Notizie di spettacolo nelle Marche
Due terzi degli istituti superiori e la quasi totalità delle scuole del primo ciclo nelle Marche hanno iniziato l'anno scolastico in presenza. Negli altri è stata adottata la didattica mista e, in nessuna scuola la didattica a distanza.
Il 67,21% delle scuole superiori marchigiane (41 istituti) ha iniziato l'anno scolastico in presenza, mentre il 32,79% (20) ha adottato una modalità mista: in presenza e a distanza. Per le scuole del primo ciclo i dati sono anche più netti: il 95,83% (92 istituti) ha adottato la modalità in presenza e solo il 4,17% (4) quella mista. Sono i primi risultati di un monitoraggio a campione effettuato dalle sedi territoriali dell'Ufficio scolastico regionale all'indomani del primo giorno dell'anno scolastico. Nessuna scuola risulta aver cominciato l'anno solo in modalità a distanza o non aver avviato per nulla le lezioni.
Solo sei scuole del primo ciclo (6,25%) hanno adottato doppi turni. Musei e teatri come aule didattiche, solo per 13,54% delle scuole del primo ciclo (13) e il 3,28% (due) delle superiori. 
c.c.
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Il presidente della Regione Marche ha visitato il cantiere del nuovo ospedale di Amandola. Dapprima,  l'incontro istituzionale in Comune con il sindaco Adolfo Marinangeli il quale ha annunciato che porterà in Giunta e poi in Consiglio comunale la proposta di conferire al Governatore la cittadinanza onoraria, a riconoscenza della sua vicinanza alla città in questi anni.
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Accompagnato dal primo cittadino,  il presidente della Regione, ha successivamente consegnato due case alle famiglie terremotate nella frazione di Casa di Tasso. Amandola 04
Quindi la visita nel cantiere del nuovo ospedale. Il presidente ha sottolineato che costruire una struttura così importante non solo restituisce alla comunità quella che c’era prima del terremoto, ma anche offrire opportunità in termini di qualità del servizio sanitario per il territorio montano.
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Una realizzazione da vedere quindi non solo come risposta al sisma, ma anche ai problemi che c’erano prima. Nell’osservare i lavori del cantiere che procedono spediti, il governatore ha mostrato grande soddisfazione. Tra i temi toccati nel corso del colloquio anche quello del turismo che nonostante la pandemia ha visto un notevole incremento dei numeri offrendo ai visitatori le bellezze che il territorio dispone. Il sindaco di Amandola ha evidenziato che la costruzione del nuovo ospedale è stato un miracolo; a distanza di quattro anni dal devastante terremoto se ne vede la realtà con i lavori di sbancamento delle ruspe e la platea pronta per innalzare la struttura. Un'opera pubblica che sarà costruita su una superficie totale di oltre 10mila metri quadrati, con un’altezza di 2 piani fuori terra. Un punto di riferimento fondamentale per la popolazione delle aree interne e delle zone terremotate doppiamente provate, prima dal sisma e poi dal virus. La struttura antisismica sarà realizzata in acciaio e la durata dei lavori è prevista in 19 mesi con la consegna dell’opera nel 2022. 

c.c.

