Notizie di spettacolo nelle Marche
I sindacati di categoria di Filctem Cgil, Fp Cgil, Femca Cisl, Flaei Cisl, Fit Cisl e UIltec-Uil e UIltrasporti hanno dichiaratio lo sciopero nazionale dei lavoratori del settore elettrico e del gas per domani mercoledì 30 giugno. Nel comunicato delle segreterie regionali delle sigle sindacali delle Marche viene specificato che lo sciopero si è reso necessario per protestare "contro l’applicazione dell’art. 177 del ‘Codice degli Appalti’ che obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione.
Tale norma - continua la nota- oltre a mettere in discussione oltre 300.000 posti di lavoro a livello nazionale, avrà un peggioramento dei servizi, disimpegni d’investimento e frammentazione del lavoro con pericolose ripercussioni sulla salute e sicurezza. Nelle Marche i lavoratori interessati sono circa 5.000".

In concomitanza con la giornata di sciopero del 30 giugno, le segreterie regionali di Filctem Cgil, Fp Cgil, Femca Cisl, Flaei Cisl, Fit Cisl e UIltec-Uil e UIltrasporti effettueranno un presidio ad Ancona in Piazza del Plebiscito dalle 10.00 alle 13.00.

Nell'ambito di tale iniziativa, una delegazione sarà ricevuta in Prefettura per illustrare la problematica e relative ripercussioni.

c.c.
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Incidenti sul lavoro: nella mattinata di oggi, intorno alle 10, un giovane lavoratore è caduto da un carrello mentre lavorava in un cantiere a Montecosaro. Immediato l'intervento di Icaro, l'elicottero di soccorso del 118, che ha provveduto al trasferimento del giovane all'ospedale regionale di Torrette. Il lavoratore è in codice rosso.

Servizio in aggiornamento

l.c.
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Dopo l’omaggio a mister Fabrizio Castori, fresco di serie A con la Salernitana, la Città di San Severino Marche ha voluto salutare i successi, anche in questo caso il passaggio alla massima serie con la maglia del Venezia, del giovane campione di calcio Gian Filippo Felicioli, classe 1997, settempedano anche lui che ha mosso i primi passi con la Folgore Castelraimondo per poi passare al Camerino e alla Maceratese prima di essere notato da Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan, che lo ha voluto in rossonero dal 2011.

Subentrato nella sua prima partita in A ad un altro big del calcio nato sempre a San Severino Marche, Giacomo “Jack” Bonaventura, Felicioli ha giocato anche nell’Ascoli, nel Verona e nel Perugia per poi arrivare, nel 2019, al Venezia dopo una cessione a titolo definitivo. Diverse anche le sue comparse con la Nazionale under15 prima e under21 poi.

Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, a nome di tutta l’Amministrazione comunale e della comunità settempedana ha consegnato al giovane campione una targa per salutare i tanti traguardi raggiunti ma, soprattutto, per augurargli “tantissimi successi futuri”.

“Pur nelle difficoltà degli ultimi mesi legate al Covid e ad alcuni infortuni con la tua tenacia e la tua determinazione hai saputo lanciare un messaggio molto importante a tantissimi giovani atleti e questo ti fa e ci fa onore” - è stato il saluto dal palco del sindaco all’illustre ospite durante una intensa cerimonia tenutasi al teatro Feronia alla quale hanno assistito alcuni giocatori in erba del Settempeda Calcio.

All’ingresso del Feronia il calciatore ha incrociato un gruppo di turisti di Padova in visita alle bellezze cittadine. Con loro scambi di battute e selfie.

Poi l’emozione per l’omaggio a lui tributato da una intera comunità: “Mi sento settempedano perché sono nato qui e qui sono cresciuto - ha detto Gian Filippo prima di ringraziare la famiglia, il papà Vincenzo, con lui sul palco, e la mamma Evi, seduta davanti a lui in platea, insieme a Giuseppe Sampino e Gilberto Mancini che lo hanno incoraggiato nelle prime stagioni - I miei hanno condiviso con me il mio sogno perché io non ho mai pensato ad altro se non a impegnarmi per diventare un giocatore di calcio”.

A sottolineare le doti calcistiche, ma ancor prima umane, lo straordinario impegno, la grandissima passione di Gian Filippo sono intervenuti anche l’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni, e il presidente della Settempeda Calcio, Marco Crescenzi, che ha consegnato a Felicioli una targa ricordo a nome anche della società.

