Notizie di spettacolo nelle Marche
Arrivato alla fase finale il percorso di riconoscimento Unesco di Aga e Tocati di Verona per la comunità ludica "gioco del pallone col bracciale" di Treia e le altre comunità italiane con i propri giochi antichi; un lungo iter iniziato con le giornate del patrimonio immateriale di Verona del novembre 2017, proseguito con quelle di Roma del maggio 2018, poi Mede a dicembre 2018, Santa Fiora a giugno 2019, Verona al Tocati del settembre 2019 e nel 2020 Venezia a gennaio e ancora Verona a settembre.

Un grande impegno portato avanti in modo sinergico dalla precedente amministrazione (e proseguito dall'attuale) e l'Ente Disfida (Giorgio Bartolacci e Alessandro Verdicchio), coadiuvati, nella partecipazione agli incontri, dagli atleti e dirigenti dell'Asd Carlo Didimi, presenti fisicamente alle giornate del Tocati di Verona nel 2014, 2016 e 2018.

“Una vetrina splendida per la promozione del territorio attraverso il nostro eccellente biglietto da visita” così l’amministrazione comunale di Treia.

Inoltre la comunità ludica di Treia parteciperà al progetto “Erasmus+ SPORT” di cui AGA é partner.

Il progetto si chiama “Opportunity: Promuovere l'inclusione sociale e la parità di genere in contesti di educazione formale e non formale attraverso i Giochi e Sport Tradizionali” e i partners, oltre ad AGA, sono quattro organizzazioni che si occupano di Giochi e Sport Tradizionali in Croazia, Polonia, Tunisia e Francia e due università in Spagna e Portogallo. Il coordinatore del progetto è Pere Lavega, presidente di AEJeST, l’Associazione Europea dei Giochi e Sport Tradizionali.

Alcuni questionari creati dall’Università di Lleida, aiuteranno a capire la relazione tra gioco e inclusione, tra gioco e parità di genere. Il contributo di Treia sarà prezioso per contribuire ad individuare le Buone Pratiche che permetteranno di sviluppare una metodologia sull’applicazione dei Giochi e Sport Tradizionali, per promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e per favorire la parità di genere, coinvolgendo studenti/esse, insegnanti, educatori/trici, allenatori/trici in tutti i paesi partner.

Nella foto Alessandro Verdicchio (presidente Ente Disfida) con Paolo Avigo (presidente Aga).
Pubblicato in Cronaca
Ancora un colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti messo a segno dai militari della Guardia di Finanza di Civitanova Marche con l'ausilio del cane antidroga Hanima, ultimo arrivo al reparto civitanovese delle fiamme gialle, che ha condotto all'arresto di una giovane di 22 anni.

La donna è stata fermata durante un servizio di controllo anticovid mentre si aggirava con fare sospetto nella centralissima Piazza XX settembre. All'esito del controllo la giovane è stata sorpresa con addosso 20 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. La successiva perquisizione nell'abitazione della ventiduenne ha condotto i finanzieri a rinvenire ulteriore sostanza stupefacente dello stesso tipo, pari a 58 grammi, e altri due bilancini di precisione.

La donna è stata quindi arrestata e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, posta agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

f.u.
Pubblicato in Cronaca
Brillante operazione antidroga dei carabinieri di Serravalle di Chienti che hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino dominicano di 35 anni, già noto alle forze di polizia, per spaccio di sostanze stupefacenti.

L'uomo, residente a Valfornace ma domiciliato a Camerino, è stato fermato dai militari dell'arma, impegnati nel controllo del rispetto delle misure anticovid, mentre usciva con fare sospetto da un'abitazione. Sottoposto a perquisizione personale il 35enne veniva trovato in possesso di circa 30 grammi di marijuana e di una piantina di cannabis nascosta nell'auto.

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso ai carabinieri di scoprire altri 50 grammi di marijuana, strumenti atti al confezionamento delle dosi e una serra per la coltivazione della cannabis, completa di tutti gli accessori necessari al funzionamento, istallata all'interno di uno dei vani dell'abitazione.

