Notizie di spettacolo nelle Marche
Predatori scatenati sui pascoli di Bologna, due vitelli sbranati in due giorni, pastori esasperati e anche Coldiretti lancia l’allarme. Gli episodi si sono verificati nelle scorsi notti nella Valle del Fargno dove la società agricola “De Michelis”, che alleva mucche e vitelli in biologico, ha la propria mandria al pascolo da qualche settimana.

“Quando sono arrivato mi sono accorto che mancava un altro vitello – racconta Marco De Michelis, titolare dell’azienda – di cui siamo riusciti a trovare la carcassa seguendo la madre che cercava ancora il suo piccolo. È il secondo animale sbranato in due giorni. Viene voglia di smettere di fronte a quanto avviene quassù e per la mancanza di risposte che arrivano dalle istituzioni”.

Spetterà ora al servizio veterinario dell’Asur stabilire se sia opera di lupi o di cani selvatici. Quello che è certo è che si tratta di una situazione insostenibile per le aziende zootecniche costrette, tra l’altro, a sostenere ulteriori spese per l’approvvigionamento di fieno, con i costi lievitati a causa della perdurante siccità.

“Da tempo denunciamo che si è perduto l’equilibrio degli ambienti naturali con un proliferare indisturbato della fauna selvatica. In questo caso, lupi o cani inselvatichiti che siano, il Parco dei Sibillini dovrebbe mettere in campo misure di riequilibrio – la denuncia di Coldiretti Macerata - Se non si interviene lo stravolgimento degli habitat rischia di mettere a rischio l’economia delle aree interne, lasciate all’abbandono senza prospettive, per non parlare dell’incolumità delle persone. Negli ultimi anni la fauna selvatica si è avvicinata sempre di più alle case e sono numerose anche le denunce di attacchi ad animali da affezione come cani e gatti. E se a essere attaccato fosse una persona, un bambino?”.

attacco bolognola 2


f.u.
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La Giunta comunale di Ussita ha approvato uno schema di protocollo con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per la realizzazione di un incubatoio per la riproduzione della Trota Mediterranea presso l’edificio del Vecchio Mulino, recentemente restaurato.

Il progetto prevede l’installazione all’interno dell’edificio di piccole vasche dove mantenere le uova fecondate artificialmente ed all’esterno vasche che ospiteranno temporaneamente i riproduttori selvatici selezionati, catturati nel torrente Ussita.

“Si tratta di un progetto importante – afferma il sindaco Silvia Bernardini – e questa opportunità che ci ha fornito il Parco è di assoluta rilevanza. La trota mediterranea, infatti, è una specie in via di estinzione e avere nel nostro comune uno dei rarissimi incubatoi ci riempie di soddisfazione. Vero che ad Ussita c’è tanto da ricostruire, ma è altrettanto vero che occorre pensare al futuro dei nostri territori anche sotto questo profilo”.

Un'iniziativa che acquista ulteriore prestigio per il fatto che Ussita è già luogo di habitat di una altra specie particolarmente protetta quale il Camoscio Appenninico.

“Questa è un’altra tipicità – conclude il primo cittadino – Noi saremo uno di quei pochi luoghi dove poter ammirare ben due specie rare e questo ci rende particolarmente lusingati, perché una piccola comunità come la nostra può porsi al centro dell’attenzione anche per queste possibilità offerte dalla natura. Un progetto che sicuramente apporterà una significativa promozione del territorio”.

trota mediterranea

f.u.
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Ultimo appuntamento, domenica 19 settembre, con “Valfornace all’aria aperta”, l'evento promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito del progetto regionale volto alla ripresa dell’attività sportiva nelle aree colpite dal sisma.

L’iniziativa vedrà susseguirsi durante la giornata di una serie di discipline sportive, così da offrire ai residenti, ed in generale agli appassionati, l’opportunità di praticare lo sport desiderato o di conoscere nuove discipline, il tutto all’interno dello scenario naturale di angoli e scorci all’aperto.