Il difensore del Venezia ha fatto dono al sindaco di una maglia autografata in cui ha voluto ricordare, con una frase e la data, la speciale giornata.

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"La Pro Loco di Tolentino deve rispettare le regole Unpli e consentire la partecipazione popolare".
Un gruppo di cittadini ha inviato una missiva al presidente regionale dell'Unione Nazionale Pro Loco Italiane, a cui è iscritta anche quella presieduta da Edoardo Mattioli, per mostrare il proprio dissenso sulla mancata risposta da parte dell'ente ai cittadini che volevano iscriversi all'associazione.

Le vicenda era finita sotto i riflettori proprio quando nel 2019 un gruppo di cittadini si presentò nella sede della Pro Loco per richiedere l'iscrizione: "La presente - scrivono i cittadini nella Pec inviata al presidente regionale dell'Unpli, Marco Silla -  per portarla a conoscenza di quanto sta accadendo nella Proloco di Tolentino.

Siamo un gruppo molto numeroso di cittadini che nell’ottobre 2019 e successivamente nel febbraio del corrente anno, ha presentato richiesta d’ iscrizione presso la Proloco senza riceverne alcuna risposta e sapere se né sia mai stata fatta una delibera da parte del Consiglio di Amministrazione.

Per quanto sopra esposto - aggiungono - è nostro intento portare a conoscenza di tutti gli Organi preposti questa situazione anomala, in quanto la Proloco è aderente all’Unpli e, pertanto, deve rispettare le linee guida dettate dall’organo nazionale e consentirne la partecipazione popolare, senza fini di lucro, secondo il principio della socialità civica e del volontariato".

La pec è stata sottoscritta da Elisabetta Crocenzi, Daniele Piangatello, Olga Lamanna, Stefania Papa, Antonio Taddei, Ugo Bordi e Matteo Della Ceca.


GS
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Chiamato in causa dalla nota congiunta dei sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Arquata del Tronto, Montegallo e Montemonaco, che avevano individuato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini l’Ente sovracomunale che avrebbe potuto coordinare “la gestione dello spettacolo naturale della Fioritura di Castelluccio” dopo la sentenza del Commissario agli usi civici che ha stabilito il divieto di realizzare parcheggi per auto, sia pure temporanei, sul Pian Grande di Castelluccio, lo stesso Parco Nazionale interviene con una nota nella quale chiarisce il proprio impegno e le iniziative assunte al riguardo.

Il presidente del Parco, Andrea Spaterna, ha personalmente convocato numerosi incontri di confronto, ai quali sono sempre stati invitati i sindaci dei Comuni di Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera e Norcia e i presidenti delle rispettive province – si legge – partecipando in prima persona a tutti gli altri tavoli sul tema convocati dalle Prefetture e non solo. Purtroppo, malgrado l’impegno di tutte le Istituzioni, alle quali va comunque un sentito ringraziamento per l’impegno dimostrato, l’intento non è andato almeno per il momento a buon fine, in quanto non si è riusciti a fare sintesi delle diverse esigenze e aspettative, peraltro tutte più che comprensibili e valide, ma tra loro non convergenti. Ne discende che l’Ente Parco, pur non avendo competenze dirette in materia di viabilità, protezione civile e ordine pubblico, non si è assolutamente sottratto al senso di responsabilità nel cercare una soluzione condivisa che potesse garantire a quante più persone possibili di godere dello straordinario spettacolo della fioritura, purché in un contesto di sicurezza e di sostenibilità ambientale. Appare pertanto del tutto inaccettabile e ingenerosa la critica mossa al Parco di non aver risposto all’invito di portare avanti un’azione di coordinamento tra i vari attori interessati”.

Accuse, dunque, respinte al mittente, con “l’auspicio che tale scenario possa quanto meno contribuire a distribuire più equamente il carico dei flussi turistici su tutti i giorni della fioritura e non concentrarli, come è sempre accaduto negli anni passati, prevalentemente sui fine-settimana. 
Certamente è di tutti la consapevolezza che la fioritura rappresenta un’opportunità straordinaria e attesa per l’economia locale, non solo riferita alla frazione di Castelluccio e dei tre comuni porte di ingresso ai piani (Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto), ma anche di numerosi altri comuni che ad anelli concentrici beneficiano dell’impennata turistica che si registra in questo periodo. Un richiamo, infine, ai visitatori, perché vivano la fioritura come un’esperienza di connessione con un sistema naturalistico, bellissimo ma altrettanto fragile, che merita e impone attenzione e rispetto.

f.u.
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Assegnato ieri sera alla Rocca Borgesca di Camerino il premio Camerte dell’anno relativo agli anni 2019 e 2020. La cerimonia di conferimento, svoltasi nell’ambito del Premio Internazionale Massimo Urbani, è stata organizzata dalla Pro Loco Camerino in collaborazione con l’Amministrazione comunale della città ducale.

