Notizie di spettacolo nelle Marche
Altro gran bel gesto di solidarietà a Matelica per l’emergenza Coronavirus: a rendersene autori sono stavolta il Comitato Feste Casette Rondinella Trinità, il Comitato Feste Regina Pacis ed il Comitato Feste San Rocco.
I tre Comitati Feste hanno, infatti, donato alla Croce Rossa Italiana Comitato di Matelica diverso materiale sanitario: mascherine, guanti chirurgici, prodotti liquidi igienizzanti ed anche un prezioso generatore di ozono, utilissimo nella sanificazione degli interni delle ambulanze, in particolare dei mezzi attualmente utilizzati dal personale impegnato nei trasporti sanitari COVID-19. Ancora una volta la comunità matelicese conferma la grande generosità che la anima ed il proprio attaccamento ad una associazione quale la Croce Rossa, in prima linea nella battaglia contro questo mostro invisibile.

Alessio Botticelli
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La risposta del Comune alle attività commerciali ed ai cittadini in difficoltà per via delle chiusure dovute alla quarantena arrivano dal primo cittadino di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi.
"I comuni italiani - spiega - per far fronte alle difficoltà che si sono venute a creare per questa difficile situazione hanno richiesto al Governo tramite l'ANCI la possibilità di una anticipazione nella erogazione dei trasferimenti statali a loro favore.
Per questo motivo abbiamo deciso di adottare delle disposizioni di nostra competenza per il differimento dei termini di versamento di alcune entrate comunali in forza rispetto a quanto previsto dai vari regolamenti".
Il primo cittadino, insieme agli assessori hanno elaborato, con agli uffici competenti, un atto di giunta per adottare le seguenti misure finalizzate alla mitigazione degli effetti dell’emergenza sul sistema economico e sociale del territorio comunale.

La scadenza della prima rata della TARI è stata prorogata al 16 giugno; p
er gli affitti attivi relativi ai locali ad uso di proprietà comunale non abitativo si dispone che per il periodo della chiusura delle attività, e fino al termine, salvo proroghe, è stata prevista l’esenzione dal pagamento dei relativi canoni; sospesa la retta degli asili nido e del  centro diurno CentroArancia. Nel caso in cui i contribuenti abbiano pagato anticipatamente gli importi, saranno portati a copertura di quanto dovuto per il primo periodo successivo alla fine dell’emergenza.

"Per quanto riguarda la tassa rifiuti – spiegano il sindaco Pezzanesi, il vicesindaco Luconi e l’assessore Colosi - in questa fase ci siamo sentiti di prorogare la scadenza al prossimo 16 giugno in quanto il fermo che c’è in queste settimane non garantisce la produttività né delle aziende, né delle famiglie. Allo stesso modo ci siamo sentiti di sospendere il pagamento delle rette degli asili nido e del CentroArancia in quanto le famiglie non usufruiscono dei questi servizi erogati dal Comune. Stesso discorso per gli affitti dei locali di proprietà comunale a partire, ad esempio, dai locali a piano terra di Palazzo Sangallo (ex Michelina) dove una nuova attività doveva aprire, dopo i lavori, proprio in questo periodo. A seguito delle disposizioni contro il Covid-19 viene tutto sospeso a data da destinarsi. Queste sono le misure che l’Amministrazione comunale può adottare e che abbiamo voluto subito intraprendere – concludono. Ci auguriamo possano essere di ausilio per famiglie e attività economiche per superare questo particolare momento".

