Notizie di spettacolo nelle Marche
Dare visibilità ai commercianti in difficoltà a causa delle restrizioni: è nata con questo obiettivo la vetrina digitale per il commercio, allestita dal comune di Macerata nel sottopasso tra via Garibaldi e corso Cavour. Oltre a dare una spinta alle attività commerciali della città, la vetrina riqualifica il sottopasso e il percorso pedonale che porta al centro storico.

Le vetrine presenti, ventiquattro in tutto, sono state concesse gratuitamente a quarantuno attività del territorio per tre mesi. Chi non ha trovato spazio “fisico” a causa delle moltissime richieste arrivate all’amministrazione, avrà visibilità proprio grazie alla vetrina digitale: loghi e foto del aziende sono infatti in un video che viene riprodotto in uno schermo presente in una delle vetrine.

L’assessore ai lavori pubblici, Andrea Marchiori, ha parlato dell’iniziativa: “Siamo contenti che commercianti ed artigiani abbiano apprezzato questa iniziativa e li ringraziamo sia per aver contribuito a dar luce e colore al sottopasso, ma soprattutto per l’entusiasmo con il quale affrontano questo periodo di grande difficoltà. Stiamo già lavorando ad un nuovo avviso per quando terminerà la concessione gratuita: le vetrine continueranno così a essere occupate. Potremmo applicare un costo ridotto e destinare i proventi alla cura e manutenzione del sottopasso”.

Nella vetrina digitale trovano spazio anche due piccoli manufatti di Alessandro Massei e di Mauro Spaccesi: Il primo rappresenta Porta Convitto. Massei, partendo dal disegno di un bozzetto, realizza a mano ogni mattoncino con cui poi compone la struttura. Lo stemma del Comune di Macerata scolpito su una tegola romana è invece raffigurato nell’opera di Marco Spaccesi, specializzato nella scultura di mattoni antichi.

Red.
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Intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata nella tarda mattinata a Corridonia in contrada Antico per un mezzo pesante finito fuori della sede stradale.

L'autocisterna, che trasportava olio alimentare, a causa di un'errata manovra dell'autista è finita con le ruote del semirimorchio fuori della carreggiata e si è reso così necessario l'intervento dei pompieri che, con il supporto di un'autogru, hanno provveduto a sollevare la parte posteriore del mezzo pesante riposizionandolo sulla sede stradale.

Nessuna persona è rimasta coinvolta nell'incidente e anche il traffico sull'arteria è continuato a scorrere in modo regolare.

f.u.
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Venerdì, 11 Dicembre 2020 17:59

Macerata: screening anti-Covid di massa

Screening di massa a Macerata: partite da qualche giorno le operazioni per predisporre il servizio di prevenzione contro il contagio da Coronavirus: il test rapido antigenico è destinato a tutta la popolazione residente su base volontaria. Lo hanno fatto sapere il sindaco Sandro Parcaroli e il consigliere delegato alla sanità Giordano Ripa.

Il sopralluogo nei locali del centro fiere di Villa Potenza ha dato esiti positivi: in mattinata i dirigenti del Comune di Macerata e i rappresentati delegati dell’Asur Marche – Area Vasta 3 si sono incontrati sul posto per pianificare le procedure necessarie. Inoltre, sempre oggi,si è tenuta una video conferenza con il Sindaci dell’Area Vasta 3 alla presenza dell’assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini e della direttrice dell’Asur Marche Nadia Storti per definire le modalità operative per lo screening di massa nei comuni dell’Area Vasta 3.

A livello logistico sembrerebbe che l’area scelta possa prestarsi perfettamente alle esigenze di sicurezza e ad accogliere un ampio numero di persone senza il rischio di assembramenti. A questo proposito proseguono i contatti tra Comune e Asur per avere un numero adeguato di postazioni al fine di testare il maggior numero di persone.

Il periodo in cui ci si potrà sottoporre al test è dal 18 al 23 dicembre con orario continuato dalle ore 8 alle ore 20, festivi e prefestivi inclusi.

