Notizie di spettacolo nelle Marche
Sabato, 14 Novembre 2020 11:28

Truffe assicurative, denunciato un 59enne

Truffe assicurative, denunciato un 59enne residente in provincia.
Si è conclusa così una operazione portata avanti dagli agenti della Polizia Locale di Macerata in collaborazione con gli uffici della Procura della Repubblica di Macerata.

Tutto è cominciato durante il lockdown quando, durante un controllo di routine, è stato contestato a un automobilista di non avere un’assicurazione valida. Alla risposta dell’uomo di aver pagato la quietanza, e anzi di aver sottoscritto con lo stesso ufficio anche l’assicurazione dell’auto della moglie e quella sulla casa, la Polizia locale di Macerata ha avviato le indagini, scoprendo che, in seguito ai pagamenti, non erano mai stati consegnati i relativi documenti, ma l’automobilista in mano aveva soltanto i preventivi.

Approfondendo le indagini è stato scoperto che erano state raggirate altre nove persone.

Per il titolare dell'agenzia assicurativa, con precedenti dello stesso tipo, il giudice per le indagini preliminari sta valutando se sussistano i presupposti per il rinvio a giudizio.

GS

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  Il sindaco Sandro Parcaroli ha ricevuto in municipio il dott. Carlo Di Falco, nuovo direttore medico del Presidio Ospedaliero Unico di Macerata, Civitanova Marche, Camerino e San Severino, accompagnato dal dott. Giordano Ripa, consigliere delegato funzionale del sindaco alla Sanità.

  Un incontro, com’è stato sottolineato, non solo ispirato alle buone pratiche di relazioni istituzionali, ma voluto e concretizzato per avviare un rapporto diretto di collaborazione tra l’ente locale e la gestione sanitaria del territorio, per condividere insieme percorsi e perseguire finalità di comune interesse a servizio della salute dei cittadini.

  Dopo il benvenuto e una breve presentazione della realtà territoriale maceratese da parte del sindaco Sandro Parcaroli, sono stati affrontati i due temi più scottanti del momento in ambito sanitario: l’emergenza Covid e il futuro ospedale a Macerata.

  Parcaroli ha sottolineato “la ferma volontà e l’urgenza di giungere alla realizzazione del nuovo ospedale di Macerata, in grado di dare risposte efficienti ai bisogni dei cittadini e di superare la situazione logistica e strutturale dell’attuale nosocomio che, sia pure in presenza di alte professionalità, soffre di una situazione di vetustà che va superata al più presto.”

  Il dott. Di Falco - autore di molte pubblicazioni scientifiche nel campo dell’igiene e organizzazione ospedaliera e con una lunga esperienza in ambito universitario e di gestione di ospedali sia pubblici che privati - ha dato la disponibilità a mettere a disposizione la sua esperienza in questo settore, avendo seguito l’avvio del Centro di Alta specializzazione nelle Malattie Oncologiche e Cardiovascolari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Campobasso (diramazione del Policlinico “A. Gemelli” di Roma) che ha diretto per 14 anni.

  Fin dal suo arrivo a Macerata, il neo direttore è stato impegnato nell’apertura del Covid-Hospital di Civitanova Marche, dove attualmente sono attivi tre moduli di degenza in terapia intensiva e semintensiva, oltre che nella riapertura della palazzina ex Malattie infettive di Macerata.

  Sul fronte Covid, il dott. Ripa ha illustrato il suo impegno, a seguito dell’incarico ricevuto dal sindaco, per creare un filo diretto tra l’Amministrazione comunale, la struttura sanitaria e ospedaliera maceratese, la dirigenza dell’Asur Marche e gli organi politici istituzionali regionali. Sta seguendo costantemente l’andamento dei contagi a Macerata, dei quali il Comune dà conto alla città attraverso il sito istituzionale in cui sono pubblicati i dati relativi sia ai nuovi contagi che all’isolamento fiduciario e alla quarantena.

