Notizie di spettacolo nelle Marche
Bolognola inaugura la quarta opera pubblica della ricostruzione. Nel comune dell’alto maceratese, oggi è il giorno del taglio del nastro della nuova area camper: sei piazzole, tutte con tettoia per garantire protezione anche dai rigori invernali. La sindaca Cristina Gentili scherza proprio sulle coperture: “Dalle nostre parti è il caso di mettere una protezione, visto che andiamo a dormire col sole e ci svegliamo a volte con un metro di neve. Non ci sembra il caso di farci trovare impreparati”.
La sindaca prosegue: “Abbiamo recuperato delle roulotte donate dagli italiani dopo il sisma; la priorità per l’utilizzo delle piazzole sarà per coloro che hanno la seconda casa inagibile, mentre se non saranno utilizzate, ovviamente, saranno a disposizione dei turisti. A quattro anni dal sisma quest’opera significa tanto per noi, stiamo ripartendo”.

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Al centro Cesare Spuri e a destra la sindaca Gentili

In occasione del taglio del nastro ha parlato anche il direttore dell'Ufficio Ricostruzione Regionale, Cesare Spuri: “L’idea era quella di dare delle aree a chi ha perso la seconda casa, in modo da continuare a mantenere vivo lo splendido territorio dell’alto maceratese, incentivando il turismo. Il Comune di Bolognola ha potuto beneficiare anche di donazioni di roulotte che verranno messe a disposizione. Far ritornare nell’area chi aveva le seconde case è fondamentale. Fare qualcosa per il turismo significa muovere l’economia dei residenti, rendere vive queste terre e portare investimenti fondamentali per la ripresa dell’area”.

Red.

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In prima fila il presidente della regione Acquaroli

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La nuova area camper

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La mancanza di servizi essenziali, oltre al sisma di quattro anni fa, è uno dei motivi che causano lo spopolamento delle aree montane. A tal proposito, con l’intento di invertire la tendenza in atto, UNCEM, l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, insieme a Federfarma sta lavorando per continuare a garantire servizi essenziali come sanità, scuole e trasporti.

La farmacia, in questo senso, è il fulcro della rete di assistenza sanitaria territoriale, prima a rispondere alle esigenze di salute dei cittadini. Il consigliere nazionale Uncem Alessandro Gentilucci ne ha parlato ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Stiamo portando avanti una battaglia funzionale in questo senso, affinché i piccolissimi centri delle aree montane possano continuare ad avere i servizi essenziale che riguardano tutti, ma in particolar modo gli anziani. Laddove le zone sono più svantaggiate, in alta montagna, la popolazione è mediamente molto più anziana rispetto alle aree urbane e mantenere un servizio sanitario efficiente è una necessità. La battaglia che portiamo avanti con successo, credo, è fondamentale, ma naturalmente servirà il supporto di tutte le istituzioni”.

Red.
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Giovedì, 29 Ottobre 2020 14:35

Sciacalli nelle case inagibili di Camerino

Un vero e proprio shopping e un comodo e indisturbato mercatino dell'usato quello che viene segnalato da alcuni cittadini di Camerino con riferimento ad una serie di furti perpetrati in diverse abitazioni inagibili all'interno della zona rossa della città ducale.

In realtà niente di valore è stato trafugato, dal momento che quasi tutti gli appartamenti sono stati da tempo "vuotati" della merce pregiata dai rispettivi proprietari, ma continuano ad essere segnalati danneggiamenti di portoni, furti di sedie, set di posate, mobilio di scarso pregio.

E se è vero che non può tecnicamente parlarsi di refurtiva, è altrettanto vero che per i proprietari delle suddette abitazioni, oltre al danno materiale provocato dal sisma e a quello morale di aver perso la propria casa, anche le beffa di sapere che ignoti continuano le proprie "ispezioni" in zona rossa, quasi, come scritto sulle pagine de L'Appennino camerte, impegnati a completare l'arredamento della casa con i pochi averi rimasti ai terremotati.

