Notizie di spettacolo nelle Marche
Sono tre i temi su cui i dem di Tolentino concentreranno l'attenzione del prossimo consiglio comunale in programma il prossimo 29 ottobre.
Emergenza sanitaria, discarica e pedane in via della pce.
Tre temi che, hanno voluto specificare, "non accendono polemiche ma solo proposte".
Così i consiglieri Anna Quercetti, Luca Cesini e l'ultimo entrato Fulvio Riccio, al posto di Gianni Corvatta, hanno definito le due mozioni e l'interrogazione che hanno presentato.
"La prima riguarda la necessità di avere una costante informazione sul fronte dell'emergenza sanitaria - spiega Fulvio Riccio - , chiedendo al Comune di istituire una sezione ad hoc nel sito istituzionale dell'ente, nel quale vengono comunicati quotidianamente il numero dei nuovi contagi, dei ricoveri e delle quarantene.
Sono informazioni che riteniamo essenziali in questo momento delicato, ma che sono difficili da reperire. Il Comune ha il dovere di dare queste informazioni in modo aggiornato.
La seconda mozione riguarda la potenziale istituzione di una discarica nel Comune di Pollenza, ma molto vicino al Comune di Tolentino. Chiediamo al sindaco di rappresentare la forte contrarietà a questa potenziale istituzione alle porte della città.
L'ultima è una interrogazione - spiega - sulle nuove pedane istituite in via della Pace per le quali cui chiediamo se il Comune ha tutta la documentazione comprovante la possibilità di passaggio per i mezzi di soccorso. Chiediamo però chiarimenti anche sulla tempistica perchè riteniamo che fare una pedana movibile, prettamente utile d'estate, ad ottobre non è una grande idea".
I consiglieri annunciano quindi l'apertura di "Un nuovo corso costruttivo, propositivo, con idee che facciano bene ai cittadini tolentinati".

GS

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La nuova ordinanza varata dalla Regione Marche, in vigore dalla mezzanotte di oggi al prossimo 15 novembre, impone un ulteriore giro di vite al mondo dell’istruzione: si dovrà infatti procedere con la didattica a distanza per il 50% degli studenti degli ultimi tre anni delle superiori. Un provvedimento che porta gli istituti a dover rivedere la propria organizzazione già dai prossimi giorni.

Riunioni degli staff docenti già da oggi: a Camerino per i licei Varano e a Sarnano e San Ginesio. Ai microfoni di Radio C1 inBlu è intervenuta la proprio la preside dell’Istituto Gentili, Maura Ghezzi: “Stiamo già ipotizzando diverse situazioni, oggi ci incontreremo con lo staff per progettare e sperimentare un nuovo percorso. C’è grande incertezza a livello organizzativo: al netto dell’ordinanza, ieri stavamo ipotizzando la chiusura del liceo a San Ginesio visto che abbiamo un positivo. Già da domani mattina potremo sapere qualcosa in più, per ora è tutto in divenire”.

Riunione del collegio docenti anche all’Ipsia “Frau” di Sarnano, la preside Ida Cimmino ha sottolineato come fosse un’ordinanza nell’aria già da tempo: “Non è un provvedimento che piove dal cielo, noi eravamo già pronti perché l’avevamo capito già dal Dpcm che si sarebbe andati verso la didattica a distanza al 50%. Il piano era già pronto, dobbiamo solo riprenderlo in mano per approvarlo e rettificarlo leggermente visto che non ci aspettavamo che il provvedimento riguardasse solo le ultime tre classi. Partiremo: la scuola è pronta a rispondere sempre puntualmente a tutte le emergenze, certo è una situazione che comporta un grande lavoro per la scuola, ma abbiamo le professionalità adeguate per risolvere il problema”.

Red.
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La nuova ordinanza varata dalla Regione Marche, in vigore dalla mezzanotte di oggi al prossimo 15 novembre, impone la didattica a distanza per il 50% degli studenti degli ultimi tre anni delle superiori. Un provvedimento che porta gli istituti a dover rivedere la propria organizzazione già dai prossimi giorni, ma che tocca anche il settore dei trasporti, con gli autobus obbligati a ridurre la capienza dall’80% al 60%.