Red.
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Occupano quasi un terzo della superficie regionale e sono la culla di ambiente e biodiversità. Proprio in queste zone nasce la maggior parte delle eccellenze dell’agroalimentare capace generare un’economia sostenibile e duratura. Stiamo parlando dell’area montana marchigiana che, non a caso, ospita un agriturismo su cinque tra valli, cime, panorami mozzafiato e borghi incantevoli.
Lo rende noto Coldiretti Marche in occasione della Giornata internazionale della Montagna, istituita dalle Nazioni Unite e celebrata l’11 dicembre, per evidenziare l’importanza di questi territori per la salute del pianeta e il benessere delle persone. Aree delicate, quasi 3mila chilometri quadrati nella nostra regione, spesso a rischio abbandono ma presidiate da oltre 200 aziende agricole che hanno puntato sull’agriturismo. Un settore che nell’intera regione offre quasi 13mila posti letto, circa 600 piazzole di sosta e oltre 18mila posti tavola e una gamma di attività all’aperto (come equitazione, escursioni, trekking, mountain bike, eccetera). Attività fortemente penalizzate dall’emergenza sanitaria e per le quali Coldiretti si è battuta per far ottenere misure compensative e altri strumenti per fronteggiare la situazione.

“Non ultimo il pressing per consentire gli spostamenti tra i Comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno – sottolinea la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni – visto che la chiusura dei Comuni in questi giorni rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti. Limitare gli spostamenti impedirebbe agli ospiti di raggiungere le strutture, situate per la maggior parte in piccoli comuni. Un vero paradosso se si considera che gli agriturismi, con un numero contenuto di posti letto e tavola e con ampi spazi all’aperto, sono i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.
foto spalla agriturismo
Dall’inizio della pandemia Coldiretti, a livello nazionale e regionale, ha sempre sollecitato le istituzioni su questo fronte. Dalle iniziali precisazioni sulla possibilità di alloggiare e far mangiare gli ospiti, alla successiva apertura su asporto e consegne a domicilio, dall’esonero contributivo fino ai ristori economici.
Agli agriturismi, attraverso l’azione di Coldiretti, sono inoltre arrivate misure a sostegno della ristorazione da parte del Governo (come ad esempio i 600 milioni a fondo perduto per l'acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari previsti nel Dl Ristori 4) e da parte della Regione Marche che ha previsto bonus fino a massimo di 4mila euro per la perdita di fatturato (dalla Piattaforma 210) e un ulteriore fondo da 5 milioni
recuperato all'interno del Psr.
c.c.
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Prosegue l’impegno della delegazione Marche Nord dell’Ordine di Malta a sostegno della cittadinanza. Con la sua antica tradizione ospedaliera, l’ordine è da sempre attivo su più fronti, non solo attraverso importanti progetti in collaborazione con il sistema sanitario nazionale tramite il Cisom, ma anche direttamente sul territorio a più stretto contatto con la popolazione.

Proprio alla luce della difficile situazione di crisi sanitaria, i volontari della delegazione marchigiana saranno impegnati domani a fornire il proprio contributo con una Raccolta di Farmaci Straordinaria che coinvolgerà anche Tolentino.

"La delegazione - spiega il tolentinate Mauro Sclavi - , diretta dal marchese Francesco Costa, ha organizzato questo momento per un pensiero natalizio rivolto agli 'ultimi', agli 'invisibili' e a quelle esigenze che si pensa non esistano ed invece hanno un loro peso.
Su questa linea, molte città della regione Marche vedranno questa raccolta che coinvolge i cittadini nell'acquisto di farmaci che poi saranno destinati al proprio territorio di riferimento.
Per quanto riguarda Tolentino - dice Sclavi - i farmaci saranno poi donati ai bisognosi della città ed alla casa di riposo. Domani la cittadinanza tolentinate potrà quindi offrire il proprio supporto a tale iniziativa, nella farmacia Centrale Bonifazi, in Piazza della Libertà e alla Farmacia Marcelletti, in via Roma.
I farmaci richiesti nella raccolta non sono particolarmente costosi, ma non sono mutuabili: si tratta di integratori, creme per la gestione della pelle degli anziani, prodotti che sembrano banali, ma che gli anziani dovrebbero acquistare. Le farmacie tolentinati che partecipano alla raccolta hanno una caratteristica particolare - aggiunge Sclavi - : sono degli ottimi preparatori di queste sostanze e il tolentinate che vorrà potrà dare il proprio contributo al paniere che poi verrà donato.
Nelle farmacie - conclude il volontario - ci sarà del personale preparato a suggerire quali sono i prodotti maggiormente richiesti per la colletta".