Il programma prevede infatti l’alternarsi sin dal mattino di numerosi sport: alle 10.00 vi sarà l’opportunità di praticare il gioco della ruzzola nei pressi della Chiesa di San Francesco, in località Pontelatrave, mentre nell’area impianti sportivi sarà offerta l’opportunità di praticare l’arte del karate.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, si potrà praticare il Nordic Walking, che articolerà un percorso che toccherà tra l’altro il Lago di Boccafornace, mentre presso gli impianti sportivi sarà possibile praticare lo Yoga. Alle 17.30, in piazza Vittorio Veneto, sarà possibile esercitarsi con attività di Fitness.

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile, su prenotazione tramite la ProLoco “Pro Pieve”, cimentarsi con le E-Bike negli innumerevoli percorsi naturali presenti sul territorio comunale.

"I precedenti appuntamenti hanno visto una bella partecipazione di sportivi ed appassionati, che hanno potuto godere degli scenari unici presenti nel nostro territorio - afferma il sindaco Massimo Citracca - Per questo ringrazio le associazioni sportive che hanno collaborato alla realizzazione di tutte le giornate, dall’associazione Il Cerchio d’Oro, al Macerata Nordic Walking, l’associazione Amatori Fuoristrada Sibillini, alla sezione locale della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, all’ASD Pievebovigliana 2012, oltre alle associazioni Karate Kyokushinkai di Civitanova ed al Centro Fitness Revolution di Camerino, all’Istituto Comprensivo “Paoletti” e la Pro Pieve e la Proloco Fiordimonte".

f.u.
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Portare avanti un mestiere antico, coniugarlo con l’innovazione e mantenere la qualità dei prodotti.

A spiegare come è possibile è stato Yuri Maggi, dell’azienda “Maggi e Vecchioni” di Serrapetrona, ieri presente al G20 per parlare del futuro del comparto primario mondiale.

“Abbiamo partecipato grazie a Copagri – dice Maggi – che ha voluto portare all’attenzione mondiale l’attività della nostra azienda autosufficiente al 100%”.

Si tratta di un’impresa biologica a conduzione familiare, fondata nel 1964 e radicata nel territorio da tre generazioni, che ha intrapreso con decisione la strada del rispetto dell’ambiente e dell’innovazione, pur nel rispetto della tradizione.

“Abbiamo puntato fortemente sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale – dice  - perchè siamo convinti che rappresenti il futuro del primario; la nostra azienda è completamente autosufficiente su tutte le lavorazioni, rappresentando in tal modo un vero e proprio esempio di ciclo chiuso. Abbiamo lavorato al biologico prima che nascesse la certificazione e autoproduciamo tutto il fabbisogno zootecnico e alimentare. Tutta la nostra energia elettrica prodotta dalla pala eolica viene utilizzata all’interno dell’azienda. Inoltre abbiamo due sorgenti di acqua per il fabbisogno idrico”.


Quella del G20 è stata l’occasione per l’impresa maceratese di farsi conoscere a livello mondiale e “sono emersi tanti spunti – confida Maggi - per sviluppare al meglio le possibilità da attuare fino al  2030 per la nuova programmazione dell’agricoltura. Ci saranno tante novità e tante accortezze per la salvaguardia dell’ambiente”.

Emergenza idrica e surriscaldamento globale sono stati quindi le problematiche a cui far fronte e da una piccola cittadina come quella di Serrapetrona sono arrivati tanti esempi di possibili soluzioni.

Alla base, però, non devono mai mancare il rispetto della tradizione e la qualità dei prodotti: “Abbiamo messo vita, anima e impegno, giorno dopo giorno, per continuare a portare avanti la storicità del prodotto marchigiano e la sua qualità – precisa il giovane agricoltore - . Perché abbiamo abbinato tradizione e innovazione mantenendo la qualità. È questo che ci ha permesso di alzare la testa dopo il sisma e la pandemia”.

