Notizie di spettacolo nelle Marche
Poco fa, nei pressi di Caldarola, sulla strada provinciale che conduce al paese, si sono scontrate due vetture.
Sul posto i Vigili del Fuoco per la bonifica dell'area.
Non dovrebbero esserci gravi conseguenze per le persone coinvolte.

Servizio in aggiornamento.

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Mercoledì, 25 Novembre 2020 15:56

Covid: contagi sul lavoro, numeri in aumento

Sono oltre 1600 i casi di contagio da Coronavirus sul posto di lavoro nella Regione Marche, 12 i morti. Numeri diffusi da INAIL, che preoccupano fortemente Cgil Marche. Dal sindacato arrivano richieste di chiarezza alla Regione e all’Asur sui sistemi di tracciamento e sui protocolli di sicurezza sul lavoro, punti focali, da migliorare, come Daniela Barbaresi, Segretario generale, e Giuseppe Santarelli, Segretario regionale e responsabile della sicurezza e della salute sul lavoro, hanno sottolineato in una nota.

Le fasce di lavoratori più colpite, ovviamente, quelle che svolgono professioni legate all’ambito sanitario: infermieri, medici, operatori socio-sanitari, operatori socio-assistenziali e personale non qualificato dei servizi sanitari, ma il contagio non risparmia i settori delle amministrazioni pubbliche, il magazzinaggio, i trasporti, l’industria manifatturiera.

Ai microfoni di Radio C1 inBlu, Daniela Barbaresi ha affermato: “Abbiamo evidenziato dati che crediamo preoccupanti, alla luce della nuova ondata della pandemia. Nel mese di ottobre sono stati 180 i casi in più rispetto al mese precedente, un dato che mette a dura prova il sistema sanitario regionale, visto che la maggior parte dei contagiati sul luogo di lavoro appartengono a quel settore. Ricordiamo che oggi i lavoratori socio-sanitari in isolamento domiciliare sono 622, un numero certamente significativo e preoccupante. Chiediamo alla Regione e all’Asur che vengano rese più efficienti, rapide e chiare le misure di tracciamento e del contenimento del contagio. Ci sono molti lavoratori che vivono con familiari contagiati, ma subiscono gravi ritardi nei tamponi. Queste persone vivono una situazione di incertezza, che oltre a non permettere loro di lavorare, è anche fortemente preoccupante”.

Red.
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È il 21esimo anno che si celebra, oggi, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. 
Una occasione non solo per conoscere i dati registrati dai centri antiviolenza della provincia nell'ultimo anno, ma anche per guardare al fenomeno da un altro punto di vista: quello degli uomini maltrattanti che sono seguiti nelle Marche dalla criminologa Antonella Ciccarelli, all'interno del progetto VOCE (acronimo ci Violenza, Offesa, Cura, Emancipazione).

"Abbiamo cominciato a lavorare con la violenza di genere da più di cinque anni - dice Elisa Giusti, responsabile del CAV di Macerata e socia della cooperativa Il Faro, intervistata da Carla Campetella - . Quest'anno però è una situazione molto particolare: ci sono sempre molti casi, ma il Covid ha portato un aumento considerevole delle chiamate sia al 1522 che ai centri antiviolenza territoriali. Noi come centro 'Sos donna' abbiamo avuto fino ad oggi 151 contatti. 116 sono state le prese in carico, quindi donne che dopo un primo contatto telefonico hanno chiesto accoglienza, consulenza legale o accompagnamento presso altri servizi. Nel lockdown c'è stato un freno rispetto all'accoglienza che abbiamo risolto attraverso le videochiamate e in questo periodo stanno ricominciando le richieste delle vidochiamate. La maggior parte delle donne che chiamano - dice - ha una età media dai 30 a i 50 anni, per la maggior parte sono italiane e con una occupazione, spesso precaria".

Ma a ribadire quanto sia importante cambiare la società per arginare il problema è Anna Ciccarelli: "Coordino questo progetto rivolto agli uomini maltrattanti all'interno la Cooperativa Polo 9 di Ancona  -dice - ed emergono storie e spaccati che ci ricordano con forza che il lavoro di prevenzione e contrasto alla violenza deve tenere conto di quelli che sono gli stereotipi rispetto alla cultura tra uomo e donna. La violenza che noi vediamo nei rotocalchi è la coda della violenza, solo perchè assistiamo al femminicidio o a episodi molto forti, ma la violenza comincia molto prima. Proprio per questo dovremmo, come società, essere attenti al linguaggio, alla comunicazione a tutte quelle forme che non fanno altro che dare il passo alla violenza nella relazione di coppia.
Questo lo osserviamo anche negli incontri di gruppo, che ormai da qualche mese faciamo online, con gli uomini che accedono al nostro progetto. Accedono volontariamente, magari spinti da un giudice che prescrive loro un programma, o da un servizio sociale che ha sospeso gli incontri con i figli. Quando arrivano lo fanno con una posizione che risente una ingiustizia e noi lavoriamo sul senso di responsabilità dei loro gesti. Cosa eventualmente potevano cambiare nella relazione o nel rapporto. E' un lavoro certosino perchè partiamo dalla cultura che vede l'uomo rispondere ad una provocazione. Credo che su questo la società debba costruire una attenzione sociale e far valere le leggi che ci sono per insistere di più, altrimenti questo rischio non riesce a scomparire da solo".
 