I carabinieri hanno poi perquisito anche l'abitazione dalla quale il dominicano era uscito a seguito della quale l'occupante, un trentenne, è stato trovato in possesso di 15 grammi di sostanza stupefacente che gli era stata ceduta.

serra


Così il dominicano è stato arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e il trentenne denunciato alla Prefettura come assuntore.

particolare
Pubblicato in Cronaca
Conclusa, dai finanzieri della Tenenza di Porto Recanati, un’articolata indagine di polizia economico-finanziaria e giudiziaria, durata poco più di due anni, coordinata dal Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, nei confronti di una serie di imprese, dislocate anche fuori dal contesto regionale.
Ben 11 le imprese coinvolte, operanti nel settore della lavorazione delle tomaie.
Sono state esaminate le contabilità aziendali e i conti bancari dei titolari che hanno portato a scoprire una serie di condotte illecite, sia di natura fiscale che di carattere penale, poste in essere per consentire agli indagati cospicui vantaggi fiscali.
Ammonta, infatti, ad oltre 10.000.000 di euro, la base imponibile ai fini delle imposte sui redditi complessivamente evasa, mentre l’imposta sul valore aggiunto sottratta è di oltre 2.500.000 euro. Le inadempienze in materia di lavoro, invece, hanno portato all’individuazione di 55 lavoratori dipendenti irregolari e all’omesso versamento di ritenute per oltre 40.000 euro.
Il sistema di frode consisteva, in sostanza, nell’utilizzare partite IVA di imprenditori inconsapevoli, sia italiani che cinesi, per mezzo delle quali fatturare prestazioni per orlature di tomaie che, in realtà, erano fornite “in nero” da altre imprese gestite da cinesi. In questo modo non veniva di fatto corrisposta l’IVA da parte dell’impresa committente, mentre l’impresa che effettivamente eseguiva i lavori percepiva il corrispettivo della prestazione senza assoggettarlo a tassazione.
Questo ha consentito a queste ultime imprese di porsi sul mercato in regime di “concorrenza sleale”, ovvero - potendo praticare prezzi altamente competitivi - in una posizione di vantaggio rispetto alle altre aziende che operano osservando le regole.
I pagamenti delle prestazioni non fatturate venivano regolati per contanti, con prelevamenti effettuati sui conti bancari di due imprese “filtro” ovvero intestati a una persona fisica. In proposito, sono stati accertati trasferimenti di denaro contante, in violazione alla normativa antiriciclaggio, per circa 800.000 euro, che hanno portato alla contestazione di sanzioni amministrative per circa 300.000 euro e alla denuncia di una persona per uso improprio dei conti bancari.
Il tutto ruotava intorno ad un imprenditore italiano, dominus del sistema di frode, ma a loro volta i soggetti cinesi, al fine di ridurre ulteriormente il loro carico fiscale, già abbondantemente eroso per effetto dell’omessa fatturazione e dichiarazione delle prestazioni effettuate, hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti emesse da altre imprese, sempre di cinesi, ovvero hanno autoprodotto fatture false, quantificate in circa 900.000 euro.
Ed inoltre, decorsi pochi anni dall’inizio delle attività, alcune imprese hanno cessato la partita IVA, omettendo di presentare le prescritte dichiarazioni annuali delle imposte ed il titolare si è reso irreperibile sul territorio nazionale, facendo ritorno in Cina.
Nell’ambito dell’inchiesta, i vari Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, chiamati a giudicare, hanno emesso – su richiesta del Procuratore della Repubblica ­– 4 provvedimenti, disponendo, complessivamente, il sequestro per equivalente di beni fino a concorrenza delle imposte evase per circa 4.200.000 euro.

Pubblicato in Cronaca
I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina alle ore 09.45 circa a Fabriano in viale 4 Novembre per l'incendio di polveri di segatura che si trovavano all'interno di un silos presso una falegnameria. La Squadra di Fabriano intervenuta con due autobotti ha provveduto a spegnere le fiamme e ad effettuare lo smassamento del materiale all'interno del silos allocato all'esterno della fabbrica. Successivamente ha messo in sicurezza l'area dell'intervento. Non si segnalano danni a persone. Sul posto anche la Polizia Municipale.
Pubblicato in Cronaca
A tre anni dal sisma, il 9 settembre 2019 segnava un nuovo inizio per Visso e per l’intero centro Italia ancora ferito dal terremoto. Quel giorno, nella Sala Consiliare del Municipio, veniva presentato ufficialmente il progetto della nuova struttura della sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini; a ciò faceva seguito il gesto simbolico della posa della “prima pietra” da parte dell’allora Presidente facente funzione Alessandro Gentilucci con cui si diede inizio ai lavori nel cantiere.

