Notizie di spettacolo nelle Marche
Presentato a Camerino il nuovo Centro di Ricerca Universitario, in via Madonna delle Carceri, i cui lavori di realizzazione stanno procedendo a ritmo serrato. Si tratta del più grande progetto, nato subito dopo il terremoto del 2016, che riguarda l'attivazione di un nuovo polo internazionale per la ricerca e l'innovazione.

"Per me è davvero una grande emozione veder sorgere questo centro - le parole del rettore Claudio Pettinari - Ricordo perfettamente quando, dopo il sisma, visitammo il polo di chimica e ci rendemmo conto che le vecchie strutture, oltretutto gravemente danneggiate, non potevano essere più considerate per uno sviluppo di questo territorio. Avevamo la necessità di sognare, lo abbiamo fatto e, grazie anche alla vicinanza della Protezione civile, abbiamo dato avvio a quest'opera grandiosa che permetterà ai nostri ricercatori di valorizzare le loro competenze anche a vantaggio dell'intero territorio. Siamo giunti alla metà circa dei lavori di questa opera che rappresenta il futuro".

luigi coccia


Un progetto interamente realizzato dai docenti della Scuola di Architettura e Design di Unicam per un edifico dove, in una struttura con una forma che ricorda un "chip", saranno collocati 44 laboratori, altrettanti uffici, sale studio e un'aula per conferenze.  


"Un edificio che nasce da un buon dialogo tra architetti e ingegneri - così il prof. Luigi Coccia, docente della Scuola - Un'idea che cerca di tenere insieme il funzionamento strutturale dell'edificio e l'immagine architettonica. L'obiettivo è quello di garantire la sicurezza di coloro che lavoreranno in questo edificio. Per questo l'idea è strutturata attraverso 2 corpi edilizi, uno solido e ancorato al terreno, quasi una sorta di fondazione realizzata in cemento armato, e l'altro, che poggia sul sottostante, ed è una struttura in acciaio e vetro. Tra i due corpi edilizi sono disposti dissipatori sismici che in caso di terremoto non consentono alle onde sismiche di propagarsi lungo la struttura verticale dell'edificio".

f.u.

proiezione video
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Atti osceni in luogo pubblico. È questa la motivazione per cui è stato denunciato dai carabinieri un ultrasettantenne residente a Macerata, accusato di essersi masturbato in pubblico, alla fermata del terminal Giardini Diaz del capoluogo, davanti ad alcuni presenti in attesa dell’arrivo dell’autobus.

Poco dopo le 20 di ieri, due carabinieri in borghese, impegnati in un servizio nei parchi, scali ferroviari e al terminal per il contrasto allo spaccio di stupefacenti, alla fermata Giardini Diaz hanno visto un uomo che, seduto sulla panchina, si stava apertamente toccando le parti intime senza curarsi della presenza di pubblico.

I militari hanno quindi richiesto l’intervento dei colleghi in uniforme della Radiomobile che hanno proceduto all’identificazione dell’uomo, responsabile del reato di atti osceni in luogo pubblico.

GS
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Cittadini e amministrazione uniti nella gestione e nella cura dei beni pubblici.
È il regolamento adottato dal Comune di Ussita con il Commissario straordinario Giuseppe Fraticelli, per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani che permetterà di attivare i Patti di collaborazione.

Lo strumento, attivo già in 200 comuni italiani, - gli altri tre comuni marchigiani che lo hanno adottato sono: Montelabbate, Fano e Macerata - permette di avviare percorsi di co-progettazione per la gestione condivisa di beni comuni, pubblici o privati, per attività di interesse generale, basati sul principio di sussidiarietà e Enti locali, associazioni del territorio e cittadini.

Una iniziativa in linea con quanto iniziato dall'associazione C.A.S.A. - Cosa Accade Se Abitiamo - di Frontignano che aveva iniziato un percorso di ascolto e confronto con i cittadini con l’obiettivo di far adottare dall’amministrazione comunale di Ussita questo regolamento e poter procedere così con la fase di co-progettazione di singoli patti. Fase che è stata interrotta dall’emergenza covid19 e che le tre associazioni intendono riprendere in mano prima possibile.