GS
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Individuati e denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Camerino i due autori di cinque furti commessi nel giro di due giorni a Corinaldo, Serravalle di Chienti, Pieve Torina e Muccia. Si tratta di un 40enne residente a Fermo e di un 28 enne di origini marocchine , già gravato da espulsione dal territorio nazionale.
I militari li hannno individuati grazie a veloci e articolate indagini, incrociando i dati estratti dalla visione delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area camerte unitamente ad attenta attività investigativa svolta dalle pattuglie durante il controllo del territorio. I due malviventi hanno colpito tra il 13 ed il 15 settembre riuscendo in rapida successionea portare a segno cinque furti, partendo da un circolo tennis di Corinaldo per proseguire con una farmacia di Pieve Torina, un panificio ed una tabaccheria di Muccia ed un bar di Serravalle di Chienti.
Dalla perquisizione è anche saltata fuori la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari.
Oltre alla denuncia, per entrambi è scattato il foglio di via obbligatorio per evitare che possano tornare nell’area presa di mira per i loro raid. 
c.c.


















RispondiInoltra
















































































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La ricostruzione passa anche attraverso la persona, le reazioni emotive e i bisogni sociali e di salute di fronte ad un evento traumatico come il sisma. E’ il tema centrale discusso nel corso del webinar dal titolo: “Programmazione Sociale Territoriale Integrata negli Ambiti Territoriali Sociali coinvolti nel sisma 2016 - Verso la prospettiva One Health / One Welfare nelle Marche - A distanza di più di quattro anni: quali sfide e quali prospettive? Analisi e riflessioni dalle quattro università delle Marche”.

L’incontro è stato organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con le università marchigiane sulla base di un progetto finanziato dalla Regione stessa e finalizzato a conoscere le conseguenze di diversa natura provocate dal sisma sulla vita delle persone colpite dal tragico evento.

L’appuntamento ha voluto fare il punto su un rapporto ormai stabile che il Servizio Politiche Sociali ha con le università marchigiane da ormai oltre dieci anni per affiancare stabilmente ricerca universitaria e azione regionale, nell’ambito del percorso di sostegno agli ATS per l’avvio dei Piani Territoriali Sociali attuativi del Piano Sociale Regionale.

Ha espresso profonda gratitudine per il lavoro straordinario in corso l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, che ha puntualizzato nel suo intervento come “le problematiche conseguenti al tragico evento del sisma vanno affrontate nel loro insieme e non solo sul versante, pur importantissimo, della ricostruzione strutturale. Per questo, in accordo con le università che ci affiancano da tempo, sono stati individuati tre paradigmi da cui partire: quello del prendersi cura della persona che non ha smesso di stare lì, quello dell’abitare in termini di abitare temporaneo, di scuole e di edilizia residenziale e quello dello sviluppo economico”.

L’incontro ha visto la presenza di tanti attori protagonisti dei processi di ricostruzione e programmazione sociale territoriale integrata, in un dialogo aperto tra ricercatori e ricercatrici con i dirigenti regionali. 

Le presentazioni sono state raccolte in tre macro temi: prendersi cura, abitare, sviluppare. Lucia Ruggeri, dell’Università di Camerino, ha coordinato i lavori della sessione sul ‘prendersi cura’. Micol Bronzini dell’Università Politecnica ha coordinato la sessione ‘abitare’, mentre quella sullo ‘sviluppare’ è stata coordinata da Lucia D’Ambrosi che ha sostituito Emmanuele Pavolini dell’Università di Macerata.