Ci vorranno anni, dunque, per vedere i risultati ottenuti al termine del percorso, ma intanto, l'esortazione della criminologa è quella di lavorare su tutta la società: "C'è ancora da fare un lavoro enorme. Non ci dimentichiamo che noi veniamo da una condizione culturale che fino al 1963 vedeva le donne non poter accedere alla Magistratura. Veniamo da una cultura che fino al 1981 riconosceva il diritto d'onore e fino al 1996 la violenza sessuale era definita una violenza contro la morale e l'ordine pubblico, non sulla persona. Negli anni le leggi hanno permesso una cultura rispetto ad un'altra. Se tutti insieme non facciamo uno sforzo per trasformare gli insegnamenti, il linguaggio, le immagini che compaiono sui testi scolastici, sarà molto dura. La battaglia non può essere - conclude -  solo dalla parte di chi soccorre la donna vittima o l'uomo maltrattante. L'impegno ci deve vedere tutti coinvolti".

GS
CC


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Le caserme di Macerata e Tolentino si tingono di arancio nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Un progetto portato avanti dal Soroptimist di Macerata, sulla scia dell'associazione nazionale, come spiega la presidente Maria Leonori: "Abbiamo aderito, come ogni anno, alla campagna 'Orange the world' promossa a livello mondiale. Quest'anno c'è stato un accordo con l'Arma dei carabinieri per illuminare le caserme in cui c'è la stanza dedicata all'audizione delle donne vittime di violenza.
Si tratta di un progetto nazionale - prosegue - e a livello locale ogni club ha cercato di realizzare questa idea. Noi, in provincia di Macerata, abbiamo fatto due stanze: una a Macerata e l'altra a Tolentino ed è per questo motivo che le rispettive caserme si tingeranno di arancio. So che c'è in corso - conclude - una trattativa tra Soroptimist e Ministero degli Interni per realizzare lo stesso progetto nelle Questure. Questa sera, invece, si illuminerà di arancio anche lo Sferisterio di Macerata grazie alla collaborazione del Comune".

Il Soroptimist International è un’associazione mondiale di donne di elevata qualificazione professionale. Le socie rappresentano categorie professionali diverse, favorendo così il dibattito interno e un’ampia e diversificata circolazione d’idee che permette la creazione di progetti e service efficaci.

Per l'occasione, l'illuminazione delle due caserme è stata affidata a T.E.C. di Luca Pecalani.

GS
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Incidente questa mattina, poco dopo le dieci, lungo la superstrada 77 Valdichienti all'altezza del Castello della Rancia a Tolentino.
Lo scontro è avvenuto, per cause in corso di accertamento, tra due auto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Tolentino, in collaborazione con i colleghi della Centrale di Macerata per estrarre una persona dall'abitacolo. In aiuto anche i sanitari del 118 che hanno trasportato il ferito all'ospedale di Macerata.
Per i rilievi e la gestione del traffico le forze dell'ordine.

(Servizio aggiornato. Sotto le foto)

rin

rinn
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Covid Hospital a Camerino: domani l’incontro tra i sindaci e il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, un meeting che farà luce sugli sviluppi della gestione pandemica nelle Marche e che potrebbe coinvolgere alcuni reparti del nosocomio camerte. Una discussione che tiene banco, con alcuni pazienti Covid che potrebbero essere trasferiti nella corsia di ortopedia dell’Ospedale Santa Maria della Pietà.

Già oggi le prime schermaglie sul tema tra il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, e l’ex primo cittadino camerte e ora vicepresidente del Consiglio Regionale, Gianluca Pasqui. Sborgia ha affermato di avere garanzie sul fatto che nulla si sarebbe mosso prima della riunione di domani, ma ha recriminato sul fatto che le garanzie fossero assolute, non legate alle contingenze, come detto da "autorevoli rappresentanti regionali". Non si tratterebbe di campanilismo, secondo Sborgia, ma del rispetto del piano pandemico, della situazione post-sisma dell’alto maceratese, e logistiche.