“Siamo molto felici per questa notizia e ringraziamo in primis il commissario Fraticelli per aver compreso fin da subito lo spirito di questo percorso - ha dichiarato Chiara Caporicci, presidente di C.A.S.A. - . L’incontro e il supporto di ActionAid e la collaborazione di Labsus è stato fondamentale per avviare il tema sul territorio, per conoscere una possibilità già proficua e utilizzata in altre zone d’Italia e poter condividere le giuste informazioni con la popolazione, acquisendole anche noi come associazione. L’esigenza di capire come poter fare qualcosa per tutti era emersa nei primi incontri della guida nonturismo di Ussita, in cui in tanti ci avevano manifestato il desiderio di prendersi cura del territorio, come pulire un sentiero o sistemare un’area comune, o come mettere il proprio tempo libero a disposizione per i bisogni della comunità. Sono disponibilità spesso invisibili, distanti dai social e spesso anche dalle discussioni pubbliche. Ma mancava uno strumento, una metodologia e soprattutto la conoscenza di buone pratiche già esistenti per trasformare questa frustrazione in qualcosa di più concreto e possibile da realizzare ad Ussita, sostituendo la lamentela con la responsabilità e la difficoltà con le istituzioni in una collaborazione utile".

GS
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Dopo la riunione a Macerata della scorsa settimana, si è tenuto oggi all'ospedale di Camerino un nuovo incontro tra il sindaco Sandro Sborgia con la dottoressa Nadia Storti, direttrice generale Asur facente funzione Area Vasta3. La riunione era stata richiesta con urgenza dal primo cittadino della città ducale, per evidenziare le problematiche del nosocomio camerte, in particolare quelle riguardanti una preoccupante carenza di organico che non permette di garantire come dovrebbe i servizi sanitari alla cittadinanza.
Diverse le soluzioni prospettate in ordine alle problematiche evidenziate dal sindaco, sulle quali la dottoressa Storti ha preso dettagliate informazioni. "Ora attendiamo che siano messe in atto" - sottolinea Sborgia preannunciando le soluzioni.
"Ai due ortopedici che andranno via, seguirà il reintegro di altri due, così come si cercherà di impiegare medici di medicina interna. È stata anche rivalutata la necessità di una nuova organizzazione della sala operatoria, aumentando il suo utilizzo, il che determinerà una seduta in più. Lo stesso vale anche per il reparto di Chirurgia. Per quanto riguarda la Cardiologia, invece, si cercherà di sopperire alla mancanza di personale con l'assunzione, a tempo determinato, di specializzandi. Questo, però, a partire da novembre.
Sono state, dunque, prospettate nuove possibilità di intervento. Ciò che è assolutamente necessario – continua Sborgia – è anche che si ragioni in termini di lungo periodo, quindi le soluzioni che saranno attuate dovranno essere pensate nell’ottica di sviluppo e crescita dei servizi sanitari che l’ospedale di Camerino è in grado di offrire. Chiaramente, da parte mia e nostra, resta l’impegno nel continuare a monitorare la situazione e tenere alta l'attenzione costantemente vista l'importanza del servizio offerto dall'ospedale di Camerino non solo per la città, ma per un'intera area interna. Prendo atto – conclude il sindaco Sandro Sborgia – della rinnovata volontà d’intervenire da parte della dottoressa Storti per cercare e trovare una soluzione. Attendiamo che quanto oggi è stato detto, diventi un fatto e sia messo in pratica. Continueremo comunque a vigilare sulle cause che hanno portato a inaspettati e volontari licenziamenti per capire le ragioni e trovare soluzioni”.
c.c.

