Notizie di spettacolo nelle Marche
Un modo diverso di affrontare le difficoltà della vita, con la consapevolezza che i valori di cui abbiamo bisogno sono dentro di noi e nelle persone che amiamo e ci sono vicine.

Una convinzione che, nella società odierna, spesso sfugge come il tempo inesorabile e solo pochi hanno il coraggio di afferrarla e tenerla stretta.
Questo coraggio lo ha avuto Guido Mai, classe 1965, che dopo aver saputo del contratto che non gli verrà rinnovato a causa della chiusura del ristorante dove lavora come chef a Londra, ha deciso di prendere in mano la sua vita e, anzichè mettersi subito alla ricerca disperata di un altro lavoro, dedicare questo tempo libero a suo figlio 19enne Gabriel, programmando un viaggio in bicicletta da Londra a Tolentino.

Ma andiamo per ordine e spieghiamo il legame che la famiglia Mai ha con le Marche e, in particolar modo con Tolentino.

Guido Mai è nato a Rapallo e cresciuto nei ristoranti gestiti negli anni dalla sua famiglia, nota anche a Tolentino per il locale di via Ozeri "La Genovese".
Guido è infatti il figlio di Sefania, conosciuta in città proprio con l'appellativo del ristorante che ha diretto fino a qualche anno fa.

"Ho vissuto a Tolentino per 18 anni - racconta Mai - poi sette anni fa mi sono trasferito a Londra per permettere ai miei figli di imparare bene l'inglese. La mia esperienza nei ristoranti mi ha portato a trovare lavoro in un locale londinese che, purtroppo, a causa del Coronavirus è ora costretto a chiudere. Non mi sono però lasciato abbattere e ho pensato che non ho mai avuto tempo da dedicare ai miei figli a causa del lavoro, così ho pensato a questa avvenuta che possa rafforzare il nostro rapporto".

Il messaggio di Guido e suo figlio Gabriel è chiaro: "Vogliamo dimostrare l'importanza dei rapporti famigliari che spesso mettiamo al secondo posto rispetto agli impegni lavorativi, dimostrando però che se si hanno un sogno o un obiettivo da raggiungere bisogna portarli avanti senza esitazioni".
Padre e figlio, infatti, per poter portare a termine il loro viaggio da Londra a Tolentino, passando per Rapallo, hanno avviato una raccolta fondi su Gofundme: "L’attrezzatura ed il necessario per trascorrere giorni in viaggio saranno costose - si legge nella lettera pubblicata nel sito di raccolta fondi - , ed è per questo che oggi chiedo a voi di sponsorizzarmi per aiutarci a prepararci per questa avventura".
Guido e Gabriel sono già riusciti a raccogliere 1300 sterline: "Per acquistare l'attrezzatura ci basteranno - commenta Guido - , mancherebbero circa mille sterline per il resto ma abbiamo ancora altre due settimane per raccoglierle. Partiremo il 4 o il 5 agosto, ci hanno detto che impiegheremo circa 25 giorni. Non ciclisti esperti quindi potremo confermare la data di arrivo solo una volta partiti. Dormiremo in tenda, perchè più economico, e ci laveremo nelle fontane e nei ruscelli. 
Non ci abbiamo mai provato prima e sarà interessante vedere cosa succederà.
Ho sempre avuto uno spirito avventuriero - dice Guido - ed ho trasmesso questa passione anche a mio figlio. Sfortunatamente, lavorando a tempo pieno e dovendo mantenere la mia bellissima famiglia, non ho mai avuto spazio per le mie passioni.
Ora che ho il tempo, ho finalmente deciso di buttarmi!
Gabriel mi ha spinto a realizzare il mio sogno. Amiamo le sfide e non c’è modo migliore di spendere tempo con mio figlio, creando ricordi meravigliosi e spingendoci oltre i nostri limiti.
Sappiamo che non sarà facile. Questa è la mia ultima occasione per sentirmi di nuovo giovane. Magari riesco anche a convincere anche chi, come me, ha qualche sogno nel cassetto ed attende di realizzarlo".
Intanto i due hanno iniziato gli allenamenti necessari per la prova e hanno grinta da vendere: "Purtroppo non sono mai riuscito a fare qualcosa da solo con mio padre - spiega Gabriel - ora che ho questa occasione voglio sfruttarla al meglio".
Il viaggio sarà documentato nel canale Youtube dei Mai, così che anche chi ha contribuito a realizzare questo sogno possa sentirsi parte della loro avvenutra.