GS
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L'Avis di Camerino in prima linea con azioni concrete per rispondere al forte richiamo solidale imposto dal periodo. Attivato un IBAN dove sono state convogliate delle donazioni giunte da alcuni sostenitori e il contributo donato dalla stessa associazione comunale camerte.
La somma raccolta è stata versata all’AREA VASTA 3 a sostegno dell’Ospedale di Camerino come DONAZIONE PER EMERGENZA COVID 19 PER PRESIDIO UNICO AV3.
I donatori dell’Avis Comunale di Camerino non si stanno sottraendo all’emergenza COVID-19. Il temporaneo spostamento dell’UdR all’Ospedale di San Severino Marche non ha inciso sulla volontà di chi vuole donare sangue, tanto che tutti i donatori in lista prima dell’emergenza e che stanno prenotando al momento, hanno preso piena coscienza della situazione a cominciare dall'osservanza della misura che impone la distanza.
Un esempio concreto viene dalle parole del giovane donatore, Michele Cavallaro: “Prendiamoci cura degli altri facendo qualcosa di semplice, ma preziosissimo: donare il sangue. È necessario l'aiuto di ognuno di noi per salvare la vita a qualcuno, non importa se non lo conosciamo! La scelta etica e periodica di donare sangue contribuisce a garantire autosufficienza e possibilità di curare migliaia di pazienti. In un momento così difficile siamo tutti chiamati a dare il nostro contributo, facciamolo!!! In questi giorni è cruciale rimanere a casa, ma altrettanto cruciale è andare a donare il sangue”.
Positivo anche il riscontro delle sempre più numerose richieste provenienti da uomini e donne che vogliono entrare a far parte dell’AVIS per donare il sangue.
A tal proposito l'Avis Comunale di Camerino ribadisce quanto sia importante e necessario assicurare un numero sempre maggiore di donatori, per essere costantemente pronti ad affrontare ogni emergenza. Per informazioni chiunque può contattare l’Avis Comunale di Camerino attraverso i canali Facebook e mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
C.C.



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Un tema semplice ma allo stesso tempo complicato. In cui si potrebbe dire molto o anche niente perché lascia davvero la libertà di spaziare con la fantasia. Ma tutto dipende dalla profondità, dalla capacità di riflettere. Un tema in questo caso affidato da un’insegnante di scuola media ai suoi allievi della classe prima. E queste righe, scritte da Gabriella Lucarini, fanno veramente commuovere ma soprattutto fanno sperare che in fondo un futuro migliore sia davvero possibile, perché nelle mani di questi giovani. “Ci accorgeremo che il nostro tempo può essere infinito, perché lo riempiamo di cose preziose. I sentimenti, le emozioni, i sorrisi, il piacere di vivere”. E lei, Gabriella, decide di riempire quel suo tempo di una parola: “Grazie”. Non passa inosservato ad una bambina lo sforzo che in queste settimane stanno facendo medici, infermieri, insegnanti. Gabriella rivolge un grazie anche all'arcivescovo di Camerino-San Severino, Francesco Massara, per il concorso "Coronart" perché è un modo per riempire le vite dei bambini e per dare sfogo alla loro fantasia.
Poche righe, che vale la pena di leggere con attenzione.
Gaia Gennaretti

***

"Grazie"



Il tempo è un contenitore, un grande recipiente da riempire di vita. In fondo il tempo è importante solo se lo usiamo al massimo, riempiendolo con tutto quello che possiamo metterci dentro, allora non sarà tempo sprecato. 

Ci accorgeremo che il nostro tempo può essere infinito, perché lo riempiamo di cose preziose. I sentimenti, le emozioni, i sorrisi, il piacere di vivere. 

Le persone che amiamo, quelle a cui lasceremo le cose più preziose di noi, del nostro tempo. 

In questo momento voglio riempire il mio tempo con una parola preziosa, una parola che racchiude tutto, composta solo di sei lettere, una parola che ha, soprattutto in questi giorni tristi, un grande valore, una parola magnifica: “GRAZIE”. 

Grazie ai medici e agli infermieri che rinunciano al loro riposo per assistere chi ha bisogno, che rischiano la loro vita per non farla rischiare a chi dipende dalle loro cure, con generosità e amorevolezza, grazie ai professori che ce la mettono tutta per continuare ad insegnarci prendendosi cura di noi alunni dosando con sapienza e dedizione le loro parole, la luce dei pensieri, il calore di un sorriso e quando li vedo sullo schermo freddo del computer immagino a quanto gli mancano i nostri volti e le nostre voci, le corse per andare a prendere la pizza, a volte con qualche bugia, e il buongiorno con il sorriso. 

Grazie ai nostri parroci che si sono organizzati per entrare nelle nostre case confortandoci poiché tutti noi non possiamo entrare nelle Chiese. 

Grazie al nostro Vescovo Francesco che, come un padre ha pensato a noi bambini dandoci un “compito” molto bello, un concorso chiamato “coronart”. 

Grazie a mia mamma che mi ha insegnato, tra tante cose questa semplice ma importante parola: “GRAZIE”. 