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I Vigili del fuoco sono dovuti intervenire a Torrette di Ancona in via Flaminia per la rimozione di tegole pericolanti da un vecchio fabbricato lungo la strada.
Con l'ausilio dell'autoscala, la squadra dei Vigili del fuoco ha provveduto a rimuovere le parti che rischiavano di cadere e a mettere in sicurezza la zona sottostante.
Parti pericolanti 0
Un altro intervento ha riguardato lo spegnimento di un incendio a Fabriano sulla SS 76. A prendere fuoco. la motrice di un autoarticolato. Le fiamme sono state spente da una squadra dei pompieri arrivati sul posto con due autobotti.La zona dell'intervento è stata poi messa in sicurezza. 
La strada è rimasta chiusa al traffico fino alle ore 17:30 circa ,per consentire le operazioni di spegnimento Non si segnalano persone coinvolte.
c.c.
Incendio camion 2

Incendio camion 0




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La Regione Marche ha pubblicato un bando per la realizzazione, nel corso delll’anno 2020, di iniziative turistiche e attività che riguardino manifestazioni ed eventi di particolare interesse ai fini della valorizzazione dell’offerta turistica territoriale. La finalità è sviluppare il numero di presenze turistiche italiane e straniere ed in particolare le attività di accoglienza.
Beneficiari sono gli Enti Locali, le associazioni di categoria del settore Turismo, le associazioni Pro loco iscritte all’albo Regionale e le associazioni senza scopo di lucro con finalità turistiche e storico-culturali che avranno tempo fino al 30 settembre prossimo per presentare una domanda di contributo.

La dotazione finanziaria complessiva per questa misura è di 251 mila euro ed è previsto un contributo massimo di 15 mila euro concedibile per ogni iniziativa, limitando a 2 le iniziative per soggetto richiedente.

I criteri e i parametri  per la valutazione e conseguente redazione della graduatoria in base al punteggio conseguito sono riferiti alla valenza dell’iniziativa in termini di capacità di attrarre presenze turistiche e valorizzare l’immagine del territorio delle Marche; numero di enti e organismi coinvolti nell’organizzazione dell’iniziativa; coinvolgimento dei media per contribuire a far conoscere l’offerta turistica regionale; Spese per la promozione dell’iniziativa al di fuori dell’area interessata all’evento.

Le domande, vanno presentate, entro il 30 settembre tramite PEC all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

c
.c.
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Controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle stringenti misure di contenimento del covid-19 previste dalle recenti disposizioni governative, vista anche la recrudescenza del fenomeno, sono stati eseguiti anche questo fine settimana da parte di militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche. Sebbene ammonimenti preliminari e la costante campagna informativa condotta,in tal senso, i militari hanno si sono trovati costretti a sanzionare altre tre attività commerciali: le sanzioni nello specifico hanno riguardato sabato sera un bar del centro di Civitanova Marche, mentre  nel pomeriggio di domenica, un noto bar del centro di Montecosaro Scalo ed una pasticceria gelateria a Trodica di Morrovalle.
In tutte e tre i casi sono state accertate irregolarità relative al mancato impianto ed aggiornamento del registro operazioni di igienizzazione, l’omessa informazione ai clienti delle misure di prevenzione del covid-19, la presenza di avventori o dipendenti sprovvisti di mascherina facciale obbligatoria. Pertanto sono state elevate le relative sanzioni amministrative e applicato il provvedimento provvisorio di sospensione dell’attività per cinque giorni in attesa delle determinazioni del Prefetto di Macerata, competente all’applicazione della sanzione prevista fino ad un massimo di trenta giorni.
La segnalazione di numerosi turisti in località Torrenova del litorale di Porto Potenza Picena, che lamentavano la presenza di due bagnanti completamente nudi,  ha condotto invece i carabinieri del posto ad accertare la violazione dell’ordinanza del Sindaco che vieta su quel tratto di spiaggia la pratica del naturismo. Invitati gli interessati ad indossare il costume, i militari hanno contestato loro la prevista sanzione amministrativa per la violazione accertata, che prevede importo da 100 a 500 euro in favore dell’ente comunale.
c.c.

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A seguito del sisma del 2016 il Museo del Santuario allestito presso la Basilica di San Nicola, che unisce il Museo di arte Sacra, il Museo della Basilica, il Museo dell’Opera, il Museo degli ex-voto, il Museo delle Ceramiche è stato chiuso al pubblico dei visitatori per ragioni di sicurezza e non tornerà fruibile ai turisti ed ai cittadini fino al completo recupero del complesso monumentale della Basilica.