  Inoltre nell’incontro con il dott. Di Falco è stata affrontata l’attuale situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata che risulta negli ultimi giorni particolarmente difficile per la costante e numerosa affluenza di malati covid con bisogno di ricovero che vengono diretti sia al Covid Center di Civitanova (42 posti letto in terapia intensiva e semintensiva) sia alla palazzina ex Malattie infettive di Macerata (43 posti letto per chi non ha bisogno di terapia intensiva e semintensiva).(ap)
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C’è soddisfazione tra baristi e ristoratori marchigiani per la prontezza con cui il credito previsto dal Decreto Ristoro bis è stato messo a disposizione. È la stessa associazione Baristi e Ristoratori Uniti delle Marche, all’indomani dell’erogazione, a farlo sapere con le parole di Luca Falaschini: “Crediamo sia giusto dare atto al Governo dello sforzo che sta mettendo in campo per il sostegno delle nostre imprese. Allo stesso tempo riteniamo che debba essere impiantato un sistema organico di aiuti programmato e attuato per i prossimi mesi, dato l’evidente persistere dell’emergenza sanitaria ed economica”.

“Ci auguriamo che lo scambio tra Governo centrale ed Enti locali continui – prosegue Falaschini ai microfoni di Radio C1 inBlu –, lo stesso che ha permesso alla Regione Marche di rimanere in zona gialla fino ad ora e alla maggior parte delle nostre attività di lavorare, seppur a bassissimo fatturato: è fondamentale continuare a restare aperti. Dal prossimo anno, poi, con le disponibilità europee in arrivo dal Recovery Fund, da rappresentanti della nostra categoria e come protagonisti della società civile, chiediamo di aver voce sull’uso e la destinazione di quei fondi”.

Ci appelliamo dunque al presidente Francesco Acquaroli ed al vicepresidente Mirco Carloni – conclude Falaschini –, affinché si rendano portavoce delle nostre istanze al tavolo del Governo in un’ottica di stretta collaborazione tra istituzioni, imprenditoria e parti sociali”.

Red.
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L’Università di Camerino tiene alta la guardia sul tema Coronavirus e continua ad affrontare la pandemia con estrema attenzione. In questi giorni è stata avviata la campagna di screening sierologico per i dipendenti Unicam, un’iniziativa in collaborazione con la start-up dell’Università camerte Telepharmatec.

Il servizio di screening è rivolto al personale docente e tecnico-amministrativo dipendente, ai dottorandi di ricerca, borsisti e assegnisti. Coordinato dal responsabile del Covid-team di Unicam Francesco Amenta, medico chirurgo e Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, vuole essere un contributo dell’Ateneo al contenimento ed al contrasto dell’attuale pandemia.

Per favorire l’adesione alla campagna di screening, i test saranno realizzati nelle sedi di Camerino, Matelica, San Benedetto del TrontoAscoli Piceno, così da evitare spostamenti degli interessati e, in relazione alla partecipazione nonché all’andamento della pandemia, potrà essere svolto periodicamente per categorie particolarmente esposte e verrà comunque ripetuto per tutti, al ritorno dalle vacanze natalizie e pasquali.

Il Rettore Claudio Pettinari ha commentato: “L’Ateneo vuole assicurare la massima sicurezza per tutto il personale che lavora ed opera in Unicam, e di conseguenza anche quella di tutti i nostri studenti. Stiamo già riscontrando una elevata adesione allo screening. I luoghi di lavoro sono stati fin da subito, al rientro dal lockdown di marzo, adeguati alle esigenze di distanziamento e ad ogni dipendente viene consegnata periodicamente una fornitura di dispositivi di protezione individuale e di sicurezza. Ci tengo a sottolineare poi che qualora un dipendente risultasse positivo al test rapido, il protocollo di Ateneo prevede l’immediata effettuazione del tampone molecolare. Ringrazio il professore Amenta per il grande lavoro che sta svolgendo come responsabile del Covid Team di Unicam e per la tempestività con cui sta predisponendo tutte le azioni necessarie di prevenzione”.

Red.
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Un altro lutto a Sarnano si aggiunge a quello che ha colpito il paese in questi giorni per via della scomparsa del 46enne Gianluca Vecchiotti.
Questa volta a gettare i concittadini nello sconforto è la perdita di Pierluigi Fantegrossi.
L'uomo, di 60 anni, lunedì mattina aveva accusato un malore e, soccorso immediatamente, era stato trasportato dai sanitari del 118 all'ospedale di Macerata, dove si trovava ricoverato.
Le sue condizioni cliniche erano da subito sembrate serie, ma il paese si era aggrappato alla speranza, condivisa con la famiglia del 60enne, che si potesse salvare.
Questa notte, invece, Fantegrossi non ce l'ha fatta.
Storico componente della Racchia di Sarnano, Fantegrossi lavorava in Asur, ad Amandola. 
Il 60enne lascia la mamma Francesca, la moglie Laura ed il figlio Fabio.  
La salma è stata trasferita all'obitorio di Sarnano e i funerali saranno celebrati domani alle 14.30 nella chiesa di S. Agostino.