Le risultanze del lavoro svolto dai ricercatori e del confronto tecnico e politico sviluppatosi nel corso del pomeriggio hanno offerto indicazioni importanti ai referenti degli Ambiti Territoriali colpiti dal sisma; indicazioni che saranno utilizzate in sede di una programmazione territoriale sociale che non riguarderà quindi il solo il sistema dei servizi sociali (il “prendersi cura”), ma anche l’offerta abitativa (“l’abitare”) e le stesse modalità di ricostruzione strutturale e di sviluppo imprenditoriale (“lo sviluppare”) dei territori colpiti.

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La poesia chiude l’estate di Camerino. Approda nella città ducale “Licenze poetiche - festival internazionale della poesia aggiornata” in programma domenica alle 17,30 nel giardino all’Orto Botanico.

Una novità, dunque, al termine di una stagione dai grandi numeri che ha visto Camerino in quella che, l’assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori definisce “Una scommessa vinta".
 
"Davanti a un’estate che si presentava con tanti punti di domanda abbiamo cercato di organizzare un calendario variegato, nonostante le difficoltà del caso, di prenderci la responsabilità di realizzare un cartellone ricco di eventi in cui non rinunciare agli appuntamenti tradizionali e storici, ma anche proponendone di nuovi - dichiara l'assessore Sartori -  La città può dire di aver davvero segnato una ripartenza, dopo il sisma e la pandemia,mettendo in mostra dinamismo, fantasia e la sua bellezza. Sono soddisfattissima per la grandissima adesione di questa stagione: al Camerino Meraviglia Days abbiamo coinvolto più di 80 associazioni e circa 20 attività ricettive e di ristorazione, a sottolineare che la città risponde ed è pronta. Naturalmente la mia soddisfazione è tale perché abbiamo avuto una risposta importante anche in termine di numero di visitatori, in tutta la stagione, con un aumento rispetto allo scorso anno. Un’estate che si è caratterizzata per la musica col premio Massimo Urbani, il Camerino Festival che ha fatto registrare 16 serate sold out e il Phoenix Festival che si conferma un appuntamento immancabile per i giovani; per lo sport tra Mille Curve e Granfondo Terre dei Varano; ma anche per l’arte che ha fatto davvero da padrona, con la prima mostra del cratere sismico ospitata in uno dei palazzi storici della città, messo a disposizione da Unicam. Abbiamo investito in accoglienza e servizi di qualità all’interno del contenitore turistico Camerino Meraviglia dove il visitatore, ma anche il cittadino, può scoprire tutte le meraviglie del territorio attraverso natura, arte e sapori con un’attenzione particolare in favore del turismo del movimento en plein air e la presenza costante dei camper nella nostra area, che ha ricevuto anche il riconoscimento di “Bandiera gialla”, mi fa pensare che siamo sulla strada giusta e vogliamo perseguirla anche in autunno”.

(alcuni momenti dell'estate camerinese)

una serata del Camerino Festival

mille curve 2021

Lo Stato sociale al Phoenix festival
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E’ deceduto all’ospedale regionale di Torrette, dove era stato trasportato in gravissime condizioni, Mario Paloni, il 94enne pensionato, ex appuntato dei carabinieri, rimasto vittima nella mattinata di oggi di un incidente stradale lungo la strada provinciale 78 “Picena” nel territorio di Urbisaglia.

L’anziano, mentre percorreva l’arteria in direzione monti alla guida della sua Alfa 33, probabilmente a causa di un malore ha perso il controllo dell’auto andando a schiantarsi contro un albero e ribaltandosi sulla carreggiata. A seguito del violento impatto il pensionato è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo, con i vigili del fuoco che, intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118 e ai carabinieri della stazione di Urbisaglia, hanno provveduto ad estrarlo dalle lamiere.

Viste le gravi condizioni dell’uomo i sanitari hanno allertato l’eliambulanza per il trasporto al nosocomio regionale dove il 94enne ha cessato di vivere a causa delle gravi lesioni riportate nell’incidente.

schianto

f.u.