Proprio l’accusa di campanilismo è quella che viene rivolta al sindaco camerte da Gianluca Pasqui, che sottolinea come l’eventuale conversione sarebbe una decisione legata all’assenza di strade alternative. In una nota si legge come Pasqui inviti le amministrazioni locali a evitare campanilismi, appunto, piuttosto favorendo uno spirito di unità di intenti: "C'è chi ancora trova il tempo e il modo per alimentare polemiche sterili e rancori personali con articoli di stampa nei quali si cercano ipotetici colpevoli e si individuano altrettanto ipotetici salvatori della patria. Mi è sembrato di capire, parlando con tanti sindaci dell'entroterra maceratese, che tutti abbiano condiviso il principio per il quale quella per l'ospedale di Camerino e per la salute dei cittadini non può essere una battaglia partitica o ideologica. Su questo dovremmo lavorare. Insieme".

Al vicepresidente dell’Assise regionale ha fatto eco il sindaco di Fiuminata, Vincenzo Felicioli: "Non sta sicuramente a me stabilire il piano pandemico, ma penso che oggi le esigenze siano chiare. Il Covid, come la Spagnola, come la peste, sarà sconfitto, presto sarà fortunatamente un ricordo. Per questo motivo evitiamo queste schermaglie: domani al Presidente Acquaroli chiederò non di modificare il piano pandemico, quanto di parlare di sanità in generale, di futuro, per fare in modo che il problema della sanità, esistente a prescindere dalla pandemia, venga risolto in maniera congrua alle esigenze della cittadinanza delle zone montuose. I rappresentanti di queste zone ci sono e hanno la possibilità di far sentire la loro voce, lo facciano".

Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro, parla di un problema di fondamentale importanza. Preservare i servizi ordinari, già parzialmente compromessi dall'emergenza, è vitale: "Sul tema c'è forte preoccupazione per i servizi ordinari che l'ospedale dovrebbe garantire a un territorio già vessato da altre emergenze ben note. La sanità è di tutti e comunque dobbiamo essere a disposizione. Credo si debba essere in grado di garantire i servizi essenziali e ordinari, visto che gli ospedali di Camerino e San Severino servono un vasto territorio, quello dell'alto maceratese. Depotenziare queste strutture sarebbe un grave errore, non solo allo stato attuale delle cose, ma anche in tempo di 'pace'".

Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, come Felicioli, guarda anche al futuro: "Un sacrificio che avremmo evitato, siamo messi a dura prova dalla pandemia. Per questo chiediamo che ci sia un riconoscimento per i sacrifici dei cittadini del territorio, che già soffrono per il sisma. Evidentemente non possiamo tirarci indietro: in quei letti di ospedale potremmo vedere i nostri cari. Garantiamo i servizi essenziali comunque, il pronto soccorso, i servizi di analisi. Si resti vicini ai cittadini: questa deve essere un'occasione per guardare avanti. Domani dovremo avere un ospedale efficiente, per personale e per strutture. Impariamo a investire nel nostro futuro, l'ospedale di Camerino sia già da subito un baricentro dei servizi che salveranno le nostre vite".

Domani l’incontro, dal quale dovrebbe emergere una visione più chiara su come la pandemia verrà affrontata nel maceratese e su quale, in questo quadro emergenziale, potrà essere il ruolo dell’ospedale di Camerino.

l.c.



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Il consiglio regionale delle Marche ha accolto la proposta del consigliere del Movimento 5 Stelle Simona Lupini per riconoscere un contributo a fondo perduto ai titolari delle piccole e medie imprese per le sanificazioni anti Covid.

Nelle scorse settimane, ho parlato con tanti imprenditori del nostro territorio, che hanno scelto di investire in tamponi ai dipendenti e sanificazione dei locali – le parole di Simona Lupini - Si tratta di interventi costosi: per questo, abbiamo presentato una mozione in Consiglio per chiedere di prevedere nel prossimo Bilancio ristori dedicati a queste misure di prevenzione.”

La proposta è stata accolta con favore dalla Giunta regionale: il vice presidente e assessore alle attività produttive Mirco Carloni si è impegnato ad inserire tamponi e misure di sanificazione tra le spese agevolabili nei prossimi contributi a fondo perduto previsti dalla Regione a sostegno delle imprese.

“Ringrazio l’assessore Carloni per la sensibilità dimostrata sul tema:- conclude la consigliera regionale pentastellata - queste misure sono la nostra prima arma di difesa contro il Covid-19 nei luoghi pubblici e di lavoro, e abbiamo il dovere di sostenere le imprese virtuose che lavorano per per proteggere dal coronavirus i loro lavoratori e i loro clienti. Salute ed economia non sono e non devono essere contrapposte: continueremo a lavorare per tutelarle entrambe.”

f.u.
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Martedì, 24 Novembre 2020 17:27

Bambini e mascherine a scuola, quali i rischi?