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Tempo di ringraziamenti per l'Associazione “A Cuore Aperto” dell’ospedale di Camerino, destinataria sin dalla sua fondazione di tanti gesti liberali e, particolarmente, dall'inizio della pandemia da Covid-19.  In attività da molti anni, l’associazione ha come scopo la raccolta fondi per supportare l’attività sanitaria e sostenere persone indigenti ricoverate presso l’ospedale di Camerino. Straordinario il supporto e le azioni solidali che grazie alla raccolta fondi attivata nel periodo dell’emergenza Covid-19 ha potuto raggiungere il presidio sanitario, e concretizzarsi nella consegna di materiale di ogni genere, utile al personale medico, alla struttura e agli stessi pazienti ricoverati.
Del direttivo fanno parte la dottoressa Giovanna Faccenda presidente,il dott. Pietro Compagnucci vicepresidente, la dottoressa Maria Giovanna Negroni segretaria la dottoressa Winni Mazzoli Tesoriera.  Responsale delle creazioni grafiche e pubblicitarie è Barbara Piccinini e Sonia Di Lisio è Responsabile pubbliche relazioni e rapporti con il pubblico. 
Non sempre è stato facile, anzi, questo cammino generoso talvolta ha incontrato parecchi ostacoli e non solo burocratici. A ricordarne i passi è una nota stampa nella quale si tiene ad evidenziare la testardaggine del gruppo, la determinazione ad andare avanti comunque e, anche con gioia “perché, come diceva il poeta latino Perrone “la felicità, per chi vuol diventare saggio, non è tanto nella meta quanto nel viaggio”. Affiancati da numerosi compagni che hanno voluto spendersi con entusiasmo nell’impegno a favore di una nobile causa, è potuta partire un’autentica gara di solidarietà che ha visto partecipare ben 948 donatori. “A tutti- dicono i membri dell’associazione-, dai bambini delle scuole di Camerino alle aziende locali, dai ragazzi che per darci una mano hanno rinunciato ad un videogioco, alle tante associazioni che si sono autotassate per aiutare il nostro Ospedale ed agli abitanti del grande territorio montano che amiamo tutti immensamente, va la nostra infinita riconoscenza, ma soprattutto l’affetto di pazienti ed operatori”. Le donazioni, infatti, hanno permesso di provvedere alle necessità dei malati di Covid soli e impossibilitati a vedere i loro familiari. Il sostegno dell’associazione nei loro confronti si è espresso in mille modi: oggetti personali, attrezzature che potessero farli sentire vicini ai loro cari. Graz8ie alle donazioni sono stai fornite diverse strumentazioni e dispositivi di protezione per permettere al personale sanitario di svolgere al meglio il loro lavoro. Nel nome della trasparenza e per far toccare con mano il frutto della generosità raccolta, l’associazione “A cuore aperto” informa che dal 13 marzo ad oggi, sono stati spesi ben 184.436,63 euro. Nello specifico, la somma di 1430, 45 euro è stata spesa per assicurare il confort dei pazienti acquistando e donando tanti prodotti per l’igiene e la disinfezione personale, compresi disinfettanti, generi alimentari, nonché quattro poltrone, 3 macchine per caffè, rasoi, vassoi da letto, t-shirt. Con 5.223,81 euro si è provveduto ad assicurare all’ospedale ogni genere di dispositivi di protezione individuale, strumentazioni e arredo, quali 2 elettrocardiografi, un defibrillatore con tre moduli, 10 pompe per nutrizione,10 pompe d’infusione di farmaci, 400 cartucce per emogasanalizzatore, sfigmomanometri, pulsossimetri, portabombole, guanti anti-presa, tritapillole, strumentazioni per il Pronto Soccorso, per il 118 e per l’Ambulatorio Pediatrico, 4 climatizzatori per il Reparto di Medicina. Ultima grande donazione quella che visto consegnare al nosocomio ben 64 letti elettrificati di ultima generazione, oltre a 52 materassi antidecubito schiumati ad acqua e due modernissime barelle per una spesa totale di 177.782,38. euro

Ai circa 185mila euro donati e spesi dal 13 marzo fino ad oggi, vanno aggiunti i doni ricevuti in strumentazioni, tra cui un Ecografo Portatile per monitorare le polmoniti da Covid a letto del paziente (18.300 euro), sette Tablet, tre monitor multiparametrici, novantasei tute bianche, un pulsossimetro e cinque sfigmomanometri per un valore approssimativo di 30mila euro.

L’associazione sta ora attendendo dall’Azienda il permesso di donare un macchinario di ‘intubazione veloce’ “Ambu” per rendere ancora più efficiente la Rianimazione.

Nel concludere la nota, l’associazione “A cuore aperto” dell’ospedale di Camerino, rivolge il suo caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito con le loro donazioni: “Donare senza interesse ed avidità, con il ‘cuore aperto’ a tutti senza esclusione, è la sola cosa che può rendere il mondo migliore”.
c.c.