A seguito delle numerose segnalazioni il sindaco Sandro Sborgia ha interessato della problematica il comando dei carabinieri e della polizia municipale, chiedendo anche alla Prefettura la possibilità dell'impiego di ulteriori unità dell'esercito a presidio della zona rossa. “Sono situazioni che creano davvero un enorme dispiacere - le parole del primo cittadino -  Da questa mattina sono in continuo contatto con i Carabinieri. Saranno intensificati i servizi di controllo lungo le arterie che conducono alla città e sarà innalzato ulteriormente il livello di vigilanza sia delle abitazioni del centro che di quelle delle frazioni più esposte al rischio di attività predatorie”.

f.u.

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Ripartito l’iter per la ricostruzione del polo scolastico di San Ginesio dopo un blocco di quasi tre anni con il conseguente fallimento dell’azienda affidataria dei lavori, il susseguirsi di quattro commissari e uno stallo burocratico e normativo da cui sembrava non si riuscisse più a venirne fuori.

Il Commissario Legnini ha da subito approcciato il problema con l’attenzione e la concretezza necessarie alla ripresa dell’iter e la Delibera n. 28 del Consiglio Comunale dello scorso 2 ottobre gli ha affidato il mandato di poter agire con i poteri speciali al fine di procedere velocemente alla “fattibilità di ricostruzione nel sito originario delle scuola primaria e dell’infanzia, con annesse mensa scolastica e palestra, unitamente all’Istituto Superiore “A. Gentili” Licei Linguistico e Scienze Umane e, contestualmente, la delocalizzazione di ulteriori fabbricati relativi all’I.P.S.I.A. “R. Frau”, con annessa palestra, presso l’area della “Zona Sae”.

Nei giorni scorsi il team di lavoro rappresentato dal RUP Felicetti e dal Direttore Lavori Cipriani entrambi della struttura Commissariale hanno fatto il sopralluogo a San Ginesio per valutare lo stato dei luoghi interessati alla ricostruzione e pianificare la tempistica delle varie azioni che prevede anzitutto lo studio di fattibilità da parte del progettista, la messa in sicurezza di tutta l’area adibita a cantiere e soprattutto il veloce ripristino dei campi da tennis.

All’incontro presso il cantiere che ospiterà, finalmente, le nuove Scuole, hanno preso parte oltre ai rappresentanti della Struttura Commissariale il Sindaco Ciabocco con gli Assessori Saltari, Belli e Alessandrini e il Capogruppo di maggioranza Paletti insieme al Responsabile dell’Area Tecnica del Comune Marcelli. Presenti anche la Dirigente Scolastica Cecconi e l’Ing. Failla con l’Arch. Piccirillo per il raggruppamento temporaneo di imprese.

f.u.

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Tra la seconda ondata di Covid che sta investendo il Paese e soprattutto il lockdown che ha contraddistinto la primavera scorsa, non è stato un 2020 particolarmente semplice per le aziende vitivinicole. Il territorio maceratese, contraddistinto da diverse denominazioni di origine, ha comunque reagito bene e i numeri sulla vendemmia appena conclusa lo testimoniano.
Il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili, ne ha parlato a Radio C1 inBlu: “La vendemmia nel nostro territorio è quasi una festa, ma quest’anno non è stato semplice mandare avanti i lavori. Le difficoltà sono state su due piani: anzitutto il blocco che abbiamo vissuto in primavera ha fiaccato di molto il mercato, con molti produttori che hanno faticato non poco a collocare i loro vini di qualità. In seconda battuta, la vendemmia appena conclusa ha visto i lavori procedere molto più lentamente del solito: molta manodopera stagionale proviene dall’est Europa e quest’anno la situazione sanitaria ha portato via molte risorse umane alle operazioni. C’è stato in compenso maggiore impiego di manodopera nostrana. Come Coldiretti abbiamo insistito e stiamo insistendo sulla reintroduzione, in questo campo, dei voucher: uno strumento flessibile, perfetto per un lavoro temporaneo come la vendemmia, purtroppo non ci siamo ancora riusciti. Per quello che riguarda la qualità e la quantità siamo su ottimi livelli e almeno questa è un’ottima notizia per noi e per i nostri produttori. Siamo ormai alla fine della fermentazione, continuiamo a lavorare per portare i nostri prodotti prima in bottiglia e poi sulle nostre tavole”.

