Notizie di spettacolo nelle Marche
San Lorenzo fulcro del bike tourism. È questa l’idea del Comune di Treia che, grazie ad un bando di ANCI per i piccoli Comuni italiani, è riuscito a intercettare un finanziamento di 60mila euro. Una cifra che andrà a sommarsi a ulteriori 60mila euro, provenienti dal bilancio comunale, da investire per implementare i servizi legati alla mobilità sostenibile nella frazione.

Il vicesindaco David Buschittari ha spiegato come la vittoria del bando e i conseguenti finanziamenti si inseriscano perfettamente “negli investimenti per la valorizzazione turistica del nostro territorio. San Lorenzo è già meta molto gettonata dagli amanti della bici, soprattutto per quanto riguarda le discipline della mountain bike e del downhill – ha commentato Buschittari – . Grazie a queste nuove risorse, abbiamo in mente di aprire diversi servizi, tra cui la stazione cicloturistica con i servizi per il ciclista, l’open bike

workshop – con la ciclo officina e il noleggio bici – , oltre a servizi per il ciclista come il Bike Lounge, sala multifunzionale workshop, pump-track per la mobilità attiva, il progetto “Strade bianche Treia”, l’implementazione del bike park e la creazione della start up “Bike Pollination”, che sarà gestita da alcuni giovani del territorio. Il nostro impegno – ha concluso Buschittari – continua nella direzione della valorizzazione delle nostre aree, della mobilità sostenibile e della creazione di nuovi indotti economici”.

l.c.
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La prima bozza del Testo Unico che raccoglie tutte le norme varate per la ricostruzione privata dopo i terremoti del 2016 è pronta. Il documento è stato pubblicato sul sito internet della struttura commissariale e Giovanni Legnini ha avviato formalmente la consultazione pubblica. La bozza, messa a punto dopo lunghi mesi di lavoro, è infatti aperta ai suggerimenti e alle proposte di modifica e di integrazione che saranno avanzate da tutti i soggetti pubblici e privati che hanno un interesse nella ricostruzione: il Governo, le istituzioni di regolazione e controllo, le Regioni, i Comuni, le Diocesi, le imprese, i sindacati, i professionisti, le associazioni e i singoli cittadini, che per la prima volta vengono coinvolti in un simile processo di consultazione.

Si tratta di un passo atteso da tempo, essendo uno dei primi impegni assunti dal Commissario al momento del suo insediamento.

Quarantotto vecchie Ordinanze, tra cui alcune di quelle che fin qui hanno guidato la ricostruzione, come la 4, la 9, la 13, e la stessa Ordinanza 100 che nel 2020 ha impresso la vera svolta, vengono abrogate integralmente o parzialmente, con norme transitorie che fanno salvi gli effetti giuridici da queste prodotti, per i rapporti pendenti, secondo i principi dell’ordinamento.

“Il Testo Unico – ha sottolineato Giovanni Legnini – di fatto diventa l’unica fonte della disciplina relativa a tutti gli aspetti della ricostruzione privata, con l’obiettivo di dare certezza, leggibilità e stabilità regolatoria alle attività di ricostruzione in Centro Italia per i prossimi anni. Alcuni dei principi innovativi che sono stati adottati nel corso dell’ultimo anno e mezzo, e che sono tradotti nel Testo Unico, potrebbero peraltro stimolare la riflessione in atto tra il Governo ed il Parlamento sull’opportunità di un vero e proprio Codice delle Ricostruzioni che potrebbe essere adottato a livello nazionale per affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali cui il Paese è esposto”.

Il documento è diviso in cinque parti. La prima contiene le disposizioni di carattere generale, con le abrogazioni e le norme transitorie. La seconda parte riguarda il contributo per la ricostruzione, la domanda e l’istruttoria, definisce i soggetti beneficiari, l’oggetto e il tipo di intervento, le regole per gli aggregati, le delocalizzazioni, la misura del contributo, l’uso combinato delle detrazioni fiscali del Superbonus, i controlli, la partecipazione dei cittadini alle scelte urbanistiche dei comuni. La terza parte disciplina invece tutti i procedimenti speciali che seguono le regole della ricostruzione privata, come per gli edifici di culto, gli immobili privati di interesse culturale, quelli che riguardano il “doppio cratere” dei terremoti 2009 e 2016, ma detta anche le regole per la sicurezza sismica, l’efficienza energetica, la sostenibilità e le certificazioni ambientali. Una quarta parte riguarda la programmazione e la pianificazione urbanistica, e raccoglie ad esempio tutta la disciplina sui Programmi Straordinari di Ricostruzione. L’ultima sezione del Testo Unico è relativa agli operatori privati, e stabilisce le regole per le attività dei professionisti e delle imprese.