Ebbene, l’opera, simbolo di ripartenza per tutto il territorio, finalmente è pronta. Si tratta di un edificio in
legno, di 700 mq di superficie su un unico livello, integrato nel paesaggio e pensato per avere un impatto ambientale ridotto al minimo: tutti gli elementi costitutivi, infatti, potranno essere smontati e riutilizzati o riciclati poiché la struttura è comunque rimovibile. Anche per l’opera di contenimento, priva di cemento, si è ricorsi a interventi di ingegneria naturalistica che hanno previsto l’uso del legno e la messa a dimora di piante autoctone per favorire la stabilità del terreno. Con una classe energetica A3, la struttura rientra nella categoria “Energia quasi zero” grazie ad una accurata coibentazione e all’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia destinata all’autoconsumo.
nuovasede

“Un segnale di attenzione del Parco verso i valori ambientali, irrinunciabili in un’area protetta. Il sisma del 2016 rese inagibile la sede istituzionale dell’Ente, determinando la dislocazione degli uffici presso strutture ospitanti, che ringrazio sentitamente, collocate tra Visso, Tolentino e Foligno, per poi riapprodare tutti a Visso in container messi a disposizione dal Comune, che non ci ha fatto mai mancare la sua vicinanza. Era fondamentale non solo che il Parco uscisse da quei container, ma che tornasse operativo e funzionale all’interno di una sede stabile, ben organizzata e di qualità, ove poter proseguire il nostro lavoro” ha dichiarato il Presidente dell’Ente, Andrea Spaterna. “E per Visso e tutto il territorio è un segnale di speranza, perché il Parco continua a rappresentare un punto di riferimento, per gli enti locali e per le popolazioni di questi luoghi, e la nuova sede simboleggia anche il senso di una ricostruzione che va avanti e procede”.
spaterna 01 1

Nel profilo della struttura è stato ripreso il logo dell’Ente Parco, simbolo della montagna che vive. Un ulteriore passo di rinascita è stato dunque compiuto ed ora gli uffici sono pronti a insediarsi: il loro trasferimento verrà completato entro il mese di aprile.

c.c
nuovasede3
Pubblicato in Cronaca
Al via dalle ore 12 di oggi, lunedì 29 marzo, la prenotazione per il vaccino anti-Covid19 per la fascia d’età 70-79 anni.

Per tutti coloro che possono raggiungere i punti vaccinali della popolazione (PVP) individuati sul territorio regionale sarà possibile prenotare le vaccinazioni anti-Covid-19 attraverso il portale di Poste Italiane https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it o tramite il Numero Verde 800.00.99.66 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18).

Per la prenotazione online, oltre ai dati personali dell’utente, occorrerà disporre del numero di tessera sanitaria e del codice fiscale, e di un numero di cellulare al quale verrà notificata la conferma. 

Con l’ausilio di Poste Italiane, è possibile prenotare anche nei PostaMat attivi sul territorio regionale (è sufficiente inserire la tessera sanitaria) o tramite i portalettere che consegnano la posta a casa.

Una volta avviata la prenotazione, all’utente verrà immediatamente comunicato il giorno, la sede dove verrà somministrato il vaccino e l’orario in cui ci si deve presentare al Punto di Vaccinazione.

Al momento della somministrazione della prima dose, sarà comunicato il giorno per effettuare il richiamo.

Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale nelle Marche sono disponibili al link:https://www.regione.marche.it/vaccinicovid
c.c.


Pubblicato in Cronaca
Nel corso dei rafforzati controlli anti Covid disposti dal prefetto di Macerata Falvio Ferdani su tutto il terriotorio i carabinieri della stazione di Urbisaglia hanno disposto la chiusura per 5 giorni del Bar dell'Urbe, locale situato lungo la strada provinciale 78, per mancato rispetto della normativa.

I militari, infatti, hanno sorpreso all'interno del bar 7 avventori che stavano consumando bevande sul bancone. Inoltre nel giardino retrostante il locale altre persone si erano radunate per una bevuta in compagnia.

Così è scattato il dispositivo di chiusura del bar per violazione della zona rossa e mancato rispetto delle misure di distanziamento sociale, oltre alle multe che sono state comminate ai presenti.

