Notizie di spettacolo nelle Marche
Nuove attrezzature per la palestra all'aperto del Cus Camerino. Il rettore di Unicam Claudio Pettinari e il presidente del Cus Stefano Belardinelli hanno inaugurato, nell'area esterna del palasport "Drago Gentili" le nuove macchine da palestra per l'esercizio di dorsali, pettorali e gambe, situate accanto a quelle per la pratica del Calisthenics, una delle novità del passato anno sportivo.

gruppo inaugurazione

Si amplia, così, l'offerta a disposizione di studenti e tesserati Cus, per una università che crede fermamente nel valore dello sport come strumento di formazione, grazie al lavoro del CUS, che partecipa alle iniziative di orientamento dell’Ateneo e a seminari online di importanza regionale, come quello che si è tenuto online mercoledì 24 febbraio su “Gaming disorder e Cyberbullismo”.

rettore attrezzi

Unicam ha anche assegnato nel mese di febbraio 20 borse di studio, per un valore rispettivamente di mille e duemila euro, per gli studenti dell’Ateneo che praticano attività sportiva, ad alti/medi livelli, in discipline riconosciute o rientranti nell’organizzazione sportiva CUSI, EUSA e FISU.
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Giovani e anziani. Proseguono i lavori post sisma nel comune di Caldarola. Alcune opere saranno realizzate anche con contributi che arrivano da speciali donazioni. “Stiamo andando avanti nell’area che sta nella parte dietro alle nuove scuole. E’ un'area dedicata ad un auditorium esterno con tettoia, poi c'è il completamento definitivo con un'area botanica, un orto botanico e una zona verde per il divertimento dei più piccoli.

Ci sarà anche una pavimentazione in gommato, dove posizioneremo nuovi giochi per far sì che i più piccolini possano andare a divertirsi anche all'esterno stando in sicurezza”. Queste le parole del Sindaco Luca Giuseppetti che illustra anche la realizzazione di un centro anziani. “Abbiamo destinato allo scopo, l’ex palazzina della Forestale che ha subito dei danni dal sisma, grazie anche all’interessamento della associazione Italo australiana che ci ha donato un contributo di più di 500 mila euro. Avendo anche l'importo assegnato per il danno, il totale dell’intero finanziamento si aggira intorno agli 800 mila euro.

Per questo abbiamo pensato di demolire l’edificio e di realizzarne uno nuovo. I tecnici che progettano questa nuova struttura, sono stati incaricati direttamente dall’associazione Italo australiana. Il progetto che è stato presentato è di una struttura moderna, antisismica, molto funzionale, destinata maggiormente alle esigenze dei “non più giovani”, con aree complete sia per quello che riguarda la cucina, sia l’ infermieristica, sia i saloni. Nel progetto c'è anche un enorme terrazzo dove poter far giocare i nipotini che andranno a trovare i nonni”.

Barbara Olmai
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Procede la ricostruzione pubblica nel comune di Caldarola. Si parla in particolar modo di alcune novità che riguardano il palazzo comunale e il teatro. Abbiamo fatto il punto con il Sindaco Luca Giuseppetti.

“Per quanto riguarda il teatro, i lavori sono già partiti, c'è già l’impresa che sta facendo i lavori. Stiamo andando anche abbastanza veloci, penso che alla fine del 2021 salvo imprevisti, possa essere riconsegnato alla città. Per me è stato un passo importante perché ho sempre mirato a questa struttura storica, un posto importante non solo per la cultura ma come luogo di aggregazione.

Tramite la Regione abbiamo ottenuto 650 mila euro. Tramite l'uffico del Commissario alla ricostruzione Legnini, c'erano poi a disposizione dei piccoli comuni delle somme. A noi sono stati assegnati ulteriori 200 mila euro per completare il nostro teatro.