Istituzioni, operatori privati e cittadini potranno inviare al Commissario i loro suggerimenti in due modi, o come osservazioni di carattere generale, o come emendamenti specifici al testo, entro il prossimo 14 settembre. 

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Da rami secchi a germogli per il futuro: anche le linee ferroviarie dismesse giocano un ruolo chiave per la nostra visione complessiva delle infrastrutture di una regione che vogliamo intermodale e interconnessa, unita da nord a sud e da est a ovest, con una visione unitaria”.

Esprime soddisfazione l'assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli per la riattivazione, a partire da settembre, della tratta da Fabriano a Pergola, dove sono stati i lavori di manutenzione necessari per la riattivazione, con treno in partenza da Ancona.

Per riattivare la linea, Fondazione Fs ha già attuato un investimento da 1 milione di euro, anche se l'intervento più consistente, pari a circa 10 milioni, sarà realizzato il prossimo inverno. Nel 2021 il treno effettuerà tre viaggi tra settembre e ottobre, partenza da Ancona, con fermate intermedie che consentiranno di far scoprire ai turisti i borghi, Sassoferrato, la miniera di Cabernardi e i Bronzi Dorati. Dopo questi viaggi la linea sarà interessata da ulteriori importanti lavori di ammodernamento.

“Il ripristino della tratta è un'ottima notizia che aspettavamo da anni – il commento del sindaco di Fabriano Gabriele Saltarelli - Abbiamo lavorato per anni, da quando era stata interrotta per il piccolo dilavamento dovuto alle piogge, per la sua riattivazione e seppure questo avviene solo a scopo turistico lo considero un primo passo fondamentale per la sua piena ripresa anche per il trasporto locale. Bisogna dare atto alla Regione e in primis all'Assessore Baldelli di essere riuscito a fare in 10 mesi quello che in passato veniva dichiarato impossibile. Ora si aprono nuove prospettive. L'obiettivo è quello di arrivare a realizzare quello di cui parliamo dall'ormai lontano 2014: la ferrovia Subappenninica che dovrà unire Fano a Civitanova compiendo un percorso a ferro di cavallo unendo un territorio con notevoli rilevanze culturali, artistiche, imprenditoriali, nonché 3 città universitarie: Urbino, Camerino e Macerata. In quest'ottica Fabriano rappresenta lo snodo principale consentendo alle aree interne di potersi collegare alla Falconara-Orte”.

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Importante momento di formazione quello vissuto dai giovani partecipanti al centro estivo alle Saline, organizzato dal comune di Penna San Giovanni, grazie alla dimostrazione dell’unità cinofila della Guardia di Finanza con il maresciallo Gianluca Montelpare e l'istruttore Matteo Mogavero della Sezione Cinofila delle Fiamme Gialle.

La preparazione e la professionalità dei due finanzieri hanno catturato l’attenzione di tutti i giovani, circa un centinaio tra i 3 e i 16 anni di età, provenienti in parte dal comune di Penna San Giovanni ma anche da Sant’Angelo in Pontano, Monte San Martino e alcuni comuni limitrofi del fermano.

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Tutti i presenti, particolarmente attenti, hanno seguito il percorso prendendo coscienza del rispetto che il Corpo della Guardia di Finanza ha anche nei confronti degli animali e delle loro attitudini e dell’importanza dell’attività del Corpo per la tutela e la salvaguardia di ogni cittadino nel contesto della vita sociale.

Particolarmente soddisfatto il sindaco Stefano Burocchi che ha formalmente ringraziato il Corpo Speciale della Guardia di Finanza - Sezione Cinofila auspicando future collaborazioni, sempre all’insegna dell’educazione rivolta alle giovani generazioni.

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“Amor mi mosse che mi parlare”. Prende vita grazie all’impegno degli studenti e dei docenti del Liceo Artistico di Macerata un nuovo progetto teatrale per i 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante Alighieri.

Uno spettacolo ideato dalla docente di lettere Roserita Calistri e con la regia di Fabiana Vivani che andrà in scena domenica 29 agosto per le vie di San Ginesio. Un progetto ambizioso, che ha trovato il pieno sostegno dell’amministrazione comunale e della Pro loco ginesina, che vede la collaborazione di tutte le sezioni del Liceo.