GS


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Giovedì, 10 Dicembre 2020 18:00

Truffe agli anziani: attenzione allo smartphone

Aumenta il numero delle truffe a danno degli anziani: sempre più spesso il mezzo sembra essere lo smartphone. Lo ha denunciato Uil Pensionati Marche, sottolineando come la situazione legata al Covid, il lockdown prima e le restrizioni poi, hanno fatto sì che molti anziani abbiano preso possesso di telefoni collegati a internet senza, spesso, comprenderne a pieno possibilità e potenzialità. Così si sono moltiplicati tentativi di truffa legati alla richiesta di dati sensibili. Il modus operandi è spesso lo stesso: messaggi o mail in cui si chiede di aggiornare la propria posizione INPS o dati riguardanti i propri conti corrente. I truffatori si nascondono spesso dietro sigle di pregio o nomi di importanti istituti di credito, spesso soggetti con cui gli anziani intrattengono davvero rapporti. A tal proposito è bene ricordare come i propri dati sensibili non vengano mai richiesti da queste istituzioni via mail o messaggio.
“Purtroppo i truffatori oggi si servono del mezzo più utilizzato dalle loro vittime – avverte Marina Marozzi, Segretaria Generale UIL Pensionati Marche –. Molti anziani in questi mesi in cui sono stati costretti a rimanere chiusi in casa hanno potuto mantenere i contatti con le persone care solo attraverso il telefono. Per molti è stata l’occasione per acquistare apparecchiature che consentono anche la videochiamata. Ma se tutto questo non può che essere positivo e aver contribuito ad alleviare il senso di solitudine di molti anziani, nello stesso tempo ha scatenato le aspettative dei malintenzionati. Istituzioni e Banche non richiedono mai informazioni sensibili per email o per messaggio – conclude la Segretaria – ed è, quindi, assolutamente opportuno diffidare di questi messaggi tanto più quando maneggiamo apparecchiature di cui si conoscono soltanto le minime funzioni”.

Red.
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Beccati dai carabinieri liberi dal servizio mentre spacciavano eroina. È accaduto ieri pomeriggio Corridomnia Shopping Park dove due carabinieri erano impegnati negli acquisti di Natale quando hanno riconosciuto un giovane nigeriano domiciliato a Fermo, già segnalato in passato come presunto spacciatore di stupefacenti, seguito a breve distanza da un altro connazionale al quale dopo poco ha consegnato un piccolo involucro che prendeva dalla bocca.

Immediatamente i militari hanno chiesto l'intervento dei colleghi.

I militari hanno assistito alla cessione di singole dosi di droga a due ragazzi di Corridonia e di Petriolo i quali, fermati dopo l’acquisto mentre si stavano allontanando dal parco commerciale alla guida delle rispettive autovetture, consegnavano subito la dose di eroina appena acquistata dai due stranieri dichiarando di averla pagata 30 euro ciascuno.

I due spacciatori, bloccati dopo le veloci cessioni di sostanza stupefacente, sono stati trovati in possesso di altre 13 dosi di eroina che nascondevano in bocca e del ricavato della precedente attività di spaccio pari a 457 euro.

La successiva perquisizione domiciliare effettuata a Fermo ha poi consentito il recupero di altri 5 grammi circa di eroina già suddivisa in 9 dosi pronte per la vendita e di ulteriori 2.500 euro.