Un approfondimento con le foto della preparazione sarà pubblicato nel settimanale L'Appennino Camerte in uscita il 16 luglio.

Giulia Sancricca

 

 
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Buone notizie arrivano dall’ultimo Consiglio di Amministrazione della Quadrilatero Marche-Umbria Spa.
"È stata infatti approvata - si legge in una nota - la perizia di variante del secondo stralcio della Pedemontana delle Marche, i cui lavori di realizzazione del tratto da Cerreto d’Esi a Matelica Nord sono in corso. Nella variante sono state accolte anche le richieste del Comune di Matelica e la conclusione dell’intero intervento è stato previsto per febbraio 2022. 

Per la fine del 2020, invece, è previsto il completamento del primo stralcio, nel tratto Fabriano-Cerreto d’Esi, la cui realizzazione attualmente è al 65% dell’opera".

Sono stati anche consegnati i progetti esecutivi del terzo e quarto stralcio, da Matelica a Muccia.

"Dopo le necessarie istruttorie e la conseguente approvazione - prosegue la nota - , l’obiettivo è di consegnare i lavori anche di questi stralci entro fine anno".

Novità per la realizzazione definitiva dello svincolo di Muccia: è stato nuovamente aggiornato il progetto con le varie modifiche richieste, anche dal Comune.

“Finalmente potranno ricominciare i lavori dello svincolo attualmente sospesi - afferma Antonio Pettinari, in qualità di consigliere della Quadrilatero Marche-Umbria Spa - non appena sarà approvata la perizia di variante dal CdA della Quadrilatero, che ho chiesto di inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio, in programma il 30 luglio”.

Per ciò che riguarda l’innesto della statale 16, a seguito della validazione delle ulteriori indagini relative al sottosuolo e ai terreni delle opere necessarie per l’inserzione della superstrada a Civitanova Marche (due rotatorie e un sottopasso), la società di progettazione sta procedendo al completamento del progetto esecutivo, con i lavori necessari alla bonifica dei siti interessati, il quale sarà sottoposto alla conferenza dei servizi convocata poi dal MIT. 

Per la bretella Campogiano-Macerata la valutazione delle questioni ambientali e le sue procedure, non potranno essere svolte dalla Provincia di Macerata come concordato precedentemente con la Regione e con la Quadrilatero, in quanto spetterebbero al Ministero dell’Ambiente. “Un’altra testimonianza dei vincoli oramai inaccettabili che si pongono sul cammino delle opere pubbliche - commenta Pettinari -, quella semplificazione tanto auspicata e così richiesta a tutti i livelli”. 

"Infine - conclude il comunicato - per l’intervalliva San Severino-Tolentino, la società di progettazione procederà alla redazione dello studio di fattibilità di un secondo tracciato, ai fini della sua comparazione con il precedente. La decisione è stata assunta con la condivisione degli enti interessati: la Regione Marche, la Provincia di Macerata e i due Comuni di Tolentino e San Severino".

GS
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"Sono 30 anni che applico alla mia vita pratiche di sostenibilità e di ecologia. Importante anche l'attenzione ai giovani e alle loro competenze. Macerata? Si sta piegando su se stessa". È Roberto Cherubini, uno dei quattro candidati sindaci di Macerata, che rappresenta il Movimento 5 Stelle. A sostenerlo ci saranno altri gruppi, e questo è uno dei primi casi in Italia. 
Con lui abbiamo delineato i punti cardine del suo programma ma anche fatto il punto sull'andamento della campagna elettorale.

Roberto Cherubini, lei parla molto di ecologia, ambiente, decoro urbano ma anche di giovani. Quali sono i capisaldi del suo programma?