Gabriella Lucarini
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Lunedì, 30 Marzo 2020 17:50

Visso, altri due contagi

Crescono i contagi a Visso. E' il sindaco a comunicare di altri due cittadini positivi al virus.
Cresce quindi a tre il numero di contagi. Anche se si tratta di un numero piccolo, per un Comune come visso, già stremato dal sisma e con gran parte della popolazione costituita da persone anziane, si teme sempre che i contagi possano portare ad una situazione più triste di quanto non lo sia già.
"E' un pericolo - dice il sindaco Spiganti - , ora dipende solo da noi. Se cerchiamo di fare attenzione, di restare in casa e non andare tutti i giorni a fare la spesa, forse riusciamo a fermarlo. Ora speriamo che i contagi non crescano.
Il timore è che la gente non ascolti, finora si sono comportati tutti abbastanza bene, purtroppo però può succedere che i casi aumentino e nella nostra zona non ci vorrebbe proprio una situazione cos'".

GS
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Continuiamo a ripercorrere alcune tappe del programma “Ricostruire la Speranza. Un viaggio nel cuore del sisma”.
A Pieve Torina la famiglia Lucarini è un po’ un’istituzione. Vive nella frazione di Pie’ Casavecchia. Prima del terremoto abitava nella parte alta. Le loro case insieme a poche altre dell’agglomerato, sono ancora lì a Casavecchia Alta, tra le macerie. Alloggiano dal luglio del 2017 nei Mapre, Moduli Abitativi prefabbricati Rurali di Emergenza, dopo essere stati per quasi 10 mesi tra camper e roulotte. Nei Mapre, uno per famiglia, sono in 12 tra mariti e figli. In quel posto dove prima c’era solo erba, hanno fatto una comunità. “Oggi non si vede un futuro” mi dice Cristina, la figlia più grande impegnata in azienda, mentre Milena e Nicoletta gestiscono i punti vendita. Con tanti sacrifici sono già alla terza generazione di allevatori e agricoltori ma per il futuro non sanno come potrà proseguire la realtà aziendale. Il problema più grande infatti è l’incertezza. “Bisogna resistere, questi posti sono la nostra vita. Facendo questa attività proteggiamo questi luoghi. Non possiamo andarcene, significherebbe annullare tutto”. 

A Caldarola le Canonichesse Regolari Lateranensi
, vivono in una struttura monastica di emergenza. Le loro SAE sono unite da un corridoio. Sono monache di clausura, dedite alla vita meditativa e alla preghiera.  Sono in 11, arrivano dalle Filippine. Suor Maria Paola è l’unica italiana presente e la più avanti con l‘età. Sono molto accoglienti e il loro sorriso è dolce e contagioso. Le incontro tutte insieme nella cappellina che funge da parlatorio. “Tutta la nostra vita è scandita dalla preghiera. Preghiamo sempre. Ognuna ha il suo ufficio e ci si aiuta reciprocamente” dice la badessa Suor Maria Teresa. Fanno una vita dove tutto è in comune e dove anche “l’ufficio dell’orto” è una preghiera. Ad aprile 2018 sono entrate nelle SAE. Stanno bene nelle casette, gli spazi sono molto più ristretti rispetto al grande monastero fatto edificare agli inizi del XVI secolo dal cardinale Evangelista Pallotta. Anche le spese sono molto più contenute e più alla loro portata. Vivono di offerte e quando chiedi cosa gradiscono non lo dicono, accettano tutto “Con cuore lieto”. 


Le Monache nella stanza adibita anche allaccoglienza

Pietro Scipioni lo incontro a Pievebovigliana, comune di Valfornace, nella nuova zona commerciale, dove sono stati delocalizzati negozi e servizi e dove ci sono diverse strutture sportive, realizzate anche grazie a delle donazioni. Pietro mi illustra la situazione che si è creata in paese dopo il sisma con lo spopolamento e le difficoltà economiche che sono una costante in questi territori di montagna. Quello di cui si rammarica è che il terremoto si è portato via tanti anziani, loro sono stati i più colpiti dai cambiamenti causati dal post sisma e non hanno retto. Lo raggiungo nel suo villaggio Sae dove vive insieme alla moglie, due figli e una sorella con disabilità. “Abbiamo sentito molto la mancanza della casa, forse è per questo che stiamo tutti più dentro”. Gli abitanti delle Sae non escono se non per necessità. “Mancano le chiacchierate al bar, un bicchiere di birra con gli amici. Quello che era prima Pievebovigliana i nostri ragazzi rischiano di dimenticarselo per i tempi lunghi che ci saranno per la ricostruzione”, dice Pietro con lucidità ma con la speranza che ciò non avvenga.