Bambini e mascherine: un tema delicato che preoccupa i genitori. Molte ore con la mascherina sul viso sono un pericolo per la salute dei più giovani? Il Garante Andrea Nobili parla di equilibrio: attenzione massima per il contenimento del contagio, ma un occhio di riguardo per i minori. Per questo è fondamentale il parere tecnico degli specialisti del settore. Molte le perplessità sul tema espresse dai genitori e giunte sul tavolo del Garante, che ha parlato della questione ai microfoni di Radio C1 inBlu: “Segnalazioni dei genitori che esprimono preoccupazioni molto vive: per un bambino che magari è a scuola a tempo pieno sono molte le ore con la mascherina indosso. Questo crea senz’altro ansie nei genitori, e magari anche nei bambini stessi: ricordiamoci che la tutela della salute deve essere sul piano fisico, ma anche su quello psicologico. Abbiamo sottoposto il tema all’associazione di Pediatria e all’Ordine dei Medici di Ancona. Cerchiamo di capire quali potrebbero essere le ripercussioni nella salute dei bambini, senza alcun tipo di opinione o posizione preconcetta, piuttosto tentando di tutelare sia la salute della collettività, sia i diritti dei più giovani”.

Red.
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La festività del Natale si avvicina e anche a Pieve Torina si accendo le luminarie per dare al paese il senso della festa. Sarà un'accensione del tutto particolare, che avverrà quasi in mondovisione, visto che l'interruttore sarà virtualmente messo nella posizione ON dagli Stati Uniti.

"Il prossimo lunedì 30 - chiarisce il sindaco Alessandro Gentilucci - accenderemo le luci in diretta televisiva con un'emittente statunitense. Si tratta dei nostri amici italiani che vivono negli States e che ci hanno sostenuti durante il periodo del terremoto. Così, in segno di amicizia e di rispetto per quanto hanno fatto per noi, accenderemo insieme a loro le luci della nostra piccola comunità. Virtualmente i nostri amici americani gireranno l'interruttore e Pieve Torina avrà questo palcoscenico illuminato su una piattaforma mondiale".

f.u.



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Commercio online a Tolentino. L’amministrazione ha varato una nuova sezione del sito ViviTolentino, dedicata all’e-commerce. Una vera e propria vetrina virtuale, all’interno della quale i commercianti potranno far conoscere a un pubblico più vasto la loro offerta. Cataloghi virtuali, promozioni, offerte, in modo da poter sostenere i commercianti, vessati dalle restrizioni.

L’amministrazione si fa carico, inoltre, dei costi del progetto nel primo anno, rendendolo dunque gratuito. La vicesindaca Silvia Luconi ha spiegato l’idea: ”Il progetto era nato lo scorso anno, ma le esigenze erano diverse. Ora lo scenario, complice e causa primaria il Coronavirus, impone soluzioni e strategie alternative. Molti sindaci invitano a comprare prodotti locali, noi ci siamo mossi per far sì che effettivamente questo avvenga. Il sito è ora attivo,e a breve, quando l’app sarà ultimata, sarà possibile acquistare dai negozi della nostra cittadina esattamente come ora lo facciamo su Amazon. È un grande passo avanti”.

Silvia Luconi prosegue: “Grazie al lavoro avviato in tempi non sospetti da Fabio Carucci, dalla BBC e dalla Pro Loco, ora siamo riusciti a essere velocissimi nella realizzazione del sito. È molto positivo che questo progetto abbia saputo unire gli intenti di tutto il Consiglio Comunale. Le iscrizioni sono iniziate ieri e da oggi parte la campagna pubblicitaria. Ci teniamo a sottolineare la gratuità dell’iscrizione: visto che il calendario natalizio difficilmente saprà essere redditizio per i commercianti come negli anni passati, questo è un modo per sostenere le nostre imprese, un modo diverso di riallocare le spese che avevamo in programma, sperando che possa essere di aiuto. È un progetto per tutto il commercio tolentinate, non soltanto per gli esercenti del centro”.

La vicesindaca conclude: “Abbiamo deciso di chiamare la campagna ‘Un milione per Tolentino’: basterà che ogni singolo abitante faccia un piccolo acquisto tramite il sito e in pochissimo tempo raggiungeremmo un volume di affari di un milione di euro. A volte basta poco per far funzionare un’idea”.

Red.
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Radioc1inblu

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62032 Camerino (MC)

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