Parlo di ecologia e sostenibilità ambientale perché la applico da molti anni nella mia vita, essendo uno dei fondatori del gruppo di acquisto solidale e avendo una casa ecologica. Faccio delle proposte ben precise. Ad esempio, per aiutare i giovani che stanno scappando, credo ci sia assolutamente bisogno di rimettere al centro competenza e professionalità a discapito del clientelismo che anche da noi è molto presente. Abbiamo una classe dirigente composta per lo più da persone per lo più raccomandate dalla politica e quindi i giovani sono costretti a fuggire all’estero per vedere riconosciute le loro competenze. Credo che ognuno di noi ne conosca. Sicuramente un neo laureato non ha competenze lavorative ma bisogna creare le condizioni affinché questi ragazzi abbiano delle possibilità. La città poi si deve rigenerare, è ripiegata su se stessa già da prima della pandemia e quindi c’è bisogno di ricostruire molte cose. Alla base di tutto c’è la sostenibilità ambientale è: abbiamo proposto dei piccoli mezzi elettrici che conducano in centro storico, delle proposte serie contro lo spreco alimentare, e un no deciso ai pesticidi. Abbiamo tutta una serie di proposte che vanno verso la qualità della vita. Non è che le propongo come fanno tutti oggi perché è di moda ma perché sono trent’anni che le metto in pratica. 

Uno dei suoi concorrenti, Cicarè, sostiene che lei in qualche modo abbia strizzato l’occhio a Parcaroli. Cosa risponde?

Cicarè è un amico e lo rispetto. Abbiamo fatto un percorso simile nella sostenibilità ambientale e ma quello che dice è chiaramente propagandistico. Io ho detto una cosa ben precisa, perché conosco personalmente Parcaroli e tu e ho semplicemente detto che è una persona straordinaria, è un uomo che ha portato lavoro in tutta la zona e anche fuori, è un mecenate perché aiuta tante associazioni senza nemmeno farlo sapere E quindi ho dato un giudizio alla persona. Ho anche aggiunto che purtroppo però rappresenta un centro destra che, al di fuori di lui, ha quasi il nulla. La mia stima è profonda verso Parcaroli, poi a livello politico ha un centro destra molto debole. 

Come sta affrontando e vivendo questa campagna elettorale? 

L’aggettivo giusto è emozionante. Saremo il primo caso d’Italia in cui, oltre al movimento 5 stelle, saremo sostenuti da almeno tre liste. L’esperienza umana e personale è assolutamente straordinaria, si stanno avvicinando tante persone e altrettante hanno partecipato E abbiamo quasi completato i programmi grazie ai gruppi di lavoro mentre gli altri stanno ancora arrancando. Ho pensato che luglio e agosto sarebbero stati dei mesi difficili e quindi anche a livello di comunicazione e sto trasmettendo a tutti cittadini le nostre proposte attraverso dei video che divulghiamo sul mio sito Internet e pagina Facebook. 

Abbiamo già parlato di Parcaroli e Cicarè. Come vede i suoi concorrenti? 

Sicuramente con la candidatura di Parcaroli il centro destra parte favorito, e secondo il mio giudizio avrebbe la meglio se andasse al ballottaggio con il centro sinistra che in città governa da 10-15 anni lavorando poco e male. Credo che per i cittadini che abbiano a cuore la sostenibilità, i giovani e gli ultimi, la scelta potrebbe essere verso di noi e, al ballottaggio, sicuramente sconfiggeremo sia il centro destra che di centro sinistra. Per cui penso sia difficile ma se arrivassimo al ballottaggio potremmo avere la possibilità di governare la città. Credo che Cicarè possa puntare ad un consigliere.
Gaia Gennaretti 

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È uno dei quattro candidati in corsa per il ruolo di primo cittadino di Macerata. Classe ‘70, laureato in scienze politiche all’Università di Macerata dove lavora, è sposato e papà di due gemelli. Alberto Cicarè da anni è attento ai temi della mobilità sostenibile e della cura dei beni comuni e degli spazi verdi. Nonostante la politica lo appassioni da sempre, fin ora non aveva mai trovato un gruppo in cui poter confluire finché non è nato Strada Comune, composto da persone impegnate nei più disparati ambiti sociali. 