Pietro Scipioni

Valeria Lucernoni vive con il compagno e il cane in una Sae a Castelsantangelo sul Nera. Non ha mai avuto paura del terremoto, sono state più forti in lei la rabbia e disperazione nel vedere tanta parte della vita svanita sotto le macerie, insieme ai ricordi. “Il lavoro è stato una salvezza” mi dice con l’orgoglio di dipendente SVILA, l’azienda che produce pizze surgelate a Visso che anche nelle fasi più critiche non si è mai fermata, se non per un breve periodo per sistemare i danni delle scosse, riparati con fondi aziendali. Secondo Valeria, paesi che hanno centri storici come Castello o Visso, non potranno essere ricostruiti come erano. Pensa ad una ricostruzione delocalizzata fuori dal paese, come si vive ora, delocalizzati nei villaggi Sae. Le chiedo come sta vivendo questo periodo con la preoccupazione del contagio da coronavirus e mi risponde che il virus preoccupa peggio del terremoto. Prima dei saluti le chiedo cosa le piace tanto di questo posto “La mia vita è come vorrei che fosse. Io adoro stare qui, sono felice.”

Valeria Lucernoni


Queste puntate del programma sono state registrate prima del DPCM sul coronavirus. Ora i nostri amici continuiamo a sentirli e ad ascoltarli al telefono, cercando di offrire quel minimo di vicinanza che si può in questi tempi di segregazione.

Barbara Olmai


La puntata sarà trasmessa sulle frequenze di Radio C1 e in diretta streaming sul sito www.appenninocamerte.info mercoledì alle ore 10:10 e in replica alle ore 22:10. L'articolo sarà approfondito sul settimanale l'Appennino Camerte, in uscita giovedì in edicola e nelle case degli abbonati.

LINK allo STREAMING: http://play5.newradio.it/player/index/1005

1 4 di pag ricostruire speranza







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L’appello rivolto dal Governatore Luca Ceriscioli agli imprenditori marchigiani di sostenere la realizzazione del cosiddetto “ospedale 100 posti” per la terapia intensiva che ora dovrebbe sorgere nell’area dell’Ente Fiera di Civitanova Marche ha suscitato, oltre a gesti di solidarietà, anche alcune reazioni polemiche da parte di alcuni imprenditori. Alcune provengono dal territorio fabrianese e a farsene portavoce, attraverso una lettera indirizzata allo stesso Ceriscioli, è Paolo Paladini, titolare di un’impresa artigiana di Fabriano, “una delle città dell’entroterra montano – scrive - più colpite e devastate da una indecente e reiterata politica di tagli e “ristrutturazioni” che hanno interessato la Sanità Pubblica regionale negli ultimi anni”. Paladini punta soprattutto sulla scelta di chiudere il punto nascite dell’ospedale “Profili”, che interessa un comprensorio di circa 50mila abitanti, e sulla mai colmata carenza di personale nell’ospedale fabrianese. “Ora che Lei, da Governatore della Regione che più di altri si è’ reso responsabile di tale situazione di tagli e ridimensionamento della sanità pubblica – continua la lettera - venga a chiedere un “obolo” alle imprese artigiane, commerciali ed industriali della Regione, per costruire, ex novo, una struttura da 12 milioni di euro quando, con una spesa infinitamente minore a carico del bilancio pubblico regionale finanziato con le tasse dei cittadini, sarebbe possibile riaprire o riadattare una delle tante strutture pubbliche nel frattempo chiuse negli ultimi anni, lo ritengo, francamente, vergognoso. La beneficienza, i fabrianesi, la faranno al loro ospedale”.

f.u.



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Molto spesso protagonisti delle cronache giudiziarie gli abitanti del complesso residenziale dell'Hotel House di Portorecanati si dimostrano capaci anche di grandi gesti di solidarietà. la comunità senegalese, infatti, ha donato la somma di mille euro, frutto di autotassazione, alla locale Protezione civile come contributo nella lotta al Coronavirus. "Si tratta di un piccolo, grande gesto - commenta l'assessore regionale Angelo Sciapichetti - Un riconoscimento a chi, come la Protezione civile, è stato vicino ad una comunità che mostra forti segnali di integrazione. Una vicinanza, quella della comunità senegalese, verso un paese che ormai sentono loro".

f.u.
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Un ecografo palmare VscanExtend e un ecografo LOGIQ V2, per un valore complessivo di € 28.000, sono stati donati all’Area Vasta 3 grazie alle donazioni raccolte nella campagna online “Coronavirus- Insieme per le Marche”, a cui hanno aderito, tra gli altri, la famiglia Giorgi Umberto di Tolentino e la FinprojectS.p.a.

La Direzione dell’Area Vasta 3, rispettando la volontà dei donatori, ha subito provveduto alla consegna delle apparecchiature al reparto rianimazione dell’ospedale COVID di Camerino, diretta dal Dott. Angelo Leo, e all’unità operativa terapia del dolore dell’ospedale di Macerata, diretta dal Dott. Giampiero Di Serafino. Si tratta di strumenti che saranno di grande aiuto agli operatori sanitari anche dopo il superamento di questa emergenza che tocca tutti da vicino.


f.u.
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"Garantiremo la presenza dell'istituzione in un territorio martoriato": Questo il messaggio del commissario Giuseppe Fraticelli agli abitanti di Ussita ai quali ha inviato una missiva, pubblicata anche sul sito del Comune, in cui annuncia di garantire i servizi comunali senza far spostare i cittadini.
Di seguito la lettera che pubblichiamo integralmente:


Cari Ussitani,

noi tutti stiamo vivendo un’esperienza nuova, unica e difficile che ci fa preoccupare per la nostra salute, quella dei nostri affetti e per il nostro futuro.

Una nuova sfida che, di fronte ad un nemico invisibile e così pericoloso, ci ha imposto di cambiare il nostro modo di vivere.

Nonostante ciò, insieme all’intera struttura comunale – e approfitto per ringraziare il sub Commissario, il Segretario comunale, i Responsabili e, non ultimi, tutti i Dipendenti – siamo determinati a continuare a garantire la presenza dell’istituzione, pur nel rispetto delle vigenti disposizioni governative, su questo territorio già così tanto martoriato dal sisma ed ancor più dall’incomprensibile, apparente senso di indifferenza che ci fa sentire, sempre più forte, uno sgradevole senso di abbandono.

Per questo motivo, per garantire a tutti voi una qualità del servizio e, al contempo, tutelare la vostra salute, unitamente a quella di collaboratori e dipendenti comunali, abbiamo riorganizzato le nostre attività facendo in modo che evitiate di dovervi recare negli uffici comunali, se non strettamente necessario.

Certo, il percorso da compiere è ancora lungo e nessuno è in grado di poter dire quanto ed in che modo questo dramma epocale durerà ed evolverà.

Una cosa, però, è sicura; sappiamo molto bene cosa, tutti noi, dobbiamo fare e quale è l’unica difesa che, in questo momento, possiamo mettere in campo contro questo nemico così abbietto: restare a casa evitando di esporre sé stessi ed ancor più il nostro prossimo ed i nostri cari, al rischio – contagio che, insidioso, ci attende fuori di casa.

Dobbiamo resistere e dobbiamo farlo nel modo più sereno possibile, senza intemperanze e senza nervosismi ma, anzi, vivendo questi periodi nella ricerca di antichi valori, fatti di rapporti umani, anche se spesso a distanza, del calore di una voce, anche se solo al telefono.

In famiglia cerchiamo di riappropriarci di quei sani valori di cui, in gran parte, abbiamo perso il ricordo, a causa del tran tran quotidiano, dei media e dei social che incombono costantemente.

Come ha detto Papa Francesco “ … ci siamo resi conto di trovarci tutti sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati ma allo stesso tempo importanti e necessari. Tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda …”.

Perciò, riappropriamoci di quella necessaria e sana solidarietà verso tutti, soprattutto verso coloro i quali, ingiustificabilmente, non proviamo un vero e proprio senso di fratellanza.

Insieme possiamo farcela e … ce la faremo!
Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
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Tel - Fax: 0737.633180
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