Vincitore del premio Camerte dell’anno 2019, è Daniele Massimi presidente dell’associazione MusiCamDo. "Nonostante le difficoltà seguite al sisma che ha colpito la nostra città, è riuscito a continuare a promuovere la cultura e a portare qualche attimo di spensieratezza con musica di qualità. Il suo amore per Camerino è tangibile”, si legge nella motivazione.

“Per me è stato un grande onore, un piacere e, soprattutto, una vera sorpresa – racconta Massimi –. La motivazione che è stata espressa credo sia significativa. Questo premio non lo considero mio, ma assegnato a MusiCamDo, realtà che dal 2002 svolge un’attività importante a Camerino e non solo, con proposte di grande qualità. Appena dopo il terremoto ci siamo messi subito al lavoro per organizzare eventi musicali che permettessero di alleviare quelle che erano le difficoltà vissute della comunità. Ricordo i primi concerti organizzati all’auditorium Benedetto XIII a pochi mesi dal sisma grazie alla disponibilità di artisti di grande rilievo come Gino Paoli, Raphael Gualazzi, Francesco Cafiso e Linda Valori. La nostra presenza è stata simbolo di forza e di socialità, fattori fondamentali per la comunità, donando qualche ora di spensieratezza ai nostri spettatori. Nonostante tutto, la nostra associazione non si è mai fermata”.

Ed è stata l’esperienza della pandemia ad evidenziare il ruolo essenziale ricoperto dagli operatori sanitari del presidio ospedaliero di Camerino cui è stato conferito il premio Camerte dell’anno 2020 “per aver affrontato con coraggio, abnegazione, sacrificio e grande professionalità questo periodo così difficile, con un impegno senza precedenti. Oltre al dramma della morte, infatti, avete dovuto fare i conti con la solitudine e la sofferenza dei malati dando sollievo e speranza a tutti”, reca la motivazione.

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“I sanitari del nostro nosocomio hanno affrontato l’emergenza con estrema competenza, facendo sentire a casa tutte le persone che sono state colpite dal Covid. A loro il profondo ringraziamento di tutta la città”, riferisce Delfina Benedetti, organizzatrice eventi della Pro Loco Camerino. A ricevere il premio una delegazione proveniente dal locale ospedale insieme al Direttore dell’Area Vasta 3 Carlo Di Falco.

Marco Morosini
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Lo spettacolo naturale della Fioritura di Castelluccio, ma soprattutto la presa di posizione di Legambiente Marche e Umbria, che parla “di enti marchigiani che, con il loro disimpegno, hanno fatto perdere a tutto il territorio la grande occasione di avviare subito un percorso condiviso non solo a tutela della natura e dell’ambiente, ma soprattutto per la ripartenza di un territorio pesantemente provato dal sisma e dall’emergenza sanitaria”, ha provocato la reazione dei sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, Visso, Luigi Spiganti Maurizi, Arquata del Tronto, Michele Franchi, Montegallo, Sergio Fabiani, Montemonaco, Francesca Grilli, che attraverso una nota congiunta intendono fare chiarezza sulla vicenda e nello stesso tempo tutelare i propri diritti.

