Notizie di spettacolo nelle Marche
Dieci Comuni che hanno deciso di mettersi in rete e valorizzare in maniera unitaria il proprio patrimonio museale al fine di poter avviare strategie coordinate e definire un piano di interventi finalizzati a un maggiore sviluppo culturale e turistico dell’area ricompresa nei confini dell’Unione Montana.

E’ su questi presupposti che prende vita A.M.A. -Associazione Musei Azzurri- dove accanto a San Ginesio come Comune Capofila ritroviamo, al momento, i comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Colmurano, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, Sarnano e Serrapetrona, che si sono uniti a seguito della sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa che ne disciplina rapporti, finalità, obiettivi e struttura organizzativa.

Il gruppo di lavoro, composto dai Sindaci, Assessori o referenti con delega alla cultura, ha già stabilito alcune linee operative attraverso l’ideazione di specifiche attività progettuali.

Parliamo ad esempio di “AMA Talk”, un ciclo di 5 appuntamenti online (da Venerdì 14 maggio a Venerdì 11 giugno) che guideranno il pubblico appassionato di arte e cultura alla scoperta delle curiosità e delle bellezze nei musei azzurri.
Gli incontri, programmati in cinque differenti location, saranno condotti dalla giornalista e conduttrice radiotelevisiva Francesca Travaglini ed ospiteranno personalità autorevoli della storia dell’arte quali l’iconologa Tea Fonzi, l’archeologo Mauro Fiorentini, l’architetto Enzo Fusari e il professore Roberto Cresti. Lo scopo di questa parte di progetto è ovviamente quello di attirare l’attenzione di giovani e non sull’immenso patrimonio museale dei comuni coinvolti, esaltandone un’offerta molto diversificata (dall’arte antica a quella contemporanea, dall’archeologia ai teatri storici) e stimolare la curiosità di un pubblico generalista (sia locale che provinciale) con una formazione in stile talk/intervista.

Non mancheranno attività per i più piccoli ai quali sarà dedicata la realizzazione del volume “Colora A.M.A.”a cura della graphic designerBenedetta Leonardi ed edito da Giaconi Editore.

Il libro, stampato su carta Fabriano per valorizzare con più forza l’identità territoriale del progetto, ospiterà 30 tavole da colorare che riprodurranno opere e monumenti significativi dei dieci comuni, corredate di descrizione in doppia lingua, italiano e inglese.

Ad arricchire il momento della sua presentazione sarà programmato un tour di dieci giornate-evento (una per ogni comune coinvolto) dedicate alla narrazione e alla colorazione di gigantografie delle varie opere.

Altre attività sulle quali si sta lavorando riguarderanno l’organizzazione di allestimenti e la gestione delle aperture dei vari musei al momento agibili anche attraverso la creazione di itinerari culturali o di giornate “Visit AMA”, intese come aperture in simultanea per offrire agli appassionati una full immersion nelle bellezze di questo straordinario patrimonio.

Sarà di fondamentale importanza tutto l’ambito destinato alla formazione di giovani del territorio, che saranno i testimonial del domani, insieme al potenziamento dei servizi educativi e didattici da attivare con le scuole, come ad esempio la pianificazione di educational tour, e l’elaborazione di una strategia di comunicazione e di promozione della Rete stessa attraverso i canali online e offline.

Il Progetto A.M.A. è sostenuto dalla Regione Marche per mezzo della L.R. 4/2010 “Contributi per interventi a sostegno delle aggregazioni museali” e dall’ Unione Montana di Monti Azzurri.

Tutte le informazioni sulle attività ed eventi saranno disponibili sul sito www.sanginesioturismo.it.



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Avrebbe potuto avere tragiche conseguenze l'incidente verificatosi sulla superstrada 77 Valdichienti lungo la direttrice monti tra Montecosaro e Morrovalle a causa di un fuoristrada Toyota che ha percorso un lungo tratto dell'arteria contromano.

Momenti di panico tra i conducenti delle vetture che si sono improvvisamente trovate di fronte, sulla loro corsia di sorpasso, il mezzo, che è stato più svolte sfiorato dalle auto in transito, nonostante i conducenti cercassero in ogni modo di avvertire, al suono dei loro clacson, l'autista della Toyota che viaggiava contromano, fino a quando, in un tratto in semicurva, l'inevitabile impatto con un furgone.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata e i sanitari del 118 che hanno provveduto al trasporto dei feriti al pronto soccorso. Fortunatamente nessuno degli incidentati versa in pericolo di vita.

f.u.
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Gli agenti della Squadra Mobile di Macerata hanno arrestato un cittadino di origini nigeriane di 28 anni, con precedenti specifici per reati in materia di droga, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Macerata per fatti accaduti nel giugno del 2020.