Come cambia la programmazione Contram? Ha risposto il dirigente del settore programmazione Alessandro Campanelli: “Rispetto alla flotta abituale abbiamo già predisposto trentacinque corse ‘bis’, visto che la capienza era già stata limitata all’80% dell’effettivo. La nuova ordinanza impone un’ulteriore riduzione, ma allo stesso tempo obbliga le scuole ad adottare la didattica a distanza per il 50% degli studenti di terze, quarte e quinte. Noi dobbiamo agire successivamente: quando l’Ufficio Scolastico Regionale ci comunicherà l’avvenuto passaggio alla didattica a distanza, avremo 4 giorni per allinearci all’ordinanza di ulteriore riduzione. Non prevediamo grandissimi problemi: lasceremo in strada i trentacinque ‘bis’ che sono stati predisposti, in più la didattica a distanza, in linea teorica, ridurrà il flusso di passeggeri per circa 2500 persone al giorno su base provinciale. Questo ci dovrebbe permettere di non dover provvedere ulteriormente a modificare i nostri piani e di riuscire a offrire il servizio di mobilità con le forze già in campo. Se così non fosse, saranno provvidenziali i quattro giorni di spazio di manovra che la Regione ha previsto”.

Red.

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Finita l’emergenza sarà un nuovo spazio di incontro e aggregazione ma, al momento, nasce come luogo di promozione di progetti e percorsi individuali di integrazione sociale e culturale. Il suo utilizzo sarà poi aperto anche ad ospitare interventi di prevenzione del disagio e promozione del benessere giovanile.

Si chiama “Tutti al Centro” ed è il nuovo centro polifunzionale che l’Ambito Territoriale Sociale 17, l’Unione Montana Potenza Esino e Musone e il Comune di San Severino Marche, hanno pensato per far incontrare, in modo particolare, i giovani.

Ad inaugurare la struttura il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi, il presidente dell’ente comunitario, Matteo Cicconi, il coordinatore d’Ambito, Valerio Valeriani, gli educatori che saranno impegnati nella gestione del servizio presso la nuova struttura, che sorge in via Salimbeni, ma anche nei locali del fabbricato ex Convento dei Cistercensi.

“In un'unica sede finalmente potranno trovare spazio lo sportello informativo, il tavolo povertà, il centro famiglie e il centro giovanile - spiega il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale, Valerio Valeriani, che sottolinea – Le finalità sono molteplici: migliorare la capacità dei giovani di progettare il loro futuro, nell’ottica di una crescente stima del sé, valorizzando il protagonismo attivo e partendo dai loro interessi, capacità e attitudini ma anche promuovere la motivazione allo studio e alla partecipazione, prevenire la diffusione di vari abusi, sviluppare nel territorio una cultura di attenzione alle istanze e alle problematiche dei giovani, promuovere ed organizzare iniziative proposte da questi ultimi e attivare momenti di supporto e sostegno scolastico, grazie alla presenza dei volontari delle associazioni e dell’aiuto spontaneo dei pari”.

spazi

“Quello cui abbiamo pensato prioritariamente - spiega il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali del Comune di San Severino Marche, Vanna Bianconi – è stato aprire una struttura capace di avvicinare sia i ragazzi “soli”, che per interessi o per situazioni personali possono trovare nel centro proposte, strumentazioni, accoglienza che lo attraggono, sia gruppi già esistenti, naturali o semi-organizzati che possono chiedere supporto al centro per la realizzazione di iniziative musicali, culturali, teatrali, espressive”.

A un’azione di avvicinamento dei ragazzi ha creduto anche Matteo Cicconi, presidente dell’Unione Montana: “Dobbiamo offrire ai giovani occasioni di ripensare al proprio modo di dare significato al tempo libero a partire dai contatti ottenuti tramite iniziative ed attività, fino a sviluppare percorsi con un animatore che aiuti a trovare nel gruppo un supporto per dare risposta alle proprie domande ed alle proprie esigenze che aiuti a costruire relazioni significative. Purtroppo l’attuale fase di emergenza non ci consente di aggregare tante persone ma abbiamo deciso di sfruttare proprio questo periodo per pensare a cosa poter ospitare nel Centro in un futuro, ce lo auguriamo tutti, molto prossimo”.

f.u.
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Paura per due escursionisti che questo pomeriggio, complice il bel tempo, avevano deciso di trascorrere qualche ora passeggiando nei dintorni del lago di Fiastra.
Si sono però addentrati nella boscaglia e hanno perso l'orientamento. A quel punto hanno deciso di avvertire i soccorsi: i vigili del fuoco, grazie alle coordinate dettate dal GPS del telefono, sono riusciti a guidarli fino ad una abitazione vicina.
I due stanno bene e sono stati recuperati dai vigili del fuoco, per loro solo tanta paura.