Sarà un evento artistico itinerante tra i luoghi feriti del borgo e gli scorci paesaggistici mozzafiato sui Sibillini, volto a valorizzare i luoghi, la cultura, l’arte del territorio e la cooperazione tra il mondo della scuola e le istituzioni.

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Lo spettacolo coinvolge molti allievi, anche studenti con disabilità, che sono certamente il valore prezioso di questo progetto. 
"È meravigliosa la collaborazione con gli insegnanti di sostegno e gli educatori – le parole della regista ed educatrice Fabiana Vivani – Una grande felicità per questo percorso-viaggio intrapreso, per la relazione che ho costruito e sviluppato con gli allievi: tutti, sottolineo tutti, facendo mimesis, scoprono di continuo la loro capacità espressiva, e al contempo aiutano il proprio compagno a scoprirla. Il corpo è il luogo dell'incontro della propria esperienza. Il corpo crea poesia e la comunica ad altri corpi. E la poesia è il talento di chi la pratica e di chi la divulga."

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f.u.
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Confrontarsi sulle problematiche della pianificazione e gestione delle aree naturali protette nell’ottica di conciliare fruizione e conservazione della natura con le attività di ricostruzione post-sisma e con la gestione dei flussi turistici anche a seguito della crisi pandemica.

Questo lo scopo dell’incontro degli studenti del Master di II livello di Unicam “Aree interne: Strategie per la prevenzione, riduzione del rischio e rigenerazione post disastro naturale”, guidati dal professor Massimo Sargolini, con il presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna e il direttore Maria Laura Talamè.

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Il presidente Spaterna, dopo una breve presentazione del Parco, ha illustrato agli studenti il ruolo dell’ente Parco nell’opera di rigenerazione post sisma del territorio, sottolineando come la chiave stia soprattutto nel dialogo costante con le varie realtà amministrative e associative che lo animano. Ciò ha portato, ad esempio, ad ottenere importanti finanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente per progetti finalizzati alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nonché al rinnovo dell’adesione alla Carta Europea del Turismo Sostenibile per il quinquennio 2019 – 2023, con un piano di azioni strategiche consistente in 99 progetti, frutto di concertazione tra diversi attori a cominciare dai comuni.

Il rilancio del territorio passa inevitabilmente per il Parco “che deve avere – dichiara Spaterna - la capacità di dialogare, tessere alleanze, fungere da elemento di raccordo tra diverse esigenze, mettendo a disposizione le proprie competenze nei vari ambiti, valorizzando il suo ruolo precipuo che è quello di salvaguardare la natura. Se questo territorio è quel che è, così ricco di bellezze e tradizioni – ha concluso il presidente – lo si deve al fatto che uomo e ambiente hanno saputo convivere per millenni, raggiungendo un equilibrio che va rafforzato e rigenerato”.

f.u.

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“Un passo avanti importante per la nostra viabilità”. Così l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Treia, Tommaso Sileoni, sulle opere di asfaltatura delle strade consorziali nelle zone rurali del treiese.

Ammodernamenti e ristrutturazioni che si erano resi necessari, viste “le pessime condizioni in cui versavano – ha spiegato Sileoni – . Sarebbe stato un peccato non intercettare i fondi regionali per finanziare i lavori, visto che il resto della nostra rete viaria è in ottimo stato. Considerando che in questo modo abbiamo appaltato i lavori per otto strade rurali con un esborso minimo di denaro pubblico, lo consideriamo un intervento intelligente”.

Sileoni ha continuato “In questa fase storica, contraddistinta dalla pandemia, in molti hanno preferito fare ‘vita ritirata’, magari nelle case di campagna. Rimettendo a nuovo queste strade abbiamo restituito un patrimonio alla collettività. Confidiamo di veder conclusi i lavori – chiude l’assessore ai lavori pubblici – intorno alla fine di settembre”.