“Premesso che le sentenze vanno rispettate e che su tale problema ci siamo sempre confrontati nelle riunioni che sono iniziate sin dal novembre 2020, abbiamo più volte ribadito l’impossibilità di individuare aree di parcheggio idonee sia per l’orografia del territorio, sia per i vincoli imposti dalla sentenza che sono pari anche nei nostri territori- dichiarano all’unisono i 5 primi cittadini dei comuni interessati - Abbiamo sempre avanzato la proposta di non interrompere in nessuna maniera la possibilità di transito, o al massimo limitandolo solo verso Norcia per ragioni di parcheggio, ma mantenere la percorribilità verso l’altro versante marchigiano dell’ascolano. In sostanza si chiedeva al Comune di Norcia di organizzare una viabilità di solo scorrimento considerato che l’evento avviene nel suo territorio. Tale proposta, illustrata per nostro conto, perché non invitati, nell’ultima riunione del 22 giugno presso la Prefettura di Perugia dai Prefetti di Macerata e Ascoli Piceno, purtroppo, non ha trovato accoglimento. Ribadiamo che interdire e chiudere al transito l’unica strada di interconnessione tra due Regioni e tra due Province marchigiane, specialmente nel periodo di massima affluenza turistica nelle nostre zone, significa infliggere un ulteriore colpo mortale all’economia dei nostri territori che hanno dovuto subire sofferenze derivanti prima dal Sisma 2016, poi dalla pandemia Covid19 e oggi, paradossalmente, anche dalla Fioritura di Castelluccio 2021".

I sindaci dei suddetti comuni avevano anche individuato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini l’Ente che poteva, essendo un Istituzione sovracomunale che vede tutti territori nel proprio perimetro, coordinare questo spettacolo che ogni anno offre la natura, ma anche questa possibile soluzione non è stata presa in considerazione. senza però trovarne disponibilità e riscontro.

"Quanto accaduto, con le varie comunicazione al riguardo, spesso non aderenti alla verità, potrebbe già aver originato un ripensamento sul venire nei nostri territori con un danno nei confronti delle attività economiche che eroicamente resistono in un comprensorio che aspetta da anni di poter ripartire - conclude la nota - Ci appelliamo alla Comunità marchigiana e non solo affinché questo possibile disagio non si rifletta su chi ha la sola colpa di essere confinante con un magnifico territorio che, come già detto, offre uno spettacolo naturale unico grazie all’opera dell’uomo. In attesa delle determinazioni ufficiali che verranno intraprese dagli Enti competenti, nel rinnovare fiducia per un ripensamento ma, laddove non sin dovesse verificare, saremo estremamente attenti far valere i nostri diritti”.
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Un consiglio comunale straordinario per conferire la cittadinanza onoraria di Caldarola a Giorgia Rossi, titolare insieme al figlio Alessio della ditta FolVez di Campagnola Emilia (RE).

Giorgia Rossi subito dopo il terremoto del 2016 si è immediatamente messa a disposizione della popolazione caldarolese, in ginocchio per le devastanti scosse sismiche, non limitandosi ad una semplice donazione, ma continuando ad essere vicina ai cittadini, soprattutto i più vulnerabili, anziani e bambini, proseguendo nella consegna delle donazioni fino a qualche mese fa. Quando la pandemia ha colpito tutti la FolVez ha donato, infatti, migliaia di mascherine chirurgiche distribuite tra i cittadini e nelle scuole. Proprio alla scuola è arrivata la prima donazione, una tensostruttura per ospitare la mensa della sede improvvisata all’interno del capannone “Millecolori”

"Tornando indietro con il pensiero - le parole del sindaco Luca Maria Giuseppetti - mi viene in mente la scuola provvisoria, le difficoltà di un paese disorientato che si apprestava ad affrontare la stagione invernale e la telefonata di Giorgia Rossi che ci chiedeva di cosa avessimo bisogno. Praticamente di tutto, ma non sapevamo quanto potevamo spingerci nell’elencare le necessità. E’ stata proprio lei, e continua ancora oggi, a stimolarci nel formulare richieste importanti. Non si è mai tirata indietro, donando ai nostri ragazzi anche bellissimi momenti di spensieratezza con una stupenda gita sul Po e al Museo della Ferrari. Una fantastica famiglia, quella di Giorgia, del marito Antonio e del figlio Alessio, che merita tutto il nostro affetto e ringraziamento. La cittadinanza onoraria è il minimo che possiamo fare perché con lei ci sentiamo accolti proprio come una grande famiglia.”