La droga e il denaro sono stati sequestrati mentre per i due giovani nigeriani il magistrato di turno alla Procura della Repubblica al Tribunale di Macerata ha disposto gli arresti domiciliari a Fermo in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

GS
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Mercoledì, 09 Dicembre 2020 17:52

Il Grinch a Ussita: rubati gli addobbi natalizi

A qualcuno forse il Natale non piace: oggi è il giorno dell’accensione delle luminarie a Ussita, come raccontato dalla sindaca Silvia Bernardini, ma non tutto è andato come si sperava. Sarà un Natale particolare quello che ci attende, con le restrizioni che costringono i cittadini a restare in comune durante le festività. Per questo a Ussita tutti avevano dato un contributo per abbellire la città in vista delle feste. In una delle aree Sae del paese, però, uno degli addobbi realizzati dai cittadini è sparito. A qualcuno l’idea non sembra essere andata a genio: “C’è qualcuno che pensava di fare il Grinch della situazione – ha affermato la sindaca –, comunque non ci lasciamo sicuramente abbattere. È un peccato, perché quest’anno tutti i pochi abitanti che sono rimasti hanno cercato di abbellire il nostro paese, nonostante l’aria che si respira abbia poco a che fare con il Natale: è tutto un po’ triste ed è brutto che non sia possibile passare il Natale con i propri cari. In ogni caso siamo arrivati anche noi al momento di accendere i nostri addobbi. Siamo felici che tutti ci si siano dedicati con passione per rendere più piacevole un momento difficile. Quello dell’alberello spogliato è un fatto un po’ increscioso e che lascia l’amaro in bocca. I volontari ci si sono dedicati anima e corpo e l’amministrazione prova con queste piccole cose a migliorare l’atmosfera cercando di rendere il Natale meno strano. Abbiamo immediatamente rimesso su quest’alberello: non la diamo vinta a chi pensava di farci un dispetto”.

Red.
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#UnmilioneperTolentino 
È questa la campagna che negli ultimi giorni è stata affissa per le vie di Tolentino, accompagnata dalla frase "...siamo noi a scegliere".
Un messaggio che invita a riflettere ed il cui spunto di riflessione potrebbe essere valido per ogni centro cittadino, soprattutto quelli maceratesi in cui alle difficioltà del sisma si sono aggiunte quelle della pandemia.

Lo slogan nasce infatti da una riflessione, come spiega il presidente della Pro Loco, Edoardo Mattioli, che in questa campagna ha collaborato con il Comune: "L'idea è nata - dice - dopo aver creato, insieme a Fabio Carucci, il nuovo sito e l'app su Vivitolentino.it per gli acquisti in città. Noi abbiamo pensato che se, dei circa 20 mila abitanti, 10 mila spendessero 100 euro a testa, lascerebbero nei negozi della città e quindi a Tolentino, un milione di euro". 

Una riflessione a cui si unisce il vice sindaco Silvia Luconi: "Arriveremmo ad una economia che farebbe bene alla nostra città - dice - . Siamo abituati, per comodità, a fare acquisti con un click per far arrivare il corriere sotto casa. Con il tempo questo può essere fatto anche dalle nostre attività che stanno ragionando su scala diversa a causa dell'emergenza sanitaria. Ma con le dovute cautele ci è ancora consentito di recarci nei nostri negozi e questo è fondamentale per mantenerli vivi.
Se non vogliamo recarci fisicamente nelle strutture - aggiunge - ora grazie al sito e all'app è possibile visionare virtualmente la merce, ordinarla, farsela consegnare o passare a ritirarla. Il commercio cittadino ha risposto benissimo a questa iniziativa che ha preso il via da due settimane e solo venerdì scorso avevamo registrato 80 adesioni.

Parallelamente - prosegue Silvia Luconi - un giovane tolentinate di 18 anni, Samuele, ha creato da solo e prima di noi, una vetrina su Intagram con tutte le attività online. Nel suo piccolo si è chiesto cosa potesse fare per aiutare la sua città. Il suo impegno deve essere un esempio per tutti noi: se un ragazzo così giovane, in un momento così difficile, pensa di poter provare a dare un valore aggiunto alla città mettendosi a disposizione, allora noi, semplici cittadini, perchè non possiamo impegnarci per crescere insieme e acquistare locale. Il mio - conclude - non è un messaggio politico, ma da cittadina. Possiamo far crescere l'economia della nostra città se acquistiamo all'interno del nostro paese".