Della chiusura sono stati trasmessi gli atti alla prefettura di Macerata cui spetta la convalida del provvedimento e le eventuali misure sanzionatorie aggiuntive.

f.u.
Pubblicato in Cronaca
Anna Alfei, 79 anni il prossimo 15 giugno, nata e cresciuta nel centro di Tolentino, ha lavorato per 40 anni alla Gabrielli ed ha sostenuto tante battaglie e lotte sindacali per difendere i lavoratori e tutelare i loro diritti. In questi giorni si è trovata anche a dover rispolverare la sua battagliera tenacia per sconfiggere il nemico comune: il Covid.

Ci racconti come è andata…

“ I primissimi giorni di marzo pensavo di avere l’influenza, ma quando ho visto che non passava con le cure abituali, mi è sorto il grande dubbio: stai a vedere che il Covid è venuto a farmi visita. Poi la trafila consueta: medico di famiglia, ambulanza, ospedale di Macerata. Anzi, per essere più precisi, i primi 4/5 giorni, per mancanza di posti, dentro uno dei container adibiti per il Covid, poi trasferimento al reparto; in totale un paio di settimane di terapia, la guarigione ed il ritorno a casa”.



“Nonostante il mio carattere tendente a confidare nella buona riuscita dell’evento, debbo confessare che, specie nei primi giorni, non ero sicura per niente che ce l’avrei fatta. Il fatto di essere stata messa nel container mi dava una sensazione negativa; poi, anche se non riuscivo a vedere cosa succedeva intorno, sentivo delle voci e non erano piacevoli: si parlava di quelli che … erano morti! Come corollario la solitudine ed il distacco obbligato dai familiari, le ore che non passavano mai ed il cervello che continuava a lavorare e, non sempre, chiudeva con risultati positivi e paralleli al mio abituale ottimismo”.

Solo forza di volontà?

“No. Anzi. Debbo essere sincera: mi hanno aiutato tutti, a partire dai volontari della C.R.I. che sono venuti a prendermi e riportata a casa dopo la guarigione, ai sanitari ed al personale infermieristico e parasanitario. Tutti bravi, anzi bravissimi ed attenti. A loro debbo non solo il superamento della patologia, ma anche il sostegno e la vicinanza umana. Con più di un anno di esperienza sulle spalle nella lotta contro il Covid, hanno compreso che anche un sorriso diventa terapeutico e ti ridà lo slancio e la voglia di tornare all’ottimismo. Sono stati tutti cari e mi piacerebbe citarli uno per uno, ma rischierei di saltare qualche nominativo e sarebbe ingiusto. Un abbraccio a tutti, allora! Un episodio, però, voglio sottolinearlo: quando sono stata riaccompagnata a casa, i ragazzi della C.R.I. hanno voluto assicurarsi che non avrei avuto problemi di nessun tipo, a partire dalla terapia per finire con i consigli a me ed ai familiari per agevolare un recupero totale, certo ed il più efficace possibile”.

Quali suggerimenti daresti?

“So che sarà difficile, perché come ti ho raccontato, i primi giorni ti viene un magone grande grande, però credo che sia fondamentale la volontà di riprendersi, di fidarsi delle terapie ed il sorriso e l’umanità di chi ti assiste e cura. Poi ognuno di noi ha un carattere diverso, frutto per lo più delle esperienze avute … E’ importante la voglia di lottare”.
Pubblicato in Cronaca
Belforte del Chienti capofila nella lotta al Coronavirus attraverso l'arma del vaccino. Iniziata nel territorio comunale la somministrazione a domicilio dei vaccini effettuata dal dottor Pascolini, medico di medicina generale, ai propri assistiti, anziani over 80 che hanno effettuato la prenotazione.

Ben 11 sono stati i vaccini somministrati nella prima mattinata, con l'amministrazione comunale, in particolare il vice sindaco Carla Budassi, tra l'altro infermiera in pensione,che si è resa subito disponibile a supportare i medici di medicina generale nella campagna vaccinale fornendo mezzi e personale, ontribuendo così ad alimentare la speranza di un lento ritorno alla normalità.

L'attività proseguirà anche nelle prossime settimane e il supporto sarà fornito anche per raggiungere gli anziani, assistiti dal dottor Pascolini, che abitano fuori del territorio comunale.

f.u.

Pubblicato in Cronaca

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo