicine Unioni Montane. “Vogliamo unire la montagna in un percorso che ha una forza incredibile. Questi sono i temi che io metto sul piano della bilancia”. È cercando una sinergia sulle linee guida e sullo statuto dell’Ente, senza cercare di rientrare a gamba tesa, secondo il presidente, che si potranno ottenere risultati e si potrà fare ancora qualcosa di buono: “E’ in questo spirito che abbiamo potuto garantire la sede della Compagnia Carabinieri di Camerino. Se le cose non fossero andate come sono andate, oggi staremmo parlando di un edificio completato, in disponibilità della Regione che non si sa che uso ne avrebbe potuto fare, e non avremmo potuto metterlo nella disponibilità dell’Arma. Questi sono argomenti fondamentali. Il territorio montano - conclude - deve fare sinergia ma questo non con le poltrone bensì sulle tematiche e sulle politiche”.    

Fra i presenti anche il sindaco di Camerino Sandro Sborgia che ha votato a favore di questa mozione e quindi del rinnovo del direttivo ma ha chiesto di far rientrare all’interno dell’Unione i comuni di Castelsantangelo, Montecavallo e Valfornace: “Ho presentato un documento contenente una dichiarazione di voto - racconta - favorevole alla proposta del Comune di Fiastra proprio per dare un segno di unione e di continuità, di una comunità che ha un percorso complesso da affrontare. Il mio voto però era condizionato da due fattori: che si definisca una volta per tutte la destinazione dello stabile dell’Unione Montana a comando Compagnia Carabinieri di Camerino perché, ricordiamole, da oltre un anno c’è un tavolo aperto per la definizione delle condizioni alle quali questo stabile deve essere ceduto e ormai mi pare un tempo più che sufficiente per prendere una decisione”. La caserma attualmente è ospitata in container allestiti in via Madonna delle Carceri e Sborgia ha chiesto, una volta per tutte, che la situazione si definisca anche perché l’agenzia del demanio ha impegnato 5 milioni di euro per la ristrutturazione dell’immobile e “più passa il tempo e più rischiamo che questi fondi siano destinati altrove con la conseguenza che non solo non potremo realizzare la caserma ma anche che lo stabile dell’Unione Montana rimarrà così, al grezzo, con un doppio danno”.
La seconda condizione era appunto quella di reintegrare i Comuni che erano usciti per questioni economiche: “Mi pare arrivato il momento che questo avvenga. Penso sia un argomento importantissimo e penso che se un’Unione Montana prima era composta da 13 comuni e oggi da 5, considerando gli accorpamenti che ci sono stati, è arrivato il momento di accogliere le richieste di chi chiede di rientrare. Se entro il 31 dicembre non ci saranno stati passi avanti - sottolinea Sborgia - dovremo capire verso quale direzione si vuole andare. Se vogliamo rimanere come gli ultimi 5 anni, lasciando che un intero territorio sia rappresentato solo da una minima parte di comuni penso sia dannoso per tutti. I problemi sono tanti e li dobbiamo affrontare tutti insieme iniziando a parlare di progetti, strategie, iniziative e non solo di poltrone”.

g.g.

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Si è sentito male alla sagra del cocomero di Urbisaglia ma il pronto intervento del 118 è valso a salvargli la vita. È successo ieri sera poco prima di mezzanotte. Un uomo sulla 50ina ha avuto un malore, un arresto cardiaco ma per fortuna i sanitari sono riusciti a rianimarlo e poi lo hanno trasferito all’ospedale di Macerata. Le sue condizioni sono comunque gravi.
g.g.
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