Cicarè, lei è uno dei quattro candidati in corsa per le comunali di Macerata. Una lista civica, quali sono i punti cardine del vostro programma?

Strada Comune è un progetto nato un anno fa dall’insoddisfazione di un gruppo di persone per il clima e per le politiche praticate in città negli ultimi anni. Da questo abbiamo deciso di partecipare attivamente alla vita pubblica. Libertà e partecipazione sono le due colonne portanti. La libertà perché siamo persone che non hanno nulla da guadagnare o da perdere con la politica quindi abbiamo la possibilità di lavorare senza condizionamenti. Abbiamo individuato sei punti fondamentali per il programma elettorale. Riconversione ecologica, e quindi attenzione particolare all’ambiente; ripensamento della mobilità urbana, perché pensiamo che muoversi in maniera efficiente e sicura sia fondamentale e fa sì che la città sia realmente per tutti; recupero degli spazi abbandonati, perché la città, per colpa della crisi e anche di politiche sciagurate, ha tantissimi spazi abbandonati nel centro e anche nelle frazioni dove è possibile fare pure impresa. Vorremmo lavorare per dare a questi spazi nuova vita. Un altro tema è quello dell’abitare, non solo per i migranti ma anche per tutte le persone in difficoltà. Con questo tema mettiamo al centro tutte le politiche sociali che in questi anni sono state lasciate indietro. C’è poi la questione giovanile: oggi i ragazzi vengono considerati quasi un peso, noi vogliamo coinvolgerli e farli partecipare; in merito ai quartieri e alle periferie, sono state abbandonate negli ultimi anni. Sono quasi maceratesi di serie B e noi infatti abbiamo voluto ripartire dalle frazioni con gli incontri. Proponiamo poi, per la ricostituzione dei quartieri, anche dei luoghi di incontro, e infine c’è il tema della democrazia municipale. Troppe scelte sono state calate dall’alto e noi vogliamo che dal basso verso l’alto arrivino proposte. Pensiamo alla giunta itinerante, all’ufficio relazioni con il pubblico da spostare in piazza. 

Lei ha parlato di incontri di quartiere e con la cittadinanza. Dopo il Coronavirus, cosa percepite da parte del cittadino?

Chiaro che c’è una crisi che si innesca su un tessuto sociale già in grossa difficoltà. Non è cosa di adesso questo momento difficile, Macerata sembra aver smarrito la propria identità. Le politiche portate avanti hanno provato a mettere delle toppe ma serve affrontare le cose con più organicità. Abbiamo sentito i commercianti e loro sono per primi che risentono della crisi economica e di quella contingente al Covid. C’è smarrimento e necessità di aiuto e quindi serve una visione di una città che sappia offrire qualità della vita, servizi.

Come sta vivendo lei questa campagna elettorale?

La sto vivendo con difficoltà perché siamo nuovi, i tempi sono stretti e dovremo fare una campagna elettorale in piena estate. Ci affacciamo per la prima volta alla politica e quindi è un compito difficile, una missione quasi impossibile. Ma è comunque affascinante. Ad esempio stamane abbiamo appeso alcuni striscioni in centro e installato a terra delle sagome per mostrare come potrebbero diventare quelle teste con un arredo urbano che possa creare socialità. Questo è il segno che vogliamo comunque farci conoscere, non possiamo certamente spendere migliaia di euro come gli altri. Credo che quella parte della città che vuole cambiare potrà capire e darci la sua preferenza. 

Siete quattro candidati, l’ultimo che si è aggiunto è Sandro Parcaroli. Come vede i suoi sfidanti?