Anche la dirigente scolastica dell’Istituto De Magistris, Fabiola Scagnetti, ha voluto consegnare una foto ricordo con una dedica speciale e un vaso in maiolica realizzato dalla talentuosa insegnante-artista Daniela Teodori, raffigurante una scena della stupenda “stanza del Paradiso” di Palazzo Pallotta. “Hai saputo insegnarci il significato dell’Amore per gli altri, felice della felicità del prossimo! Caldarola ci parla di te e tu sei una di noi”.

scagnetti pergamena

Una commossa Giorgia Rossi, accompagnata dal marito Antonio, ha ringraziato tutti per le belle parole affermando che “la sola risorsa sono i fatti. Sono arrivata a Caldarola casualmente, grazie alla maleducazione e ignoranza di altri comuni che, alla mia offerta di aiuto, mi hanno scaricato con fretta e supponenza. Ma la solidarietà non si deve fermare con l'emergenza, abbiamo conosciuto nel tempo gente speciale, che vive la comunità, un senso di aggregazione che nel tempo in molti paesi si è perso. La missione dell’azienda di cui sono titolare insieme al mio socio, mio figlio Alessio, è dividere con gli altri ciò che con lavoro e tenacia siamo riusciti a creare. E voi per noi siete diventati una seconda famiglia, soprattutto i bambini che mi accolgono ogni volta con tanto affetto”.

Giorgia Rossi
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Un'inaugurazione "collettiva" quella che si è svolta nella sala riunioni della provincia di Macerata dove, alla presenza dell'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, del consigliere Elena Leonardi, presidente della Commissione Sanità della regione Marche, del consigliere regionale Anna Menghi, del direttore dell'Area Vasta 3 Daniela Corsi, è stato idealmente tagliato il nastro dei macchinari di ultima generazione (ecografi, risonanze magnetiche, sistemi di monitoraggio, letti elettrificati, sollevatori) donati ai presidi ospedalieri di Camerino, Civitanova, Macerata, San Severino, Recanati dalla Fondazione Carima nell'ambito del progetto "Carima Healthcare".

A ricevere "idealmente" la donazione dei macchinari già in funzione negli ospedali i primari delle Unità Operative di riferimento e i sindaci e gli amministratori delle città sede dei presidi.

"Un momento estremamente significativo per l'Asur, che ha ricevuto materialmente questi nuovi macchinari e per noi perchè si conclude un percorso iniziato 2 anni fa - afferma la presidente della Fondazione Rosaria Del Balzo Ruiti - Avremmo dovuto inaugurare ad ogni singola donazione il macchinario nella struttura ospedaliera cui è stato destinato, ma visto che la pandemia ce lo ha impedito abbiamo ugualmente voluto un'inaugurazione che comprendesse tutto. E' la conclusione di un percorso virtuoso perchè non si tratta di donazioni ed erogazioni fatte a pioggia sul territorio dietro semplice richiesta, ma il frutto di un attento lavoro di monitoraggio sulle esigenze del territorio, un sedersi insieme ai vertici Asur intorno ad un tavolo e un operare insieme perchè nessuna risorsa economica non andasse a buon fine. Una donazione di quasi 3 milioni di euro, a tanto ammonta il valore complessivo dei macchinari, per coprire le necessità degli ospedali dell'intero territorio e questo ci rende orgogliosi".

"Un momento per noi davvero prezioso per una sensibilità manifestata su tutto il territorio maceratese investendo tutti i presidi ospedalieri del territorio - fa eco la direttrice di Area Vasta 3 Daniela Corsi - Un gesto ammirevole che dimostra come lavorando di squadra, pubblico e privato insieme, si possono ottenere ottimi risultati. L'apporto di queste attrezzature rappresenta un valore aggiunto per tutti i nostri ospedali".

f.u.


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Tre denunce per guida in stato di ebbrezza e, di conseguenza, tre patenti ritirate. È quanto fanno sapere i Carabinieri della Compagnia di Macerata che, in collaborazione con quelli delle stazioni di Apiro e Montecassiano, stanno dando continuità ai controlli su strada per prevenire i reati connessi alla guida in stato di alterazione.

Nella fattispecie, i Carabinieri di Macerata hanno controllato nei giorni scorsi un 35enne di Montefano che transitava in Corso Cavour. Vista la sua guida scorretta, veniva sottoposto all’alcol test, risultando positivo con un tasso superiore a 1. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza e la sua patente ritirata.

Ad Apiro un 60enne alla guida della sua auto è finito in un burrone. Illeso, è stato sottoposto agli accertamenti. L’alcol test è risultato positivo anche in questo caso, con il tasso di 2,34. Anche per l’uomo, originario di Apiro, è scattata la denuncia e il ritiro della patente.

Infine a Montecassiano, dopo un incidente che ha coinvolto due vetture, un 40enne è risultato anch’egli positivo all’alcool test con il tasso di 1,79. Stesso provvedimento: patente ritirata e denuncia.

l.c.
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