Il Palazzo Comunale sta andando avanti, avevamo fatto una convenzione con l'Università La Sapienza di Roma. Proseguono gli studi del palazzo. Sono giunti a Caldarola anche molti tecnici per studiare il modo più idoneo per procedere al progetto che andrà in essere entro la metà di questo anno, per poter pensare di poter far ripartire la struttura e il risanamento e la messa a norma di questo palazzo, alla fine del 2021 o al massimo all’inizio del 2022.”

Barbara Olmai
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Il settore del wedding vive un profondo stato di difficoltà e le incertezze sulla ripresa delle celebrazioni complicano questa fase di emergenza. Il rischio di una crisi senza soluzione è sempre più forte, tanto che Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo raccoglie le istanze della categoria, e vuole rendere pubblico il malessere delle aziende. Lanciando un appello a Regione e Stato affinché siano protagonisti di un vero cambiamento, capace di riattivare il comparto.

Ketty Montemarà, della Sartoria Italiana di Civitanova Marche, osserva infatti come “da un anno viviamo nell’incertezza. Non sappiamo quali sono le direttive prese, la strada che chi ci governa vuole intraprendere. Così non possiamo neanche pensare ad investimenti: i piani cambiano quasi giornalmente, impossibile fare previsioni.  Siamo tra i settori più colpiti – ammette la Montemarà – perché oltre ai matrimoni ci sono tutte le cerimonie che non si sono celebrate. Occasioni che influiscono per il 70% sul totale del nostro lavoro. Ma essendo chiusi anche locali e ristoranti, ci sono state meno possibilità di proporre pure abiti da sera. Chiediamo allora di poter ripartire, seguendo le precauzioni del caso. Il mio auspicio è che tutti i settori possano riprendere a lavorare, in sicurezza: le riaperture portano benefici a tutto l’indotto”.

“La nostra clientela per l’80% viene da fuori Comune, e non solo – il punto di Paolo Lambertucci delle Sartorie Riunite di Treia -: da tutte le Marche, da Bologna, Ferrara, Roma. La nostra è una sartoria storica, con clienti affezionati che ci vengono a trovare da trent’anni. Le zone arancioni o rosse ci hanno penalizzato, frenando notevolmente gli arrivi. Negli anni passati coprivamo anche 70 o 80 matrimoni, nel 2020 solo cinque, con un numero di partecipanti ridotto. All’inizio della pandemia le cerimonie erano state spostate tutte al 2021 – continua Lambertucci – ma resta molta incertezza. Abbiamo pochissime prenotazioni: alcuni sposi sono venuti per fare le prove dell’abito, ma sono in attesa. All’inizio dell’anno avevamo di solito i primi contatti, al momento sono verso lo zero. Tutto è in stand-by. I ristori? Non abbiamo ricevuto praticamente nulla, perché siamo rimasti aperti in zona arancione: ma lavorare in un piccolo Comune significa per la nostra tipologia di prodotto restare chiusi. A dicembre e gennaio non ci sono stati incassi, a fronte delle utenze da pagare”.

Il punto di Francesca Bracalenti, titolare di Dolcevita Designer e presidente del Comparto Sartoria per Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo: “La ripresa non sarà certo immediata. Dovremo far fronte agli investimenti per gestire il prodotto e le collezioni, e far fronte soprattutto ai debiti accumulati. Le attività sono al collasso. Alla Regione – precisa la Bracalenti - chiediamo un accesso rapido e veloce ai bandi, snellendo paletti burocratici e vincoli che complicano le procedure. Per rimettere al centro il lavoro sarebbe utile farsi anche promotori della creazione di una filiera regionale, dando ad essa strumenti e incentivi per riattivare il territorio. Quanto allo Stato, si dovrebbe attivare per una divisione più equa dei ristori, andando così in soccorso di settori che non ne hanno avuto accesso. E che rischiano intanto l’estinzione. Le nostre attività, ad esempio, si trovano in un limbo: rimangono aperte per tentare di lavorare, ma non possono farlo perché non ci sono le condizioni. Tutti questi tentennamenti ci stanno annientando”.