Il nuovo Priore della Comunità Agostiniana Padre Gabriele Pedicino Osa, ha chiesto al comune la possibilità di delocalizzare una parte delle opere attualmente collocate presso il Museo della Basilica di San Nicola presso i locali di proprietà comunale (un tempo occupati dal negozio Benetton) presso l'ex carcere in Via Filelfo, n. 44, offrendo la disponibilità della comunità agostiniana ad occuparsi delle opere di adeguamento dei locali e del successivo trasloco delle opere

Parte delle opere che saranno esposte al pubblico collocate presso i locali e saranno preventivamente inventariate da un notaio incaricato dai Frati Agostiniani a garanzia della proprietà delle stesse in quanto parte sono della Comunità agostiniana e parte sono di proprietà comunale.

"Come già avvenuto con successo – sottolineano il Vicesindaco e Assessore al Turismo Silvia Luconi e l’Assessore alla Cultura Silvia Tatò - visti anche i numerosi visitatori registrati sinora con la mostra “Tolentino, volto di una Città” che raccoglie parte del patrimonio che era esposto a Palazzo Parisani-Bezzi, anch’esso chiuso a causa dei danni provocati dal sisma, questa nuova ed ulteriore delocalizzazione di parte del Museo di San Nicola nei locali di via Filelfo, consentirà un rilancio del centro storico con offerte culturali e turistiche al momento non fruibili al pubblico dei visitatori e turisti della nostra Città".

"Con questa iniziativa - aggiungono - si vogliono cogliere due obiettivi: il primo che è quello appunto di portare il turista a scoprire il resto del centro storico e delle altre piazze, mentre si dirige verso il Museo, il secondo, non meno importante, quello di rendere finalmente fruibile un patrimonio culturale immenso che da troppi anni è chiuso in locali inagibili".

"Pertanto, insieme al Sindaco Pezzanesi e agli altri colleghi di Giunta, abbiamo ritenuto opportuno concedere, per finalizzare questo nuovo e importante progetto, alla Comunità Agostiniana di San Nicola un contributo di 20 mila euro che possa consentire la realizzazione dei lavori di delocalizzazione del museo e lo svolgimento di un regolare servizio di accoglienza di quanti interessati alla visita delle opere che saranno delocalizzate in Via Filelfo. questo contributo, inoltre, risulta indispensabile alla Comunità Agostiniana per far fronte alle numerose spese di sanificazione e garanzia dei parametri di sicurezza igienico-sanitari che si rendono necessari per fronteggiare la diffusione del virus Covid-19 per la corrente annualità e che renderanno fruibili i vari ambienti della Basilica di San Nicola. Quindi, l’Amministrazione comunale ha dato mandato al servizio Patrimonio di concerto con il settore Lavori pubblici per procedere allo sgombero e recupero dei locali “ex Benetton” onde consentire la tempestiva realizzazione dell’intervento di delocalizzazione del Museo del Santuario".

f.u.
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Sanità marchigiana: bene nell’emergenza ma ne serve una che funzioni nel quotidiano. È il pensiero di Loredana Riccio, candidata alle Elezioni Regionali nella lista del PD per la provincia di Macerata.

L’ex dirigente dell’Area Vasta 3 vede il sistema sanitario regionale come “una struttura che ha retto bene ed uscita meglio di altre regioni dalla prova epocale del Covid. Non dimentichiamo che le Marche a marzo sono state una delle regioni più colpite, che siamo usciti dall’emergenza prima delle previsioni che ci accomunavano alla Lombardia e che proprio a differenza di quest’ultima stiamo resistendo al ritorno dei contagi. Se però guardiamo alla normale amministrazione, alla gestione quotidiana, va detto per onestà intellettuale, che nel corso dell’ultima legislatura alcune cose potevano essere fatte meglio”.