Non sono abituato a critiche alle persone. Guardo solo a ciò che fanno. Parcaroli è un imprenditore di successo e una persona che si è impegnato per la città. Politicamente credo sia digiuno e non si comprende che posizione abbia, sembra sia più vicino alla Lega anche se sembra più moderato. Ricotta è espressione dell’amministrazione uscente, se vogliamo uscire da questa lenta decadenza probabilmente lui non è la scelta più idonea. Per Cherubini, devo dire che alcune idee le abbiamo simili. L’unica cosa è che ultimamente pare abbia fatto un assist a Parcaroli e quindi sembra sia più pronto ad avvicinarsi a chi è più forte e questo non mi piace. Per cambiare bisogna affidarsi a chi è più libero. Infine, in merito alla Gianfelici non mi esprimo poiché non la conosco, non so praticamente nulla e non sono abituato a dare pareri senza conoscere.
Gaia Gennaretti 

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Venne ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, nel 1944, e il sisma del 2016 lo mise di nuovo a dura prova, ma il Torrione di San Catervo è di nuovo pronto a mostrarsi alla sua Tolentino in tutto il suo splendore, tornando ad essere uno dei simboli della città.
Tutto pronto, infatti, per l’inaugurazione e la consegna ufficiale del ponte di via Nazionale, del Torrione di San Catervo e del nuovo impianto di illuminazione dei due monumenti.

Sabato prossimo, alle 21.30, sarà tagliato il nastro, sarà accesa la nuova illuminazione e dopo la benedizione e saranno illustrati gli interventi di restauro che hanno interessato sia il ponte che lo storico Torrione.

Nel 1880 venne costruito il ponte denominato di San Catervo, che attraverso via Nazionale consente di entrare nel centro città, mutando la viabilità cittadina in quanto un tempo l’accesso avveniva attraverso Porta Marina. Fu bombardato e ricostruito alla fine della seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche in fuga.

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Il ponte bombardato (Foto Giancarlo Leggi)

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Il ponte bombardato (Foto Giancarlo Leggi)

Il Torrione d’angolo chiamato di San Catervo faceva parte delle antiche mura castellane, oggi in quel tratto abbattute. Si erge sulla sommità di un poggio a difesa di un vasto terreno circostante. Come spiega Giorgio Semmoloni "la scarpa è in cotto e arenaria in fasce alterne, circondata da un cordone pure in cotto, dal quale si leva il corpo della costruzione sormontata da merlature. Il Torrione fu scelto dal Barone Federico Bianchi, nel corso della Battaglia di Tolentino del maggio 1815 quale sede del comando austriaco".
Il Ponte di via Nazionale è stato interessato da lavori di ristrutturazione e rifacimento delle passarelle pedonali: il progetto è stato curato da Ado Gabrielli ed i lavori sono costati circa 400 mila euro. Il Torrione di San Catervo, invece, è stato ristrutturato a seguito dei danni causati dal sisma del 2016 che aveva anche fatto cadere alcuni merli oltre a provocare problemi strutturali: il progetto è di Roberto Felicetti per circa 200 mila euro di lavori.

"La riqualificazione dell’illuminazione architettonica - si legge in una nota del Comune - è stata resa possibile, per la progettazione e la realizzazione, grazie al contributo di Fabrizio Mancini e Marco Pascucci. Sponsor tecnico per la fornitura dei materiali IGuzzini Illuminazione".

GS

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Il Torrione danneggiato dal sisma

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Il Torrione oggi

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Inaugurato al Sottocorte Village  il nuovo punto noleggio e-bike.  Dalla nuova piazza di Camerino, uno spazio appositamente allestito, al quale rivolgersi per  noleggiare biciclette elettriche a pedalata assistita con oltre 100 km di autonomia e partire per entusiasmanti pedalate tra i sentieri di montagna.
L’idea che si inserisce a pieno titolo nel progetto di promozione turistica “Camerino Meraviglia” è stata resa concreta dai titolari di attività commerciali del Sottocorte Village in collaborazione con l’amministrazione comunale di Camerino. In particolare, si deve ai commercianti Gianluca Broglia e Diego Serfaustini l'essersi spesi in prima persona per traghettare in porto l'iniziativa che ha subito ricevuto il plauso e l'incoraggiamento dell’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori.
“ Grazie al fondamentale apporto di tutti i commercianti del Sottocorte Village e associazione Art.com -spiega il consigliere comunale Riccardo Pennesi-  siamo riusciiti a creare questo nuovo punto e-bike che offre un parco bici di circa sei modelli di diverse taglie e componentistiche differenti a seconda della necessità proprie del ciclista. Le e-bike in dotazione, possono infatti assolvere alla doppia funzione di mezzo prettamente turistico e di modello dalle caratteristiche meccaniche più adatte al trekking e fuoristrada. Siamo profondamente grati ai commercianti che si sono proposti per questa iniziativa, subito appoggiata dal Comune di Camerino nella certezza che  sarà in grado di produrre positivi riscontri in tutto l'arco dei tre mesi della bella stagione,- chiosa Pennesi-. La collaborazione anche questa volta è stata fondamentale; crediamo che questo servizio renda davvero completo il pacchetto da offrire a tutti i turisti e viaggiatori che quest’estate sceglieranno la città di Camerino come meta per le loro visite”.
c.c.