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Si è svolto ieri mattina, tra il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, e la coordinatrice progetto sisma Centro Italia per la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia, Elisabetta Strada, un incontro per verificare lo stato di attuazione dei lavori per la realizzazione del nuovo centro civico/palestra del comune di Pieve Torina in vista dell’inaugurazione prevista per il 26 ottobre. Una costruzione importante, adiacente all’istituto scolastico comprensivo Monsignor Paoletti, destinata ad ospitare eventi, incontri con la cittadinanza, attività di tipo sportivo e ludico. “Sarà una struttura di forte valenza, anche simbolica, non solo per la nostra comunità ma per tutto il territorio. Stiamo ricostruendo il tessuto sociale ed economico di Pieve Torina, con grande dedizione” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “Siamo proiettati in un lavoro intenso e costante che prelude a risultati importanti: l’asilo nido in fase di ultimazione, la nuova piscina, il poliambulatorio, l’ordinanza speciale e tanto altro tra già realizzato, in lavorazione e in progettazione, come la casa della salute. Il nuovo centro civico rappresenta il cuore della Pieve Torina che riemerge, con coraggio, dalle macerie, e si lega alle politiche sul benessere salutare e psicofisico su cui stiamo investendo sin dai primi momenti del dopo sisma: la palestra diverrà una fucina di corsi e laboratori rivolti a tutta la popolazione. Stiamo anche lavorando per un grande evento inaugurale, grazie anche al contributo determinante della Fondazione Francesca Rava - NPH Italia e dei suoi donatori, che coincide con il 5° anniversario delle disastrose scosse del 2016”.
c.c.
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Con la ripartenza della scuola i fari sono puntati anche sul trasporto pubblico e l’organizzazione dei pullman per accompagnare gli studenti.

Stefano Belardinelli, presidente Contram, sottolinea l’impegno dell’azienda e la collaborazione con le forze dell’ordine per il rispetto delle regole.

È infatti prevista una capienza dell’80% del totale dei posti a sedere e in piedi.

“Nel contesto normativo e negli spazi disponibili – dice – la situazione è sotto controllo.

Sta andando abbastanza bene, poi è chiaro che il Covid sia imprevedibile. Noi abbiamo messo in campo oltre 160 bus ordinari in provincia per il trasporto degli studenti delle scuole superiori e quello extraurbano. Oltre 50 autobus disponibili sono serviti a fare, mediamente, una trentina di corse di andata bis e altrettante di ritorno. Stiamo monitorando in maniera molto precisa le capienza a bordo. Nella parte dell’entroterra stiamo al di sotto del 70%, mentre più siamo vicini all’80% nelle zone più popolose, da Macerata scendendo verso la costa. In quel caso facciamo molta attenzione: oggi in un paio di mezzi eravamo vicini alla capienza massima e abbiamo contato tutte le persone a bordo”.

Risultati che, secondo il presidente Contram, vengono raggiunti grazie alla collaborazione di tutti: “I ragazzi si sono comportati in maniera regolare, indossando le mascherine e occupando gli spazi disponibili.

Certamente se uno avesse più spazio nei terminal e nelle fermate sarebbe meglio, ma le nostre città hanno la loro conformazione e comprendiamo che non è possibile cambiare tutto rapidamente. C’è una ottima collaborazione, migliorata grazie al tavolo della prefettura di Maceratam con le forze dell’ordine, la protezione civile, la polizia municipale e con i nostri steward a terra in tutta la provincia”.

L’augurio di Stefano Belardinelli è dunque quello che la situazione dei contagi continui ad essere sotto controllo: “Quest’anno la novità più grande è il vaccino – dice - che ci dovrebbe far ridurre l’indice dei contagi. Certamente l’anno scorso le chiusure sono state diverse, ma non direi che il problema siano stati i trasporti.  Le persone vaccinate erano pochissime, anzi, nessuna, quindi è chiaro che il virus abbia avuto modo di diffondersi con maggiore intensità e questo ha portato alla didattica a distanza”.

GS
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