GS


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Pierluigi Fantegrossi al centro in una delle numerose uscite con La Racchia



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Giovedì, 12 Novembre 2020 17:54

Vola con l'auto e si ribalta in superstrada

Un incidente stradale, tanto spettacolare quanto, per fortuna, senza gravi conseguenze si è verificato lungo la superstrada 77 Valdichienti all’altezza dell’uscita Tolentino sud. Per cause in corso di accertamento, probabilmente un attimo di distrazione da parte della donna che era alla guida, la vettura nell’affrontare la rampa di uscita ha colpito il cordolo che, facendo leva, ha fatto letteralmente volare l’auto che si è capovolta. Illesa, come detto, la conducente per la quale non si sono rese necessarie particolari cure, mentre sul posto la squadra dei vigili del fuoco ha provveduto alla messa in sicurezza dell’auto, poi recuperata con il carro attrezzi, per evitare maggiori complicazioni.

f.u.
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Sarà avviato un nuovo progetto per le qualità e la sicurezza dell'acqua in distribuzione e della rete idrica di Camerino. L’Amministrazione comunale si è fatta promotrice di un progetto di collaborazione tra UNICAM e ASSM per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano cui parte integrante e sostanziale è la valutazione impatti odorigeni sull’acqua in distribuzione.

Sulla base delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al centro delle politiche comunitarie e di molte proposte di legge, negli anni, la Comunità Europea ha affrontato il tema dell’accesso all’acqua potabile sicura promulgando una serie di direttive e stabilisce gli standard di qualità per i parametri chimici e microbiologici.

“Consapevoli della necessità di migliorare il processo di gestione dell’acqua potabile, come amministrazione abbiamo cercato sin da subito di coinvolgere la nostra Università - spiega l’assessore all’ambiente Marco Fanelli – e di favorire la collaborazione con l’ASSM che è il gestore del servizio idrico integrato del comune di Camerino. Devo ringraziare il Magnifico Rettore Claudio Pettinari per la disponibilità dimostrata già al primo incontro, la referente del progetto Stefania Scuri nonchè l’amministratore Delegato dell’ASSM Graziano Natali che ha accettato di buon grado il fatto di poter partecipare ad un piano ambizioso. È una bella soddisfazione la formalizzazione della collaborazione per un progetto di ricerca sul quale abbiamo iniziato a lavorare diversi mesi fa e che non solo prevede una serie di valutazioni per minimizzare l’impatto odorigeno delle procedure di disinfezione, ma anche la valutazione e la gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo secondo il modello WPS definito, per l’Italia, “Piano di Sicurezza dell’Acqua” (PSA), in base alle più recenti linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità”.

Un progetto all'avanguardia che guarda al benessere della comunità, anche secondo il Rettore Unicam Claudio Pettinari: “Da tempo sostengo che non basta accedere all’acqua, ma deve essere un diritto. Dobbiamo garantirlo e il benessere di una comunità dipende anche dalla qualità dell’acqua stessa. Per questo ci muoveremo in tre fasi: attraverso il monitoraggio delle strutture deputate a distribuire l’acqua; monitorando la qualità dell’acqua stessa e trovando le soluzioni per renderla più gradevole”.Le acque destinate al consumo devono rispondere a requisiti minimi di salubrità e di qualità fisica, chimica e microbiologica nel punto in cui le acque sono disponibili al consumatore. Per garantire questi requisiti è necessario porre in essere una serie di misure che riguardano prima di tutto la salvaguardia degli acquiferi, trattamenti efficaci e sicuri volti a ridurre l’esposizione della popolazione ai potenziali rischi associati alla qualità dell’acqua in origine e alla distribuzione, garantendo il mantenimento di una qualità igienica degli impianti di distribuzione fino al rubinetto di utilizzo dell’utente.
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Un accordo di collaborazione per il miglioramento dell'impiantistica sportiva tolentinate è stato firmato dai presidenti dell'U.S. Sportiva, Marco Romagnoli, e dell'Asd Cantine Riunite Csi, Marco Salvatori, accordo relativo all'area polifunzionale coperta esistente allo Sticchi.
Un'area con struttura in legno e rivestimento impermeabile rimovibile che, a causa del tempo e del lungo uso, è oggi in condizioni non buone e dovrebbe essere sottoposta a manutenzione straordinaria, a miglioramento e a generale riqualificazione. 