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Paura nel tardo pomeriggio sul sentiero denominato "Lame Rosse" che dalla frazione di Fiegni conduce verso Montalto di Cessapalombo. Due escursionisti dopo aver percorso varie diramazioni del sentiero non riuscivano a trovare la via  per il rientro. Sono intervenuti i vigili del fuoco che li hanno rintracciati tramite la geolocalizzazione e li hanno condotti alla propria auto. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco dalle Sedi Distaccate di Tolentino e Camerino.

Gs
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Era stata la classica storia all'italiana quella accaduta a Fiuminata, fatta di veri e propri errori di disattenzione e burocrazia, tanta, troppa. Ma in fondo, è bene quel che finisce bene e il Comune potrà demolire e ricostruire più bella e più sicura di prima la propria scuola grazie ad un finanziamento del Miur per 3milioni di euro. A questo dovranno aggiungersi 380mila euro che il Comune dovrà sborsare di tasca propria.
Tutto ha avuto inizio con l’amministrazione di Ulisse Costantini: la giunta fece valutare la vulnerabilità sismica della scuola ed era emerso che la parte più nuova, in cemento, era la più vulnerabile (con un indice a 0,09 mentre la normativa stabilisce a 1 il corretto valore), mentre l’altra faceva registrare poco di più, 0,12. Successivamente venne commissionato uno studio di fattibilità per valutare se fosse più conveniente abbattere e ricostruire l'edificio oppure sottoporlo ad adeguamento e i tecnici attestarono che la prima delle due ipotesi fosse quella più plausibile. E poi di recente è avvenuto l'inghippo. Fiuminata ha partecipato al bando del Miur chiamato Sisma 120 per effettuare i lavori ma nella graduatoria approvata lo scorso ottobre è risultata all'82esimo posto. Soltanto i primi 53 Comuni si sarebbero aggiudicati i fondi ma, grazie ad un attento esame dei punteggi, il Comune si è accorto dell'errore: era stato ritenuto che l'opera non fosse inserita nella programmazione triennale di edilizia scolastica 2018-2020. In realtà la scuola di Fiuminata lo era ma per un mero errore materiale riportava un codice Ares diverso da quello indicato nella domanda di partecipazione al bando. Insomma una svista della Regione la quale ha comunicato l'errore al Miur. Ci sono voluti mesi e mesi di attesa perché il Ministero accogliesse l'errore e rivedesse la graduatoria, e soltanto di recente è arrivata la comunicazione ufficiale. Fiuminata non solo è salita in graduatoria ma ha avuto accesso al finanziamento: 3 milioni di euro.
Con l'occasione, Felicioli ha anche fatto il punto ad un anno dall'insediamento, ringraziando l'ufficio tecnico che "sta svolgendo un grandissimo lavoro, con molta attenzione nel non sbagliare nulla. E' stato un anno incredibile e oggi me ne rendo conto. Quando un'amministrazione riesce a tenere in piedi una conferenza stampa di due ore con ciò che ha fatto in un anno credo sia assolutamente straordinario. La scuola - ha aggiunto - è un grande motivo di orgoglio perché saremo in grado di dare alla comunità una scuola certa, sicura. Ci siamo battutti forte e il fatto che ci siano stati riconosciuti i nostri diritti ci rende orgogliosi anche se un po' preoccupati per i soldi che dovremo reperire ma ce la faremo".
Gaia Gennaretti

(Un approfondimento dove si scenderà nel merito di tutte le opere pubbliche sarà pubblicato sul settimane l'Appenino Camerte)