L’uomo, infatti, durante una operazione di polizia era stato sorpreso in flagranza di reato mentre spacciava dosi di eroina nelle vicinanze dei giardini Diaz di Macerata. I poliziotti furono aggrediti dall’uomo, che era riuscito a scappare, e due agenti rimasero feriti con prognosi di alcuni giorni. Indagini successive hanno portato anche all’individuazione del nigeriano come l’autore di decine di cessioni di dosi di sostanza stupefacente ad altrettante persone, spesso giovanissime. Il 28enne è stato così rintracciato nel centro cittadino e, quindi, arrestato e condotto al carcere di Montacuto.

f.u.
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Ultimo appuntamento domenica 16 con "Puliamo Fiastra", giornata dedicata alla pulizia delle sponde e delle insenature del Lago di Fiastra. Si tratta di un'iniziativa voluta dai ragazzi del luogo e patrocinata dal comune, nata sulla falsariga di attività simili che nei mesi scorsi si sono svolte in altre località della regione.

L'allentamento delle misure anti Covid permetterà la partecipazione non solo dei volontari di Fiastra, come avvenuto nei primi due appuntamenti, ma a tutti coloro che vorranno partecipare per visitare lo splendido territorio che costeggia il lago contribuendo anche alla sua pulizia.

Il "raduno" dei volontari è previsto per le 9.30 di domenica al giardino pubblico di San Lorenzo al Lago, dove sarà possibile registrarsi direttamente, con i volontari che verranno divisi in piccoli gruppi in modo da evitare assembramenti e coprire quante più aree possibili intorno al lago.

L'iniziativa sta riscuotendo molto successo e ci sono già una trentina di volontari iscritti per l'attività di domenica prossima. Gli organizzatori - che, lo ricordiamo, sono l'Associazione ricostruiamo Fiastra, il CEA Valle del Fiastrone e il gruppo informale Amici di Fiastra - hanno coinvolto altre associazioni marchigiane che hanno aderito con entusiasmo. Si tratta, in particolare, dell'Associazione “2hands” di Macerata, volontari che lo scorso weekend, durante un'iniziativa tenutasi a Civitanova, hanno ripulito le spiagge raccogliendo 250 kg di immondizia. 

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Parlare della civiltà contadina, artigianale e protoindustriale e dare luce alle testimonianze della Campagna d’Italia nella seconda guerra mondiale: sono nati per questo i due percorsi museali che sorgeranno, dal 22 maggio al 24 ottobre, al palazzo Servanzi Confidati a San Severino. La città racconta così le “Memorie di una terra”, con l’allestimento di un doppio museo: quello del Territorio e quello della Guerra.

Il Museo del Territorio, ospitato fino al terremoto in un edificio annesso alla sede dell’Istituto Venturi, nacque da una felice intuizione del preside Giuseppe Micozzi Ferri che, negli anni Novanta, iniziò a raccogliere da alcuni cittadini una serie di testimonianze storiche e documentarie. Il museo si è poi arricchito di oggetti e strumenti legati all’artigianato locale e alla civiltà protoindustriale e che ha l’obiettivo di rinforzare e tenere viva l’identità collettiva, dove rivivono i fondamenti della cultura della città.

Il Museo della Guerra, invece, è nato grazie alla donazione di padre Ivo Marchetti, frate cappuccino. Il religioso ha raccolto oltre tremila reperti del secondo conflitto mondiale e ha deciso di donarli alla città di San Severino, a cui è sempre stato unito da legami affettivi. Verrà esposto un patrimonio storico documentario che rappresenta gli avvenimenti bellici dal 1943 al 1945 e legati alla Campagna d’Italia.

Il doppio allestimento è stato curato dall’architetto Yuzzelli.

l.c.
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 “Passeggiando per la città: dall’antica Trea ai giorni nostri”. È questo il titolo dell’evento organizzato dal Comune di Treia in occasione della tredicesima edizione del Grand Tour Musei, in programma dal 18 al 12 maggio. L’iniziativa, promossa dalla Regione e dalla Fondazione Marche Cultura, intitolata “Il futuro dei musei: rigenerarsi e reinventarsi – Un percorso alla scoperta dei musei e del territorio”, ha l’obiettivo di dare nuova luce agli istituti museali, sottolineando gli stretti legami con il loro territorio di riferimento.