I primi dati provvisori recentemente presentati dall’Istat sul 2020 parlano di un crollo per la pandemia di matrimoni e unioni civili in Italia. Se nel primo trimestre dell’anno scorso (che ha scontato gli effetti della pandemia solo nel mese di marzo) il calo era di circa il 20%, il secondo trimestre ha visto un crollo, per via delle pesanti restrizioni. Rispetto al secondo trimestre 2019, c’è stato un circa meno 80% di matrimoni e circa meno 60% di unioni civili.
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Di seguito la lettera del corrispondente di Visso, Valerio Franconi, con gli apprezzamenti sull'organizzazione per la somministrazione dei vaccini:

"Noi cittadini siamo sempre pronti a divulgare notizie circa le inefficienze e il cattivo funzionamento delle strutture pubbliche, cosicché a circolare sono solitamente le voci negative a scapito di quelle positive. Ciò premesso e costatato, provo un senso di viva soddisfazione nel rompere questa tendenza, dando una descrizione della realtà migliore di come viene solitamente rappresentata.

Martedì 23 febbraio io e mia moglie abbiamo ricevuto la prima dose di vaccino anti covid (siero Pfizer) nella postazione della Asl 3 di Camerino, allestita in un’ampia tecnostruttura in località Vallicelle. Entrambi siamo rimasti favorevolmente impressionati dalla perfetta organizzazione del servizio: immediata accettazione, nessuna fila e personale efficientissimo, straordinariamente gentile, collaborativo e rispettoso, la cui sollecitudine, non priva di un’evidente vena affettiva verso le persone anziane, toccava il cuore. Durata dell’operazione circa mezz’ora, compreso termo scanner, alcune domande sulle condizioni di salute e quindici minuti di osservazione a vaccinazione avvenuta.

Per quanto sopra espresso intendo tranquillizzare quei concittadini che mostrano dubbi e difficoltà a vaccinarsi, ma soprattutto voglio pubblicamente ringraziare tutto il personale sanitario coinvolto nell’operazione, nonché  i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, per questa dimostrazione di efficienza organizzativa e di cortesia, che andando ben oltre i doveri professionali, fa  onore alla sanità e a  tutti i sevizi pubblici, che meglio di così non possono funzionare. Medici e infermieri, in particolare, dimostrano ancora una volta di saper affrontare al meglio anche le situazioni eccezionali. Sono tornato a casa rinfrancato, ma soprattutto rinforzato nel convincimento che nutro da sempre: il cuore di un sanitario, come pure di un volontario, non batte mai a ritmi contrari".

Valerio Franconi
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Prosegue la strategia delle aree interne e l'incremento delle opportunità a sostegno dei territori montani che vivono il doppio disagio delle criticità del post- sisma e degli effetti della pandemia. Nel percorso che sta portando avanti l'Unione Montana Marca di Camerino, si aggiunge la preparazione di un bando a voucher rivolto alle attività economiche.

" Credo che il compito di ogni ammnistratore sia quello di mettere nelle migliori condizioni le attività economiche e commerciali - spiega il presidente dell'Unione Alessandro Gentilucci-. È sulla scorta di questo pensiero che abbiamo attivato un bando a voucher che a tutti coloro che vorranno aderirvi, darà l'opportunità di ricevere 5000 euro per l'innovazione delle imprese e dell'accoglienza turistica, nonché il miglioramento della sicurezza. Il bando-è prossimo all'uscita e- continua Gentilucci- vi abbiamo destinato risorse per circa 700mila euro, dunque, da questo punto di vista ci poniamo all'avanguardia nel tentativo di dare risotoro ai nostri operatori, sempre con l'auspicio di accendere un segnale anche sulle future politiche del PSR. Credo che il sostegno ai territori montani sia un percorso di fondamentale importanza: non la sola ricostruzione ma anche sviluppo, ripartendo da quello che abbiamo e in primis dalle nostre imprese commerciali e artigianali che sono state abbandonate. In seguito alla problematica covd questi settori hanno inoltre ricevuto un colpo durissimo- conclude il presidente dekll'Unione Montana-. Ecco quindi che il pubblico deve fare la sua parte e mettersi a disposizione. È sulla scorta di queste considerazioni che ho proposto ai sindaci proprio l'opportunità di attivare questi bandi;  domani avremo la riunione conclusiva dei 17 comuni che fanno parte delle aree interne e credo che portremo avanti questo percorso con grnade dignità e soprattutto con quel senso solidaristico di ripartenza che è necessario per i nostri operatori". 