Red.
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Sono scattati gli arresti domiciliari per due giovani ventenni italiani, uno studente e l'altro operaio, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di San Severino Marche e dei Comuni vicini dove vendevano droga (principalmente marijuana) soprattutto a loro coetanei. 

Si è conclusa così una brillante operazione da parte dei militari della Stazione dei Carabinieri di San Severino Marche e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino che martedì scorso hanno eseguito le due ordinanze di custodia cautelare.

L'indagine è scaturita da alcuni controlli eseguiti lo scorso maggio a San Severino dai militari della locale stazione, durante i quali i due giovani, fino ad allora insospettabili ed incensurati, sono stati trovati in possesso di marijuana già pronta per la vendita e di bilancini di precisione.
Al termine di una lunga e complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire due anni di attività di spaccio portata avanti dai due, durante i quali avrebbero guadagnato circa 140mila euro dalla vendita di oltre 9 kg di marijuana e di circa un etto di cocaina.

Da quanto ricostruito dai militari, inoltre, i due rappresentavano un punto di riferimento per lo spaccio settempedano durante il periodo della quarantena. Le ordinanze di custodia sono state emesse dal Gip.

Ma la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti non si è fermata a San Severino ed ha portato alla perquisizione domiciliare nei confronti di un cittadino italiano, disoccupato e ventenne, residente in provincia di Macerata.
Anche grazie al fondamentale fiuto del cane One del Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro, i militari di Tolentino hanno ritrovato un modesto quantitativo di hashish e di marijuana in possesso del giovane, nonchè un bilancino di precisione e 5.850 Euro in contanti, ritenuti il provento dell'attività di spaccio.
Il giovane è stato denunciato a piede libero.

GS
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118 edifici tornati agibili con 95 famiglie rientrare a casa, per un totale di 211 persone.
Sono questi i numeri del bilancio che, a quattro anni dal sisma, l’amministrazione comunale di Camerino ha stilato sullo stato della ricostruzione, dopo aver rimandato l'assemblea pubblica con la cittadinanza a seguito del nuovo Dpcm che vieta riunioni e convegni.
"Avevamo programmato di fare un incontro pubblico almeno un paio di volte l'anno con la cittadinanza, ma quest'anno purtroppo non è possibile - spiega il sindaco Sandro Sborgia - . Grazie al coinvolgimento e alla collaborazione dei cittadini e dei tecnici sono stati individuati 53 interventi unitari che coinvolgeranno ben 193 edifici, permettendo così di risparmiare 140 progetti singoli. In questi mesi si sono costituiti quasi tutti i consorzi relativi, dando di fatto il via alla progettazione della ristrutturazione dei meravigliosi palazzi del nostro centro storico".
Individuate, poi, 7 aree soggette a perimetrazione, 2 nel capoluogo più 5 nelle frazioni.Ricostruzione privata, piani attuativi, perimetrazioni.


"Per la redazione dei piani attutivi delle aree perimetrate è stata indetta una procedura di gara - aggiunge il sindaco - che porterà a breve all’assegnazione del lavoro di progettazione. Proseguono intanto i lavori nelle aree non soggette a perimetrazione. Nel centro storico è terminata la definizione degli aggerati edilizi e proseguono le messe in sicurezza. Per dare una definitiva svolta alla ricostruzione, la collaborazione della cittadinanza è fondamentale – spiega il primo cittadino - il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini ha confermato la scadenza del 30 novembre per presentare i progetti di ricostruzione leggera, per edifici classificati B dalle schede Aedes. A Camerino degli oltre 1.800 progetti di ristrutturazione, ne sono stati presentati solo 361, intorno al 20 per cento. Ci risulta che ci siano circa 260 edifici B che ancora non hanno presentato il progetto: di questi sicuramente per alcuni sono stati rilevati dei danni superiori a livello L0, altri sono compresi negli aggregati edilizi e altri ancora sono nelle aree perimetrate. Per questi la scadenza del 30 novembre sarà naturalmente prorogata, mentre per gli altri diventa perentoria e una mancata presentazione del progetto comporterà l’esclusione dalla concessione di contributo per la ricostruzione”. Dalla entrata in vigore dell’ordinanza 100, a Camerino sono state presentate o convertite 23 domande di contributo e di queste 3 si sono già convertite in decreti, dando atto dell’effettiva accelerazione dell’iter di approvazione.