L’evento organizzato a Treia, in programma per venerdì 21 e sabato 22, consiste in un tour nei luoghi culturalmente più rilevanti della città, dal centro storico con i suoi musei, fino al Santuario del Santissimo Crocifisso e l’area archeologica della città romana di Trea. Il tutto passando per le vie e i tratti più caratteristici del Borgo.

Il vicesindaco, David Buschittari, ha sottolineato l’importanza dell’evento, uno dei primi a essere organizzati dopo le forti restrizioni contro il Covid, che può rappresentare un primo passo verso il ritorno alla normalità: “Una delle prime manifestazioni post Covid. Saranno due passeggiate culturali che attraverseranno il centro storico della città fino all’area archeologica del nostro Santuario. La cornice culturale del Grand Tour Musei ci permette di dare risalto ai nostri luoghi di interesse. Le nostre guide turistiche e i ragazzi del servizio civile apriranno i nostri musei, quello del Bracciale, il Civico Archeologico e il Palazzo Comunale, oltre all’area dell’antica Trea. Speriamo che questo sia l’inizio di una ripresa e del ritorno alla normalità”.

Sarà possibile accedere al tour tramite prenotazione al numero di telefono 0733/218711, dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, a partire da lunedì 17 maggio.

l.c.
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La statua della Madonna della Tempesta, particolarmente cara ai cittadini di Tolentino, è stata trasferita dalla chiesa di Santa Maria nuova, fortemente danneggiata dal terremoto, nella chiesa di San Giacomo detta della Carità.

Statua lignea policroma la Madonna in trono con Bambino, detta della Tempesta, risale al Trecento. "La sua antichità e il pregio artistico – come scrive Semmoloni – risolto nella raffinata compostezza ieratica dell’immagine e nella sinteticità dei volumi, pongono l’opera tra gli esemplari più interessanti della scultura marchigiana. La statua fu incoronata il 17 maggio del 1814 da Pio VII".

La statua, in accordo con la Soprintendenza, è stata spostata con tutte le attenzioni e cure del caso e nuovamente è a disposizione dei fedeli che da secoli si rivolgono ad essa con preghiere affinchè protegga la comunità dagli eventi catastrofici.

Le operazione di spostamento in sicurezza dall’edifico danneggiato e il trasporto nella nuova sede sono state possibili grazie all’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino. Un lavoro complesso, svolto con grande professionalità, sensibilità ed attenzione per la preservazione dell’opera d’arte che viene così riconsegnata al culto dei tolentinati e agli appassionati di arte.


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La vice sindaco di Camerino Lucia Jajani ha incontrato la consigliera regionale, nonché presidente della Commissione Sanità, Elena Leonardi per confrontarsi e discutere in merito alla situazione dell’ospedale di Camerino, convertito a presidio Covid dalla metà di febbraio. Già a novembre il nosocomio della città ducale a servizio dell’entroterra, aveva visto la conversione del reparto di Medicina con conseguente trasferimento di 60 unità del personale sanitario al Covid Center di Civitanova. Ciò ha comportato, inevitabilmente, una riduzione dei servizi ospedalieri ulteriormente tagliati lo scorso febbraio.
“La consigliera regionale Leonardi è stata ben disposta ad ascoltarmi e ha preso in considerazione la nostra situazione – ha spiegato la vicesindaco Jajani – Le ho esposto le nostre problematiche, ma anche i timori che nutriamo sulle sorti dell’ospedale che, di fatto, ad oggi non garantisce i servizi necessari per le cure al bacino d’utenza che ne ha bisogno. È una struttura a servizio di un territorio che comprende tutto l’entroterra, da Serravalle a Matelica, da Castelsantangelo sul Nera a Muccia, Valfornace, Pieve Torina, Esanatoglia, Sefro. L’attuale situazione vede mancanza di personale e medici, con i reparti di Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Terapia intensiva praticamente fermi, così come gli interventi. Ho chiesto dunque informazioni su come e quando verrà riportato l’organico attualmente impiegato al Covid Hospital di Civitanova e quando verranno ripristinati le unità mediche che se ne sono andate con mobilità – continua la vice sindaco Jajani - È stato un incontro molto positivo e confido nel fatto che possano seguire i fatti che riportino l’attività dell’ospedale a servizio di tutti i cittadini. Siamo ben consapevoli che la pandemia ha richiesto un grande impegno e sforzo, ma vista la situazione che sta tornando alla normalità, ci auguriamo che sia ripristinato quanto prima anche quanto necessario per l’ospedale camerte”.