C.C.
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Incantevole e incontaminato dalla pandemia. Il piccolo borgo di Bolognola può vantare il record di non aver mai registrato un contagio al covid-19. Raggiunto da frotte di turisti amanti dello sci e della montagna, questo piccolo gioiello di paese che conta poco più di 150 abitanti, è riuscito a non essere mai sfiorato dal coronavirus. 
" Mi viene da dire che è un record che può attribuirsi principalmente alla fortuna- ammette il sindaco Cristina Gentili- ma è vero anche che siamo tanto fiscali sul rispetto delle regole. Le nostre strutture non ammettono ingressi senza mascherina e sono davvero rigidissime sull'osservanza delle prescrizioni, al punto tale che hanno perfino perso dei clienti restii ad indossarle sebbene dovessero entrare nei locali. Credo comunque che, nell'esigere il rispetto di queste misure non siamo gli unici, ma che in tutta Italia vengano adottate le stesse modalità- continua il sindaco di Bolognola-. Per quel che riguarda il nostro comune, dunque, magari qualcuno che ci protegge dall'alto e tanta tanta fortuna". Escursioni sulla neve hanno animato queste settimane assolate che hanno registrato un numero considerevole di presenze. "Il turismo assolutamente non manca- dice Cristina Gentili-. Soprattutto la domenica non possiamo dire che non ci sia gente. Ma in tanti arrivano anche negli altri giorni della settimana; poco fa ho fatto un giro a Pintura e ho notato una trentina di auto, quindi per essere un giovedì non è poco. La domenica raggiungiamo le 3000-4000 macchine e quando i posti sono finiti non si può più parcheggiare. Un transito consistente che riguarda anche le persone che passeggiano e che si spostano nelle strutture dei bar e della ristorazione;  questo - conclude il sindaco- fa capire che la possibilità di contagio anche da noi non manca. Speriamo sempre di avere visitatori e turisti rispettosissimi delle regole e, finchè la fortuna ci assiste, non possiamo che essere contenti". 
c.c.
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L'obiettivo di RisorgiMarche è sempre stato quello di tenere accesi i riflettori sui territori colpiti dal sisma, sulle bellezze ferite che mantengono comunque la forza e la voglia di ospitare.
Un obiettivo con cui il festival è partito quattro anni fa, grazie a Neri Marcorè e a Giambattista Tofoni, che è rimasto vivo anche durante la pandemia e che riesplode ora, con un nuovo format.

Si chiama “Conterranee” la nuova idea lanciata dal team di RisorgiMarche: subito dopo la fine della quarta edizione, è subito partito il lavoro per nuovi format che potessero dare seguito al racconto dei tanti luoghi che hanno accolto la manifestazione.

Una progettualità portata avanti con la piena consapevolezza che oggi i borghi dell’entroterra marchigiano, duramente colpiti dal sisma, si ritrovano a fronteggiare anche le pesanti conseguenze della pandemia.

“Nello sviluppare nuove modalità di storytelling per dare forza e visibilità a questi luoghi meravigliosi - commenta Tofoni - abbiamo pensato: tocca al popolo di RisorgiMarche, a quel pubblico che è stato e continua ad essere l'essenza di questo festival. Serve la voce dei tanti che hanno scelto di esserci in questi anni, che hanno dimostrato e continuano a dimostrare un vero attaccamento ai nostri territori”.