L’ASD Cantine Riunite CSI ha espresso l’intenzione di realizzare, con risorse proprie e altre eventualmente provenienti da diverse fonti di finanziamento (come ad esempio il progetto del Dipartimento per lo Sport denominato “Sport e Periferie”) gli interventi necessari. Il Comune di Tolentino, proprietario dell’impianto, essendo interessato alla possibilità che ASD Cantine Riunite CSI possa accedere ai fondi dell’iniziativa sopra indicata, ha autorizzato, il concessionario U.S. Tolentino 1919 a concedere in uso ad ASD Cantine Riunite CSI l’impianto sportivo polifunzionale coperto compreso nell’area “F. Ciommei”. Da qui la firma dell'accordo tra i due presidenti  che contempla, tra l’altro,che nel caso in cui il progetto di riqualificazione preveda la realizzazione di pertinenze e servizi ulteriori rispetto a quelli attualmente presenti, essi debbano essere comunque ubicati all’interno dell'area del centro sportivo “F. Ciommei”. Così l' U.S. Tolentino concede agli utenti della struttura polisportiva coperta l’uso degli ambienti di servizio comuni (come ad esempio gli spogliatoi) a tutto il complesso sportivo, fino all'eventuale realizzazione di strutture espressamente destinate.

"Come amministrazione - sottolinea l’Assessore allo Sport Fausto Pezzanesi – siamo molto soddisfatti di questo accordo che vede collaborare due importanti realtà sportive della nostra città e che consentirà di migliorare l’impiantistica sportiva e quindi l’offerta di corsi rivolti a bambini e giovani, con l’intento di promozionare varie discipline sportive.

f.u.
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Giovedì, 12 Novembre 2020 14:42

Chiesanuova piange Giuseppe Rubini

Lutto a Chiesanuova e anche nel mondo del calcio. Si è spento nella serata di mercoledì 11 all’età di 76 anni ad Orvieto, dove viveva, Giuseppe Rubini, per 4 anni, dal 1986 al 1990, presidente del Chiesanuova calcio. Giuseppe Rubini era noto nel settore della maglieria avendo aperto negli anni ’70 del secolo scorso un maglificio che dava opportunità di lavoro a molti giovani della zona. Successivamente aveva ampliato la sua attività aprendo punti vendita anche a Caccamo di Serrapetrona, Portorecanati e Macerata. Dopo la pensione aveva continuato ad essere presente, insieme alla moglie Rossella, nell’attività dei figli Simone e Michele. Un altro pezzo di storia della frazione di Treia che, dunque, se ne va lasciando una scia di ricordi positivi.

f.u.
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“In questo momento non abbiamo intenzione di chiudere il nostro centro storico, né i percorsi delle nostre montagne”. Sono le parole di Luca Piergentili, sindaco di Sarnano, che, in ragione della situazione Covid che nel suo comune va migliorando, non intende vietare ai turisti le visite alla sua cittadina. I dati sui contagiati nel sarnanese fanno ben sperare il sindaco, che si dice fiducioso: ”Sicuramente la situazione sta migliorando. Come molti sanno, abbiamo avuto un focolaio iniziale che aveva portato a circa 50 i positivi nel comune. Gli ultimi aggiornamenti di oggi fanno registrare un sensibile miglioramento: da quei 50 siamo passati ai 22 attuali, mentre oggi segnalo anche 4 guarigioni con sole 8 persone in quarantena. Per questi motivi devo ringraziare la popolazione sarnanese, che sta portando avanti questa battaglia in maniera esemplare”.

Piergentili torna poi sulla questione “chiusure”: sull’argomento non intende seguire la linea di altri sindaci dell’alto maceratese. “Noi non possiamo e non vogliamo in questo momento chiudere nei fine settimana il nostro centro storico – prosegue il primo cittadino di Sarnano –, né tantomeno i nostri percorsi turistici come successo in altri comuni: riteniamo che la Via delle Cascate Perdute e più in generale il nostro comune siano perfettamente in grado di garantire le condizioni di sicurezza imposte dalla normativa. A scanso di equivoci e in maniera preventiva stiamo pensando di attrezzare i nostri percorsi con del personale che faccia in modo che le norme anti contagio vengano rispettate in maniera più pressante”.

Red.
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