GS
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Mercoledì, 28 Ottobre 2020 18:48

Auto si ribalta a San Ginesio, soccorsi sul posto

Paura poco dopo le 18 a San Ginesio, in contrada Torre di Morro.
Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell'ordine, un automobilista avrebbe perso il controllo della sua auto che è finita fuori strada ed ha finito la sua corsa ribaltandosi.
Immediatamente sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono giunti i sanitari del 118 per soccorrere l'automobilista.
I vigili del fuoco di Tolentino, invece, sono intervenuti per mettere in sicurezza il mezzo.

GS

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Mercoledì, 28 Ottobre 2020 17:56

Area camper a Bolognola, venerdì l'inaugurazione

Il 30 ottobre sarà il giorno dell’inaugurazione della quarta opera pubblica della ricostruzione a Bolognola: finanziata dai fondi per la ricostruzione, sorgerà una nuova area camper con sei piazzole, tutte con tettoia. La sindaca Cristina Gentili scherza proprio sulle coperture: “Dalle nostre parti è il caso di mettere una protezione, visto che andiamo a dormire col sole e ci svegliamo con la neve. Non ci sembra il caso di farci trovare impreparati”.

La sindaca prosegue poi spiegando i dettagli: “Andremo a recuperare delle roulotte donate dagli italiani dopo il sisma: questa sarà un’area che andrà a collocarsi nella zona dei centri sportivi ed è già andata in gestione. La priorità per l’utilizzo delle piazzole, come spiegato nel bando, sarà per coloro che hanno la seconda casa inagibile, mentre se non saranno utilizzate, ovviamente, saranno a disposizione dei turisti”.

Red.
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“Negli ultimi giorni, nell’area del Comune di Fabriano, stiamo assistendo a un aumento esponenziale di contagi, con gravi situazioni come i focolai presenti nella RSA Santa Caterina e nella Comunità La Buona Novella e un forte aumento di rischi all’interno dell’ospedale di Fabriano. Tutto ciò, peraltro, espone a situazioni di pericolo non solo la cittadinanza ma anche il personale socio-sanitario che opera nelle strutture. Chiediamo, quindi, un urgente intervento del Presidente della Regione Marche, Acquaroli, e l’immediata attivazione di un tavolo d’emergenza tra autorità regionali, ASUR e Sindaco. Questo si rende necessario in quanto, allo stato, manca totalmente un momento di confronto e le decisioni fin qui intraprese non vengono mai concertate. Auspichiamo quindi un totale cambio di atteggiamento anche rispetto alla passata amministrazione”. Questo è quanto affermano e chiedono in una nota stampa Simona Lupini, Consigliera della Regione Marche e componente del Gruppo Movimento 5 Stelle e Gabriele Santarelli, Sindaco di Fabriano.

“Nella RSA Santa Caterina e nella Comunità La Buona Novella siamo arrivati a un alto numero di contagiati e il personale è spaventato, abbiamo quindi proposto e richiesto misure straordinarie che possano prevedere l’utilizzo anche di personale esterno, ovviamente fornito di adeguati sistemi di protezione individuale. Attendiamo quindi una pronta risposta da Presidente Acquaroli e ASUR. Anche riguardo l’ospedale di Fabriano, raccogliendo le segnalazioni di pazienti e personale medico, esprimiamo sconcerto per la totale mancanza di programmazione riguardo questa seconda fase della pandemia, che, peraltro, era prevista da mesi. La scelta, infatti, di eliminare la cosiddetta “zona grigia” dove venivano temporaneamente ospitati i pazienti risultati positivi, sta causando il grave rischio di commistione tra pazienti ed è necessario quindi che vengano attivati immediatamente rigidi percorsi separati, come più volte proposto e sollecitato dagli stessi operatori, in quanto le condizioni attuali non sono più sostenibili. Noi continueremo a pressare e, comunque, a fornire concrete proposte per affrontare al meglio questa fase così delicata” concludono la Consigliera Lupini e il Sindaco Santarelli.

Red.
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