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E’ di Katerina Vrioni il miglior diploma scolastico conseguito nell’anno all’Istituto Tecnico ad indirizzo economico di Matelica. Il suo impegno è stato premiato con la consegna di una borsa di studio da parte di Giovanni Ciccolini, patron dell’azienda Halley informatica. La cerimonia si è tenuta questa mattina nella sede comunale di Matelica, alla presenza del sindaco Massimo Baldini, dell'assessore alla cultura Giovanni Ciccardini, del dirigente scolastico Francesco Rosati che ha portato i saluti del Rettore di Unicam Claudio Pettinari e, di alcuni docenti. Istituita lo scorso 21 dicembre 2019 in occasione del felice traguardo del mezzo secolo di fondazione dell’Istituto di Matelica, la borsa di studio “Halley informatica” del valore di 1500 euro ha così raggiunto la sua finalità e la sua destinataria, la giovane Katerina Vrioni, neodiplomatasi con 100 e lode. Un premio quello del patron della Halley Giovanni Ciccolini che si aggiunge alle tanti azioni filantropiche portate avanti nel tempo dall'azienda, questa volta con lo spirito di testimoniare l’importanza dell’investimento sui giovani, sulla loro cultura e formazione, con la dichiarata volontà di incrementare una collaborazione sempre più proficua tra mondo della scuola e mondo del lavoro. In primo piano nel suo intervento, anche la necessità di accrescere le potenzialità di un approccio filosofico all’interno delle sedi scolastiche, in modo da offrire ai ragazzi sempre maggiori spunti di costruzione identitaria e una forte base culturale di crescita anche nel lavoro.
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“Un riconoscimento- ha detto il dirigente Francesco Rosati- che va nella direzione della valorizzazione delle eccellenze, percorso intrapreso ad inizio anno dal nostro Consiglio d’Istituto. Nel caso specifico l’iniziativa in questo senso è della Halley di Matelica che ringraziamo per il prezioso contributo, frutto della mente illuminata del suo titolare Giovanni Ciccolini che crede molto nella formazione. Una iniziativa che peraltro si pone in continuità con l’esperienza formativa dell’alternanza scuola lavoro, percorso in cui la didattica si apre al mondo esterno offrendo ai giovani un ventaglio di possibilità per orientare le loro aspirazioni”.
Per Katerina Vrioni, un’opportunità di impiego si è aperta proprio dallo stage frequentato in uno studio commerciale di Matelica. Emozionata nel ricevere il premio, la giovane ha detto che valuterà anche di proseguire negli studi universitari.
c.c.
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La sicurezza si prepara ad affrontare i mesi più 'caldi' dell'estate dal punto di vista di presenze sulle città costiere.
E’ stato siglato ieri, infatti, un protocollo di collaborazione tra l’Amministrazione dell’Interno ed i Comuni di Civitanova Marche, Porto Recanati e Potenza Picena, finalizzato all’istituzione, ad opera del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, di un “presidio di salvamento acquatico” posizionato sull’arenile di Potenza Picena.

La finalità dello strumento in questione è quella di assicurare un più elevato livello di sicurezza a beneficio di tutti i cittadini che, nel corso di questa stagione estiva, affolleranno il litorale della provincia. "Inoltre - si legge in una nota della Prefettura di macerata - , l’accordo rappresenta un’importante espressione delle possibili efficaci sinergie tra le Amministrazioni dello Stato, gli Enti Locali e le istituzioni private.

L’intesa prevede in particolare che il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, con il proprio personale abilitato al salvamento acquatico e con i propri mezzi ed attrezzature, predisponga un servizio che garantisca un più elevato livello di sicurezza nella balneazione sui litorali non assentiti in concessione dei comuni di Potenza Picena, Civitanova Marche e Porto Recanati.

Il servizio comincerà il 25 luglio e durerà fino al 16 agosto ed  è stato reso possibile anche "grazie al contributo finanziario dei Comuni interessati - conclude la nota - nonché alla collaborazione dell’Associazione Barracuda concessionaria del tratto di arenile sul quale verrà posto il presidio acquatico".

GS
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