l.c.
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L’estate a Pieve Torina si presenta con un ricco e variegato programma di iniziative, tra musica, teatro e camminate nella natura.
“Volevamo portare un sorriso e un’iniezione di ottimismo tra la nostra gente, per questo ci siamo inventati Pieve Toridens, un festival di teatro, magia e cabaret con personaggi di primo piano del mondo dello spettacolo” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci.
Gli appuntamenti sono tanti e per tutti i gusti: la camminata notturna lungo il sentiero delle acque, con concerto finale di arpa al mulino di Fiume; Amici show, uno spettacolo di varietà presentato da Marco Moscatelli; la finale regionale di Miss Blu Mare e Il più bello d’Italia; la presentazione di vari libri alla presenza degli autori; un concerto vocale – strumentale sul tema del femminicidio per la regia di Allì Caracciolo. Spazio anche alla musica, con il gruppo 900 swing italiano, alla riscoperta delle canzoni degli anni del dopoguerra ma, soprattutto, all’opera lirica con Liricostruiamo: “torneremo in piazza Santa Maria Assunta con la Cavalleria Rusticana, messa in scena grazie alla Camerata Musicale del Gentile. Una proposta varia ed articolata che, siamo certi - conclude Gentilucci - riuscirà a catturare l’attenzione non solo dei pievetorinesi ma anche di tutti quelli che vorranno divertirsi e scoprire le bellezze del nostro territorio. Siamo una comunità viva, e questa proposta culturale e di spettacoli di qualità ne è ulteriore conferma”.


c.c.

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Sono state il tormentone dell'estate scorsa e, cavalcando l'onda del successo di visite, anche quest'anno le cascatelle di Sarnano saranno un punto importante di attrazione. Rilancia il Comune che ha aggiunto alla Via delle cascate perdute un nuovo percorso: "Volendo ripetere e ,se possibile, migliorare i risultati delle scorso anno - dice il sindaco Luca Piergentili - abbiamo pensato fosse necessario aggiungere qualcosa in più per far tornare chi c'è già stato e attrarre nuovi visitatori. Abbiamo un nuovo percorso che attraversa il bosco ottenuto grazie al recupero di vecchie strade comunali. Si arriva prima alle Pozze dell'Acqua Santa che, in questo momento, per la siccità, sono sottodimensionate. Poi abbiamo aperto la cascata del Pellegrino, in un percorso ad anello che parte dalle cascatelle nella frazione Romani e si snoda per oltre 6 km fino alla scoperta dei due nuovi siti.
Ci sono un paio di passaggi più impegnativi - spiega - quindi raccomandiamo di arrivare con attrezzatura da trekking, ma volendo si può tornare indetro per evitare l'ultimo tratto in salita che porta però i turisti ad avere una bella visuale sulle nostre montagne e sul centro storico sarnanese". 
L'investimento sul turismo è stato anche rappresentato da un testimonial d'eccezione come Cesare Bocci: "Ci ha dato un grande aiuto: con la sua sensibilità e con il suo amore verso il territorio ci ha consentito di avere numeri davvero importanti: in due settimane il video online ha superato le 200mila visualizzazioni. Sono numeri che ci fanno ben sperare". 
E se l'affluenza e gli apprezzamenti, come molto spesso accade, arrivano soprattutto da turisti che arrivano da fuori regione, l'impegno del Comune è anche quello di valorizzare le proprie ricchezze per rendere consapevoli principalmente i cittadini del posto e della regione: "Dovremmo migliorare sotto questo aspetto - ammette - . In questo Bocci ci ha aiutato perchè la sua popolarità ci sta consentendo di avere riscontri anche da marchigiani e da altri sindaci che si interessano a Sarnano e l'obiettivo è quello di creare una sinergia per pubblicizzare tutti insieme i luoghi delle Marche".

GS
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Un riconoscimento per La Pasta di Camerino. L’azienda camerte, infatti, ha ricevuto il premio di Cia – la Confederazione Italiana Agricoltori – “Bandiera Verde Agricoltura 2020”. Il premio, assegnato un anno fa, ha potuto finalmente raggiungere i suoi destinatari. Lo scorso novembre la cerimonia slittò a causa della pandemia.

Soddisfatto il direttivo dell’azienda, in particolare l’amministratore delegato Federico Maccari, che ha parlato di un “riconoscimento importante che testimonia la bontà delle scelte di La Pasta di Camerino. Un’azienda che opera nel territorio, che conta 72 dipendenti, il 70% donne e che è riuscita a ritagliarsi nuovi spazi di mercato nonostante la forte crisi del settore della ristorazione durante la pandemia. Per noi – prosegue Maccari – è motivo di orgoglio ricevere questo premio, perché è il riconoscimento agli sforzi che compiamo per produrre un qualcosa di qualità: da sempre lavoriamo con ingredienti 100% italiani, a filiera corta, rispettando la tradizione. Siamo per altro gli unici al mondo ad aver posto sulle confezioni un QR Code che permette al consumatore di essere informato sulla nostra pasta”.

“È stato un successo importante anche per la nostra comunità – conclude Federico Maccari –, che ha sofferto sia per il sisma sia per la pandemia. Questi premi non fanno altro che stimolarci e spingerci a crescere sempre di più”.

l.c.
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