GS
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Mercoledì, 21 Ottobre 2020 15:39

Auto in fiamme lungo la statale 76

Vigili del fuoco al lavoro sulla strada statale 76, tra le uscita di Serra S. Quirico e Apiro, direzione mare, per l'incendio di un'autovettura.

Il mezzo era in marcia quando la persona alla guida ha visto del fumo uscire dal vano motore ed ha accostato il veicolo nella prima piazzola disponibile.

Intervenuta sul posto la squadra dei pompieri di Jesi che ha spento le fiamme e messo la vettura in sicurezza.

Sul posto anche la Polizia stradale che ha chiuso la careggiata per consentire lo svolgimento dell'intervento.

Fortunatamente non si segnalano persone coinvolte.

f.u.

incendio auto 0
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L’impegno dell’Università di Camerino nel promuovere una cultura attenta ai problemi di una società multiculturale e multietnica si è tradotto, oltre che nell’attivazione di un percorso di laurea triennale in Scienze degli enti non profit e della cooperazione internazionale e di un biennio specialistico in Gestione dei fenomeni migratori e politiche di integrazione nell’Unione Europea, in un progetto che ha portato a Camerino l’Osservatorio sul diritto europeo familiare e successorio: al congresso di presentazione di ieri, con la presenza e i saluti del Rettore Claudio Pettinari, hanno partecipato in videoconferenza oltre 500 tra notai, avvocati e ricercatori europei.

La coordinatrice del progetto, la professoressa Lucia Ruggeri, ai microfoni di Radio C1 inBlu, ha spiegato in cosa consiste e di cosa si occuperà l’Osservatorio: “Credo sia fondamentale per il territorio e per i cittadini di Camerino che Unicam proponga nuove iniziative. Il fatto che il nostro Paese abbia dodici milioni di persone che vivono e lavorano in paesi diversi da quelli di origine, con una presenza massiccia di persone straniere anche nella nostra regione, ci ha fatto riflettere sulla creazione di questo Osservatorio, che sia in grado di aiutare i cittadini a comprendere come funziona e come sia applicabile il diritto di famiglia, cosa succede in caso di lutto per quello che riguarda le successioni, anche in caso di beni che si trovano all’estero.

Il supporto che si vuole dare è anche indirizzato alle liti e alle questioni familiari, in modo che queste vengano gestite in maniera adeguata e senza ricorrere al giudice, ma piuttosto che questo venga fatto attraverso consulenze appropriate e grazie all’aiuto di professionisti preparati. Unicam, insieme all'Università di Rijeka (Croazia), l'Università di Lubijana (Slovenia), l'Università di Almería (Spagna) e la Fondazione “Scuola di Alta Formazione Giuridica”, cercherà di operare in una logica no-profit, a servizio dei cittadini”.

red.
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Mercoledì, 21 Ottobre 2020 11:50

Le Calvie: 100mila euro per la strada

A Camerino sono in dirittura di arrivo gli ultimi passaggi burocratici per il rifacimento della strada che porta a Le Calvie. Il maltempo, che negli scorsi mesi ha causato la frana di una parte della carreggiata e la conseguente riduzione del traffico, ora a senso unico, ha rappresentato un grave danno alla viabilità del territorio camerte, di cui la strada rappresenta una via di grande importanza. I lavori, per cui è stato incaricato il tecnico per la redazione del progetto, dovrebbero essere ormai imminenti: parliamo di un intervento per oltre 100 mila euro.

Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, ai microfoni di Radio C1 inBlu, ha parlato così: ”La strada sarà finalmente sistemata: l’elaborato progettuale sarà consegnato il 23 ottobre, quindi seguirà una delibera di giunta per l’approvazione e poi, visto che parliamo di un intervento sotto soglia, si potrà procedere con l’affidamento diretto dei lavori che dovrebbero iniziare a breve. Per quel tratto abbiamo dovuto ricorrere alla Protezione Civile che ha stanziato oltre 100mila euro per i lavori. A seguito dei sopralluoghi, una volta concesso il finanziamento, abbiamo immediatamente dato mandato per la redazione del progetto. Con la consegna dell’elaborato progettuale, l’ufficio tecnico potrà infine procedere con l’affidamento dei lavori: siamo davvero alle battute finali e anche questo problema che ha trasformato la circolazione nel nostro territorio sarà definitivamente risolto".