c.c.
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Camerino saluta la corsa rosa. La sesta tappa del Giro 104 attraversa infatti oggi l’alto anconetano e maceratese. I 160 chilometri di tappone appenninico saranno la prima occasione per vedere gli uomini di classifica darsi battaglia e tentare di lasciare un primo segno serio sulla classifica generale.

Non sarà della partita Mikel Landa: il basco del team Bahrain Victorious è caduto ieri a pochi chilometri dall’arrivo di Cattolica, insieme al leader della classifica degli scalatori Joe Dombrowski e a Pavel Sivakov della Ineos. Addio alla corsa rosa per lo spagnolo e per il russo, ma gli altri ci saranno tutti.

Egan Bernal e Remco Evenepoel, i due ragazzi terribili, Giulio Ciccone e Vincenzo Nibali, gli italiani della Trek Segafredo, Alexander Vlasov e Hugh Carthy, e, perché no, anche la maglia rosa Alessandro De Marchi (in foto), che proverà a difendere il simbolo del primato. Si parte dalle Grotte di Frasassi, scoperte proprio 50 anni fa, per poi scendere verso sud, ma sempre salendo: 3400 metri di dislivello più tardi si arriverà ad Ascoli Piceno. Nel mezzo la Forca di Gualdo e la Forca di Presta. Il passaggio nella città ducale è previsto per circa le 13.30, dopo che il plotone avrà attraversato Fabriano, Matelica e Castelraimondo.

Oggi qualcuno scoprirà le sue carte, staremo a vedere.


l.c.
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Il Covid ha rallentato il mondo, e lo sport non ha fatto eccezione. A soffrirlo particolarmente sono stati i movimenti di nicchia che, essendo poco seguiti e poco praticati, hanno rischiato di essere dimenticati. Ora però sembra esserci nuova linfa anche per questi movimenti. È il caso degli sport e dei giochi tradizionali che a fine mese torneranno finalmente a gareggiare, con l’Italia al centro della scena internazionale. Nel 2026 e nel 2027, infatti, sarà proprio la nostra nazione a ospitare prima i mondiali, poi gli europei di tiro alla fune. Non solo: a novembre, ed è una notizia degli ultimi giorni, a Roma si terrà per la prima volta la Champions League di calcio balilla.

Enzo Casadidio, Presidente della Federazione Italiana dei Giochi e degli Sport Tradizionali, ha raccontato la sua soddisfazione, sia per la crescita del movimento legato alle discipline sportive tradizionali, sia per la disponibilità che ha incontrato da parte del Coni e del suo Presidente uscente, Giovanni Malagò. In occasione della scadenza del suo mandato, la Figest ha pensato di omaggiarlo con la tessera numero uno della Federazione. Un'iniziativa che Malagò ha accolto con grande piacere, così come i doni con cui è stato omaggiato: una serie di attrezzi utilizzati nella pratica delle varie discipline.

“Siamo pronti per ripartire dopo mesi di fermo – ha commentato il presidente Enzo Casadidio – . Abbiamo sofferto particolarmente l’emergenza Coronavirus, ma ora abbiamo nuove speranze. Il movimento è in crescita e, dopo tanti anni di attesa, ora anche una disciplina davvero importante come il calcio balilla entra a far parte della ‘famiglia’. In Italia abbiamo quasi 400 associazioni sportive dilettantistiche affiliate, oltre 18mila tesserati inseriti nel registro del Coni e 120 comitati provinciali. Tantissime persone legate al nostro mondo finalmente riprenderanno le loro attività. Come Federazione guardiamo avanti con grandissima fiducia e speranza, forti del fatto che nel 2026 ospiteremo in Italia il campionato mondiale di tiro alla fune e nel 2027 quello europeo. Già il prossimo anno invece, in Umbria, sarà organizzato il secondo Festival europeo Tafisa dei giochi tradizionali. Nelle Marche – conclude Casadidio –, a fine maggio, sarà ospitato il campionato italiano individuale del lancio del formaggio. Finalmente ripartiamo”.

l.c.
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