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Si è svolto presso la sede municipale di Frontone l’incontro tra i sindaci dei comuni di Frontone, Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio, Cagli e Fabriano con la sottosegretaria allo sviluppo economico, Alessia Morani.

Tema dell’incontro è stato il ruolo strategico che la realizzazione delle Pedemontana Fabriano-Sassoferrato-Cagli può avere per lo sviluppo del territorio interno della regione Marche. 

I sindaci hanno ripercorso la tribolata storia dell’incompiuta più vecchia del nostro Paese rappresentando quanti e quali sarebbero le possibilità di sviluppo legate sia al turismo che alle attività industriali.

Creare una viabilità in grado di collegare agevolmente e in sicurezza tutto l’entroterra in maniera trasversale da Cagli a Muccia è una occasione che non possiamo permetterci di perdere – scrivono in una nota i primi cittadini - Arrivare agevolmente a Cagli significherebbe collegare anche Urbino e significherebbe unire tra di loro 3 arterie fondamentali come la Fano-Grosseto, la Statale 76 e la Statale 77”.

La sottosegretaria Morani ha condiviso le posizioni degli amministratori locali riconoscendo il valore di questa infrastruttura e tracciando un possibile percorso per poter attivare i finanziamenti necessari. Ora si tratta di accelerare per completare la fase progettuale della Sassoferrato-Cagli, attualmente ferma a un progetto definitivo, e arrivare ad avere il maggior dettaglio possibile per riuscire ad attingere dai fondi che potrebbero arrivare dal Recovery Fund.

Per la Fabriano - Sassoferrato il percorso è stato già tracciato nell’incontro con il Viceministro delle Infrastrutture e anche la Sottosegretaria al MISE  ha sollecitato ad avviare quanto necessario. 

“Siamo riusciti, facendo squadra, a riportare l’attenzione delle istituzioni ai massimi livelli su una incompiuta che aveva e continua ad avere un’importanza strategica fondamentale per tutto l’entroterra – conclude la nota - L’infrastruttura unirebbe l’area del cratere con una delle Aree Pilota della Strategia delle Aree Interne che vedono tra gli asset di azione per lo sviluppo proprio le infrastrutture materiali e immateriali”.

f.u.
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Martedì, 15 Settembre 2020 12:59

Incendio nella chiesa di S. Agostino

Un principio di incendio, che ha interessato la chiesa di S. Agostino, avrebbe potuto sfociare nel dramma in pieno centro a Recanati.

Per cause in corso di accertamento, probabilmente un corto circuito nel quadro elettrico presente nella sagrestia, ha provocato, come detto, un principio di incendio all'interno del locale attiguo alla chiesa, dove in quel momento non si stavano celebrando funzioni.

La densa nube di fumo, che si stava propagando all'esterno, ha messo in allarme i residenti che hanno prontamente avvertito i vigili del fuoco del comando provinciale di Macerata, intervenuti sul posto con 4 automezzi per spegnere l'incendio e mettere in sicurezza la zona.

Fortunatamente non si registrano danni a persone, mentre i pompieri stanno valutando le conseguenze all'interno del tempio. L'intera zona è stata chiusa al traffico fino al completamento delle operazioni di messa in sicurezza.

f.u.


incendio
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Ri-abitare l'Appennino si deve e soprattutto si può.
Il messaggio forte e chiaro arriva da Campi di Norcia, uno dei paesi più colpiti dalle scosse sismiche del 2016, dove per iniziativa della Fillea Cgil e associazione Nuove Ri-Generazioni si sono riunite, ospiti della locale Pro Loco, istituzioni e addetti ai lavori, con in testa il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, in occasione della presentazione di uno specifico progetto che sintetizza idee e proposte per le aree colpite dal sisma.
Un incontro che, anche se avvenuto nel cuore dell'Umbria, coinvolge direttamente anche le Marche e l'entroterra ferito dal sisma che condivide con la regione confinante le stesse problematiche, in attesa non solo che parta la ricostruzione, ma che vengano attuate strategie per rendere 'abitabili' le aree interne.

"Un laboratorio di innovazione per agevolare la rigenerazione di insediamenti e comunità, basato sulla positiva esperienza di resilienza attuata dalle popolazioni locali, che necessitano tanto di collegamenti materiali che immateriali, come l'associazionismo e la solidarietà - hanno spiegato Elisabetta Masciarri e Mario Margasini, rispettivamente presidente  e responsabile del Comitato scientifico di Nuove Ri-Generazioni Umbria - . Un laboratorio che ha l'obiettivo attraverso le idee chiave di “ri-abitazione”, “ri-generazione” e “riappropriazione” di sviluppare utilizzando le risorse a disposizione e il supporto degli enti prepostii vari canali di potenzialità economica e sociale del territorio, quali le filiere produttive, il turismo naturalistico, culturale e sportivo, la socialità". Ma anche costituire un punto di riferimento per sottolineare a Governo e parti sociali la necessità di rendere concrete le normative vigenti e porre un freno, a livello occupazionale, alla precarietà e alla fuga di quelle figure professionali che, dopo aver contribuito a uno spiraglio di rinascita, ora in tempi brevi vedranno scadere i propri contratti e abbandonare tanto il territorio, quanto il proprio lavoro". 

Panoramica pubblico

"Per questo - ha detto il Commissario Legnini - è necessario che tutti gli attori coinvolti attuino quelle dinamiche di nuovo sviluppo territoriale che i mezzi a disposizione oggi consentono, per poter fronteggiare una permanente doppia emergenza, strutturale e sociale. Da qui la necessità di rendere i territori sicuri, sostenibili, connessi con le infrastrutture anche digitali, anche attraverso il ripopolamento". 

Il progetto prende in esame in particolare l’esperienza della comunità di Campi, frazione di Norcia situata nella Val Castoriana e compresa all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. "La popolazione di Campi - si legge nel progetto - si distingue per aver vissuto un’esperienza sui generis nell’affrontare l’emergenza 'Sisma Centro Italia': in seguito alle scosse di ottobre 2016, che hanno reso inagibile circa il 90% del patrimonio abitativo della frazione, la comunità ha gestito risposta eccezionalmente resiliente ed autonoma rispetto all’azione della Protezione Civile e delle istituzioni locali, gestendo una co-abitazione di circa 70 persone, che si è protratta per vari mesi all’interno della sede della Pro Loco locale, un edificio anti-sismico interamente progettato, finanziato e costruito dalla comunità. Oltre ad aver mantenuto gran parte della propria popolazione residente in loco, Campi ha mantenuto viva l’attenzione sulla situazione in cui si trovano le terre appenniniche colpite e ha saputo indirizzare la solidarietà delle decine di persone ed associazioni che hanno abbracciato il suo progetto di rinascita “Back to Campi”, che si articola intorno alla creazione di un agri-campeggio di comunità in grado di offrire ospitalità turistica e che possa essere riconvertito in alloggi di emergenza nel caso in cui il terremoto tornasse a far tremare gli Appennini".

GS

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Martedì, 15 Settembre 2020 09:40

Rapina in ospedale, arrestato un 48enne tunisino

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitanova Marche hanno arrestato un cittadino tunisino che, aggirandosi tra gli uffici e gli ambulatori al terzo piano dell’ospedale, è stato sorpreso dopo che aveva trafugato la borsa di una impiegata contenente i suoi effetti personali, i documenti e 150 euro in contanti. 

E’ stata proprio la donna ad accorgersi della insolita presenza dell’uomo, che aveva attirato la sua attenzione avendo notato che imbracciava la sua borsa mentre si allontanava verso il corridoio. Lo ha immediatamente raggiunto nel vano scala vicino l’ascensore e qui, nel vano tentativo di riprendersi il maltolto, è stata invece aggredita dal malintenzionato che voleva invece tenersi il bottino ed assicurarsi la fuga.

Provvidenziale l’intervento di alcuni medici che hanno bloccato il quarantottenne consegnandolo ai carabinieri giunti sul posto. I militari, dopo averne verificato il contenuto, hanno restituito la borsa alla vittima ed accompagnato lo straniero in caserma per gli accertamenti del caso e per la sua identificazione.

Nell'aggressione l’impiegata ha riportato lesioni al braccio ed al volto giudicate guaribili in otto giorni, mentre l’uomo è stato arrestato per il reato di rapina impropria e trasferitotradotto presso il carcere di Montacuto a disposzione dell'autorità giudiziaria. 

f.u.

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A Camerino, si avvicina a grandi passi il grande giorno del taglio del nastro della nuova Scuola della Musica, la cui realizzazione è frutto della raccolta fondi attivata dalla Fondazione Andrea Bocelli.  L'inaugurazione è prevista per il prossimo 1 ottobre e tutto dà da pensare ad una cornice di eccezionale risonanza arricchita da prestigiose presenze. Per l'associazione "Adesso Musica" e per l'Istituto musicale Nelio Biondi sono ore di grandi preparativi e fervore. Dalla musica e dai musicisti, da un'opera che fino a qualche tempo fa era ancora relegata al libro dei sogni, un segnale di vera ripartenza per la città ducale e per l'intero territorio. Tante le emozioni che via via si sono succedute sin dal primo annuncio che questa costruzione modernissima sarebbe in concreto diventata possibile, grazie  all'intermediazione della Fondazione Andrea Bocelli e al gesto generoso e magnanimo di tanti benefattori. La città di Camerino l'ha vista crescere giorno per giorno e il prossimo 1 ottobre, le emozioni accumulate nel corso dei mesi lasceranno posto a quella immensa di una porta che si apre per accogliere la passione e l'impegno di tanti giovani che amano la musica e desiderano suonarla.
"Credo che davvero non si possano descrivere le sensazioni che tutti noi proviamo nell'avvicinarci a questo giorno- dice il direttore della scuola Vincenzo Correnti-. Vediamo che si sta velocemente raggiungendo la conclusione dei lavori e nel contempo stiamo ricevendo tantissime nuove iscrizioni, il che non può che farci immenso piacere e stimolarci. La realizzazione della nuova Scuola della musica ha dato maggiore spinta alle motivazioni di tanti giovani, non solo di Camerino ma dell'intero territorio. Daremo inizio alle nostre lezioni dalla nuova e bellissima sede che sarà un centro interamente dedicato alla musica".  L'ingresso del mese di ottobre, riserverà dunque alla città una bellissima nuova pagina di speranza e tante bellissime sorprese che man mano verranno svelate.
c.c.
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Edito da "il Lavoro editoriale", è uscito in questi giorni il libro "La post regione. Le Marche della doppia ricostruzione". Ne è autore Daniele Salvi ,dal 2015 al 2020 Capo gabinetto della Presidenza del Consiglio regionale delle Marche il quale ha condensato in questo lavoro una raccolta di suoi articoli comparsi sul web e frequentemente rilanciati da quotidiani nazionali e regionali, riviste e periodici locali tra cui il settimanale Appennino Camerte. Dal terremoto alla pandemia da Covid non ancora risolta, le Marche hanno attraversato un quinquennio di dure prove che ancora non si possono ritenere concluse. Tante le problematiche contingenti che hanno interessato la regione nel periodo di cinque anni. L'analisi che ne fa Daniele Salvi spazia dagli aspetti socio-economici fino a quelli storico culturali, cercando nel contempo di condividere con il lettore anche proposte e speranze.

“ E’ una pubblicazione che nasce dall’osservazione di un quinquennio nel quale le Marche hanno subito due passaggi che ne hanno segnato profondamente la storia: il Sisma del 2016-2017 e l'epidemia, l'emergenza sanitaria da covid-19 - spiega Daniele Salvi-. Due eventi che si sono inseriti in 5 anni che già di per sé sono stati forieri di grandi novità: pensiamo all'uscita dell'enciclica di Papa Francesco sull’ ecologia integrale, alla crescita delle diseguaglianze o al tema della paura che ha pervaso le società occidentali, pensiamo al fenomeno del terrorismo internazionale di cui oggi parliamo di meno ma che negli anni appena passati, è stato molto pervasivo e tragicamente presente. Sono stati quindi 5 anni di grandi cambiamenti a livello internazionale - continua Salvi-;  pensiamo anche a livello nazionale la parabola della illusione del rinnovamento promossa ad esempio dal renzismo. Un quinquennio nel quale le Marche  hanno vissuto una loro pagina non facile, a partire dalle conseguenze della lunga crisi del 2008-2009 che ha diffuso i suoi effetti sul nostro sistema produttivo anche negli anni più vicini, fino a questo doppio shock, subito dalla regione a causa del sisma e del covid-19.  Di certo- prosegue- sono anni  nei quali le Marche hanno cercato di reagire, di mettere in campo le loro energie e quello che era possibile fare. In questo libro pertanto, potendo guardare la vicenda marchigiana da un osservatorio privilegiato come quello del Consiglio regionale delle Marche, ho cercato di raccogliere riflessioni intorno ad alcuni nuclei tematici preponderanti: i temi dell'Appennino, del futuro e del destino delle aree interne e del patrimonio culturale, ma anche i temi del rapporto tra città e aree non urbane, rurali interne, insieme a temi più generali che  hanno riguardato appunto la vicenda del paese ma che hanno avuto dei riflessi anche sulla nostra realtà, come il tema del credito o i problemi dello sviluppo territoriale dentro la crisi dell'economia dei distretti manifatturieri. Sono stati anni intensi che, attraverso l’ attività da un lato istituzionale e dall'altro di riflessione sui cambiamenti e fenomeni in atto, ho cercato di concentrare in questo libro che sostanzialmente è una selezione ragionata di articoli comparsi su riviste, su periodici, su quotidiani o anche su internet.
Un  lavoro che cerca di focalizzare questa doppia sfida che le Marche hanno di fronte: la doppia ricostruzione è la sfida dei prossimi anni. E’  a sfida intrecciata che ci costringe a tenere insieme, ricostruzione e promozione di un nuovo sviluppo sostenibile. Ecco se la regione Marche riuscirà a vincere questa sfida riuscira a riposizionarsi, ma per fare questo è necessario che anche la stessa regione si ripensi. Questo è un problema nel problema- sottolinea Salvi-; dobbiamo infatti pensare a una regione in cui la programmazione ritorni una prassi di elaborazione e anche una pratica amministrativa e dobbiamo pensare ad una regione più sussidiaria che avvicini di più ai cittadini ciò che i cittadini, i livelli degli enti locali, i livelli territoriali, riescono a fare e, tenga per sé delle funzioni di alta amministrazione, di legislazione e di programmazione, soprattutto cerchi anche di dare una piena attuazione a quel titolo quinto della Costituzione che, come ha richiamato il presidente Mattarella, se non viene adeguatamente sistematizzato insieme al sistema dello Stato e delle autonomie locali (Regioni Province​ e Comuni​, città metropolitane), rischia di destinare le regioni ad una attività o prettamente amministrativa sulla scorta dell'esperienza delle provincie, o ad una legislazione puramente interstiziale. Le regioni invece devono essere migliori dello Stato se vogliono avere un senso. Quindi- conclude Salvi- questa è la sfida che impegna la regione, anche in un recupero di fiducia nei confronti dei cittadini".

c.c.

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Incidente tra due auto sulla provinciale 76 di collegamento tra Tolentino e San Severino Marche. Per cause in corso d'accertamento  le due vetture si sono scontrate e, a seguito dell'urto una delle auto si è ribaltata sulla carreggiata finendo ruote all'aria. Sul posto è subito intervenuto il personale del 118 e un'ambulanza da Tolentino. Stando alle informazioni, a parte i danni ai mezzi coinvolti, fortunatamente non si sono avute conseguenze per i conducenti .
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La preoccupazione maggiore era per l'uomo alla guida dell'auto che in seguito all'impatto si è rovesciata sull'asfalto, il quale è riuscito ad uscire da solo dall'abitacolo senza riportare ferite. Sul posto, oltre alle forze dell'ordine per i rilievi, anche una squadra dei Vigili del fuoco preoccupatasi della rimozione del veicolo e di ripulire l'asfalto dai liquidi fuorisciti, ripristinando la sede stradale 
c.c.
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Radioc1inblu

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