Red.
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Che fine ha fatto il Covid Center di Civitanova? In questa seconda ondata del virus, che coinvolge anche la regione Marche, la domanda è lecita e riguarda quella che era stata soprannominata "l'astronave di Bertolaso", realizzata in Fiera a Civitanova con 80 posti letto per i malati di Covid.
Una struttura costata 12 milioni di euro che il governo Ceriscioli aveva pensato per la recrudescenza del virus già prevista per l'autunno-inverno e che oggi resta ancora chiusa, nonostante i contagi crescano in maniera esponenziale anche nelle Marche.

La decisione spaccò l'opinione pubblica perchè l'apertura del Covid Center avvenne ad emergenza quasi terminata, ma l'allora presidente Ceriscioli era convinto dell'utilità, qualora i contagi fossero tornati a crescere, come oggi sta avvenendo.
I marchigiani hanno quindi atteso per avere la conferma che l'ospedale dedicato sarebbe tornato in funzione, ma ad oggi i malati di Covid vengono ancora curati negli ospedali di zona, tanto che la dirigente Asur Nadia Storti pensa che a breve possa tornare in funzione l'ex reparto di Malattie Infettive all'ospedale di Macerata.

E mentre Bertolaso, sui canali televisivi nazionali, ricorda l'importanza di avere ospedali dedicati ai contagiati come le sue creazioni nelle Fiere di Milano e Civitanova, anche l'ex governatore Luca Ceriscioli è convinto di quanto fatto: "Credo che oggi la Regione abbia un'arma in più in questa seconda fase - dice ai microfoni di Radio C1...inBlu - . Sono posti letto che permettono di gestire i casi in una struttura che non ostacola l'attività ordinaria degli altri ospedali. Come tutti gli strumenti si può decidere se utilizzarlo o meno, io sono convinto che comunque sia importante averlo. Sono 80 posti letto in più che non è facile avere all'interno degli ospedali, senza compromettere l'attività ordinaria. Oggi, come dice Bertolaso, avere questi strumenti e non usarli è un peccato perchè non utilizzarli signifca limitare l'attività ordinaria di tanti ospedali.

Comprendo - ammette - che quando i numeri sono bassi la tentazione è quella di gestire i malati di Covid vicino casa, ma quando i numeri iniziano a crescere questa tentazione manda in difficoltà il sistema. Abbiamo tenuto per mesi i cittadini senza l'attività sanitaria ordinaria, ridotta solamente all'emergenza-urgenza: farlo perchè si è costretti è un conto, ma farlo per scelta è un altro.
Credo che quando i numeri dei contagi crescono, e stanno crescendo come vedo ogni giorno, sia lecito chiedersi se sia utile utilizzare gli ospedali di zona o il Covid Center".

Il suo successore, Francesco Acquaroli, dopo l'incontro con i vertici della sanità avvenuto lo scorso 3 ottobre, aveva comunque assicurato: "Abbiamo verificato che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo”. 
Proprio questa mattina, alle 12.45, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini terrà una conferenza stampa in merito all’ adozione di nuove Misure di contenimento dell'epidemia da Covid 19 nelle Marche. 

GS
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L’Unione Montana Potenza Esino Musone viene in aiuto alle famiglie con anziani non autosufficienti.

L’ente comunitario ha, infatti, pubblicato un avviso pubblico per la concessione di assegni di cura per i nuclei residenti nei comuni di Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche e Sefro.

Ne sono destinatari coloro i quali permangono nel proprio contesto di vita e di relazioni attraverso interventi di supporto assistenziale gestiti direttamente dalle loro famiglie o con l’aiuto di assistenti familiari privati e in possesso di regolare contratto di lavoro, iscritti nell’apposito elenco regionale. Sono ammesse al bando anche persone facenti parte di ordini religiosi e sacerdoti, mentre sono escluse dall’assegno di cura le persone non autosufficienti che vivono in strutture sociali e socio-sanitarie.

Tra i requisiti di accesso l’aver compiuto i 65 anni di età, la certificazione di invalidità pari al 100%, il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, l’essere residenti in uno dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale XVII di San Severino Marche.

"Un aspetto, quello del sociale, che non vogliamo assolutamente tralasciare - le parole del presidente dell'ente Matteo Cicconi - Si tratta solo di un piccolo aiuto, ma che riteniamo importante per le persone e le famiglia che, soprattutto in questo periodo, si trovano in situazione di difficoltà".
f.u.

 

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