GS


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Se già negli ultimi due anni era diventato il simbolo della speranza e della rinascita che dal punto più alto delle Marche guardava alla regione infondendo coraggio per il futuro, ora più che mai l’albero di Natale a Pintura di Bolognola rappresenta la tenacia e la voglia di guardare avanti con ottimismo.

Ieri, giorno dell’Immacolata, con qualche appassionato presente e molti collegati in diretta Facebook, è stato acceso l’albero più in alto delle Marche ideato e realizzato, per il terzo anno consecutivo, dalla Pro Loco di Bolognola con la presidente Antonella De Santis e suo marito Simone.

Ad accendere le luci, insieme alla presidente della Pro Loco, il sindaco Cristina Gentili, l’onorevole Tullio Patassini e Renzo Marinelli per la Regione Marche.

“Siamo arrivati alla terza edizione – ha detto Antonella De Santis - e mai nessuno, lo scorso anno, avrebbe pensato che questo giorno, per noi così importante, sarebbe stato tanto diverso. Dietro quelle luci ci sono la speranza, la rinascita, significa illuminare queste terre e tenere accesa questa vita. Anche quest’anno l’albero di Pintura vuole tenere accesa la speranza di cui abbiamo bisogno in questo periodo . Un Natale sicuramente diverso da tutti gli altri: veniamo da un periodo che ci ha segnato, scoraggiato, impaurito, cambiato, portato via i nostri cari, ma non ha fermato la nostra voglia di fare. Eravamo abituati a festeggiare insieme questo giorno, con baci e abbracci, torneremo a farlo e ad apprezzarlo ancora di più. Collegatevi quando avete voglia – ha invitato – attraverso le telecamere d Bolognolaski - per ammirare questo segno di speranza e ci sentiremo tutti più vicini di quanto possiamo immaginare”.

Le ha fatto eco il sindaco: “È un momento diverso – ha esordito -  ma ormai ci siamo abituati, negli ultimi 4 anni, a reinventarci per uscire dall’emergenza. Ne usciremo anche questa volta perché le restrizioni non ci potranno mai togliere il valore dell’amicizia e della dignità. Lo dimostrano i turisti che non ci hanno mai abbandonato. Lo dimostra la Pro Loco, rinata grazie a persone che non abitano a Bolognola ma che sono state contagiate dalla voglia di rallentare, senza fermarsi. Venite a vedere il nostro albero – l’invito del sindaco - con le dovute distanze e cautele, e speriamo che prima o poi se ne vada anche questa emergenza”.

Poi il consigliere regionale Renzo Marinelli: “Spesso si dice che per la ripartenza bisogna partire dal basso, ora lo facciamo dal punto più in alto. Questo è il segnale che c’è la volontà di proseguire: vivere in questi luoghi è sicuramente più difficile rispetto ad altri, ed è per questo che tutti insieme dobbiamo impegnarci affinchè sia per tutti più semplice”.

L’attenzione alla montagna è emersa anche dall’intervento di Tullio Patassini. “La montagna – ha detto - potrà rinascere solo attraverso le sue bellezze. L’abete che resta verde durante tutto l’anno è simbolo di una montagna che resiste anche nei momenti più difficili. Questa è una montagna che va vissuta tutto l’anno: sciando d’inverno e passeggiando d’estate. A Pintura, come in altre zone marchigiane, l’ospitalità e l’accoglienza sono di casa grazie all’impegno ed alla passione di tutti coloro che non mollano e ci credono”.

Poi l’accensione delle luci al grido dei numeri che caratterizzano l’albero: 88 ore di lavoro,

300 metri di cavo elettrico, 1000 fascette da elettricista, 150 picchetti per definire il contorno, 70 metri di altezza, 22 sfere luminose al suo interno, 160 metri di tubo LED luminoso, 4 metri la lunghezza della stella cometa con 10 metri di tubo luminoso per la stella. La larghezza massima è di 28 mt e la sua altitudine è 1409 metri sul livello del mare.  Sono 4720 le luci che illumineranno tutti i Sibillini per tutto il periodo di Natale.

GS

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