Da qui l'idea di un racconto a più voci attraverso Instagram, un racconto denominato “Conterranee” a simboleggiare la volontà di un profondo legame con le comunità. “L’invito alle nostre amiche e ai nostri amici è di pubblicare testi, foto e video capaci di abbracciare metaforicamente paesaggi, cammini, eccellenze enogastronomiche ed artigianali, volti ed esperienze. Sarà importante taggare sempre @RisorgiMarche, utilizzare l'hashtag #RisorgiMarche e geolocalizzare i luoghi. Inoltre, attraverso il Direct di Instagram sarà possibile segnalare eventuali pubblicazioni on line effettuate sui propri blog”.

In questo modo verranno scelti e condivisi sulle varie piattaforme social di RisorgiMarche i racconti più suggestivi e significativi.


L’invito è stato esteso anche alle amministrazioni comunali. “Ai sindaci - conclude Tofoni - abbiamo chiesto di portare un ulteriore contributo, dedicando ai Comuni uno specifico spazio all'interno del quale andremo a raccogliere e pubblicare progettualità ed esperienze che hanno segnato e continuano a segnare la volontà di un ritorno quella normalità perduta 5 anni fa. Come sempre, i nostri borghi saranno il cuore pulsante di RisorgiMarche, la vera anima che continueremo a sostenere”.

GS





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Arriva la conferma delle agevolazioni tariffarie sulle utenze domestiche per gli immobili inagibili per tutto il 2021, insieme all’aumento da 75 a 150 mila euro del tetto per gli affidamenti diretti degli incarichi di progettazione delle opere pubbliche nel cratere del sisma 2016.

Le due novità sono state introdotte alla Camera nel corso dell’esame del Decreto Milleproroghe, approvato oggi e che sarà da domani all’esame del Senato per la conversione definitiva in legge. Il provvedimento contiene la proroga di numerose scadenze di legge che riguardano i territori delle regioni del Centro Italia colpite dal sisma, ma anche un nuovo stanziamento per finanziare la ricostruzione nel cosiddetto “doppio cratere”, cioè i Comuni abruzzesi colpiti sia dal sisma del 2009 che da quello del 2016, e che possono contare su 60 milioni aggiuntivi annui (per un totale di 100 milioni l’anno). Tra le proroghe approvate anche l’estensione a tutto il 2021 delle agevolazioni tariffarie sulle utenze domestiche per gli immobili inagibili e per le SAE, le Soluzioni abitative di emergenza, dell’esclusione degli immobili inagibili ai fini della determinazione del reddito IRES ed Irpef e dell’Isee, nonché dall’IMU.

“Nel provvedimento ci sono misure molto attese dalla popolazione del cratere, che non è ancora uscito dall’emergenza sisma e deve affrontare, al pari del resto del Paese, quella sanitaria dovuta al COVID-19. Ringrazio il Governo ed il Parlamento, i Presidenti delle commissioni, i relatori del provvedimento ed i deputati di maggioranza e opposizione per il grande lavoro svolto sul decreto e che ha portato a risultati concreti, anche in termini di semplificazione delle procedure, come la norma sugli appalti della progettazione” ha detto il Commissario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini. Il provvedimento, che non dovrebbe subire modifiche al Senato, esenta le attività produttive dal pagamento della TOSAP e della COSAP per tutto il 2021, prevede il differimento a fine anno dei termini entro i quali le Regioni possono utilizzare le procedure derogatorie per il deposito temporaneo delle macerie, dispone l’impignorabilità dei contributi alla ricostruzione fino al 2023 e concede a chi era in affitto al momento del sisma la possibilità di usufruire di un contributo per gli oneri di costruzione a chi decide di realizzare una nuova abitazione. Per quanto riguarda gli incarichi di progettazione viene elevato da 75 a 150 mila euro, come per l’esecuzione dei lavori, l’importo entro il quale è possibile l’affidamento diretto ai professionisti. La norma, come alcune altre deroghe al codice dei contratti pubblici, è valida per i procedimenti avviati entro il 31 dicembre 2021.
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