“Penso, ad esempio, al richiamo fatto dal sindacato dei medici Anaao-Assomed sulla divisione tra il ruolo di governatore – rilancia la Riccio – e sono d’accordo con il candidato governatore del centrosinistra Maurizio Mangialardi che ha ribadito discontinuità rispetto al passato, annunciando una delega ad hoc nel prossimo esecutivo regionale. Servono però anche maggiori risorse (una follia rinunciare al Mes) e il superamento dei limiti imposti dalla legge Balduzzi (Governo Monti) perché è ciò che ci ha insegnato l’emergenza Covid: dobbiamo poter contare su una sanità pubblica territoriale davvero vicina ai cittadini, con servizi davvero accessibili e di qualità. Ripartiamo dagli Ospedali di Comunità e dai Punti di Primo Intervento: dotiamoli di risorse umane, strutture e tecnologie adeguate. Eliminiamo la precarietà di chi lavora (non è pensabile continuare a risparmiare sulla salute delle persone e sul personale) e diamo, soprattutto, ai cittadini la certezza di avere a disposizione i servizi. Fondamentali in particolar modo nelle aree interne: penso a Tolentino e Cingoli che meritano maggiore chiarezza e determinazione nelle scelte o agli ospedali di Camerino e San Severino, punti di riferimento per chi vive nelle aree interne. Insomma, il sistema sanitario regionale deve ripartire dal territorio, dai suoi punti di intervento capaci di intercettare i bisogni e le emergenze dei cittadini”.

f.u.

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Una intera comunità vicina ai lavoratori della ex Jp di Fabriano, oggi Indelfab, per i quali la proprietà ha annunciato che entro metà dicembre licenzierà in massa i suoi lavoratori, se non interverranno nuove positive notizie.

Dopo l'intervento dell'arcivescovo Massara, ora anche una nota da parte della Consulta delle Aggregazioni laicali della diocesi di Fabriano-Matelica che esordisce con le parole di Papa francesco: “….per uscire migliori da questa crisi, dobbiamo farlo insieme….Dobbiamo farlo insieme, tutti quanti, nella solidarietà” .

"Come Consulta del laicato cattolico - scrivono - ci sentiamo fortemente solidali con i lavoratori della Indelfab di Fabriano (ex JP Industries) in estrema difficoltà.

Vogliamo chiedere a tutti coloro che possono cambiare questa situazione di trovare una soluzione duratura a questa crisi, facendo leva sulla responsabilità politica e sociale e sull’etica d’impresa.

Tra le cause della crisi - aggiungono - vi sarebbero l’irrigidimento del sistema bancario nell’erogazione dei fondi, la contrazione del mercato degli elettrodomestici e il congelamento degli ordini, causa pandemia da Coronavirus.

Da parte delle istituzioni ci si aspetta allora di esplorare tutti i percorsi possibili e praticabili, rispettosi dei diritti del lavoro e della dignità umana, che sono scritti nel cuore dell’uomo ma anche nella nostra Carta Costituzionale.

Il lavoro è un diritto e un dovere riconosciuto dalla nostra Costituzione. 

Si tratta dunque di rispettare la dignità dei lavoratori e di tener conto del contenuto etico dell’occupazione, che non può mai essere sostituito da sussidi temporanei i quali, sebbene necessari, non favoriscono il pieno sviluppo della persona umana.

Gli imprenditori devono poter continuare ad essere aiutati dallo Stato e dall’Europa, quei soggetti economici innovativi che per loro natura assumono dei rischi. Essi, attraverso le loro capacità, come lo spirito di iniziativa ed il coraggio, possono far sì che l’impresa incida in maniera significativa sullo sviluppo economico e sociale di un determinato territorio.

L’impresa non è soltanto un capitale in grado di produrre un profitto, dei macchinari che danno lavoro a delle persone o un servizio di beni ai consumatori, è soprattutto una comunità di persone".

L'appello della Consulta, dunque, è a tutti gli 'uomini di buona volontà': "E’ auspicabile - concludono - che, in questo nostro territorio, coloro che hanno risorse e capacità imprenditoriali e sono dotati di spirito di solidarietà e buona volontà collaborino insieme per improntare nuove attività lavorative, che siano in grado di far risorgere un distretto industriale ed una città che sarebbero altrimenti destinati ad una lenta ma continua decrescita infelice".

GS

 


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